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Architettura e arti applicate negli anni Cinquanta. La vicenda italiana. Ediz. illustrata
Al centro di questo libro c'è il passaggio decisivo degli anni Cinquanta, il fare e ripensare l'architettura nella temperie del secondo dopoguerra e, contestualmente, l'apparizione sulla scena del design italiano, vale a dire di un prodotto e di un modello di produzione affatto nuovi e fortemente caratterizzanti. Il contraccolpo è costituito dalla riformulazione, sui diversi livelli e versanti disciplinari, del discorso pertinente, tra recuperi e soluzioni di continuità rispetto al ventennio, tra rinascite e antiche inquietudini, infine tra prassi organica alla modernità e riflessione critica. La soglia considerata è il biennio 1949-50, come utile postazione per cogliere i nessi tra le argomentazioni della politica e le responsabilità intellettuali di architetti e 'ideologues' delle nuove forme. Di qui la scelta, certo rischiosa, di un approccio sincronico tale da sventare la facile retroattività sul passato di idee che si sarebbero affermate in seguito e perciò capace, forse, di dar conto della compresenza di eventi progettuali, tutti in un certo momento dotati di futuro. Ne risulta un quadro assai mosso di elaborazioni teoriche sottese e/o generate dai progetti, nella dialettica con la ricezione da parte di un pubblico che, nei termini di una sociologia delle forme artistiche alla Bourdieu, andava costituendosi come tale e che è dunque esso stesso concetto dinamico. -
Pasolini e la televisione
Un dibattito a più voci e secondo diversi approcci disciplinari, per una ricognizione a vasto raggio sul rapporto tra Pasolini e la televisione, nel quadro di un pensiero fortemente critico verso la modernità, ma anche mosso e in forte evoluzione interna, dagli anni Cinquanta al periodo 'corsaro' e in alternanza tra condanna radicale del medium di massa e proposte per una televisione alternativa. Un panorama sfaccettato di riflessioni, in cui è implicato anche il rimando alla televisione in sé, di allora e di oggi, e alle mutazioni da essa indotte nel telespettatore e nei suoi codici antropologici, valoriali e linguistici. I contributi, frutto di un convegno nazionale promosso nel novembre 2009 dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e dalla Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna, sono completati dai commenti e dalle testimonianze di quanti, a vario titolo, hanno condiviso allora o indagano ora l'eretica intelligenza pasoliniana, gentile e implacabile, a contrasto con la deriva moderna dello sviluppo senza progresso e con la televisione che di quel processo, irreversibile, appare uno dei principali strumenti. -
Un bacio e l'oblio
In una Milano agli albori della luce elettrica, negli anni tra due disastri della storia patria - la battaglia di Adua e la rotta di Caporetto - le vicende di una famiglia borghese vengono raccontate dalle voci di Luciano, medico omeopata non molto sveglio ma attentissimo alle cose materiali, e di Alfonso, poeta stralunato e proiettato più verso i sogni che sul mondo reale. Attorno alle voci narranti, da un lato le figure femminili di Maria Rosaria, virtuosa forse suo malgrado, ed Elisa, custode di una verità ingombrante e dedita al peccato con assoluta innocenza; dall'altro personaggi contraddittori e spesso sfiorati da un'ala di follia, autentica o simulata, come il padre di Alfonso, tormentato dal rimorso di una colpa vergognosa eppure buon cliente di un bordello. Il tutto nello scenario storico di un'epoca che ha visto vorticare gli eventi più diversi e che ancora ci coinvolgono: dall'attentato a Sarajevo al volo dei dirigibili, dal socialismo di Mussolini e Nenni alle spedizioni polari, dal naufragio del Lusitania al fulgore e al dramma dell'icona della danza Isadora Duncan. -
Banchi di prova. Racconto in versi
I ""banchi"""" nominati nel titolo di questo racconto in versi (un modello già sperimentato da Silvio Ramat in """"Mia madre un secolo"""", Marsilio 2002) sono i banchi dove dapprima siede il bambino che sta imparando a leggere e a scrivere, quindi l'alunno delle elementari e delle medie, poi ancora lo studente universitario e infine il professore (fatale, drammatico passaggio """"dall'altra parte""""). Fra gli estremi cronologici dichiarati del racconto (1944-1968) si fanno spazio anche insigni personaggi della cultura italiana: i maestri di Ramat, consapevole che è stata per lui una fortuna l'aver vissuto vent'anni in una Firenze illuminata dalla luce delle sue tradizioni più alte."" -
Opalka 1965/1-? Carpaccio/Opalka. Il tempo della pittura. Ediz. illustrata
Il progetto, pone il dipinto dell'artista polacco in stretta correlazione con le Dame Veneziane di Vittore Carpaccio, creando le premesse per un ""dialogo"""" tra le due opere nel quale il tempo diviene protagonista: per Opalka sotto forma di progressione numerica, nel capolavoro veneziano, presente nelle collezioni permanenti del Correr, come senso dell'attesa. Il volume che accompagna la mostra raccoglie interventi dello stesso Opalka, di Tommaso Trini e di Christian Schlatter."" -
Il simbolismo in Italia. Catalogo della mostra (Padova, 1 ottobre 2011-12 febbraio 2012). Ediz. illustrata
"Il simbolismo è stato un grande movimento europeo che, in Italia, ha cambiato il corso della pittura, facendola entrare nella modernità. La forza di questo movimento è stata quella di interpretare e riuscire a rappresentare in pittura, penetrando anche nel territorio dell'inconscio, i grandi valori universali dell'umanità: questa straordinaria avventura artistica verrà ricostruita attraverso i quadri - capolavori ormai entrati nell'immaginario collettivo - dei suoi protagonisti come Segantini, Wildt, Pelllizza da Volpedo, Galileo Chini, Previati, Bocklin, de Chirico, Casorati, Balla, Boccioni, Klimt, Zecchin."""" (Fernando Mazzocca)" -
La Canottieri Giudecca 1981-2011. Ediz. illustrata
Il racconto di trent'anni di vita di una società sportiva, la Canottieri Giudecca di Venezia, la sua nascita, crescita e consolidamento nel contesto storico e sociale della Giudecca, e più in generale di Venezia, attraverso tre linee di lettura. Innanzitutto la storia ricostruita da uno dei protagonisti, Silvio Testa: la fondazione e la presidenza di Gianni Cucco (1981-1992); la combattuta riforma sotto Piero Fabris e lo stesso Testa (1992-1999); la pacificazione e il conseguente consolidamento con Giovanna Della Toffola (dal 1999 a oggi). E assieme allo sviluppo cronologico i temi più squisitamente ""politici"""" della vita sociale, il problema della sede che per tanti anni ha affaticato i consigli direttivi, alcuni dei passaggi fondamentali dell'avvio e della crescita dei settori nei quali si è estrinsecata l'attività, le vicende del canottaggio, della voga alla veneta, della vela al terzo. Accanto alla storia una serie di brevi testi, delle schede di approfondimento, con ricordi, commenti, impressioni dei personaggi che hanno costruito la Canottieri come oggi la conosciamo, alcune scritte direttamente dai protagonisti, liberamente e senza alcun filtro, altre raccolte da Alessandro Rizzardini partendo da punti di vista spesso diversi e dialettici. Infine il racconto per immagini attraverso le fotografie di Alessandro Rizzardini: la Giudecca, la sede come spazio fisico e come spazio vissuto, i volti dei protagonisti, le regate, le gite, le attività, gli uomini, le donne, i bambini."" -
L' uomo che volle farsi re. Testo inglese a fronte
Una coppia di sgangherati vagabondi, sottufficiali in congedo dell'esercito imperiale britannico, si avventura nella folle impresa di conquistare il Kafiristan (oggi regione nordorientale dell'Afghanistan) e di farsi acclamare re, sognando di trattare l'alleanza con l'Impero inglese per il dominio strategico dell'intera area. Inutile dire che l'impresa finisce malissimo e che la nota grottesca con cui era cominciata si incupisce in immagini tragiche (per tutte, la testa mozzata di uno dei due vagabondi). Il linguaggio (sul quale Mario Domenichelli ha lavorato con la puntigliosa consapevolezza di una prova importante e irrinunciabile per la comprensione del racconto) è un impasto unico di umile e sublime, registri gergali e basso-mimetici che si alternano a quelli più alti e ""realistici"""" della voce narrante, in un fluire rapido della narrazione che riesce a raccontare, con voci diverse, tante storie: quella dei due poveri vagabondi, vittime più che protagonisti dell'impresa imperiale, e di tanti altri sconfitti - nativi e britannici cancellati dalla storia, e quella della Grande Storia, di cui il racconto di Kipling si fa parodia e, al tempo stesso, tragico controcanto."" -
La Scuola Grande di san Giovanni evangelista di Venezia. Ediz. illustrata
La Scuola grande di San Giovanni evangelista, la più antica tra le scuole oggi esistenti a Venezia, custodisce nella propria sede monumentale un ricchissimo patrimonio di opere d'arte, testimonianza evidente del prestigio raggiunto nei secoli passati dalla scuola nella vita sociale ed economica della città lagunare. Soppressa nel 1806 a seguito dei decreti napoleonici, fu ricostituita come Società di mutuo soccorso nel 1856, riprendendo così la sua attività da allora non più interrotta. La parte antica del suo archivio, dalla fondazione nel 1261 al 1806, si conserva nell'Archivio di Stato di Venezia. Attraverso queste carte, prodotte durante la sua secolare storia, affiora la vita quotidiana del sodalizio, dei confratelli che vi hanno aderito, del suo immenso patrimonio immobiliare che si estendeva anche alla terraferma veneta, dell'attività assistenziale svolta capillarmente in città. Questo inventario descrive con pazienza e nel dettaglio un patrimonio documentario immenso, che riporta in piena luce personaggi, opere d'arte, reliquie, arredi, spese, elemosine, cause e processi. -
Feliciano Benvenuti. Partecipazione e autonomie nella scienza amministrativa della repubblica
Non secondo nel metodo ad alcun altro amministrativista del dopoguerra, Feliciano Benvenuti (1916-1999), docente a Padova, Milano e Venezia, è stato nel merito l'unico che, muovendo dalla ""funzione"""", abbia interpretato il diritto positivo in termini di partecipazione al procedimento e parità nel processo; l'unico che fin dagli anni '50 e '60, nella indifferenza della """"dottrina"""" per l'autonomia locale pur prescritta in Costituzione (art. 5), l'abbia invocata per i Comuni e le Province e soprattutto per le Regioni, attese dal 1948 e da istituire - spiegava - in modi non burocratici (come disporrà al contrario, dal 1970, la partitocrazia ormai incombente). Sarebbe ancora istruttivo in proposito il confronto dei riti 2011 del 150º con la dissacrante relazione """"Mito e realtà dell'ordinamento amministrativo italiano"""" (1965, excursus 1969) del congresso del centenario dell'unificazione amministrativa, organizzato dall'Istituto milanese di cui era direttore scientifico il porfessor Benvenuti."" -
Testo sacro e libertà. Per una lettura critica del Corano
Nasr Hàmid Abu Zayd è stato un intellettuale musulmano in grado di cogliere le sfide della modernità e di tradurle nella sua cultura. Al centro del suo progetto una lettura ermeneutica, storica e umanistica del Corano e l'affermazione di un pensiero critico in grado di intrecciare l'Islam con la cultura della libertà e del pluralismo. Il libro, che raccoglie scritti per la maggior parte inediti, è un omaggio ai temi più attuali del dibattito su Islam e diritti umani che l'autore ci ha lasciato: la questione di genere, le pene corporali, la sharia, la finanza islamica, la relazione con altre confessioni e culture, l'apostasia, la poligamia. Un grande rigore scientifico si accompagna a una profonda religiosità al servizio della comprensione di quei versetti più critici, meno chiari o nei quali sembrano dominare i concetti di violenza e ingiustizia, spesso considerati all'origine della dicotomia tra pensiero islamico e modernità. Introduzione di Nina zu Fürstenberg. -
La mia lotta per la libertà. Un uomo solo contro il regime di Putin. Articoli, dialoghi, interviste
È diventato un simbolo della lotta per la libertà nella Russia di Putin: non solo la sua personale ma quella di un intero paese. Ex magnate alla guida del colosso petrolifero Yukos, Michail Chodorkovskij dal 2003 si trova in carcere, imprigionato con l'accusa di frode fiscale. Due lunghi processi, altrettante contestate condanne e la detenzione in Siberia non ne hanno però fiaccato lo spirito. Dalla prigionia ha continuato a scrivere e a lanciare messaggi capaci di incidere profondamente sulla vita politica russa e di imporre il suo caso all'attenzione dell'opinione pubblica europea e mondiale. Questo libro raccoglie gli scritti dell'ex ""oligarca"""". Gli articoli segnano la volontà di partecipare attivamente alla vita del paese, analizzandone vizi e problemi. """"Proprietà e libertà"""", scritto mentre era in atto lo smantellamento della Yukos, ne ripercorre la vicenda e chiarisce i rapporti tra interessi e potere. La serie """"Svolta a sinistra"""" - tre articoli, pubblicati tra il 2005 e il 2008, che hanno provocato reazioni contrastanti - presenta un ambizioso programma di riforme per la Russia, con profonde riflessioni sui concetti di proprietà privata e liberalismo. """"La Russia attende un tribunale indipendente"""" e """"Generazione M"""" richiamano Dmitrij Medvedev alle responsabilità che egli si è assunto come successore di Putin: garantire un potere giudiziario indipendente e stabilire un'agenda seria per la modernizzazione del paese."" -
Rubelli. Una storia di seta a Venezia. Ediz. illustrata
Tra le stoffe preziose e la città lagunare c'è sempre stato un rapporto molto stretto. Ancor oggi Venezia ospita, a volte ben nascosti in antichi palazzi e dimore, dei luoghi dove il tessuto prezioso regna. Tessuti che arredano le dimore lussuose di tutto il mondo, le abitazioni dei potenti, i teatri più famosi, le chiese e le basiliche, gli alberghi e gli yachts più esclusivi. A Venezia, Palazzo Corner Spinelli ospita lo showroom Rubelli, ditta fondata nel 1858. Anche se ormai Rubelli è diventata una multinazionale la qualità dei suoi tessuti rimane unica tanto da essere riconosciuta tra le prime quattro aziende più prestigiose del mondo nel proprio settore. -
Il simbolismo in Italia. Catalogo della mostra (Padova, 1 ottobre 2011-12 febbraio 2012). Ediz. illustrata
"Il simbolismo è stato un grande movimento europeo che, in Italia, ha cambiato il corso della pittura, facendola entrare nella modernità. La forza di questo movimento è stata quella di interpretare e riuscire a rappresentare in pittura, penetrando anche nel territorio dell'inconscio, i grandi valori universali dell'umanità: questa straordinaria avventura artistica verrà ricostruita attraverso i quadri - capolavori ormai entrati nell'immaginario collettivo - dei suoi protagonisti come Segantini, Wildt, Pelllizza da Volpedo, Galileo Chini, Previati, Bocklin, de Chirico, Casorati, Balla, Boccioni, Klimt, Zecchin."""" (Fernando Mazzocca)" -
Le grandi città italiane. Società e territori da ricomporre
Le città sono i principali motori dello sviluppo intellettuale ed economico e il principale banco di prova della coesione sociale. Ma in Italia mentre molto si dibatte e si legifera su regioni, province e comuni, le problematiche specifiche delle città e delle aree metropolitane sono quasi del tutto ignorate. Di questa anomalia italiana si occupa il volume, analizzandone i diversi aspetti con la collaborazione di specialisti in campi che vanno dal diritto amministrativo alla psicologia sociale, dalla geografia politico-economica all'urbanistica, dalla sociologia all'economia urbana e alla scienza politica. Tutti insieme questi autori hanno poi redatto un capitolo conclusivo nella forma di un libro bianco sul governo delle città italiane. Il volume, con un linguaggio e un'impostazione accessibile a un vasto pubblico, si rivolge a quanti - cittadini, professionisti, amministratori pubblici e politici - sono sensibili e interessati a un problema che si intreccia con quelli della crisi economica, istituzionale e politica degli ultimi anni. Il Consiglio italiano per le Scienze Sociali è un organismo indipendente, fondato nel dicembre 1973, rivolto allo sviluppo delle scienze sociali in Italia che opera attraverso commissioni interdisciplinari al fine di fare il punto e avanzare proposte su problemi aperti della società contemporanea offrendo anche il proprio contributo alla definizione delle politiche pubbliche nel Paese. -
Americani a Firenze. Sargent e gli impressionisti del nuovo mondo. Catalogo della mostra (Firenze, 3 marzo-15 luglio 2012). Ediz. illustrata
Il rapporto dei pittori impressionisti americani con l'Italia, e in particolare con Firenze, fu particolarmente intenso tra la metà dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Dopo la guerra di secessione centinaia di pittori approdarono in Italia: Firenze, Venezia, Roma, erano al centro del grand tour, luoghi mitici per chi voleva conoscere e studiare l'arte del passato. Dai maestri preimpressionisti come Winslow Homer, William Morris Hunt, John La Farge, Tomas Eakins ai grandi precursori come John Singer Sargent, Mary Cassati, James Abbott McNeill Whistler, alle opere degli artisti che soggiornarono a Firenze, e fra questi alcuni esponenti del gruppo propriamente impressionista americano, i Ten American Painters (William Merrit Chase, John Henry Twachman, Frederick Childe Hassam) e Franck Duveneck. -
La Francia in bilico. Conversazioni italo-francesi su un modello contestato
In bilico fra passato e futuro, la Francia sembra non aver ancora interiorizzato il passaggio da grande a media potenza, e si trova oggi ad attraversare una dolorosissima crisi di identità. Questo libro di conversazioni a tre voci descrive il paese destinato ad affrontare nel 2012 due sfide elettorali della massima importanza: la scelta del presidente della Repubblica e il rinnovo dell'Assemblea Nazionale. Prendendo le mosse dall'analisi della situazione politica, gli autori raccontano una Francia a disagio, chiamata a misurarsi con problemi in parte conseguenti alla sua lunga storia, in parte legati ai formidabili cambiamenti strutturali che la stanno trasformando insieme all'Europa e al mondo. Nel trattare un'ampia gamma di temi - dalla costruzione del sentimento nazionale al modello di integrazione, dal ruolo dello Stato alla pubblica amministrazione e alla sanità, dalla perduta centralità nell'assetto europeo al tentativo di rilancio del tandem franco-tedesco - non viene mai meno il confronto sistematico con l'Italia, che sottolinea differenze e analogie talora sorprendenti rispetto ai nostri ""cugini d'oltralpe"""". Infatti i tre autori provengono da percorsi intellettuali molto diversi, ma hanno in comune una conoscenza approfondita dei due paesi. Coniugando l'approccio storico-politico a uno sguardo attento alla vita di ogni giorno, emerge il ritratto di una Francia il cui modello - politico, economico, sociale e culturale - è sempre più spesso contestato."" -
Bernardo Bertolucci
Viaggiare nell'opera di Bernardo Bertolucci significa incontrare un modo di pensare e di vivere il cinema, in un'osmosi di arte e vita che a Bertolucci appartiene intimamente fin dagli esordi. Il libro si sofferma su le principali opere del regista con saggi su ""Prima della rivoluzione"""" (Veronica Pravadelli), """"Il conformista"""" (Enrico Carocci), """"Ultimo tango a Parigi"""" (Gabriele Anaclerio), """"Novecento"""" (Simone Villani), """"The sheltering sky"""" (Anaclerio) e """"The dreamers"""" (Carocci). Completano il volume, introdotto da un saggio di Giorgio De Vincenti, un'accurata filmografia e bibliografia."" -
Mala gestio: perché i veneti stanno tornando poveri
Una vulgata è diffusa senza risparmio: è la crisi che ci ha reso poveri e non poteva essere evitata. Grandi forze oscure hanno congiurato. Rileggere otto anni di fondi che Massimo Malvestio ha pubblicato su Nordesteuropa.it e sul Corriere del Veneto porta a conclusioni molto diverse: aeroporti, autostrade, municipalizzate, banche, fondazioni sono stati tutti mezzi con cui i veneti, cittadini ed istituzioni, hanno perduto in questi ultimi anni cifre colossali. Non vi era però nulla di imprevedibile e gli articoli di Malvestio ne sono la prova. I danni peggiori non sono venuti da forze oscure e lontane, ma dal disinteresse in cui si è lasciata la cosa pubblica. Quel che emerge davvero è che il Veneto è stato sopraffatto dalla cura di tanti piccoli interessi privati. Quel che è peggio è che accanto ad essi non vi era più neppure una visione, un disegno di prospettiva. -
La principessa del Burundi
Esponente della migliore tradizione letteraria svedese, quella del realismo, Kjell Eriksson ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra l'altro dal corpo di Polizia, per l'autenticità con cui nei suoi libri restituisce il lavoro delle indagini e il mondo dei suoi personaggi, stabilendo una profonda comunione con i loro destini. Cresciuto a Uppsala, nota per il suo sonnolento idillio accademico, è qui che ambienta i suoi polizieschi, una serie che ha convinto anche la critica americana, imponendosi in numerosi paesi. Ma la città dove lavora l'ispettrice dell'anticrimine Ann Lindell, neomamma e single, conosce realtà molto diverse: al di là del fiume che separa i quartieri alti dalle zone più popolari, il paradiso dorato delle famiglie benestanti che vivono intorno all'università è lontano. Tra queste strade che vedono ogni giorno violenza e miseria, in un giorno di dicembre, mentre si respira nell'aria l'arrivo del Natale, viene ritrovato il corpo senza vita, orribilmente mutilato, di John Jonsson. Chi può averlo ucciso in modo tanto brutale? La passione per i pesci tropicali e i sogni di un paese caldo e lontano l'avevano tenuto fuori dai giri della piccola delinquenza che hanno inghiottito quelli intorno a lui. Quale segreto nascondeva? Il fratello è deciso a vendicarlo. Non ha niente da perdere ed è pronto a tutto. La sua caccia comincia parallela alle indagini della polizia, e per Ann Lindell, invaghita di un collega, questo caso diventa un'ossessione.