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Essenze spirituali alpine. 22 fiori italiani di alta quota raccontano la nuova dimensione
Quest'opera presenta le proprietà vibrazionali di 22 fiori alpini ed il loro peculiare contributo alla trasformazione della coscienza umana in coscienza spirituale: lo stato di consapevolezza che permette di riconoscere la vera natura dell'uomo e di essere uno con tutto ciò che è. -
Geografia dei luoghi amati
I luoghi sono luoghi dell'anima, luoghi che subito scattano in risonanza col proprio dentro... Luoghi dove siamo stati, dove ci hanno portati, dove si ritorna: città, mari, monti, treni, viaggi. E anche calligrammi che sono geografia delle parole... -
Lorenzo segreto
Un filo lungo più di cinquant'anni. Una ragnatela intricata. E, al centro, il Grande Ragno in attesa. Deve esserci una ragione per cui siamo nati. La domanda tormenta Lorenzo Segreto fin da bambino, quando si sedeva sull'erba insieme a Valter guardando il mondo e stupendosene. I due fratelli vivono in una provincia dove per decenni hanno trivellato per cercare petrolio, ma hanno trovato carcasse di cristiani e bombe inesplose. Sono soli: il padre li ha abbandonati, la madre ha perso la ragione e il nonno è stato cacciato. Valter è zoppo da una gamba. E, forse anche per questo, è diventato fascista. Lorenzo se ne deve andare da quel posto. E lui se ne va. Prima a Londra e poi a Milano. Diventa un brillante uomo di finanza. Lavora per la Crediback, il suo futuro è radioso. Ha anche conosciuto Adriana, che somiglia a una dea. Ma la domanda continua a tormentarlo: Per quale ragione sono al mondo""? La risposta verrà da lontano, da un luogo che non ha più un nome e da una storia di guerra che nessuno vuole più ricordare. Perché anche a Milano, nel 2000, si sta combattendo una guerra. Non ci sono trincee né bombardamenti, ma la devastazione è la stessa. E c'è un'ultima cosa da chiarire: chi ci sta davvero raccontando la storia di Lorenzo Segreto?"" -
Palermo criminale. Il grande romanzo della città
È il 2004. Mentre il Palermo vola verso la serie A spinto dai gol di Toni e dal genio di Corini, molte storie drammatiche si intrecciano sotto la frase: ""Noi eravamo infinito, adesso siamo passato"""", che una mano anonima ha scritto su un muro di via Resuttana. Omicidi e sparizioni, uomini e donne che tornano a regolare i conti col passato, incidenti stradali che stravolgono vite, serial killer che uccidono solo scrittori e il festino di Santa Rosalia che finisce nel sangue. E così ci si svela una Palermo dove la mafia è sullo sfondo e domina senza sparare, una Palermo città di adulteri pericolosi, una Palermo - a festa per la squadra di calcio - che veste in rosanero ma ha l'anima nerissima. In dodici capitoli, uno per ogni mese dell'anno, i dodici autori di questo libro compongono il romanzo della città, un racconto corale e dolente com'è la vita nei suoi quartieri."" -
Clisson ed Eugénie. Romanzo d'amore e di guerra
Napoleone è il più grande statista dell'Europa moderna. Mai prima di lui il destino di un intero continente era coinciso con quello di un solo uomo. Mai sarebbe successo in seguito. Ma il Napoleone di ""Clisson ed Eugénie"""" è tutt'altro dal personaggio pubblico: acuto, dolente, meditabondo, si rivela un narratore che se non fosse stato reclamato dal campo di battaglia avrebbe forse dato ottimi romanzi alla Francia di inizio Ottocento. L'amore raccontato da lui è infatti pieno di contrasti, le psicologie dei suoi personaggi sono vivide e reali, la felicità è inesorabilmente inquinata dal torbido del disastro che si prepara. E che poi arriva."" -
Laura Pausini. La biografia
La sua voce è stata paragonata a quella di Whitney Houston e di Celine Dion, di Mariah Carey e di Barbra Streisand. La sua capacità è quella di saper raccontare i sentimenti che sono di tutti nella maniera più vera. La sua forza è che a essere vera è soprattutto lei. Laura Pausini è da vent'anni un'artista che emoziona il mondo. Ora che ha tagliato il traguardo dei quaranta, arriva finalmente questa biografia che è un omaggio vibrante, appassionato, unico. Come lei. Leggendo queste pagine si scoprirà un modo diverso di guardare al successo. Perché si può arrivare a livelli grandiosi senza perdere se stessi. -
Favole del morire
Quindici anni dopo ""Il culto dei morti nell'Italia contemporanea"""", Giulio Mozzi raccoglie in """"favole del morire"""" un piccolo gruppo di testi scritti tra il 2003 e il 2014 nei quali ha continuato a esplorare, secondo le sue parole, """"ciò su cui medito tutti i giorni: non la morte, ma il morire"""". Nulla di consolatorio o di edificante, peraltro, in questo libro che fin dalle sue scelte formali - un andirivieni continuo tra prosa, teatro, verso; un lessico brutale; una sovrapposizione sfrontata di tragico e comico - può sconcertare il lettore. Chi vorrà addentrarsi nelle lettura, incontrerà alla fine del testo la più paradossale delle dichiarazioni di fede (o, forse, di scetticismo radicale): """"Questa è la speranza: un'immaginazione""""."" -
I fantasmi non muoiono mai
Il ritrovamento di un anello rubato riapre il caso di Valeria Aldobrandi. Bella, bionda, ricca, morta ancora giovane in un incidente d'auto in Costa Azzurra. Dopo dieci anni dal fatto le ipotesi si moltiplicano. Se fosse stato un omicidio? E se, invece, Valeria fosse ancora viva? A indagare è Sebastiano Rizzo, ispettore di Polizia affascinante e tormentato. Fra un colpo di scena e l'altro, quando Rizzo sarà a un passo dal perdere tutto, finirà per ritrovare se stesso. E risolvere un caso intricato come pochi altri. Un giallo classico, una storia d'amore e morte, delitto e riscatto. -
La formazione dello scrittore. La scelta. I dubbi. Gli incontri. Il percorso di chi scrive libri oggi
Di chi scrive e arriva a pubblicare, come accade per gli iceberg, si vede la punta: l'esordio e i libri che seguono. Tutto ciò che precede di solito resta sommerso, ridotto a qualche riga: nato... e poco altro. E invece è nella parte meno visibile che si nasconde la natura degli scrittori. Ecco quindi che questo libro - di cui esiste l'omologo al femminile, a cura di Chicca Gagliardo - raccoglie una galleria di autoritratti in cui ogni autore mette in luce i punti decisivi del percorso che l'ha portato li dove si trova. Un cammino fatto di scelte, letture, folgorazioni, cadute, incontri decisivi, appuntamenti mancati, amori, rabbie, dubbi, scoperte. Sono testimonianze di una formazione per ognuno diversa, ma in ogni caso pienamente umana, che riporta l'essere scrittori a una dimensione che ci è prossima e che, proprio per questo, finirà forse per farci amare ancora di più i libri. -
La formazione della scrittrice. La scelta. I dubbi. Gli incontri. Il percorso di chi scrive libri oggi
Di chi scrive e arriva a pubblicare, come accade per gli iceberg, si vede la punta: l'esordio e i libri che seguono. Tutto ciò che precede di solito resta sommerso, ridotto a qualche riga: nato... e poco altro. E invece è nella parte meno visibile che si nasconde la natura degli scrittori. Ecco quindi che questo libro - di cui esiste l'omologo al maschile, a cura di Gabriele Dadati - raccoglie una galleria di autoritratti in cui ogni autore mette in luce i punti decisivi del percorso che l'ha portato lì dove si trova. Un cammino fatto di scelte, letture, folgorazioni, cadute, incontri decisivi, appuntamenti mancati, amori, rabbie, dubbi, scoperte. Sono testimonianze di una formazione per ognuno diversa, ma in ogni caso pienamente umana, che riporta l'essere scrittori a una dimensione che ci è prossima e che, proprio per questo, finirà forse per farci amare ancora di più i libri. Valeria Parrella, Sandra Petrignani, Rosella Postorino, Grazia Verasani, Simona Vinci, Teresa Ciabatti, Carola Susani e tante, tante altre. Le scrittrici si raccontano. -
La Roma degli scrittori
La Roma di questo libro inizia a Santa Maria delle Mole, dove vive Paolo Di Paolo. La si raggiunge in treno, e col treno si torna per incontrare Elio Pecora, tra i suoi vent'anni abitati in centro e l'allontanamento in zona sud. C'è poi una Roma tutta in una stanza, con vista sul Pantheon, quella di Teresa Ciabatti. Il Pigneto, con l'arte sui muri e i ricordi cinematografici, attraversato a piedi nelle scarpe di Igiaba Scego. Lorenzo Pavolini e il bel pasticciaccio multietnico di via Merulana e della vicina piazza Vittorio. E il ritorno continuo di Ugo Cornia in una città senza fantasmi che lo trattengano. Si finisce in macchina, accanto ad Aurelio Picca, nel quartiere Eur che piace perché è un'altra Roma. Attraversare la città in compagnia di uno scrittore significa anche perdersi un po' nella sua geografia esistenziale, in un percorso dove passato e presente coesistono, e creano nuove stratificazioni di cui è impossibile individuare i confini, che sorprendono e incantano, proprio come quelle della città. Daniela Mazzoli cammina, corre, attende ma soprattutto intervista gli scrittori, riportandone silenzi e parole in un dialogo continuo tra Roma e chi la interroga, la rifiuta, la adora, la sogna, la rimpiange, la abita. -
Il clima ideale
Una missione: scoprire chi è Nina. E cercare di restare vivi. Bosnia orientale, 1992. Sono tutti morti, tranne una ragazza di 16 anni. Ha visto uccidere i suoi genitori ed è prigioniera di Dragan, capo di una formazione paramilitare. Milano, vent'anni dopo. Michele fa il lobbista, o il ""creatore del clima ideale per i clienti"""", come dice. È abituato ad avere il controllo in ogni situazione. Ma tutto cambia quando nonno Folco lo incarica di scoprire chi sia davvero Nina, cameriera serba che lavora a Tirana. Qualcosa va storto. Troppa gente si fa male. Qualcuno segue Michele. Perché il nonno vuole informazioni su Nina? Perché tutti quelli che entrano in contatto con lei rischiano la vita? Le risposte si nascondono in un intreccio di indagini private, truppe mercenarie, ambizioni politiche e viaggi notturni fra Milano, l'Albania, la Serbia e la Bosnia. """"Il clima ideale"""" è un romanzo che accompagna il lettore lungo un percorso di sangue, che dalle SS di Adolf Hitler porta alle squadre della morte nell'ex Jugoslavia. Fino al cuore nero dell'Europa."" -
Mistero sul lago nero
Che triste autunno, questo autunno, per il detective privato Mario Borri, 65 anni d'età per 165 centimetri d'altezza. La pensione è alle porte. E mentre sta provando inutilmente ad ammorbidire II magone per l'ormai imminente addio alle armi con qualche dose non troppo sparagnina di Jack Daniel's liscio. Si presenta nel suo ufficio una sventola dal capelli fulvi che gli propone un lavoretto all'apparenza facile facile. Non a Milano, però: in un paese lacustre lontano dalla sua amata città. Dove rnuoversi, per lui - che pare uscito da un film noir degli anni '40 - è come camminare sulle uova. E di uova ne romperà parecchie. -
Sotto un altro cielo
Questo è un libro che parla di fuga, di viaggi, di migrazioni. Dell'impossibilità di rimanere. Del bisogno di cercare e di trovare un altro luogo. Dieci narratori, dieci importanti firme, ci raccontano storie di fuga, di ricerca di un mondo in cui valga la pena di vivere. Non ci sono buoni e cattivi, ma donne, uomini e bambini che cappano. Scappano dalla fame, dalla miseria, dalla guerra, dalla morte. Donne e uomini e intere famiglie che abbandonano il loro passato, superano frontiere in cerca di una speranza. Persone che lottano perché vogliono vivere. Persone che hanno il desiderio di un futuro migliore. Racconti. Storie immaginate, inventate, non vere. Ma appunto per questo universali, perché le raccolgono tutte. -
La traiettoria dell'amore
Candidato al Premio Strega 2017rnPresentato da Francesca Pansa e Carla Tagliarini.rnFinalista alla XLIX edizione del Premio Vitaliano Brancati, categoria Giovani rnrnrnL'impatto della lamiera con il corpo di una giovane donna è un dolore sordo, che cambia per sempre la vita di Giuseppe, di sua sorella Andrea e di Sara. Andrea è una tatuatrice e ama Sara, ragazza con un passato di prostituta alle spalle. Sono trascorsi molti anni senza che Andrea vedesse suo fratello, da quella volta in cui Giuseppe l'ha abbandonata, incapace di accettare la sua omosessualità. Fuggono insieme per ritrovarsi e riabbracciarsi più forti di prima, in bilico tra la legge del cuore e la legge della società, proprio come nel mito di Antigone. Nel buio più fitto una via di salvezza c'è sempre ed è quella traiettoria che solo l'amore sa disegnare nella vita di ognuno di noi. -
L' odore acido di quei giorni
Alessandro Bellezza si sveglia tutte le mattine prima dell'alba e percorre per ore la zona tra Persiceto e San Giacomo del Martignone. Il suo mestiere è recuperare dall'asfalto i cadaveri degli animali ammazzati dagli automobilisti ed evitare ulteriori incidenti in una delle tratte più pericolose dell'Emilia. Un mestiere bizzarro. Un tempo però Bellezza era un chirurgo. Poi, suo malgrado, è stato coinvolto dalle Brigate Rosse in un fatto di sangue e ha perso tutto, compresi moglie e figli. Ora vorrebbe solo starsene tranquillo, ma la sera del 15 dicembre 1976, rientrando a casa, ai margini della strada trova una donna apparentemente morta. La raccoglie. E scopre che non è morta. Comincia così la vicenda serrata di ""L'odore acido di quei giorni"""", che porta Bellezza all'inseguimento di un assassino che sembra nascondersi tra le file di Ordine Nuovo. Sullo sfondo c'è l'Italia raccontata da Radio Alice, in cui gli studenti universitari si scontrano con le forze dell'ordine, scoppiano le bombe e la politica perde progressivamente di vista la gente."" -
Fiction 2.0
Potete anche non crederci, tanto è una storia vera. Una realtà ben raccontata diventa finzione; una finzione ben raccontata diventa realtà. È questo il paradosso che agisce nei racconti di Fiction, storie palesemente d'invenzione (tranne una, la più incredibile) e tuttavia accompagnate da inoppugnabili allegati documentali (articoli di giornale, sentenze, omelie, ed altro). Se nei suoi primi libri Giulio Mozzi esibiva il serissimo e disinvolto trattamento finzionale di un personaggio omonimo dell'autore (ciò che oggi è di moda chiamare autofiction), in questa che è alla fin fine la sua ultima vera raccolta di racconti (originariamente pubblicata nel 2001) egli dichiara guerra al desiderio di credere che vive in ogni lettore e si diverte, con crudele agilità, a mostrarci come le narrazioni non siano altro, piaccia o non piaccia, che dei gran mucchi di bugie. Salvo colpirci al cuore, da dentro i dedali finzionali, con una freccia emotiva e sentimentale della cui verità no, non si può dubitare. -
Rio de Janeiro
Curve a ogni angolo, dalle celebri spiagge di Copacabana e Ipanema alla natura selvaggia della foresta tropicale fino al Cristo Redentore. Terra di contrasti e di forti emozioni, dal Carnevale alla festa di Capodanno, culla del samba e della bossa nova, Rio de Janeiro è una delle destinazioni turistiche più visitate al mondo. Capitale per quasi quattro secoli del Brasile, ha ospitato i Mondiali di calcio e le Olimpiadi, restando sempre fedele a se stessa. Ovunque la si guardi, la città meravigliosa non smette mai di stupire e ti invita a un viaggio impossibile da dimenticare. -
Londra
Londra ha qualcosa per tutti i gusti: da Harrods alle bancarelle in Portobello Road, da Westminster Abbey al Big Ben, dalla Torre di Londra al British Museum, da Camden Town a Notting Hill nella City britannica non c'è tempo per annoiarsi. Patria dei Beatles, di Harry Potter e dell'Aston Martin di 007 troverete ad aspettarvi una città frenetica e dai mille volti, tutti da scoprire rigorosamente a piedi, attraversando i parchi che riempiono la città e ammirando gli edifici vittoriani e i grattacieli più moderni che la circondano. Londra non smetterà di stupirvi e vi si svelerà attraverso un vero e proprio viaggio ""sensoriale"""": un percorso innovativo dettato dai cinque sensi."" -
La trama. Come inventarla. Come svilupparla
"E tu, ora, questo qualcosa di scritto ce l'hai tra le mani, e stai decidendo se acquistarlo o no (speriamo); o l'hai già acquistato (grazie) e stai decidendo se intraprenderne la lettura o rimandarla, se metterlo sul comodino in cima alla pila o sullo scaffale dei libri che un giorno forse leggerai, o forse no. La decisione è tua, e non voglio interferire. Posso solo dirti che cos'ha questo piccolo libro di diverso, per quel che ne so, da tutti gli altri libri sul medesimo argomento che mi è capitato di leggere (e, per la mia professione di insegnante di narrazione, mi è capitato di leggerne tanti). In poche parole: gli altri libri che mi è capitato di leggere tendono a insegnare come dev'essere fatta una trama per essere una buona trama. Cassani invece ti insegna come si fa a costruirla. Non è una differenza da poco. Gli altri libri che mi è capitato di leggere tendono a proporre dei modelli. Cassani invece ti insegna un modo di lavorare. Non è una differenza da poco."""" (dalla prefazione di Giulio Mozzi)"