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Padre Leone Pileggi. La vita e le opere
Padre Leone nasce a San Nicola da Crissa il 9 Marzo 1867, e nello stesso suo paese muore il 10 novembre 1925. In seno alla sua famiglia egli apprende i primi sentimenti religiosi, di fede e di amore verso Dio e verso i fratelli. Fu definito uomo pieno dello spirito di Dio, visse una vita interamente impegnata al servizio dei fratelli; sostenendo le opere della Chiesa in Calabria, cercando di sviluppare un movimento di risveglio religioso in tutta l'area calabrese e in primo luogo curando in modo esemplare l'incremento dell'Ordine di San Francesco, di cui per molti anni assunse la direzione con l'incarico di padre provinciale. -
Con parole di carta
Amici intorno a un tavolo: questo è diventato il Gruppo di appassionati lettori del Ministero dello Sviluppo economico. Circa dieci fedelissimi che, per due volte al mese, ormai da tre anni, si riuniscono nella Biblioteca storica, prima per scambiarsi opinioni su libri letti insieme o individualmente, poi per diventare loro stessi autori e autrici di brevi scritti personali sui temi della felicità, delle fasi della vita, del rapporto fra robot ed essere umano, delle coincidenze della vita. Avere creato un clima inclusivo, vivace, ma nello stesso tempo rigoroso, ha permesso a ciascuno di esprimersi, di far emergere dal profondo pensieri inaspettati, parole segrete. ""Con parole di carta"""" è un esperimento, una buona prassi sul luogo di lavoro, che favorisce un clima organizzativo aperto alle differenze e orientato alla generosità. È per questo che abbiamo deciso di devolvere i proventi delle vendite al progetto Villa Gaia, una fondazione nata per aiutare le donne in difficoltà a causa di condizioni di emarginazione, povertà e discriminazione sociale, che promuove e sostiene progetti nazionali e internazionali che favoriscano il superamento di tali barriere e la piena espressione di sé."" -
Filosofia e malattia mentale
Contributi di: M. Failla, Il caleidoscopio della psiche; F. Fantasia, Il mondo perduto. Follia e senso comune nell'Antropologia di Kant; C. Maurer, Il contributo dello studio delle malattie magnetiche al superamento del dualismo anima-corpo; M. Failla, Dormire, vegliare e sognare: le vie della follia nell'antropologia di Hegel; R. Bonito Oliva, Nelle pieghe del soggettivo; F. Sulpizio, La crisi della malinconia. Philosophie e medicina in Philippe Pinel; S. Gryshkan, Dialektischspekulatives Konzept der psychischen Norm in der Psychoanalyse; R. Finelli, Una metafisica troppo 'nobile' del desiderio: A. Kojève e J. Lacan; D. Angelucci, Real and Immanence in Cinema; U. Balzaretti, Hegel and Foucault on Rameau's Nephew. The Discrimen between Madness and Mental Illness as Biopolitical Threshold; F. Lesce, La presenza alienata. Follia e slancio morale in Ernesto De Martino; F. Fistetti, Le ambivalenze e della rivoluzione dei diritti: una storia filosofica e politica; E. Piromalli, Le radici del riconoscimento. Un viaggio con Axel Honneth nella storia delle idee europea; S. F. Berardini, Negare il negativo. La funzione mascheratrice della religione; V. Neglia, Narrating Trauma; M. Diamanti, Fenomenologica e logica nel pensiero di Bertrando Spaventa. -
Allah Ákbar. Manuale di educazione ai diritti umani contro l'islamofobia
Allah Ákbar non è una formula del fondamentalismo islamico, è una espressione in lingua araba pronunciata da persone di diverse fedi. A causa di questo o di altri pregiudizi su base religiosa, in Italia continua a crescere paura e odio nei confronti dell'Isl?m, con conseguenti atti discriminatori contro i musulmani. Allah Ákbar, la risorsa educativa, attraverso metodologie partecipative sensibilizza il lettore ad essere pronto ad una partecipazione attiva nella società e in favore dei diritti umani e a saper contrastare stereotipi e pregiudizi nei confronti di comunità religiose ""altre"""". In generale, il manuale è rivolto ai giovani di età compresa tra i 13 e i 18 anni e ha lo scopo di supportare insegnanti, formatori ed educatori, ma anche operatori delle organizzazioni non governative, nel lavoro contro l'islamofobia nel campo dell'istruzione e dell'educazione non formale."" -
La colonna spezzata. Vita del Real Carabiniere Angelo Rognoni
Rognoni fu un giovane che, credendo nei valori risorgimentali, poco più che ventenne si arruolò nel Corpo dei Carabinieri Reali e terminato il periodo di istruzione fu trasferito in Adernò passando dalle risaie pavesi (era nativo di Dorno) alle pendici dell’Etna. A soli ventitré anni, mentre adempiva al proprio dovere, trovò la morte affrontando, unitamente a altri due militari rimasti feriti, dei malfattori che avevano poco prima consumato un reato. La madre del militare, a causa della distanza e della precaria condizione economica, non ebbe né la possibilità di acquistare una tomba né quella di traslare le spoglie del proprio figlio nel paese d’origine rinunciando, suo malgrado, alla consolazione di pregare sulle sue spoglie mortali. La Sua tomba sarà realizzata nel cimitero di Adernò e, come si legge in una parte dell’epitaffio, “lo spirito della madre lontana, il cuor generoso dei camerati del suo tenente grazie” è stata voluta dai commilitoni del Carabiniere caduto. Nonostante i differenti contesti storici e operativi per i Carabinieri di oggi è facile immedesimarsi nella triste storia del Rognoni. Un giovane chiamato a servire la propria Nazione lontano da casa e dagli affetti più cari. -
Storia di torri lunghe più di un metro
"Storie di torri lunghe più di un metro"""" raccoglie racconti per ogni età, nati dalla penna di scrittori professionisti e di persone comuni. Nello straordinario periodo della pandemia del 2020, la comunità di Tor Bella Monaca, quartiere della periferia romana, è riuscita ad accorciare quelle distanze necessarie a prevenire la diffusione del Covid-19, attraverso storie e filastrocche inedite, lette dalla libreria Booklet Le Torri. Alessandra Laterza, conosciuta in zona come La Libraia, ha saputo cogliere l'esigenza di condivisione di una comunità e ha dato vita ad un progetto che ha trasformato le torri in una fonte incredibile di narrazioni. I bambini e le bambine dell'I. C. Melissa Bassi, insieme alle loro famiglie e alle loro insegnanti, sono diventati autori ed autrici, illustratori ed illustratrici di questo libro, a testimonianza della bellezza di una periferia. Età di lettura: da 7 anni." -
Le luci della strada
Dove si racconta di sette amici sulla sessantina che si incontrano la notte di capodanno nella casa dell'unico non sposato e parlano per tutta la notte, a modo loro, di fatti lontani nel tempo. Vista la maniera caotica di parlare non si capisce quasi mai chi sia a dire cosa, ma forse non è così importante. A ricordare bene, i loro nomi sono: Peppino, Gabriele, Ernesto, Giovanni, Rodolfo, Antonio e Matteo. Ma detto questo non saprei aggiungere altro, tranne l'aspetto fisico più o meno simile, capelli scarsi e grigi, statura media. Niente di che, ma lo sanno anche loro. Parlano di amore, di amicizia e di un viaggio che non avrà mai fine. -
Io e lei
La bicicletta come strumento ludico e mezzo di ricerca per qualcos'altro. Nella fatica di una salita dell'Appennino, nella contemplazione di un paesaggio attraverso una faggeta a novembre, ma anche nel ripercorrere il complicato rapporto con un padre o per capire, anzi, tentare di capire, il senso ultimo di un tragico evento. La bicicletta vista da bordo strada come spettatore di un giorno epico, o vissuta in prima persona in una gara che va al di là di un'esperienza agonistica. La bicicletta come pretesto di dialogo con un amico; come chiave di lettura, appunto, di qualcosa oltre a lei stessa. -
Domus aurea. Marcia sinfonica per orchestra di fiati. Partitura e parti staccate
Domus Aurea riprende gli stilemi della marcia sinfonica, genere particolarmente glorioso e rappresentativo di una peculiare cultura musicale tipica del Meridione d'Italia. La marcia sinfonica, infatti, è un genere bandistico tipico del Mezzogiorno che coniuga le caratteristiche della marcia con quelle della musica colta, sinfonica e operistica, venendo a creare, in questa maniera, un genere ricco di enormi potenzialità espressive ma sempre molto fruibile per un pubblico essenzialmente popolare. -
La Cacciata dei Tarquini. Poema sinfonico per orchestra di fiati. Partitura completa
La Cacciata dei Tarquini è una composizione appartenente al genere del poema sinfonico. Il poema sinfonico, come è noto, è un genere di musica a programma, che richiede, quindi, un argomento extramusicale. Nel caso in esame, l'argomento extramusicale è un episodio di storia romana, ossia quello che sancisce la fine della monarchia e la nascita della repubblica. Stiamo parlando, evidentemente, della cacciata di Tarquinio il Superbo. -
Il cane di Goya
E se il cane, oltre a essere il Cerbero «del regno dei morti, immagine del terrore notturno, simbolo profetico del tempo, creatura nel vasto deserto del mondo, allegoria rinascimentale dell'ascensione dello spirito, emblema della fedeltà e della malinconia, fosse anche un ritratto, una metafora di un ritratto umano, una riflessione sulla nostra condizione?... La fine di quest'opera delle tenebre sarebbe quindi questo cane che non sprofonda, che si affaccia appena, che non è neppure guardiano del proprio territorio, questo cane concentrato, così presente e così contemporaneamente assente, che contempla con timore e rassegnazione un qualcosa che sta succedendo, forse la vastità dell'universo o forse proprio noi che stiamo assistendo al passaggio vertiginoso della vita, o semplicemente l'umiliazione dell'uomo arrogante e fertile, vinto dall'età e dalla pesantezza.» (Antonio Saura) -
G. Fauré «berceuse» op. 16
Elaborazione per Ensemble da Camera: Clarinetto in La, Pianoforte, Violino, Contrabbasso, Fisarmonica. -
Le lucciole e le stelle
In questo lavoro, l'autore riporta vicende distanti nel tempo trattenute nella memoria e nel cuore. Rievoca emozioni avvertite in un luogo conservato nei ricordi, che la frenesia ansimante dell'oggi non riesce a rimuovere perché radicate nel profondo dell'anima. È un viaggio in una storia fatta di tristezza e disagio, dove emigrazione e povertà hanno prodotto cicatrici, rimarginate dal calore umano trasmesso da gente semplice e spontanea, che la vita di comunità ha arricchito di emozioni e sentimenti. Alla fine si scopre un'isola felice che attrae e incuriosisce, un villaggio dove le poche cose possedute sono condivise, un mondo che avvolge e protegge, un desiderio di amore appreso da gente generosa, un posto capace di stupire con il bagliore delle lucciole ansiose di emulare l'incanto delle stelle. -
Animali acquatici e altri racconti
Una raccolta di 19 racconti brevi consacrati al fantastico,alla fantascienza e al surreale. La loro ambizione è parlare di bioetica senza dimenticarsi delle astronavi, riflettere sulle nostre paure più intime senza dimenticarsi dei mostri tentacolari che ci guardano dall'alto, con indifferenza, e forse si aspettano qualcosa di più da noi. Ci sono apocalissi fantasiose e lontane, e altre fini del mondo più drammaticamente realistiche e vicine. C'è il desiderio di raccontare e descrivere, con un linguaggio asciutto e uno stile vagamente cinematografico, punti di vista unici su circostanze quotidiane, come quel personaggio che viene contagiato dal virus della poesia e non può fare a meno di esprimersi in sonetti, o quell'avvocato, esperto in diritto immobiliare, che si trova a discutere della cessione del pianeta Terra ad una razza di amebe da una galassia lontana. Ci sono cani-soldato e scimmie-cloni addestrate per uccidere,famiglie in fuga su camper corazzati, archivisti anonimi,vocine piangenti, spiriti irrequieti,crociati in cerca di gloria. C'è un desiderio eterogeneo di riflettere pensando innanzitutto ad intrattenere, dedicato a chi considera ""Independence Day"""" una grande favola di formazione."" -
L'eredità dell’effimero. Dai Ballets Russes alla contemporaneità
Il presente volume raccoglie gli atti della tavola rotonda tenutasi in data 23 aprile 2018 presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. L’iniziativa, nata da una idea della dott.ssa Valeria Paraninfi e supervisionata dalla prof.ssa Donatella Gavrilovich faceva parte di un progetto ambizioso che comprendeva, oltre alla tavola rotonda di cui al presente volume, anche la ricostruzione filologica della coreografia originaria di Vaslav Nijinsky del balletto Le Sacre du Printemps, operata dalla dott.ssa Paraninfi per la messa in scena dello stesso realizzata il 18 maggio 2018 presso l’Auditorium “Ennio Morricone” di Roma; e la mostra Terra e Sangue, realizzata dal team del corso di Arti dello Spettacolo e supervisionata sempre dalla prof.ssa Donatella Gavrilovich. La mostra e la tavola rotonda erano incentrate sul tema della sintesi delle arti in ambito musicale e teatrale, su Sergej Djaghilev e sui Ballets Russes. -
Fede e scienza nella Sicilia dell'Ottocento. Il benedettino Giacomo Maggiore (1812-1884)
La storiografia più recente ha sottolineato la diffusione e la qualità del dibattito scientifico che si sviluppa anche in Sicilia a partire dal XVII secolo attraverso la ""rete"""" culturale degli Atenei di Catania e Messina, le Accademie di Palermo, i Collegi gesuitici e gli """"Studia"""" degli Ordini religiosi (Benedettini, Teatini Domenicani su tutti). Una vera e propria """"intelligenza collettiva"""" di dotti laici ed ecclesiastici si espande lungo l'età moderna anche nei centri minori, alimentando la lettura e la pubblicazione di saggi, memorie e monografie che arricchiscono le collezioni librarie di biblioteche e circoli di conversazione. Contribuendo al riformismo della """"monarchia amministrativa"""" Duo siciliana, oltre ogni vulgata."" -
Le ombre dentro. Non c'è pozzo più profondo della nostra anima
Autunno 1952... In un paesino ai piedi dell'Appennino toscano, Carlo Novellino cerca un finanziatore per costruire una macchina in grado di sconfiggere le turbe psichiche, e il Conte cerca una cura per il male sconosciuto che affligge la giovane moglie. Ma la mente è un imperscrutabile pozzo nero... -
File Mercury. Il tempo è solo un dettaglio
Non esiste il confine territoriale ma esistono muri e barriere ideologiche insormontabili, l'ignoranza becera e servile di chi compie gli attentati si piega alla sottile filosofia stragista di studiosi fanatici ed anacronistici, gli stessi sponsorizzati da chi ha interesse a diffondere il caos. Ben venga dunque la volontà di sviluppare costantemente antidoti operativi ed organizzativi per annullare il veleno dell'odio e dell'intolleranza. Dobbiamo sperarlo e dobbiamo sostenerlo. Negli anni passati il ""Mercurio Rosso"""" è stato al centro di numerose polemiche, da una parte si negava l'esistenza della sostanza definendola pura fantasia, dall'altra c'era una vera e propria guerra per accaparrarsela. Esistono, oggi alcuni file relativi alla questione ma sono per la maggior parte secretati dalle varie agenzie di sicurezza, probabilmente nelle mani sbagliate farebbero danni irreversibili."" -
Luigi Scirocchi. Scultore del Novecento. Ediz. illustrata
Luigi Scirocchi, importante scultore del '900, ha vissuto e lavorato a Roma, 1905-1980. Ha partecipato, a innumerevoli manifestazioni artistiche, Quadriennali e Mostre Nazionali, ha ottenuto numerosi premi ed ha eseguito opere pubbliche vincendo concorsi nazionali. È validamente presente con le sue sculture in varie città d'Italia: Torino, Savona, Albissola, Ravenna, Roma, Bari, Foggia, Trani, Potenza, Reggio Calabria ecc.; opere tutte monumentali, per lo più figurative, di vasta concezione emblematica, realizzate in travertino, in marmo, bronzo, ceramica, ferro e metallo. Ha opere d'arte sacra in Italia: Roma, Anagni, Foggia, Potenza, ecc. e all'estero nella Cattedrale di Manila, Filippine. Ha eseguito tombe monumentali, grandi figurazioni a tutto tondo, ad altorilievo e bassorilievo, Vie Crucis, elementi scultorei in chiese e cappelle, ecc. Ha numerose opere presso Enti, Società, Collezionisti. -
Nuovi piccoli racconti sotto l'albero
La speranza si espandeva, si ramificava, si arrampicava dappertutto, creando inimmaginabili, meravigliosi scenari in contrasto con l'oscurità e dando vita a tronchi alti come colonne di cattedrali, che sembravano in grado di reggere il peso del mondo. Quelli che si addentravano nella boscaglia, restavano colpiti dall'incredibile vitalità e dalla inspiegabile capacità di rigenerarsi di questa pianta. Spesso ne recidevano piccole parti per trasformarle in talee da trasportare altrove.