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L' improvvisa impazienza
Con una nota di Gianfranco Fabbri. -
Postille (tempi, luoghi e modi del contatto)
Prefazione di Fabio Pusterla. -
Uomo di carbone
Con una nota di Giafranco Fabbri. -
Dove è verde l'ombra. Poesie inedite e sparse (1956-2000)
Prefazione di Diego Conticello. -
Da Arpaise al Carso. Ippolito Donisi
La Grande Guerra 1915-1918 rivive attraverso la storia di un giovane sergente, Ippolito Donisi, medaglia d'argento al valor militare, partito da Arpaise in provincia di Benevento e caduto a 22 anni sul monte San Michele il 4 luglio 1915. -
Civiltà di Benevento. Storia di una città e del suo territorio. Vol. 2: Evoluzione con sovranità. Da Manfredi a Benedetto XIII.
Questo secondo volume di tre ha come titolo ""Evoluzione con sovranità"""" e tratta il periodo che va dal re Manfredi di Svevia che morì nella famosa battaglia di Benevento nel 1266 a papa Benedetto XIII che fu arcivescovo di Benevento."" -
Premio nazionale di poesia «L'arte in versi». 4ª edizione
Il Premio Nazionale di Poesia ""L'arte in versi"""" inaugura quest'anno la sua prima premiazione in territorio marchigiano, nella città di Jesi, per espresso volere di Lorenzo Spurio, Presidente del Premio, che alcuni anni fa assieme a un ristretto numero di colleghi decise di istituire questo concorso. Una attività culturale di portata nazionale che sposa un binomio importantissimo per chi fa cultura: la condivisione della parola e dunque l'utilizzo del mezzo poetico quale forma espressiva e la finalità benefica: ogni anno il Premio si impegna a sostenere una data realtà umanitaria e per questa edizione ha deciso di donare parte dei proventi alla Fondazione Salesi Onlus di Ancona che si occupa delle problematiche relative al bambino ospedalizzato. L'intenzione degli organizzatori del Premio è sempre stata quella di dimostrare particolare interesse anche verso la ricca compagine delle lingue vernacolari, permettendo dunque la partecipazione di quanti praticano l'uso del dialetto da un punto di vista letterario."" -
Shabnam. La donna che venne da lontano
La Nostra tratteggia l'esistenza di Shabnam, donna afghana, a partire dall'infanzia passando poi per la veloce adolescenza che la traghetterà, sull'onda di alcune decisioni importanti prese, a marcare in maniera decisiva la maturità sino alla fine dei suoi giorni. [...] Liliana Manetti ha fortemente iscritto la sua vicenda in una data cornice cronico-ambientale che è quella degli anni '60 vissuti in Afghanistan, un paese che non era scenario di guerra e di odi massificati ma dove, pur vivendo nella povertà e nelle ristrettezze, si conduceva un'esistenza onesta e rispettata. [...] Liliana Manetti con questa sua nuova opera ci fa conoscere da più vicino Shabnam attraverso le sue insicurezze e timori, le sue speranze e i sogni che pian piano riesce poi a raggiungere. Il sottotitolo del libro, La donna che venne da lontano, sta proprio a sottolineare la complessità e la durezza sia in termini materiali, dunque di fatica, sia in termini psicologici di questo itinerario della donna che grazie alla sua forza morale e alla compagnia di un uomo che la ama passa da esistenza derelitta e sfruttata a donna responsabile e retta. -
Le cronache di Fulgenzio Draconzio
È di maghi giardinieri e draghi burloni, abili spadaccine e regnanti legulei, di umbratili bibliotecarie, che narrano le sei eroicomiche ""Cronache dello studioso cosmopolita Fulgenzio Draconzio"""", delle sue peregrinazioni fra i docili declivi della nivea Altavetta e le lugubri rupi di Torretempesta, nei giorni in cui i piccoli Rufina, Crispino e Anselmo riscattarono gli enigmatici elfi di Boscoselvaggio e i Tetri Paladini dello stregone Morgante sfidarono i temerari cavalieri di Arcospezzato. Non credetegli, se lo desiderate, non credete alle canzoni di gesta del bardo Saffiro o al Diario di bordo di capitan Bonaventura: a Fulgenzio, in realtà, non importa. Immaginate. Età di lettura: da 7 anni."" -
Per essere felici. Norme di saper vivere. Il libro della cortesia
Questo non è un galateo pesante, fatto a suon di citazioni, di regole draconiane, un protocollo di corte spagnola, né un vademecum sociale che regoli ogni vostro atto, ma un libro piacevole che consiglia e guida in ogni circostanza della vita chiunque viva fra la gente, senza leziosità e soprattutto senza quella cerimoniosità che non ha da far nulla con la buona educazione. -
Cantine d'autore. Viaggio nell'architettura del vino. Ediz. illustrata
Ecco un’immersione nelle cantine d’autore d’Italia, disegnate e ideate dalle più importanti firme dell’architettura mondiale: quando arte e vino s’incontrano in un connubio perfetto. Questa guida è uno strumento fondamentale non solamente per gli amanti del vino ma per tutti coloro che nel momento della degustazione cercano il piacere del palato e anche quello della vista. Quello delle cantine d’autore è un fenomeno di portata rilevante, al punto da aver condotto alla nascita di neologismi: cattedrali del vino, eno-industria, eno-meraviglie ed eno-nauti. La creatività architettonica, quindi, puntando sulla valorizzazione del contesto circostante, ha intercettato il bisogno di sperimentazione del mondo enologico; l’unione dei due mondi ha dato vita a luoghi di comunione, tra tradizione e contemporaneità. Seguendo le strade del vino e delle storiche cantine, (Alto Adige, Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Umbria, Basilicata, Puglia, Sicilia) vi indicheremo quali sono e come raggiungere le strutture avveniristiche che portano la firma del gotha dell’architettura mondiale. -
Saffran. L'ispettore Parodi e le streghe di Triora
Un nuovo caso per l’ispettore Renzo Parodi, investigatore afro-genovese, e il suo collega siciliano Tore Marotta. La sparizione e il successivo ritrovamento del cadavere di Margherita Bazuro, rinvenuto mutilato e semi carbonizzato sulle alture intorno a Genova è l’ennesimo femminicidio oppure può essere veramente opera di una setta di sgangherati individui che si dedicano a un satanismo di provincia? Le indagini di Parodi e Marotta si intrecciano improvvisamente con quello che avvenne secoli prima a Triora, un piccolo paese alle pendici delle Alpi Marittime, teatro nel 1587 del più famoso e sanguinario processo alle streghe istruito sul suolo italiano. -
Cinetour. Guida ai set cinematografici d'Italia-Guide to the Italian movie sets
Che il Colosseo faccia da sfondo alla terrazza del protagonista de La Grande Bellezza, il film italiano premiato con l'Oscar, è piuttosto evidente. Che i suggestivi Sassi di Matera diventino Gerusalemme in pellicole come ""Il Vangelo secondo Matteo"""" di Pasolini nel 1964, """"King David"""" con Richard Gere nel 1985 e una terza volta, nel 2002, con il film """"La Passione di Cristo"""" di Mel Gibson, è noto ai più. Ma i paradisi di celluloide in Italia sono tantissimi e molti sono dietro casa. """"Cinetour"""" è una guida divertente e pratica per tutti gli appassionati di """"movie turism"""" in cerca di novità, informazioni e chicche ma anche per tutti quelli che vogliono trascorrere un weekend o una vacanza alternativi, alla ricerca delle location cinematografiche e televisive dove hanno girato le star più amate del passato e del presente."" -
Il giornale è il mio amore. Alberto Bergamini inventore del giornalismo moderno
Alberto Bergamini (1871-1962), giornalista e politico del '900 è stato l'inventore del giornalismo moderno. Fondatore e direttore de «Il Giornale d'Italia», il quotidiano più diffuso per decenni nel Centro e nel Mezzogiorno, ha inventato la terza pagina, ha introdotto l'uso delle illustrazioni e delle fotografie, ha messo al centro del giornalismo la ricerca e l'inseguimento costante delle notizie, arrivando a pubblicare sino a sette edizioni al giorno del suo giornale. Senatore del Regno, è stato, insieme ad Albertini e Frassati, l'artefice e l'interprete di una stagione irripetibile della storia politico-giornalistica del nostre Paese. -
Vintage life. Le stagioni della moda indossate tutti i giorni
Le ragazze anni ’20, i ruggenti anni ’60 e la minigonna, gli hippie e i punk, l’edonismo anni ’80 e poi le supermodels e il grunge: un viaggio all’interno della storia della moda per capire le proposte fashion di oggi e interpretare un fenomeno che è anche esplorazione tra mercatini e veri luoghi delle meraviglie (vintage, chiaro!) per costruirsi un look originale e unico. -
Non è un paese per mamme. Appunti per una rivoluzione possibile
Sarà un Paese di mammoni, ma l'Italia non è un Paese per mamme. Non lo è prima di tutto per il lavoro, sempre più difficile da conciliare con la famiglia a meno di non esser ricchi o dotati di nonni da schiavizzare. Non lo è, inoltre, per i partner che le donne hanno al fianco, ancora così restii a condividere la fatica del lavoro di cura da sfigurare malamente nel confronto con i maschi nord europei. Non lo è nemmeno per i servizi che mancano, né per l'idea stessa di città né, in ultimo, per un problema culturale. A dispetto di tante, troppe parole sulla maternità, alle donne che fanno figli viene in sostanza detto: hai voluto la bicicletta? Adesso pedala. Da sola e in salita. Un viaggio nella vita delle lavoratrici, mamme e non, attraverso i loro racconti, le difficoltà incontrate, qualche buona idea da replicare e dati e interviste a esperti e studiosi su lavoro e diritti. Spunti per fare una necessaria rivoluzione nel paese mammone che non ama le mamme. Prefazione di Paola Tavella. -
La gemella sbagliata
Sara, una borghese di buona famiglia, insoddisfatta, con un lavoro che non le piace, separata, apprende dai giornali che la sorella gemella, Marianna, è uscita di prigione dopo aver scontato una trentina d'anni per partecipazione a banda armata e concorso nel rapimento e omicidio di un industriale. Luglio 1970. Quattro donne, allora giovani, Maria, Marta, Sara e Marianna, dividono casualmente lo stesso scompartimento sul treno Milano-Roma. Il treno viene fermato in piena campagna perché, si dice, a Gioia Tauro si è scatenato l'inferno. Un attentato, pare. Le quattro donne passeranno la notte in treno e avranno il tempo di conoscersi. Da quel giorno, e nel corso degli anni, le loro storie si incrociano sullo sfondo dei tragici avvenimenti di terrorismo che hanno sconvolto le loro vite e la storia del nostro Paese. Si ritroveranno, molti anni dopo, tutte e quattro e le due gemelle Sara e Marianna si diranno tutto quello che in trent'anni non sono riuscite a dirsi. Sara, finalmente sollevata dal peso che le opprimeva il cuore, decide con serenità di fare quello che aveva sempre pensato di fare ma che non ha mai avuto il coraggio di portare a termine. -
Destinazione Ravensbrück. L'orrore e la bellezza nel lager delle donne
Alcune erano bambine, accompagnate dalle madri, altre ragazze di vent’anni, madri di famiglia, oppure già anziane. Sui treni che le portavano al campo di concentramento di Ravensbrück, a nord di Berlino, finirono detenute politiche, prostitute, o appartenenti a famiglie ebraiche: reiette da isolare, da eliminare, per il regime nazista. Mille tra le italiane deportate, di ogni età, non tornarono mai: tra loro anche alcune passate per un piccolo e quasi dimenticato centro di detenzione nell’estremo ponente ligure, a Vallecrosia. La storia di queste donne, ragazze e bambine, i ricordi, la capacità che ebbero molte di loro, nonostante la tragedia che stavano vivendo, di ritrovare la capacità di un affetto, di un gesto, di un sorriso, si affiancano ai momenti più cupi vissuti nel lager e, per le sopravvissute, riportati nella vita vissuta dopo. A 75 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, un libro che ripercorre testimonianze e luoghi e la tessitura della memoria di queste donne, della disumanità che hanno dovuto affrontare e del male che ha attraversato l'Europa, monito per allontanare ogni vento di inaccettabili revanscismi. -
Pillole maledette. Lo sport intrappolato dalle illusioni del doping
Dietro il ""doping di Stato"""" praticato per decenni da nazioni ben note e il """"doping consapevole e volontario"""", c'è un mondo sommerso e paludoso. Si ingoiano pillole anche per cercare di vincere un premio di 8 euro, o per guadagnarsi una foto sul giornalino del paese. Questo non è sport. Questo è il marcio dello sport. Dove ci sono tanti colpevoli e troppi silenzi. Prefazione di Xavier Jacobelli."" -
Navi mute. Il mistero sulla morte del comandante Natale De Grazia
Nella notte tra il 12 e il 13 dicembre 1995 il comandante della Guardia Costiera Natale De Grazia muore in circostanze che a distanza di quasi 25 anni non sono state ancora chiarite. Stava andando a La Spezia per acquisire maggiori elementi in merito all'affondamento delle “navi a perdere”, quelle imbarcazioni colate a picco deliberatamente dalla criminalità organizzata con il loro carico di rifiuti tossici. Sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria, all'altezza di Nocera, dopo aver sostato in un ristorante, il capitano muore.“ Morte improvvisa dell'adulto”, diranno i medici legali che firmano il referto.