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Libertà, uguaglianza, solidarietà. Il sindacato in Francia dalle origini al duemila
Il volume disegna, nelle sue linee essenziali, la traiettoria storica di quell'intreccio di spinte organizzative e sensibilità collettive che ha portato il sindacalismo francese ad affermarsi, nell'arco di oltre un secolo e mezzo, quale interlocutore irrinunciabile dell'imprenditoria e dello Stato. Il processo di allargamento della sua sfera di rappresentanza è andato di pari passo con l'articolazione degli organismi associativi in strutture verticali e piramidali. Ciò ha finito con il creare una distanza sempre maggiore tra i vertici delle organizzazioni sindacali e la base, e ad accelerare una tendenza alla diversificazione che, delineatasi nel Primo dopoguerra, si è consolidata dopo il Secondo. A partire dagli anni Settanta del Novecento il calo di adesioni, in concomitanza con le trasformazioni connesse alla terziarizzazione dell'economia nazionale e alla globalizzazione, segnala l'inizio di un sostanziale declino del sindacalismo. Privi di concrete prospettive di unificazione in un fronte comune, i sindacati francesi devono attualmente affrontare problemi di non facile risoluzione sul piano del rinnovamento delle architetture interne e delle strategie per la difesa dei diritti dei lavoratori. Prefazione di Maurizio Antonioli. -
Riglione. «Questa centrale e laboriosa borgata». Vita sociale e politica 1861-1948
È possibile raccontare un secolo circa di storia d'Italia attraverso la narrazione degli eventi accaduti nelle borgate situate al confine sud-est del comune di Pisa? A tale domanda vuole rispondere questa ricerca, che scava nella storia del nostro paese attraverso un ampio ventaglio di fonti archivistiche e documentarie. Pisa e la sua provincia vivono intensamente, e con caratteristiche peculiari assai spiccate, il processo di unificazione nazionale e la prima industrializzazione, nel contempo sono protagoniste della storia del nascente movimento operaio e socialista, con una marcata anima anarco-repubblicana e anticlericale. L'autore, attraverso un racconto coinvolgente ed efficace, riscopre gli ""anonimi volti"""" degli abitanti di questi borghi, dando loro voce e descrivendone le passioni, i progetti, le speranze e le delusioni che li animarono nei momenti cruciali della storia d'Italia. Lo studio accurato della storia locale è utile a formare quella memoria storica necessaria a contrastare il processo, che è in corso, di oblio del nostro passato. Come ricordava il grande storico francese Marc Bloch: «L'incomprensione del presente cresce fatalmente dall'ignoranza del passato»."" -
Un' ardua gioconda utopia. Il «Prometeo liberato», simboli e miti degli anarchici tra '800 e '900
L'anarchismo in Italia è stato un movimento politico e sociale che ha profondamente caratterizzato l'età classica della storia del movimento operaio e socialista. Ma come è stato possibile il suo radicamento in importanti settori del proletariato? Si può rileggerne la storia non tanto attraverso l'adesione a un preciso programma politico, ma individuando una molteplicità di personaggi, simboli e vettori che hanno caratterizzato la sua immagine collettiva? È possibile dare un'interpretazione del suo percorso a partire dall'analisi di alcuni personaggi ed eventi che hanno sicuramente alimentato l'immaginario sociale libertario? A tali domande risponde in parte questo volume che raccoglie una serie di saggi che hanno a che fare con singole persone del milieu anarchiste. Non si tratta tuttavia di biografie in senso stretto, ma dell'utilizzo dell'elemento biografico ai fini della ricostruzione di ampi frammenti dell'immaginario collettivo simbolico dell'epoca (come nel caso di Ferrer, Bresci e Gori) oppure di reti di relazione (l'universo dei noms de plume) o di fasi e piccole porzioni di fenomeni allora rilevanti come l'emigrazione politica. -
I sindacati autonomi in Italia 1944-1968. Un dizionario
Questo dizionario, dedicato ai sindacati autonomi in Italia tra il 1944 e il 1968, censisce 167 organizzazioni autonome (non affiliate ad alcuna delle confederazioni Cgil, Cisl, Uil e Cisnal). Di ciascuna vengono ricostruite, quando le fonti lo hanno consentito, la storia, le linee contrattuali e organizzative, corredate da informazioni sui gruppi dirigenti, nel quadro di un processo di forte cambiamento in Italia a livello politico, economico, sociale, e culturale. Tali trasformazioni hanno prodotto anche una frammentazione dell'universo sindacale con la creazione di decine di sindacati di categoria, proclamatisi autonomi rispetto alle confederazioni. La ricerca è stata condotta su materiale archivistico e sulla stampa coeva. È una guida organica al complesso e vario mondo del sindacalismo autonomo in Italia nel periodo 1944-1968. -
Prigionieri del fuori. Ordine neoliberale e immigrazione
Le riflessioni condotte in questo volume - che rielaborano temi oggetto di un seminario della Libera Università del Sapere Critico tenutosi nel 2016 al Centro studi movimenti di Parma - sono attraversate dall'idea che l'immigrazione costituisca un nodo in cui si incontrano le trasformazioni e le contraddizioni che segnano la contemporaneità, giocando in essa il duplice ruolo di elemento di criticità e di supporto per la riproduzione dell'esistente. Corredati da interviste ad alcuni studiosi e operatori esperti sulla questione, i saggi mirano a problematizzare l'ordine del discorso cercando di uscire dalla facile proiezione delle nostre paure o delle nostre speranze sull'esperienza dell'immigrazione, per cogliere e contrastare il movimento generale di precarizzazione della vita e di svuotamento della politica in cui tutti, italiani e immigrati, siamo, a diversa intensità, coinvolti. -
La Resistenza difficile
Censure, rimozione di momenti ritenuti imbarazzanti o disdicevoli rispetto a una versione altisonante ed eroicistica della Resistenza, hanno finito per togliere comprensibilità e fascino al periodo di storia nazionale più ricco di protagonismo popolare, di drammi collettivi, di difficili scelte individuali, a volte eticamente e intellettualmente motivate, spesso solo necessitate dalle tumultuose circostanze. Ripubblicato a distanza di anni dalla prima edizione, il volume contribuisce a valorizzare i momenti alti, senza però espellere le ambiguità, le debolezze, i coni d'ombra, le fratture interne che segnano il percorso della Resistenza. Il farsi della Resistenza è un lungo e travagliato lavorio di distillazione, che mette a dura prova scelte collettive e vocazioni individuali, non sempre rettilinee, non sempre irreversibili. Ma che senso avrebbe continuare a rimuovere la tortuosità, i ""costi di formazione"""", le mutazioni intervenute nel farsi della Resistenza, come se si trattasse di pagine vergognose, o indicibili?"" -
Il '68 in Italia. Le idee, i movimenti, la politica
Che cos'è accaduto nel 1968 in Italia? Come e quali fattori internazionali lo hanno condizionato e preparato? Come si inserisce tale evento nella più generale storia politica, sociale e culturale del nostro paese? Quali furono i problemi che il movimento studentesco dovette affrontare e tentare di risolvere? Perché oggi si tende a recidere i collegamenti e i legami che all'epoca si strinsero tra lotte studentesche e lotte operaie? Il movimento del '77 come si pone rispetto a quello del '68? La nuova edizione di questo libro vuole ancora essere un tentativo di riproporre alcuni passaggi politici e sociali, spesso ignorati dai cantori del '68 come evento epocale, senza i quali una parte consistente della storia dell'Italia repubblicana, quella che copre gli anni 60 e 70 rischia di non appartenerci. Ancora oggi, a 50 anni dal ""fatto"""" è più che mai necessario andare oltre il '68, liberarsi dell'evento, ricollocarlo nella sua dimensione storica e temporale, cercando di coglierne i legami e gli intrecci con quanto era accaduto prima e con quanto accadde negli anni successivi."" -
L' anarchia spiegata a mia figlia
Attraverso un'esposizione lineare, esempi concreti e concetti elementari, utilizzando la forma dialogica dell'incontro tra un padre militante di vecchia data e la giovane figlia che si affaccia alla curiosità della vita, vengono qui linearmente esposti i cardini etici e politici alla base del pensiero anarchico. Nel corso di un'ipotetica giornata, incalzato dalle domande della figlia, il padre affronta con sincerità intellettuale e innegabile passione politica i temi che da sempre animano il dibattito e l'azione degli anarchici: i presupposti di libertà e uguaglianza contrapposti a quelli di autorità e dominio (dello Stato, della Chiesa, del Capitale...), il principio di delega, la coerenza tra mezzi e fini, la lotta all'oppressione e allo sfruttamento, il problema della violenza, la tensione alla giustizia sociale, all'autogestione e al mutuo appoggio. Nel solco della tradizione del pamphlet politico, un piccolo testo ""educazionista"""" utile ai neofiti - giovani o meno giovani - e dedicato a tutti coloro i quali non si sono ancora rassegnati all'idea che l'utopia è qualcosa di irrealizzato, non di irrealizzabile."" -
Divieto d'infanzia. Psichiatria, controllo, profitto. Nuova ediz.
La tendenza della cultura occidentale a medicalizzare ogni fase della vita si estende all'infanzia e all'adolescenza codificando nuove diagnosi psichiatriche, colpevolizzando espressività e comportamenti, sancendo nuovi limiti di definizione delle presunte anomalie e offrendo all'industria farmaceutica proficui sempre più copiosi. La scuola pubblica è il luogo privilegiato per avviare, attraverso strumenti approssimativi, l'iter diagnostico. L'aumento esponenziale di certificazioni, sancite per catalogare ogni difficoltà dell'età evolutiva, induce alla prevaricazione dell'approccio clinico danneggiando la relazione educativa. Quali le possibilità di opposizione alla diffusione degli screening e a obiettivi formativi che limitano la libertà professionale degli insegnanti? Quali le alternative per i genitori? Affinché la fantasia, il senso critico e la libertà di scelta continuino a caratterizzare l'infanzia, tutta la comunità adulta dovrà difendere le nuove generazioni e la propria responsabilità tornando a riflettere sull'importanza dell'ambito sociale e relazionale. -
Eternamente straniero. Un medico napoletano nella Selva Lacandona
Capire quanto avvenuto in Chiapas dal 1° gennaio 1994 non è facile, anche se la letteratura sul Chiapas è praticamente sterminata. Perché allora un nuovo libro sull'argomento? Precisamente perché questo di Martinelli non è un nuovo libro sull'argomento; è qualcosa di assai diverso. Non è, ad esempio, l'ennesima dissertazione politicamente corretta sulla pertinenza della lotta zapatista e neppure un'analisi erudita sulle contraddizioni sociali del Chiapas. È una testimonianza umana che dice più di mille analisi dotte. È il diario di viaggio (un viaggio che dura da 22 anni) di un medico che ha messo in gioco i suoi saperi, le sue esperienze, e anche la sua vita, per difendere le cose in cui crede. In questi tempi di tanto grigiore e cupezza, non è comune che un docente universitario molli una vita agiata per andare a stare in un angolo sperduto del Chiapas. Eppure, è quello che ha fatto Martinelli. Un sognatore ingenuo e irresponsabile, diranno alcuni; eppure è proprio grazie ai sognatori, agli incorreggibili creatori di utopie - diceva Ricardo Flores Magón, uno che la sapeva lunga - se il mondo non è peggiore di quello che potrebbe essere. -
La sfida anarchica nel Rojava
Questo libro raccoglie analisi ed esperienze vissute, dirette e indirette, di una sperimentazione sociale e politica nel bel mezzo di una guerra. Se è difficile promuovere collettivamente una rivoluzione nelle relazioni sociali e nelle forme di autogoverno diffuso nei territori curdi, sicuramente è più complesso praticarla quando le armi prevalgono sulle parole. Nata come rivolta contro il regime di Assad, la guerra civile si è internazionalizzata con l'intervento di potenze regionali e internazionali. Per non parlare delle organizzazioni fondamentaliste religiose. I cantoni curdi in territorio siriano hanno lanciato la sfida del confederalismo democratico di chiaro segno libertario, orizzontale, antiautoritario, laico, al femminile. Con contraddizioni, speranze e disillusioni, la sfida anarchica nel Rojava persiste da quasi cinque anni, ben più della ""breve estate dell'anarchia"""" spagnola, dalle radiose giornate del luglio del 1936 a quelle più funeste del luglio del 1937. A prescindere da come andrà a finire, essa segna una tappa indubbiamente significativa verso l'emancipazione di intere collettività lungo un accidentato percorso di liberazione e di libertà sempre da conquistare."" -
La casa della cognizione. Immagini della memoria gaddiana
L'autrice di questo testo ha sottratto all'oblio le ""immagini della memoria"""" che sottostavano all'opera di Gadda, """"La cognizione del dolore"""", e ne ha fatto reagire le pagine sul materiale documentario che lo stesso Gadda consultò per esse."" -
Operai e contadini. Un secolo di storia e oltre
In questo affresco storico, Clemente Ferrario ci racconta gli snodi fondamentali, le conquiste e le sconfitte del movimento operaio e contadino, nel capoluogo e nella provincia pavese. Poi, con il boom, arriva anche la crisi della manodopera contadina negli anni Sessanta e la drastica riduzione della classe operaia, soprattutto a Pavia, nei decenni successivi. Fare storia locale o ricostruire microstorie - ricorda Ferrario, citando Croce - ha senso solo se si coglie «quel particolare solamente che risponde a un problema e costituisce la storia viva e attiva, la storia contemporanea». -
Ritorno a Danzica. Vent'anni dopo
Un racconto dei retroscena degli scioperi nel Baltico che nell'agosto del 1980 cambiarono il volto dell'Est europeo. Una pacifica rivoluzione operaia in un paese socialista che, iniziata in sordina e sottovalutata da tutti, segnò l'inizio del crollo dell'impero sovietico. Questo libro rivisita quei luoghi a distanza di vent'anni, ricostruendo le storie dei protagonisti e gli esiti attuali. Danzica è oggi una città senza fabbriche né navi e la spinta benefica di Solidarnosc si è dissolta col tempo. Cosa sono oggi i polacchi? E come si raccontano gli operai protagonisti di qualla stagione di lotta? -
Voci dall'agorà. Fotostoria della letteratura greca del Novecento
Questo testo offre un sommario esaustivo e aggiornato della letteratura neogreca, da quando, circa 130 anni fa, la ""Nuova Scuola di Atene"""" abbandonò la lingua dei classici, ormai sclerotica, per il dimotikì. Si ripercorrono l'ardua ricostruzione di una identità moderna contro la zavorra della tradizione e il tentativo, forse impossibile, di ricomporre le due anime storiche della Grecia, l'orientale e l'europea. È un germe vivace di contraddizione che ha permesso a questa giovane letteratura di attraversare i periodi bui di una monarchia ottusa, della guerra civile e della dittatura e di presentarsi oggi con le carte in regola al lettore del resto d'Europa."" -
Inseguendo le lune
A intessere le vicende di questi sei racconti sono soprattutto personaggi di donne, affettuosamente osservate e narrate dall'autore. C'è Michelle, una prostituta incontrata a Brest, dall'oscuro passato, con l'incubo del lager e la fucilazione del giovane sposo Erwan come collaborazionista. Ancora a una ragazzina di campagna, Soaz, e alla sua atroce morte in guerra, raccontata in due modi diversi, è dedicato il breve dittico omonimo. In un altro racconto compare la moglie Aline, che il narratore, reduce da un viaggio con lei a New York, attende a lungo in una camera d'albergo, scelto proprio perché posto di fronte al vecchio appartamento parigino dei genitori. Infine c'è la storia di Fanny che seduce un bibliotecario quarantenne. -
Il tempo della luce. Narrazioni sull'infinito
Da qualche anno, uno scrittore-filosofo che abita in una grande città italiana del Nord ha alzato più volte gli occhi a contemplare il cielo. I pre-testi nel vissuto sono stati i più vari: letture, fotografie (quelle stupende di Luigi Ghirri), mostre e quadri, brani musicali, una conversazione con la figlia bambina - in un caleidoscopio stupefacente che alla volta celeste tornava sempre, come a un hic et nunc mutevole e irrinunciabile a cui era impossibile arrivare in fondo e che insieme era altrettanto impossibile varcare. Ne sono nati, come altrettante finestre della mente, questi 36 foglietti destinati alla meditazione, di una grazia leggera e inimitabile e di una profondità a tutto campo. -
Il principio di Archimede
Come si vive su una ""nave della libertà"""", un residuato bellico americano comprato per nulla da un armatore senza scrupoli e comandato da un capitano inetto e vigliacco? Nel 1955, quando Davide vi è ingaggiato al suo primo imbarco, come allievo ufficiale di macchina, la nave sta andando a pezzi. La rotta corre da Genova a Baltimora e viceversa, e la traversata dell'Atlantico provoca in lui soprattutto incertezze, malesseri, nostalgie. Il lavoro è duro, incerti gli amori e le letture. Qualche inattesa e piccola felicità gli appare solo per brevi incontri, ma il protagonista non vi rinuncia, continua a esplorare come un palombaro l'abietta corruzione e le complicità che stanno dietro le apparenze."" -
Patagonia blues
Laura Pariani è andata per la prima volta a 15 anni in Argentina e in Patagonia, in un viaggio folgorante alla ricerca di un nonno che si era trasferito là. Su questo palinsesto i ritorni si sono accumulati come fonte inesauribile di scoperte di sé e della vita. Nella sua Patagonia il paesaggio del Fin del Mundo è segnato dalle ferite immedicabili dello sterminio indio. C'è uno spaesante contrasto tra la ""discrezione dei manufatti umani"""", spesso definiti """"arrugginiti"""", e la """"densa vitalità"""" della natura. Alla più alta percentuale di suicidi dell'Argentina si affiancano i residui di una affascinante cultura arcaica e magica, che sconcerta il viaggiatore. Ma quanti miti, storie e incontri indimenticabili, soprattutto quando il fuegino - un po' """"ballista"""", magari - si rivela uno straordinario affabulatore. Patagonia Blues è solo la prima puntata di un pellegrinaggio, pieno di grazia e insieme di desolazione, nello spazio e nella storia argentina."" -
Altrove
Sei storie dallo scenario del mondo ""globale"""", ambientate qua e là, nel Casertano, o a Budapest, o a Londra. Ne sono precari protagonisti tipi umani di ogni razza ed età (anche bambini) che, soffocati dallo squallore di una vita senza speranze, a malapena riescono a domandarsi come sarebbe vivere altrove. E le storie si intrecciano, i personaggi - come per una capricciosa regia del destino - si sfiorano e si incontrano in un quadro animato e policromo. Dalle collocazioni e dalle date accertate degli """"aggiornamenti biografici"""" che chiudono (e insieme dilatano) il libro, tutto induce a pensare che le storie siano vere, che l'autore le abbia raccolte dal vivo, con affetto partecipe, fossero tragiche o malinconiche, grottesche o malavitose. In questa sua prima opera narrativa, Paolo Mastroianni si dimostra capace di penetrare e raccontare la realtà polimorfa dei nostri tempi, annodandone le fila con saggezza, in assenza di ogni giudizio.""