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Ho scoperto di essere morto
Ho scoperto di essere morto è un romanzo, è un thriller, un noir, un mistero da indagare, ma anche, volando dove solo il vero talento letterario può arrivare, un discorso sulla letteratura, una rappresentazione del mondo contemporaneo e delle sue contraddizioni, del suo paesaggio desolante nel XXI secolo. Uno scrittore che fa della scrittura una performance: Cuenca fa di sé, dello scrittore, un personaggio: si scopre morto, e dato che c’è un verbale che lo attesta, deve cercare di scoprire chi l’ha ucciso…Un romanzo sudamericano: allucinato e surreale, lucido e ironico. Umano. Resta addosso al lettore una sensazione strana: lo stile lucido e l’ironia tragica di Cuenca lo accompagnano per tutto il libro, perché l’indagine postuma su quella morte diventa un’indagine su di sé. -
Facebook blues
"Facebook blues"""" è un romanzo sulla (nostra) vita al tempo dei social. Due amiche: Renata, divorziata, è una fanatica di FB, Marta è infelicemente sposata con un marito ormai anziano, che detesta ma non ha il cuore di lasciare. Proprio a lei però accade qualcosa: il grande amore della sua vita, un americano conosciuto durante il viaggio di nozze e con cui aveva avuto una storia clandestina molto intensa, ricompare in rete dopo vent'anni, durante i quali lei aveva creduto di averlo perso per sempre. Un romanzo che, facendo un'analisi spietata e umoristica del magico mondo dei social e delle sue nevrosi che possono dare dipendenza, ci parla di ciò che è proprio dell'uomo. Il bisogno di comunicare, di colmare le distanze, l'amicizia e la confidenza, le incomprensioni che possono essere superate, i figli che si abbracciano anche se sono diversi da come ti aspetti, e l'amore, che quando si incontra, non si deve lasciar andare." -
Volevo uccidere J.-L. Godard
"Volevo uccidere J.-L. Godard"""" è un romanzo a episodi, che parte dall'autobiografia dell'autore per scrivere quella di un'epoca. Attraverso il racconto di vicende realmente vissute da protagonista, Nemec ci fa uno spassoso, ironico, passionale e duro, a tratti rabbioso resoconto di un'epoca, dagli anni Cinquanta all'89: Est e Ovest, sovietici e americani, retroscena del cinema, attori, registi, belle donne, scrittori e spie; il 1968, con il Festival di Cannes annullato per il Maggio francese (""""per colpa"""" di Godard), e con l'invasione sovietica che ha segnato la fine della Primavera di Praga, filmata coraggiosamente dal regista stesso per le strade, tra i carrarmati. Scritti a varie riprese tra gli anni Settanta e i Novanta e inizialmente pubblicati su riviste (in volume nel 2011), i capitoli sono spesso simili a soggetti cinematografici autonomi, raccordati con un montaggio che inquadratura dopo inquadratura li unisce in un unico film scritto su carta e in un manifesto sulla ricerca, umana e artistica prima che politica, della libertà." -
Siria. Lezioni e parole
Sulla falsa riga del libro ""Siria, immagini e parole"""", i ragazzi di una scuola si sono cimentati in racconti, pensieri e riflessioni partendo da un'immagine della guerra in Siria..."" -
Frigorifero mon amour. Nuova ediz.
"Frigorifero Mon Amour"""" è un libro umoristico, ammuffito e con un retrogusto persistente di critica sociale. Il protagonista del libro, Felice, è un marito e un papà che, vessato dalla moglie e dalle temibili figlie, deve fare i conti con la fuga del proprio frigorifero, esasperato dallo spreco di cibo cui assiste quotidianamente. Da quel momento Felice (ma sempre meno) proverà in tutti i modi a ricongiungersi con l'amato elettrodomestico. Alla fine di un turbine di eventi travolgenti: la morte improvvisa della caldaia, le sedute devastanti dal dentista, i week-end deliranti con le figlie e le colleghe fissate con le diete e lo shopping, sarà costretto ad affrontare una rocambolesca quanto grottesca discesa agli Inferi per ritrovare il suo amato frigorifero e il senso della propria esistenza. Il libro è sostenuto dal Banco Alimentare, che combatte lo spreco alimentare ridistribuendo ogni giorno alimenti a migliaia di famiglie in difficoltà sul territorio nazionale." -
La notte dei botti. Nuova ediz.
Un romanzo profetico sulla notte della repubblica, scritto più di trent'anni fa (1994-97), che resta profetico anche mentre vediamo quelle previsioni avverarsi. Cercando di capire che cosa sia accaduto nella ""Notte dei botti"""", un'umanità slabbrata e paradossale è costretta dalle autorità - è un golpe? c'è notizia di resistenti, c'è euforia - nello spazio chiuso di un autogrill che diventa un girone infernale postmoderno. L'unico a fuggire è il «protagonista strano, Scriba, che andava in autostrada con la bicicletta, armato solo dei suoi sensori e della sua inutile preveggenza. Per me l'allegoria della letteratura in quel passaggio così difficile per il nostro Paese...». La scrittura visionaria di un grande autore, tra Ballard e Gadda, che mescola l'alto e il basso, gioca col tempo e con lo spazio, moltiplica i punti di vista e cantilena le sue ripetizioni creando un'atmosfera chiusa e ossessiva."" -
Tutto dovrebbe essere migliore
33 brevi testi di una lucidità disarmante, pezzi punk suonati con lo strumento del silenzio, dello sguardo e dell'ascolto rivolti verso di sé. Una giovane donna che affronta i propri paradossi, e quelli altrui. E trova dentro di sé tutto quello che serve per stare meglio, per tentare il cambiamento necessario, per non subirlo. Amore compreso. 33 momenti messi a fuoco nel flusso di immagini mosse e senza fine della realtà, 33 stanze imbottite che assorbono il rumore, il tempo e l'inutile somma di cose della quotidianità. Le parole diventano pensiero, piccoli apologhi senza morale, lampi di riflessione. I titoli sono esemplari. Perché la cura di sé ha bisogno di tempo disteso. 33 piccole prose che offrono al lettore soprattutto quello che è fuori campo. -
La vita è stanca
Berlino: nella città un tempo divisa dal muro e sempre più colorata, i gemelli Annalia, expat in fuga da se stessa, e Andrea, cercano di ritrovarsi, prima fratello e sorella, adesso sorella e sorella. Le loro vite tornano ad amalgamarsi, tra animali parlanti, un cane e un vecchissimo e saggio gatto, un musicista e una senzatetto filosofa, fantasmi che si abitano fisicamente nei sogni e routine prive di realtà. I rapporti tra i protagonisti sono “deboli”, ma necessari, e non meno assoluti, dato che tendono all'amore. Perché “la vita è stanca”, ma non può deludere. La scrittura magnetica di Hardy agisce come uno zoom sugli snodi più personali, e la fotografia taglia tutto il romanzo, creando un universo di fascinose appartenenze, di ombre, richiami e ricordi: il mondo sotterraneo s'incontra con le nuvole del cielo. Il resto, “è tutto un autoconvincimento”, ma non importa. Una storia gentile, in cui i tutti cercano il senso della loro esistenza, e psicotica come la realtà in cui viviamo. -
Brace. Testo hindi a fronte. Ediz. bilingue
Jacinta Kerketta è riuscita ad affermarsi in India e all’estero grazie a una vivace creatività e a uno stile poetico che mescola impegno per la causa ādivāsī con freschezza e originalità di espressione. Si tratta di una scrittura piana e suggestiva, nella quale si percepisce il ritmo narrativo della tradizione orale. Le poesie di Kerketta sono legate alle sofferenze e alla rabbia delle società tribali dell’India e danno voce a storie di sfollamenti, violenza, fame, dighe, guerriglia maoista, corruzione e apatia di chi dovrebbe governare. Inoltre, dai versi emerge forte e risoluto il punto di vista femminile. Vivendo un’esistenza al confine tra la cultura del villaggio la realtà urbana, Jacinta esprime un forte legame con la terra, la foresta e le acque che costituiscono il fondamento dell’identità ādivāsī e che sono minacciate dalle politiche di sviluppo dello stato indiano, senza mai scadere in un eco-romanticismo di repertorio e nel rifiuto della modernità. -
Casamatta
Casamatta (El Blocao in spagnolo, con parola presa a prestito dal'inglese Block House) è riconosciuto come un capolavoro dell'avanguardia del Novecento, e racconta in modo inedito e una prosa chiara, veloce e modernissima della nascita dello spirito rivoluzionario e repubblicano tra i soldati al fronte di una guerra coloniale spesso dimenticata, ma che ha conseguenze ancora oggi, quella tra Spagna e Marocco. Vi troviamo la vita militare di un esercito non efficientissimo, contro i ""moros"""", il fervore delle idee, progetti incendiari e dinamitardi, l'amore e il fascino per una donna rivoluzionaria dura, forte e coraggiosa, una rosa sensuale della rivoluzione, che coinvolge il protagonista, idealista come solo uno studente mandato al fronte può essere, a gettarsi nella mischia vera, e a diventare uomo."" -
E lucevan le stelle
La storia tedesca del Novecento e le tradizioni di una piccola isola del Sud Italia si intrecciano con le vicende personali di una donna apparentemente come tante. Ulrike è morta, ma la sua anima è intatta: decide di impiegare il tempo in cui verrà accompagnata nel luogo della dispersione delle ceneri ripercorrendo la sua vita e quella di quattro generazioni della sua famiglia. Nell'alternarsi di passato e presente, la protagonista si confronta con il dolore che fortifica e con quello che distrugge, riflette su ciò che è stato e ciò che non sarà più, indaga sul senso della vita, dell'amore, dell'arte. Fino al momento di sprofondare nel mare cristallino da lei tanto amato. -
Il lago. Nuova ediz.
Un ragazzino che non ha nulla compie il suo viaggio solitario, brutale, quasi animale, sulle sponde di un lago che si prosciuga (non sono mai nominati i luoghi, ma possiamo facilmente riconoscere il lago d'Aral, in ex URSS, ridotto fino al 90% della sua estensione in pochi decenni, una delle più gravi catastrofi ecologiche di sempre), dove le persone sono esse stesse resti di se stesse, malate e perse. Un romanzo di formazione duro e ruvido: un ragazzo diventa uomo in un corpo a corpo con un ambiente apocalittico e allucinato, parte perché deve cercare, e torna a casa per poter trovare. Perché la vita alla fine del mondo può finire subito dopo che sia incominciata, ma non è detto. -
Innuendo. Vol. 1: Incubi e risvegli.
Un infame con superpoteri, una tribù misteriosa, una partita di poker, l'amore, i demoni, un gatto: questi gli ingredienti con cui Paolo Zardi imbastisce Incubi e risvegli, il primo episodio di una storia cupa e divertente sull'egoismo dell'animo umano. Illustrata da Luca Gagliasso, Innuendo è la prima avventura di Miraggi edizioni nel mondo dei fumetti. Una graphic novel a episodi che scenderà nel profondo dei personaggi e dei lettori, per portare in superficie emozioni sincere e sentimenti ambigui. Un personaggio e il suo mondo, interpretati ogni volta da uno scrittore diverso. -
Autismi
"Autismi"""" sono recitativi d'autore alle prese con la crudeltà quotidiana dei nuovi lessici famigliari. Giacomo Sartori indaga con uno humour sferzante uno dopo l'altro i teatri e le messe in scena dell'esistenza spostando ogni volta più lontano la soglia della verità insostenibile. Le parole care, i gesti gentili, perfino gli sguardi di chi veglia su un defunto parente suggeriscono stati mentali parossistici, e nello stesso tempo struggenti. Un'opera, una galleria di ritratti storpiati da sentimenti non espressi - quello della sorella, quello della propria città, profondissimo quello del suocero - in cui il lettore potrà riconoscere ora un antico dolore, una leggera gioia, il ritmo incalzante del tempo. Una voce unica - quella di Giacomo Sartori - in grado di osservare senza alcun moralismo gli attimi che molti si ostinano a chiamare vita." -
Racconti molesti
Sette racconti di passioni forti, travolgenti e smarrimenti personali, tra ironia ed erotismo. È il ritratto di un'Italia dedita al lavoro e ai doveri familiari che si scontra con le ""emergenze di una contemporaneità destabilizzante"""" tra fughe, ammazzamenti, deliri di coppia, capodanni da brivido e chiacchiere velenose, sullo sfondo di un profondo Nord sempre più incontrollabile. Non ci sono eroi, la natura circostante non aiuta e la razza padrona balla sull'orlo del vulcano. Per capire dove stiamo andando, oltre le cronache televisive. Scoprirete quello che potremmo essere..."" -
Autostop per la notte
«Di solito ti caricano i ragazzi giovani, spesso alla guida di utilitarie scalcagnate che non hanno l'aria di poter percorrere tanti chilometri. Questa volta si è fermato qualcuno che guida un'Audi [...] e capisci subito che non avete niente in comune.» Il proverbiale passaggio da uno sconosciuto getta il giovane protagonista di ""Autostop per la notte"""", assetato di vita e trasgressione, in un turbine di sesso, droga e violenza ambientato nel torinese. La notte e la strada non sono solo uno scenario perfetto per un thriller che ricorda Fuori orario di Scorsese, ma un mondo parallelo molto pericoloso in cui si gioca con regole particolari."" -
La chioma di Berenice
Emilio L. è uno scrittore di fantascienza che parla con la propria macchina da scrivere e vive in una periferia immaginaria e insieme concreta degli anni Novanta. Un giorno, dalla finestra, Emilio vede una donna correre via È Berenice, una giovane prostituta del quartiere… e questa è l’ultima volta che Emilio vedrà Berenice, perché Berenice non sta solo correndo, sta fuggendo. Perché fugge Berenice? Per scoprirlo, dovremo perderci nel racconto corale di quella giornata, attraverso vertiginose divagazioni e salti temporali che non solo sfaldano la narrazione come una roccia scistosa, ma la amplificano rendendo passato, presente e futuro piani simultanei al confine tra realtà e immaginazione. Anzi, futuro, presente e passato – perché nella ""Chioma di Berenice"""" i fatti, i fattoidi, i sogni e soprattutto i (numerosi) personaggi sono determinati in virtù del loro futuro piuttosto che del loro passato. """"La chioma di Berenice"""" è un labirinto cronologico e urbano che riesce a divertirci parlando di solitudini, letteratura, morte, editoria, fine del mondo e altre cose enormi e inafferrabili."" -
Il gioco della verità
Il cinquantesimo anniversario del Sessantotto ha stimolato reazioni di segno diverso, dalle banali rievocazioni – o commemorazioni – dei bei tempi che furono, delle lotte e ideologie perdute, fino al mero marketing per nostalgici ex ragazzi non cresciuti neppure alle soglie degli -anta. Il tutto immerso in un brodo retorico che ci riconsegna l’immagine di quell’anno con addosso un peso di responsabilità e storia che lo allontana da noi molto più della sua reale distanza. ""Il gioco della verità"""" è un libro che ci permette di rivivere, per così dire in presa diretta, lo spirito del Sessantotto: come se sviluppassimo un vecchio rullino di fotografie scattate allora e poi dimenticato. Scritto a quattro mani, giorno per giorno, nell’inverno tra 1968 e 1969, da due brillanti ventenni di solide letture e modelli, e rimasto sepolto per cinquant’anni, """"Il gioco della verità"""" ora ci mostra qualcosa di altrettanto inedito. Un’esperienza rara, dato che tutto quello che è stato scritto sul Sessantotto è stato scritto ex post. E così forse possiamo scoprire davvero e semplicemente come in quei tempi i giovani hanno cambiato il mondo."" -
Il trasloco. Una complicata storia semplice
"Claudia si sbottonò il vestito nero e lo lasciò cadere a terra. Ne avrebbe fatto stracci per spolverare: il tempo della vedovanza era finito. Indugiò davanti allo specchio e provò a riconoscersi"""". Claudia, la protagonista di questo trasloco sia reale che metaforico, è una donna forte, benché la vita l'abbia duramente messa alla prova e talvolta mostri delle fragilità. Ambientato tra Vicenza e Perugia negli anni ottanta, il racconto asseconda il percorso di una memoria al contempo timorosa e ansiosa di riconciliarsi con un vissuto percepito come incompiuto. Descrizioni paesaggistiche e inserti storici, seminati qua e là quasi inavvertitamente, restituiscono nitidezza ai luoghi del ricordo e, in particolare, illustrano affettuosamente la città del Palladio, ritraendola com'era trent'anni fa." -
Il meraviglioso vinile di Penny Lane
Penny Lane, che ha da poco perso entrambi i genitori, vive in una piccola casa di periferia con la nonna. Ha un solo amico, Elleppì, titolare di un negozio di dischi. Proprio lì, il giorno del suo compleanno, ruberà un misterioso vinile che non avrebbe mai dovuto ascoltare.