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L' uomo equilibrista. I vent'anni di musica sul filo
Racconti (e incontri, e ispirazioni) del cantaurore Federico Sirianni nel mondo musicale, tra Genova e Torino (e non solo). E il Tenco, e il teatro. Il volume è dotato di un QR code dal quale si può accedere alle tracce musicali che lo accompagnano. -
Il pranzo di nozze di Renzo e Lucia
Renzo e Lucia sono a fare le foto. Tocca ad Annamaria Suolavecchia, la wedding planner più brava di Lombardia, accogliere gli invitati e intrattenerli fino all’arrivo degli sposi. La donna racconta, in un modo tutto suo, che cosa è accaduto negli ultimi due anni, dalle minacce dei bravi a don Abbondio fino al ricevimento. Marco Giacosa ci accompagna, capitolo per capitolo, con passione e divertimento, in una esplorazione originale del romanzo di Alessandro Manzoni. Perché è facile innamorarsi dei Promessi sposi se sai come farlo. Il pranzo di nozze di Renzo e Lucia è anche uno spettacolo teatrale di e con Elisa Galvagno (Dramelot) e un cooking show con menu originale del Seicento a cura di Chef in Valigia - Fabio Mendolicchio (Kitchen Mon Amour) -
I saggi sanno di essere ignoranti
Francesco Deiana, poeta e slammer, è anche filosofo, sempre a sonetti. E perché no? -
Non disturbare
Una verve comica da Stand Up Comedy, per situazioni in cui tutti ci possiamo riconoscere, tartassati al citofono e al telefono da continue offerte commerciali (e non) a ogni ora. Oggi siamo assuefatti dalla necessità di comunicare, anche quando non lo vorremmo. Marinaccio attraverso questo diario fa emergere il bisogno di non essere disturbati. Ci si immedesima nelle situazioni che assillano tutti: telefonate con offerte commerciali a tutte le ore, i classici Testimoni di Geova, altri dialoghi comici e surreali che affrontano temi di discussione quotidiana. -
Respira
La fuga è una decisione repentina, l’istintivo aggrapparsi a un’occasione irripetibile. Ma fuggire è lungo, estenuante, pericoloso, sanguinoso. Chi fugge viene inseguito e per tornare a respirare deve attraversare un romanzo intero. Denso e teso come un noir all’anticarnrnSopravvivere alla propria morte è un sogno letterario di lunga tradizione. Morire per rinascere, fuggire per vivere, per respirare. E quale occasione migliore, per sparire dal mondo, di una tragedia che il mondo l’ha cambiato?rnL’11 settembre 2001 il protagonista di Respira doveva essere in una delle Torri Gemelle. La fuga è una decisione repentina, l’istintivo aggrapparsi a un’occasione irripetibile. Ma fuggire è lungo, estenuante, pericoloso, sanguinoso. Chi fugge viene inseguito e per tornare a respirare deve attraversare un romanzo intero. Denso e teso come un noir all’antica.rnrn“Quando un aereo colpisce la torre nord tu apri la cassaforte e svuoti il suo contenuto fatto di dollari, tantissimi, guadagnati in nero, e li travasi nello zaino che usi per andare in palestra. Prendi solo i soldi, tutto il resto lo lasci lì dov’è, come se fossi semplicemente uscito questa mattina per andare al lavoro, come tutte le mattine. Tranne oggi. L’unica cosa che riesci a pensare è la parola “sparire”.” -
Memorie di uno psicopatico
Finalmente tradotto in italiano il primo libro del mitico autore di Mosca-Petuški. memorie di uno psicopatico è il folle diario della sua breve permanenza all'Università, prima di esserne espulso…«Una persona incredibile. Una nullità. Un genio. Un originale. Una persona troppo cupa. Il più allegro di tutti. Un poeta. Un tipo strambo. Uno scorbutico. Uno scansafatiche. Una lingua lunga. Oblomov. Terribilmente operoso. Il più incomprensibile degli uomini. Un teppista. Uno silenzioso. Un criminale politico. Un topo di biblioteca. Un anarchico. Un idiota. Un filosofo. Un ubriacone. Un bambino. Una testa di cavolo. Uno che scalda il banco. Uno che non ride. Un farfallone. Un buontempone. Una carogna. Un cordialone. La smetta con questa putrida demagogia. Ecco chi deve essere rieducato. Un tipo terribilmente interessante. Sostituirà l’educatore. Voglio essere tuo compagno. Lo sa il diavolo, cos’hai in testa. Su, diventiamo amici. Sarò il tuo capo alla gioventù comunista. Un tipo oscuro. Facciamo conoscenza. È interessante chiacchierare con te, adesso tutti i miei pensieri si rivoltano sottosopra. Eccetera. Eccetera. Eccetera.» Venedikt Erofeev -
Non risponde mai nessuno
Cosa succede all'essere umano quando, messo ai margini della società, prende coscienza dell'irreversibilità del suo stato? Dopo Voi, onesti farabutti, Simone Ghelli torna a parlare di abbandono e resistenza quotidiana in una chiave più intima e privata, dando voce a dieci esseri umani, eroi in minore che, con dignità e fierezza, condividono le loro storie, lasciando a noi lettori la scelta di scoprire le loro ""chiamate mai risposte"""". La prosa di Ghelli, con il suo andamento piano e sapido, riesce a scavare dentro ognuno di noi estraen-done sensazioni e ricordi che non abbiamo vissuto, ma ci si presentano vivi come e più dei nostri. I personaggi e le situazioni le conosciamo già, in qualche modo ci hanno toccato, che sia un parente """"particolare"""", una vecchia casa di famiglia che cade a pezzi sui ricordi che vi sono racchiusi, una difficoltà quotidiana o di relazione, un animale domestico sofferente per cui """"bisogna"""" fare qualcosa, e così via. Ci troviamo coinvolti con delicatezza, ma senza riguardi. Ci si commuove e ci si arrabbia, si resta anche frustrati. Si resiste, appunto. Si reagisce. Siamo noi, e sono così quelli che ci circondano. O meglio potremmo essere noi..."" -
Senti cosa ho scritto
"Senti"""", dice il poeta. Senti come """"ascolta"""", e spesso vuol dire """"ascolta dal vivo"""", o senti come """"senti con me le cose che ho sentito sulla mia carne, nella mia esperienza"""". Perché la poesia nasce dentro, ma è condivisione. Introduzione di Roberto Mercadini" -
Primo amore. Testo russo a fronte. Ediz. bilingue
Primo amore, composto nel 1860, è una «povest’ (racconto lungo), che però nella biografia artistica dell’autore ricopre un ruolo di primo piano», ci dice Massimo Maurizio nell’introduzione al volume. Il romanticismo, con tutto il suo mondo, è già anacronistico all’epoca della stesura, ma consente al grande scrittore russo di aprire una finestra critica – a tratti compiaciuta – sul progressivo disfacimento di una società. «Turgenev si fa beffa delle pose dei suoi personaggi», e anche dell'Amore, che è un inutile gioco di società, un capriccio non senza cattiveria. Ne fa le spese il più giovane, che al suo “primo amore” perde l’innocenza, venendo scavalcato nelle grazie della bella principessina di cui si innamora dal proprio padre (e con questo, probabilmente, fa un passo decisivo, per quanto sofferto, nel passaggio da ragazzo a uomo).«Lo scandalo seguito alla pubblicazione di Primo amore è spiegabile, ovviamente, con la visione moralistica e ipocritamente bigotta delle relazioni sociali, ma anche – forse – con il riconoscersi dei critici e dei lettori nella narrazione impietosamente realistica delle macerie di un tempo che non riuscì a fare mai davvero i conti con se stesso.» -
Il luna baci
"Quanto tempo è passato dall’ultima volta che siete stati al Luna Park? Avete voglia di venirci con noi per fantasticarvi un po’? Troverete i baci filati e quelli caramellati, i mazzolin di baci e i palloncini muà muà. Con l’arcobaleno tra i capelli, sulla ruota panoramica dei baci potreste sembrare una girandola nel cielo, una girandola di baci. Seguite le stelle del vostro universo e poi sempre dritto. Troverete poeticamenti: medicamenti per l’anima. Pellicole di smalto colorato, parole. Abiterete poesie astratte che aumenteranno il vostro tasso arcobalenico nel sangue e potrete adottare un unicorno fuori moda… ma soprattutto… riacquisterete “il coraggio d’amore”."""" (Prefazione di Guido Catalano)" -
Matelda cammina lieve sull'acqua
Matelda, ex promessa del nuoto durante gli anni Quaranta, trascorre la giornata del suo ottantaquattresimo compleanno dedicandosi alla preparazione della cena per la riunione di famiglia, ripercorrendo le fasi salienti della sua vita, inevitabilmente influenzate dalle trasformazioni sociali e culturali del secolo. Matelda ama l’acqua; ha tre figli con i quali è cresciuta nell’alternanza di desiderio di emancipazione e riconoscimento dei propri limiti; ha un marito a cui consegna onestamente l’imperfezione del suo essere donna e moglie; infine, ha una dirimpettaia di cui invidia lo stile di vita: sono questi gli ingredienti alla base del racconto e della costruzione di un menu molto particolare, anzi intimamente personale e, proprio per questo, così simile a quello in cui possiamo riconoscerci tutti. La storia di Matelda ci coinvolge in un percorso di riconciliazione generazionale e ci ricorda di come, spesso, si sia presuntuosi della propria giovane età o della propria saggezza e, magari, dimentichi o ignari della ribellione per la conquista della libertà. -
Amore a tiratura limitata
"Amore a tiratura limitata"""" è l'esordio letterario di Valerio Di Benedetto che ha già una biografia di tutto rispetto nel mondo televisivo. Dice di essersi scoperto poeta, ma ormai sappiamo che la forma poetica si addice ai performer che vivono di palchi e di folle di spettatori. Il suo mondo di parole, che ha sorpreso lui stesso e sorprtende il lettore, anche live, da un palco. Nell'introduzione scrive: """"... mi sono lasciato sorprendere da ogni microscopico dettaglio, senza più aver paura, sorridendo e ringraziando ogni demone che incontravo.""""" -
Di traverso
L’amore, l’abbandono, l’autostima e la fragilità, le nevrosi e l’inadeguatezza, la ricerca della felicità. O almeno di un po’ di pace. Tutto l’universo della vita di una donna visto con lo sguardo della psicologa, il suo lavoro, ma con la lente magica della poesia. -
E dentro luccica. Nuova ediz.
C'è poesia in una pasta scotta, c'è poesia nel frigo pieno e nelle zucchine che marciscono nel cassetto in basso. ""E dentro luccica"""" è la verità di parole quotidiane da non cercare nel vocabolario, è la mia poesia da mangiare che non ama complicazioni e si riempie di dettagli. Un necessario abc del quotidiano."" -
Lié. Nuova ediz.
Liè è il libro che porta il suo nome. Se dovessimo pensare a un album musicale Lié Larousse sarebbe una cantante ammaliatrice. Lié gioca con le parole, promettente creativa e folle autrice/attrice che scrive anche su LibroArbitrio blog. Da anni con Gianluca Pavia forma il duo di performer Duediripicca. -
Il pane e la neve
Siamo nel 1943. Spedizione ARMIR Armata Italiana in Russia. Partirono in 80000 e ritornarono in 500. Il punto di vista di Dionigi Galvagno è quello di un panettiere, una persona comune, che si trova ad essere tra i sopravvissuti della disfatta italiana, uno dei più tragici eventi della seconda guerra mondiale, tra carestie, gelo e la durezza di un cammino seminato di morte. Un ricordo vivo e toccante a distanza di quasi 80 anni, originariamente un diario scritto per le nipoti. -
Spietate speranze
Gianluca Pavia scandaglia poesia con parole dense come mosto, che sgorgano dalla follia d'animo e mani e cuore irrequieti. La sua bottega d'artista è la strada, il pontile nascosto tra sabbia e mare, il peggior bar della sua periferia, il letto continuamente disfatto, locali stracolmi di fantomatiche figure del caos, la pineta e l'erba fresca, il cielo notturno e quello accecante di mezzogiorno. Di più, vede oltre delineando pianeti ancora sconosciuti dando loro voce, e la possibilità di smaterializzarsi per rinascere nuovi astri. -
Il gigante folle. Istantanee della rivoluzione russa
Pubblicato nel 1918. Chi è ""Il gigante folle""""? O per meglio dire cos’era """"Il gigante folle""""? Immaginate un viandante russo a spasso nell’Italia del 1917, che da studioso e storico della letteratura italiana in quegli anni, durante la rivoluzione russa ritorna in patria come giornalista inviato italiano d’eccellenza e ne segue questo capolavoro. Zabughin si accorge subito che quella rivoluzione avrebbe portato presto a una dittatura, a differenza del resoconto ideologico fatto da John Reed nel famoso libro """"I dieci giorni che sconvolsero il mondo""""."" -
Photomaton & Vox. Nuova ediz.
Photomaton & Vox (1979) è un libro di culto della letteratura portoghese, giunto ormai alla sesta edizione, e qui viene tradotto per la prima volta in italiano. Si tratta dell’opera più amata di Herberto Helder, una sorta di « alfabeto apocalittico», per citare Edoardo Sanguineti, in cui lo scrittore declina in brevi testi di prosa poetica i temi più cari della sua grammatica autoriale: dal rapporto con la sua isola natale alle esperienze esistenziali vissute in Africa sulla scia di Rimbaud e al rapporto con la tradizione poetica europea. Volto e scrittura si sovrappongono in una sorta di autobiografia frammentaria che è al contempo una personalissima arte poetica. Per dirla con Gastão Cruz, Photomaton & Vox «rappresenta, complessivamente, uno di quei punti di oscura intersezione tra la vita del poeta e la vita della poesia». -
Poema bianco. Nuova ediz.
Una storia, un romanzo di voci, in fondo, questo Poema, scritta da un personaggio che non vuole che lo si chiami poeta, né scrittore, né tanto meno paroliere (per quanto in una delle sue vite artistiche sia autore dei testi degli ultimi 5 splendidi dischi di Lucio Battisti, di Zucchero Fornaciari, Minghi, Mietta, Cocciante e tanti altri...). Un capolavoro oltre i confini delle definizioni, irreperibile da tempo e ora ripubblicato in volume: un regalo di Pasquale Panella, che da anni si sottrae alla pubblicazione, a un mondo editoriale in cui non crede (ma forse non del tutto ai lettori, che lo reclamano).