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Solo. Vita in fuga di Thomas De Gendt
Si tratta della storia di Thomas De Gendt, corridore belga molto amato per il suo spirito combattivo e per la sua voglia di affrontare le corse davanti al gruppo, in fuga, da solo. Che poi è anche una metafora della vita, e della sua vita. Una storia di ciclismo autentica.«Solo. Meglio quindi arrivare al traguardo da solo. Perché se arrivo alla fine con qualcun altro, rimane sempre il dubbio. E se l’altro attacca al triangolo rosso? E se è più veloce? È una fase tattica della corsa che non fa per me. No, meglio piuttosto correre in solitaria. Attaccare dal gruppo dei fuggitivi. Tirare un po’ più forte degli altri nel gruppo di testa. Fargli capire chi è il migliore. Pian piano si stancano. E quando vedo che sono distrutti dalla fatica: aumentare ancora il ritmo. Accelerare. E sperare di essere l’unico superstite. Solo. Da quel momento in poi è soltanto una lotta contro me stesso.»Dodici lunghi anni di carriera tra i professionisti e non molte vittorie nel palmarès. Ma quelle poche conquistate in grande stile e a coronamento di fughe perlopiù solitarie. Perché a Thomas De Gendt piace stare fuori dal gruppo: in senso proprio (detesta pedalare stretto in mezzo agli altri corridori) e in senso figurato (non sopporta di essere confuso nelle logiche omologanti del ciclismo contemporaneo), consapevole di non essere un campione ma anche, in questo ultimo decennio, di aver interpretato il mestiere del corridore in maniera del tutto originale. Senza peli sulla lingua, in questo libro-intervista Thomas De Gendt si racconta come uomo e come ciclista, tra memoria familiare e narrazione del gran circo del ciclismo professionistico dalla sua privilegiata posizione di insider. -
Due gambe nuove
Matteo dopo la separazione dei genitori è diventato un ragazzo solitario e senza entusiasmo. Lascia che la vita gli scorra attorno senza nemmeno provare ad afferrarla. Ogni giorno esce da scuola, costeggia il grande parco e raggiunge la casa della nonna. Ogni giorno. Ma qualcuno in quel parco attira la sua attenzione: un vecchio signore senza gambe seduto sopra una carrozzina elettrica. E un giorno, uno di quei giorni sempre uguali, il vecchio si avvicina al ragazzo e gli parla. L'incontro con il misterioso signor Leonardo cambierà per sempre la vita di Matteo. -
In box solidi neutri
Programmare una serie di attività pratiche per lavorare con un bambino, ragazzo o giovane adulto. Sviluppare abilità in area sensoriale, comunicativa, sociale, cognitiva, prassico-motoria, affettivo-relazionale, autonomie e apprendimento. Valutare le abilità, registrare i progressi, creare un percorso di apprendimento strutturato. Creare un percorso di formazione che coinvolga le persone a scuola, a casa e nei centri educativi. Migliorare le autonomie per raggiungere una qualità di vita soddisfacente. Creare percorsi per una vita indipendente, o in comunità, che miri a sviluppare abilità lavorative e sociali. Applicare una didattica inclusiva proponendo l'applicazione di modalità di insegnamento motivanti e gratificanti. Progettare un percorso educativo individualizzato che ricerchi e comprenda i bisogni della persona. ""In_box"""" fa riferimento all'esperienza Teacch."" -
Taxi live
Un libro che fotografa attraverso i racconti dei tassisti romani ciò che di solito sfugge ""ai più"""". Sorrisi, lacrime, ricordi e grandi emozioni rievocate attraverso la scrittura da Adriano Burelli. Le atmosfere della capitale avvolgono il tutto: le persone, la gente comune e cosiddetti Vip si mischiano e si intelaiano in una grande piccola storia in cui tutti diventano personaggi, maschere di un mondo e modo di vivere."" -
Sulle tracce di Noè. Angelo Palego e la montagna dell'Arca
"[...] Ho accettato volentieri l'invito di Angelo Palego, che conosco e stimo da molti anni, a scrivere questo libro-intervista con l'intento di esporre in maniera sistematica le informazioni e i risultati che ha raggiunto in più di venticinque anni di ricerche sul monte Ararat. Tenendo sempre presente che """"le matematiche certezze"""" appartengono più all'uomo di fede che all'uomo di scienza, preciso la mia cautela verso qualsiasi ferma convinzione possa trapelare dalle dichiarazioni contenute nelle pagine seguenti. Lascio a voi il compito di esaminarle e giudicarle.""""" -
Storie di calcio da cortile
Sette autori per sette racconti tra stadio e cortile: Filippo Bologna, Gianfranco Calligarich, Giuseppe De Bellis, Luigi Guelpa, Vittorio Macioce, Mauro F. Minervino, Massimo M. Veronese. È il calcio del Super Tele, del Super Santos: quello che rotola giù dalla scarpata e rompe le vetrine. È il calcio immobile delle figurine Panini, dello spizzo a biliardino, quello quasi vero dei videogiochi. È il calcio sognato dai bambini, raccontato di padre in figlio, visto nei cartoni di Hollj e Benji ma anche il derby stracittadino e la prima radiocronaca di Giuseppe Sabelli Fioretti. È Bert Trautmann, il paracadutista di Hitler che salvò i pali del Manchester City. Ritrae l'Italia della testata di Materazzi, dell'ufficio facce di Beppe Viola, dell'antropologia di Gianni Brera e di tutto quello che finisce al Novantesimo, perché - come scriveva Dylan Thomas - la palla ""che lanciai giocando nel parco non è ancora scesa al suolo""""."" -
127kBdiarte. Pensare l'arte in rete
127kBdiarte è il saggio dell'uomo di oggi - io, tu, noi - che vuole riflettere sul caso arte contemporanea, non più chiuso nella stanza accanto alla stufa di Kant, ma in una moderna agorà: la rete. Nato da una esperienza connettiva (un ""weblog"""" in cui gli autori si interrogano e gli internauti rispondono), 127kBdiarte è anche il libro di tutti noi, perché non si vuole un lettore passivo ma un co-scrittore, il quale, stimolato da domande/risposte, continua a farlo vivere e crescere. Occorre dunque munirsi di matita o penna per riempire gli spazi vuoti. Questo non è un volume da leggere, ma da pensare e fare: plug & play. Il volume nasce dal lavoro di ELASTIC Group of Artistic Research, coppia di artisti italo spagnoli che da oltre 15 anni si occupa di arte in modo trasversale attraverso la filosofia, la teoria del testo, il pensiero connettivo, lo spazio dell'architettura e i new media. Noti internazionalmente per essere i pionieri artistici e teorici della Public Video Art."" -
I mille volti di Donna Giulia
I mille volti di Donna Giulia ricostruisce le vicende di una donna misteriosa, affascinante, dal carattere inestricabile: una donna che ha dato tanto alla contea di Fondi durante il Rinascimento, facendola diventare una ""piccola Atene"""", meta di artisti e letterati. Il libro analizza la sua vita, difficile e tormentata: il matrimonio con Vespasiano Colonna; il difficile rapporto con Isabella, la figlia di Vespasiano, sua coetanea; le seconde nozze controverse con Ippolito de' Medici; il tentativo di rapimento da parte del pirata Barbarossa; il cenacolo di Fondi; il volontario esilio a Napoli; il rapporto con Valdés e l'accusa di eresia. Il contesto storico delle vicende narrate è ben delineato nell'appendice del volume."" -
Campania del Grand tour. Vedute e ricordi di tre secoli di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno e dintorni. Ediz. numerata
Il volume contiene 150 splendide illustrazioni a colori di rarissime stampe, acquarelli, gouaches e disegni che riproducono antiche piante ""a volo d'uccello"""", vedute, scorci di paesaggi, resti archeologici, chiese e monumenti. Pregiata edizione di soli 1490 esemplari numerati, su carta pregiata pesante, legatura artigianale """"bodoniana"""" realizzata a mano, con astuccio rigido."" -
Specchio ustorio. Fatti, persone e cose realmente esistite centrate dal raggio infallibile della satira
Riccardo Pazzaglia è uno spietato osservatore del comportamento dei suoi simili. Quelle che compongono questo volume sono soltanto alcune delle più corrosive note pubblicate sul quotidiano ""Il Mattino"""" nella rubrica """"Specchio ustorio"""" dal 1987 al 1999."" -
Capri francese inglese napoleonica (1806-1816)
Nel decennio francese Capri venne sottratta ai napoleonidi con una azione repentina della flotta inglese che, guidata dal contrammiraglio Sidney Smith, l'11 maggio del 1806 ebbe ragione, senza grandi difficoltà, della resistenza dell'esiguo contingente di uomini al comando di Giuseppe Chervet destinato, dal febbraio di quell'anno, a presidiare l'isola. Per gli inglesi, impegnati a sostenere la resistenza borbonica a Gaeta, Capri rivestiva un ruolo strategico tale da giustificare il grande impegno profuso nell'allestimento di opere militari e di una adeguata rete infrastrutturale di collegamenti. Dopo la riconquista dell'isola, nell'ottobre del 1808 ad opera della flotta guidata dal generale Lamarque, si registrò un analogo impegno dei napoleonidi ad approntare idonee fortificazioni, in particolare sul versante occidentale che in quel frangente si era rivelato il fronte più vulnerabile. Quei percorsi, scavati nell'aspra roccia dolomitica, che consentivano di raggiungere lungo assai erti versanti ed in siti impervi, piccoli ridotti e posti di vedetta dei quali si era resa necessaria la costruzione, sono fruibili oggi come sentieri di grande suggestione ed interesse paesaggistico: regalano inaspettate aperture e squarci panoramici lungo i variegati ripidi pendii delle frastagliate pareti a picco sugli antistanti e di grande fascino specchi di mare. Le variabili del tempo e della luce offrono nelle rade grandi e piccole multiformi e sempre nuovi riflessi e colori. -
Vedutisti e viaggiatori a Pozzuoli Baia Cuma e dintorni dal XVI al XIX secolo
Il volume contiene illustrazioni a colori di rarissime stampe, dipinti, acquarelli, gouaches e disegni che riproducono antiche piante ""a volo d'uccello"""", vedute, scorci di paesaggi, resti archeologici, chiese e monumenti."" -
Napoli antica
L'opera del D'Ambra, considerata la guida più completa di Napoli; rappresenta per gli studiosi una vera miniera di notizie storico-artistiche, mentre, riserva agli amatori di ""cose napoletane"""" la scoperta di una Napoli scomparsa attraverso un repertorio iconografico costituito da una grande pianta e da 116 tavole a colori raffiguranti palazzi, monumenti, chiese, fondaci, vicoli, strade e piazze in gran parte distrutte o totalmente modificate."" -
Maiolica decorativa e popolare di Campania e Puglia
Il volume contiene esempi di maioliche popolari e decorative campane e pugliesi: dalle sinuose forme barocche dei servizi da tavola di Napoli, Cerreto e Martina Franca, ai grandi piatti da parata al prestigioso vasellame farmaceutico di Laterza e delle Fabbriche partenopee, agli spiritosi modelli dalle vivacissime cromie delle ceramiche popolari di Ariano, Cerreto, Vietri e Grottaglie, fino alle fantasiose acquasantiere di Cerreto, Ariano, Ischia e dei centri salentini. -
Tra Napoli e Spagna. Città storica architetti e architettura tra XVI e XVIII secolo
Il volume presenta i contributi di: Giosi Amirante; Rosa Maria Subirana Rebull; Maria Raffaela Pessolano; Elena Manzo; Giuseppe Pignatelli; Pasquale Rossi; Maria Gabriella Pezone; Salvatore Di Liello; Giuseppe Pignatelli; Adele Fladino; Maria immacolata Tedesco; Giovanna Rauccio; Saverio Carillo. -
Strabismi. Dove si racconta del carcere e del senso delle cose
"Chi frequenta il proprio ovile sa quanto valore può avere una cosa da niente. Anch'essa è stata creata perché c.è posto per tutti"""". Così l'autore inizia la sua narrazione e ci accompagna con mano leggera fra i boschi e le lande solitarie della sua latitanza come fra le mura delle carceri in cui è ristretto. Là dove """"Franco, in un angolo della cella, appendeva bottiglie vuote. Vuoti di plastica del Coccolino, della Coca-cola, insomma tutto quello che gli capitava. Con un filo appendeva queste bottiglie al soffitto. Lo chiamava l'angolo degli impiccati"""". Narrazione sul filo dell'ironia e dell'amarezza, questo libro richiama i lettori ad una riflessione non superficiale sulle questioni sociali sollevate dalla cronaca quotidiana, come la droga, la scuola, il rapporto con l'ambiente, e chiede attenzione per il mondo carcerario. Un mondo che rischia sempre più di essere seppellito, con tutti i suoi abitanti, in una terra di nessuno ai margini non soltanto delle città ma anche della coscienza civile." -
Il carcere discarica e il tramonto del servizio sociale della giustizia
La sicurezza è il valore che ha aperto la strada allo smantellamento dello stato sociale. Ed è anche il valore che ha contribuito alla formazione della stato social-penale, basato sulla tolleranza zero. Le strategie di quest'ultima hanno generato sentimenti di odio, di rancore e di violenza nei confronti dei diversi con il conseguente effetto dell'incarcerazione di massa. Uno degli elementi peculiari dell'incarcerazione di massa consiste nel fatto che il carcere è diventato un'istituzione deputata alla gestione dei rifiuti sociali. Questo tipo di carcere non promette alcuna trasformazione dei detenuti mediante l'aiuto sociale, il trattamento rieducativo o la terapia. Accanto alle carceri, le quali continuano a svolgere il controllo social-penale, vi sono istituzioni più repressive: i campi d'internamento per immigrati clandestini. In questi ultimi regna il dominio totalitario in quanto l'ordinamento giuridico dei diritti è integralmente sospeso. Ne consegue che nei campi, i quali non sono altro che spazi di eccezione, ""tutto è possibile"""", tutto è permesso. Nello stato sicuritario e di eccezione l'intervento del lavoro sociale, dei servizi della psico-pedagogia penitenziaria, dei servizi socio-assistenziali territoriali, basato sull'ideale del reinserimento, non ha più senso. Nel contempo le professioni di aiuto corrono il rischio di diventare """"un'antenna dei servizi di polizia e un'appendice dell'istituzione giudiziaria""""."" -
Il diario di esplorazione
Lo scopo principale di questo libro è quello di presentare il diario e la scrittura diaristica nelle loro differenti forme, ma anche di invitare il lettore all'esercizio di questa pratica. Scrivere un diario è alla portata di tutti quelli che ""sanno"""" scrivere e chiede pochi mezzi. La cosa principale è, come sempre, che questa pratica possa avviarsi a partire da un progetto. Questo libro potrà aiutare il lettore a costruire il suo. La scrittura diaristica si adatta ad affrontare numerosi temi. Il diario può essere un utile strumento di ricerca, ma anche di analisi della vita quotidiana, nelle pratiche di riflessione su di sé e su ciò che si incontra vivendo. Attraverso una panoramica sulle diverse discipline che studiano l'uomo - dal razionalismo classico, passando per Durkheim e Freud, all'etnologia moderna; dalla fenomenologia alla sociologia comprensiva di Max Weber, dall'interazionismo simbolico all'etnometodologia - l'autore espone la validità della pratica del diario sul piano metodologico ed epistemologico."" -
Il perpetuo principiante. Scritti sullo zen e l'arte della psicoterapia esistenziale
"La ormai ricca mole di studi, mappe e ricerche neurofisiologiche, rischia di offuscare quella che, nella tradizione Zen, viene detta la grave questione della vita e della morte: la questione cruciale. Rimanere un perpetuo principiante è senza dubbio la sfida più difficile perché innumerevoli sono le sirene lungo il cammino: anche l'aula di meditazione o perfino un ritiro di strada possono trasformarsi in luoghi ovattati dove il senso di un sé separato, irriducibile soggetto, trova rifugio. Rendere testimonianza alla vita nella sua interezza e affidarsi alla mente che non sa sono forse espressioni che aiutano a indicare la dimensione dell'intimità, dove fiorisce la speranza non più gravata da alcun complemento oggetto. L'esperienza raccolta in questo testo è particolarmente preziosa perché permette al lettore di confrontarsi in maniera non generica con che cosa stia avvenendo nell'incontro degli insegnamenti buddhisti con il mondo globalizzato e in particolare nel campo della psicoterapia."""" (dalla prefazione di Roberto Mander)" -
Non solo badanti
"Tra mutamenti economici, processi di emancipazione, migrazioni globali e grandi e piccole violenze, stiamo parlando di donne in carne ed ossa. Anzi, stiamo parlando con donne in carne ed ossa, perché è la loro voce, molto poco mediata, che emerge da questi racconti. Una voce che supera l'imbarazzo e le incertezze di una lingua a volte zoppicante, non ancora fatta propria, perché è più forte l'urgenza di parlare, di farsi ascoltare, di farsi capire. Accanto alla parola, le immagini. Attraverso le fotografie mettiamo insieme qualche tassello di una vita divisa tra una famiglia lasciata in stand-by al proprio paese e una quotidianità fatta di un lavoro che assorbe il tempo e i sentimenti. Per una volta le possiamo vedere nella loro individualità, e non come ausilio dei nostri anziani. Per una volta abbiamo la possibilità di conoscerle come donne: forti, determinate e consapevoli delle loro scelte. Attraverso queste storie private e individuali possiamo comprendere meglio un fenomeno complesso come quello dell'immigrazione."""" Prefazione di Andrea Panizza."