Sfoglia il Catalogo ibs021
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2141-2160 di 10000 Articoli:
-
La primavera dei barbari
Nel lussuoso resort tunisino dell'oasi di Shub sono riuniti personaggi disparati: Preising, un industriale che si è ritrovato milionario nel giro di pochi anni grazie all'intraprendenza del suo dipendente bosniaco Prodanovic, un ex campione di nuoto tunisino che detesta l'acqua, un cuoco carinziano di fama internazionale e soprattutto gli invitati all'esotica festa di nozze di una giovane coppia di broker londinesi. Ma mentre la festa tocca il suo apice, i segnali di crisi che da tempo minacciavano l'economia della Gran Bretagna diventano una drammatica realtà che travolgerà tutto e tutti...Jonas Lüscher ci regala un libro raffinato, piacevole e pieno di ritmo che è anche satira acuta, originale e credibile dei nostri tempi, della deriva dell'economia e della finanza, e delle persone che - consapevoli o meno - ne sono responsabili. -
Non tutte le sciagure vengono dal cielo
Il giovane ebreo ortodosso Mordechai Wolkenbruch, detto Motti, ha un problema: sua madre e la sua ossessione per il matrimonio. Nel suo impegno per farlo sposare fissa al figlio decine di appuntamenti con le ragazze più svariate. Giovani donne che però assomigliano tutte a lei e che sono decisamente diverse da quelle che attraggono Motti. Tra quest'ultime c'è Laura, ad esempio, sua compagna di studi che però non è ebrea, indossa pantaloni, è così bella che gli uomini non le sanno resistere, beve Gin Tonic e le piace parlare in modo indecente e libero. La passione per lei cresce e la tempesta sta per abbattersi su Motti: che fare? Continuare a seguire la tradizione, obbedendo alla madre e sottostando ai suoi modi invadenti, o provare a essere se stessi, percorrendo la propria strada? Con una lingua diretta, divertente, ricca di umorismo, Thomas Meyer ci accompagna nella ribellione di un ragazzo che con un paio di occhiali alla Woody Allen prova a sfidare le convenzioni e a rincorrere la felicità. Un vero e proprio caso letterario, una ventata d'aria fresca e lo sguardo rivolto alle domande che - prima o poi - tutti dobbiamo porci nel nostro diventare adulti. -
I conigli non muoiono mai
Saaa ha nove anni e vive in una zona agricola nel Sud dell'Unione Sovietica. Ogni giorno prende il pullman che lo porta dal suo piccolo villaggio alla scuola in città. Lì la vita scorre felice sotto il comunismo, con i suoi slogan, le parate, le fattorie collettive, le organizzazioni giovanili... Saaa prende tutto alla lettera e venera i martiri della causa comunista, i cui volti sono dipinti sui muri della scuola - soprattutto Lenin, gloria dell'Unione Sovietica. In classe accumula brutti voti, nonostante tutti gli sforzi possibili, e deve sopportare la disapprovazione dell'insegnate Nadeda Petrovna. Così alle lezioni preferisce il recupero della carta straccia e del ferrovecchio, ma soprattutto il bosco dove raccoglie le erbe per i maiali e fa bei pensieri. Nel frattempo, in quegli stessi luoghi, Nikolaj Arsenievi è ossessionato da strani progetti: avere la scala più alta di tutti o allevare conigli nella foresta. Sospeso tra realtà e sogno, con i colori e le illusioni dell'infanzia, ""I conigli non muoiono mai"""" si presenta come una critica gioiosa ai regimi totalitari e, attraverso l'innocenza di un bambino, svela le contraddizioni del pensiero unico."" -
Darusja la dolce
Nel villaggio di questa regione europea travolta dalla storia, chiamata Bucovina, in cui le bandiere e le lingue cambiano più veloci del vento, vive Darusja. Tutti si prendono gioco di lei, del suo mutismo, delle emicranie che si scatenano alla vista delle caramelle e la costringono a immergersi nel fiume ghiacciato o a seppellirsi fino alle natiche nella terra fresca. Ma Darusja non è stupida. Per quanto non parli mai con nessuno, i suoi pensieri corrono senza sosta ed è solo al cimitero, sulla tomba del padre, che Darusja la dolce può liberare la propria voce. La felicità bussa un giorno alla sua porta e ha il viso di Ivan, un eccentrico suonatore di drimba che riesce a dare sollievo alla sua testa e forma alle sue parole. Ma il passato è un invitato scomodo alla tavola di Darusja e non ammette ospiti inattesi... -
La casa delle parole
In un Paese senza nome le autorità hanno trovato il modo di garantire l'ordine sociale: letture pubbliche come strumento perfetto di manipolazione. Gli stadi vengono riempiti di persone che, affamate di emozioni intense, ascoltano avidamente brani ed estratti dei più diversi generi letterari e così le passioni, la rabbia, la disperazione, le paure vengono a galla e svaniscono in poco più di un'ora... fino alla prossima adunanza. Tutto si svolge sotto l'occhio vigile di agenti che devono essere freddi, efficienti e, soprattutto, analfabeti. In cambio hanno una vita di privilegi e spensieratezze e un numero al posto del nome. Come 1075, il migliore tra tutti, almeno fino a quando un incidente sul lavoro lo confina in un ospedale. Lì nel tedio dei giorni di convalescenza incontra una giovane donna che tiene lezioni di lettura per i bambini malati... e tutto comincia a traballare. Una favola inquietante e feroce sulle pratiche di controllo della società, sulla libertà, le emozioni, la consapevolezza e sull'amore per la letteratura. -
Il nostro riparo
Per Maggie e Jenny la vita sembra quasi perfetta. Le giornate sono scandite da giri in bicicletta ed escursioni nella natura selvaggia, da ripari costruiti con rami di pino e racconti ascoltati accanto al fuoco nella loro piccola casa in legno, insieme all'adorato papà e alla mamma impavida e premurosa. Quasi ogni sera Maggie - inquieta e preoccupata che qualcosa possa incrinare quella felicità - conta le lentiggini sulle braccia del padre e ascolta le risate della madre. Un giorno le sue paure più cupe si trasformano in realtà: il padre muore in un incidente sul lavoro nei boschi e qualche mese dopo la madre lascia lei e sua sorella a casa di conoscenti promettendo loro che tornerà. Ma i giorni diventano settimane, le settimane mesi e i mesi anni. Frances Greenslade ci porta nella vita di due ragazzine dalla forza straordinaria cogliendo il brusco passaggio dal mondo pacifico e selvaggio in cui sono cresciute in totale libertà a un mondo sconosciuto e pieno di insidie in cui vengono scaraventate. Commovente e lieve allo stesso tempo, ""Il nostro riparo"""" celebra l'amore tra sorelle, i complicati legami famigliari e la responsabilità di una donna verso se stessa e le persone che ama."" -
Il sifone blu
Il sogno del sifone di vetro blu dell'infanzia, avvolto in una strana luce, collega le parti del doppio viaggio del protagonista, uno scrittore per certi aspetti molto simile all'autore. Un cinema in cui proiettano film visionari funge da macchina del tempo che un venerdì qualsiasi - o forse un lunedì - fa compiere all'alter ego di Urs Widmer un salto all'indietro di cinquant'anni, dove, più vecchio dei suoi genitori all'epoca, rivede la casa natale in una Basilea segnata dalla guerra, incontra il padre, la madre e persino l'amatissima tata. Però di lui bambino nessuna traccia, anzi: i genitori sono disperati perché il piccolo, lasciato al cinema, non si è ripresentato all'uscita e manca da qualche giorno... In questa favola per adulti Widmer ci racconta della vita e della morte, dell'amore e della guerra in una lingua vivace che compone immagini cangianti come in un caleidoscopio. -
Paesaggi contaminati. Per una nuova mappa della memoria in Europa
Le vittime del XX secolo non sono solo quelle ricordate dai monumenti commemorativi. Cosa resta delle migliaia di vittime senza nome, quelle sepolte segretamente, siano essi ebrei, rom, anticomunisti o partigiani? Come possiamo ricordarle? Come è possibile vivere in un'Europa dove i paesaggi sono contaminati e avvelenati da innumerevoli massacri messi a tacere: da Rechnitz nel Burgenland a Kocevski rog in Slovenia e Kurapaty vicino a Minsk? In questo libro Martin Pollack ci restituisce una mappa nuova e più veritiera del nostro continente. Nomi e luoghi che svelano segreti inconfessabili e allo stesso tempo contribuiscono alla costruzione di una memoria condivisa. Reportage, narrazione in prima persona, libro di viaggio e ancora saggio e riflessione sull'Europa del Novecento, sulla memoria, il paesaggio, la distruzione e la rinascita. -
Gli ultimi giorni di Smokey Nelson
1989. Una famiglia è massacrata nella stanza di un albergo di Atlanta. Smokey Nelson, l'assassino, viene condannato alla pena capitale. Passa vent'anni nel braccio della morte in attesa dell'esecuzione della sentenza. Molte cose sono accadute dopo la sua carcerazione: guerre, altri crimini, la devastazione provocata dall'uragano Katrina e, a parte un nome su un documento dell'amministrazione penitenziaria, Smokey Nelson non significa più nulla per nessuno. Eppure ci sono persone che non hanno dimenticato. Quattro personaggi - attorno ai quali Catherine Mavrikakis costruisce un romanzo polifonico con un incalzante e perfetto gioco a incastro - che non solo non hanno dimenticato ma hanno fatto del nome di Nelson una vera e propria ossessione. -
Da qualche parte c'è un briciolo di felicità
In un villaggio di campagna nel nord della Germania all'inizio del Novecento vive Ruven Preuk, un ragazzo con un'incredibile predisposizione per la musica. Tutto questo, invece che facilitargli la vita gliela complica tanto da indurlo a lasciare la piccola comunità in cui è nato e cresciuto per raggiungere Amburgo dove studia musica con il vecchio maestro di violino Goldbaum, nel ghetto ebraico. Ad animarlo c'è la fiducia in un futuro radioso nel quale potrà dimostrare al mondo il proprio talento così come l'amore per la bella Rahel. La vita però intralcia il cammino di Ruven, il quale deve superare mille impedimenti e attraversare le turbolenze del Novecento, le sue guerre, le tragedie di fronte alle quali anche i violini sono costretti a tacere e la musica sembra non potere nulla. ""Da qualche parte c'è un briciolo di felicità"""" è allo stesso tempo un romanzo sul Novecento e sui mille volti dell'Europa, una profonda indagine dell'essere umano e un racconto di grande intensità che pone il lettore a tu per tu con i temi essenziali della grande letteratura. Amore, musica e destino tra le mareggiate del """"secolo breve""""."" -
Le lupe di Sernovodsk. Reportage sulla Cecenia
"Viene prima la guerra, o le parole per raccontarla? Quando le nubi di un conflitto armato si addensano su una terra, il linguaggio è già pronto ad afferrarle? Un vocabolo sbagliato può segnare la condanna di un intero popolo? Irena Brezná, scrittrice e giornalista, se lo domanda di continuo, e ci costringe a percorrere al suo fianco i sentieri impervi del dubbio in questi reportage unici dalla Cecenia, piccola patria nel Caucaso del nord da sempre emblema di oscure minacce e apocalittiche sventure, abitata da un minuscolo popolo montanaro che per tre secoli ha aspirato all'indipendenza, contro ogni realismo. Con lei attraversiamo le due terribili guerre civili tra Mosca e Groznyj, scaturite dall'implosione dell'Unione Sovietica [...] Al costo totale di almeno centosessantamila vittime. Fino alle soglie dell'oggi, col ritorno della Repubblica di fede islamica alla """"matrigna"""" Russia, in una 'pace' senza scampo."""" (L. Sgueglia)" -
La strada del nord
Tirana, primi anni Venti. L'ambasciatore americano Julius Grant ha finalmente ottenuto il suo primo importante incarico ed è giunto pieno di speranze nella capitale del giovane e turbolento Stato albanese, nato dalla dissoluzione degli imperi della Prima guerra mondiale. Da Washington l'hanno inviato nei Balcani per seguire da vicino le strane voci sulla presenza di giacimenti petroliferi nel Nord del Paese. Non sarà un'impresa facile perché la notizia ha già scatenato l'interesse dei principali governi occidentali - inglesi e italiani - e delle compagnie petrolifere. Poco dopo il suo arrivo, nella primavera del 1924, due americani vengono assassinati su un ponte nelle regioni inospitali del Nord. Un ingegnere forestale tedesco ha trovato i corpi e li ha portati a Tirana. Nei caffè non si parla d'altro, i giornalisti fanno domande, i servizi segreti entrano in gioco e una nave da guerra compare al largo della costa. La giovane Albania è alla mercé degli intrighi politici, delle pressioni internazionali e delle tensioni che rischiano di gettarla in una guerra civile. Il tutto a causa di due morti? Cosa ci facevano quegli americani così a nord? Forse qualcuno non sta dicendo la verità sul petrolio albanese? -
Febbre bianca. Un viaggio nel cuore di ghiaccio della Siberia
Questa è la storia di un viaggio come nessun altro: Jacek Hugo-Bader si avventura attraverso la Siberia, da Mosca a Vladivostok, in pieno inverno. Viaggiando da solo su una jeep russa modificata, attraversa un continente che è grande due volte e mezzo l'America, pieno di banditi e dove le strade lo sono solo di nome. Lungo la sua odissea, Hugo-Bader scopre grandi tragedie umane, ma anche un inatteso humour nero tra i pastori di renne, le tribù nomadi, gli ex hippy, gli sciamani, i senzatetto e i seguaci di alcune delle molte religioni arcane che ancora fioriscono in questa terra isolata e incredibile. -
L' accusata
Una giovane donna, di cui non conosciamo il nome, è sotto processo con l'accusa infamante di aver ucciso la madre. L'imputata però non si difende, non parla, ascolta, riflette e, soprattutto, ricorda. È così che il lettore, attraverso il suo lucido flusso di coscienza, viene man mano a conoscenza delle circostanze che l'hanno portata all'omicidio. Con profondità e acutezza Slavenka Drakuli ci accompagna nel cuore del rapporto madre-figlia, nei meccanismi di dipendenza, attaccamento e identificazione. E allo stesso tempo con la sua lingua vorticosa risucchia il lettore nel mondo della violenza famigliare e del suo rigoroso silenzio, lo pone di fronte alla paura del giudizio sociale e alla vergogna provata dalla vittima che ama il suo carnefice e preferisce ucciderlo piuttosto che denigrarlo. Un viaggio che sembra senza fine né speranza e che forse ha un'unica via d'uscita, quella che pagina dopo pagina la protagonista ci permette di comprendere... -
La quarta parete
Georges ha sognato di bruciare la cartolina precetto per la guerra in Vietnam, di liberare Angela Davis e poi sposarla, di sfidare i carri armati dei colonnelli greci. Eppure, per ora, nelle rivolte del '68 parigino ha solo affrontato con la spranga di ferro alcuni gruppi di ""ratti neri"""", come negli anni Settanta venivano chiamati gli studenti fascisti. Il teatro è la sua passione e il palcoscenico è ciò che lo lega a Samuel Akunis, regista greco scappato alla dittatura. Sarà quest'amicizia, nata per caso in un'aula dell'università, a portare Georges a vivere quel ruolo da protagonista della Storia che sogna da tempo. Samuel infatti gli chiede di portare a termine il suo progetto: mettere in scena l'Antigone di Anouilh tra le strade di Beirut, straziate dalle lotte intestine e crivellate dai cecchini. Per la tragedia però bisogna patteggiare una tregua di due ore e mettere insieme un cast che dia voce a ciascuna delle parti in campo: Antigone canterà la nostalgia della terra di Palestina, Creonte farà risuonare la fede maronita, Emone brucerà dell'amore di un druso. La guerra, però, non è posto da cui si torna indenni e Georges dovrà fare i conti con il mondo della pace..."" -
Le vie dell'acqua. Tra diritti e bisogni
Per capire a fondo la questione acqua dobbiamo diventare consapevoli dello stato dell'Ecosistema Terra ed entrare nei meccanismi delle scelte politiche ed economiche, che si giocano sullo scacchiere globale. Ci accorgeremo così che in tutto il mondo ci si trova al bivio tra due ""vie dell'acqua"""": quella delle multinazionali che, trattando l'acqua come """"merce"""" alla pari di tutte le altre, fanno pressioni sulle amministrazioni locali e sui paesi più poveri della Terra per appropriarsi delle risorse idriche mondiali e trarne profitto. Dall'altro la via di chi in tutto il mondo continua a portare avanti la battaglia per affermare che l'acqua è un bene fondamentale senza il quale non si vive, un """"diritto umano"""" da garantire ad ogni individuo."" -
Caterina Caselli. Una protagonista del beat italiano
Negli anni Sessanta un conflitto generazionale sta crescendo nell'Italia scossa dal boom economico e percorsa da correnti migratorie interne che cambiano il volto delle città industriali. I giovani, con le loro tendenze, gettano nel panico morale la società perbene e conformista. In questi stili di vita rivendicati e, quando possibile, ostentati si manifesta il disagio esistenziale che si annida nell'animo dei giovani e che trova nella musica e un riferimento e un'indicazione di valori nuovi, di nuovi costumi e modelli di vita. All'improvviso una generazione di nuovi cantanti si afferma sulla scena, conquista soprattutto il pubblico giovanile, molti sono uomini, poche le ragazze, una di queste è Caterina Caselli. -
Chi sono questi trotskisti? Storia e attualità di una corrente eretica
Il termine ""trotskismo"""" prima è stato usato come insulto dai partiti di derivazione staliniana, poi spesso come caricatura dalla stampa e dai mass media, ma è di solito poco conosciuto nel suo significato effettivo. Quest'agile libro aiuta a comprendere meglio storia e significato di questo fenomeno politico, senza nasconderne limiti ed errori. L'autore parla infatti di """"trotskismi"""" al plurale, sottolineando le grandi differenze tra le diverse correnti che nacquero dalla più importante opposizione anti-stalinista e anti-burocratica, animata da Lev Trotsky, prima della sua uccisione da parte di un sicario dei servizi segreti sovietici, inviato personalmente da Stalin. Una corrente eretica del movimento operaio, che in questi anni si appresta a cominciare una fase nuova, e a promuovere una nuova soggettività internazionale, anticapitalista e rivoluzionaria."" -
La guerra dei rifiuti. Da Korogocho a Napoli
"Il fenomeno del traffico illecito dei rifiuti sta diventando un problema di importanza crescente [..] davanti al quale è difficile discernere fra loro i fenomeni di illegalità che lo alimentano"""", davanti ad una Commissione parlamentare d'inchiesta il Ministro degli Interni Giuliano Amato, afferma ciò che movimenti e ambientalisti denunciano da anni: le organizzazioni criminali, le cosiddette Ecomafie, si sono appropriate della gestione dei rifiuti in larghe fette del nostro paese. Il caso più eclatante è la Campania, dove da decenni si perpetuano impunemente disastri ambientali e gravissimi danni alla salute dei cittadini esasperati da 14 anni di emergenza rifiuti, e dal fetore dei sacchetti che periodicamente invadono le strade, tanto da sospendere il loro senso critico e accettare le discariche come se fossero l'unica soluzione possibile. Per scoprire cosa sta accadendo veramente dobbiamo guardare oltre l'apparenza. Dal resto del mondo, da Korogocho a Porto Alegre, dobbiamo imparare che è possibile una gestione dei rifiuti basato sulla raccolta differenziata, uno stile di vita che li riduca, una politica che ridia ai cittadini, attraverso la democrazia partecipativa, la possibilità di intervenire nelle scelte che pesano sulla loro salute e sul territorio in cui vivono." -
La finanziarizzazione dell'economia e la sua crisi. Atti dell'ottava Università popolare di Attac Italia
L'odierna crisi dei mutui subprime statunitensi, ma anche l'aumento dell'instabilità dell'economia mondiale negli anni Ottanta e Novanta, è il frutto del processo di finanziarizzazione dell'economia, caratterizzato da una rinnovata e accresciuta importanza del capitale finanziario. Questo testo analizza le origini, lo sviluppo e le cause della finanziarizzazione, esaminandone gli effetti sul modello sociale europeo, sulle relazioni sociali delle comunità, sui beni pubblici e sulle disparità di genere. Per provare a costruire risposte orientate all'azione nei movimenti.