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Cara filosofia. Lettere di un giovane filosofo ai grandi maestri
Alexandre Jollien, attraverso una serie di lettere a Severino Boezio, Epicuro, Erasmo da Rotterdam, Spinoza, Schopenhauer, Etty Hillesum, cioè a coloro che l'hanno aiutato a superare l'angoscia dell'handicap e a costruire se stesso, intercalate da altre lettere indirizzate alla Filosofia, alla Follia e alla Morte, racconta il suo itinerario intellettuale e conduce il lettore a riflettere su se stesso e sul rapporto con gli altri e il mondo. -
Ricordanze 1938-1945
"Queste Ricordanze sono un romanzo di formazione. La scena è il 'piccolo mondo antico' di una città che sembra uscita dalle pagine dei due migliori romanzi di Guido Piovene. Vi sono i notabili, i prelati, i gerarchi, gli intellettuali, le dinastie nobiliari e borghesi. Vi è soprattutto il clima del regime, uno sgradevole miscuglio di gelosie, ambizioni, ipocrisie, sotterfugi..."""". (Dalla Presentazione di Sergio Romano)." -
La conquista amorosa. Dall'antichità ai giorni nostri
Coloro che amano la storia ""narrata"""" e ricca di aneddoti, troveranno nel libro di questo autore abbondanza di informazioni e di analisi, e piacevolissima lettura. È una storia della conquista amorosa, dalle tecniche della seduzione antica a quella del nostro """"rimorchiare"""", che mette a fuoco la difficoltà e le modalità del primo passo. Se è vero che la difficoltà del primo passo connessa al rischio del rifiuto e dell'insuccesso si mantiene uguale nel corso dei secoli, è incredibile la varietà di forme in cui essa si declina al variare della concezione dell'amore e delle mentalità, e a seconda della psicologia individuale e del genere di appartenenza."" -
Sette note sulla lettura
Tra cori di voci 'fuori dal coro' occupate a rivendicare sonoramente gli effetti benefici e salvifici del leggere, ecco profilarsi il revival della lettura come affare, industria, consumo, assessorato e commercio. E come religione. Intimazioni ed esortazioni a leggere calano da ogni parte nel pianeta degli Yahoo, dell'i-Pod e dei social network. Costretti a leggere dalla retorica di cui sono artefici, i cittadini di Yahoo si rifanno considerando la lettura un'esperienza intellettualistica, sapienziale, finalizzata all'autopromozione sociale, allo sviluppo muscolare dell'intelligenza, all'ingrossamento del curriculum. Ma è ancora possibile leggere senza richiedere un indennizzo o un rimborso spese? Leggere per il piacere disinteressato di farlo? Lettore in proprio e poi anche professionale, Marco Cavalli racconta in questo libro i piaceri a perdere della lettura lontana dagli obblighi dello studio, dai condizionamenti del complesso di inferiorità, dal ciclo della produzione e del consumo. Cicala smagata, consapevole di rivolgersi a formiche indaffarate e frenetiche, determinate a far man bassa di consigli e ammaestramenti, Cavalli si guarda dall'esagerare la spensieratezza, il divertimento, il privilegio personale di poter aprire un romanzo senza doversi chiedere ogni volta perché e a che scopo. -
Il calcio. Teatro di vita
Queste storie di calcio, narrate come scene di un teatro, prendono le mosse da eventi imprevisti e da particolari inediti e curiosi, e contengono i grandi temi e i grandi nomi che hanno fatto la storia dello sport più conosciuto, praticato e amato al mondo. Che si tratti di commedie o di farse, di tragedie collettive o di imprese personali, in questo teatro calcistico gli attori sono ben più che semplici giocatori e la scena ben più ampia del rettangolo di gioco, poiché ognuno degli avvenimenti, più di una trentina, è collocato nel suo contesto sociale, storico ed economico. Lo humour e la precisione con cui sono narrate le imprese di club e di giocatori fanno di questi racconti sul calcio, spettacolo vivente, teatro dei nostri sogni, dei nostri drammi e dei nostri sorrisi, un libro divertente e istruttivo. -
Jab
Jab, nella boxe inglese, è un diretto portato da sinistra, e J.A.B. sono anche le iniziali di Julia Ana Barrerà, boxeuse professionista che si prepara a disputare l'incontro della sua vita, valevole per il titolo mondiale. Ma la storia di questa gladiatrice moderna, dal corpo sensuale e distruttivo insieme, porta con sé una brutalità ben più pesante di quella del ring: abbandonata a tre anni dai genitori spagnoli a Tangeri, viene raccolta da Najwa, marocchina miserabile che l'amerà e la proteggerà finché sarà possibile, ma che, per soldi, la spingerà anche a combattere. Ed è proprio dal primo combattimento che per Julia, appena dodicenne, scaturirà l'incontro che le cambierà la vita. Da quel giorno in poi vivrà avendo come limite solo la propria coerenza, come unico atout il proprio jab, e come bussola la quemadura, la 'bruciatura'. Bruciatura della violenza e del dolore, bruciatura della danza e del piacere, ma anche bruciatura per un abbandono subito che vuole trovare una spiegazione, tra ricordi che come lampi appaiono improvvisi e inaspettati sotto forma di un suono, di un odore, di un'immagine fuggente. Julia passerà tra esperienze forti - i combattimenti, la prostituzione, l'amore fuori norma per uomini e donne -, e affronterà la violenza estrema per offrire il meglio a Elias, suo figlio, e perché si adempia un voto fatto ancora bambina, distesa con Najwa sulla sabbia di Tifnite guardando le stelle cadenti. -
Otto racconti per il millennio
Nel settembre 2000, tutti i 191 stati membri dell'ONU si sono impegnati a realizzare entro il 2015 un progetto in otto punti che va sotto il nome di Obiettivi di Sviluppo del Millennio: sradicare la povertà estrema e la fame; garantire l'educazione primaria universale; promuovere la parità dei sessi e l'autonomia delle donne; ridurre la mortalità infantile; migliorare la salute materna; combattere l'HIV/AIDS, la malaria e altre malattie; garantire la sostenibilità ambientale; sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo. Per sostenere questa iniziativa otto grandi scrittori di tutto il mondo hanno scritto ognuno un racconto ispirato agli otto obiettivi contenuti nel progetto. -
Fogazzaro in tasca
Che cosa resta di tutto il Fogazzaro che abbiamo letto fin qui, allo scadere del centenario della sua morte? Non moltissimo, a dire il vero: reminescenze scolastiche, aneddoti biografici, il titolo del suo romanzo più famoso, ""Piccolo mondo antico"""". A un secolo dalla sua scomparsa, si può mettere in salvo di Fogazzaro una memoria più viva, organizzandola in forma di abbecedario con voci rinviantesi l'un l'altra come in un Baedeker in cui le vicende intellettuali dello scrittore, le trame e i personaggi dei romanzi sono gli elementi del suo paesaggio naturale. E quello che Marco Cavalli ha voluto fare con questo """"Fogazzaro in tasca"""". Dalla A di Amore alla Z di Zio, ecco un Fogazzaro essenzializzato, suddiviso in parole-chiave che funzionano da percorsi di accesso allo scrittore e all'opera e che mirano a destare la curiosità ma senza ambizioni e pedanterie enciclopediche."" -
Bestiario giuridico. Vol. 1: Leggi che fanno ridere e sentenze che fanno piangere dal ridere
Questo libro raccoglie le più incredibili e divertenti bestialità che l'autore, nell'arco della sua trentennale esperienza forense, ha rinvenuto in leggi, sentenze, comportamenti umani e in ogni altro fatto che abbia attinenza con la giustizia e con il diritto. È una sorta di summa giuridica che spazia dalla legislazione, italiana - con qualche incursione anche in quelle europea e americana -, alla giurisprudenza; dalle più strampalate dissertazioni di legislatori, pubblici amministratori e avvocati, alle sentenze più stravaganti o grottesche dei giudici di primo, secondo grado e Cassazione. Ma il campo più vasto indagato dall'autore è quello della giurisprudenza relativa al sesso, regolamentato dalla legge in tutte le sue sfaccettature: baci, carezze, toccamenti, abbigliamento provocante, rapporti etero e omosessuali, violenze, tradimenti, lap dance, prostituzione... Nel libro trovano posto anche le liti bagatellari, cioè quelle cause giudiziarie il cui danno risarcitorio è di scarso rilievo, come l'infrazione del codice della strada. In questo caso ciò che fa delle sentenze motivo di ilarità sono le fantasiose giustificazioni del trasgressore accettate dal Giudice di Pace. Comportamenti, giustificazioni e sentenze non meno esilaranti di quelli concernenti i magistrati che infrangono la legge - e che, diversamente dai cittadini comuni, sono di solito sanzionati in maniera blanda - con i quali si chiude quest'opera leggera e divertente, ma puntuale e rigorosa nella citazione delle fonti. -
Gli evasi di Santiago
All'alba del 30 gennaio 1990, una notizia incredibile sveglia Santiago del Cile: durante la notte, quarantanove prigionieri politici sono evasi dalla prigione pubblica, facendosi beffe della famigerata polizia di Pinochet. Nessuna violenza, nessun colpo di pistola: i detenuti se la sono svignata uno dopo l'altro attraverso lo stretto budello sotterraneo che loro stessi avevano scavato sotto la prigione, lavorando senza sosta per un anno e mezzo. Vent'anni più tardi, gli stessi uomini, ancora in esilio, hanno deciso di raccontare la loro storia agli amici Anne Proenza e Teo Saavedra: i tanti piani elaborati e poi abbandonati, l'organizzazione impeccabile del lavoro, le incomprensioni politiche, la pazienza, gli stratagemmi, le invenzioni, gli amici e gli amori là fuori e, soprattutto, un segreto da serbare... Il racconto alterna la suspense della preparazione e messa in atto della fuga alla storia dell'indagine condotta dal giudice incaricato di far luce sull'incredibile vicenda. Come sono andate veramente le cose? È possibile che un pugno di detenuti sia riuscito a scavare un tunnel lungo 60 metri e a nascondere 50 tonnellate di terra senza alcuna complicità? Una storia straordinariamente vera di forza interiore e di resistenza alla dittatura, raccontata con tono e ritmo degni dei migliori romanzi d'avventura o dei più famosi film d'azione. Prefazione di Olivier Duhamel. -
Bestiario giuridico. Vol. 2: Le offese nel diritto e le offese del diritto
La pratica dell'offesa non è invenzione moderna, è vecchia quanto l'uomo, anzi qualcuno ha detto che la civiltà è nata quando un nostro primitivo antenato ha scagliato contro il suo avversario un'offesa invece di una freccia. Ma è nella società moderna, dove sono venute meno le buone maniere e trionfa la prevaricazione non solo verbale, che la pratica dell'ingiuria ha trovato il suo terreno più fertile. Ci si insulta ad ogni livello e luogo, pubblico e privato: all'interno della famiglia e dell'ambiente di lavoro, nelle riunioni di condominio e nelle assemblee parlamentari, negli stadi, a scuola, e perfino in chiesa e nei funerali. Alcune offese sono soltanto espressione di maleducazione e ignoranza, altre sono lesive dell'onore della persona e come tali sanzionabili dalla legge. Sono queste l'oggetto del nostro libro. Tra le migliaia di sentenze emesse da tribunali, giudici di pace, corti d'appello, Corte di Cassazione, l'autore ne ha individuato 912 pronunciate in materia di ingiuria, diffamazione, oltraggio, vilipendio, ecc., e da esse ha dedotto i mille modi usati dagli italiani per offendersi e finire in tribunale. Ne risulta un ""bestiario"""" istruttivo e spassoso per la varietà dei termini offensivi rinvenuti, ben 612, che testimoniano la superba creatività italica nel confezionare l'insulto. Per offendersi gli italiani pescano materiale ovunque: dalle disgrazie personali ai difetti fisici, dalla diversità etnica a quella politica, religiosa e di genere."" -
Dolce vita. 1959-1979
Un paese che non fa i conti con il passato è un paese che non può affrontare il futuro. E questo il senso della storia dal sapore dolce-amaro e dal fascino tenebroso di un fine-regime che non finisce mai raccontata dall'ultimo Gattopardo italiano. 1959. ""La dolce vita"""" di Federico Fellini fa scandalo in un'Italia pudibonda sottomessa alla Chiesa ma che, grazie alla Palma d'Oro ottenuta dal film al festival di Cannes nel 1960 e al successo di pubblico, sembra segnare l'inizio di un'epoca di promesse di libertà. 1969. Una bomba esplosa alla Banca Nazionale dell'Agricoltura di Milano fa tredici morti. È un massacro, il primo di una lunga serie che vedrà l'Italia funestata dalla violenza del terrorismo. 2010. Il principe Malo si confida con un giovane sacerdote, Saverio. Compiuti 85 anni, sa che non gli resta molto da vivere. Nel corso della confessione ripercorre la sua esistenza dissoluta e quella di un'aristocrazia decadente incline ai piaceri del sesso e ai giochi di potere, e svela tutti i segreti, gli scandali e le follie di cui è stato attore o testimone negli anni più ricchi di fascino e di tragedie dell'Italia del dopoguerra. Dolce vita è il romanzo dell'Italia tra il 1959 e il 1979. Gli scandali morali e finanziari, le Brigate Rosse, il rapimento e l'assassinio di Moro, lo stupro di Franca Rame, le eliminazioni violente di Mattei, De Mauro, Pasolini, Dalla Chiesa, Pecorelli, Calvi, i servizi segreti deviati, la P2, la CIA, Cosa Nostra, Marcinkus e il Vaticano."" -
Il segreto nello sguardo. Memorie di Rosalba Carriera prima pittrice d'Europa
Venezia, aprile 1741. Rosalba Carriera siede allo scrittoio, illuminato debolmente dalla luce della candela. La grande artista è ormai vecchia e quasi cieca. Non può più dipingere. È risoluta, con le poche forze che le rimangono, a completare il libro delle sue memorie. Parte da qui il flashback della narrazione in prima persona della più celebre ritrattista di tutti i tempi, e come per incanto veniamo trascinati nel mondo di questa straordinaria pittrice la quale osò sfidare le convenzioni di un secolo che ancora relegava la donna al ruolo di moglie e di madre, o di cortigiana. Mossa da una determinazione incrollabile e risoluta a primeggiare nel mondo dell'arte attraverso i generi fino a quel momento minori (il ritratto privato e la miniatura), e una tecnica 'effimera' come il pastello, Rosalba divenne ricercatissima da committenti illustri di tutta Europa, contesa dalla corte di Parigi e osannata dagli inglesi. Ecco allora che nel racconto autobiografico la vicenda artistica e umana della pittrice si intreccia a quella dei personaggi ritratti. Di fronte al lettore sfilerà così una galleria di protagonisti del 'gran teatro' del mondo settecencesco come Luigi XV di Francia e Federico IV di Danimarca, i banchieri Crozat e Law. Ognuno con la propria storia, ognuno con il proprio segreto catturato da Rosalba e fissato nello sguardo del ritratto. E, fra tutti, il segreto di Antoine Watteau... -
Storie incredibili di animali straordinari. Le sorprendenti e ignorate virtù dei nostri amici animali
40 storie di animali che, in situazioni fuori dal comune, hanno dato prova di straordinarie capacità o si sono comportati da eroi. Ad ogni racconto segue l'opinione documentata dell'etologa Laetitia Barlerin, che spiega quale sia l'istinto segreto che ha provocato negli animali-eroi questi comportamenti, e come siano riusciti a compiere le loro sorprendenti imprese. Tutte le storie raccontate sono commoventi, divertenti, sorprendenti e soprattutto vere, e ci rivelano un lato nascosto della natura di questi nostri amici: anch'essi sono capaci di emozioni, compassione e amore nei confronti di individui della loro specie o di un'altra. Così differenti e così simili a noi, gli animali hanno ancora molto da insegnarci. -
Tiziano
Di Tiziano si sapeva già tutto o quasi tutto. Quello che mancava era una biografia che illuminasse e riscaldasse le notizie cavate dagli archivi con l'emozione che suscitano le pitture, confidenze impareggiabili dell'artista e sorta di documenti dell'anima. Sopperisce a questa lacuna ""Tiziano"""" di Neri Pozza, qui presentato in una versione inedita condotta su un esemplare dell'edizione originale postillato dall'autore e recentemente ritrovato. Muovendosi con perizia sul crinale che separa la verità storica dall'invenzione letteraria, senza prescindere dalla prima ma non rinunciando all'esercizio della seconda, l'autore riesce a centrare il difficile obiettivo di coniugare realtà e fantasia, intendendo quest'ultima come arte della ricreazione dei moti interiori e non già come invito al tradimento dei fatti storici. L'autore, anche attraverso il sapiente uso di una lingua innovativa mescolanza di parlate venete a lui congeniali e lingua italiana asciutta e risoluta - ci consegna così un Tiziano vivo, montanaro di grande e scontrosa riservatezza, illuminandone i sentimenti che lo legarono alla moglie Cecilia e ai figlioli, al fratello Francesco, agli amici Aretino e Sansovino, ai committenti - da Carlo V a Filippo II, da papa Paolo III Farnese ai dogi di Venezia - e soprattutto alla pittura, dalla quale nessuna lusinga, onore o compenso riuscirono mai ad allontanarlo."" -
Viva maria! Memorie di un coltivatore di marijuana
L'erba buona? Non muore mai, ma non solo: è destinata ad avere lunga vita. Parola di Stefano Zanchetta, coltivatore in grande stile di marijuana sulle pendici del monte Grappa nonché singolare protagonista-narratore di questo libro. Quando lo incontra per la prima volta, Alessandro Zaltron capisce subito di aver scoperto un personaggio, uno di quegli avventurieri che sembrano usciti dalla penna di un Wilbur Smith o forse di un Daniel Defoe, rotti a qualunque esperienza purché estrema e capaci di raccontarla con un'impudenza e una vivacità di linguaggio istintive. Orchestrando con sagacia l'affabulazione di Zanchetta, Zaltron ce ne presenta le molteplici e contrastanti identità: ex chierichetto, para della Folgore, guardiano di una miniera di rubini in Tanzania, turista non per caso in Centroamerica, testimone di alcun grandi segreti di Stato. E inoltre: mistico a Pantelleria, filosofo naturale, raffinato sommelier, ristoratore e, al momento, tenutario di una fattoria modello, ovviamente ecologica. Una vita spericolata, quella di Zanchetta, costantemente appesa a un filo - meglio se di canapa. Perché ""Viva maria!"""" è soprattutto la storia di un'ossessione quasi amorosa per la pianta di canapa e i suoi utilizzi leciti e illeciti, e insieme un tentativo di padroneggiare quest'ossessione, di considerarla da un punto di vista narrativo. Ne è venuto fuori un libro di avventura e di riflessione dominato dalla figura sconcertante di un bucaniere della profonda provincia veneta."" -
Pelo e piume
Anny Duperey ci racconta con passione e autoironia come ha trasformato la sua casa di campagna in un angolo di paradiso terrestre, creando con pazienza un giardino grande e bello dove i suoi gatti vivono armoniosamente con i volatili e gli animali da cortile che lei alleva per diletto. I consigli per gli aspiranti allevatori si alternano al racconto delle gioie della convivenza tra uomini e animali e alla narrazione di storie di anatroccoli in crisi di identità, galline ninfomani o troppo intelligenti, galli punk e maschilisti, colombi ingrati, pavoni patologicamente curiosi e impiccioni... Mescolando con levità e freschezza le esperienze quotidiane ai ricordi d'infanzia e alle peripezie della propria vita familiare e professionale, l'autrice si svela nella sua ricca umanità, positiva e fiduciosa, e offre a noi considerazioni illuminanti sulla possibilità di migliorarci attraverso l'impegno civile e, soprattutto, mediante l'abbandono di scelte consumistiche scriteriate e autolesioniste. Storie vissute, ricordi, riflessioni: in ""Pelo e piume"""" tutto è vero e vivo."" -
Lamerikano. Perché gli Stati Uniti hanno ancora qualcosa da sognare (e noi no)
L' America è un'immagine sovraesposta. E incominciamo a non vederla più. Eros Ramazzotti cantava, allora probabile e in un allora che ha ormai un quarto di secolo, di una terra promessa che iniziava a svaporare dai nostri immaginari. Era, fu l'America di Nanda Pivano e del presidente Kennedy, di Dennis Hopper e su nei decenni fino a Reagan, Clinton e Bush: il mito che il dopoguerra ci ha consegnato e che la storia, al volgere di millennio, sta smontando per un nuovo assetto mondiale. Un'America che, mito, si è identificata col cuore del suo mito: New York. D'Andrea la racconta in queste pagine con la capacità di andare oltre l'apparenza, scandagliando realtà indicative del nostro presente, con un linguaggio estremamente piacevole ma innanzitutto con l'intelligenza del tempo: la capacità dello sguardo di posarsi nei luoghi più inaspettati (i cessi, ad esempio, o una panchina del metrò) per ricavarne un vivace ritratto d'America oggi, da leggere tutto d'un fiato. -
Truffe, truffati e truffatori. Se imbrogliare è peccato lo è anche farsi imbrogliare!
Gli inganni e le truffe sono vecchi quanto il mondo. Basti pensare a Giacobbe che, travestendosi, inganna il padre e ruba la primogenitura al fratello Esaù, o a Ulisse inventore del cavallo di Troia. Oggi possiamo affermare che la truffa fa parte della nostra vita quotidiana: chi di noi può dire di non essere mai stato truffato? Maghi, imbonitori televisivi, falsi medici e falsi avvocati, commercianti di non proprio specchiata virtù... e ancora banche fittizie, onlus inesistenti, università fantasma, siti web taroccati: non esiste settore dove il pericolo di essere truffati non sia in agguato. Fortunatamente ci viene in soccorso Truffe, truffati e truffatori, prezioso repertorio che l'avvocato Giuseppe D'Alessandro ha confezionato con sagace ironia per aiutarci a sopravvivere in un mondo che a volte pare essere fatto a misura di truffatore, e a discapito degli onesti. Scremando l'enorme quantità di materiale a disposizione - leggi, documenti processuali, sentenze, notizie dai media - l'autore mette al servizio della nostra 'incolumità' e del nostro buonumore un florilegio incredibile di truffe orchestrate per spillare quattrini al malcapitato di turno, suddividendole in 'categorie' perché il lettore possa soddisfare più rapidamente la propria curiosità e cavarne il massimo dell'utilità. Una sorta di guida per evitare di cadere nei tranelli quotidiani, perché, se imbrogliare è peccato, lo è anche farsi imbrogliare! -
Traccia Fantasma. Testi e contesti per le canzoni dei Virginiana Miller
Nato da una lunga amicizia e da un'appassionata assiduità di ascolto, questo libro presenta tutte le canzoni commentate della rockband livornese Virginiana Miller. A chi già conosce gli album dei Virginiana - Gelaterie sconsacrate, Italiamobile e La verità sul tennis - queste pagine si offrono come chiave di accesso al significato dei loro testi. Per chi li incontra solo ora, sono un invito a scoprire l'armonia tra parole e musica che anima le loro canzoni.