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La libertà all'improvviso
Mona Desforêt ha la grazia e la giovinezza delle fate. In Indocina tutti gli occhi sono per lei. Nel frattempo il paese sta bruciando, preso tra l'occupazione giapponese, le infamie e l'ascesa del Viet Minh. Così, insieme alla figlia Lucie e al marito, un ufficiale di alto rango coinvolto con il regime di Pétain, fugge in Nuova Caledonia. Nella nuova destinazione, a Nouméa, i giorni sono scanditi da monotonia, ordinario razzismo e nuoto in laguna. Lucie sta crescendo e Mona vive di sogni e immaginazione fino al giorno in cui incappa nella lettura de ""Il secondo sesso di Simone de Beauvoir"""". È la nascita di una coscienza, l'inizio della libertà. Tornata in Francia da donna divorziata e indipendente, Mona introduce la figlia alle lotte femministe e alla guerra per la liberazione anticoloniale dei popoli. Da questo momento in poi, Lucie coltiva un solo sogno: andare a Cuba. Non sa ancora che lì incontrerà un certo Fidel Castro..."" -
Il nemico non è. I cantautori, la guerra e il conflitto sociale
Durante il lungo Sessantotto l’onda della protesta irrora la canzone di poetiche di caratura dirompente: le parole diventano cronaca e poesia dal teatro della storia. Per la gioventù movimentista degli anni Settanta le prove tecniche di rivoluzione passano anche dalle ballate dei cantautori che risuonano dagli stereo, dalle piazze, come nelle aule delle università occupate. La loro contiguità con il tema della guerra e del conflitto sociale è l’argomento specifico di questo libro, nel suo doppio declinarsi argomentativo di lotta combattuta tra nazioni, e di lotta instaurata tra Sistema e individuo. Il nemico non è (da un verso di una canzone di Enzo Jannacci) ha intenti scopertamente politici, a sostegno di due tesi: la prima riguarda lo statuto sociale assunto dalla canzone d’autore negli anni Settanta; la seconda inerisce al conflitto Stato-individuo. Un conflitto oggi taciuto e a quel tempo persino rappresentato/cantato. Di questa azione coercitiva ha sempre fatto le spese il cittadino comune. Militare in divisa o burattino senza fili che sia. -
Cinque cerchi di separazione. Storie di barriere di genere infrante nello sport. Nuova ediz.
Come nella politica, nell’arte, nel costume e in qualunque altro ambito, sono gli uomini ad aver scritto la storia; le donne restano in secondo piano, la loro è un’assenza rumorosa, quasi scontata. Prima escluse, poi fatte entrare dalla porta di servizio, poi pagate meno per fare le stesse cose, e ancora esigua minoranza nelle sedi in cui si prendono le decisioni, per entrare nel mondo dello sport le donne devono superare ogni genere di resistenze. L’autore mostra come la discriminazione sia un concetto storicamente determinato e veicoli una rilevante differenza d’approccio: “quando è principalmente la linea della classe sociale di appartenenza a determinare l’inclusività, quella del genere non risulta altrettanto escludente.” Lo sport si è mostrato classista (e razzista) prima che sessista. -
Perché Sanremo è Sanremo. Da «Grazie dei fior» a «Me ne frego». Storia del Festival più amato dagli italiani. Nuova ediz.
“Anche noi abbiamo il nostro richiamo militare obbligatorio. Possiamo non aver cantato mai, neppure sotto la doccia. Possiamo non amare le canzoni, ma quando la Patria canora ci richiama in questo periodo dell’anno, tutti davanti al televisore per il Festival di Sanremo. Ubbidiamo lamentandoci come sotto la naja.” Beniamino Placido, La Repubblica, 24 febbraio 1993. Nel racconto di settanta edizioni di un Festival cominciato il 29 gennaio del 1951, e capace di registrare nell’ultima edizione ancora il 54,78% di share televisivo, si ripercorre l’evoluzione (o involuzione?) del costume e del gusto del nostro Paese. -
Docherty. Nuova ediz.
Il figlio più giovane di Tam Docherty – Conn – nasce alla fine del 1903 in una piccola cittadina di minatori della Scozia occidentale. Al momento della nascita, Tam promette a se stesso di fare di tutto affinché la vita non inghiottisca il suo ragazzo a spizzichi e bocconi così come è accaduto a lui. Coraggioso e al tempo stesso indagatore, Tam Docherty si rivela un leader dotato di una forza imperturbabile, è un punto di riferimento della cittadina mineraria in cui vive con la moglie Jenny e i figli Mick, Angus, Kathleen e Conn. Fulcro del romanzo è il racconto dell'epico sciopero del 1926 dei minatori a cui aderirono altre categorie di lavoratori dando così il loro sostegno politico. A detta dello stesso autore, a sua volta figlio di minatori, Docherty è una dichiarazione d'affetto verso gli uomini e le donne che si sono battuti e hanno perso. Una dichiarazione onesta e sincera che nel romanzo assume la forza narrativa tipica dei grandi classici. -
Il parlamentare. Un'autobiografia
"Il parlamentare"""" è considerato il primo romanzo politico in lingua inglese ed è un capolavoro di arguzia, una critica devastante dell'autonomia politica di fronte agli interessi del mondo economico e l'interesse personale. Il Protagonista è uno scozzese appena tornato dall'India che acquista un seggio in un quartiere marcio. Questo romanzo è uno studio sulla corruzione del parlamento inglese pre-riforma (1832) che sorprende per la sua attualità... John Galt ha la capacità di mostrare quale sia la vera funzione di un parlamento, al di là delle dichiarazioni di facciata della retorica democratica." -
Tatty. Un'infanzia dublinese
"Tatty"""" racconta la storia di una ragazzina di Dublino che lotta per sopravvivere e crescere in una famiglia disfunzionale. Da quando la bambina ha quattro anni, fino ai suoi quattordici anni, la voce di Tatty evolve insieme alla sua percezione di quel che le accade intorno, permettendoci di entrare nei suoi pensieri e di osservare insieme a lei la fragilità della vita, ciò che gli adulti possono farsi l'un l'altro, e soprattutto ciò che possono fare ai figli. Tatty vive in una casa ordinaria insieme al padre, alla madre e ai fratelli tra le quali Deirdre. Ma nella casa aleggia anche un'altra presenza che Tatty sente, più che vedere: il conflitto tra i genitori e la crescente dipendenza dall'alcol. Ambientato a Dublino tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, Tatty è una cronaca del suo tempo. Il risultato è un romanzo sconcertante che continua ad accompagnare il lettore anche dopo molto tempo che ha richiuso il libro." -
Il cavo dell'onda
Quando l'amore non sboccia e rimane idealizzato, entrano in gioco le paure. In questo romanzo, Alice Rivaz ne mostra le ombre lunghe e non esita ad esplorare le situazioni comiche, felici o tragiche che ne derivano. Opera della maturità artistica, ""Il cavo dell'onda"""", seguito di """"Come la sabbia"""" (1946), è stato pubblicata solo ventuno anni dopo, come se Alice Rivaz avesse voluto prendersi il tempo e la distanza necessari per comprendere la situazione dell'Europa prebellica. Le sue profonde analisi delle aspirazioni e degli errori dei protagonisti possano essere letti indipendentemente dal romanzo che lo precede. Soprattutto se piacciono i contrasti creati dalla neve in primavera."" -
L'uomo nel mezzo
Alla vigilia dei quarant’anni Luca è un uomo sicuro di sé: piacevole, benvoluto, attraente. Ha un lavoro che lo appassiona nel mondo dell’arte. Una vita ricca di interessi e amici. Nessun rimorso, nessun rimpianto. E allora, chi gli ha spedito quella maglietta color salmone? E perché un tale evento all’apparenza innocuo, si sviluppa inesorabile in una persecuzione inquietante? Mentre cerca di venire a capo di questo mistero, Luca si muove in una Milano contemporanea e fremente, che gli appare sempre più torbida e oscura. È evidente che qualcuno lo ha preso di mira, ma chi può essere? Un antico amore, un rivale in affari? Riuscirà a fermarlo e a riprendere il controllo della sua vita? -
Love is a human right. Omosessualità e diritti umani
Dai mancati riconoscimenti legislativi fino alle condanne, alle persecuzioni e alle torture, l’omosessualità e l’identità di genere rappresentano purtroppo campi molto “fecondi” per la violazione dei diritti umani più elementari. Questo libro, dopo un’ampia premessa sulla storia sociale dell’omosessualità e sul suo rapporto con le religioni, con la scienza e con la medicina, da un lato offre una approfondita panoramica sui principali trattati internazionali che tutelano l’identità di genere, e dall'altro racconta, attingendo alle ricche documentazioni di Amnesty International, dei casi emblematici di violenze e soprusi che ci ricordano che, nonostante i progressi e gli avanzamenti, la strada da percorrere è ancora molto lunga e piena di difficoltà. Libro patrocinato dalla sezione italiana di Amnesty International. -
La metropoli come mondo in rovina
«… la metropoli ha distrutto la città ma non è riuscita a liberarsi delle sue virtù. Le temibili virtù della civilizzazione. Credo di avere qualche ragione nel dire questo. E vorrei riuscire a dimostrarlo qui con voi, procedendo in ordine sparso. Con il rischio di perdermi. Esattamente come accade a chi si avventura per le strade della metropoli.»rnrn""Tre brevi testi tra i tanti che per vari decenni, a partire da 'Forme estetiche e società di massa' (1973), ho elaborato mettendo al centro del mio discorso l'esperienza metropolitana. Sono testi che segnano tre tappe di tale costante mia attenzione al tema di cui l'ultima in ordine di tempo è la più estesa. Un testo che, grazie a un convegno organizzato da Benedetta Bini presso l'Università della Tuscia a Viterbo, mi ha consentito di fare il punto sulla questione: perché è stato ed è così importante parlare di metropoli quale sia la disciplina che mettiamo in campo. La relazione risale a pochi anni fa. Pronunciata con qualche tono di congedo: in parte conclusiva, una sorta di ricapitolazione, ma consapevole, per quanto ancora solo in parte, della polverizzazione della metropoli nel montante clima delle reti: un essere e fare mondo fuori del tempo e dello spazio della storia e delle sue identità sociali. Delle sue estetiche, etiche e politiche."""" (Dalla nota introduttiva)"" -
I riflessi di «Black Mirror». Glossario su immaginari, culture e media della società digitale
"Black Mirror"""" è una serie televisiva antologica in grado di interrogare in maniera radicale il senso del rapporto tra l’uomo, la società e le tecnologie nel tempo presente. Questo volume si propone quale glossario a più voci, con l’obiettivo di interpretare, nelle trame dell'angosciante distopia messa in scena, il mutamento delle culture, dei media e degli immaginari nella società digitale globalizzata in cui viviamo." -
L'immaginario rubato. Senza arte, ogni società è indifesa
Anno 2019: come aveva previsto Victor Hugo in Melancholia, un progresso snaturato e innaturale ha finito per dare un’anima alla macchina ed estirparla dall'uomo. Il cinema, che avrebbe potuto e dovuto essere la summa di tutte le arti, è invece divenuto strumento e complice dell'aridità finanziarizzata in cui oggi il genere umano è immerso fin quasi al soffocamento. Depauperato e deriso, il patrimonio artistico europeo è stato saccheggiato dall'industria cinematografica nordamericana e usato per condizionare e indottrinare il pubblico. Ma, mentre il nostro continente, mai come adesso vecchio, sembra non avere la forza di reagire, forse c’è ancora una speranza... Con interviste a Roland Devolder, Giulio Sapelli, Josefina Nucci Howell, Laura Fanti, Mariano Equizzi. -
Mutazione e cyberpunk. Immaginazione e tecnologia
«Nell’epoca presente la mutazione investe il corpo e la mente individuale a partire da una trasformazione delle tecnologie, della produzione e della comunicazione sociale. L’insieme delle trasformazioni ambientali – la chimica della natura, la chimica dell’ecosfera mentale, la Psicochimica – crea intorno all’organismo cosciente condizioni alle quali l’organismo cosciente non è adattato.»rnrn""Nel 1992 usai per la prima volta un browser di navigazione, nel 1994 ebbi il mio primo indirizzo email. E in quello stesso anno organizzai a Bologna un convegno internazionale che aveva il titolo Cibernauti. In quel convegno una dozzina di teorici, tra i quali Derrick de Kerkhove e Pierre Levy, presentarono per due giorni le loro ipotesi e le loro immaginazioni sul futuro della rete. rnIn quegli anni scrissi i testi che compongono Mutazione e cyberpunk, un libro che uscì a Genova, con l’editore Costa & Nolan (una casa editrice che faceva dei libri bellissimi, ed era diretta da una donna energica e molto simpatica). Quel libro è la sintesi delle scoperte letterarie e filosofiche del decennio precedente, ma anche la mia introduzione personale e politica all’epoca nuova che si poteva condensare intorno alla parola “Internet” che aveva cominciato a circolare.rnDa Deleuze e Guattari avevo imparato che l’attività del filosofo è prima di tutto quella di creare nuovi concetti, e nuove parole capaci di incarnare concetti. rnInfosfera, psicosfera e psicochimica, ciberspazio e cibertempo, Tecnomaya, cosmovisione barocca: ecco le parole che avevo catturato nelle mie letture e che cercavo di tradurre in strumenti per l’analisi di una realtà che stava emergendo confusamente."""""" -
Il furfante inglese
"Non è più il Robinson Crusoe di Defoe l’iniziatore di un genere che il canone vuole a tutti i costi originale e che altri natali non poteva trovare se non nell’Inghilterra borghese e mercantile, bensì Meriton Latroon, che come l’autore a più riprese afferma, è figlio di Lazarillo, del Pitocco e di Guzmán, insomma della grande tradizione del romanzo spagnolo e della sua continuazione nella letteratura europea. [...] Il vero motivo di tutto ciò è, però, da ricercarsi in Meriton Latroon e nelle avventure che lo vedono protagonista [...] in un crescendo di rocambolesche avventure, tutte frutto di un ingegno e di una furbizia non comuni, si trasforma, di volta in volta, in mendicante, ladro, giocatore d’azzardo, apprendista presso un mercante, truffatore, bandito di strada."""" (dall'introduzione di Alessandro Gebbia)" -
Di lama e d'ocarina. Storie di tango. Ediz. ampliata
"Montlagòn è la milonga. Senza di lui la milonga non esiste. Senza la milonga, lui, non esiste."""" Caro lettore della quarta di copertina, questa è la storia di Diego Alvaro de Marenquio Manasero y Gregorio, e di come partì alla ricerca dei tre elementi che l’avrebbero reso il più gran tanguero della Pampa. Eroe donchisciottesco in un mondo di passioni, Diego Alvaro etc. etc. suonerà al ritmo di amori, gelosie, perdite e abbandoni, mentre al suo tango si intrecceranno le voci di altri suonatori e ballerini, di amanti e poeti, streghe e diavoli..." -
Le bugie che deludono. Menzogna e vita quotidiana
"Bisognerebbe diffidare di chi afferma di dire sempre la verità, perché delle bugie non possiamo fare a meno. Le bugie stanno alla base di tutti i gruppi sociali, tanto che non solo gli uomini ma anche gli animali ne fanno uso. Tra gli esseri umani, però, le cose si complicano e assumono sfumature e motivazioni diverse. Si tende a trasfigurare la realtà per mezzo delle bugie e questo ci permette di affrontare e vivere con più determinazione le situazioni e mantenere in equilibrio determinati rapporti. Gli scienziati ritengono che una bugia si componga di due parti: quando mentiamo dobbiamo creare la menzogna e anche nascondere la verità. Essere bugiardi dunque richiede un duplice sforzo, che si traduce in una maggiore attività cerebrale. Perché allora le persone dicono le bugie e lo fanno specialmente con le persone che amano? Questa è una domanda che continua ad assillarmi...""""" -
Taccuini postmoderni. Dialoghi e pensieri
“Quando accedo intimamente a ciò che chiamo “me stessa”, mi imbatto in un intreccio di connessioni, di pensieri, esperienze, ricordi. In un insieme di percezioni, in un fascio di energie, di processi diversi che operano in modo autonomo e, come sosteneva Hume, io sono il caldo, il fresco, l’ombra o la luce, l’amore o l’odio, il colore o il suono, il dolore o il piacere”rn""Non un saggio ma un taccuino fatto di pensieri e passioni di carta. Un diario postmoderno perché liquido, altalenante tra profondità e lievità; intimo ed esuberante. Il risultato: una semplice alchimia in cui si mescolano forma teoretica e leggerezza. E i temi su cui riflettere? Pochi, essenziali, inevitabili. Il dialogo con Dio o con il Dubbio. Il dialogo con Se stessi o con lo Spirito libero. Il dialogo con l'Amore o con l'Altro. Il dialogo con il Mondo o con il Reale. Il dialogo con la Morte o con l'Inevitabile."""""" -
Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie
La depressione è il male della nostra epoca. È la malattia più diffusa al mondo ed è la più temuta dopo il cancro. Il nostro anti-eroe ci si imbatte nell'adolescenza e cerca di liberarsene con la disciplina e il metodo di un ricercatore, peccato che la cavia da laboratorio sia lui stesso. Finirà così per autocondannarsi a un’interminabile escalation di sfortune e miserie umane: queste daranno corpo a un romanzo di formazione in cui tragedia e commedia si intersecano e fondono fino a diventare del tutto indistinguibili. -
La casa senza finestre
Una ragazzina di nome Eepersip scappa dalle restrizioni di una casa con muri e finestre per vivere a contatto con la natura, in un mondo molto più bello e puro di quello in cui viva con la sua famiglia. Eepersip attraverserà la pianura, arriverà al mare e infine raggiunge la montagna. La protagonista incontrerà creature oniriche e paesaggi fantastici, che ci condurranno in un mondo incantato e fiabesco.