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Il comunicatore tecnico. Guida pratica alla professione
Scrivere manuali non è più la stessa cosa e non basta ormai la conoscenza specialistica di un certo settore per produrre buona documentazione. Oggi l'informazione è distribuita in forme e modi nuovi, e questo profondo cambiamento sta rivoluzionando anche il modo di lavorare dei redattori tecnici in tutto il mondo. Ne risulta un quadro complesso e affascinante, nel quale il ""tradizionale"""" manuale d'uso diventa un prodotto di comunicazione a tutti gli effetti e la necessità di nuove competenze trasversali apre interessanti opportunità anche per chi viene da una formazione umanistica. Questo libro fa il punto della situazione e prova a delineare la nuova identità della professione di comunicatore tecnico nel mondo attuale. Tecniche di redazione dei testi e di organizzazione dei contenuti, esempi d'utilizzo dei sistemi avanzati per la realizzazione dei manuali, strumenti di lavoro e trucchi del mestiere, terminologia e traduzione, le norme specifiche per il redattore, suggerimenti utili per gestire al meglio il rapporto con i tecnici: i diversi argomenti proposti compongono una visione d'assieme del """"corso di studi"""" ideale per il principiante che vuole capire come funziona la professione, mentre il professionista troverà spunti interessanti per approfondire criticamente alcuni aspetti delle nuove tecniche che si stanno affermando."" -
Percorsi storico-educativi della memoria europea. La Shoah nella società italiana
Il testo si prefigge di ricostruire e analizzare il percorso formativo legato al tema della memoria del nazifascismo in Europa, non tanto per enunciarne una nuova proposta didattica, quanto per ricostruire il percorso storico che ha influenzato e diretto a più riprese la ""pedagogia della memoria"""" e la più nota didattica della Shoah. Chiarire la prospettiva storico-culturale in cui è stata formulata e inserita tale pedagogia conduce al confronto con l'uso pubblico della memoria e sottolinea lo stretto collegamento tra piano culturale e piano politico, in un ambito che trova la propria traduzione empirica anche nella didattica scolastica. La ricerca ossessiva di una pacificazione tra diverse memorie ha prodotto l'impoverimento e la diminuzione della conoscenza storica diffusa e ha disinnescato le potenzialità formative insite nel confronto con l'evento considerato una frattura apertasi a metà del XX secolo. Il dipanarsi di questo percorso delinea un approccio più consapevole e riflettuto alla progettazione educativa su tale tematica; il volume rappresenta quindi un utile strumento di approfondimento per insegnanti, formatori ed educatori coinvolti nella progettazione di percorsi legati agli Holocaust studies, ma anche per studiosi del settore."" -
La realtà come invenzione. Forme e storia della novella italiana
La letteratura italiana è povera di romanzieri ma ricca di poeti i quali, quando scrivono in prosa, danno il meglio di sé in testi di poche pagine: così Italo Calvino spiegava la sua predilezione per la rapidità dei testi brevi e per le ""short stories"""". L'invenzione del racconto Italia affonda le radici nella nascita della novella, un genere 'nuovo', 'breve', 'rapido' e 'vario' di cui questo volume racconta le origini e la evoluzione dall'anonimo Novellino al Decameron di Giovanni Boccaccio ai libri di novelle successivi, in un arco di tempo molto lungo che dal Duecento giunge alle soglie del Seicento. Dopo il Decameron, nella transizione dal Medioevo al Rinascimento, molti narratori hanno continuato a raccontare la realtà in parte seguendo e in parte variando i percorsi di invenzione già tracciati da Boccaccio sulla ricchissima tradizione medievale di forme brevi. Da Sacchetti a Masuccio Salernitano, da Morlini all'Arienti, da Bandello al Lasca, per citare solo alcuni importanti scrittori dopo Boccaccio, hanno dato vita a una congerie coloratissima di novelle, di personaggi e di trame inserite in un sistema narrativo pulviscolare e molteplice, capace di attrarre i sogni, le peripezie e le avventure di uomini e di donne di epoche e contesti geografici, politici e sociali molto differenti. Il volume esplora gli aspetti teorici e tematici più importanti di questo patrimonio narrativo."" -
Valutazione e controllo. Strumenti di valutazione per tenere sotto controllo pubbliche amministrazioni, organizzazioni no profit e banche
Valutazione, controllo di gestione, compliance, certificazione, accreditamento sono termini che sempre più spesso vengono citati dai mass media e che sembrano rappresentare altrettanti strumenti in grado di garantire i cittadini da qualunque sopruso e di assicurare l'efficiente ed efficace uso delle risorse purché si sia disposti ad utilizzarli. Su questi strumenti esistono molti malintesi e, nel nostro paese, sono diffusi e comunemente accettati veri e propri errori scientifici. Innanzi tutto, da noi, non si è abituati a collegare la valutazione con il controllo, sottovalutando il fatto che si valuta per controllare e che ogni azione di controllo presuppone una attività di valutazione. Più grave è l'errore di confondere il controllo mirante a verificare il rispetto di standard predeterminati (attività riconducibile alle categoria dell'auditing) con il controllo inteso come attività di direzione (managerial control o controllo di gestione) come, quindi, tecnica per finalizzare l'esercizio del potere della catena gerarchica al raggiungimento di obiettivi predefiniti. Questo manuale presenta in maniera semplice tutte queste metodologie evidenziandone gli aspetti positivi ed i rischi e mettendo in guardia dagli errori più diffusi nel nostro paese. Un testo fondamentale per i corsi di formazione presso istituzioni universitarie, master e organismi professionali e un utile riferimento per quanti già operano nell'ambito della valutazione e del controllo. -
Come, quando e perchè la formazione non funziona. Cause e rimedi per una formazione utile e sostenibile
Dedicato a coloro che si occupano di formazione, addestramento ed educazione degli adulti, il libro svela il lato oscuro della formazione, ciò di cui nessuno parla o scrive. I limiti della formazione sono visibili negli insuccessi di tanti corsi, nei cambiamenti minimali o momentanei dei partecipanti, nell'assenza di apprendimenti evolutivi e maturativi che rendano il partecipante in qualche modo ""migliore"""". Perché la formazione non funziona? Quali e quanti sono gli elementi e le dinamiche che possono limitarne o annullarne l'efficacia? Perché, anche a fronte di una """"buona"""" sessione di formazione, è difficile trasferire l'esperienza di aula nella vita quotidiana di lavoro? Il libro risponde costruttivamente a questi interrogativi esprimendo una visione critica ed autocritica del ruolo del formatore e delle sue competenze. Sono presi in esame gli aspetti organizzativi, il sistema-formazione, le modalità e le tecniche con cui la formazione è decisa, programmata e realizzata nel mondo del lavoro. L'analisi è integrata con numerosi esempi reali, casi illustrativi e ricerche svolte nei contesti formativi di organizzazioni private e pubbliche. Esplorando ogni aspetto che determina il fallimento della formazione si delineano le logiche per realizzare una formazione adeguata, eticamente rispettosa e organizzativamente sostenibile."" -
Guida al paradigma relazionale. La teoria, la clinica, l'intrinseca bellezza
Questo libro si rivolge agli studenti di Psicologia e agli specializzandi in Psicoterapia che devono o vogliono aprirsi all'orizzonte concettuale sistemico-relazionale. È utile altresì agli psicoterapeuti esplorativi che desiderano incrementare il loro strumentario. Le concezioni dei grandi autori, pionieri dell'approccio, dimorano in questo testo, filtrate attraverso la sensibilità contemporanea, unitamente alla concezioni di autori attuali che rinnovano il paradigma, confrontandolo, nella stanza di terapia, con le nuove espressioni della sofferenza psichica. Le relazioni vengono esplorate: nella loro fisiologia, quando nutrono e fanno prosperare; nella loro patologia, quando si intossicano e reiterano dolore, nella loro possibilità di cura, quando si rivelano le risorse di verità e bellezza. La prima parte del testo è dedicata agli assunti teorici che, confluenti nel paradigma, ne definiscono l'originalità, includendo le voci di autori che, pur da altro versante, le prime relazioni hanno investito d'interesse. La seconda parte è invece centrata sulla declinazione clinica dell'approccio. Comportando, il modello sistemico, un certo gradiente di attività durante le sedute terapeutiche congiunte (famiglia o coppia come paziente) i più avvertiti clinici hanno sistematizzato modelli d'intervento che incrementano le risorse del sistema. Alla fine di ogni capitolo sono collocate delle schede ""identificative"""" degli autori trattati."" -
Management della comunicazione per la sostenibilità
Il volume propone principi e strumenti di management della comunicazione per la sostenibilità delle organizzazioni profit e non profit. Un volume di grande attualità, se si considerano due rilevanti direttrici di cambiamento. Da un lato, la sostenibilità aziendale si va affermando, a livello internazionale, come approccio di gestione del business. Dall'altro, stanno profondamente mutando le logiche e le modalità della comunicazione aziendale, a seguito non solo delle innovazioni tecnologiche ma anche del crescente peso assunto dal responsabile della comunicazione nell'ambito della coalizione dominante delle organizzazioni complesse. Queste due tendenze trovano il loro naturale elemento di convergenza nel tema del management della comunicazione per la sostenibilità. Il libro analizza e descrive, nella prima parte, il significato di sostenibilità aziendale e si interroga su alcune importanti questioni di fondo della comunicazione nelle organizzazioni sostenibili. Nella parte centrale del volume viene proposto e descritto un modello di management. Infine vengono indicate linee guida e strumentazioni specifiche e innovative, a livello sia strategico che operativo, per supportare le decisioni e le attività di comunicazione. Arricchito con opportuni riferimenti a casi aziendali, il libro si rivolge in particolare agli studenti universitari dei corsi di laurea magistrale e di master, agli allievi delle business school, ai ricercatori e ai professionisti della comunicazione aziendale. -
Facility management. Progettare, misurare, gestire e remunerare i servizi
Il valore aggiunto del Facility Management consiste in una nuova dimensione e importanza dell'organizzazione: quella del fornitore che si affianca all'azienda/cliente per supportarla e risolvere qualsiasi problema inerente ai suoi diversi servizi/bisogni. Questo valore deriva da una maggior capacità di coordinamento e gestione del fornitore/partner e da una più elevata motivazione e qualità professionale delle risorse impiegate. Ma il contributo più significativo risiede della capacità di incrementare la qualità delle informazioni e, quindi, la conoscenza sui processi attuati e sui risultati raggiunti. Il Facility Management è, nella sua accezione più evoluta, il passaggio dal ""fare artigianale"""" alla """"gestione delle informazioni che sono causa ed effetto del fare"""". Una gestione sistematica che deve originare un più alto livello di conoscenza dei processi e che costituisce l'essenza, il nucleo fondamentale del Facility Management. Nella chiave di lettura proposta dal volume, il Facility Management è un'attività complessa che deve essere sapientemente gestita all'interno della struttura organizzativa che intende avvalersi di questo modello di gestione dei servizi e che non può prescindere dalla qualità delle risorse coinvolte."" -
Color di lontananza. Educazione e utopia in Theodor W. Adorno
L'opera di Theodor Adorno viene indagata in questo libro mettendo in campo due categorie che sembrerebbero estranee al pensatore francofortese: ma l'educazione e l'utopia, (che si incrociano nell'educazione all'utopia), permettono di indagare l'opera di Adorno sotto un punto vista nuovo. La formazione del soggetto, l'antropogenesi, è uno dei fulcri del pensiero adorniano e proprio il punto di vista utopico, insito nello sguardo critico gettato sule pratiche educative del tardocapitalismo, permette di cogliere una via d'uscita da quello che sbrigativamente è stato definito ""pessimismo"""" adorniano. Non è dunque un caso che le tracce di utopia presenti nell'autore siano riferite all'infanzia, al mondo animale e alla natura, agli """"scarti del mondo fenomenico"""", all'arte e alla dimensione estetica: punti di aggancio per una teoria critica dell'educazione che possa portare alla definizione di una pedagogia critica e soprattutto utopica."" -
La comunicazione interna alle imprese e alle organizzazioni. Modalità, linguaggio, circuiti, mezzi offline e online
Imprese e organizzazioni, grandi, medie e piccole, che siano, hanno assoluto bisogno di comunicare al loro interno; è questione di organizzazione, di gestione, di condivisione, di sinergia, di relazione, cioè di sopravvivenza sapere veicolare messaggi ed informazioni dal vertice (top management) alla base (manager, quadri, impiegati, operai, venditori, collaboratori) e viceversa, quindi tra lo stesso personale. L'autore presenta la comunicazione interna come una vera e propria strategia di comunicazione, che porta il personale a conoscere, a informare, a codificare/decodificare messaggi e informazioni, a veicolarli con i giusti mezzi comunicazionali offline (scritti, verbali, valoriali-comportamentali, audiovisivi) e online (Internet, Intranet, blog aziendale, e-mailing, chat line, video meeting, videoconferenze, ecc.), a pianificare, a gestire, a controllare l'azione comunicazionale, a ben supportare i processi produttivi, gestionali, di marketing, di vendita, comunicazionali, relazionali, decisionali. Il libro si rivolge ad imprenditori, manager, marketing e communication manager, quadri, dipendenti, responsabili PR, uffici stampa, consulenti, professionisti ed operatori della comunicazione, studenti delle facoltà di marketing e di scienze della comunicazione. Il libro dispone di utilità (sitografia, bibliografia di articoli, utili link, glossario, test di valutazione, ecc.) nell'allegato online al libro. -
Il gruppo tra mente e corpo. Percorsi terapeutici
Fin dai tempi antichi l'uomo si è interrogato sulla relazione tra il corpo e l'anima, il corpo e la mente, tra fattori somatici e fattori psicologici. Ma pur riconoscendone la relazione e l'interrelazione, per molto tempo il ""corpo"""" è rimasto presenza silenziosa nelle stanze di analisi e di psicoterapia, anche quando la terapia avveniva in gruppo. In passato, un """"ascolto"""" particolare era riservato al corpo quando """"urlava"""", cioè quando proprio quel corpo si ammalava. Per fortuna, oggi è possibile fare di meglio: le recenti scoperte della ricerca neuroscientifica, il confronto teorico e clinico avviato all'interno di varie correnti psicoterapeutiche, la """"svolta relazionale"""" della psicoanalisi, nuovi approcci in psicotraumatologia come l'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), le nuove impostazioni della psicosomatica ci permettono infatti di ri-pensare ai rapporti mente-corpo. Questo libro, partendo da una revisione di alcuni principi teorici relativi all'esserci (interamente, mente e corpo) e al gruppo, esplora l'utilizzo di alcune tecniche di gestione del gruppo in territori di frontiera. Ne deriva la proposizione di strumenti e pratiche operative che ripensano al rapporto mente-corpo-gruppo-ambiente, grazie anche alla ricchezza di un lavoro corale portato avanti sinergicamente con i vari co-autori. Il volume si rivolge a operatori che si occupano a vari livelli di percorsi psicoterapeutici, terapeutici, di benessere, di salute."" -
Gruppi di parola per la cura dei legami familiari
"Perché siamo qui?"""": perché uno stesso evento critico ha attraversato la nostra famiglia. """"Papà e mamma si sono separati"""", """"Mio padre è morto"""", """"Io sono dovuto andare ad abitare presso un'altra famiglia"""". Questo semplice e drammatico scambio verbale avvia il lavoro di un Gruppo di parola, composto da bambini o adolescenti che hanno in comune un cambiamento familiare, una separazione che riempie la mente di tante domande e necessita di un luogo e di un tempo dove poterne parlare fiduciosi, alla ricerca di un senso e di modalità buone per viverla. Questa risorsa agile ed innovativa rappresenta uno spazio e un tempo dove è possibile riconoscersi con altri soggetti appartenenti a nuclei familiari divisi, o che vivono l'allontanamento per un affido eterofamiliare, o il lutto per una perdita grave, e trovare un senso a quanto accaduto. Un luogo dove porre domande, ricevere informazioni e mettere parola su inquietudini e paure a volte non nominabili. Una """"buona prassi"""" introdotta una decina di anni fa nel nostro Paese dal Canada, è oggi diffusa in Italia in servizi pubblici, privati e di terzo settore, per affiancare le famiglie in difficoltà e permettere ai figli di esprimere ciò che stanno vivendo attraverso la parola, il disegno, i giochi di ruolo, la scrittura, ecc." -
Aziende storiche operative e silenti. Cambiamento, evoluzione, strategia e rinascita
Le aziende storiche rappresentano la massima espressione dell'obiettivo dell'impresa: il perdurare nel tempo. Il fulcro del volume è la loro prosecuzione, continuità e sviluppo della propria salienza. Dato l'ampio arco temporale di vita, la gestione del cambiamento diventa uno tra i più importanti passaggi da presidiare tra coerenza con il passato e crescita e sviluppo per il futuro: l'evoluzione costante, la capacità di sintonizzarsi e sincronizzarsi al mercato diventano i momenti vitali ed improrogabili da governare per avere una lunga vita e per essere migliori rispetto alla concorrenza. Ricco di casi e interviste con gli imprenditori, il libro propone concretamente una serie di raccomandazioni strategiche ed in particolare due modelli operativi applicati: ReModel, che ha lo scopo di rilanciare e riposizionare l'azienda secondo nuove logiche e direttrici e ReNew, che ha la finalità di far rivivere e rinascere l'azienda silente. Il testo è inoltre arricchito da due interventi relativi agli archivi d'impresa di Andrea Lovati e alle valorizzazioni economiche della aziende storiche di Alessandro Panno e dalla testimonianza in postfazione di Giuseppe D'Avino, Strega Alberti Benevento SpA. -
La sindrome di Munchausen per procura. Malerba: storia di un'infanzia lacerata
La sindrome di Münchausen per procura (by proxy) o MBP è la denominazione che viene data a situazioni in cui i bambini presentano sintomi di un disturbo organico provocato da azioni manipolatorie, di tipo fisico o psicologico, messe in atto dalla persona che si prende cura di loro, quasi sempre la madre. È una forma subdola di abuso sui minori che va dal lavaggio del cervello (""tu stai male... tu devi morire"""") al vero e proprio intervento fisico (ferite indotte, bruciature, somministrazione di sostanze tossiche, ecc.). Lo scopo è quello di far sospettare una malattia più o meno grave che richieda frequenti consulti o ricoveri o interventi chirurgici. Il danno psicologico che si determina sulle vittime (cioè, sui bambini) è devastante. La storia di Roos Boum è emblematica e, pur essendo drammatica, risulta avvincente e coinvolgente. Solo la sua determinazione e la sua capacità di autoanalisi le hanno consentito di rendersi conto di ciò che aveva subìto sia dal punto di vista personale (anni ed anni di vita persi, momenti di felicità rubati, occasioni di realizzazione svanite), sia da quello affettivo (la scoperta che la propria madre sia una persona capace di far del male o di agire per il male): un infinito crepuscolo su un cumulo di rovine. Un """"messaggio nella bottiglia"""", lanciato da un'esperienza vera, con la speranza che la sua lettura possa aiutare a riconoscere in tempo questa forma di violenza intrafamiliare e a salvare sempre più bambini."" -
Teoria del controllo. Dal systems thinking ai sistemi di controllo
La Teoria del Controllo si propone di definire la logica e le regole di funzionamento dei processi di controllo di una o più variabili ""[Y], e dei Sistemi di Controllo che li realizzano """"dirigendo"""" le variabili [Y] verso valori desiderati (obiettivi, limiti, vincoli), tramite appropriate leve di controllo"""", [X]. L'idea di sviluppare la Teoria del Controllo nasce dall'osservare come i Sistemi di Controllo svolgano un ruolo fondamentale in tutti gli ambienti operativi: nei fenomeni fisici, in quelli biologici, sociali, economici, organizzativi e nelle aree scientifiche e tecniche di ogni specie. Anche se non siamo abituati a """"vederli"""", tali sistemi operano ovunque, in noi e attorno a noi e solo la loro azione incessante e instancabile rende possibile la vita, la società e la nostra stessa esistenza, producendo un """"mondo"""" ordinato e vivibile, erigendo barriere al disordine e dirigendo le dinamiche dei fenomeni fisici, biologici e sociali verso stati desiderati. Il testo sviluppa un percorso graduale per """"educare"""" il lettore a capire come realmente operino i Sistemi di Controllo - per poterli riconoscere, simulare e migliorare, in ogni campo di attività - presentando i concetti in modo semplice e, spero, attraente, ricorrendo all'efficace simbologia tipica del Systems Thinking (nella formulazione di Peter Senge), evitando una trattazione solo tecnica e formale."" -
Silenzio e rumore. Amici e nemici del pensiero
Chi è il buono e chi è il cattivo? Il silenzio o il rumore? I sostenitori dell'una o dell'altra fazione potrebbero facilmente elencare pregi e difetti, vantaggi e svantaggi di entrambi. In realtà, silenzio e rumore sono legati indissolubilmente da un rapporto dialettico e ambivalente in cui però l'uno non esiste senza l'altro. Nessuna musica avrebbe senso senza le pause e i punti coronati! Questo volume non è, dunque, un saggio celebrativo della quiete, ma un ragionare colto sui significati profondi delle realtà ""sonore"""" che ci invadono ogni giorno. Eppure, non si può non annotare che ormai sulla musica del vivente prevalgono i clangori metallici e gli strepiti velenosi dei tubi di scappamento. E non si può non sostenere che il rumore ottunde, pervade, anestetizza, mentre il silenzio pone di fronte impietosamente ai propri pensieri e quindi alle proprie responsabilità. In altre parole, il rumore (in)veste, il silenzio mette a nudo."" -
Guerrilla time. Più tempo nella tua vita, più vita nel tuo tempo
Leggi Guerrilla Time e scopri come: rendere il tempo il tuo miglior alleato, smettere di procrastinare, aumentare la tua performance, incrementare la tua produttività, dare valore al tuo tempo, migliorare sensibilmente la qualità della tua vita, sentirti realmente soddisfatto di te. -
Mettersi in scena. Drammaterapia, creatività e intersoggettività
La drammaterapia è un metodo creativo fondato sulla conoscenza e l'uso consapevole dei processi drammatici, che può essere orientato verso obiettivi educativi, terapeutico-riabilitativi e sociali, e in generale verso il benessere di persone, gruppi e comunità. Nata in Gran Bretagna nella seconda metà del secolo scorso, è oggi diffusa in tutta Europa e in molte altre parti del mondo. In Italia, quella del drammaterapeuta è una professione regolamentata ai sensi della L. 4/2012 (come le altre professioni concernenti le ArtiTerapie). Il presente volume propone una sintesi dei fondamenti della disciplina. Esso esplora il ""paradigma drammatico"""", vale a dire un modello della natura umana e del suo articolarsi nel mondo, secondo il punto di vista drammatico. Da tale esplorazione ricava delle ipotesi sul funzionamento della drammaterapia e sui processi che essa mette in moto, esaminando alcune costanti metodologiche che costituiscono una base comune per i molteplici stili e approcci che essa comprende. Esso è rivolto principalmente alle persone che studiano per diventare drammaterapeuti, ma anche ai professionisti della drammaterapia, che troveranno un modo utile e originale di mettere in ordine i concetti fondamentali della materia."" -
Il bilancio consolidato
Il gruppo è uno dei fenomeni più interessanti che caratterizzano le economie avanzate. Con questa forma di aggregazione il sistema impresa oltrepassa i confini della singola unità e, attraverso quella che può essere considerata una sorta di ""mutazione genetica"""", arriva a costituire veri e propri organismi pluricellulari. Il volume evidenzia come tale mutazione sia relativamente recente e non sia avvenuta in modo spontaneo. Sono stati infatti necessari specifici interventi legislativi affinché si potesse derogare ai limiti imposti alla cosiddetta """"capacità giuridica speciale"""" e consentire alle società di capitali di acquisire azioni di altre società di capitali. Ci si occupa quindi, in primo luogo, dell'evoluzione dei gruppi, della loro nascita nei cosiddetti paesi """"first comers"""", della successiva affermazione anche nell'Europa continentale, fino alla indiscussa dominanza di questi organismi nelle moderne economie. Si analizza quindi il dibattito giuridico, per poi approfondire i legami tra il gruppo e il sistema economico e, infine, concentrare l'analisi sulla procedura di consolidamento e sul bilancio consolidato."" -
In ostaggio della burocrazia. Come liberare la competitività di un territorio rappresentando gli interessi delle imprese e delle comunità
Con la crisi che ha colpito l'economia mondiale dal 2008 e i cambiamenti di paradigma che stanno modificando il panorama sociale ed economico, si è via via sempre più diffusa la consapevolezza dell'importanza della tempestività dei processi decisionali pubblici e della qualità ed efficienza dei servizi forniti dalla Pubblica Amministrazione, soprattutto a livello locale. Questa nuova attenzione è ormai presente a livello di opinione pubblica e di imprese, di enti locali e di associazioni di categoria, di singoli cittadini e di mondo del non profit, e richiede un grande sforzo di cambiamento da parte della Pubblica Amministrazione. Cambiamento che deve portare a una consistente riduzione dei costi e all'eliminazione degli sprechi; alla semplificazione degli aspetti burocratici; a processi decisionali più rapidi; a una maggiore efficienza ed efficacia gestionale; a una maggiore assunzione di responsabilità a ogni livello. La pubblicazione, dopo aver individuato e analizzato le tematiche più urgenti per le imprese (i costi della burocrazia, le tariffe troppo elevate e disomogenee, i troppi livelli decisionali, le inefficienze organizzative), propone una strategia di azione per favorire e stimolare il cambiamento nella Pubblica Amministrazione attraverso una chiara e trasparente attività di lobby e di rappresentanza degli interessi. Il libro si conclude con un vademecum per progettare e gestire un'efficace attività di lobby e di rappresentanza.