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Babette e il viaggio incantato
La più spumeggiante e colorata delle ragazzine, Babette, la streghetta dai suoi dolci fatati e dal suo alfabeto strampalato, torna in questo secondo episodio. Stavolta farà un viaggio incantato in mondi paralleli, tra passato e futuro, componendo il puzzle della sua misteriosa vita: da dove viene, chi è e perché è capace di fare magie riparatrici e curative. Incontrerà vistosi e stralunati personaggi, ognuno dei quali le rivelerà un piccolo dettaglio sulla sua storia segreta. Mentre scoprirà il velo su di sé, Babette si avvicinerà all'affascinante Julian e dovrà sempre fare attenzione alla signora Malatesta, sua arcinemica. Età di lettura: da 8 anni. -
Frank e il resto del mondo
Il compositore Frank Zappa, scomparso vent'anni fa, era un uomo sorprendente e particolare, dotato di un talento musicale straordinario che venne fuori prorompente fin da giovanissimo. Questo libro/intervista non vuole essere soltanto un omaggio al musicista, ma anche all'uomo Zappa nelle sue relazioni con gli altri, inclusa l'autrice. È un omaggio a una delle figure più importanti del Novecento, non solo in senso musicale: è stato, per la cultura americana, l'Andy Warhol della musica. -
Il dizionario della cucina. Dolci e grandi feste
Dopo gli antipasti e i primi piatti, ""Il dizionario della cucina"""" dedica il nuovo volume alla preparazione dei dolci, dei gelati e dei menù delle grandi feste. Tutte le ricette, in ordine alfabetico, offrono anche suggerimenti pratici da vera scuola di cucina, curando anche la presentazione in tavola. Le possibilità di esprimere la propria arte da questo momento si ampliano e si arricchiscono di creatività e buon gusto, consentendo anche ai cuochi meno esperti di stupire i propri invitati per una semplice """"pausa dessert"""" o per un intero grande menù."" -
Il bastoncino verde
Si tratta di un messaggio semplice, bello e diretto che induce a riflettere sul significato della vita alla luce di un incredibilmente felice rapporto con la morte, la cui presenza è vista come ""il bastoncino verde"""" cui si riferisce il titolo, il quale a sua volta è in riferimento a un ricordo dell'infanzia di Tolstoj, ricordo che la figlia Tatiana riassunse così: """"Il maggiore dei figli Tolstoj, Nikolaj [...] aveva confidato di avere interrato in un angolo della foresta un bastoncino verde sul quale c'era scritta una formula magica. Chi avesse scoperto il bastone e se ne fosse impossessato, avrebbe avuto il potere di rendere felici tutti gli uomini. L'odio, la guerra, le malattie, i dolori, sarebbero scomparsi dalla faccia della terra..."""""" -
La scuola di Atene. Testamento spirituale di Raffaello
Nel contesto degli innumerevoli tentativi di interpretazione di quest'opera erano sorte alcune interessantissime questioni, alcune delle quali assurte al rango di veri e propri enigmi. Una, in particolare, addirittura a quello di mistero. È quella che concerne la figura vestita di bianco, silente e immota, sulla sinistra della rappresentazione, della quale ancora non si era compreso neppure se fosse una figura femminile o maschile. Grazie a una intuizione davvero felice, l'autore è riuscito a penetrare nel nucleo del pensiero di Raffaello, a cogliere il senso profondo di tale sua opera e a comprendere come, proprio attraverso tale figura, egli abbia voluto rendere manifesta a coloro che hanno ""gli occhi aperti"""" la sua particolare natura interiore. Attraverso il suo sguardo, essa chiama tutti quelli che si accostano a tale lavoro alla comprensione interiore del sacro segreto di Raffaello."" -
Diario di un prete innamorato. Una storia vicentina
"Leggendo queste pagine ci sentiamo inizialmente un po' guardoni. Ma seguendo il maturare giorno per giorno di una decisione che cambierà due vite, pian piano si impone l'umanità del protagonista, complessa e ricca di valori. Possiamo così valutare con maggiore carità - aldilà dei nostri pre-giudizi - questa situazione. Occorre superare questa soglia della curiosità morbosa e saper puntare il faro su due aspetti del nostro caso: l'esperienza personale di un uomo, e poi attraverso essa il tema generale dell'amore. Possiamo così accedere dall'interno al mistero dell'amore umano e dell'amor cristiano in particolare, collocati in una situazione particolarmente difficile. Questo diario ci pone davanti questioni importanti sia per la vita personale che per quella della Chiesa."""" (Dall'Introduzione di Nico Rossi)" -
Cammin di nostra vita. Cinquanta pensieri su Dante e sulla Divina Commedia
Uno stimolante e arguto percorso esistenziale che, attraverso l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso, impatta con il ""cammin di nostra vita"""", prolungando l'intenzione di Dante stesso il quale, in una epistola a Can Grande della Scala, rivelava: «Il fine del tutto e della parte potrebbe essere molteplice, ossia vicino e remoto; ma, tralasciando un minuzioso esame, si può dire brevemente che il fine del tutto e della parte è togliere dallo stato di miseria i viventi in questa vita e condurli allo stato di felicità»."" -
Pop ten. Ediz. illustrata
"Pop ten” è la versione contemporanea dei 10 Comandamenti. Per ridere e pensare. Una raccolta di 10 racconti con meravigliose illustrazioni d’autore. Narra l’Italia di oggi, i suoi peccati, le piccole furbizie e le speranze fondate nell’amicizia e nei sotterfugi. È ambientato a Gemma, paesino immaginario sull’Appennino. Lì si conoscono tutti: il medico, il ricco, la sindaca, il falegname, la maestra, l’architetta, lo spiantato, l’agricoltore, il nerd, il politico intrallazzone. Non sempre si amano, di certo peccano, a volte di proposito e altre a propria insaputa. Le storie prendono vita in piazza, in chiesa, nelle stalle, negli uffici, nelle case con i gerani ai balconi e dietro le porte chiuse agli sguardi curiosi dei vicini." -
70 giochi di creatività basati su tecniche di espressione corporea e arti terapie per la conduzione dei gruppi in ambito pedagogico, clinico e formativo
Lo sviluppo delle tematiche coinvolte nelle Arti Terapie ha contribuito ad individuare le linee guida dei processi pedagogici, formativi, rieducativi e riabilitativi, propri delle stesse, laddove lo studio viene affiancato all'individuazione dei percorsi caratterizzanti l'azione volta al cambiamento della persona. Il presente manuale, frutto delle attività di laboratorio creativo degli autori, vuole offrire agli operatori alcuni strumenti già utilizzati con successo nel corso di esperienze validamente condotte negli anni passati nel campo, per l'appunto, delle Arti Terapie, dalla musicoterapia alla danzaterapia, dall'arteterapia plastico pittorica alla dramma teatro terapia, dall'espressione corporea al teatro applicato. Il risultato è un compendio di attività pratiche che rimandano ad altre ancora, in un circuito che si rinnova ed autoalimenta, in funzione della creatività e della capacità di adattamento dei fruitori, anche nei contesti non previsti per necessità di sintesi. Testo utile per tutti i professionisti della relazione d'aiuto. -
Giochi ritmici e attività creative per la riabilitazione sensoriale e cognitiva dell'handicap
Un bambino dovrebbe sviluppare le tre capacità fondamentali dell'essere umano, camminare-parlare-pensare, durante il corso dei primi tre anni di vita. Quando, durante queste fasi avviene qualche impedimento che ostacola il normale svolgimento di questo processo, può accadere che il ragazzo non riesca a controllare nel modo giusto i propri movimenti. Egli avrà, pertanto, più difficoltà a esprimersi in maniera fluida, o ad articolare le parole e, di conseguenza, anche la formazione dei pensieri sarà facilmente compromessa. Su queste disarmonie l'educatore in pedagogia curativa e socioterapia, attraverso la stimolazione di tutti i sensi, agisce affinché l'Io di queste persone possa inserirsi sempre più armonicamente nella loro realtà fisico-corporea. I giochi ed esercizi ritmici aiutano ad agire in questa direzione attraverso un risveglio dei sensi ""dormienti"""". L'impulso e la maggior parte dei giochi ed esercizi ritmici cui si fa accenno in questo libro sono il frutto di un lavoro di lunghi anni svolto da Christine Baumann nell'istituto di pedagogia curativa """"S. Cristoforo"""" a Savigny, in Svizzera. Alla base delle attività proposte c'è il lavoro di R. Steiner """"Antropologia generale""""."" -
Decolonizzare la cultura. Razza, sapere e potere: genealogie e resistenze
Quale rapporto intercorre tra le migliori elaborazioni teoriche dell'Occidente e le teorie razziste che ne costituiscono, in buona parte, l'elemento fondante? Che relazione intercorre tra l'epistemologia secolarmente codificata e la dominazione coloniale? Il presente lavoro parte e si sviluppa cercando di rispondere a queste domande fondamentali. Attraverso l'analisi genealogica e semantica di concetti quali razza, civilizzazione, indio/indigeno ecc., l'autore intende mostrare come il sapere disciplinato in Occidente - dalla filosofia all'antropologia, dalla teologia alla greografia, dalla storia alla biologia - abbia costituito un'arma implacabile nelle mani della civiltà bianca e cristiana, con la quale del resto si continua a governare e a soggiogare gran parte del pianeta. Ma analizzando le forme di resistenza alla disumanizzazione e alla schiavitù, al monismo teologico-morale e alla razializzazione del pensiero, il libro intende anche smascherare le menzogne e le pratiche egemoniche che hanno costituito il nucleo stesso della storia occidentale, allo scopo di riabilitare un sapere altro, fondato su rapporti interumani orizzontali, di reciprocità, gli unici in grado di dar voce e restituire dignità e consapevolezza all'uomo totale. -
La vita come plusvalore. Biotecnologie e capitale al tempo del neoliberismo
Quali rapporti intercorrono tra politica, economia, scienza e valori culturali nell'epoca del biocapitalismo? Con riferimento agli ultimi quarant'anni, in questo lavoro Melinda Cooper dimostra come la storia delle biotecnologie non possa essere compresa senza tener conto della contestuale ascesa del neoliberismo come fattore politico. Seguendo in particolare gli sviluppi della tecnologia del Dna e le politiche dell'amministrazione del secondo Bush in materia di ricerca sulle cellule staminali, l'autrice ascrive la violenza bellicosa del libero mercato alle sue crescenti contraddizioni interne, alla commercializzazione delle scienze della vita. La rivoluzione biotecnologica ha connesso la produzione economica alla ricerca genetica, microbiologica, cellulare. Partendo dal presupposto che la vita è stata catturata dai circuiti dell'accumulazione capitalistica, Cooper mette in evidenza i rapporti che intercorrono tra pratiche economiche, politiche e sociali. Al centro della nuova economia postindustriale c'è la trasformazione della vita biologica in plusvalore, ovvero la valorizzazione economica della vita nella sua capacità di riproduzione e potenza generativa. Analizzando le politiche della scienza nel periodo reaganiano, la militarizzazione delle biotecnologie, l'imperialismo farmaceutico e il movimento per la vita, l'autrice mette in luce le spinte speculative che hanno animato la crescita della bioeconomia. Introduzione e cura di Angela Balzano, postfazione di Rosi Braidotti. -
Cosa vuole l'Europa?
"Le società europee devono proteggersi contro la speculazione del capitale finanziario, l'economia reale deve emanciparsi dall'imperativo del profitto, il monetarismo e la politica fiscale autoritaria debbono finire, la crescita deve essere ripensata secondo il criterio dall'interesse sociale, va inventato un nuovo modello di produzione basato su un lavoro dignitoso, sull'espansione dei beni pubblici e sulla protezione dell'ambiente. Questa prospettiva, ovviamente, non è all'ordine del giorno delle discussioni dei leader europei. Spetta ai popoli, ai lavoratori europei, ai movimenti degli """"indignati"""" imprimere il loro marchio al corso della storia, e impedire il saccheggio e la distruzione su larga scala."""" (Alexis Tsipras)." -
Il sapere. Corso su Michel Foucault (1985-1986). Vol. 1
Con questo volume inizia la pubblicazione del Corso che Gilles Deleuze dedicò all'opera dell'amico a un anno di distanza dalla scomparsa. Sotto il titolo ""II sapere"""" - seguendo il suggerimento che lo stesso Deleuze sembra indicare individuando tre assi di sviluppo nell'opera di Foucault: il sapere, il potere e il desiderio - si presentano le prime otto lezioni, tenute tra l'ottobre e il dicembre del 1985. Deleuze si propone di elaborare una ricostruzione sistematica del pensiero di Foucault, considerato come filosofo a tutti gli effetti. L'itinerario proposto parte da quello che viene colto come un primo asse, relativo al problema e al concetto di sapere. L'analisi sulle condizioni di possibilità dell'enunciabile e del visibile sfocia in una ricerca filosofica sull'essere del linguaggio e della luce, in opposizione allo strutturalismo, alla fenomenologia e alla linguistica. A emergere è una concezione complessa e originale dei legami tra le visibilità e gli enunciati, che si definisce mettendo Foucault in relazione con Kant e Blanchot, con il cinema di Syberberg, degli Straub o di Duras, oltre che con la scrittura di Raymond Roussel. Infine, attraverso le nozioni di regolarità e singolarità, l'indagine sul sapere sfocia sul secondo asse, costituito dal potere. Deleuze non entra in punta di piedi nel corpus foucaultiano. Il suo è un gesto diverso, che si pone come l'esercizio di un filosofo su un altro filosofo... Introduzione di Massimiliano Guareschi."" -
Fortune del femminismo. Dal capitalismo regolato dallo stato alla crisi neoliberalista
In questo suo nuovo lavoro Nancy Fraser ripercorre l'evoluzione del movimento femminista a partire dagli anni Settanta e anticipa una nuova fase, radicale ed egualitaria, del pensiero e dell'azione femminista. Negli anni in cui la Nuova Sinistra era in fermento, la ""seconda ondata"""" femminista emerse come una lotta per la liberazione della donna, ponendosi accanto ad altri movimenti radicali che mettevano in discussione le caratteristiche fondamentali della società capitalistica. Ma il successivo immergersi del femminismo in una politica identitaria coincise con il declino delle sue energie utopiche e con l'ascesa del neoliberismo. Ora, prevedendo una ripresa del movimento, Fraser sostiene la necessità di un radicalismo femminista rinvigorito, in grado di affrontare la crisi economica globale. Il femminismo può essere una forza che lavora in accordo con altri movimenti egualitari nella lotta per portare l'economia sotto il controllo democratico, nel mentre rielabora il potenziale visionario delle precedenti ondate del movimento di liberazione delle donne. Questa nuova indagine è destinata a diventare un punto di riferimento del pensiero femminista."" -
Nella fabbrica globale. Vite al lavoro e resistenze operaie nei laboratori della Foxconn
Smartphone, tablet, notebook, console da gioco e computer da tavolo sono oggi il simbolo del progresso, della libertà e della creatività. Il luccicante individualismo creativo sembra lontano anni luce dalle fabbriche dell'era industriale. Questo libro, frutto di un ampio lavoro di ricerca, documenta come tale lontananza, in realtà, sia solo illusoria. Gli strumenti elettronici sono prodotti alle catene di montaggio, in larga parte in Cina, da milioni di giovani lavoratori e lavoratrici provenienti dalle aree rurali più povere del paese. La tecnologie elettroniche degli imprenditori di sé dipendono dunque dal sudore di masse operaie irreggimentate. La creatività degli uni si regge sul lavoro più anonimo e invisibile degli altri. Nel caso della Foxconn, la più grande multinazionale di assemblaggio di componenti elettronici, balzata alla cronaca negli ultimi anni per una serie di suicidi che hanno coinvolto i suoi dipendenti, le condizioni e i ritmi di lavoro, gli orari e i turni massacranti, le ferie impossibili e le basse retribuzioni, disegnano una realtà che stride enormemente con l'immagine dei campus in cui si progettano i nuovi ""gioielli"""" dei maggiori marchi dell'elettronica. Accanto a una approfondita analisi delle condizioni di vita e di lavoro nelle fabbriche dislocate in Cina, il volume propone due contributi sulle esperienze lavorative nella Repubblica Ceca e in Polonia."" -
L' artista è una donna. La modernità di Marcel Duchamp
La trasformazione di Marcel Duchamp in Rrose Sélavy rende l'artista una figura ambivalente, instabile e contraddittoria. L'adozione di un alter ego femminile rimanda alla necessità di ripensare la mascolinità dell'artista e il mito del genio-creatore nel quadro di una modernità che investe tanto il piano della produzione e dei consumi, quanto quello della sessualità e dei comportamenti femminili. Le autorappresentazioni fotografiche realizzate attorno al 1920, quasi sempre con l'aiuto di Man Ray, rivelano infatti un ""altro"""" Marcel Duchamp, profondamente ambivalente nei confronti della virilità dell'artista. Le """"strategie di sé"""" con cui Duchamp confonde le tracce della sua identità passano per il femminile, ovvero per l'irruzione dell'altro nella modernità che lui stesso sta elaborando. Al di là di ogni posizione identitaria, Rrose Sélavy mette in scena la """"donna"""" come una figura della molteplicità che destabilizza l'idea di una mascolinità coerente e unitaria."" -
Il diritto alla città
Il diritto alla città di cui ci parla Henri Lefebvre in questo suo straordinario e lungimirante lavoro non esprime semplicemente la rivendicazione di bisogni essenziali. Esso si configura piuttosto come una qualità specifica dell'urbano, che comprende l'accesso alle risorse della città e la possibilità di sperimentare una vita urbana alternativa alle logiche e ai processi di industrializzazione e di accumulazione del capitale. ""Il diritto alla città - scrive infatti Lefebvre - si presenta come forma superiore dei diritti, come diritto alla libertà, all'individualizzazione nella socializzazione, all'habitat e all'abitare. Il diritto all'opera (all'attività partecipante) e il diritto alla fruizione (ben diverso dal diritto alla proprietà) sono impliciti nel diritto alla città"""". Tale diritto passa perciò attraverso la rottura dei dispositivi di controllo e di omologazione della vita quotidiana, attraverso una riappropriazione dei tempi e degli spazi del vivere urbano che richiede una nuova configurazione delle relazioni sociali, politiche ed economiche, a partire da un drastico cambiamento nell'arena decisionale. """"Il nostro principale compito politico, suggerisce Lefebvre, consiste allora nell'immaginare e ricostituire un modello di città completamente diverso dall'orribile mostro che il capitale globale e urbano produce incessantemente"""". Prefazione di Anna Casaglia."" -
Dizionario della terminologia filologica
Questo dizionario raccoglie e studia, sotto diversi aspetti (soprattutto quello storico, quello etimologico e quello semantico), tutte le parole italiane relative alla filologia, la disciplina che ripercorre la trasmissione dei testi (manoscritta, a stampa, ecc.) e si occupa della loro ricostruzione e comprensione, nelle forme e nei contenuti. È opera innovativa nel campo della lessicografia italiana, trattandosi di un 'dizionario storico' (in cui si forniscono, cioè, le attestazioni più significative delle parole lungo tutto l'arco della loro storia) relativo a un linguaggio settoriale. Contraddistinguono inoltre l'opera l'arricchimento dei materiali attualmente presenti in ambito lessicografico, le puntualizzazioni grammaticali, le numerose retrodatazioni dei termini, gli approfondimenti etimologici e di storia delle parole. -
La meglio Italia. Le mobilità italiane nel XXI secolo
Negli ultimi anni in Italia è ripresa l'emigrazione giungendo a superare, secondo le statistiche ufficiali, le centomila unità annue. L'attenzione dei media, nel denunciare i tagli alla ricerca, le cattive condizioni del mercato del lavoro e la mancanza di meritocrazia diffusa nel paese, si è focalizzata sulla perdita di giovani talenti verso l'estero. A lasciare l'Italia, però, non sono più solo lavoratori altamente specializzati, o cervelli in fuga, ma anche studenti, professionisti, tecnici, imprenditori, ricercatori, pensionati, cooperanti e altre figure, qualificate e non, che partono da ogni regione. Questo soggetto difficile da definire - emigranti, expat, cervelli in fuga? - non ha nemmeno una dimensione precisa. Come calcolare infatti il numero di chi si muove nell'Europa di Schengen o che attraversa frontiere con un visto turistico o di studio e che poi decide di fermarsi? Cosa differenzia la nuova emigrazione che alle guide dell'emigrante ha sostituito blog e social network, che al posto del telefono usa Skype, da quelle del secolo scorso? Rispetto alle migrazioni del passato cambiano anche le motivazioni, oltre alla ricerca di lavoro, si emigra per studiare, cercare una migliore qualità della vita o per amore. L'inchiesta del Centro Altreitalie intrecciando fonti diverse - statistiche, un questionario e interviste - traccia lo spaccato del nuovo e complesso fenomeno migratorio italiano.