Sfoglia il Catalogo ibs026
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2901-2920 di 10000 Articoli:
-
Felicità. Quali trappole mentali ci impediscono di essere felici?
Per quali vie la mente ostacola o favorisce la ricerca della felicità? L'espansione del proprio io, la prospettiva temporale soggettiva, l'individuazione delle cause dei nostri successi e guai, l'illusione di poter controllare tutto quello che ci capita sono processi psichici alla base del nostro abituale modo di agire e di pensare. Capirli può aiutarci a non cadere in inganno, perché ciò che ci impedisce di essere felici è nella nostra mente, non nel mondo. -
Menopeggio. La democrazia costituzionale nel XXI secolo
Cosa sta accadendo alla democrazia costituzionale nel nuovo millennio? L'illusione che, dopo il 1989, si sia aperta una fase di illimitata espansione in tutti i continenti è tramontata. A trent'anni di distanza, si è di fronte a un arretramento, che pare investire sia i paesi che hanno vissuto recenti transizioni democratiche, sia quelli di democrazia consolidata. In più, emergono nel mondo nuovi potenti competitors, Stati non democratici che vantano risultati significativi quanto a sviluppo economico ed efficienza dei processi decisionali. Insomma, le democrazie non possono più dormire sonni tranquilli, appoggiandosi su una legittimazione percepita come inscalfibile da parte dei loro cittadini. Il volume, raccogliendo alcuni contributi degli ultimi quindici anni - basati, oltre che sull'attività di ricerca, sull'esperienza internazionale di insegnamento e di consulenza dell'autrice - cerca di fornire una risposta a tale domanda, nella convinzione che la democrazia costituzionale del Secondo dopoguerra sia la migliore (o la meno peggio) forma di reggimento di cui l'umanità abbia fatto esperienza, o, comunque, la migliore (o la meno peggio) storicamente disponibile in questa epoca. -
Il nuovo corso dell'acqua. Romagna Acque - Società delle Fonti nel terzo millennio
Negli ultimi venticinque anni il settore dei servizi pubblici locali è cambiato profondamente. Nel settore idropotabile si è fatta più viva la necessità di assicurare una risorsa che le frequenti siccità hanno reso un bene sempre più prezioso. È diventato di conseguenza ancora più importante il ruolo delle aziende fornitrici di acqua, che si trovano a fronteggiare emergenze ravvicinate e che devono programmare investimenti cospicui a medio e lungo termine. Questa ricerca individua nell'ultimo ventennio di vita di Romagna Acque - Società delle Fonti un caso di studio utile per comprendere come un'azienda pubblica, espressione dei molteplici interessi del territorio di riferimento, si sia adattata al contesto del terzo millennio per continuare a garantire l'obiettivo per cui era nata oltre cinquant'anni fa, fornire ai cittadini un approvvigionamento sicuro e di qualità. -
Il merito dei padri. Storia de La Petrolifera Italo Rumena 1920-2020
Fondata il 24 maggio del 1920, La Petrolifera Italo Rumena (PIR - gruppo di logistica portuale attivo in Italia e all'estero) nacque nel complesso contesto del primo dopoguerra, quando grazie all'inizio della motorizzazione e alla diffusione dei nuovi impianti di riscaldamento si cominciarono a intravvedere per il settore petrolifero interessanti opportunità di espansione. Da allora è trascorso esattamente un secolo, durante il quale le vicende di questa impresa, che gestisce lo stoccaggio e la movimentazione di prodotti petroliferi, chimici e petrolchimici, biocombustibili e non solo, si sono intrecciate strettamente alle vicende del nostro paese. Il libro, scritto da due protagonisti degli ultimi decenni di storia della PIR in collaborazione con uno storico dell'economia, ripercorre le molte tappe di un percorso non sempre facile, talvolta disseminato di ostacoli: dalle leggi razziali del 1938, alle distruzioni causate dalla guerra e le difficoltà della ricostruzione, fino al rilancio degli anni Sessanta e all'avvio di nuove attività in paesi quali l'Albania e la Tunisia. Dal racconto emerge, costante, la passione imprenditoriale della famiglia Ottolenghi, da sempre in prima linea in una gestione aziendale attenta allo sviluppo economico ma anche improntata a saldi principi etici e attenta alla valorizzazione del lavoro. -
Oltre l'adattamento? Narrazioni espanse: intermedialità, transmedialità, virtualità
In che modo stanno cambiando le relazioni tra narrazioni cinematografiche, serialità televisiva e testi letterari, rispetto alla moltiplicazione dei media e all'ubiquità delle tecnologie digitali? Si può ancora parlare di «adattamento» all'interno di un sistema in cui, oggi più che mai, i codici espressivi si mescolano, le narrazioni si disseminano in modo fluido da un medium all'altro, la dimensione materiale e quella virtuale dell'intrattenimento spostano più in là i propri confini? Oppure siamo già «oltre l'adattamento», immersi in un'epoca narrativa a cui non riusciamo ancora a dare un nome? Questo volume raccoglie quindici studi e una prefazione teorica con cui provare a rispondere a queste e a ulteriori domande. Attraverso l'analisi di numerosi casi di studio che intrecciano gli ambiti della serialità televisiva, del cinema, dei media e della letteratura, in dialogo tra mondo classico e contemporaneità, vengono forniti al lettore gli strumenti critici e teorici per orientarsi all'interno delle fitte pratiche di transcodificazione con cui organizziamo e costruiamo i nostri saperi. I contributi di studiosi provenienti da ambiti di ricerca diversi tra loro offrono una prospettiva critica interdisciplinare, utile per inquadrare e analizzare il senso profondo di fenomeni che costituiscono la nostra esperienza narrativa e mediale. -
QuaranTalks. Dialoghi dalla quarantena di Bologna Business School
I QuaranTalks sono stati un modo per riflettere in maniera agile e fresca sui temi più importanti di un periodo inatteso che entrerà nella storia, ma soprattutto un'occasione per stare insieme, anche se lontani. Sin dall'inizio del lockdown dovuto al Covid-19 abbiamo ricevuto moltissimi messaggi da parte dei nostri Alumni, sparsi nelle imprese di tutto il mondo, nei quali ricordavano il senso di comunità che si vive a Bologna Business School e chiedevano di restare in contatto, soprattutto in quel momento. -
Eredità coloniale e costruzione dell'Europa. Una questione irrisolta: il «rimosso» della coscienza europea
Il volume è il risultato di una ricerca che ha indagato, dalla prima metà dell'Ottocento al secondo dopoguerra, la continuità delle logiche coloniali con le politiche europee in Africa e nell'area del Mediterraneo.Nella prima parte, l'analisi del diritto coloniale fa risaltare il «lato oscuro» del pensiero occidentale, che ammetteva i diritti dell'uomo e del cittadino, proclamati dalla Dichiarazione della Rivoluzione francese, solo per i coloni nelle terre d'oltremare, ma li negava alla popolazione indigena. Al tempo stesso emerge l'ideologia, racchiusa nel diritto coloniale, di una «missione civilizzatrice» che rinviava in un futuro lontano e ipotetico la possibilità di un'«assimilazione» tra colonizzati e colonizzatori. Non è sorprendente ritrovare questa stessa dottrina al fondamento delle attuali politiche migratorie francesi. Di grandissimo rilievo si è rivelata la considerazione della pluralità degli «sguardi» – del colonizzatore e del colonizzato – che hanno consentito di cogliere la contraddizione fra la tradizione europea del liberalismo e dell'illuminismo e la durezza del «fatto coloniale» o, meglio, del «capitalismo coloniale», che emerge particolarmente attraverso l'analisi del pensiero di alcuni classici della storia delle dottrine politiche, da Locke a Diderot, a Kant, a Tocqueville, a J.S. Mill. Il volume approfondisce poi la dottrina dell'«Eurafrica», elaborata nel corso degli anni Trenta del secolo scorso, che enunciava la tesi della complementarietà tra Europa e Africa. Essa fu anche al fondamento – sulla base di una concezione neo-coloniale – della costituzione della Comunità Economica Europea del 1957. Sono infine considerati gli sviluppi di questa politica neo-coloniale, che si è tradotta nelle relazioni asimmetriche e nelle politiche protezionistiche dell'Europa rispetto ai paesi africani e ai paesi della «riva sud» del Mediterraneo. Solo la consapevolezza del proprio passato potrà dare all'Europa l'identità di una «potenza civile» portatrice dei diritti e dei principi della democrazia. -
Obbligazione e diseguaglianza. Per una lettura critica dell'obbligazione in Friedrich Karl von Savigny
L'incontro tra obbligazione e diseguaglianza è espressione di un preciso momento storico che ha condizionato la nozione contemporanea dell'obbligazione. La reinterpretazione delle fonti giuridiche romane nella prospettiva del diritto liberale e borghese da parte di Savigny, con l'enucleazione dell'irrealtà di un «potere» del creditore sulla singola prestazione del debitore e della conseguente «ineguaglianza» creatasi tra le parti, favorisce la sua metamorfosi in strumento di dipendenza nella società di massa, in chiave di indebitamento. -
Ho fiducia in noi. Al di là della disperazione
La fiducia che una convivenza sia possibile con i fratelli ebrei viene testimoniata sia attraverso la valorizzazione della memoria comune sia nella esperienza della scuola fondata dall'autore e oggi frequentata da cinquemila ragazzi israeliani: cristiani, palestinesi e ebrei. -
Preghiere. Nuova ediz.
Chi legge le opere di sant'Ambrogio incontra l'esegeta sottile e fantasioso, il teologo occupato a illustrare i misteri della fede, il mistagogo paziente che spiega i riti sacri, il maestro persuasivo ed esperto di vita evangelica, il dottore ardente della mistica cristiana, il polemista lucido e stringente, il retore dal discorso curato e persino artificioso, il poeta dal gusto e dalla sensibilità raffinata e con momenti felicissimi: tutto questo incontra. Ma, oltre a ciò, il lettore di sant'Ambrogio s'imbatte nell'uomo di preghiera, di una preghiera che sgorga spontanea, con un trapasso senza preavviso. La riflessione è diventata orazione, il pensiero si è acceso in invocazione, al concatenarsi del ragionamento è succeduto il colloquio, effuso talora lungamente, come a lasciare espandere i sentimenti che urgono nel cuore. Forse, più dell'operosità della pastorale, più della dignità e fermezza del governo, più della nobiltà del comportamento, energico e paziente, tenace e misericordioso, abile e lungimirante, sono la poesia e la preghiera del vescovo di Milano a introdurre alla conoscenza più profonda del suo animo, alla sorgente della sua azione efficace e incisiva. -
L'Europa vista dai Sud. Sguardo da Cuba
A partire da un incontro che si è svolto a Cuba sull'Europa e che ha visto la partecipazione di studiosi di tutto il Continente, il volume chiarisce come i sud del mondo avvertono la costruzione del polo geoeconomico europeo, e prende in esame il ruolo e la dimensione dell'abbandono dello stato sociale e delle privatizzazioni che ne conseguono, prima fra tutte quella della scuola. L'analisi considera i rapporti commerciali tra l'Europa e il sud del mondo, ma si allarga anche al ruolo dell'Europa centrale, di quella dell'Est e della Russia di Putin. Sul piano della critica al capitalismo viene sottolineato non solo il ruolo subalterno agli USA degli stati europei, ma anche il ruolo di potenza capitalista e le strategie imperialiste del Vecchio continente. -
Mi chiamavano sovversivo. Memorie di solidarietà operaia
La testimonianza di questo ""libro italiano"""", di questo racconto autobiografico che ripercorre la storia d'Italia del secondo dopoguerra fino al '68 e agli anni '80 e dei suoi cantieri metalmeccanici, di quel mondo fordista che il postfordismo ha solo tragicamente dislocato, e solo in parte, costituisce un contributo, letterario e appassionante nella lettura, di un linguaggio orale messo per iscritto, per intendere due realtà del tempo presente. La prima riguarda lo sfruttamento bolso, calcolato e violento dei lavoratori, quale condizione necessaria al superprofitto. La seconda riguarda la creatività solidale del mondo subalterno, che nell'aderire o inventare forme organizzate di alternativa è capace dell'impossibile in condizioni insostenibili."" -
Il secolo della biodiversità
"Biodiversità"""", termine coniato per indicare i diversi livelli di vita sulla terra, ha assunto col tempo un significato più esteso, come a qualificare l'identità di una vittima delle attività umane, dalla cui salvezza finale dipende il futuro della stessa umanità. In questo libro vengono analizzate le ragioni scientifiche, filosofiche ed etiche che rendono essenziale la conservazione della biodiversità, i timori e le speranze di chi ne ha bisogno per la propria sussistenza e di chi alla sua conservazione ha dedicato tutta la propria esistenza. La convinzione che ne emerge è che per conservare la biodiversità, e il nostro pianeta, essa dovrà diventare bandiera di tutti coloro che vivono sulla terra." -
L'impero dei miei stivali. Corrispondenze dagli Usa
La pubblicazione di queste corrispondenze dal cuore dell'impero americano vuole essere un contributo alla riflessione all'interno di una realtà, l'Europa, che vorrebbe costituirsi impero e che ha già mosso i primi passi in questa direzione. Il testo pone criticamente la domanda se siamo pronti come popolo a un affiancamento a una cultura e una politica comunque lontana da noi o se vi è l'esigenza di una riscoperta delle radici culturali dell'Europa e dell'Italia. -
L' industria militare e la difesa europea. Rischi e prospettive
La struttura dell'industria a produzione militare, le sue dinamiche evolutive, i suoi complessi rapporti con la politica, l'economia e la finanza sono argomenti che raramente ricevono l'attenzione che meritano. Ciò accade nonostante l'importanza di tali problematiche travalichi la dimensione stessa del giro d'affari generato dalla progettazione, realizzazione, vendita e impiego dei materiali d'armamento. Al mondo esistono di fatto quattro grandi poli industriali-militari in cui si fabbrica più del 90% dei sistemi d'arma e servizi per la difesa. Il primo, per importanza economica, politica e capacità industriale, si trova negli Stati Uniti, il secondo è rappresentato dalle strutture produttive dei grandi paesi dell'Europa occidentale e del Giappone, il terzo è costituito dall'industria bellica ex sovietica ereditata dalla Russia, il quarto, infine, dal comparto bellico della macchina manifatturiera cinese. Nel presente volume sono contenuti saggi che approfondiscono l'argomento principale. -
Un inedito e testimonianze
La redazione di ""InOltre"""" ha composto questo libro raccogliendo le testimonianze di alcune delle persone che gli erano vicine e scegliendo alcuni capitoli da un lavorò tuttora inedito, realizzato in forma di conversazone tra Ivan e Rosaria Parri. Il libro è anzitutto espressione di affetto per un uomo che con le sue canzoni, i suoi scritti e la sua presenza è riuscito a interrogare e far comunicare tra loro mondi diversi che, nella triste Italia di questi anni, a malapena considerano l'esistenza l'uno dell'altro. Ma è mosso anche dal desiderio che questo testimone non vada perduto. L'insaziabile domanda di conoscenza e di giustizia, il profondo senso di solidarietà umana e la passione per la vita hanno portato Ivan a essere interlocutore interessante per gli anziani del circolo ARCI Corvetto come per giornalisti, musicisti, operatori della cultura e qualche uomo politico. Queste virtù, che amici e compagni qui delineano da diversi punti di vista e con diverse sensibilità, costituiscono il suo dono. E difficile, per chi desidera che il nostro paese divenga capace di giustizia e solidarietà, non sentirne la provocazione."" -
Periferie. Crisi e novità per la Chiesa
Fin dall'inizio del suo pontificato papa Francesco ha proposto all'attenzione di tutti il tema delle periferie. Nel cristianesimo, le periferie hanno una storia lunga e complessa, anzi sono un crocevia di storie e di esperienze differenti. Di fatto, però, il Pontefice ha rinnovato l'interesse della Chiesa attorno a questa tematica. ""La Chiesa - aveva detto Bergoglio poco prima di essere eletto - è chiamata ad uscire da se stessa e andare nelle periferie, non solo geografiche, ma anche nelle periferie esistenziali: dove alberga il mistero del peccato, il dolore, l'ingiustizia, l'ignoranza, dove c'è il disprezzo dei religiosi, del pensiero e dove vi sono tutte le miserie"""". Questo libro muove dalle parole del Papa per andare alla ricerca delle periferie concrete e metaforiche che dai testi sacri giungono attraverso i millenni fino alle metropoli in cui viviamo, interrogandoci sul senso profondo della crisi che la Chiesa sta attraversando e sul cammino di speranza che è possibile percorrere per dare al messaggio cristiano una nuova centralità."" -
Origine. Testo inglese a fronte
«La sua poesia, non a caso, si fonda su un immaginario estremamente fertile e reattivo, e combattivo anche; e quasi per nulla sull'elegia, sul rammarico, sul compianto» - Roberto Galaverni, la LetturaLa poesia di Yang Lian coniuga una straordinaria irruenza espressiva di valenza sciamanica con la scrittura modernista di Pound, Eliot, William Carlos Williams e quella decadente di Baudelaire, senza mai smarrire l'esemplare misura della poesia classica cinese. L'energia metamorfica che percorre i suoi versi trasfigura il mondo naturale e storico secondo una morfologia antropocentrica, dove l'originale reinvenzione del meraviglioso ricorda la foga decontestualizzante della «scrittura automatica» surrealista. (Tomaso Kemeny) -
Dizionario delle religioni dell'Eurasia
Il ""Dizionario delle religioni dell'Eurasia"""" tratta in primo luogo dei temi religiosi, o variamente legati alla religione, che si sono sviluppati nell'Europa antica. Con questo aggettivo ci riferiamo all'arco temporale che parte dalle fasi più remote della preistoria europea e giunge fino alla sua cristianizzazione (ma con qualche sopravvivenza - talora fino ai giorni nostri - nelle tradizioni folcloriche e in qualche zona marginale). Dal punto di vista geografico, si intende l'intero continente europeo, ad esclusione del cosiddetto mondo classico (le civiltà e le religioni della Grecia antica e di Roma) e dei mondi che con quello sono entrati in contatto. Sulla base di considerazioni pratiche, ma soprattutto alla luce dell'ormai indubitabile continuità che da tempo immemorabile unisce l'Europa con territori geograficamente appartenenti al continente asiatico, ma culturalmente collegati al vecchio continente, si è allargato poi lo sguardo al mondo religioso dell'Eurasia. Partendo dalle regioni più prossime all'Europa (quelle in cui si sono sviluppate le culture delle popolazioni ugro-finniche e uraliche), attraverso i mondi ormai asiatici delle religioni delle popolazioni altaiche, si è giunti così fino all'Asia interna e alla Siberia. Il confine meridionale di questo territorio - che separa le tradizioni religiose descritte in questo volume da quelle trattate nei dizionari dell'induismo, del buddhismo e dell'Estremo Oriente - si colloca più o meno in corrispondenza con il tracciato dell'antica Via della Seta, una delle realtà storiche che più hanno contribuito alla realizzazione dell'unità culturale che definiamo appunto Eurasia. In questo volume trovano, infine, inclusione le religioni dei territori dell'Artico, che appaiono diffuse con caratteri sostanzialmente omogenei in Europa, in Asia, ma anche nell'America settentrionale, comportando così uno sconfinamento nel Nuovo continente."" -
La Divina Commedia. Percorsi e metafore
Ciò che caratterizza Dante, ciò che struttura la sua identità, così potente da costituire un archetipo per l'uomo europeo e per l'uomo di ogni tempo, è la forza della memoria. La memoria è ciò che permette a Dante di pensare la sua vita e la storia in termini di significato. È proprio questa libertà di pensiero che le avventure ideologiche degli ultimi due secoli sembrano aver sottratto all'uomo contemporaneo, diventato, dopo tanta presunta autosufficienza e tanto trionfale storicismo, un enigma a sé stesso. L'essenza della poesia di Dante è la vibrazione, l'emozione profonda, lo stupore senza fine che provoca l'incontro con una realtà che «sobranza», che evoca qualcosa d'altro: la misteriosa Presenza che corrisponde finalmente all'anelito del cuore. Il sobbalzo che la percezione del Dio vivente provoca e la potenza unificante del tempo e dello spazio che da tale percezione deriva nel linguaggio cristiano si chiamano memoria. Vale la pena rileggere Dante, sperimentare l'alta meraviglia che la sua poesia lascia nel cuore, anche per ritrovare questa capacità di memoria che strappa la vita al non senso e la rende un viaggio carico di significato, di certezza, come quello del divino Poeta.