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Qualcosa da dire sull'amore e non solo...
Le protagoniste del libro mettono in campo dubbi, domande, riflessioni sul potere costituito che sfidano per costituirsi come soggetti dotati di pensiero e di forte volontà. Volgendo lo sguardo su se stesse e sul mondo dialogano con l'altro mettendo a nudo ambivalenze, contraddizioni e frustrazioni. Ogni voce fa da eco alle altre, e tutte insieme creano una musica mutevole come mutevoli sono gli umori delle donne. Per superare le passioni tristi cercano una via d'uscita seguendo la legge del desiderio che è flusso di energia inarrestabile. Il desiderio di libertà è gioia, anche se la gioia senza macchia e senza limiti porta spesso all'autodistruzione. -
Il cielo sopra la musica. 1945: Anton Webern a Dresda. Un requiem per l'Europa
Tra le macerie delle città tedesche, nell'aprile del 1945, un quartetto d'archi porta la musica di Schubert, La morte e la fanciulla, nei luoghi che hanno visto l'orrore dell'Olocausto, tra le rovine sventrate della Germania. Lo formano quattro giovani accomunati dall'aver studiato con allievi e amici di Anton Weber: il compositore di cristalli sonori alle soglie del silenzio, spettri di un mondo il cui collasso è presentito nel canto negato, impossibile redenzione di bellezza. Webern ha scritto molta musica piena di lirismo romantico, per poi dover ammettere la morte dell'Europa, stele nera di pause e frammenti brevissimi sottratti al nonsenso della storia. Insieme a Schubert, ora il Quartetto ""Anton Webern"""" porta ai sopravvissuti dei bombardamenti e i testimoni della follia razziale l'ultima musica scritta dal compositore prima della sua rinuncia al bello in nome del vero: una pagina terminale non solo per la Germania, ma per l'intera Europa."" -
Panni al sole
Una vaschetta di panni puliti e profumati. E due mani che, diligentemente, li scelgono uno ad uno e li appendono ai fili, seguendo quasi uno spartito che è nella mente e sistemandoli secondo un pentagramma preciso di colori, forme, armonie. C'è qualcosa in quei gesti lenti, rituali, ordinati, che è strettamente legato alle riflessioni e ai moti dell'animo. E i panni diventano note che disegnano e cantano pensieri, passioni, gioie, tristezze. Diventano versi. E mentre la scelta della disposizione è della mente e del cuore, il vento della vita interviene, benefico o violento, e imprime la sua danza ai capi stesi, nella lotta eterna tra la volontà di chi vive e la volontà del destino. Questo raccontano i versi di Concetta Antonelli, poesie sparse di tutta una vita, che l'autrice ha deciso di raccogliere, rielaborare, stendere al sole, offrendo se stessa e i suoi pensieri alla danza del vento e al lettore. Prefazione di Anna Santoliquido. -
Gli eventi musicali come elemento di valorizzazione del patrimonio urbano
Il presente volume ha l'obiettivo primario di classificare e analizzare le peculiarità principali che contraddistinguono la natura delle manifestazioni culturali, in particolare quelle di carattere musicale, evidenziandone potenzialità sia in campo comunicativo sia in campo di marketing territoriale. Partendo dall'ideazione progettuale dell'evento, si prosegue con la definizione degli obiettivi che si intende perseguire attraverso studi di fattibilità. Tale processo di event menagement si conclude con la valutazione e verifica del successo di progetto e con l'osservazione dell'impatto prodotto sul territorio ospitante. -
Peccatori sconfitti e per di più insolenti
"Ho sempre amato i personaggi mitologici che osavano sfidare gli dei. Ho sempre amato la loro incoscienza. A scuola ci insegnavano che peccare di hybris, una sorta di orgogliosa superbia, era cosa gravissima, e che gli dei si sarebbero vendicati. Potevi starne certo. A me invece, gli dei, sembravano ingiusti. E bastardi""""." -
Furono baci e furono sorrisi. Dieci anni di Fabrizio De André
Questo libro è il racconto di una rinascita, quella che ha permesso a un giovane cantautore dalla vita sregolata e anarchica di affermarsi definitivamente nel frenetico mondo musicale degli anni sessanta. È anche il racconto di uno smisurato amore e di un disperato bisogno di armonia, sia pure vivendo, come sempre, in direzione ostinata e contraria. I primi anni di carriera sono costellati di canzoni in cui l'amore è al centro della sua poetica: dall'amore libero di ""Bocca di Rosa"""" a quello ferito di """"Marinella"""", da """"Canzone dell'amore perduto"""" e """"Amore che vieni, amore che vai"""" a quello primitivo per la parte più nascosta e degradata della sua Genova di Città Vecchia e Via del Campo. La misericordia con cui volge il suo sguardo agli ultimi, a quelli che sono rimasti indietro, è la stessa che gli serve per rinascere ogni volta, fino a quando non imparerà che per trovare pace deve perdonarsi, prima ancora di perdonare. Fino all'ultimo inverno di venti anni fa, arrivato troppo presto, quando aveva ancora tanto da dire a sé stesso, prima ancora che a noi."" -
Battiti per Gabriella
Il 16 maggio 2014 tre auto, con a bordo un gruppo di giovani musicisti pugliesi, partono alla volta di Craco, il ""paese fantasma"""" del materano, per esibirsi in un concerto di inaugurazione del teatro di paese. La pioggia, l'asfalto bagnato e la strada non troppo sicura, erano il minimo del pericolo quel giorno. Un uomo di origine polacca, in stato di ebbrezza, alla guida di un camion si fiondò in contromano verso le auto dei ragazzi, colpendo con la motrice la seconda, e con la parte telonata la terza. Nella seconda auto, trova la morte Gabriella. Nella terza auto tutti illesi, compresa la figlia dell'autrice di questo libro. Da quel momento la scrittrice scrive un verso, poi un altro e poi un altro ancora. Tutti dettati dal suo essere madre miracolata. Ogni mese pubblica una poesia che non cerca, ma nasce spontaneamente dal suo cuore. La raccolta oggi viene pubblicata quasi fosse un dialogo tra l'autrice Rossella Pompilio e la giovane violinista Gabriella, nell'alternarsi delle poesie di entrambe."" -
Apri gli occhi
Gli anni Settanta furono caratterizzati da una violenza inaudita, ma innescarono anche una serie di stravolgimenti epocali. Sconvolsero le nostre anime, strappandocele dalla schiena. Smossero le acque come fa una mareggiata impetuosa. Furono il soffio di un vento che spazza le foglie morte cadute sulla strada. Niente sarebbe mai stato più come prima. Anna è una ragazzina cresciuta nel quartiere Libertà di una Bari, all'epoca, chiusa e provinciale, che si fa domande a cui nessun adulto ha la capacità e la voglia di rispondere. Eppure Anna, che ritaglia e incolla su un grosso quadernone le immagini e gli articoli sconvolgenti sui morti ammazzati e le bombe e gli attentati e gli stupri, una risposta se la deve pur dare. -
I racconti di Natale
Il tempo di Natale come tempo ritrovato, quello dedicato, quello dell'abbraccio, della fretta sostituita dalla riflessione e dalla dolcezza. Ne abbiamo bisogno? Credo proprio di sì, ed ecco 15 racconti scritti dalla penna di Concetta Antonelli. Così, il Natale delle luci, dei colori, dei canti e degli auguri lascia affiorare il Natale che conta davvero, quello in cui si pareggiano i conti, si comprendono verità fondamentali, supera la cortina della scintille effimere e va in fondo, nel calore morbido e sicuro di quei valori, sentimenti e affetti che sono le ragioni fondamentali dell'esistenza. Il volume è arricchito dai disegni originali di Francesca Ribatti. Età di lettura: da 6 anni. -
Suono la chitarra. Metodo semplice per imparare a suonare la chitarra
I brani arrangiati dall'autore, contengono melodie e accordi adatti anche ad altri strumenti. -
Un giorno perfetto. L'epopea di Casa Giannini nel Novecento barese
Questo libro è un'immersione intensa nelle emozioni. Quello che raccontano i musicisti e gli amici di Bruno, i testimoni di un'epoca, i protagonisti della musica, gli interpreti di alcune bellissime stagioni. È tutto un vibrante ricostruire. Perché davvero intorno a Casa Giannini si è sviluppata una certa città e alcune felici generazioni di musicisti che da Bari si sono mosse per andare a ricamare altre trame altrove, sui palcoscenici, sulle tavole, nelle sale da concerto, nei teatri, negli istituti di cultura dell'Italia e del mondo. -
Vocabolario del dialetto braccianese
Seconda edizione, a grande richiesta, di un lungo e dettagliato lavoro di studio e ricerca linguistica, durato annirnrnRigorosamente in ordine alfabetico, il volume offre un meticoloso elenco di termini ed espressioni tipiche del linguaggio parlato a Bracciano, arricchito da proverbi (in appendice), detti popolari, modi di dire, usi, costumi, tradizioni, curiosità e tanto altro sulla cittadina lacustre e sulla “braccianesità”.rnRispetto alla prima edizione, pubblicata nell’ottobre 2013 e andata esaurita in poche settimane assieme alla sua prima ristampa, l’edizione in oggetto presenta nuovi lemmi, grazie al contributo fornito dai lettori braccianesi, e due nuove e ampie sezioni: “Gente di lago”, sull’attività piscatoria lacustre, e “Quann’erimio munelli”, dedicata all’infanzia. -
Modi incompiuti di morire
Santiago ha 13 anni. Va a scuola, pratica sport, ha due cari amici, un primo amore, ma non è un ragazzo come gli altri. Il suo corpo sembra non obbedirgli più. Da un po' di tempo si addormenta di colpo nelle situazioni più disparate, senza un apparente motivo. In quei momenti, fa dei sogni incredibilmente vividi e angoscianti, in cui realtà e allucinazione si mescolano, sovrapponendosi a quanto sta effettivamente accadendo. Non sono altro che modi incompiuti di morire. Con il tempo, la sua condizione inizierà a mostrare la sua vera natura e a richiedere un tributo. Ben presto Santiago scoprirà di non essere più libero di piangere, ridere, avere paura, innamorarsi senza scatenare una crisi e che esiste una parola per definire ciò che gli sta accadendo. Attraverso l'insolito ricorso alla seconda persona che proietta direttamente il lettore nel mondo di Santiago, ""Modi incompiuti di morire"""" frammenta il flusso della narrazione con sogni, note cliniche e salti temporali che costruiscono la trama pezzo dopo pezzo, come fosse il modellino di una nave alla deriva."" -
Novecento lusitano
Le pagine di ""Novecento lusitano"""" sono un viaggio in dieci tappe: ogni racconto è un decennio del XX secolo e un luogo lontano dalle luci e dai clamori delle grandi città portoghesi. Sulle rive dell’Atlantico, un pescatore subisce la fascinazione dell’arte. Nella pianura dell’Alentejo, una giovane donna e il suo futuro sposo preparano l’anfora che suggellerà la loro unione. Un fratello percorre le campagne lusitane in cerca di vendetta. A Coimbra, un gruppo di amici vuole fare la rivoluzione a ritmo di rock. Sulle alture del Minho, un contadino chiede giustizia a un giudice. Sulle montagne del Portogallo, alcuni uomini devono far fronte a un rogo che mette a rischio la sopravvivenza di un intero villaggio. L’idea alla base del libro è, infatti, quella di raccontare dieci storie a partire dalla geografia meno nota, quella di chi, chinandosi su una mappa, la penetra con occhi che conoscono il territorio. Dieci storie per altrettanti decenni del XX secolo, tutte saldamente allacciate a luoghi inusuali e remoti che a quelle storie danno la tonalità d’impianto. Il risultato è un libro che sembra scritto da un autore portoghese e che Davide Mazzocco potrebbe essersi limitato a tradurre…"" -
Aratro ritorto
Nel profondo sertão baiano, le sorelle Bibiana e Belonísia, figlie di lavoratori di una fazenda, trovano sotto il letto della nonna un vecchio coltello d'argento nascosto in una valigia. Incuriosite, pagano a caro prezzo l'audacia di volerlo toccare, con un incidente che cambia per sempre le loro vite e le costringe a diventare l'una la voce dell'altra. Con il passare degli anni, quella vicinanza finisce però per dissolversi e la diversa prospettiva con cui osservano il mondo che le circonda le allontana progressivamente. Mentre Belonísia si dedica volentieri al lavoro nei campi e al sostegno al padre - Zeca Cappello Grande, curador dello jarê - immerso tra candele, incensi e preghiere, Bibiana si rende conto ben presto della condizione di servitù a cui la sua famiglia è sottoposta da decenni e decide di lottare in difesa del diritto alla terra e contro lo sfruttamento dei lavoratori. Con una trama intessuta di antichi segreti che ha quasi sempre le donne come protagoniste, e all'ombra delle disuguaglianze che si estendono fino all'odierno Brasile, ""Aratro ritorto"""" è un'opera polifonica, che racconta una storia di vita, morte, lotta e redenzione."" -
Child Wood. La collisione delle realtà
Cose terribili avvengono a Child Wood. Avvenimenti che hanno a che fare con misteri centenari, che in questa terra hanno radici tanto forti quanto quelle degli alberi del bosco e ora sembrano essere riemersi, scatenando eventi distruttivi e terribili. Nei panni di Ron Stephenson hai già indagato e risolto alcuni dei segreti della tua città natale, ti sei imbattuto in persone che correvano il rischio di subire una sorte spaventosa, hai scoperto cose che non avresti mai potuto immaginare. La scia di indizi inquietanti che hai seguito finora ti ha portato a un appuntamento col destino. In preda all'angoscia per la scomparsa di tua figlia Chrissie e della misteriosa ragazzina, sei partito per inoltrarti di nuovo all'interno del bosco, questa volta assieme al tuo collega Peters. Lì ad attendervi c'è Clarence, il misterioso vagabondo, pronto a darvi spiegazioni su questa storia e aiutarvi a ritrovare le bambine. Ti aspetta un'avventura serrata fra sentieri tenebrosi, prove rischiose e luoghi oltre la nostra stessa realtà... Affronta questa nuovo mistero con l'aiuto di Clarence. E vediamo se sarai in grado di usare al meglio la sua conoscenza del bosco e del passato. Segui il tuo istinto. -
Giovanni XXI. Il papa portoghese
In questo saggio, il ricercatore Armando Norte ripercorre le vicende di Pedro Hispano (noto in Italia come Pietro Ispano), eletto papa nel settembre del 1276 con il nome di Giovanni XXI. Unico pontefice portoghese della lunga Storia della Chiesa, Pedro rappresenta una figura intrigante, protagonista della cultura del suo tempo; vittima, nel corso dei secoli, di pregiudizi storiografici che lo hanno relegato a personaggio secondario. In queste pagine, la sua personalità è analizzata in maniera scientifica e asettica, ripercorsa accuratamente, per capitoli, nelle tre sfaccettature in cui si è storicamente manifestata: l'uomo, l'intellettuale e il pontefice. Partendo dalle sue origini, ancora oggetto di discussione, l'autore ne ripercorre la carriera nei ranghi della Chiesa fino all'elezione al soglio pontificio, esaminandone le azioni politiche e apostoliche, senza tralasciare la sua enorme produzione scientifica, restituendoci così la figura di un uomo, e di un papa, assoluto protagonista del suo tempo, tanto da meritarsi una menzione nel Paradiso di Dante. -
Con la parola vengo al mondo. Bellezza e scrittura di Clarice Lispector
La scrittura, il lavoro della scrittura sulla scrittura, il corpo della scrittura e il corpo dell'autrice in un tutt'uno: Clarice Lispector, scrittrice, saggista, giornalista e traduttrice ucraina, naturalizzata brasiliana, una delle più grandi voci del '900 letterario. Nove romanzi, numerosi racconti indotti in tentazione di silenzio, un silenzio a parole. ""Con la parola vengo al mondo"""" è diviso in dieci capitoli. Il primo dettagliatamente biografico. Negli altri nove si compie l'attraversamento della pagina lispectoriana, ci si addentra nelle opere districandole: le movenze della prosa, le ricorrenze tematiche, l'atto, l'attività e l'azione della scrittura, le parole cercate e trovate per dire le parole.La scrittura feconda l'intuizione e l'intuizione feconda la scrittura in storie d'amore fino all'ultimo respiro scritto."" -
A Lisbona non è mai lunedì
«Nove autori, nove racconti, nove giornate lisbonesi attraverso i quartieri, le strade, i vicoli di una città tanto bella quanto sfuggente. Un deliberato atto d'amore, schietto, genuino, appassionato nei confronti di una realtà affascinante e misteriosa che non finisce mai di attrarre e sorprendere. Una carrellata di storie e personaggi lunga una settimana, la settimana portoghese. Anzi di più. Un racconto al giorno, da domingo a sábado, passando per la segunda-feira, la terça-feira e via dicendo, con l'aggiunta di due giornate importanti e particolari: il 13 giugno e il 25 aprile. Ecco che cos'è, in sintesi, la presente raccolta A Lisbona non è mai lunedì. E senza la pretesa di stupire o di aggiungere altro a quanto non sia stato già ampiamente scritto in passato. Ma con un unico obiettivo: quello di far smarrire per un attimo il lettore nelle suggestive atmosfere cittadine. Perché, ci piaccia o meno, Lisbona non si può spiegare; Lisbona si può solo raccontare.E allora, buon viaggio!». -
Se non nel silenzio
Barbara Herzog si è trasferita dalla Svizzera in Italia a vent'anni e si è laureata in Lingue e Letterature Straniere con una tesi in Letteratura Africana. Lavora presso lo Sportello Protezioni Internazionali dove dà sostegno a rifugiati ed aspiranti tali. Collabora a progetti contro le Mutilazioni Genitali Femminili in Italia e in Africa. Ha pubblicato la raccolta ""Sopravvento"""" nel 2012 con Raffaelli Editore. La presente raccolta di poesie e racconti esplicita gli anni dedicati al lavoro che svolge quotidianamente.""