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Il dharma e la vita
Denys Rinpoce è il maggiore dei discepoli occidentali di Kyabje Kalu Rinpoce, uno dei più grandi maestri tibetani contemporanei. Con la sua duplice formazione buddista e universitaria, rappresenta il punto di incontro tra misticismo orientale e pensiero occidentale. Ha fondato, dietro incarico del suo maestro, l'Istituto Karma Ling, un importante centro europeo di dharma che per sua vocazione, inspirata da Kalu Rinpoce e Denys Rinpoce, è un luogo di apertura, di incontro e di convergenza fra l'Oriente e l'Occidente. Ogni anno vi si tengono seminari di ricerca, incontri interreligiosi e colloqui transdisciplinari, che stabiliscono dei ponti fra differenti tradizioni, il dharma e le scienze contemporanee. In queste conversazioni con Philippe Kerforne, giornalista specializzato in tematiche religiose, Denys Rinpoce ci mostra come l'essenza della tradizione millenaria del dharma può convivere in maniera armonica con la modernità. -
Roma dei misteri
I Romani fecero propri i Mysteria - detti così alla greca, in senso religioso istituzionale - dopo avere a lungo frequentato l'ignoto, gestito severamente dall'autorità civile. Lo fecero quando il tedio di un mondo ridotto a sterile prassi legale: un mondo di armi e di armati, di moniti e di pene severe aveva spinto l'individuo, vagante tra sotterranee superstizioni, in braccio al Grande Mistero inteso come interrogativo non più eludibile e ad una religione priva di evidenti schemi di compensazione, ma più intimamente necessaria. In tale prospettiva vantano un diritto di presenza nel libro tutti i movimenti e tutti i sistemi in cui e per cui i Romani vennero in qualche modo a fare l'esperienza diretta dell'inconoscibile: i segni e i prodigi, le ierofanie e le teofanie, i misteri come sondaggio e decifrazione dell'ignoto. Ossia, i fenomeni di divinazione, augurazione, oracolistica, aruspicina, astrologia; e i misteri come provocazione, sfida o difesa - sul piano dell'azione e dei poteri - contro la Potenza. Vale a dire la magia, l'alchimia, la stregoneria, il satanismo, con i relativi corteggi. -
Società segrete nel Mediterraneo
In questo volume si è voluto raggiungere un nuovo traguardo, scrivere e descrivere le diverse società segrete oggetto di studio con rigoroso metodo storico, infatti, i sei contributi che compongono il volume, forniscono uno spaccato di alcune delle più importanti società segrete che hanno animato la storia europea e del vicino oriente, tra l'Ottocento e il Novecento. Questo libro fornisce uno strumento in più per affrontare con metodo storico l'argomento delle società segrete, e della massoneria in particolare. Scopo di questo volume è offrire una panoramica su alcune di queste società e di collocarle non solo storicamente ma anche geograficamente, in uno spazio ben definito, quello dell'area del Mediterraneo che si propone come spazio ideale per la nascita e lo sviluppo di numerose associazioni, in parte segrete. -
Neri Flavi. Vita, sculture medianiche e messaggi spirituali dei maestri
È il primo saggio biografico su Neri Flavi, uno dei più grandi sensitivi italiani di fine secolo scorso (1930-1995). Neri Flavi rappresenta anche uno dei più mirabili artisti medianici: scolpiva - mentre era in trance - tronchi di legno con scalpelli da pellettiere totalmente ad occhi chiusi. Numerosi video ne testimoniano le peculiarità. Il libro accompagna il lettore verso l'uomo-Flavi e il medium-Flavi. Raccontando chi era ed esponendo le opere d'arte realizzate dalle entità e le più significative trascrizioni delle centinaia di rivelazioni spirituali manifestate dalle Guide durante le trance per incorporazione (non canalizzazione). -
Virginia (o: que puis-je faire?)
La chiave di lettura che questo racconto lungo di Paolo Maria Rocco ci offre è nella scoperta di un antico breviarium musicale. Nella trama che si dipana attorno al ritrovamento, l'azione e i colpi di scena hanno ben poco rilievo, a tutto beneficio della dimensione 'empatica' che i protagonisti stabiliscono con il reperto e, soprattutto, con l'autore che si immagina alla sua origine. -
La simbologia segreta delle cattedrali gotiche
L'opera d'arte si configura come il risultato tangibile dell'elaborazione umana, tanto della dimensione reale che di quella ideale. In tale contesto, il sentimento religioso rappresenta uno dei sentieri maggiormente percorsi nell'espressione artistica, lungo il quale l'artista ha la possibilità di manifestare, con oggetti e manufatti di vario genere, la propria idea della divinità, tramite un linguaggio, talora criptato, simbolico, allegorico, occulto o, comunque, non comprensibile ai più. Questo discorso vale, in ambito architettonico, anche per le cattedrali gotiche che adornarono meravigliosamente, a partire dal XII secolo, le città dell'Europa medievale. Con il presente volume, si intende indagare, precisamente, circa le caratteristiche del linguaggio, composto frequentemente da allegorie e simboli dal significato misterioso, con cui gli architetti gotici manifestarono la loro peculiare concezione o percezione di Dio e del sacro. -
Le indagini del giudice Angeli
Massimo Angeli è un magistrato, un sostituto procuratore della Repubblica, che si deve misurare con una serie di casi giudiziari all'apparenza irresolubili. Ironico, acuto, conoscitore dell'animo umano, il giudice Angeli conduce le indagini sapendo che la soluzione è quasi sempre lì, sotto il naso, ma che per vederla gli occhi non bastano; serve soprattutto l'intelligenza logica, quella che riesce a incasellare al posto giusto frammenti altrimenti indecifrabili; ma, serve, come lui stesso ammette, anche fortuna. Nove casi giudiziari che si caratterizzano per ritmo incalzante, dialoghi vivaci, descrizioni in punta di acquerello e crescente intensità emotiva: fino all'esito finale in cui il magistrato scopre la verità; ma senza trionfalismi, schermendosi dietro un autoironico understatement. -
I canti
La lettura dei Canti di Paolo Maria Rocco mostra che nel mondo il pensiero poetante risorge come poesia della fine di un mondo. Esso non si limita a prendere atto della fine del mondo fatto dalle comunità di senso, dentro le quali la lotta fra le tradizioni delle culture determinava la condizione per riconoscersi individuo, e dove anche l'esperienza delle forme dell'arte, per dirla a grandi spanne, era ricerca di altro senso. La poesia dei Canti si fa avanti invece nell'assenza di grandi narrazioni o nella inerte presenza della ridotta ad esse garantita nei libri. E per contestare lo stato presente delle cose reinventa una ideologia con cui misurarsi, e lo fa senza rinunciare alla mise en abîme, antidoto, forse il solo, alle rigidità dell'economia politica del segno e della comunicazione. -
Letteratura italiana. Poeti e narratori italiani 2015, testi e critica
L'antologia contiene testi di: Fiorenza Alderighi, Ester Aparo, Antonia Arcuri, Rosario Aveni, Giuliana Bianchi Caleri, Mariella Bottone, Lia Bronzi, Paolo Broussard, Efisio Cadoni, Anna Maria CarlettiLaura Cecchetti, Sara Ciampi, Giuliana Colella, Mario Comporti, Duccio Corsini, Raffaella Cortese, Luigi Crenna, Maria Tiziana Dondi, Grazia Finocchiaro, Edda Ghilardi Vincenti, Drazan Gunjaca, Gesumino Lai, Maria Rosaria Luzi, Cristiano Maiorino, Ettore Malosso, Maria Grazia Maraucci, Ettore Mingolla, Giuseppina Mira, Carmen Moscariello, Giovanna Musolino, Pietro NigroFranca Olivo Fusco, Raffaele Pisani, Elisa Roccazzella, Ciro Rossi, Anna Santoliquido, Edio Felice Schiavone, Sebastiano Ventresca, Gabriele Venuti. -
Quando la pietà era morta. Aspetti della guerra civile 1943-1945
A 70 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale l'autore, ""sine ira et studio"""", fornisce un contributo alla migliore conoscenza della guerra tra italiani combattuta tra l'8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945, gettando nuova luce anche su uomini e fatti dell'immediato dopoguerra. Centinaia di documenti d'archivio, in gran parte inediti, apportano significativi e spesso inattesi dati di novità sulla realtà del Piemonte meridionale. La ricerca è utile per rinverdire il ricordo di protagonisti dimenticati """"di quei venti mesi di ultimo Risorgimento e di ultimo fascismo che resteranno fra i più intensi, tragici e creativi della nazione""""."" -
Cristianesimo mistico. Gli insegnamenti esoterici di Gesù
Le numerose opere di Ramacharaka (""Hatha yoga o l'arte di star bene"""", """"Quattordici lezioni di filosofia yoga ed occultismo orientale"""", """"Corso superiore di filosofia yoga"""", """"Raja yoga"""", """"La suprema sapienza"""", """"Le filosofie e le religioni dell'India"""", """"La vita dopo la morte ed altre"""") hanno contribuito moltissimo alla conoscenza in Occidente delle più profonde concezioni filosofico-religiose dell'India. In quest'opera, qui in nuova veste dalla celebre edizione dei Fratelli Bocca, l'Autore illustra, attraverso dodici intense """"lezioni"""", il significato più intimo dell'insegnamento di Cristo. """"Cristianesimo mistico - dice V. Benedetti nella Prefazione - riuscirà di grande conforto a tutte quelle anime che, nel problema della fede, sentono l'imprescindibile bisogno di conciliare le esigenze della ragione con quelle del cuore, mettendo così in sempre più limpida luce la grandezza e la divinità di Colui che da tutti i saggi della terra, e di tutte le religioni, è stato riconosciuto come 'la vera luce del mondo'""""."" -
Il sole della notte
Nei pressi di Siracusa vive una ragazza di nome Serena. È una violinista di 17 anni. La sua vita è composta da pagine colorate, ha sogni in procinto di avverarsi ed un ""io"""" personale pronto a sbocciare tra i petali di cui sono fatti i suoi legami affettivi. Questo suo libro, perfettamente decorato, per la crudeltà in cui prende radici l'animo umano, inizia a frantumarsi davanti ai suoi occhi. Proprio quando credeva di aver raggiunto una maturità incrollabile, che le avrebbe consentito di fronteggiare qualsiasi catastrofe, le viene a mancare tutto questo. Una tragedia inizia a distruggerle la vita e la costringe a navigare in orizzonti oscuri. La musicista viene gettata in mare e si disperde sotto il peso dell'immaturità della sua indole. Chiude gli occhi che la tenevano connessa a un mondo pieno di sogni e si lascia affondare nel dolore intriso di disprezzo umano. Nel suo pessimismo la ragazza si perde nella convinzione della spietatezza dell'essere umano e si chiude in se. È una lotta interiore toccante. Incontri importanti e la storia di un amore appassionato si alternano a riflessioni sul dolore e sulla morte fino a portare la ragazza a una graduale crescita interiore."" -
Il vangelo esoterico di san Giovanni. Il vangelo degli inziati
Le Cour è stato autore di numerose pubblicazioni e giornalista, oltre che responsabile di riviste specializzate. Si è occupato anche di arte, fornendo un'originale esegesi dell'esoterismo di alcune opere di Leonardo. Quella qui apprestata è la prima traduzione italiana del suo libro più significativo, che è incentrato su un'organica ricostruzione dello spirito esoterico del ""vangelo degli iniziati""""."" -
Ero-tic. Ediz. italiana e inglese
"Ero-tic"""" è un progetto realizzato da quattro artisti che si sono ritrovati intorno all'intrigante e difficile sfida di rappresentare il sentimento dell'amore e l'irresistibile impulso della passione. Daniela Novello ha cesellato nel piombo oggetti che fanno da contorno a un convegno amoroso. Patrizia Novello ha fatto ricorso alla scrittura visiva, realizzando tele raffinate. Rufoism ha vergato carte per celebrare il trionfo della carne. Nicola Villa ha giocato con il tema scottante dell'identità sessuale. La pubblicazione raccoglie testi di Michele Tavola." -
Il bus
Apparse sul periodico «Heavy metal», le strisce del bus son state per anni uno dei pilastri della rivista. Gli ingredienti? Minimi, come per il Queneau di ""Esercizi di stile"""": un uomo aspetta l'autobus, sale, scende; a volte il protagonista del fumetto è solo il bus, a volte il conducente. Con questi pochi elementi Kirchner costruisce, senza dialoghi, un universo vertiginoso, quotidiano, in cui la città si trasforma in un labirinto straniante, la carta su cui è pubblicata la striscia è una dimensione come le altre, la prospettiva un diverso tipo di inganno e lo straordinario può celarsi ovunque. Il bus rilegge il Little Nemo di McCay e pesca a piene mani da Bosch, Escher, i cartoni della Warner Bros., Magritte, Dalì, i cartoni di Max Fleischer, dall'immaginario condiviso dell'epoca, dalle inquietudini di un autore misurato, colto, elegante, capace di fare arte anche disegnando copertine per una rivista pornografica. Sulla scorta della meravigliosa edizione di Tanibis, questo volume propone la raccolta integrale delle strisce del bus, recuperando una decina di episodi estromessi dall'antologia Ballantine del 1987 e consegnando al pubblico un gioiello surrealista misconosciuto."" -
I comandamenti della montagna
È l'estate del 1944. Con il sud della penisola in mano agli alleati, le truppe nazifasciste si preparano a giocare l'ultima carta: la fortificazione della linea gotica, il baluardo difensivo che taglia l'Italia in due. Sulle Alpi Apuane, tra boschi impenetrabili e metati diroccati, volontari di ogni età, ceto e fede politica si adunano ""per dignità e non per odio / decisi a riscattare / la vergogna e il terrore del mondo"""" (Calamandrei). Guidati dal giovanissimo Davide e aiutati da don Angelo, un prete allontanato dalla Curia per aver protetto un ribelle, dovranno affrontare nemici esterni e traditori, mercati neri e neri assassini, tenendosi stretta la fiducia dei civili e ancor più vicina la propria umanità dinnanzi alla rabbia e all'orrore, mentre la guerra si frantuma nei rivoli di mille azioni di guerriglia. In quell'ultima estate violenta, con la natura a fare da silenzioso coprotagonista, si fronteggiano buoni e cattivi: gli eroi che hanno sacrificato tutto e i più spietati carnefici - ognuno con la propria voce, coraggiosa o disperata, tragica e terribile, sempre indimenticabile."" -
La doppia morte della compagna Sangalli
«Un uomo di carattere, un poliziotto onesto»: così il comandante partigiano André giudica, mentre «è iniziato il dopoguerra», il giovane vicecommissario Settembrini, sbirro «un po' per caso, un po' per non partire militare», sempre in bilico tra un proprio caparbio ideale di giustizia e la stanca malinconia dei fatti del mondo. A questo sgualcito nemico del crimine, il resistente André affida l'indagine sulla morte di Cesarina Sangalli, figlia di un ragioniere della Curia di Brescia, il cui corpo è stato trovato sulla ferrovia che unisce il lago d'Iseo e la città. Di questa morte «da nulla» tutto pare troppo semplice, giusto, aggiustato. Così Settembrini, il poliziotto disarmato che non conosce le donne, non ha mai imparato a fumare e ha la passione del cioccolato, per fare luce sui molti fili e i pochi burattinai della vicenda deve archiviare innanzitutto il suo vivere cittadino e calarsi nelle complicate dinamiche di una piccola comunità, popolata di vedove allegre e ancor più allegri monsignori, baritoni in automobile e teste bionde, partigiani e contrabbandieri, mentre il clima languido ed estenuante del lago lo contagia, lo guida, lo cambia. -
Bradi Pit. Seguimi, non vado da nessuna parte!
Bradipo. Appartiene alla famiglia dei Maldentati, ordine dei Pelosi, può girare la testa come fosse svitata, è anche detto «poltrone» nonostante la sua principale attività (dormire appeso a un ramo) ricordi più l'amaca, di solito è silente ma, se maschio, lancia un fischio acuto quanto è in amore. Per riposarsi da tanto dormire di solito schiaccia un pisolino. Rispetto a questa pubblicazione, Bradi Pit ha zufolato: «Fiuuu». Ehm. Dice invece il suo biografo Scapigliati: «Oggigiorno essere veloci, efficienti, turboproduttivi è l'imperativo assoluto; quindi Bradi Pit, con il suo ritmolentissimo, è un vero antieroe positivo, da cui tutti dovremmo prendere esempio: la vera rivoluzione sta nel rallentare. Insomma, chi va piano l'azzecca e saluta da lontano. -
Anime brevi
«Il regno del sentimento in antitesi a quello della ragione»: così T. Mann descriveva il Tristano e Isotta di Wagner. In questo romanzo proprio il capolavoro del romanticismo tedesco replica il suo esercizio di passione impossibile, agitando i fili di una vicenda che affonda le radici in una vita «fin troppo lunga, per chi ha perduto l'anima e le sopravvive». Sul palcoscenico della provincia rampante degli anni '80, intorno alla riapertura del Comunale varata dall'epopea wagneriana, salgono la scenografa Greta, convinta che un fiore di tarassaco rappresenti «tutto ciò che si può dire sull'amore»; sua sorella Irene, autrice del progetto del rinato teatro, e il marito costruttore, Marcello; Pietro, malinconico proprietario della liuteria Casali, e la moglie Cecilia, erede di una dinastia di cavatori; e poi il violento Manuel una multiforme teoria di comparse, primi attori e spettatori. E mentre tutto pare scivolare «ogni giorno di un passo / nel fetore delle tenebre», ognuno dovrà chiedersi se sia davvero necessario «dare un nome a ciò che dà un senso a una vita, o a una morte», sapendo che «in un camposanto nessuno guarda mai il cielo». Nessuno, tranne forse i bambini. -
DiAria. Appunti del tempo appeso
«In Oriente s'appiccò la guerra / che ora ha il mondo per teatro. / Come l'altro, è infinito questo gioco» (Borges, Scacchi I). Bianco/nero. Dentro/fuori. Notte/giorno. È un gioco in codice binario quello proposto al lettore in DiAria, una riflessione e uno sberleffo ai lunghi mesi in cui ci ha serrati il coronavirus. Ma delle disgrazie si dovrebbe anche poter - oltre che commuoversi, certo - ridere, sempre. O almeno sorridere. Appenderle al sole. In DiAria, a sinistra scorre una breve narrazione, un filo rosso innamorato, un pensiero laterale che collega tra loro i pezzi che scorrono di là (pagina a fianco), accompagnati da una scelta grafica tipo le animazioni che si facevano da piccoli: disegni sull'angolo in basso del quaderno, quando lo sfogli hai la sensazione che l'oggetto si stia animando. E invece, sulla pagina destra, vignette disposte cronologicamente secondo la loro creazione e uscita sui socialini (Facebook etc.), con titoli che sono la maggior parte delle volte citazioni da canzoni, più o meno storpiate (anche qui un gioco: trovatele). La musica non c'è, ma si sente. La poesia c'è, e si vede. Si legge. Si sfoglia.