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Quattro culture dell'Occidente
Cosa ha a che fare Atene con Gerusalemme? Vale a dire, cosa hanno in comune la cultura dell'uomo e la trascendenza dell'esperienza religiosa? Questa domanda è lo stimolo di partenza per la ricognizione che O'Malley compie della cultura occidentale, delle sue radici e della sua specificità. In una prospettiva originale e con volontà di sintesi, vengono individuati quattro grandi paradigmi culturali che si fronteggiano, si alleano, si contaminano. La prima corrente è la cultura profetica, quella di Isaia e Geremia, ma anche di Gregorio VII, di Luterò e, tra i moderni, dell'apostolo dei diritti civili Martin Luther King. È la cultura che parla alto e forte, che non conosce compromessi e punta dritto a un futuro di libertà e giustizia. La seconda cultura è il suo contraltare immediato: è il mondo dei filosofi e degli scienziati, di Platone e Aristotele, dell'università e delle summae medievali, del Concilio di Trento e delle accademie scientifiche del Settecento. Privilegia il ragionamento, procede per prove e dimostrazioni. C'è poi la cultura letteraria della poesia e della retorica, che accoglie anche l'attitudine pratica degli oratori e dei politici. È il modello umanistico, della lirica di Omero e Virgilio, che insieme si preoccupa dell'educazione dei giovani e del bene comune. Infine, c'è la cultura delle arti e dello spettacolo, che mette insieme Fidia e Prassitele, la musica e le cerimonie pubbliche, la liturgia e l'architettura barocca... -
Globalizzazione e rapporti di lavoro
Il termine globalizzazione, adoperato in passato esclusivamente nel linguaggio psico-pedagogico per indicare i processi di apprendimento della lettura e della scrittura, ora è usato nel linguaggio comune e in quello economico-sociale per designare la dimensione fondamentale dei mercati, fornendo la cornice per l'analisi di varie discipline scientifiche. Cosa si deve intendere per globalizzazione a livello economico e giuridico? Come sono coinvolti i rapporti di lavoro? Quali sono le implicazioni per il Diritto del lavoro? Questo libro tenta una risposta in un serrato confronto multidisciplinare. -
Archeologia medievale a Trezzo sull'Adda. Il sepolcreto longobardo e l'oratorio di san Martino. Le chiese di Santo Stefano e San Michele in Sallianense. Ediz. illustrata
Dopo l'eccezionale scoperta delle tombe di nobili armati longobardi, possessori di anelli-sigillo aurei, avvenuta negli anni '70 in via delle Rocche a Trezzo sull'Adda, tra il 1989 e il 1991 in località Cascina San Martino è stato riportato alla luce un nucleo funerario forse riconducibile al gruppo famigliare dei 'Signori degli anelli'. Le tombe più prestigiose furono presto monumentalizzate in senso cristiano con la costruzione di un oratorio, che ebbe una lunga vita, con interventi di restauro medievali e moderni. Altri saggi stratigrafici effettuati nel borgo all'interno della chiesa di Santo Stefano hanno permesso di accertare l'antichità del luogo di culto. Le scoperte hanno stimolato una ventennale attività di ricerca, anche in relazione alla migliore conoscenza del territorio e delle dinamiche insediative tra tarda antichità e medioevo. E stato così localizzato, al di fuori dell'odierno abitato, il vicus Salianensis e indagata la relativa chiesa di San Michele, con ogni probabilità edificata in età longobarda e utilizzata fino alla fine del medioevo, quando il villaggio fu abbandonato e la popolazione si concentrò nel borgo in prossimità del castello. Questo volume presenta i risultati degli scavi e lo studio dei reperti rinvenuti, inquadrandoli in uno scenario territoriale ricostruito sulla base delle fonti scritte e cartografiche. -
Annuario di etica. Vol. 3: Universalismo ed etica pubblica.
Il tema dell'universale antropologico e morale è parte di quel nucleo speculativo della modernità che è diventato problema nella postmodernità. O meglio: è diventato negazione certa, se con ""universale"""" si intende l'attributo della """"natura umana"""", ed è diventato affermazione incerta, se con universale si connota qualcosa dell'agire umano, in quanto criterio (vincolo, procedura ecc. ) da tutti condiviso. Questo forse spiega perché, se le etiche contemporanee, per un lato, cercano, quasi disperatamente, di conservare qualcosa dell'antico universalismo - segno della dignità ed eccellenza del sapere morale tra i saperi umani -, paiono, dall'altro, sempre inclini a rassegnarsi nel vedere ridotta l'etica ad una delle molte forme culturali. E pur vero che l'universalismo moderno, nonostante il titanico sforzo hegeliano, di rado ha superato lo statuto dell'universale """"astratto""""; anzi si è spesso rovesciato nel particolarismo differenzialista: a riprova che il problema dell'universale porta in sé quello del particolare e fa questione precisamente quanto alla sua combinazione con questo."" -
Lettere a Raffaele de Cesare raccolte, trascritte, annotate a cura del destinatario
Questo volume intende celebrare il centenario della nascita di Ezio Franceschini. Raffaele de Cesare, professore di Letteratura francese nell'Università Cattolica dal 1957 al 1991, è stato amico, collega e collaboratore di Franceschini per decenni. Le lettere qui trascritte accompagnano un cammino di trentacinque anni e, con luminosa serenità e con scrittura semplice e densa, trasmettono ammaestramenti morali e intellettuali, saggezza di giudizio e partecipe amicizia. -
Bibliografia dei manoscritti greci dell'Ambrosiana (1857-2006)
Questo libro offre la bibliografia complessiva dei manoscritti greci della Biblioteca Ambrosiana di Milano, raccolta in circa vent'anni di studio. Essa concerne le pubblicazioni degli ultimi centocinquant'anni, partendo dalle ricerche compiute negli anni dei Prefetti Antonio Maria Ceriani e Achille Ratti (Pio XI) e del Dottore Giovanni Mercati, e giungendo sino ai nostri giorni. Il volume, che ambisce essere uno strumento di lavoro a servizio degli studiosi, si compone di due parti: una prima parte con l'Elenco delle opere consultate (in numero di 2013, nelle comuni lingue occidentali, ma anche in greco e in russo), immediatamente seguìto da un Indice degli autori, e una seconda parte con l'Elenco dei manoscritti greci dell'Ambrosiana (in numero di 1176 fra codici e frammenti) corredati della bibliografia che si riferisce a ciascuno di essi. -
Tra unità e lacerazione. Essere, verità, esistenza in Karl Jaspers
L'elaborazione della questione ontologico-veritativa a partire dall'intrinseca relazione tra ragione ed esistenza offre le coordinate di fondo per la comprensione dell'intero itinerario speculativo di Karl Jaspers. Da qui è possibile riflettere pure sul senso del filosofare stesso, nella misura in cui la domanda sulla verità dell'essere è il tema specifico e caratterizzante della filosofia. A partire dal modo in cui il pensatore tedesco affronta le due tematiche, emerge da un lato la necessità di un approfondito confronto con alcune figure decisive della storia della filosofia occidentale (Kant, Hegel, Heidegger, Levinas), al fine di una adeguata comprensione della grandezza e dei limiti della proposta jaspersiana, dall'altro l'esigenza di una riflessione sulle premesse e sul procedere della filosofia stessa. -
La Corte dei Conti nel nuovo ordinamento contabile
Il presente volume, frutto di esperienze di studio e didattiche, fornisce un'aggiornata e completa panoramica delle funzioni della Corte dei Conti negli ultimi anni oggetto di importanti interventi da parte del legislatore cercando di offrire una chiave di lettura chiara e agile a quanti si accingono ad affrontare concorsi ed esami e più in generale la materia giuscontabile. Il testo, articolato in quattro settori fondamentali (controlli, giurisdizione pensionistica, responsabilità amministrativa-contabile, bilancio dello Stato), può costituire utile strumento di consultazione per tutti gli operatori: avvocati, magistrati, funzionari, amministratori pubblici, studenti. -
Divisi dall'ambiente. Gli USA e l'Unione europea nelle politiche del clima e della biodiversità
Perché l'Unione europea e gli Stati Uniti appaiono così divisi sui temi della politica ambientale, tanto che mentre l'UE ha assunto la guida dei negoziati sull'ambiente, gli USA rifiutano di ratificare accordi internazionali su temi cruciali come il clima o gli organismi geneticamente modificati? Dalla metà degli anni Novanta l'acuirsi di questa divergenza ha attivato una nuova 'frattura transatlantica', spesso trascurata dai politologi, eppure altrettanto rilevante di quelle manifestatesi nel campo della politica estera o della sicurezza. Ma quali sono i motivi di questa contrapposizione? Fino a che punto può essere attribuita solo alla politica di George W. Bush? Daniela Sicurelli cerca di illuminarne le ragioni più profonde, e per farlo rilegge i recenti episodi che hanno visto coinvolti USA ed Europa sulle questioni ambientali attraverso le teorie delle relazioni internazionali. Tale prospettiva rivela una differenza che non è legata solo a fattori contingenti, ma affonda le proprie radici in due concezioni profondamente diverse della sovranità nazionale e negli impianti normativi dell'UE e degli USA. Mentre infatti l'UE considera la politica ambientale globale come un bene collettivo, gli USA sono orientati a difendere la propria autonomia da vincoli esterni. Inoltre, mentre l'UE promuove l'approccio, consolidato a livello europeo, della regolazione dell'attività produttiva, gli USA hanno un riferimento normativo diverso, basato sull'autoregolazione del mercato. -
Città e pensiero politico italiano dal Risorgmento alla Repubblica. Atti del Convegno (Milano, 16-18 febbraio 2006)
I contributi degli storici del pensiero politico, presentati al Convegno tenutosi nell'Università Cattolica di Milano tra il 16 e il 18 febbraio 2006 e qui raccolti, ricostruiscono, attraverso ricerche specifiche, il ruolo centrale delle città nella storia delle dottrine concernenti l'interazione sociale e politica nell'Italia risorgimentale e post-unitaria. Questa centralità si identifica e si riassume nella definizione della ""città"""" come laboratorio politico e luogo privilegiato per lo svolgersi delle idee sul come stare insieme degli uomini."" -
Raccontare ancora. La scrittura e l'editoria per ragazzi
Scrittori, critici ed editori tratteggiano una panoramica delle proposte e delle riflessioni più attuali sulla letteratura per l'infanzia e adolescenza Il filo rosso che unisce le diverse voci è l'intento comune di opporsi alla tendenza che vede l'editoria per ragazzi proporre, con sempre maggiore frequenza, libri omologati e ripetitivi. Dopo la ""rivoluzione copernicana"""" della metà degli anni Ottanta, quando iniziò a circolare aria nuova in una letteratura per ragazzi rimasta per troppo tempo chiusa in un'asfittica atmosfera educativo-moralistica, oggi ci si trova di fronte a una sorta di silente ma pericolosa involuzione. Un fenomeno che sta portando all'appiattimento delle idee e all'abbassamento del livello di scrittura. Gli scrittori riuniti in questo volume hanno scelto la strada dell'impegno e del rispetto del lettore, continuando a offrire al pubblico """"libri di qualità"""". A loro volta i critici, dopo avere analizzato l'evoluzione della letteratura per ragazzi nell'ultimo trentennio, evidenziano i limiti della produzione contemporanea, pur non mancando di rilevare alcuni aspetti indubbiamente positivi."" -
Bioetica clinica in odontoiatria. Principi professionali e applicazioni pratiche
La pratica odontoiatrica, come tutte le pratiche mediche, si trova molto spesso a confrontarsi con dilemmi di etica professionale e umana. A parte gli obblighi professionali e legali, esistono svariati casi in cui il dentista deve porsi di fronte al paziente con la consapevolezza di agire in modo corretto anche dal punto di vista etico. Anzitutto ci sono la salute e il benessere della persona affidata alle sue mani, ma non da meno sono questioni quali il giudizio su lavori odontoiatrici compiuti da altri, le considerazioni estetiche su particolari situazioni, la scelta delle terapie anche in base ai costi per l'assistito, il trattamento di pazienti affetti da malattie altamente infettive, il rapporto con i bambini e tante altre ancora. Problemi e dubbi di questo tipo sono molto diffusi e sentiti, ma per contro non esistono risorse cui i professionisti possano attingere per valutare la condotta migliore da tenere. La deontologia professionale ha ancora un posto di poco rilievo nel percorso formativo dei dentisti. Il volume di Ozar e Sokol si propone proprio di colmare questo vuoto, offrendo un manuale chiaro ed esaustivo che non si tira indietro di fronte alla domande più difficile e che non perde mai di vista gli esempi e le situazioni concrete. Come affermano gli stessi autori, questo libro non si rivolge solo ai dentisti che desiderano un supporto etico alle proprie scelte professionali, ma anche ai pazienti che quelle scelte si trovano a dover condividere. -
Crisi del sistema economico, prezzi politici e autarchia. Cinque articoli giovanili (Roma, 1937-1938)
Nel periodo in cui frequentava la Facoltà di Legge all'Università di Roma, Franco Modigliani (1919-2003) pubblicò cinque articoli su temi che sarebbero stati oggetto della sua tesi di laurea. Conosciamo bene l'importanza nella biografia degli scienziati dei loro primi lavori, che aiutano a capire aspetti importanti della loro personalità e del loro pensiero. I contributi che Modigliani scrisse in italiano nel 1937 e nel 1938, e che qui sono presentati anche nella traduzione inglese, trattano temi centrali del dibattito teorico e di politica economica di quegli anni: controllo dei prezzi, autarchia, divisione internazionale del lavoro. Offrono significativi elementi per colmare lacune storiografiche relative a un periodo che attende di essere inquadrato in una cornice che contenga la ricchezza del dibattito del tempo. -
Un contrasto politico epocale. Meli e Ateniesi a confronto
Il Dialogo dei Meli e degli Ateniesi di Tucidide rappresenta un momento nella storia della Grecia del V secolo a. C. e non è affatto estraneo al pensiero filosofico. Infatti, la filosofia ebbe profonda influenza sulla mentalità 'imperialistica' degli Ateniesi a cui offrì un consistente supporto ideologico. Per questo il dialogo qui tradotto, sinteticamente interpretato e analiticamente commentato, rappresenta uno straordinario esempio di come la filosofia può influire sulle vicende storiche, politiche e anche militari di un popolo. Di fatto i rappresentanti dei due popoli interpretano lo scontro fra la politica basata sul giusto e sul diritto e la politica realistica. Quest'ultima appare fondata sull'utile, in larga misura ispirata dalla medicina empirica (per quanto concerne l'attenzione al dato di fatto storico, più che al suo valore etico) e soprattutto dai Sofisti, per la loro critica ai valori tradizionali. -
Economia dei contenuti. L'industria dei media e la rivoluzione digitale
Il sistema dei media è protagonista di un grande processo di trasformazione economica e sociale legato allo sviluppo delle tecnologie digitali. La prima, fondamentale conseguenza è l'affrancamento del contenuto dal suo contenitore. Liberato dalle costrizioni del supporto fisico (de-materializzazione), e grazie alla trasformazione del processo produttivo in ambiente digitale (dis-intermediazione), il contenuto acquisisce una propria autonomia, diventando il vero driver della convergenza, in grado di favorire la diffusione di nuove reti e piattaforme distributive, e accelerare il passaggio all'economia digitale. Il saggio di Augusto Preta cerca di comprendere e interpretare quanto sta accadendo oggi nell'economia dei media. A tale scopo analizza i diversi mercati che compongono l'industria dei contenuti: il mercato a monte ai prodotti premium del film e dello sport, ma anche, nel mercato a valle, l'evoluzione della radio, della televisione, in chiaro e a pagamento, e di internet. Vengono inoltre individuati i mercati rilevanti, la struttura economica dei diritti, l'industria dei talenti, i mercati a due versanti e la creative industry. La conclusione è che, in questo processo epocale, i contenuti non rappresentano più i fattori costitutivi di una industry, i media, ma del 'mercato della convergenza' in tutte le sue variegate componenti. -
Il mondo della fede cattolica. Verità e forma
Un teologo di fama mondiale descrive l'identità del pensiero cattolico. In un'epoca caratterizzata da un cristianesimo generalizzato e dalla tendenza verso un vago 'cristianismo', questo libro vorrebbe trasmettere, al contrario, una visione complessiva e concreta della vita cattolica a partire dalla sua forma e struttura. Alle tendenze verso un pluralismo dell'indifferenza si contrappone così l'immagine di un'unità organica e chiaramente costituita in grado di riunire dinamismo e ordine, tensione e armonia, mistero e adesione alla realtà. Il profilo qui proposto ha il merito di far percepire quella 'bellezza' del mondo della fede cattolica che pare oggi dimenticata, ma che può essere, in realtà, ancora attraente per l'uomo contemporaneo. Il libro contiene un'intervista a Benedetto XVI. -
Lessico dei diritti umani
Che cosa significa oggi parlare di diritti umani? L'argomento è tra i più discussi dei nostri giorni e i due autori del volume lo affrontano unendo alla loro competenza un taglio originale e innovativo. Invece di scegliere una prospettiva di analisi filosofica o di fare il punto sulle normative esistenti in materia, essi propongono al lettore la forma del lessico, organizzando in ordine alfabetico la trattazione tematica delle principali questioni rilevanti per i diritti umani fondamentali. Grazie a questa scelta - per cui si susseguono capitoli dai titoli quali Alimentazione, Crimini internazionali, Donne, Lavoro, Torture, Vittime - il volume acquista un'immediata chiarezza. I diritti umani sono trattati nei contesti pratici in cui solitamente vengono invocati, discussi e presi in considerazione. E temi tradizionali quali la pena di morte, la difesa dei bambini, il diritto a una casa sono affiancati da altri emergenti quali gli armamenti, la cultura, i mass media. La struttura alfabetica consente una lettura mobile, non lineare: il lettore è così sollecitato a porsi domande e a tracciare liberi percorsi di riflessione. -
Promuovere famiglia nella comunità
Tema centrale di questo libro è la generatività. Come nella famiglia così anche nella comunità sono all'opera processi generativi e/o degenerativi: i primi producono benessere e capitale sociale, incrementando le storie familiari e sociali; i secondi sviluppano malessere, minano la storia familiare e provocano il deperimento e la scomparsa di tradizioni sociali, persino di civiltà. Ma cosa rende possibile la generatività sia familiare sia sociale? I contributi del presente volume si situano entro un complesso quadro di riferimento che identifica nella fiducia e nella reciprocità la base delle relazioni familiari e sociali. Nella vita le relazioni, soprattutto quelle significative, sono spesso messe alla prova da accadimenti che sfidano l'equilibrio raggiunto. Lo scenario è dinamico e le conquiste non sono mai definitive, ma aprono spazi di eccedenza generativa in cui si collocano le esperienze più interessanti, tematizzate in questo libro dai contributi di area psicologica e sociologica. L'incontro tra le storie familiari, tra le generazioni, tra padri e figli sono ambiti nei quali la generatività è prodotta e messa alla prova. Inoltre la prospettiva biblica, proposta nel primo saggio, documenta come nella storia dell'umanità la religione, prima ebraica e poi cristiana, abbia proposto un orizzonte di novità assoluta sulla generatività umana. -
Quello che circola tra noi. Dare, ricevere, ricambiare
Che cosa tiene uniti uomini e donne in una società se non il ""mettere in circolo"""" legami, relazioni, azioni? Da qui l'intrigante domanda che Jacques Godbout pone al lettore in questo libro: che cosa circola tra noi? Il pensiero più diffuso ritiene si tratti di forme di scambio mercantile, interpretabili secondo modelli e rapporti commerciali. Ma i legami sociali si spiegano davvero solo in termini di calcolo e interessi reciproci?"" -
La parola contro la barbarie. Insegnare ai nostri bambini a vivere insieme
Imparare a parlare, e poi a leggere e scrivere: è l'avventura affascinante e impegnativa che ogni bambino intraprende ripercorrendo, in pochi anni, la strada che i primi uomini hanno impiegato un'infinità di tempo a tracciare. E in questa ricerca, nella quale egli costruisce la sua lingua e non riproduce semplicemente quella altrui, ha bisogno di essere accompagnato da mediatori la sua famiglia dapprima, poi la scuola - a un tempo benevoli ed esigenti, in grado di illuminare il suo cammino, di indicargli le strade senza uscita, ma anche di incitarlo a non accontentarsi dei limiti confortevoli della 'prossimità'. Perché, è la tesi sostenuta in questo libro, la lingua non è fatta per parlare con un altro me stesso, con chi la pensa come me, vive dove vivo io, crede nel mio stesso dio. Utilizzando un efficace paradosso, Alain Bentolila afferma che la lingua non è fatta per parlare a coloro che amiamo, ma per parlare a coloro che non amiamo, per dire loro cose che risulteranno forse spiacevoli, ma che ci permetteranno di riconoscerei e rispettarci. Non si ha bisogno di parole con chi ci è più vicino. Le parole diventano invece necessarie quando si ha di fronte l'altro nella sua alterità, nella sua intelligenza così simile ma così diversa dalla nostra, quando la 'comunione' deve cedere il passo alla 'comunicazione'.