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L'uomo retorico. Cultura, ragione, azione
In questo libro si va alla ricerca di una visione della ragione umana sostenuta dalla retorica delle origini: una tecnica, questa, concepita affinché ogni cittadino potesse fare uso della parola pubblica. Tale tecnica era adeguata ad un uomo retorico la cui razionalità era anche emotività, capacità di farsi guidare dai sensi, fiducia nelle proprie intuizioni e capacità di confrontarle con quelle altrui. Le principali funzioni della retorica vengono qui passate in rassegna tanto nella loro manifestazione spontanea, e senza dubbio universale, quanto nei loro usi più tecnici, messi al servizio delle istituzioni della società. Il modello della retorica classica, pensato per una società impegnata nella grande avventura di apertura all'Altro, viene trasferito nella società contemporanea, nella quale l'apertura è divenuta sinonimo di universalità ma anche, tragicamente, di disincanto. L'autrice mostra in che modo il modello retorico e la sua pratica dovrebbero costituire uno strumento prezioso per affrontare questa nuova sfida: acquisire fiducia in se stessi in un mondo dominato dall'incertezza. -
Gli uccelli del faro. Breve saggio di filologia alata
Le vicende e le considerazioni di Grifone e Sirena nei cieli dell'Alessandria del secondo Tolomeo traggono spunto dall'inattesa effettiva comparsa dei due ibridi alati della mitologia greca, grups e seiren, nella traduzione dall'ebraico al greco del testo biblico effettuata dai Settanta(due) sapienti venuti da Gerusalemme alla corte del re macedone. Lo splendore e il cosmopolitismo della prima metropoli del Mediterraneo antico, voluta da Alessandro, trovano ricca testimonianza nelle fonti antiche: le note al testo costituiscono il contrappunto documentaristico a una narrazione che, benché affidata alla fantasia e sospesa ""fra terra e cielo"""", non trascura gli aspetti storici e filologici. L'appendice sul lessico sacrale di sostrato, in particolare, testimonia della vocazione all'unità delle popolazioni del Mediterraneo, mare morfologicamente ecumenico intuita già da Alessandro ma oggi ben lungi dall'essere perseguita."" -
Nella città. Alcune questioni del progetto urbano
Nella città è il denominatore comune del volume, convinti come siamo che gli squilibri territoriali vadano affrontati muovendo dalla città costruita, dalla sua storia, dalla sua evoluzione, in una contingenza dove dispersione urbana, crescita delle disuguaglianze, spreco di suolo e di risorse agricole sono malanni che si tenta di curare con ambiziosi programmi di housing, con ispirati propositi di politiche verdi, con la conclamata enunciazione di progetti per incubatori che facciano nascere nuovi luoghi per nuovi lavori; tuttavia davvero grande è la distanza tra gli enunciati, la pratica quotidiana e i risultati della (tentata) applicazione soprattutto nei contesti metropolitani, dove vengono al pettine antichi nodi mai sciolti: la mancanza di studi sviluppati con continuità e profondo rigore scientifico, l'assenza di regole certe e la poca convinzione nell'applicarle, l'inveterata abitudine di cercare le ragioni dell'intervento urbano soltanto dopo averlo deciso, la conseguente estemporanea invenzione di sempre nuovi e inevitabilmente fragili strumenti disciplinari. Scritti di Elio Bosio, Claudio Fazzini, Pier Luigi Paolillo, Warner Sirtori. Viaggio fotografico di Massimiliano Farina. -
Atti del 31° Congresso geografico italiano. Vol. 1
I volumi qui presentati raccolgono gli Atti del XXXI Congresso Geografico Italiano, tenutosi a Milano dall'11 al 13 giugno 2012 e organizzato dall'Associazione dei Geografi Italiani (A.Ge.I) in collaborazione con gli atenei milanesi e lombardi. I testi presentati sono distribuiti in cinque parti che ripropongono l'articolazione in cinque sessioni in cui sono stati suddivisi i lavori del Congresso. Le sessioni, pensate e programmate dal Comitato Scientifico del Congresso, affrontavano secondo prospettive scientifiche differenti il tema generale del XXXI Congresso Geografico, che aveva come titolo generale ""Scomposizione e ricomposizione territoriale della città contemporanea"""". I volumi contengono quindi ottantacinque saggi suddivisi tra relazioni e introduzioni alle Sessioni e contributi."" -
Rivista internazionale di filosofia e psicologia (2014). Vol. 2
"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia"""" è un periodico peer review che pubblica i propri contenuti in full open access, senza richiedere contributi di natura economica a lettori e autori. RiFP si propone come luogo di riflessione critica sui nessi che legano reciprocamente la ricerca filosofica e quella psicologica (maggiori dettagli sotto la voce Info). Manoscritti originali, articoli di rassegna, discussioni e proposte di recensione su temi e volumi ritenuti di interesse per la rivista possono essere inviati in lingua italiana, inglese, tedesca e francese." -
In gioco e fuori gioco. Il ludico nella cultura e nei media contemporanei
"In gioco e fuorigioco"""" indaga uno dei fenomeni che meglio definisce il nostro presente, la progressiva ludicizzazione della realtà, un processo declinato in forme diverse e spesso non immediatamente evidenti. In esso coesistono l'idea di gamification, legata al marketing e all'affermazione del potere del gioco in senso pervasivo e critico, e la considerazione dell'universo mediale contemporaneo come ambiente ideale per il realizzarsi di un più generale """"fare ludico"""". Attraverso un approccio a cavallo fra media studies, semiotica dell'esperienza e teorie del gioco, il testo indaga oggetti e fenomeni significativi che ci circondano, da un lato per ridiscutere la sfuggente definizione generale di """"ludico"""", dall'altro per osservare e descrivere la situazione della realtà contemporanea sotto la lente del paradigma """"semi-ludico""""." -
Antropocentrismo e post-umano. Una gerarchia in bilico
L'antropocentrismo è una delle più radicate tradizioni del pensiero occidentale: fondato sulla superiorità e sulla centralità dell'uomo nell'ordine del vivente, esso ha autorizzato e continua ad autorizzare ogni possibile forma di violenza e di sfruttamento nei confronti della natura e degli animali non-umani. Oggi questa macchina plurisecolare e apparentemente inossidabile - alimentata da categorie, credenze, miti e procedure - vacilla sotto i colpi di nuove domande critiche e di inedite istanze emancipative, molte delle quali trovano posto nel dibattito sul post-umano. Si tratta tuttavia di una macchina complessa e reattiva, capace di risorgere dalle sue sconfitte e di riproporsi nelle più svariate vesti: ad essa bisogna opporre quindi un lavoro critico paziente e capillare, che sappia raccogliere e mobilitare gli indizi di una diversa razionalità filosofica, etica e politica. Di questo compito si fanno carico i contributi raccolti nel presente volume. -
Machiavelli Cinquecento. Mezzo millennio del «Principe»
I saggi riuniti in questo volume rappresentano non solo un omaggio, peraltro largamente dovuto, a uno dei più grandi ingegni della tradizione intellettuale europea nell'occasione dei cinquecento anni della composizione del suo celeberrimo libello, ma sono anche e soprattutto uno sforzo non comune per organizzare uno specchio sufficientemente rappresentativo di parecchie delle attuali tendenze della ricerca internazionale su Machiavelli. Dall'Italia, dall'Europa, dall'America, italianisti, filosofi e storici riflettono sulle frontiere più avanzate della Machiavelli-Forschung, proponendo questioni filologiche, indagini sulla eccezionale e multiforme fortuna - nei più diversi contesti geografici e storico-politici - di uno degli autori più letti e più influenti dell'età moderna, e analisi ravvicinate delle questioni più radicali implicite nel suo pensiero. -
Medico, cura te spesso
La medicina, almeno secondo la nostra odierna concezione, non esiste da sempre. Al contrario, fin dall'apparizione dell'uomo sulla terra, sono sempre esistiti la sofferenza, il dolore, la malattia. Qualunque tentativo sia stato fatto in un lontanissimo passato per guarire o lenire anche solo in parte le sofferenze di un essere umano può essere considerato legittimamente medicina. I primordiali atti medici dell'uomo sono stati i più semplici gesti di pietà, di solidarietà, di preghiera o di assistenza fisica e psicologica verso altri esseri umani. Solo molto tempo dopo, attraverso la trasmissione prima orale e poi scritta delle conoscenze mediche, la medicina è passata da pratica empirica a scienza, ""ma la radice filosofica della medicina è quindi stata in origine prima empatica che scientifica; la medicina è nata dalla solidarietà dell'uomo con l'uomo e dal desiderio di sollevare un essere umano dal disagio, dal bisogno e dalla sofferenza"""". Questo saggio ripercorre la nascita della pratica medica come attività prima etica che tecnica e ribadisce l'inscindibile rapporto """"simpatico"""", di sofferenza comune tra curante e curato, tra uomo sofferente e guaritore di fronte alla scoperta della propria comune morbilità e all'aggressione della malattia. Il rapporto duale tra medico e paziente, uniti nell'irripetibile esperienza della malattia, è stato fondante per la medicina per secoli ma oggi, ad onta delle indubbie conquiste della scienza medica, questa relazione rischia di sgretolarsi..."" -
Proprietà di parola. Derrida e la metafora
La metafora è un concetto decisivo nella concezione e nel metodo di lavoro di Jacques Derrida, decisivo nella tessitura del suo linguaggio. Non solo perché la metafora è il luogo e il banco di prova privilegiato del fatto che il significante precede il significato, assicurandone il funzionamento. Ma anche perché lo stile di lavoro di Derrida consiste nel circoscrivere il significato, analizzando (de-costruendo, nel linguaggio derridiano) il luogo e le leggi della sua costituzione, che riposano non sulla trasparenza di un logos, ma sull'intreccio originario di un rimando, di una dislocazione non visibile a un colpo d'occhio. La metafora è pensata da Derrida come l'origine, come il movimento generativo del suo stesso discorso. Qui si radica l'originario articolarsi della unità e insieme del differire delle classiche opposizioni: sensibile/intelligibile, esteriore/interiore, trascendentale/empirico, tempo/spazio. ""In questo giunto imprendibile, in questo grafico irrappresentabile Ilaria Vigorelli, alla scuola di Derrida, lavora a rintracciare i segni di questa azione unitiva, abissalmente sui generis, nella struttura stessa del logos occidentale"""" (dalla Prefazione di Gianfranco Dalmasso)."" -
Il valore della letteratura. Scritture in onore di Luigi Sampietro
La fede nell'esistenza della letteratura e nel prezioso valore del sapere che essa incarna ed esprime è alla base della ricerca e dell'insegnamento pluridecennale di Luigi Sampietro, professore ordinario di Letteratura inglese e poi angloamericana presso l'Università Statale di Milano dal 1981 al 2013. Questo volume, che raccoglie l'omaggio di colleghi, allievi e amici, è ispirato allo stesso valore e per questo è composto di ""scritture"""" di varia natura, che spaziano dai saggi accademici di critica letteraria della sezione degli Scritti ai tributi creativi - espressi nei diversi linguaggi della narrativa, della poesia, della traduzione, ma anche della pittura e della fotografia - della sezione delle Scritture. Molti contributi rivisitano luoghi della letteratura cari al professore (la poesia di Derek Walcott, una poetessa coloniale, Alice Munro, la traduzione poetica, la letteratura come forma di conoscenza), altri ne esplorano di nuovi, o nuovi aspetti di quelli già noti e consacrati dalla critica (Shakespeare, William Carlos Williams, Hemingway, Shirley Jackson, Jean-Noél Pancrazi, il pittoresco, il posto della letteratura nel discorso pubblico europeo e internazionale). Il desiderio di tutti gli autori è di riconoscere, e festeggiare, la testimonianza di uno studioso e maestro che è stata, ed è, feconda in tutte le sue manifestazioni."" -
Tiratura illimitata. Dal crowfunding ai native ads: inchiesta sul giornalismo che cambia
Quand'è che l'informazione online si è ridotta a essere una sequela di articoli LOL da colonna destra e di gallery di gattini? È possibile conciliare la qualità dei reportage e delle inchieste con la velocità e il basso costo che caratterizzano il giornalismo su internet? Il futuro passa dal crowdfunding, dalla pubblicità nativa, dal mecenatismo, dalla riscoperta delle nicchie e delle comunità; da un utilizzo di Facebook e Google che li renda alleati, e non più rivali, del giornalista che vuole fare approfondimento. Questa ""inchiesta sul giornalismo che cambia"""" mette a fuoco le ultime tendenze nel mondo dell'informazione, per capire quali sono le strade da percorrere per far sì che, in un futuro prossimo, il giornalismo non consideri più """"qualità"""" e """"online"""" come due termini inconciliabili."" -
Dove Platone riceve il battesimo. La formazione come fondamento nell'impero romano d'Oriente
Il volume, risultato delle ricerche per il progetto nazionale PRIN 2009 ""Passioni e politica nell'età globale"""", diretto da Elena Pulcini, è volto a ricostruire le """"politiche del passato"""" che hanno connotato la storia tedesca del dopoguerra, con particolare e inedita attenzione critica per i nessi tra il sentire collettivo, i dibattiti politici, la spettacolarizzazione dei processi giudiziari, le scelte normative e le pratiche di riparazione in favore delle vittime. Il caso tedesco è particolarmente interessante perchè permette di tematizzare una triplice Vergangenheitsbewältigung (superamento del passato): nella Repubblica Federale di Bonn, nella DDR e, dagli anni '90, nella Germania riunificata."" -
Il divenire di una poetica. Il «logos veniente» di Andrea Zanzotto dalla «Beltà» a «Conglomerati»
Il saggio ricostruisce la genesi e lo sviluppo della poetica del ""Logos erchomenos"""" (o """"Logos veniente"""") di Andrea Zanzotto a partire dalla """"Beltà"""" (1968) a """"Conglomerati"""" (2009). L'indagine, condotta sui preziosi materiali autografi del Centro Manoscritti di Pavia, immette il lettore nel vivo del laboratorio zanzottiano degli anni '60 e 70. È qui che, tra le suggestioni provenienti dalla psicoanalisi, dalla filosofia, dalla teologia e dall'antropologia coeve, oltre che dalla fondamentale collaborazione con Federico Fellini, il poeta di Soligo rielabora e attualizza il mito romantico del """"Dio a venire"""". Attraverso l'analisi che ne rivela le molteplici declinazioni e motivazioni storico-culturali, quest'ultimo si rivelerà un'imprescindibile chiave esegetica per comprendere la seconda, più matura fase della scrittura di Zanzotto. Nella selva della postmodernità non vi sono sentieri battuti. Il poeta, e più in generale l'uomo, può solo camminare in una realtà fantasmatica e cosparsa di macerie. Ma se questo è il segno del tempo, dell'epoca, la sua assenza di senso è ciò che continua ad additare ad altro: non una direzione, non una mèta; piuttosto un'assoluta sottrazione nostalgico-utopica, che lascia andare i suoi figli nella più rischiosa e onerosa delle libertà."" -
Un amico fragile. Testimonianze e ricordi per Adriano Manesco
In questo libro sono riportate testimonianze e ricordi dei molti amici che per lunghi anni restarono vicini a Adriano Manesco e degli allievi che tuttora ne ricordano la figura. Le loro voci compongono in modo armonico il ritratto di un uomo interessato alle diverse culture, che è vissuto con naturalezza nel mondo della classicità greca come in quello delle tradizioni orientali, di India, Cina, Giappone. Ugualmente era curioso di conoscere le persone, la loro umanità e unicità, e desideroso di comunicare generosamente quanto sapeva. Adriano Manesco ha trasmesso valori di rispetto per la dignità umana e interesse per la crescita culturale e civile. La sua voce è stata ridotta violentemente al silenzio, in modo del tutto inaccettabile e indegno di ogni essere umano. In queste pagine la possiamo riascoltare attraverso le parole lasciate nella mente e nel cuore di chi lo ha incontrato. -
La croce e il leone. Le relazioni tra Venezia e ordine di Malta (secoli XIV-XVIII)
Venezia e l'Ordine di Malta, una repubblica millenaria e un Ordine di Cavalieri, due destini che per secoli si incrociano, e che si avviano insieme a una fine quasi naturale - fine definitiva per Venezia, mentre per l'Ordine, che ebbe la forza di sopravvivere, fu solo momentanea - con il formarsi degli stati centralistici moderni e il tramonto dell'Antico Regime. In questo volume, il secolare e complesso rapporto tra la Repubblica di Venezia e l'Ordine di Malta viene analizzato, in un periodo cruciale per entrambe, utilizzando la documentazione conservata presso l'Archivio del Gran Priorato di Lombardia e Venezia del Sovrano Militare Ordine di Malta. Lo studio di queste fonti inedite ha permesso di approfondire il variegato ventaglio di relazioni che queste due istituzioni seppero intessere non solo all'interno del bacino Mediterraneo, ma anche nella Terraferma veneta, dove erano ubicate le Commende appartenenti all'Ordine. L'analisi di lungo periodo ha permesso di rilevare, insieme ai frequenti screzi e alle incomprensioni, un dialogo continuo, attraverso il quale due tra le maggiori repubbliche aristocratiche mediterranee seppero sviluppare alleanze militari, interessi commerciali e finanziari, arrivando infine a comprendersi e a riconoscersi. -
L'altro corpo del testo
Il testo si ripiega nelle sue occorrenze semantiche, e la piega si sottrae al rapporto semantico essendo essa la sintassi tra queste occorrenze. La piega sfugge al senso, al gioco del rinvio e della anticipazione. La disseminazione dei significati di un testo non è un gioco di specchi che riflette all'infinito un originale perduto, ma è il rapporto sintattico che impedisce la riduzione all'uno, è l'inabissarsi della piega che determina il suo resistere agli strumenti e ai metodi della semiologia classica. ""L'opera di Derrida divide forse il corso del pensiero occidentale con una linea di demarcazione paragonabile al kantismo, che separò la filosofia dogmatica dal criticismo? Siamo forse di nuovo alla fine di una ingenuità, di un dogmatismo insospettato, che sonnecchiava nel fondo di ciò che prendevamo per spirito critico? È lecito chiederselo"""" (Emmanuel Levinas, Nomi propri, 2014 [1976])."" -
Le radici della scelta. La vocazione per la professione medica
Il problema che qui viene affrontato è quello relativo alla scelta professionale del medico che è indissolubilmente legata alla sua vocazione. La filosofia va a toccare proprio le radici di tale vocazione, le quali si rivelano - forse un po' sorprendentemente, ma non casualmente - vicine alle proprie. La vocazione comune è quella di aiutare gli umani a vivere bene; la scelta professionale è ciò che conferisce capacità operativa alla realizzazione di questo scopo. I contributi che compaiono in questo libro vogliono quindi fornire un aiuto alla migliore comprensione del rapporto tra la scelta professionale e la vocazione di fondo in campo medico. La prima sezione (Vocazione e professione) getta uno sguardo di carattere generale sulla vocazione riconducendola alle sue radici esistenziali e antropologiche, e il pensiero filosofico viene applicato ai fenomeni storici e istituzionali che investono oggi il mondo medico. La seconda sezione (Cura di sé e cura di noi) propone alcune possibili risposte filosofiche alla domanda su come affrontare concretamente problemi così complessi. Il volume porta al centro dell'attenzione alcune testimonianze, narrate in prima persona dai medici, nelle quali vocazione e professione si intrecciano in maniera indissolubile. La vita reale è quindi il fil rouge che compone tra loro le diverse esperienze. -
Ex area Falck. Idee e progetti nel tempo. Ediz. illustrata
L'insieme delle aree un tempo occupate dalle ex acciaierie Falck - 1.500.000 mq in via di trasformazione - sono da quasi 20 anni oggetto di esplorazioni progettuali e investimenti significativi. Diverse proprietà, affiancate da un ancor maggior numero di esperti e progettisti si sono avvicendate nelle stagioni, proiettando nuovi immaginari, costruendo scenari fino al più recente insediamento della Città della Salute e della Ricerca, centro ospedaliero e di ricerca di rilievo nazionale. Nel frattempo l'area nella sua materialità, di cui la popolazione negli ultimi anni poco conosce se non attraverso le recenti iniziative di apertura, si presenta come un luogo inaspettato e vibrante, un ecosistema in rapida evoluzione che ha assorbito usi e pratiche, a volte improprie, un nuovo paesaggio naturale su cui si stagliano i resti delle imponenti strutture industriali. Il volume, nato a valle di un lavoro di ricerca ampio e a più voci, riflette su progetti, attese, immaginari possibili legati alle molteplici identità che l'area incorpora, sollecitandone una possibile coesistenza e ricomposizione. -
Civitas educationis (2015). Vol. 1
Civitas educationis. Education, Politics, and Culture è una rivista internazionale peer-reviewed che promuove la riflessione e la discussione sul legame fra educazione e politica (intesa come dimensione fondamentale dell'esistenza umana). Tale legame ha caratterizzato il pensiero e le pratiche educative occidentali sin dai tempi degli antichi greci, così come testimonia il nesso paideia-polis. La rivista vuole essere un'agorà in cui sia possibile indagare questo nesso da diverse prospettive e attraverso contributi teorici e ricerche empiriche.