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Napolitano, Berlinguer e la luna. La sinistra riformista tra il comunismo e Renzi
Umberto Ranieri ha vissuto da protagonista, fin dagli anni settanta, i diversi tentativi di dare all'Italia un grande partito riformista di massa. Dapprima dentro il Pci e poi nei partiti nati dalla fine del comunismo italiano, accanto a Giorgio Napolitano e dentro la tradizione dei cosiddetti ""miglioristi"""": coloro che non si arrendevano all'idea che il principale partito della sinistra italiana fosse condannato alla testimonianza e all'opposizione, volendosi invece misurare con le sfide dell'integrazione europea e della riforma dell'economia e dello Stato sociale. Questo libro è il racconto di un impegno e di una coerenza che nel corso degli anni va dai comizi di Berlinguer, che parlava alla luce della luna tra i Sassi di Matera, fino alla sinistra di oggi nell'età di Matteo Renzi e del nuovo Pd. Un bilancio rigoroso delle occasioni perdute, delle battaglie vinte, dei tanti passaggi di una storia che non è ancora conclusa."" -
Maestri. Gioiello italiano contemporaneo. Ediz. italiana e inglese
Maestro è colui che plasma la materia con la sua impronta, che trova la bellezza nella verità, che con le sue opere riesce a vincere il tempo. Non tentativo casuale o scoperta fortunata ma volontà visionaria e discontinuità progettata che divengono modello di riferimento per i giovani. Pionieri ma soprattutto costruttori di futuro. Getulio Alviani, Giampaolo Babetto, Gianmaria Buccellati, GianCarlo Montebello, Donatella Pellini, Alba Polenghi Lisca, Carla Riccoboni, James Rivière, Sergio Silvestris, Annamaria Zanella: i dieci maestri del gioiello italiano contemporaneo che rappresentano visioni, valori e concetti uniti dal filo rosso della bellezza, della qualità e dell'innovazione italiana. Dieci interpretazioni del gioiello che attraversano arte, design e moda raccontate da cinquanta capolavori e dalla loro storia, per la prima volta insieme. -
Bastava dire no. Alla fine di un matrimomio, credetemi, si sopravvive
Il giorno in cui si è sposata era convinta che l'amore sarebbe durato per sempre. Vogliamo essere onesti? Diciamo che ci sperava. Perché, in fin dei conti, decidere di dividere la propria vita con qualcuno è un rischio. E se anche la cosa non le fosse stata del tutto chiara quando stava attraversando la navata della chiesa, indossando fieramente la meringata che chiamano abito da sposa, lo sarebbe diventata qualche tempo dopo. Quel giorno piangevano la mamma e qualche zia. Qualche anno più tardi, invece, piangeva lei. Succede quando si entra nel vortice dei tentativi che si fanno per restare insieme. Nel momento in cui ci si separa si viene catapultati in una nuova dimensione di problemi emotivi ma anche molto pratici. Tutte cose che (più o meno) sono capitate a (più o meno) tutti. Perché bisogna dirlo alle famiglie, dirlo al lavoro, parlare con gli avvocati, cercare una nuova casa. E si realizza che gli amici ci avrebbero scommesso, perché dopo - e solo dopo - ti dicono cosa davvero pensavano dell'ex. Una consolazione: non si è soli. E poi quando i due si lasciano c'è sempre del tragicomico e sentirselo raccontare da chi quei momenti li ha vissuti e in qualche modo superati, potrebbe essere di un qualche sollievo per chi sta concludendo (o ha da poco concluso) una storia importante. Ed è il motivo per cui Chiara Maffioletti ha scritto questo libro. Una storia in cui molti lettori possono facilmente identificarsi. -
Vivere a spreco zero. Una rivoluzione alla portata di tutti
Cosa possiamo fare noi - cittadini-attivi, consum-attori, società civile - per evitare gli sprechi di cibo, acqua, energia? Come possono le imprese prevenire perdite e inefficienze che comportano impatti economici, ambientali e anche sociali assai negativi per tutta la collettività? Cosa dovrebbero fare i nostri amministratori locali e la politica nazionale ed europea per promuovere una società che metta al bando gli sprechi a trecentosessanta gradi: non solo alimenti, acqua ed energia ma anche rifiuti, mobilità e logistica, acquisti e forniture, comunicazione... ? Come potrebbero intervenire le istituzioni internazionali per promuovere un modello di produzione e di consumo che consenta di risparmiare e rinnovare le risorse naturali limitate? Andrea Segrè tratteggia in questo libro un orizzonte che porta concretamente alla progressiva riduzione del consumo di risorse naturali e le emissioni nell'ambiente mediante il controllo e la prevenzione delle attività pubbliche e private. Una nuova visione nel rapporto fra ecologia ed economia, dove la seconda - letteralmente ""l'amministrazione della casa"""" è parte integrante della prima: la nostra grande casa, il mondo. Ma anche una vetrina di buone pratiche - in parte già esistenti come il Last Minute Market - che se replicate su scala nazionale ed europea porteranno a una società più giusta e responsabile, equa e solidale e soprattutto sostenibile rispetto ai bisogni e ai diritti dell'umanità."" -
I pirati dei libri
Di quali inganni, sotterfugi e malizie furono capaci tipografi, librai e altri piccoli venditori nella Venezia d'età moderna? Da questa raccolta di documenti emergono comportamenti illeciti tenuti da piccoli e grandi attori del mondo del libro, nuove norme e nuove contraffazioni e, sullo sfondo, l'immagine di una città che offriva spettacoli a cielo aperto nascondendo qualche segreto. -
Petrarca e dintorni
In questo volume Armando Balduino, tra i più autorevoli studiosi della storia della letteratura italiana dalle origini all'età moderna, ritorna al secolo e all'autore di cui più a lungo si è occupato, Francesco Petrarca. La lettura di testi fondamentali di Dante, Petrarca e Boccaccio si intreccia con l'analisi di altri autori coevi, precedenti e successivi, in una panoramica, da Guinizzelli a Foscolo, che è tenuta saldamente insieme dal rigore storico-filologico della lettura e dalla sensibilità aperta all'ascolto della lingua poetica. -
Viaggi e viaggiatori nell'Ottocento. Itinerari, obiettivi, scoperte
Il volume analizza storicamente la tematica del viaggio, declinato nelle più diverse accezioni, e assume come riferimento cronologico il secolo XIX: vengono focalizzati esempi e tipologie di viaggio quanto mai disparati nelle finalità, nelle mete, nell'appartenenza sociale e di genere, nelle modalità di spostamento e nelle stesse scoperte registrate. L'Ottocento si è rivelato, sotto molti punti di vista, l'età del viaggio e dei viaggi, che furono compiuti per completare l'iter formativo e culturale, per ragioni professionali, politiche, sentimentali, familiari, personali e per altro ancora. A differenza di quelli dei secoli precedenti, la stragrande maggioranza di questi spostamenti fu accompagnata da puntuali e quotidiani resoconti, espressi di volta in volta in forma epistolare, diaristica e intellettuale; tra le destinazioni, la penisola italiana divenne, in questo periodo, la meta ricercata di viaggi collocabili nella tradizione del Grand Tour o rispondenti a necessità dettate dalle trasformazioni politiche, ideologiche e culturali del ""secolo delle nazionalità"""". Dall'Italia e da una sua particolare visuale periferica lo sguardo si allarga, attraverso distinte sezioni, al vecchio continente e poi alle rotte extra-europee. Nel rispetto della dimensione storica di fondo, l'opera si presenta come un percorso interdisciplinare che ha chiamato a confronto storici e studiosi della letteratura e della lingua, filosofi e astronomi, storici dell'arte e artisti."" -
La lezione della storia. Sul futuro dell'Italia e le prospettive dell'Europa
Oggi come non mai è necessario guardare con disincanto alle dinamiche del passato, europeo e mondiale, per poter leggere con nuove lenti il futuro. Gianni De Michelis, quarant'anni di attività politica e un'importante esperienza da ministro degli Esteri coincidente con uno dei momenti più difficili del '900, ha tentato di farlo, con schiettezza e profondità d'intenti in questo libro. Frutto di un intenso lavoro di dialogo e di confronto su vari temi con il giornalista Francesco Kostner, il volume presenta una visione d'insieme per rispondere agli interrogativi sempre più pressanti sul destino del paese, per elaborare considerazioni e collegamenti tra una fase e l'altra delle dinamiche storiche mondiali. Partendo da alcuni passaggi decisivi - la fine della Guerra Fredda e degli equilibri ad essa collegati, rivissuta attraverso i suoi ricordi da protagonista, il cambiamento geopolitico seguito all'11 settembre 2001 e quello economico-finanziario, con la crisi ancora in corso -, Gianni De Michelis traccia un percorso di rilettura degli eventi. Ma non si limita a questo delineando soluzioni e proposte concrete per gli anni a venire: è necessario che le élite, ma anche le opinioni pubbliche, e in particolare le giovani generazioni, scelgano la strada del compromesso, l'unica possibile per evitare il rischio di un nuovo terribile, devastante conflitto planetario. Prefazione di Michele Valensise. -
Riaccendere i motori. Innovazione, merito ordinario, rinascita italiana
L'Italia possiede una straordinaria capacità di innovazione, un incredibile capitale di creatività e di esperienza, che risiede in un comparto importante della nostra economia: le imprese medium tech. Tipiche del manifatturiero tedesco così come di quello italiano, sono le fabbriche di un'innovazione incrementale, non distruttiva, ma costruita, mattone dopo mattone, sulle esperienze del passato, valorizzando quello che Gianfelice Rocca chiama ""merito ordinario"""". Una forte presenza medium tech ha conseguenze di ampia portata, per tutta la società. Non ultima, consente di mantenere in piena attività l'ascensore sociale. Frutto dell'esperienza di lungo corso a capo di un grande gruppo in ambito internazionale, il libro segna una presa di posizione decisa nel dibattito sulla crescita e sul ruolo dell'industria. È la testimonianza della passione per la lettura dei macro-fenomeni che hanno mutato il volto del globo e alla luce dei quali anche le politiche pubbliche dovrebbero essere ricalibrate. Lasciando da parte quelle interpretazioni eccessivamente sbrigative che oggi fanno la parte del leone nel dibattito economico, Rocca descrive dinamiche e fatti, fornisce argomenti e idee e dimostra che la globalizzazione non ci obbliga necessariamente a un destino da comprimari. Ma dovremo essere capaci di partire dai nostri punti di forza, da politiche che possano valorizzarli, da un cambiamento culturale che esalti ciò che funziona nel nostro Paese e sappia farne un esempio per tutti."" -
Pino Guzzonato. Mutazioni. Ediz. illustrata
Una monografia che racconta, attraverso più di 150 opere, le tappe della vicenda artistica di Pino Guzzonato a partire dagli anni sessanta fino alla produzione più recente, in occasione di una mostra retrospettiva che si svolge negli spazi recentemente recuperati del Lanificio Conte_SHED di Schio. Noto ai più come il grande artista della carta, su questa materia si è infatti concentrata la sua ricerca più recente, Guzzonato ha attraversato tutte le stagioni dell'arte contemporanea, con un percorso ironico e multiforme, sempre personale e caratterizzato da un'estrema attenzione all' ""oggetto"""". Artista autodidatta, lontano dalle """"scuole"""" e dalle Accademie, Guzzonato non si fa toccare da questioni di stile, né di coerenza; egli segue una necessità espressiva, mettendosi costantemente alla prova con i materiali più diversi e, soprattutto, più lontani dalle consuetudini."" -
Le parole mancate
"Un padre importante, che se ne è andato improvvisamente, quando il figlio era appena adolescente. Un padre di successo, che aveva inventato Bud Spencer e Terence Hill, trasformandoli nei protagonisti di una trilogia """"spaghetti western"""" che aveva travolto i botteghini. Un padre assente e distratto, che aveva mescolato ambizioni intellettuali - era stato scrittore e sceneggiatore e regista - e sogni di successo e di guadagni, come si usava nel cinema degli anni '60, e al tempo stesso aveva confuso gli affetti familiari con una voglia sfrenata di libertà e trasgressione. Giuseppe Colizzi fu tutto questo e, soprattutto, è un conto in sospeso per il figlio rimasto orfano ragazzo. 'Le parole mancate', otto anni dopo, conclude l'analisi cominciata con 'Il corpo di mia madre', e ricostruisce idealmente il disastro familiare che sta alle spalle di Alessandro: da una parte una madre troppo fragile per non coinvolgere il figlio nella sua debolezza, dall'altro un padre troppo forte per accorgersi delle sue paure e difenderlo. Il risultato è un crudo ritratto di una famiglia scombinata, che finalmente nel racconto si scontra e si confronta durante una lunga nottata trascorsa sul crinale che tiene insieme sogno e realtà, l'unico spazio dove i membri di questa famiglia riescono a ritrovarsi e a parlarsi sinceramente. Se la famiglia è un amore ingarbugliato e irrisolto, questa, con il suo padre straordinario e il suo figlio inarrendevole, per un verso lo è di più..."""" (Cesare De Michelis)" -
Rivolta Carmignani. Un secolo e mezzo di corredi per alberghi e ristoranti. Ediz. illustrata
Viene ricostruita la storia della Rivolta Carmignani, un'azienda tessile italiana della Brianza, che dal 1867 è specializzata nella produzione di biancheria di lusso, destinata al mercato alberghiero e della ristorazione. Fondata da Leopoldo Rivolta, è tutt'ora nelle mani degli esponenti della quinta generazione che proseguono il suo operato con particolare attenzione alla scelta dei filati, dei tessuti e degli orditi che ne caratterizzano la lavorazione e la massima qualità nel tempo. Il volume quindi ripercorre le vicende di un lungo cammino intrapreso nella seconda metà dell'Ottocento in primis dal fondatore e poi da Luigi, dai suoi figli e successivamente dai nipoti: la realizzazione a Macherio della fabbrica, sede della storica azienda, il commercio in Italia e all'estero, la partecipazione alle esposizioni d'Arte e d'industria, la creazione di lenzuola e tovaglie cangianti con disegni derivati dalla rivisitazione degli stili storici o di ispirazione Liberty e Decò, nonché la collaborazione con artisti dell'epoca e con famose firme della moda come Roberta di Camerino e la marchesa Olga de Gresy. Il racconto prosegue fino agli anni più recenti caratterizzati dalla conquista di nuovi mercati: Nord America, Medio Oriente e Asia. -
L' arte di guardare gli attori. Manuale pratico per lo spettatore di teatro, cinema, televisione
Le tecniche di base, l'impiego degli oggetti, le azioni sottolineate, i cliché, gli effetti dell'immedesimazione e dell'imitazione, come si riconosce l'eco emotiva, perché è difficile entrare in scena, gli attori camaleonte, l'uso del trucco, le sensazioni fisiche, caratteristi e macchiette, personaggi comici e figure dell'orrore, come piangere impallidire e arrossire senza essere per nulla emozionati, a cosa servono le risate registrate, il meccanismo dei tempi, giochi e trucchi della telecamera e della macchina da presa, effetti del doppiaggio, l'effetto di ridondanza, l'invenzione della recitazione passiva, il meccanismo finale dell'arte dell'attore. Il libro ci illustra la grande arte di celebri attori come Marlon Brando, Eduardo e Peppino, Totò, Gassman, Sordi, Fabrizi, Chaplin, Stan Laurel e Oliver Hardy, Buster Keaton, James Dean, Anna Magnani, Mastroianni, Marylin Monroe, Grace Kelly, Liv Ullmann, Laurence Olivier, John Wayne, Humphrey Bogart, Katharine Hepburn e ci spiega anche come lavorano i personaggi a noi oggi familiari come Benigni, Verdone, Paolo Villaggio, Beppe Grillo, Sabina e Corrado Guzzanti, Dario Ballantini, Marco Paolini, Luca Zingaretti, Paolo Rossi, le Veline, e anche Anthony Hopkins, Dustin Hoffman, Maryl Streep, Al Pacino, De Niro, Clint Eastwood, Jack Nicholson e molti altri. -
Don Giovanni. Ediz. inglese
Il dramma giocoso ""Don Giovanni"""", secondo capolavoro della cosiddetta trilogia su testi di Lorenzo Da Ponte (comprendente anche """"Le nozze di Figaro"""" e """"Così fan tutte""""), fu presentato da Mozart al pubblico di Praga il 29 ottobre 1787; gli impresari del Nostizt-Theater avevano chiesto a Mozart un nuovo lavoro dopo il successo delle """"Nozze di Figaro"""", con una particolare raccomandazione riguardo al ruolo da destinare al baritono Luigi Bassi, acclamato interprete di Figaro. Mozart lavorò alacremente tra marzo e ottobre, ultimando l'Ouverture, secondo la leggenda, con due soli giorni di anticipo sulla prima. L'opera andò in scena con grande successo, rinnovando l'entusiasmo dell'amato pubblico praghese. Fra gli spettatori c'era anche - presenza altamente simbolica - Giacomo Casanova."" -
Leopardi: la bellezza del dire. Società, educazione, testualità nella Crestomazia italiana della prosa
Sociologo ante litteram, educatore, operatore culturale, oltre che esperto filologo e appassionato ricercatore. Questo il profilo leopardiano che emerge dallo studio della Crestomazia italiana della prosa"", pubblicata nel 1827 per l'editore Stella di Milano. Si tratta di un'opera che rompe gli schemi letterari consolidati dalla tradizione: così facendo Leopardi mette in discussione il canone critico della letteratura italiana del suo tempo, con l'obiettivo di renderla intellettualmente accattivante e moderna. Ne risulta un'opera affatto personale, che obbedisce a istanze sociologiche, pedagogiche e comunicative ben precise, rivelandosi la sede più adatta per sviluppare un percorso di ricerca incentrato sullo studio della modernità ispirato alla lezione degli antichi. Al di là delle reazioni accese e polemiche dei contemporanei, emerge la cifra innovativa dell'antologia nel panorama editoriale italiano dell'epoca, dove anche la semplice trasmissione di nozioni e pensieri partecipa del meccanismo generale del lavoro. Il presente volume mira non solo a scandire le vicende redazionali dell'opera, ma anche a scandagliare il fitto sostrato bibliografico alla base dell'attività di ricerca leopardiana, con la prospettiva di ricostruire il contesto socio-culturale in cui prende forma il progetto dell'antologia, destinata a un mercato editoriale in rapida evoluzione."" -
Così fan tutte
Apparentemente caratterizzata dal ritorno agli schemi tradizionali dell'opera buffa settecentesca, con personaggi fortemente tipizzati e per di più trattati come veri e propri burattini da quel vero e proprio regista-factotum (nonché alter ego di Da Ponte) che è Don Alfonso, ""Così fan tutte"""" rappresenta forse l'esito più raffinato della drammaturgia mozartiana prima di quella sorta di sconfinamento romantico costituita dalla """"Zauberflöte"""". La complessità d'intreccio e il realismo psicologico dei due precedenti lavori dapontiani, """"Le nozze di Figaro"""" e """"Don Giovanni"""", cedono il passo in """"Così fan tutte"""" a tipologie drammatiche meno contaminate. Per molto tempo nessuno ha compreso che, insistendo su plurimi livelli di lettura, """"Così fan tutte"""" spaziava dal modello dell'opera seria fino agli stilemi della più scanzonata parodia farsesca e annoverava tanto le più intense espressioni dell'affettività soggettiva quanto gli stilemi ieratici e impersonali della musica sacra. Con tali mezzi la sfaccettata partitura di Mozart ubbidiva insomma a un'intenzionalità drammaturgica capace di aprire squarci insospettabili entro il solido e coerente impianto razionalistico della trama dapontiana."" -
Così fan tutte. Ediz. inglese
Apparentemente caratterizzata dal ritorno agli schemi tradizionali dell'opera buffa settecentesca, con personaggi fortemente tipizzati e per di più trattati come veri e propri burattini da quel vero e proprio regista-factotum (nonché alter ego di Da Ponte) che è Don Alfonso, ""Così fan tutte"""" rappresenta forse l'esito più raffinato della drammaturgia mozartiana prima di quella sorta di sconfinamento romantico costituita dalla """"Zauberflöte"""". La complessità d'intreccio e il realismo psicologico dei due precedenti lavori dapontiani, """"Le nozze di Figaro"""" e """"Don Giovanni"""", cedono il passo in """"Così fan tutte"""" a tipologie drammatiche meno contaminate. Per molto tempo nessuno ha compreso che, insistendo su plurimi livelli di lettura, """"Così fan tutte"""" spaziava dal modello dell'opera seria fino agli stilemi della più scanzonata parodia farsesca e annoverava tanto le più intense espressioni dell'affettività soggettiva quanto gli stilemi ieratici e impersonali della musica sacra. Con tali mezzi la sfaccettata partitura di Mozart ubbidiva insomma a un'intenzionalità drammaturgica capace di aprire squarci insospettabili entro il solido e coerente impianto razionalistico della trama dapontiana."" -
Lepri che vincono la crisi. Storie di aziende (quasi medie) vincenti nei mercati globali
Lontana dai riflettori, c'è un'Italia industriale che ha resistito con orgoglio alle conseguenze della crisi finanziaria del 2008. Nei settori tipici del Made in Italy manifatturiero, un bel numero di piccole imprese ha tenuto saldamente le posizioni, nonostante l'ambiente fosse diventato improvvisamente ostile. In questo gruppo, si sono presto distinte delle autentiche lepri manifatturiere, che hanno adattato rapidamente i loro modelli di business al nuovo contesto economico, hanno individuato nuovi territori competitivi spesso ancora inesplorati e hanno cominciato a correre, correre, correre. Questo libro analizza le performance di tutte le 1548 imprese italiane del Made in Italy manifatturiero che alla vigilia della crisi avevano un fatturato compreso tra 10 e 12,9 milioni di euro, attraverso lo studio dei loro bilanci dal 2004 al 2010. La ricerca individua le ragioni che spiegano perché certe imprese hanno continuato imperterrite a macinare risultati positivi mentre il mercato crollava. Di tre casi (Gervasoni di Udine, Terruzzi Fercalx di Bergamo e Andrea Montelpare di Fermo) viene ricostruito il percorso di sviluppo, in cui arte manifatturiera e intuito strategico si combinano con la lungimiranza e il senso di responsabilità delle famiglie imprenditoriali proprietarie. -
Il leone di Orvieto. Un uomo venuto dal nulla
Un uomo venuto dal nulla. Trovatello dalle origini ignote. Un ex cameriere di una cittadina di provincia che parte sulle navi per scoprire quanto sia grande il mondo e che al ritorno si chiede quanto costi comprarselo tutto. Ma chi è, davvero, Giancarlo Parretti, self made man di Orvieto che volle farsi re del cinema mondiale? La sua scalata alla Metro Goldwyn Mayer nel 1990 resta una delle più memorabili e controverse imprese finanziarie nella storia di Wall Street. Spregiudicato, determinato, istintivo, Parretti ha vissuto più vite in una. Ha servito da cameriere l'ex premier inglese Winston Churchill. Ha venduto il Milan a Silvio Berlusconi. Ha mangiato al tavolo con Kissinger e Agnelli, con Lew Wasserman e Steve Ross. Ha avuto a libro paga le più celebri star del cinema americano. Ha conosciuto John Fitzgerald Kennedy e Yasser Arafat, Saddam Hussein e Muammar Gheddafi, Francois Mitterrand e Papa Paolo VI. Con la sua prima produzione filmica, Bernadette, ha fatto commuovere Papa Wojtyla. In questo libro, Parretti racconta la sua vicenda umana e professionale, dall'infanzia turbolenta ai successi e alle cadute dell'età adulta, passando per i guai con la giustizia, per certi retroscena sul legame a filo doppio fra politica e affari negli anni in cui si compiva la sua ascesa nel mondo della finanza. Pagine ricche di aneddoti e rivelazioni che gettano anche una luce diversa su certi momenti che hanno segnato la nostra storia contemporanea. -
Un sindaco in esilio. La mia storia a Cortina d'Ampezzo
È il 2006 quando Andrea Franceschi, una laurea in Economia all'Università Bocconi e un lavoro come consulente finanziario, decide di cambiare vita. Fa ritorno alle sue radici, all'amata Cortina d'Ampezzo, con l'intento di realizzare un ambizioso progetto incentrato su quattro punti: uno stop netto alle speculazioni edilizie; il ritorno alla montagna, con il rifiuto di una mondanità degli eccessi venuta dall'esterno; l'attenzione alla dimensione della famiglia, della scuola, del sociale; un deciso investimento su sport e natura per internazionalizzare Cortina e allargarne il bacino d'utenza in un momento in cui il turismo italiano mostrava già i primi sintomi di crisi. Il progetto strategico diviene ben presto programma politico e alle amministrative Franceschi, insieme a una squadra di giovani - ""senza partiti, senza segreterie, solo dei ragazzi con delle idee"""" - incassa la fiducia dei concittadini e diventa uno dei più giovani sindaci in Italia, riconfermato nel 2012 a un secondo mandato. Ma non saranno pochi gli ostacoli che incontrerà sul suo cammino fino a pagare un prezzo molto alto. In questo libro Andrea Franceschi ripercorre la sua vicenda umana e giudiziaria che ha tenuto banco per settimane sulle prime pagine dei giornali ed è ancora aperta. È il racconto - scrive Franceschi - di """"una """"nuova"""" Italia ogni giorno in lotta contro quella vecchia che non molla"""", """"di come in questo Paese sia difficile cambiare, raddrizzare le storture""""...""