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Dialogo sulla tolleranza
In questo saggio l'autore tratta della tolleranza ritenendola una delle questioni più urgenti con la quale confrontarsi e, se si guarda al pericoloso fronteggiarsi di nazioni intrappolate da rigurgiti di nazionalismo ed al contrapporsi di pericolosi estremismi religiosi, la scelta appare di bruciante attualità. Dalle solide certezze ancorate ai valori etici dell'humanitas del mondo classico alla società fluida, vorace e iperconnessa, al mordi e fuggi del virtuale, le fondamentali tappe evolutive del concetto di tolleranza sono analizzate e sviscerate dall'autore - presente anche come personaggio - alla ricerca di un'accezione che possa soddisfare o quantomeno spingere ad ulteriori riflessioni il lettore moderno, dilaniato da istinti contrapposti di fronte alle scommesse del terzo millennio. Nella sontuosa cena offerta da uno sconosciuto anfitrione, siedono alla stessa tavola e gustano lo stesso cibo personaggi di epoche lontane. Socrate, maestro della maieutica, stimola i commensali, con l'intelligenza critica che gli è propria, ad esporre le loro teorie con rigore argomentativo. -
Oil Geopolitics. Le condotte insostenibili
Conflitti bellici attribuiti a tradizionali rivalità religiose, il dramma dei migranti dal Continente Africano, la sostenibilità energetica e la rivoluzione rinnovabile. Non ultima l'indifferenza della nostra pubblica opinione verso la politica estera. Sono queste le principali motivazioni politico-culturali alla base del secondo Volume ERGAM (European Research Group on Automotive Medicine) che il Lettore può utilizzare come chiave di lettura, alla ricerca dei meccanismi che governano il mondo e, in specie, il mercato globalizzato dell'energia. Come nel film Finché c'è guerra c'è speranza, fino all'ultima goccia di petrolio, la conversione alle rinnovabili sarà costellata da insormontabili resistenze. Sicché la politica energetica appare come un Giano bifronte che da un lato invoca la rivoluzione, mentre dall'altro tesse accordi per mantenere lo status quo. Non si stupisca il Lettore se nel Volume focalizziamo, neanche velatamente, la dicotomia tra la speranza di avere un mondo privo di fossili inquinanti e in antitesi l'ipocrita e continua annunciazione di un mondo sostenibile e la presunzione di dare per scontata o prossima la migrazione dal fossile al rinnovabile. -
La piccola introduzione alla scienza degli astri
Abu Ma'sar Ga'far ibn Muhammad ibn 'Umar al-Balhi, conosciuto e citato nel mondo latino medievale come Albumasar e come Apomasar nel mondo bizantino, nacque nella città di Balh alla fine dell'ottavo secolo, nella provincia persiana del Hurasan, oggi corrispondente all'Afghanistan settentrionale. Abu Ma'sar è stato uno dei massimi studiosi arabi dell'arte dell'astrologia e il pensiero astrologico contenuto nei suoi scritti ebbe una straordinaria risonanza nel mondo latino. Infatti, dal XII secolo in poi i contenuti dei suoi scritti erano sempre presenti dove predominava l'interesse astrologico e anche in ambito universitario le sue teorie venivano spesso citate, come è il caso della cattedra di astrologia dell'Università di Bologna, tenuta negli anni 1379-1382 da Biagio Pelacani. Per fornire un piccolo contributo alla conoscenza di questo autore arabo medievale e del suo pensiero, in questo testo viene riportato uno studio sulla ""Piccola introduzione all'astrologia"""" di Abu Ma'sar, uno dei più importanti trattati medievali sulla pratica astrologica. Il testo è stato tradotto in italiano direttamente dagli unici due manoscritti arabi a oggi conosciuti."" -
The comparative mythology today. Vol. 1: Müller, Frazer, Dumézil. Perspectives from the past to the future. Atti del convegno Academia Belgica (Roma, 12 ottobre 2017).
"The comparative mythology today: Müller, Frazer, Dumézil. Perspectives from the past to the future"""" (giovedì 12 ottobre 2017, Academia Belgica di Roma) è stato il primo convegno del comitato scientifico della collana di saggi """"Speaking souls. Animæ loquentes"""" pubblicata dalla casa editrice Agorà & Co. e diretta da Marcello De Martino: esso si è prefisso come scopo precipuo quello di riproporre l'attualità dell'interconnessione tra linguistica, antropologia e storia delle religioni. I contributi dei partecipanti evidenziano tutti una ricerca di sistemi e di strutture all'interno dei complessi mitologici che si oppone alla vague attuale degli studi umanistici, scevri spesso da ogni prospettiva storico-comparativa: proseguendo nel solco tracciato da Friedrich Max Müller, James George Frazer e Georges Dumézil, infine il convegno è stato un dialogo tra convenuti, che messi intorno a un tavolo come fossero Pritani accanto al fuoco di Hestia hanno discusso di temi vitali per le indagini di antichistica, gettando così nuova luce sulle origini - anche indoeuropee - del mondo religioso classico." -
La bella e la bestia. Ediz. multilingue
Figlia del grande romanziere William Makepeace Thackeray, Anne Thackeray Ritchie pubblica per la prima volta Beauty and the Beast nel 1867, e l'anno successivo la include nella fortunata raccolta Five Old Friends and A Young Prince. Sono, quelli, per lei, anni di grandi cambiamenti. Sperimenta nuovi spazi di libertà, abbandona la forma romanzesca e sceglie la fiaba letteraria per raccontare meglio il suo tempo. Legati ad una tradizione lontana, i testi fonte di Perrault, Leprince de Beaumont e dei fratelli Grimm diventeranno solo punti di ispirazione delle sue contemporary stories. E, infatti, non sembra esserci spazio qui per principi e principesse o per creature mostruose che abitano castelli incantati: in questa versione di Beauty and the Beast i protagonisti Belinda Barly e Guy Griffiths si muovono in una Londra segnata dalla crisi dei mercati e dal contrasto stridente tra lusso e povertà. Il filo della loro storia condurrà il lettore in un universo complesso, doloroso, in cui il sogno è potere andare oltre ogni stereotipo e seguire vie lontane dalle convenzioni. -
Giordano Bruno
Nel volume si pubblicano le traduzioni di alcuni testi dedicati a Giordano Bruno composti da Hegel e da Dilthey. Pur tenendo conto della diversa incidenza storico-filosofica dell’interpretazione proposta, con tali contributi entrambi i filosofi tedeschi si affermano quali decisivi interpreti ottocenteschi del pensiero di Bruno. Nel volume si pubblicanole versioni disponibili del capitolo riservato al Nolano all’interno delle ""Vorlesungen über die Geschichte der Philosophie"""" di Hegel e i due articoli dedicati a Bruno da Dilthey, ristampati poi in modo unitario nella raccolta """"Weltanschauung und Analyse des Menschen seit Renaissance und Reformation"""". A più di sessant’anni di distanza l’uno dall’altro, Hegel e Dilthey individuano nel pensiero del Rinascimento, la cui esuberante e contraddittoria ricchezza secondo loro si trova emblematicamente rappresentata nella filosofia di Bruno, una sorta di anello di congiunzione tra antico e moderno: «come in un crepuscolo mattutino, nel quale le ombre notturne si insinuano ancora nella luce del sole che sorge»."" -
Filosofia del diavolo. Una breve storia dell'Essere
La comprensione della necessità di un ritorno al vincolo del mistero che, in fondo, è riconsiderazione della configurazione della ragione in forma di risposta a un appello – e per questo incapace di un’autentica sovranità – costituisce il filo conduttore di tutto il testo. La minuziosa disamina degli snodi fondamentali del testo narrativo di Hoffmann fa tutt’uno con la successiva parte che costituisce il volume, e nella quale il venire alla luce della falsa autonomia moderna trova la sua fondazione filosofica attraverso un interessante, e lucido, rimando tra le posizioni di Heidegger, Girard e Maritain. Si potrebbe quasi giungere ad affermare che Bigini utilizza la continua triangolazione di questi tre autori come una chiave interpretativa basilare capace di mostrare non solo la verità del testo hoffmaniano in contrapposizione ad alcune precedenti interpretazioni, ma anche il suo dispiegarsi nella forma di una critica che è possibile comprendere solo attraverso la comparazione tra le due possibili dinamiche esistenziali – una fondativa e l’altra degenerativa – della trascendenza e dell’autonoma immanenza. -
Paolo di Tarso e la donna nel I secolo d.C. Frammenti di un dialogo
Paolo di Tarso era a favore o contro il mondo femminile? Dietro questo interrogativo si sono dibattuti esegeti e teologi nel tentativo di tracciare la linea di demarcazione di una risposta definitiva, giungendo, il più delle volte, ad assunti piuttosto netti in un senso o nell'altro. Il presente volume nasce sui banchi di scuola, in particolare dagli studenti della Licenza biblica della FTIC (Facoltà Teologica dell'Italia Centrale). Gli autori delle diverse ricerche hanno voluto ricollocare la questione entro i confini culturali del tempo nel quale si svolse il confronto ed il dialogo fecondo di un uomo straordinario, come l'Apostolo Paolo, che si lasciò interrogare da stili e usi provenienti da mondi diversi, tutti assunti e reinterpretati alla luce dell'annuncio del Vangelo. Ecco allora la necessità di riposizionare i testi entro il complesso quadro multiculturale del I sec. d.C. attraverso l'analisi di alcuni frammenti di quello che fu un dialogo profondo e proficuo, che pose le basi per la nascita del Cristianesimo. -
Nel grembo della Vergine Maria. Il mistero della «theotokos» madre di tutte le rivoluzioni
Questo libro tenta di sondare la straordinaria complessità della figura della Vergine Maria rendendola accessibile a lettori non specialisti, che però avvertano con forza la sua potenza simbolica a prescindere dall'essere o no credenti. L'indagine in esso condotta ricostruisce la genesi di questa immagine in una tradizione religiosa che ha ormai tre millenni, e che raggiunge nella teologia cristiana quella densità di significato che fa riconoscere in lei, in quanto portatrice dell'enigma della ""Madre di Dio"""", l'essere in qualche modo """"madre di tutte le rivoluzioni"""", cioè mediatrice della presenza reale dell'Assoluto nel mondo."" -
I volti di Galileo. Fortuna e trasformazione dell'immagine galileiana tra XVII e XIX secolo
Protagonista del volume è l'immagine di Galileo intesa non tanto come rappresentazione fisionomica di uno specifico individuo, ma come icona in grado di raccontare una storia. Pochi altri astronomi, matematici e filosofi della natura possono contare, al pari di Galileo, su una serie così ragguardevole di testimonianze figurative: una straordinaria galleria costituita da un cospicuo numero di dipinti, stampe, medaglie avviata alla fine del Cinquecento e giunta senza soluzione di continuità fino al Novecento. Una galleria, una biografia per immagini che si intreccia con la storia di artisti e committenti, prìncipi e granduchi, amatori e collezionisti, sodali e fedeli discepoli pronti ad alimentare il mito del venerato maestro. -
Isole vicine
"La parola 'isola' assume per me significati più vasti; prima di tutto isola è rifugio, accoglienza e salvezza e ne troviamo conferma nella tragica attualità della cronaca. Isola è anche spunto di riflessione sulla condizione esistenziale umana e sulla necessità della consapevolezza di esistere e di convivere nella natura, magnifico e complice sfondo delle vicende umane. In questo senso 'isola' è anche il mio giardino... che scoprirete sfogliando le pagine di questo volume."""" (L'autrice)" -
Haiku irregolari in forma di musica. Ediz. italiana e inglese
L'ermetismo di questi brevi componimenti è testimone del gesto istantaneo, del pensiero immediato; espressione massima di sintesi della sensazione, dove universo interiore ed esteriore coincidono al punto di perdersi nell'istantaneità dell'immagine. Quando si giunge a complicare la realtà in modo eccessivo, spesso accade che per comprendere si debba tornare alle origini e dunque alle forme di espressione più primitive: l'immagine e la musica. La poesia è ovunque, non dev'essere creata, la si trova in ogni situazione: è solo la predisposizione nel coglierla che ne determina la sua selezione nel flusso dell'essere. -
Il terzo muntu. Filosofia e tradizione nel pensiero africano contemporaneo
Nella storia della filosofia africana, persino l'afrocentrismo, che non rivendica differenza ma primogenitura, o la ricerca sulle umanità precoloniali esibiscono l'impraticabilità della comparazione, per attestarsi invece sulla soglia inarretrabile della riflessione interculturale. La storicità dell'avere-insieme legittima, al di qua di ogni predilezione ideologica, la complicazione dello sguardo eurafricano. Sguardo decostruttivo e genealogico e, insieme, di rispettosa conoscenza - ancora troppo debole da parte europea, e ancor più italiana - di opere e dibattiti della filosofia africana. A partire dal problema infisso alle scaturigini del pensiero africano contemporaneo, quello della tradizione: che dall'etnofilosofia alla Sage philosophy, dalle ontologie linguistiche all'utopia critica, è chiave essenziale d'indagine sull'ora triplice natura del muntu - il falso edenico, l'espropriato, il migrante - e di provocazione per l'asfissiante reductio al presente del tempo neoliberale. -
Il dialogo. Paradossi e opportunità
A cosa serve la filosofia? Nel panorama contemporaneo il suo ruolo appare sempre più marginale, assoggettato alla pretesa di supremazia dell'apparato tecnico produttivo. Perché, allora, un libro sul dialogo? Nel dialogo l'autore individua il mezzo principale attraverso cui la filosofia cerca di ristabilire il suo ruolo di primato nella gerarchia delle attività spirituali, seguendo il modello aristotelico che associa all'inutilità del logos la sua importanza emancipatrice rispetto all'umana tendenza a creare mitologie. Il libro propone un viaggio sulle tracce di questa forma di confronto, partendo dalle origini dialettiche fino alla trasformazione socratica del dialogo in terapia spirituale. L'autore produce un serrato confronto tra il punto di vista 'socratico' e quello 'nicciano': egli sostiene, che tutto ciò rappresenta l'origine della tendenza contemporanea a concepire l'apparato tecnico-produttivo, fondato sulla scienza, come la fonte per la soluzione di tutti i problemi dell'uomo. -
Identità femminili. Appartenenze etnico-religiose ed espressioni di potere
Questo volume collettaneo ripropone il progetto ""Voci di donne"""", un appuntamento ormai consolidato e atteso che ha lo scopo di promuovere la diffusione di una più profonda e bilanciata conoscenza del macrocosmo femminile da un punto di vista sia accademico che extra-accademico, nazionale ed internazionale. Tra queste pagine si leggerà di temi classici quali l'identità, l'autodeterminazione, l'uso del corpo e del loro valore simbolico, ma sarà anche possibile fare un balzo in avanti incrociando queste istanze con i risultati raggiunti, tra gli altri, in alcuni paesi africani. E poi ancora dolori, imbarazzi, desideri, poteri, proibizioni, voci - interrotte, ma anche dirompenti - di donne presenti, consapevoli e libere."" -
Ottavio
Il romanzo ""Ottavio"""" di Stefano Tuscano, che qui si dà alle stampe per la prima volta, attesta la crisi di un individuo nei travagli bellici ed esistenziali di primo Novecento: il protagonista vi appare in contrasto con la chiusa mentalità del luogo natale, sentendosi per questo un «figlio disuguale» e quindi in perenne lotta interiore fra l'«homunculus» e l'«homo sapiens» che avverte in se medesimo come personalità coabitanti. Si tratta in sostanza di un'autobiografia romanzata dello stesso Tuscano, dagli anni adolescenziali fino alla partecipazione alla prima guerra mondiale. Il testo del romanzo è stato recuperato dalla Fondazione San Carlo Borromeo di Pienza ed è stato reso pubblicabile grazie all'interessamento dell'Associazione Letteraria Stefano Tuscano e alle cure filologiche e testuali di Laura Paolino."" -
Il monte fiorito. Contributi a un'ermeneutica dell'immaginario
Può un dio sparire senza lasciare traccia nella cultura e nel sentimento religioso di un popolo? Come interpretare la scomparsa di una figura religiosa il cui mito incentrato sull'esistenza di una vita eterna dopo la morte sembra anticipare il cristianesimo? A partire da queste domande, il volume di Radu Dragan riesamina le vicende legate al mito di Zalmoxis, sacerdote-legislatore-sciamano-dio dei Geti, di cui indaga le fonti classiche, principalmente greche, e discute le interpretazioni dei commentatori antichi e moderni, fino alla sua riscoperta da parte degli esoteristi rinascimentali, i primi dei quali nella Firenze dei Medici furono Marsilio Ficino e Pico della Mirandola, fino alla sua diffusione negli ambienti esoterizzanti di lingua tedesca con Johannes Reuchlin e Agrippa di Nettesheim. Questa sorprendente rinascita, dopo secoli di oblio, farà della figura di Zalmoxis non soltanto uno dei grandi riformatori religiosi al fianco di Mosè e Zarathustra, ma anche un padre dell'alchimia, come testimoniano alcuni libri d'emblemi della prima metà del XVII secolo. -
Le 21 stelle dei tuareg. Un viaggio tra le stelle del deserto
Solitamente ogni oggetto scaramantico viene prodotto, nell'ambito di una determinata cultura, più o meno allo stesso modo. Se ci sono delle varianti, queste sono dettate dal gusto del forgiatore. In altre tradizioni anelli, ciondoli, braccialetti possono essere tipici di una certa cultura o del gusto locale, ma non ne sono il simbolo distintivo, non si identificano con il luogo d'origine, come avviene invece per i modelli delle croci tuareg. Oserei scrivere che, in un territorio immensamente vasto e senza precisi confini come quello del Sahara centrale, gruppi di nomadi in perenne movimento abbiano voluto identificarsi mediante un segno esteriore altamente distintivo come la croce, indicante l'appartenenza ad una determinata aggregazione. I tuareg, con le loro misteriose e magiche croci che rendono ancora più originale la loro ricerca nel grande regno di sabbia del Niger; la suggestione e l'importanza delle croci tuareg intrecciate al viaggio che mio padre ha intrapreso, rendono ancora più intrigante il loro significato. -
Il misticismo esoterico nel teatro di Stanislavskij e Tatiana Pavlova
"Sono pochi oggi in Italia i giovani teatranti che dimostrano di conoscere il nome di Tatiana Pavlova. Ma tra coloro che, come me, hanno avuto la fortuna di attraversare con consapevolezza epoche differenti del teatro europeo, mantenendo fede a quell'ideale di ricerca che, al di là delle mode, si concentrava fortemente sull'idea del Teatro d'Arte, sulla cura filologica del testo e la direzione d'attore, il nome di Tatiana Pavlova non poteva risultare indifferente. Attorno a queste due arterie si è mossa tutta la grande pedagogia teatrale, a qualunque latitudine. Se esiste quindi un discorso cronologico che, impietosamente e ingenerosamente, si riversa sulle tendenze del momento storico, esiste per fortuna anche un asse sincronico attorno al quale tutte le voci più importanti del teatro e della ricerca europea ruotano contemporaneamente, in una circolarità di rimandi, ritorni e debiti di riconoscenza"""" (dalla prefazione di Antonio Calenda)" -
La mossa impazzita
Un nuovo caso per il vicequestore Elena Giusti e i suoi ""ragazzi di via Irnerio"""". Mentre occorre fare i conti con la cruda realtà che vede la mafia mettere le mani, come una piovra, sull'Emilia Romagna - un vero e proprio sistema che si è irradiato come metastasi che avvolgono il territorio -, scoppia il caso di un omicidio che vede la Giusti, ancora una volta, in prima linea per sbrogliare una matassa di quesiti resi ancora più fitti quando si scopre che l'omicidio è collegato con altri. Che rapporto c'è tra la data del 3 settembre e i toponimi delle strade che portano lo stesso cognome delle vittime? E perché sulla scena della narrazione troviamo un presunto colpevole e altri personaggi che fanno di tutto per sembrare i veri responsabili? Insomma, la Giusti e i suoi ragazzi si ritrovano a indagare su una brutta storia che ha come sfondo la città di Bologna e tutto inizia da... una partita di scacchi.""