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Il mestiere di storico (2019). Vol. 2
Il Mestiere di Storico è il semestrale della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCo). Raggiunge direttamente gli oltre 700 membri dell'Associazione e ha l'obiettivo di presentare e discutere criticamente la produzione storiografica italiana e sull'Italia e di farla dialogare con la produzione storiografica internazionale. In ogni fascicolo vengono recensiti tra i 150 e i 200 volumi. La rivista ospita anche tavole rotonde su libri di particolare rilievo, recensioni di mostre, musei, film, fiction televisive, romanzi storici, memorie e documenti. Nel secondo fascicolo dell'anno pubblica anche una rassegna degli articoli comparsi sulle più rilevanti riviste italiane di storia e sulle riviste straniere che si occupano di storia italiana. La rivista è anche aperta alla pubblicazione di articoli sottoposti a peer reviewing, e copre tutte le aree della storia italiana e mondiale relativamente ai secoli XIX e XX. -
Storica (2019). Vol. 74: Storia contemporanea. Ospedali. Impero asburgico.
In questo numero: Una riflessione sulla storia contemporanea; Stefano Tomassetti, Dentro e fuori l'ospedale di età moderna. Idee, pratiche, contesti; Marco Bellabarba, Storici anglosassoni e impero asburgico: intorno a The Habsburg Empire di Pieter M. Judson e a The Habsburg Monarchy di Steven Beller... -
Meridiana (2020). Vol. 98: Lavoro verde.
Questo fascicolo di «Meridiana», partendo da un esame critico del concetto di green economy e del suo impatto sul lavoro e sull'occupazione, mette in evidenza le pluralità delle prospettive presenti in letteratura: dal rapporto tra sviluppo dell'economia verde e crescita occupazionale; alle sfide per lo sviluppo del capitale umano nel ridisegnare ad esempio una nuova classe di knowledge worker o nell' innovare le conoscenze nelle professioni più tradizionali; passando per la disamina delle relazioni tra comportamento ecologico e pratiche professionali; per concludere con la prospettiva degli attori collettivi, quali attori cruciali nella promozione di istanze progressiste in ambito ambientale capaci di influenzare l'agenda nazionale e internazionale sul tema. Inoltre, guardare ai cosiddetti «lavori verdi» rappresenta un osservatorio privilegiato di analisi per cogliere e ricostruire in maniera puntuale opportunità e vincoli alla transizione ecologica. -
Critica del testo (2020). Vol. 231
"Critica del testo"""" è una rivista fondata in Italia nel 1998 da Roberto Antonelli, che si presenta come ancorata alle più salde e prestigiose radici della filologia romanza e italiana, ma aperta alle prospettive che la crisi della cultura umanistica e lo sviluppo di nuove proposte metodologiche hanno posto sin dall'inizio del XX secolo, secondo una concezione pluralistica e aperta di """"critica"""" e di """"testo""""." -
Tra Rivoluzione e Restaurazione. Le «Memorie» del monastero di S. Maria delle Vergini di Verona
Le Memorie Cronologiche del monastero di S. Maria delle Vergini di Verona raccontano l'origine e i primi trent'anni di vita della comunità religiosa fondata dalla veneta Anna Brunetti all'inizio del XIX secolo per l'educazione delle bambine. Le pagine iniziali sono dedicate alla vita della fondatrice e alla sua volontà di creare una scuola gratuita per l'istruzione cristiana delle ragazze durante gli anni controversi dell'invasione napoleonica in Italia e della soppressione delle congregazioni religiose. La cronaca segue lo sviluppo della comunità anche nel periodo della Restaurazione e della creazione del Regno lombardo-veneto, descrivendone la trasformazione da istituzione scolastica aperta sul territorio a monastero di clausura. Il testo costituisce quindi una fonte storica di primaria importanza sul confronto tra Stato/Stati e Chiesa, nonché sul rapporto tra genio femminile e religione, tra vita attiva e vita contemplativa. -
Critica del testo (2020). Vol. 232
"Critica del testo"""" è una rivista fondata in Italia nel 1998 da Roberto Antonelli, che si presenta come ancorata alle più salde e prestigiose radici della filologia romanza e italiana, ma aperta alle prospettive che la crisi della cultura umanistica e lo sviluppo di nuove proposte metodologiche hanno posto sin dall'inizio del XX secolo, secondo una concezione pluralistica e aperta di """"critica"""" e di """"testo""""." -
Ludica. Annali di storia e civiltà del gioco (2020). Vol. 26
Riassegnare centralità storica alle ""cose del gioco"""" (ludica, appunto), al senso della festa, al ruolo dello sport: è questo il terreno sul quale intendiamo lavorare. È un lavoro che punta a cogliere momenti sottovalutati della generale vicenda storica, con attenzione particolare ai contesti sociali e antropologici. È un lavoro che si colloca all'intersezione tra forme diverse della ricerca, senza istituire gerarchie o deleghe. È un lavoro circolare, dall'indagine alla documentazione, dalla selezione dei materiali alla cura editoriale. «Ludica», insomma, vuole contribuire a rafforzare lo spessore critico di comportamenti e attitudini che assumono ampia rilevanza in una società connotata da istanze culturali diffuse, da una crescente dimensione del tempo libero, oggi e, ancor più, domani. Gli ambiti troppo spesso classificati come """"poco seri"""" e lasciati ai margini, diventano quelli sui quali l'indagine si annuncia più fertile, la riflessione più urgente. La rivista contiene perciò interventi di carattere assai vario, apparati informativi, saggi in forma monografica su temi di rilievo. I contributi vengono di norma pubblicati in lingua originale, accompagnati da riassunti in tre lingue, così da rispondere alle esigenze del panorama internazionale degli studi, offrendo un comune nodo di relazioni e di scambi."" -
Storica (2020). Vol. 76: Diritto e colonialismo. Morte. Bosco. Deindustrializzazione.
In questo numero: Luigi Nuzzo, Diritto e colonialismo tedesco in Cina: una storia europea. Ottavia Niccoli, Nihil (in)certius morte. A proposito di una percezione incerta della morte in età moderna. Matteo Melchiorre, Per una storia degli alberi e del bosco. Francesco Bartolini, Metamorfosi occidentali. La deindustrializzazione della città contemporanea. Fedi e suoni Arcangeli legge Bertolini. Cronaca al nero del Quarantotto veneziano Veca legge Brunello. Ma cos'è questa crisi? Moricola legge Tooze. La nuova storia della mafia Fulvetti legge Lupo. -
Africa. Rivista semestrale di studi e ricerche. Nuova serie (2021). Vol. 1
La rivista Africa riprende le pubblicazioni, rinnovando una storia iniziata oltre settant'anni fa e tornando a offrire agli studi africani una sede interdisciplinare di approfondimento, confronto e dibattito attenta ai percorsi delle scienze umane e sociali. Africa, che pubblica in italiano, inglese e francese e si ripropone come rivista semestrale sottoposta a una procedura di revisione anonima (doppio cieco), sollecita la presentazione di saggi rigorosi sul più ampio spettro di temi e secondo le più diverse prospettive teoretiche e metodologiche, purché siano risultato di analisi accurata e ricerca empirica saldamente fondata. Un particolare appello a contribuire è inoltre rivolto agli studiosi residenti in Africa, le cui voci sono sovente meno udibili a causa della carenza di sedi adeguate di pubblicazione. Fra le sue ambizioni Africa ha anche quella di aiutare a sanare tale squilibrio. -
Meridiana (2021). Vol. 100: Storia e scienze sociali.
Il rapporto tra storia e scienze sociali è la marca distintiva di «Meridiana». Per questa ragione abbiamo deciso di farne il tema centrale del numero 100 della rivista, nella convinzione tuttavia che esso stia acquisendo una nuova rilevanza, soprattutto se declinato in termini di interdisciplinarietà. Il fascicolo propone quindi un ricco itinerario di temi e problemi. Il percorso prende avvio con una riflessione sul rapporto tra natura e società, richiamando il dibattito sull'Antropocene e il dialogo con altre conoscenze disciplinari. In particolare sono messe a fuoco le relazioni tra scienze naturali e scienze sociali, sottolineando la crescente necessità di assegnare a queste ultime un ruolo più centrale nelle questioni relative all'ambiente. In un altro contributo si mostra come le scienze sociali siano state meno «coraggiose» di quelle naturali, non riuscendo a cogliere e a prendere sul serio l'importanza delle scoperte della fisica quantistica. Da queste analisi emerge la preoccupazione di recuperare la dimensione applicativa del sapere delle scienze sociali, la loro capacità di presidiare il senso comune e di prendersi cura del reale. L'attenzione si sposta poi sul dibattito sull'eurocentrismo e la «provincializzazione dell'Europa». Il punto di vista storiografico è messo qui a confronto con la prospettiva degli studi postcoloniali, a una parte importante dei quali viene rimproverato un orientamento destoricizzato e decontestualizzato. Si evidenzia in questo caso un difetto di comunicazione e integrazione tra discipline diverse. Un esempio ben riuscito di pratica interdisciplinare riguarda invece lo studio dei processi di costruzione sociale del male, affrontato prendendo in esame le rappresentazioni simboliche tipizzate che alimentano l'immaginario sociale e si diffondono con successo nella sfera pubblica. Un'altra lettura interdisciplinare è relativa alla riscoperta del pensiero utopico da parte delle scienze sociali. L'utopia può essere un potente antidoto contro il «principio rassegnazione», evocando l'importanza del futuro come progetto individuale e collettivo. Viene poi problematizzata la crisi della democrazia, contestualizzando il ruolo politico dello Stato e la questione dei differenziali di potere tra governanti e governati. Spostandoci sul versante del funzionamento dell'economia, è proposta una critica dell'idea di homo economicus, soprattutto del fatto che gli economisti la difendano senza troppo curarsi dei danni sociali che produce. Successivamente l'attenzione è rivolta ai processi di mutamento sociale, indagati attraverso l'analisi dei reticoli sociali e gli strumenti messi a punto dalla microstoria e dalla storia orale. Un altro contributo si sofferma sull'approccio biografico, considerato come prospettiva teorica e metodologica per studiare il mutamento politico. E un altro ancora approfondisce la sociologia di Norbert Elias. Come rivelano nel complesso i saggi di questo numero, la ricerca interdisciplinare richiede capacità di apertura e di dialogo. Non si tratta di annullare i confini delle discipline, quanto di creare condizioni e possibilità che ne consentano un superamento o, quantomeno, un attraversamento, incentivando pratiche conoscitive orientate alla contaminazione dei saperi. È quello che da sempre cerca di fare «Meridiana». -
Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2021). Vol. 1: Mascolinità mediterranee (secc. XII-XVII).
Genesis è la rivista della Società Italiana delle Storiche. Fondata nel 2002, si avvale di un processo di peer review. Il suo ambito è la storia di genere e la storia delle donne. Genesis non intende privilegiare alcun approccio storiografico, ma fa interagire le diverse prospettive per fornire uno spaccato rappresentativo della ricerca più sensibile e aggiornata. Le riflessioni sul passato sono strettamente connesse a una particolare attenzione alle questioni più attuali della politica contemporanea, in prospettiva transnazionale. Genesis, nelle sue varie sezioni tematiche, travalica confini di spazio e tempo, incoraggiando i lavori che puntano a superare confini nazionali ed eurocentrismi , nel quadro di un approccio multidisciplinare in cui interagiscono storia e scienze sociali. La rivista pubblica articoli in italiano, inglese, francese e spagnolo. Pur essendo rivolta a un pubblico di riferimento prevalentemente scientifico, la rivista affronta temi che incontrano anche l'interesse di un più vasto pubblico di lettori. -
Critica del testo (2021). Vol. 24
Radiografie: Giovanni Strinna, Stupidus stupuit. Una nuova interpretazione di tre scongiuri controversi; Ilaria Lavorato, Sillogi amorose a confronto: i mss. Dresden, SLUB, Oc.064 e Wien, ÖNB 2609 e 2621. Saggi: Miriam Kay, «Giacchè io sinchè la vidi non l'amai». Sul progetto elegiaco leopardiano, con edizione degli Argomenti di elegie I-IV (C.L. B. XV 20); Sonia Netto Salomão, A presença do mar em Dom Casmurro: filigranas machadianas. Rassegne: Paolo Canettieri, Luciano Formisano, Tendenze attuali della romanistica italiana. Biografie degli autori. -
Africa. Rivista semestrale di studi e ricerche. Nuova serie (2021). Vol. 2
La rivista Africa riprende le pubblicazioni, rinnovando una storia iniziata oltre settant’anni fa e tornando a offrire agli studi africani una sede interdisciplinare di approfondimento, confronto e dibattito attenta ai percorsi delle scienze umane e sociali. Africa, che pubblica in italiano, inglese e francese e si ripropone come rivista semestrale sottoposta a una procedura di revisione anonima (doppio cieco), sollecita la presentazione di saggi rigorosi sul più ampio spettro di temi e secondo le più diverse prospettive teoretiche e metodologiche, purché siano risultato di analisi accurata e ricerca empirica saldamente fondata. Un particolare appello a contribuire è inoltre rivolto agli studiosi residenti in Africa, le cui voci sono sovente meno udibili a causa della carenza di sedi adeguate di pubblicazione. Fra le sue ambizioni Africa ha anche quella di aiutare a sanare tale squilibrio. Africa è pubblicata dal Centro Studi per i Popoli Extraeuropei “Cesare Bonacossa” con Viella Editrice, Roma La rivista è inoltre sostenuta dall'ISMEO - Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente. -
Scrivere alle autorità. Suppliche, petizioni, appelli, richieste di deroga in età contemporanea
Scrivere appelli alle autorità per invocare una deroga rispetto alla normativa, un trattamento di favore, la grazia o un intervento volto a correggere quella che si percepisce come un'ingiustizia è una pratica che ha attraversato diversi contesti storici, giungendo sino a oggi. Lo stile deferente e il registro stereotipato, che spesso caratterizzano questi scritti, possono indurre a interpretare tale forma di comunicazione con il potere come un mero residuo del passato e a negare ad essa un valore politico. Il volume si propone di mettere in discussione tale impianto, combinando un'attenzione privilegiata per l'età contemporanea con una prospettiva di lunga durata. L'esame di casi provenienti da contesti tra loro diversi nello spazio (Italia, Francia, Unione sovietica) e nel tempo (dal XVIII secolo agli anni Duemila) evidenzia nodi trasversali che attengono alla storia della comunicazione tra governanti e governati e a quelle pratiche dal basso attraverso le quali gli individui si costruiscono come cittadini. -
Storica (2020). Vol. 78
«Storica» è una rivista fondata in Italia nel 1995, che accoglie contributi, oltre che in italiano, in inglese, francese e spagnolo. La rivista vuole essere un luogo di discussione sulla natura, le regole e le finalità della storiografia, aperto a tutte le discipline interessate alla riflessione sul passato. «Storica» pubblica tre tipi di testi: saggi veri e propri (nelle sezioni Primo piano e Filo rosso), discussioni a proposito di uno o più libri (Questioni) e ampie recensioni critiche (Contrappunti). I saggi sono sottoposti a peer review. -
Ludica. Annali di storia e civiltà del gioco. Ediz. italiana, inglese, francese e spagnola (2021). Vol. 27
Riassegnare centralità storica alle ""cose del gioco"""" (ludica, appunto), al senso della festa, al ruolo dello sport: è questo il terreno sul quale intendiamo lavorare. È un lavoro che punta a cogliere momenti sottovalutati della generale vicenda storica, con attenzione particolare ai contesti sociali e antropologici. È un lavoro che si colloca all'intersezione tra forme diverse della ricerca, senza istituire gerarchie o deleghe. È un lavoro circolare, dall'indagine alla documentazione, dalla selezione dei materiali alla cura editoriale. «Ludica», insomma, vuole contribuire a rafforzare lo spessore critico di comportamenti e attitudini che assumono ampia rilevanza in una società connotata da istanze culturali diffuse, da una crescente dimensione del tempo libero, oggi e, ancor più, domani. Gli ambiti troppo spesso classificati come """"poco seri"""" e lasciati ai margini, diventano quelli sui quali l'indagine si annuncia più fertile, la riflessione più urgente. La rivista contiene perciò interventi di carattere assai vario, apparati informativi, saggi in forma monografica su temi di rilievo. I contributi vengono di norma pubblicati in lingua originale, accompagnati da riassunti in tre lingue, così da rispondere alle esigenze del panorama internazionale degli studi, offrendo un comune nodo di relazioni e di scambi."" -
Libera nos. Epidemie e conflitti sociali in Sicilia (secc. XVI-XXI)
Ripensare il governo dei territori nei secoli dell'età moderna e contemporanea è la prospettiva da cui muove questo volume che guarda al governo della Sicilia quale caso emblematico del ridimensionamento dei concetti di Stato e di sovranità dalla prima età moderna ai nostri giorni. Dalla prima età moderna perché la Sicilia, alla pari di altri territori della complessa Monarchia spagnola, aveva conservato un margine di autonomia che si era tradotto nella capacità delle élites di esercitare un potere effettivo negoziando sugli ordini emanati dal potere centrale e sulle pratiche necessarie ad attuarli, fino ad un presente in cui assistiamo ad una inesausta concorrenza di giurisdizioni, solo in parte derivanti dalla gestione di questo difficile presente. Di ciò narra questo volume, affrontando questioni come sovranità, autonomie, epidemie, capacità di assorbimento dei conflitti, autorappresentazioni, ritualità con un affondo nella contemporaneità fino alle ultime vicende di questa inedita pandemia. -
Oltre i confini del dogado. L'espansione patrimoniale degli enti ecclesiastici veneziani nel Padovano (secoli IX-XIV)
Monaci, monache, badesse, amministratori veneziani instaurarono relazioni strette, e dai mille risvolti, con la società rurale del territorio padovano (da Monselice a Bagnoli, da Piove di Sacco a Vigodarzere, da Teolo a Vigonza) ma anche con la città, ove acquisirono case e magazzini, e il suo ceto dirigente. La formazione e la secolare presenza di questo 'contado invisibile' di Venezia, già illustrate da molti studi, costituisce uno sfondo cruciale sul quale si imposta sino al Trecento il controverso, molto spesso apertamente conflittuale, rapporto di coesistenza tra Venezia e Padova conclusosi con la guerra di conquista del 1405 e l'inclusione della città antoniana nello stato da Terra. -
Meridiana (2021). Vol. 102: Solidarietà e lavoro.
Obiettivo di questo fascicolo di Meridiana è ribaltare il tradizionale percorso di riflessione promosso dagli studi sulle mobilitazioni dei lavoratori in ambito storico-sociale, il cui focus è stato spesso costituito da una interpretazione della lotta quale elemento accentratore delle pratiche di solidarietà. Nel nostro caso invece si è deciso di esplorare il tema della solidarietà del lavoro in contesti trasformativi, portando al centro dell'analisi non la lotta ma le relazioni interpersonali e le reti sociali che fanno da ponte tra gruppi di lavoratori altrimenti separati, culturalmente distinti o geograficamente distanti, ma anche tra quei lavoratori poco «inclini» al conflitto manifesto o professionalmente isolati. Il tema per inquadrare le questioni del lavoro riguarda la solidarietà, intesa quindi come disposizione a creare legami di supporto reciproco e pratiche di collaborazione. -
Lunarbaboon. Vita da genitore
Lunarbaboon è un trentenne come gli altri, solo un po' più peloso: metà uomo e metà scimmia lunare, dedica gran parte della sua vita al complicatissimo ruolo di genitore. Assieme alla Mamma, una tipa tranquilla e sveglia, e al piccolo selvaggio Moishe, combatte come può le piccole battaglie quotidiane che mettono a dura prova le giovani famiglie di oggi...