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Fragile
Opera grafica. Pittura. Strappi su carta. Pittogrammi su scatole. Simboli dell'impacchettamento, creati per dirigere azioni, avvertire di usi, comunicare per la consapevolezza di una scelta. La scatola del cuore. Lasciarsi trascinare nel vento. Il libro è muto. Luce. -
L' uomo che voleva uccidere il diavolo
Milano, ottobre 1954. Quando in un appartamento di Brera vengono ritrovati i corpi nudi di un poliziotto, un operaio sindacalista e una «parrucchiera», il commissario Settembrini è richiamato d'urgenza alla Omicidi, forse per risolvere il delitto, forse per servire da capro espiatorio. Considerato sbirro «esperto e fortunato» per aver beffato quattro volte la morte, Settembrini intuisce in fretta che quel regolamento di conti maschera ben altri intrighi, coinvolgendo ex fascisti ed ex partigiani, costruttori e nobildonne, sadici criminali ed esausti eroi, soldi e segreti più preziosi del denaro. In una Milano pronta a diventare capitale economica d'Italia, sommersa dalle atmosfere opache di un autunno che annebbia anche lo spirito, il commissario dovrà mettere a frutto tutto il suo acume di poliziotto per sciogliere il mistero del triplice taglio di quelle vite e fare i conti con l'eredità di vendette del secondo conflitto mondiale. Perché, se è vero che «la guerra ha sporcato tutti» e spesso i mostri camminano indisturbati in mezzo alla gente, dietro ogni volto può celarsi un assassino. -
Immortali
«Né passato, né futuro. Era questo il patto. Nessun dolore, nessun amore, niente da fare o da volere: solo il presente, il giorno dopo il giorno». A Santa Maria. Paese senza morte e malati, racchiuso in una muraglia, assediato dall'esercito, dove si uccide per sentire di nuovo un po' di fragilità. A Santa Maria, dove il benessere è una ruota che picchia nell'acqua e il domani sono «queste strade senza quasi più asfalto», «rottami di auto ferme nelle piazze, ai lati di qualche via, nei prati». Dove il patto non era quello e la benedizione è inspiegabile quanto la condanna. Qui, con tutta la sua corte di corrotti e appassionati, spietati e decadenti, disperati e accomodati, sopravvissuti. Qui, dove i prodigi della vita, di un'altra vita, possono ancora capitare. Dove qualcuno, in una cucina, può ancora cantare La stagione del tuo amore di De Andrè. E qualcun altro, a una ragazza, dire un'ultima parola: «Corri». -
Un tè nel bosco
Vivere nel bosco e tenerlo in ordine, trovare una lettera smarrita (davvero?), raggiungerne il destinatario attraversando un mondo straniato, chiassoso, di bipedi complicati, abitato da cani, autobus, retini cretini, dove però ci sono anche i biscotti, e un gesto gentile. Allora, come si scopre in questo fumetto, ci si può smarrire come un verbo in un periodo lungo o una creatura in una selva di edifici e semafori, cercando il fabile nell'ineffabile, il respiro nel cemento, il sonno in un cartone, aiutando un micio a guadare un manto di zebra. E così giungere a una casa quasi rimpiattata in quella selva: ora, là dove c'era il grigio c'è una festa d'alberi, e una casetta piccola così, dove -?da perduti?- ritrovarsi. Guardarsi. Poi no, non è uno specchio: è un invito. Per un tè, in un altro bosco. (con uno scritto di Fabio Magnasciutti) -
Cancheràs
«Mio papà quando aveva quarantasette anni, era forse aprile del duemila, non ricordo bene, ha iniziato a lamentarsi perché gli faceva male il culo. Per un po' abbiamo pensato, anche lui lo pensava, che questo suo mal di culo fosse un mal di culo psicosomatico, perché non ce l'aveva sempre. Quando suonava, per esempio, mio papà suonava insieme a un gruppo, scrivevano canzoni rock così e così, e quando suonava, con la bandana rossa come Santana che gli copriva la pelata, quando suonava mio papà saltava sul palco e sembrava proprio che stesse bene. Dopo invece si è saputo che invece non stava bene già da un po', solo che nessuno se n'era accorto che gli era venuto il cancro. L'avremmo saputo solo a giugno, o giù di lì. Non sono brava con le date». Luca Ralli porta negli spazi bianchi del fumetto, del tempo, del ricordo, del momento in cui tutto deve ancora cominciare il racconto della morte del padre scritto da Barbara Monti. E una storia che fa così male, senza smettere di far male nemmeno per un attimo - ci si soprende a scoprire, leggendola, rileggendola inseguendo le connessioni - fa anche bene. Molto. -
La Fenice. Storia di una casa risorta dalle ceneri
Anna, madre separata, insegnante di scuola primaria e di pianoforte, decide di riacquistare e ristrutturare la casa natale di suo nonno, un casone in pietra alle pendici del Monte Faudo, nel territorio di Montalto Ligure. Le cose, però, non vanno come si era aspettata e la vicenda sfocia in episodi di tensione, da far rabbrividire. Il vicino, un individuo senza scrupoli, deciso ad allontanare chiunque si avvicini al proprio territorio, minaccia, brucia, aggredisce senza tregua in quel luogo apparentemente tranquillo. Anna, a volte protagonista, altre spettatrice, racconta la sua e le altrui vicende facendo emergere nel romanzo non solo la paura, l’odio, il desiderio di vendetta, soprusi, ma anche i ricordi più belli di quei luoghi, come la vita contadina, testimoniata dalla memoria dei propri avi. -
Il collezionista degli album di Mandrake
A Genova, in una data imprecisata, degli ultimi anni del novecento o dei primi del nuovo secolo, un noto e stimato antiquario viene trovato assassinato nel suo negozio. Una scritta che la vittima non è riuscita a completare sembra poter fornire qualche indizio agli inquirenti. Quasi una partita a scacchi giocata tra piazza De Ferrari, via Venti, il centro storico e la collina, al termine della quale il libraio Carlo e il suo amico commissario riusciranno a risolvere il caso grazie alla loro superiorità culturale, rispetto agli avversari, e alla loro capacità di tenere sempre i piedi per terra. -
Fuori dal buio
Sullo sfondo di una Calabria che si dimostra il perfetto teatro, si intrecciano le vite di una giovane donna, del marescallo Tosi e di sua moglie. Sul monte Sant'Elia, che domina l'altopiano di Palmi, un uomo si perde nel bosco. Filippo Tosi, Maresciallo in pensione, vuole partecipare alle indagini, perché non è ancora pronto ad arrendersi al tempo che passa inesorabile. La ricerca di un uomo scomparso si trasforma in un affare ben più grande e intricato. Il buio della notte è testimone di disumani traffici, ma sa proteggere e offrire riparo a vite in transito tra miseria e salvezza. -
Il principio LOL/2A. La perfezione del tempo. Vol. 2
Nel mondo tutto è già come dovrebbe essere: non c'è nulla da cambiare nella perfezione della vita. Così come non c'è nulla da fare per comprendere la vera natura dell'esistenza. Lo scorrere del tempo è solo un'illusione: l'unica vera dimensione è quella del tempo zero, nella quale tutto è presente contemporaneamente. Da questa intuizione, gli autori de ""Il Principio Lol2A"""" tornano a parlare al grande pubblico: attraverso nuovi esempi di vita pratica e semplici spiegazioni, René e Françoise Egli dimostrano come l'essere umano sia schiavo delle illusioni del proprio ego, l'io piccolo, e viva senza afferrare la grandezza dell'IO GRANDE, l'Intelligenza Universale, l'unica vera realtà di cui tutti siamo parte. Dopo una vita di sofferenze e inutili sforzi per cambiare noi stessi e il mondo circostante, questo libro potrà rivelarci una nuova entusiasmante prospettiva: l'abbondanza, la libertà, la perfezione, l'unità e l'amore incondizionato sono sempre stati davanti a noi, solo che finora non siamo stati in grado di vederle."" -
Goal mapping. Manuale pratico per trasformare i tuoi sogni in realtà
Perché alcune persone hanno tanto più successo di altre? Grazie a questa domanda Brian Mayne ha ideato il sistema Goal Mapping. Si tratta di un metodo collaudato per realizzare i propri obiettivi in ogni settore della vita e per ogni attività, sia essa personale o di gruppo. Imparare a stabilire obiettivi in modo corretto e a raggiungerli è l'abilità prima della vita, poiché permette di conseguire tutte le altre. Ogni intenzione, dalla più basilare alla più strutturata, è in sé un obiettivo. Sviluppato nel 1995, il Goal Mapping ha riscosso grande successo nel mondo delle grandi società e dell'educazione scolastica. Goal Mapping è il manuale pratico che ti insegna in cosa consiste il sistema, come funziona e come usarlo. Qualunque sia il tuo sogno, Goal Mapping può aiutarti a realizzarlo. -
Il carnevale degli uomini
In poesia, un po' prosastica, un po' lirica, sostiene il verso libero e moderno, nella lotta per la difesa dei valori contro l'apparenza delle maschere che l'essere umano è costretto a indossare quotidianamente. -
La bottega delle anime
Due romanzi brevi che richiamano la realtà campana, nella Napoli delle bottegucce dove accade di tutto, persino le confessioni dei bisognosi davanti a tazze di buon caffè. Il confronto tra l'essere umano e la consolazione che a volte, con una buona parola di un protagonista come Don Mimì, basta a placare le paure. ""Cani in chiesa"""" è altrettanto coinvolgente e ricco di colpi di scena. Uno spaccata di vita nell'imprevisto e nell'inaspettato."" -
Gin&Genio
"Gin & genio"""" raccoglie una selezione di poesie scritte da Dan Fante nell'arco di quasi vent'anni. Si tratta di un omaggio, tra il tenero e l'incazzato, alla memoria di Nicholas Fante, fratello maggiore di Dan, vittima dell'alcol. È un appello a non buttarsi via, a non sprecare il talento. Un messaggio di speranza da parte di chi, non solo è sopravvissuto all'inferno, ma ne ha fatto scrittura viva, ruvida di scomode verità. Nei suoi versi Fante jr racconta di una Los Angeles detestata e amata e di un'Italia che a tratti lo commuove, a tratti lo esaspera. Scrive di donne che gli hanno rovinato la vita, di buchi neri dovuti al gin e alla droga, di pensieri ossessivi e di sesso malato. Scorrendo le pagine ci s'imbatte a più riprese nel fantasma di John Fante. Il rumore dei tasti della vecchia Smith Corona del padre è per Dan un monito a non rinunciare, a credere nella scrittura come unica via. Fante ha dalla sua la rabbia e la disperazione come motori e stimoli alla creazione, ma non solo. C'è la fede, tutta laica, in un disegno superiore, in una spiritualità non sconnessa dal mondo." -
Si tira avanti solo con lo schianto
Il titolo della raccolta la dice lunga. Suona più come una dritta, quasi un motto. Suggerisce forse una formula comprovata da manuale di sopravvivenza? Per campare ci vuole roba forte. Roba capace di farti il botto dentro. Tutto sta nel sapere dove andarsela a procurare. Di città in città, di nazione in nazione. Partire solo con gli occhi della poesia in spalla. Avanzare dritti di testa e cercare l'urto. Con il mondo, con la gente. Ogni singolo, minimo incontro è una deflagrazione che sparge schegge grondanti di splendida e dura vita. E quando quelle schegge ti entrano nei tessuti, non c'è più spazio per sentirsi soli. Milano, Roma, Venezia, Caracas, Sao Paulo, New York: sono trasfigurazioni umane fatte di sangue e mattoni. Dentro un carcere, in un ambulatorio medico, in treno, in una sala bingo, al bancone di un bar, dal barbiere, in metropolitana, in un capanno in mezzo alle valli: i luoghi banali del vivere diventano cornice di apparizioni, epifanie. Profane quel tanto che basta per avere insito il germe del sacro. Detenuti, modelle, venditori ambulanti, professori, gommisti e netturbini. Presenze-annunciazioni con l'iPhone in mano e la ""zigaretta"""" tra i denti."" -
Anatomie comperate
"Anatomie comperate"""" è una sorta di trattato di fisiologia lirica che non racconta il corpo in """"medichese"""", ma in versi. Il corpo dell'autrice, oggetto di metafore e calembours audaci, ne (r)accoglie molti altri: quello della bambina che è stata, quello dei compagni d'infanzia, quello dei primi e degli ultimi amori, quello dei famigliari, quello dei figli, quello degli Africani. Tanta carne sotto i ferri della poetessa. Carne sublimata in ricordi ora teneri, ora spietati, resa con immagini surreali, crude, volutamente scondite. Organi vitali e superflui si avvicendano in una narrazione che non risparmia parenti, amici, amanti. Il sangue che bonifica il passato si rinnova in ogni parola-cellula del presente, porta in circolo la profana divinità della materia. Si celebra l'esistenza che pulsa sotto l'epidermide. I morti tornano in vita, sani e salvi; i vivi sono sottoposti a check-up di routine. Il dialogo tra queste anatomie comperate con i risparmi di una vita attinge a vari registri: scientifico, colloquiale, forbito. Perché tante sono le lingue che l'uomo impara pur di entrare in contatto con i suoi simili. E lo fa ridendo, piangendo, ascoltando, tacendo. Emozionandosi." -
L' Argatil
Maria Marchesi, straordinaria poetessa oggi caduta nell'oblio, nel 2004 vince il Premio Viareggio con la sua prima silloge, L'occhio dell'ala. Premio che non andrà a ritirare. Pare che nessuno l'abbia mai incontrata, non ci sono sue foto. La sua biografia è scarna e lacunosa. Si racconta abbia trascorso buona parte della sua vita internata in manicomio. Dieci anni dopo, un'editrice romagnola riceve, per mano di un noto scrittore, un'opera inedita della misteriosa poetessa. L'editrice, prima di dare alle stampe il manoscritto, decide di indagare sull'identità della donna. Le ricerche la conducono all'interno dell'ex ospedale psichiatrico di Roma, Santa Maria della Pietà. Nei primi anni '70, periodo marcato dall'inizio della fase di superamento dell'istituzione manicomiale, nell'oscura vicenda di Maria Marchesi s'innesta quella, altrettanto bizzarra, di una paziente coetanea e quasi omonima. Le due esistenze si rivelano legate da insolite coincidenze. Da qui il sospetto che, dietro di loro, si celi la penna di una terza persona. Un giallo letterario che, avventurandosi nei meandri del disagio mentale, traccia i labili confini tra vita e finzione letteraria, tra normalità e follia. -
Il primitivo
David Webster ha una vita invidiabile, la moglie più cool della città, la casa in puro stile yuppie e un lavoro che paga le bollette con il minimo sforzo. Quando si verifica l'incidente, sulla strada deserta, fa un tempo da lupi. Per fortuna, la ragazza respira ancora. David decide di non segnalare nulla alla polizia. Un'omissione. Una sorta di bugia. Ce ne saranno altre... Quella sconosciuta, senza documenti e senza bagagli, deve avere, anche lei, parecchie cose da dissimulare. Altrimenti, perché fuggire dall'ospedale, rifiutando poi, con ostinazione, di ritornarci? Una ragazza decisamente strana. Persino inquietante. E affascinante a sufficienza perché David finisca nel suo gioco, diventi il suo amante e cada, alla fine, nella trappola. Con stile teso e nervoso, umorismo genuino e sensualità a profusione, Stephen Amidon, acclamato autore de ""Il capitale umano"""" mette in scena un universo allucinato in cui tutto può accadere. In cui una banale deviazione sconvolge un'intera vita. In cui una semplice uscita di strada si rivela altrettanto pericolosa dell'attraversamento di uno specchio che riflette il lato in ombra della propria esistenza."" -
Concorso Guido Gozzano 2015-2020. Antologia dei vincitori
Un'antologia che raccoglie tutte le opere premiate dal 2015 al 2020 al Concorso nazionale di poesia e narrativa ""Guido Gozzano"""" organizzato dall'Associazione Culturale """"Concorso Guido Gozzano"""" e la Biblioteca di Poesia di Terzo, in collaborazione con il Comune di Terzo, con la Biblioteca Civica e il Comune di Monastero Bormida, concorso giunto alla ventiduesima edizione."" -
Il dono della sopravvivenza
Pagine tramate di dolcezza e inquietudine nelle quali Sergio Figuccia ripercorre il disperato iter di una famiglia raccolta attorno alla piccola Noel, affetta da una grave malattia che pare non doverle lasciare scampo. Il romanzo prende avvio con la descrizione di un ""viaggio della speranza"""" cui la famiglia si sottopone per consultare l'ennesimo medico ma che, al suo termine, ha esaurito persino quella speranza che lo aveva avviato e conferma la tragicità di una verità già nota. Inizia così la girandola di parole taciute, di abbracci smorzati, il senso di impotenza dinanzi a un'infanzia negata, di fronte al viso di una bimba affondato nel cuscino di un ospedale che brulica di sofferenza. Su tutto domina il sorriso di Noel, dal nome carico di futuro, di attesa, che permette alla sua famiglia di non soccombere alla disperazione e fa riscoprire al padre il valore salvifico di una preghiera."" -
Informatrix. Thriller-reality sulla più grande inchiesta della manipolazione dell'informazione
"Si tratta di un saggio in forma romanzata, arricchito di note biografiche. In pratica esiste una base di una vera inchiesta, degli avvenimenti realmente accaduti all'autore dopo la pubblicazione del primo libro """"Verità e bugie della medicina"""" (da cui il termine reality) e un po' di fantasia. L'inchiesta verte su argomenti vari come il finto sbarco sulla luna, le falsità sull'undici settembre, falsi attentati, guerre, il riscaldamento globale, il signoraggio bancario ecc. Particolarità dell'opera è la dimostrazione dei trucchi televisivi e informatici utilizzati per far credere alla gente false verità."""""