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Le università e la riforma protestante. Studi e ricerche nel quinto centenario delle tesi luterane
Nel quinto centenario delle tesi luterane, il Centro interuniversitario per la storia delle università italiane - CISUI ha promosso un'aggiornata riflessione sul rapporto tra Riforma e università, approfondendo, attraverso alcuni esempi indicativi, il significato e le ricadute che i movimenti riformatori ebbero sul sistema d'insegnamento superiore tra medioevo ed età moderna. Come la proposta religiosa di Lutero s'innestò in un clima umanistico-rinascimentale già attraversato da fermenti di rinnovamento, così le riforme provocarono e/o accelerarono un processo di trasformazione dei luoghi d'insegnamento e dei metodi educativi, in parte già in atto. «Universitas semper reformanda»: se fin dalle sue origini, l'istituzione accademica aveva accolto e accompagnato i cambiamenti storici, dal XVI secolo le nuove proposte universitarie s'inserirono nel solco delle riforme religiose e in un contesto culturale, politico, sociale ed economico ormai confessionale. Eredità della Riforma fu la gemmazione, intorno a università «stricto sensu», di istituzioni più o meno deputate a erogare i gradi accademici, ma provviste di insegnamenti «superiori», con finalità esclusivamente professionali non soddisfatte in pieno dagli atenei: le accademie calviniste svizzere e francesi per la formazione dei pastori, i seminari cattolici post-tridentini per la preparazione dei sacerdoti, fino ai «seminaria nobilium» o alle scuole d'ingegneria civile o militare. La Riforma protestante, avviata con Lutero, Zwingli e Calvino, provocò un'autentica rivoluzione dell'ambito educativo che scosse le fondamenta delle comunità accademiche e l'epistemologia di alcune discipline, come l'astronomia o la medicina. -
Le anime dello sviluppo Religioni ed economia nel sud-est asiatico-The souls of development. Religions and economy in Southeast Asia
L'ASEAN ha imposto la propria diversità come un valore fondante, uno strumento di stabilità e un trampolino per la crescita. Nessuna organizzazione regionale presenta una così vasta pluralità di sistemi politici, eredità culturali, tradizioni popolari, esperimenti sociali. Il rispetto dell'alterità è stato prezioso nel lungo, spesso faticoso, cammino della lotta al sottosviluppo. I dieci paesi dell'Associazione, spesso antagonisti nella storia, hanno costruito un modus vivendi imperniato sulla tolleranza che conduce alla pace. In questa cornice, le differenze religiose non sono un'eccezione. Convivono e trainano le società verso il loro riscatto, in un ventaglio di esperienze redditizie. I retaggi del passato, che rendevano talvolta gli ambiti soprannaturali indifferenti ai risultati economici, appaiono al tramonto. Si afferma invece un ruolo più moderno delle religioni: identitario per la difesa del tessuto sociale, vigile per contrastare ogni radicalizzazione, equilibratore delle disparità arrecate dalla globalizzazione economica. Prefazione di Enrico Letta. -
Popolo ma non troppo. Il malinteso democratico
Non c’è uomo politico che non rivendichi,rnall’indomani della propria elezione, il dirittorndi parlare in nome del popolo, di tuttornil popolo. Questa parola possiede la virtùrnmagica di unificare ciò che non può esserlo.rnMa il popolo esiste solo come convenzione,rnmito o illusione a seconda delle scelternpolitiche.rnrnDisincanto democratico, disaffezionerndei cittadini verso i governi, ritenutirncolpevoli, assieme a partiti, élitesrne mercati di averli espropriati del lorornpotere. Ma il potere del popolo sovranornesiste davvero? In realtà, la democraziarneffettiva che noi conosciamo - esitorndi un percorso storico che dal poterernassoluto del re, con aggiustamentirncontinui, è giunto sino a noi - è unrnsistema di deleghe a cascata, complessorne faticoso. Se il popolo unico e univocornè un soggetto fittizio, il popolo concretornsi rivela eterogeneo, contraddittoriorne ingombrante per ogni regime e irnmovimenti che pretendono di incarnarlo,rnuna volta al governo, non potranno cherncontenerne le spinte all’interno di unrnqualche sistema rappresentativo. -
Perché siamo (o non siamo) simpatici
«Mi è simpatico!»: è un’espressione che appartiene a tutti e che, pur senza conoscerne appieno il significato, tutti usiamo sin dall’infanzia, associandola a incontri gradevoli e a situazioni positive. Intesa, forza attrattiva, affinità: la simpatia è più di un’emozione, è quasi un sentimento che, quando c’è, facilita le relazioni sociali. Ma che cosa è veramente? Perché possiamo provarla anche per chi è pieno di difetti? Esiste una base neurologica che spieghi i meccanismi cerebrali dell’essere o non essere simpatici? Perché la simpatia è il collante essenziale dello stare insieme? -
Memoria e nostalgia nel Risorgimento. Percorsi di lettura
Le letture storiche del Risorgimento continuano per lo più a coincidere, a livello divulgativo, con gli eventi politici e militari di maggiore rilievo, dove i protagonisti sono quelli della tradizione nazionale, da Cavour a Mazzini, da Garibaldi a Vittorio Emanuele. E nonostante gli studi a sfondo culturale dell'ultimo ventennio, la «vulgata» patriottica risulta prevalente. Il presente volume prescinde da questo contesto e considera il Risorgimento un tema di ricerca ideale per analizzare alcuni fenomeni della nascente contemporaneità: il rapporto fra vita vissuta e memoria durante le accelerazioni rivoluzionarie; la costruzione di una visione nostalgica del passato presso una comunità di epigoni consapevoli del trauma rappresentato, nel tempo lungo della vicenda italiana, dalla lotta per l'indipendenza. Non si trattò solo di strategie narrative: questo libro si propone di dimostrarlo, collegando i pensieri alle azioni e indagando i diversi piani in cui memoria e nostalgia intersecarono la sfida nazionale nella sua concretezza: quello visionario, politico-strumentale, personale, cospirativo, evocativo, di volta in volta delineati ricorrendo a eventi e personaggi fra i più noti del patriottismo tradizionale. Un percorso che ci riporta alle origini psicologiche e intellettuali delle strategie private e pubbliche del ricordo risorgimentale. -
Social challenge for Europe. Addressing failures and perspectives of the European project
Ora come ora il progetto Europa non sembra più in grado di garantire e controllare il processo di integrazione né di assicurare l'ampliamento delle chances di vita individuali e collettive, dentro e fuori lo spazio europeo. Siamo nel pieno di una crisi profonda, che sta facendo emergere divisioni sociali e politiche che sfidano i principi e i valori costituzionali basilari, mettendo in pericolo la coesione e l'integrazione sociale. Questo volume intende contribuire al dibattito scientifico e pubblico sulle sfide dell'Europa, mettendo a fuoco quattro aspetti fondamentali per comprendere i cambiamenti sociali in atto: la solidarietà, l'identità, la cittadinanza e la democrazia. Avvalendosi di un approccio multidisciplinare, mette in luce le contraddizioni insite nel progetto fin qui realizzato, analizzando i fenomeni empirici che più paiono mettere in crisi il futuro dell'Europa: le migrazioni internazionali, l'insicurezza legata alla perdita dei diritti sociali, l'emergere di nuove forme di appartenenza e identità culturali, di populismi, nuovi nazionalismi e, al contempo, di movimenti sociali transnazionali che pongono con urgenza la questione democratica. Ne emerge una diagnosi del cambiamento sociale in atto, che aiuta a comprendere gli ostacoli al proseguimento del progetto europeo e i margini di azione per rilanciarlo su basi nuove. -
New parenthood and childhood patterns. Principles and praxes in muslim realities
Inserendosi nell'ampia cornice del dibattito bioetico, il volume indaga il diritto alla vita privata e familiare dei futuri genitori musulmani che si muovono entro i confini delineati dai principi del diritto islamico, da un lato, e dal sistema giuridico italiano, dall'altro. Sono qui presi in esame percorsi di filiazione creativi, conformi o meno al diritto islamico, ma prescelti da uomini e donne musulmani che intendono portare a compimento il loro progetto di genitorialità, ponendo in rilievo come ordini normativi e sistemi giuridici coesistenti e parzialmente sovrapposti influenzino tanto le loro scelte, quanto l'operato dei responsabili clinici della medicina della riproduzione. Grazie all'analisi di materiale accademico, legislativo e giuridico, in aggiunta a indagini etnografiche e allo studio approfondito di dati empirici qualitativi e quantitativi, il volume fornisce strumenti di lettura e decodifica utili non solo per gli studiosi, ma atti anche a supportare operatori sanitari e figure religiose che devono rapportarsi con paradigmi plurimi di genitorialità. Prestando particolare attenzione a principi e prassi interpretati e adottati nelle realtà musulmane locali, il volume fa altresì luce su «vecchie-nuove» dinamiche parentali, anche parzialmente nascoste, declinate in fantasiose costellazioni familiari. -
Martini. Gli anni della formazione (1927-1962)
Chi è stato Carlo Maria Martini prima di diventare arcivescovo di Milano e uomo di grande popolarità, apprezzato da credenti e non credenti? Questo volume ricostruisce il «primo tempo» della sua biografia, quello della formazione, dalla nascita al definitivo approdo nella capitale. In questa ricostruzione l’autore si è avvalso d’una ricca messe di materiali completamente inediti e ancora non accessibili agli studiosi, provenienti dall’archivio della famiglia Martini, dall’archivio romano della Compagnia di Gesù e da diversi altri archivi che conservano le tracce del giovane Martini. In tal modo – passando dagli anni della giovinezza a Torino, del noviziato a Cuneo, della filosofia a Gallarate, della teologia a Chieri e degli studi biblici a Roma – il libro restituisce per la prima volta un ritratto a tutto tondo del cardinale, soffermandosi sugli studi, i maestri e le esperienze in grado di plasmarne la biografia, muovendosi sullo sfondo di trent’anni e più di storia d’Italia, della Compagnia di Gesù e della chiesa universale. -
I teoremi di incompletezza
Nel 1930 i teoremi di incompletezza di Kurt Gödel cambiarono il corso della filosofia della scienza. La dimostrazione per cui in una teoria soddisfacente certe condizioni minime è possibile costruire una proposizione che non può essere né dimostrata né confutata all’interno della teoria rappresenta uno dei cardini del pensiero scientifico. L’annuncio dei due teoremi al convegno di Königsberg, dedicato all’epistemologia e alle scienze esatte, infranse il sogno di Leibniz, quel «calcolemus» che doveva risolvere qualsiasi controversia. Una nuova logica fatta anche di antinomie e paradossi si era ormai imposta. -
Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione 2019. La cittadinanza globale della generazione ""Millennials""
In Italia la condizione occupazionale dei giovani è drammatica: nella fascia tra 25 ern29 anni il tasso di occupazione è del 54,6%, oltre 20 punti in meno rispetto allarnmedia dell’Unione europea, mentre la disoccupazione per la stessa fascia d’età è alrn19,7%, contro il 9,2% di media Ue. Per questo ogni anno vediamo partire oltrernnovantamila under 35, molti dei quali senza buone prospettive di rientro. Sirnaggiunga che l’invecchiamento demografico avrà un impatto sempre più significativornsulla forza lavoro: secondo Eurostat, nel 2050 l’Italia avrà 10 milioni di abitantirnin meno, con un aumento della popolazione anziana superiore al 40%. In questorncontesto, i flussi migratori interni e internazionali giocheranno un ruolo semprernpiù determinante. L’edizione 2019 del Rapporto sull’economia dell’immigrazionernsi focalizza proprio sulle prospettive per i giovani in Italia e in Europa, fotografandorni movimenti attuali e presentando alcuni possibili scenari. Accanto all’analisirnpuntuale di banche dati ufficiali, il Rapporto presenta approfondimenti sul contributorndegli immigrati all’economia italiana: il mercato del lavoro, l’imprenditoria,rnil fenomeno delle rimesse sono alcuni fra i temi analizzati. Nell’ultima parte delrnvolume viene descritto l’apporto delle principali comunità immigrate in Italia, sintetizzandorni maggiori indicatori economici di ciascuna di esse. -
Canne. La sconfitta che fece vincere Roma
A Canne, in Puglia, nel 216 a.C. si svolse una delle più sanguinose battaglie dell'età antica. rnrn«(Del) conflitto interminabile e mortale tra Roma ernCartagine… Giovanni Brizzi è il maggior conoscitorerne più agguerrito interprete» - Luciano Canforarnrn«Un autentico piccolo capolavoro» - Franco CardinirnrnNel corso della seconda guerra punica, le truppe del cartaginese Annibale annientarono un esercito romano di dimensioni più che doppie. Fu un capolavoro tattico, che tuttora si studia nelle accademie militari. Massimo studioso della storia militare antica e in particolare di Annibale, Brizzi in questo libro racconta il contesto in cui maturò la battaglia (vale a dire la discesa in Italia dei cartaginesi), analizza la composizione delle forze in campo, descrive lo svolgersi dello scontro e ne mette in luce le conseguenze sull'andamento della guerra. Fra queste conseguenze, c'è anche la sconfitta decisiva che quattordici anni dopo a Zama i Romani guidati da Scipione avrebbero inflitto ai Cartaginesi: facendo tesoro degli insegnamenti tattici della sconfitta subita a Canne. -
Cooperazione e cooperatori nell'Italia del risentimento
Chi sono i soci delle cooperative? Quanto si interessano di politica? Per chi votano? Perché oggi il modello di impresa cooperativa è meno diffuso e più criticato? Come possiamo immaginare le cooperative del futuro? Il mondo della cooperazione è attraversato da una profonda tensione, creata dalla percezione di un affievolirsi delle differenze rispetto al mondo delle aziende private, oltre che dal disagio legato all'erosione dei valori cooperativi. Sulla base dei dati raccolti in una ricerca svolta dall'Istituto Cattaneo su oltre 500 soci cooperatori, il libro mette in luce come, rispetto agli italiani intervistati nelle indagini Istat, il mondo della cooperazione risulti a tutt'oggi caratterizzato da un orizzonte di valori civici, fondati su fiducia, responsabilità e partecipazione. -
La clausola condizionale nei provvedimenti ambientali
Il volume presenta un’analisi della clausola condizionale quale parte del contenutorndei provvedimenti amministrativi in materia ambientale. L’intera riflessione vienernricondotta dall’autore entro una cornice più ampia, rappresentata dal tradizionalernmodello di formazione delle decisioni pubbliche ambientali ispirato alla logica delrncommand and control. In questo contesto il modello condizionale non rappresentarnsoltanto un «laboratorio» interessante per una rilettura di tale paradigma tradizionale,rnma finisce per assumere un’ulteriore funzione. Esso viene a inquadrarsi in unrnpercorso ascendente che, superato il riferimento all’idea di sviluppo sostenibile,rngiunge alla definizione di un equilibrio sistemico e integrato tra i diversi interessi inrnconflitto in una determinata vicenda decisionale. La clausola condizionale assumerncosì la funzione di uno strumento di bilanciamento e integrazione reciproca tra unarnpluralità di interessi sensibili, in un contesto segnato dall’affermazione di un nuovornapproccio cooperativo e dialogico nella definizione dei contenuti della stessa decisionernambientale. -
I labirinti della sorveglianza informatica. Cittadinanza e impegno politico nell'era della trasparenza universale
Quali sono i tratti distintivi del paradigma di sorveglianza reso possibile dalle nuove tecnologie informatiche? Il volume articola l'analisi su due livelli: interessi e mentalità. Il primo riguarda le interazioni strategiche fra governi, aziende del settore e privati cittadini, e mostra come l'intrecciarsi delle preferenze e delle capacità reciproche genera equilibri complessi ed effetti non previsti, la cui posta è il controllo e la manipolazione asimmetrica della visibilità. Il secondo livello concerne il modo in cui tali nuovi equilibri influenzano i non addetti ai lavori e la società nel suo complesso, inducendo nuove relazioni e nuovi modi di immaginare il privato, le comunicazioni, il mondo del lavoro, e l'anonimato di massa. La conclusione è che, a differenza di precedenti paradigmi storici di sorveglianza, la sorveglianza informatica contemporanea contiene meccanismi endogeni che limitano lo sfruttamento sociale delle informazioni che produce; tuttavia, per quanto rimanga discreta, la sorveglianza informatica è onnipervasiva, e in quanto tale progressivamente istiga trasformazioni profonde nei comportamenti e nelle norme sociali, di cui cominciamo a vedere i primi esempi nelle forme di mobilitazione politica di massa. -
Tracce di un rinascimento dell'Europa? La società europea tra conflitti di valore e sfide globali
La diversificazione e la pluralità dei valori sono un ostacolo o una risorsa per l'integrazione europea? Quali valori possono costituire un antidoto alle derive nazionaliste, autocratiche e populiste? Quali sono le condizioni istituzionali perché possa emergere una formazione sociale e politica nuova a livello europeo? Sono alcune delle domande che fanno da cornice a questo volume, che analizza i differenti aspetti della crisi europea alla luce della questione dei valori condivisi e della loro diversificazione, non guardando soltanto ai processi di divisione e di conflitto ma anche alle risorse di creatività e di cooperazione a livello sociale. Una riflessione che aspira a far emergere i segnali di un processo che potrebbe evolvere verso una sorta di rinascimento europeo. -
Nazioni Unite e organizzazioni regionali tra autonomia e subordinazione
Il volume mira a verificare se e in che misura oggi si stia affermando il regionalismo, se e in che misura esso stia al contempo ridimensionando l'universalismo, imperniato in quanto tale sul primato e il ruolo totalizzante del Consiglio di sicurezza in base alla Carta di San Francisco, nel processo decisionale e operativo di gestione non solo militare di crisi e conflitti armati di dimensioni regionali. A tal fine, l'analisi ha l'obiettivo di accertare se gli episodi della prassi più recente possano essere ricondotti ad unità sul piano giuridico o al contrario, come sembrerebbe, vadano inquadrati nell'ambito di diversi modelli giuridici; in quale misura, su quali presupposti e con quali effetti universalismo e regionalismo si combinino tra loro; quali criteri debbano essere valorizzati in ragione della loro influenza sulla gestione dei conflitti armati, nei rapporti tra l'ONU, le organizzazioni regionali e le organizzazioni sub-regionali. Il volume si compone di due parti: la prima parte è dedicata alle ripercussioni sul piano dei rapporti tra Nazioni Unite, organizzazioni regionali e sub-regionali delle novità introdotte, al loro interno, a livello istituzionale e normativo; la seconda, invece, si concentra maggiormente sui singoli episodi della prassi più recente esemplificativi delle tendenze in corso, dai quali saranno tratti elementi e dati necessari alle indicate ricostruzioni. -
La perdita di chance in Italia e in Europa
Il presente volume intende esaminare le problematiche connesse all'individuazione di una nozione autonoma di «perdita di chance» perseguendo l'obiettivo di inquadrare alcune delle più rilevanti questioni applicative riguardanti l'accertamento e le conseguenze dell'inadempimento e dell'illecito. Si mira a delineare i parametri di riferimento, in ordine alla valutazione delle chance perdute, in relazione ai diversi campi della responsabilità civile. Il problema viene esaminato - in appositi capitoli - con specifica attenzione al diritto del lavoro e all'esercizio di determinate professioni. Si mettono in evidenza le differenze rispetto alla tematica riguardante l'accertamento del c.d. nesso di causalità e vengono proposti appositi strumenti applicativi per la quantificazione del danno risarcibile. Si offre inoltre una riflessione al fine di determinare l'attuale ambito operativo della perdita di chance con riferimento al diritto europeo e agli ordinamenti spagnolo e tedesco. Un apposito capitolo è dedicato all'analisi del linguaggio giuridico in materia. -
Amarcord Fellini. L'alfabeto di Federico
Nel centenario della nascita di Federico Fellini, questo alfabeto dei sogni racconta l'estetica incantata e il linguaggio del regista riminese, inseguendone forme ed espressioni nei film e ritrovandole poi, vive più che mai, nella cultura e nella società d'oggi. Dalla A di Amarcord alla V di Vitelloni, alla Z di Zampanò - passando per la E di Ekberg e la G di Giulietta, la P di Paparazzo e la R di Rex - lasciamoci allora guidare alla scoperta della poetica felliniana e della straordinaria vita dell'artista, affollata di incontri e ricca di onori, eppure segnata dalla solitudine di una perenne ricerca. Nello specchio dell'infanzia e nei labirinti del desiderio, non meno che nella realtà quotidiana di un'Italia in radicale trasformazione, egli fu tra i pochi a saper cogliere il Paese in divenire, regalandoci un immaginario che ormai è diventato struttura del profondo. -
Diplomazia culturale e guerra fredda. Fabio Luca Cavazza dal Mulino al centrosinistra
Un protagonista dietro le quinte della storia culturale e politica del nostro paese Fabio Luca Cavazza (1927-1996) è stato uno dei fondatori della rivista «il Mulino» (1951) e dell'omonima casa editrice (1954). Grazie all'accesso al suo archivio privato, e con il ricorso a una pluralità di archivi italiani e americani, Bello ha potuto per la prima volta tratteggiare il singolare ruolo avuto da Cavazza tra gli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta nel tessere i rapporti fra il mondo culturale e politico italiano e quello americano. Da un lato con gli altri amici del Mulino contribuì a importare nel nostro paese la cultura sociologica e politologica statunitense, dall'altro si ritagliò un inedito ruolo di facilitatore dei rapporti Italia-Usa promuovendo la conoscenza reciproca delle due rispettive amministrazioni, cosa che gli permise di giocare un ruolo decisivo nello spiegare e far accettare all'amministrazione Kennedy la svolta politica del centrosinistra. -
Scelte alimentari. Foodies, vegani, neofobici e altre storie
Loretta segue la dieta dell’ananas, Guido deve controllare il colesterolo, Martina è diventata vegana, Francesco è celiaco, Rakid rispetta le usanze della sua religione, Cinzia mangia solo cibo biologico con la garanzia che i lavoratori siano stati pagati equamente. In questa frammentazione, che tutti noi sperimentiamo nel quotidiano, diventa arduo condividere lo stesso pasto. Fruttariani, vegani, crudisti, macrobiotici… Com’è diventato il nostro rapporto con il cibo? E che cosa raccontano di noi le nostre scelte alimentari?