Sfoglia il Catalogo ibs021
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1301-1320 di 10000 Articoli:
-
Zio Demostene. Vita di randagi
Il Novecento visto attraverso le vicende di una famiglia nomade e tormentata. Il nonno Antonio, autodidatta esaltato; lo zio Demostene, disertore, comunista, esule; il padre militare, reduce dalla guerra d'Africa e da un campo di prigionia in India: le vite parallele di due fratelli finiti in due campi opposti; la madre, ragazza affamata in cerca di un posto da servetta; il cugino Ferdinando, abbandonato dalla madre di fronte alla porta dei nonni ed emigrato in Brasile; altre vicende familiari accomunate da un destino di randagismo e di diaspora. Antonio Moresco qui torna indietro, all'enigma di un luogo, di un volto, di un'espressione, come il sorriso finale dello zio Demostene. -
La signora ermellino
Il filo di un dramma mai chiarito del tutto inanella le immagini di questa saga familiare, che sull'arco di tre generazioni attraversa più di cinquant'anni di storia. Ma la storia rimane sullo sfondo. Tra la Grecia e l'Italia, in un mosaico di paesaggi, luoghi, luci, lingue, abitudini e in un'alternanza inesausta, per intensità, tempi e registri, si ricompongono i frammenti di una vita, le scaglie di un esistere prevalentemente femminile, pieno di attese e di corporeità sottratta o bruciata o sprecata, che coincide con gli affetti solo per brevi e dissonanti intersezioni. Gli uomini sono assenti, rimpianti o respinti. E il dolore passa di nonna in madre, di madre in figlia. Una domanda rimane sempre inespressa e funge da collante tra i vari momenti e personaggi del romanzo: gli anni Trenta con la jajà che racconta le storie ai nipoti rimasti orfani; gli anni Quaranta con le prime gravidanze della piccola Linì; il presente, con una Stecco in bilico tra un futuro metropolitano e le radici greche e contadine. Lacerata tra il bisogno di restare e la spinta verso un altrove incerto, Stecco assiste impotente alle sofferenze della sorella chiusa nella follia. Poi una forza vitale la spinge ad attraversare quel mare di amarezza che la tiene in scacco. ""La signora ermellino"""" è un libro sulla immobilità del dolore, ma è anche un romanzo che osa raccontare la forza delle immagini che nell'ombra governano i movimenti dell'esistenza."" -
Notizie dall'esilio-Nachrichten aus dem Exil-Nevipe andar o exilo
In questa raccolta risuona un visionario, a volte allucinato grido di dolore sul confine della follia. Un appello all'ascolto che non cerca consolazione nel linguaggio, ma usa la lama del paradosso per far emergere nei paesaggi, nei corpi, nel firmamento, i bagliori di un senso perduto, aprendo uno spiraglio sulla spietata ipoteca del quotidiano. -
Il romanzo di Aldo
La storia di Aldo, un contadino precoce e ardito, e della sua emancipazione, in un passaggio che lo vede legato alla sua terra da un contratto di mezzadria a soldato impegnato sul fronte della guerra civile negli anni della Resistenza. Gli anni della guerra sulle colline dell'Appennino nutrono di riferimenti reali e ideali il suo sogno di emancipazione. -
Un uomo contro. Romano Bilenchi. Biografia per immagini
Romano Bilenchi è stato uno dei testimoni più significativi del secolo da poco concluso. La sua vicenda biografica delinea un ritratto esemplare del Novecento: dalla nascita del fascismo, alla guerra e alla Resistenza, alla militanza nel Pci, alla direzione del ""Nuovo Corriere"""" di Firenze (un vero quotidiano liberal della nostra storia giornalistica), alla sua chiusura nell'agosto 1956 decretata dallo stesso Pei, all'uscita dal partito per rientrarvi solo nel 1972, fino al giorno della sua scomparsa nel novembre 1989 a Firenze, una settimana dopo l'ottantesimo compleanno. Legato per la vita ad alcuni dei maggiori protagonisti del Novecento - da Mino Maccari a Mario Luzi, da Ottone Rosai a Elio Vittorini, di cui le pagine di """"Amici"""" rendono felicemente conto - Bilenchi è uno scrittore la cui lettura e la cui modernità non smetterà mai di sorprendere. Il suo romanzo continuo che va da """"Anna e Bruno"""" fino a """"Il gelo"""", passando per """"Conservatorio di Santa Teresa"""", è uno dei capolavori della nostra letteratura. A cento anni dalla nascita e a venti dalla morte questo volume, curato da Benedetta Centovalli, offre una ricca ed esauriente fotobiografia bilenchiana insieme a una sezione di inediti: lettere (a cura di Nicoletta Trotta), testi rari e due interviste con l'autore di Enzo Golino e Goffredo Fofi. Infine, una serie di contributi dove - oltre a critici e studiosi come Alberto Cadioli, Giulio Ferroni, Anna Longoni e Renzo Martinelli - prendono la parola amici e scrittori a tu per tu con i suoi libri."" -
Corrispondenze ai margini dell'Occidente. Poema dialogico
"Corrispondenze ai margini dell'Occidente"""" è composto oralmente a due voci, in una continua e profonda tensione all'ascolto, che si protrae passo dopo passo in un viaggio nell'inferno dei vivi, della materia, e si apre ad uno sguardo severo verso l'inciviltà contemporanea. Ed ogni cosa si snoda, prima contratta, poi enunciata o evocata nel continuo salire dei tre canti. Così dall'Infernaccio del mondo, gravido di terrore e potere, la porta del secondo canto, il Purgatoriale, si apre all'anima e alla sua intuizione cabalista. Sapere leggere i segni e le coincidenze. L'ascesa del Paradossale non è né espiazione, né sublimazione; ogni paradosso è l'immagine reale di altro. In tutto questo, la Natura regge come un grande tempio, le colonne di questa architettura visiva." -
Amori al singolare
A volte i risultati migliori si ottengono per contrasto. La regola funziona anche per questa raccolta di racconti che segna l'esordio di Teo Lorini. I suoi ""Amori al singolare"""" hanno due forme, differenti e complementari. Nella prima parte, composta da narrazioni brevi, l'autore racconta storie che riescono a farci sorridere anche quando sono di una malinconia che sfiora lo struggente. Ne è esempio il testo d'apertura: un elenco dettagliato e implacabile di rifiuti amorosi, una serie di quadretti sentimentali nei quali Lorini è in grado di tracciare la personalità dell'amata di turno e la goffaggine del protagonista in poche righe. Questa conta agrodolce di innamoramenti non corrisposti sembra suggerire la cifra di lettura della prima parte del libro, dove le piccole tragedie della vita sembrano sempre conservare un retrogusto dolcemente spiritoso: uno zio favoloso e sbruffone in grado di trascinare i nipoti in avventure improbabili quanto irresistibili, matrimoni da favola in scenari esotici che finiscono per far emergere meschinità tutte occidentali... La seconda parte del libro, composta da un singolo racconto più corposo, offre invece uno scarto narrativo: il ritratto di un gruppo di amici che la giovinezza unisce e l'età adulta pone su posizioni diverse e incompatibili. Una meditazione sulla perdita dell'innocenza e sul dolore di diventare grandi, nella quale i protagonisti sono chiamati a fare i conti con le proprie debolezze e la propria vergogna."" -
Cuccare chi
Come può accadere che un tranquillo pomeriggio d'amore si trasformi in un incubo? Marco, giovane commesso di un ipermercato, dopo un fugace incontro con una ragazza si trova involontariamente testimone di un assurdo omicidio. Lo scenario è quello di una garzaia in pieno agosto, un'oasi di campagna deserta e appartata, in cui da qualche anno sono tornati a nidificare gli aironi. Da qui inizia un folle inseguimento tra i viottoli e i campi assolati della Lomellina, in cui il giovane, inconsapevole di chi sia l'uomo che lo bracca a bordo di una grande automobile nera, tenta di salvare la propria vita e quella della ragazza che lo accompagna. -
Il primo congresso del sindacato dei profeti viventi
I racconti di questo libro prendono spunto da quadri, fotografie o notizie scovate sui giornali: sono suggestioni ""sottotraccia"""", che Luigi Grazioli ha legato a un personaggio o a un punto di vista o a una situazione esistenziale, dentro una forma narrativa antiretorica con al centro il linguaggio e la sintassi, e l'attenzione quasi maniacale a ogni singola parola. Per l'autore, letteratura è innanzitutto scrittura (sillabe, frasi, paragrafi, punteggiatura, suoni, ritmo), l'involucro entro il quale distillare """"l'assoluto"""" e il """"necessario"""", con un lessico il più semplice possibile. Nei racconti del """"Primo congresso del sindacato dei profeti viventi"""" (anni fa in Nigeria si era tenuto davvero) la componente riflessiva o autoriflessiva è costante ma va letta in filigrana, adagiata in un ritmo quieto che di tanto in tanto accelera verso ironiche, paradossali, impensabili vie di fuga."" -
Accusata
Accusata di omicidio e di atti incendiari, Kari Selb lotta con la psicologa del tribunale per affermare, in un monologo incalzante, la propria capacità di intendere e di volere, per il suo passato, per la sua vita. Nell'infiammato discorso, che la vede sdoppiata tra sé e Malik - l'altro sé, quello che agisce - Kari Selb sviluppa via via le fantasie di un serial killer. Senza mai attenersi alle categorie della giustizia e della colpa, Kari-Malik allestisce il crimine sul palcoscenico della sua mente mutilata ed erosa, trovando così una conferma di sé, dal momento che ogni altra identità è negata. Il romanzo illumina con crudezza la psiche di una donna che, come direbbe Artaud ""sente il proprio pensiero spostarsi dentro di sé"""" e descrive la violenta e protratta vicinanza dei corpi in un flusso narrativo incalzante, allucinato ma realista. Con """"Accusata"""" Mariella Mehr, scrittrice svizzera di origini zingare, conclude nel 2002 la trilogia della violenza che comprende """"Il Marchio"""" e """"Labambina""""."" -
Comunista!: Comunista!-Anitre-Non aver paura del buio-Padre nostro
Nella didascalia che introduce ""Comunista!"""", Angelo Ferracuti allude al dipinto di Pellizza da Volpedo """"Il Quarto Stato"""", la più celebre epopea dell'Internazionale operaia. Tuttavia nello squallido ufficio in cui si gioca il destino di un proletario istruito e assennato di oggi, colpisce il fatto che nel quadro quei volti così arcaici e severi abbiano subito una tale metamorfosi da trasformarsi in immagini di servitori ammiccanti e felici. Felici del loro anonimato servile, """"corvéable a merci"""" come dicono i francesi. E tuttavia che cosa servono e chi, tutti quanti costoro? Soggiacciono in massa allo stesso meccanismo che ogni giorno, ogni istante, ne sequestra e consuma la vita riducendola a mercé, ad una quota di pura compravendita: essi servono il capitale, ovvero il ciclo di investimento e profitto che li fa vivere e morire senza possibile residuo. Tutti sono dentro, in quanto non c'è, né potrebbe ormai più esistere, alcun fuori. Acuto osservatore delle dinamiche sociali, narratore elettivo di uomini comuni, nei quattro testi qui pubblicati Ferracuti si vieta ogni sguardo fuori campo e qualunque didascalia, accettando dall'interno il linguaggio teatrale; trasforma cioè la natura dei fatti (una società dove il denaro e il profitto assurgono a teologia) in una disputa di gesti e di voci. Voci da sempre diametrali, antagoniste: per questo è duro riconoscere che nell'attuale Quarto Stato troppo spesso si confondono in una voce sola."" -
L' ora della morte
Cresciuto in campagna, senza luce elettrica e in assoluta povertà, Herbert Achternbusch ripercorre, in questo romanzo, la storia allucinata della propria formazione e il riscatto attraverso l'arte. L'ambito che descrive e circoscrive comprende sia le devastazioni del passato che una proiezione fuori dal tempo in universi sospesi, a metà tra l'incubo e l'estasi. Sceneggiatore e amico di Werner Herzog nonché lui stesso regista, Achternbusch è autore di una visionarietà radicale e intransigente, capace, in questo libro, di proiettare sulla Germania del dopoguerra luci spregiudicate che fanno inaspettatamente emergere le nervature profonde e inconfessabili del rapporto tra i tedeschi e la storia del Novecento. -
Incoscienza nucleare. I danni provocati dall'energia nucleare civile e militare
La prima bomba al plutonio esplode il 16 luglio 1945 nel poligono militare di Alamogordo, Nuovo Messico. Venti giorni dopo, la storia tristemente appunta le esplosioni di Hiroshima e Nagasaki. Da oltre cortina, la risposta arriva quattro anni dopo: il 29 agosto 1949 in Kazakistan si ha la prima esplosione sovietica. L'energia atomica rimarrà esclusiva militare fino al 1954 quando, ancora in Unione Sovietica, si inaugura la prima centrale elettrica alimentata da una pila nucleare. Negli anni che seguono il percorso si farà sempre più accidentato: Windscale (Gran Bretagna, 1957 e 1963), Celiabinsk (Unione Sovietica, 1958), Reggane (Sahara algerino, dal 1961 al 1996), Mururoa (Polinesia francese, dal 1966 al 1996), Three Miles Island (Stati Uniti, 1979), Saint-Laurent-Nouan (Francia, 1980), Cernobyl (Ucraina, 1986), Tokalmura (Giappone, 1999), Fleurus (Belgio, 2006), Fukushima (Giappone, 2011) segnano alcune tappe dell'uso maldestro dell'energia nucleare e degli ingenti danni che ne sono derivati. -
Alle sponde del tempo consunto. Carlo Emilio Gadda dalle poesie di guerra al Pasticciaccio
Il libro propone otto saggi dedicati a vari aspetti dell'opera di Carlo Emilio Gadda: dai primi esercizi poetici - che per la difficile disponibilità dei testi (e poi il rapido esaurimento dell'edizione critica) sono rimasti a lungo trascurati, se non ignorati - fino al ""Pasticciaccio"""", passando attraverso le esperienze narrative del """"Castello di Udine"""", della """"Madonna dei Filosofi"""" e soprattutto della """"Cognizione del dolore"""". L'esercizio poetico, praticato in maniera desultoria e quasi in segreto, mai approdato a una raccolta d'autore, anzi ostinatamente censurato, accompagna il prosatore fino ad anni tardi e ha avuto un'importanza straordinaria nella genesi della sua scrittura più alta. Il recupero di questa esperienza lirica, pur non eccelsa, consente uno sguardo in parte nuovo anche sul Gadda maggiore, mostrando in maniera non mediata la nascita di temi e ossessioni poi ricorrenti nel prosatore, ma anche il fissarsi di forme e tecniche espressive della sua scrittura. Gli studi qui raccolti propongono inoltre un'indagine a largo raggio della pagina gaddiana, dove confluiscono con geniale contaminazione le componenti più eterogenee."" -
Tutti i nomi dell'estate
L'autore ripercorre e attualizza il viaggio compiuto da Pier Paolo Pasolini nell'estate 1959, lungo le coste italiane da Ventimiglia a Trieste: i luoghi e le storie - il Po, la notte a Scampia, la normalità di Lampedusa e Carloforte... - raccontate in questo ""taccuino di viaggio"""" sono un po' wallaciane, un po' western, un po' metropolitane. «Pasolini diceva che """"i maestri vanno mangiati in salsa piccante"""", questo l'ho capito dopo aver fatto il viaggio per scrivere il mio, volevo raccontare di lui e ho detto di me, volevo ricordarlo e invece l'ho perso: cercavo Pasolini ed ho trovato l'estate»."" -
La lotta per nascere. Nove tesi su Antonio Moresco
Tra il 2003 e il 2008 otto giovani, ancora studenti, di sette diverse sedi universitarie, dedicano le loro tesi di laurea e di dottorato a Antonio Moresco. Quasi nessuno dei professori che le hanno seguite conoscevano l'opera di questo autore di romanzi dalla forma originalissima e orbitante, di racconti visionari, di saggi e di potenti testi per il teatro. Ignoto alla critica accademica ma anche a quella mediatica, i libri di Moresco non erano nelle classifiche e nemmeno tra i vincitori di un qualche premio letterario, non si trovavano in pile sui banconi delle librerie, e gli editori stessi nemmeno li ristampavano (fino al 2009 ""Canti del caos"""" era introvabile, """"Gli esordi"""" fino al 2011). Ci si chiede allora per quale canale questi giovani studiosi abbiano potuto intercettarli e esserne attratti e persuasi al punto da farli diventare oggetto di studio. Evidentemente per il canale più diretto, la lettura: un incontro fortuito, un passaparola e ovviamente la forza di quei libri. A esclusione del primo saggio, di Gianpiero Marano, gli altri qui raccolti provengono da quelle tesi di laurea. È in assoluto il primo libro di critica che affronti con profondità di analisi e sistematicità di sguardo l'opera di uno scrittore che, come scrive Carla Benedetti nell'Introduzione, """"ha di fatto inventato un nuovo pezzo di letteratura italiana""""."" -
Ciakia per sempre. Vita con la nonna russa
Due donne, unite dal legame familiare, ma lontane nel tempo, nello spazio, nella storia: una ha superato i settantacinque anni, l'altra ne ha undici appena. La prima proviene dall'inquieta Niznji Novgorod, è stata allevata con ferrea disciplina russo-baltica, ha cospirato contro lo zar, è scampata alla rivoluzione bolscevica, vive in Italia di intensa vita intellettuale e accademica; la seconda è quietamente cresciuta nella provinciale e sonnolenta Rho, sicura nel quieto e prevedibile calore familiare. D'un tratto divengono un'orfana e una donna chiamata a fare da madre. Quanto l'incontro, lo scontro è inevitabile. Chi delle due prevarrà, la nonna avviata alla (splendida) fine, o la nipote chiamata alla vita? Alla domanda, risponde questo bel libro di sentimenti veri. -
La ricostruzione della casa. Poesie scelte 1976-2006
Che cosa accade nei tempi diversi della poesia di un autore contemporaneo? come cogliere e in qualche modo verificare nella concretezza della scrittura mutamenti e scarti, senza descriverne soltanto gli esponenti semantici o di gusto e tono, senza limitarsi a notazioni impressionistiche? Privata di molte delle strutture tradizionali della forma-poesia, la scrittura in versi di molto Novecento maturo - e Ceni è tra gli esponenti ultimi di un Novecento alto, frondoso, azzardato - sembra sfuggire e negarsi a un riscontro tangibile di lingua, di impalcature formali, di modi. Eppure, in un'epoca di sempre più accesa auto-referenzialità del gesto dilettantesco della poesia (nel tempo dei milioni di scriventi), arroccata e assediata nei suoi alti o infimi insediamenti, la poesia-poesia, incolume ma allarmata, inquieta e in tensione, è indubbio che vada in traccia e trovi le sue contromisure, i suoi antidoti, i suoi successivi svolgimenti proprio in termini di lingua, di stile, di forme. -
Via Pietro Azzario 20
Chi è Madeleine? Le sue mani guantate passano carezzevoli sul volto di Matteo, promessa e insieme minaccia che risveglia l'eco d'un terrore senza nome. Lui, Matteo, è al quinto anno di Medicina; lei, Madeleine, è una ""giovane"""" donna di grande fascino. Le strade cittadine sono lucide di pioggia, le insegne luminose si specchiano colorate nelle pozzanghere. Tutto comincia al Classic bar, in un freddo pomeriggio d'inverno, sotto quell'acquerugiola sottile che bagna ogni cosa, nel grigiore di una città di provincia. Via Pietro Azzario 20: può l'incredibile bussare alla porta del razionale? Mino Milani sta su questa soglia: una storia dell'occulto e del terrore, che vede protagonisti un bellissimo studente e una donna misteriosa venuta da chissà dove."" -
Google sfida l'Europa
Google ha inaugurato la sua biblioteca digitale il 1 giugno 2005, sei mesi dopo l'annuncio del progetto che prevedeva la messa online di quindici milioni di libri, ossia quattro miliardi e mezzo di pagine in meno di sei anni.