Sfoglia il Catalogo ibs026
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8261-8280 di 10000 Articoli:
-
Nuovi elzeviri
Francesco Durante ha definito Capri, dove Raffaele Vacca è nato e vive, l'isola degli elzeviri, giacché la maggior parte della sua immensa bibliografia è costituita da articoli che, già sul finire dell'Ottocento, avevano 'la forma classica dell'elzeviro', e che, dall'inizio del Novecento, si collocarono nelle terze pagine dei quotidiani in virtù dell'intonazione 'letteraria-pensosa'. Ispirato dall'atmosfera della sua isola, Raffaele Vacca, oltre ad altri articoli, ha iniziato a scrivere e pubblicare elzeviri su aspetti delle bellezze naturali, della storia e del vivere di Capri. Ha proseguito scrivendo e pubblicando prevalentemente elzeviri di varia umanità. Il suo continuo riflettere sull'essere dell'elzeviro, sulla sua storia e sulle cause della sua decadenza, iniziata a metà del Novecento, lo ha portato a ritenere che, nel giornalismo (e nella letteratura) attuale, l'elzeviro possa essere una sempre originale forma in prosa per esprimere brevemente e compiutamente non solo sintesi di ricerche e di studi, ma anche del sentire, dell'immaginare, del pensare degli uomini, e a ritenere che esso può raggiungere il suo intento quando esprima in un linguaggio limpido, scorrevole, comprensibile da ogni attento lettore, essenze, altezze e profondità. -
Un viaggio difficile. Gli ultimi 15 anni di sanità pubblica tra equità e sostenibilità
Il volume documenta la storia degli ultimi tre lustri del nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN), affrontando i principali temi trattati attraverso le dinamiche temporali, evidenziando i tratti distintivi, i punti di forza e le criticità, al fine di suggerire possibili linee di sviluppo e alcune raccomandazioni per il futuro della Sanità Pubblica. I contributi testimoniano che la sopravvivenza è andata aumentando nel corso degli anni, ma ciò non è andato di pari passo con il miglioramento delle condizioni patologiche per le quali è forte il ruolo della prevenzione e degli stili di vita. In merito alla dimensione economico-finanziaria, i dati e i confronti internazionali mostrano che il SSN spende meno della media europea ed è riuscito a bloccare la dinamica espansiva della spesa, a contenere la formazione di nuovi disavanzi e a riassorbire quelli accumulati, allineandosi alle disponibilità finanziarie dello Stato. Tuttavia, le riflessioni contenute nelle analisi riguardo al buon andamento dei risultati economici non sono del tutto positive, poiché il rientro dal debito non è andato di pari passo con la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza. L'invecchiamento della popolazione è un tema delicato richiamato nel volume poiché, da un lato, rappresenta un successo per il SSN, dall'altro, porta con sé il problema dell'aumento delle fragilità. Tale scenario è stato simulato all'interno della Monografia; le stime effettuate prevedono l'incremento delle persone in condizione di non autosufficienza, dei malati cronici e della spesa sanitaria pubblica. Sulla base del quadro prospettato, uno dei suggerimenti più urgenti è quello di un cambio di paradigma per la Sanità Pubblica, non più basato su un'assistenza funzionale all'organizzazione del Sistema, ma su progetti incentrati sul cittadino e sulle sue esigenze di cura, con un'organizzazione che favorisca l'integrazione tra i livelli di assistenza in un processo di tipo circolare. -
I corpi intermedi, figure del noi sociale. Per lo sviluppo della persona e la giustizia nella società
Questo testo nasce come lectio magistralis del Vescovo Franco Giulio Brambilla introduttiva alla Summer School MCL 2019 (XI edizione) dal titolo “Corpi intermedi: innovazione sociale e azione politica”, destinata a un folto gruppo di giovani del Movimento Cristiano Lavoratori riuniti nella nostra Università Cattolica del Sacro Cuore per una intensa quattro giorni di lezioni, lavori di gruppo, tavole rotonde. Il titolo I corpi intermedi, figure del noi sociale: per lo sviluppo della persona e la giustizia nella società è di per sé eloquente. Si tratta di una rilettura, per diversi profili originale, del principio di sussidiarietà costantemente riproposto dalla dottrina sociale della Chiesa nel suo sviluppo. Dalla sua funzione principale – quasi apologetica, assolta in passato – di tutela del cittadino dalle pretese dello Stato suggerisce di passare a una visione personalistica per la promozione della dimensione sociale dell’essere umano. Parlare oggi di “corpi intermedi” può sembrare anacronistico, ma ciò rende ancora più urgente trattare l’argomento, in tempi nei quali l’individualismo e la disintermediazione politica e sociale sembrano prevalere, non solo nel nostro paese. -
Lettere. Vol. 5: (1783-1785).
«Il principio a cui si possono ricondurre tutte le espressioni di Hamann è questo: ""Tutto ciò che l'uomo intraprende, sia con l'azione che con la parola o altrimenti, deve scaturire dall'unione di tutte le sue facoltà: tutto ciò che è staccato è da ripudiare"""". Splendida massima! difficile però da seguire. Può senz'altro valere per l'arte e per la vita; ma per ogni comunicazione per mezzo di una parola che non sia esplicitamente poetica ci si trova in grande difficoltà, perché la parola deve sciogliersi, singolarizzarsi, se vuole dire e significare qualcosa. Quando parla l'uomo deve momentaneamente diventare unilaterale: senza separazione non si dà né comunicazione né dottrina. Ma dal momento che si era rifiutato una volta per tutte a questa divisione e in quella stessa unità in cui sentiva immaginava pensava volle pure parlare e pretese lo stesso anche dagli altri, Hamann venne a trovarsi in contrasto col suo proprio stile e con tutto ciò che gli altri potevano produrre. Per operare l'impossibile si afferra a tutti gli elementi: le intuizioni più profonde dove la Natura si coniuga nel segreto con lo Spirito, illuminanti lampi dell'intelligenza irradiantisi da un siffatto incontro, significanti immagini aleggianti in quelle regioni, impetuose sentenze di scrittori profani e sacri e ancora tutto ciò che si può infilarci di umoristico: tutto confluisce a configurare la interezza mirabile del suo stile, delle sue comunicazioni. Ma se non si sa accompagnarsi a lui giù nel profondo, migrare con lui nelle altezze, impadronirsi delle forme che gli aleggiano innanzi, ricavare da una letteratura infinitamente estesa proprio quel preciso senso di un passo appena accennato, tutto si intorbidisce e si oscura ai nostri occhi tanto più lo studiamo: e questa tenebra andrà sempre più crescendo col passare degli anni, giacché le sue allusioni erano dirette principalmente a determinati fatti singoli impostisi nella letteratura e nella vita appena per un istante... Non l'ho mai incontrato di persona, né ho avuto rapporto epistolare diretto con lui. Mi risulta che nella vita e nell'amicizia fu di una limpidità estrema ed ebbe un sentimento quanto mai giusto dei rapporti degli uomini tra loro e con lui. Tutte le lettere di lui che ho visto erano egregie e molto più intelligibili dei suoi scritti, in quanto lì risultava più palese il riferimento a tempi e circostanze, nonché ai rapporti personali...» (Johann Wolfgang von Goethe, Dichtung und Wahrheit III, 12)."" -
La diplomazia della Chiesa oggi. Nazioni Unite e Unione Europea
Nel suo discorso alle Nazioni Unite del 4 ottobre 1965 San Paolo VI esortava: «Dobbiamo abituarci a pensare […] in maniera nuova la convivenza dell’umanità, in maniera nuova le vie della storia e i destini del mondo. […] È l’ora in cui […] ripensare, cioè, alla nostra comune origine, alla nostra storia, al nostro destino comune». L’università non può sottrarsi al compito di “pensare in maniera nuova” alla politica internazionale: un pensiero che per essere generativo ha bisogno di incontrarsi – e forse anche di scontrarsi – con l’esperienza; di misurarsi non solo con gli esperti, ma anche con i testimoni. Le testimonianze, raccolte nel volume, di Monsignor Tomasi, Mariano Crociata (Vice Presidente della Commissione degli Episcopati dell’Unione Europea), e Fr. Olivier Poquillon (O.P., allora Segretario Generale della COMECE) ci hanno davvero fatto respirare questa possibilità, suscitando una riflessione più profonda e un rafforzato impegno per una buona convivenza fra “noi tutti” che formiamo la famiglia umana. Dall'introduzione al libro di Simona Beretta. -
Il welfare aziendale nel secondo dopoguerra. La Dalmine SPA (1945-1970)
La Dalmine, impresa siderurgica bergamasca specializzata nella produzione di tubi senza saldatura, fin dall'epoca fascista dà vita a una vera e propria company town: case, scuole, strutture ricreative, spacci alimentari ma anche casse mutue, fondi pensione e un vasto insieme di altri interventi caratterizzano una 'fabbrica totale'. Il volume analizza questo articolato sistema e le sue trasformazioni di fronte ai profondi cambiamenti, economici e sociali, intervenuti nel secondo dopoguerra. Gli sviluppi del welfare state e la progressiva affermazione della società dei consumi rimettono in discussione forme di assistenza consolidate e ne chiedono un profondo ripensamento. L'evoluzione di questi fenomeni, tuttavia, è meno lineare di quanto potrebbe apparire a prima vista: anche in un'impresa pubblica quale la Dalmine possono sorgere forti resistenze per evitare che la mutua interna sia assorbita dall'Inamcome previsto dalla normativa. Il ripensamento del welfare aziendale Dalmine è legato anche ai radicali rivolgimenti intervenuti nel quadro delle relazioni industriali nel passaggio dal regime alla Repubblica e poi, ancora, con la guerra fredda e l'autunno caldo. Molte strutture assistenziali, sorte come concessioni unilaterali dell'impresa, sono progressivamente contrattualizzate. In altri casi la mediazione si rivela impossibile e il welfare aziendale, pensato per pacificare la manodopera, diventa ragione di conflitto. Le opere sociali d'impresa, a lungo presentate dalla storiografia attraverso la chiave di lettura del paternalismo, emergono da questa ricostruzione come una relazione delicata e mutevole, in cui i numerosi attori in campo sono chiamati a misurarsi con i cambiamenti ambientali e, soprattutto, con le strategie, le linee di condotta e gli obiettivi delle controparti così da ricercare i termini di un possibile equilibrio di interessi. -
Vita e pensiero (2020). Vol. 1
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, ""Vita e Pensiero"""", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 """"Vita e Pensiero"""" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico e economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci """"esterne"""", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani."" -
Un ideale da molti anni coltivato. Materiali per la storia della Facoltà di Scienze politiche e sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
La mattina del 7 dicembre 1921, Agostino Gemelli, nella nuova veste di rettore, diede avvio al primo anno accademico dell'Università Cattolica. Quello stesso anno, nel palazzo neo-classico di via Sant'Agnese, iniziarono anche le attività della Facoltà di Scienze sociali, una delle due Facoltà con le quali i fondatori vollero cominciare a dar corpo all'«ideale da molti anni coltivato» di un Ateneo dei cattolici italiani. Ripercorrendo le differenti tappe della sua storia ormai secolare, questo volume intende esplorare proprio le radici dell'attuale Facoltà di Scienze politiche e sociali. I saggi e i documenti presentati in queste pagine mettono così in luce la fisionomia di un'istituzione accademica originale, partendo dalle origini e giungendo alla riorganizzazione seguita alla riforma nata dal cosiddetto «progetto Maranini-Miglio», che nel 1968 modificò l'ordinamento delle Facoltà di Scienze politiche. Senza limitarsi a una celebrazione rituale, questi materiali si propongono però soprattutto una riflessione sulle dinamiche di sviluppo, sugli snodi critici e sulle dimensioni problematiche di una Facoltà che, dinanzi a una società e a un mondo in rapida trasformazione, si trovò a ripensare quasi costantemente la propria identità e la propria funzione. -
Il viaggio letterario della giustizia. Storie di scoperte, colonizzazioni, migrazioni, turismi
I viaggi reali, per quanto esperienza vissuta da molti nei secoli, sono poca cosa rispetto al ben più vasto alone simbolico e antropologico dell'idea del viaggio. Non solo perché la letteratura ha insediato nell'immaginario occidentale storie e personaggi - da Odisseo a Robinson Crusoe - che anche il più addomesticato tour vacanziero ha il potere di suscitare in chi lo intraprenda. Soprattutto, queste storie sono fonte di innumerevoli metafore che 'trasportano' a ciò che per la vita di ognuno hanno voluto dire approdi e naufragi, addii e ritorni, tempeste e bonacce. È, questa, l'incantevole dimensione del viaggio interiore, destinata ad accentuare ulteriormente la sua prevalenza anche per la minore attrattiva che avranno a lungo i viaggi reali a causa dei timori pandemici. Tutti questi livelli simbolici guidano gli autori del volume a porsi essenziali domande di giustizia relative alle forme di viaggio, reali o metaforiche, dei nostri giorni. Si discute ad esempio del turismo, della sua sostenibilità come «questione morale». E analoghi interrogativi ci si pone rispetto all'immigrazione o al rapporto con i beni cultuali di altri paesi. Reso acuto dall'universo narrativo della letteratura greca antica e moderna, della Tempesta di Shakespeare, di Cuore di tenebra di Conrad, e di altri capolavori, il lettore potrà riconoscere le forme rispettabili e accattivanti con cui a volte si mascherano i segni antichi di uno sfruttamento (neo)coloniale. Se il viaggio, in ogni sua forma, resta soprattutto incontro di mondi diversi, la giustizia o l'ingiustizia di questo 'andare' ha le sue radici già nello sguardo di chi arriva e di chi accoglie, nell'equilibrio che vi si gioca tra il dare e il togliere, tra il comprendere e l'imporre. Anzi: tutto prima ancora si rivela nel livello di reale attenzione prestata a ciò cui e, soprattutto, a chi si va incontro. -
Insicurezza, paura e vittimizzazione. Dalla teoria alle nostre città
Quali sono i fattori che alimentano la paura di subire un reato? Quali politiche si possono attuare per attenuare il senso di insicurezza percepito dai cittadini? Questo libro indaga le dinamiche legate alla paura della criminalità, dal punto di vista teorico ed empirico. Lo studio offre nuovi spunti di riflessione su uno dei temi classici della sociologia della devianza, come la paura di essere vittima di un reato, e, al contempo, presenta una solida ricerca empirica relativa alla città di Milano per suggerire alcuni interventi volti a mitigare questa forma d'insicurezza. Dai risultati della ricerca emerge che aver subito un reato, l'essere donna, avere un basso livello di istruzione ed essere in una situazione di difficoltà economica sono fattori che aumentano la probabilità di provare paura. A differenza di quanto evidenziano altri studi, condotti in contesti diversi, risulta che l'essere anziani non aumenta la probabilità di avere paura di essere vittimizzati. In accordo con la letteratura, la presenza nel proprio quartiere di elementi di disordine fisico (per es. edifici abbandonati o diruti) e sociale (per es. persone in stato di alterazione causato dall'uso di alcool o droghe) aumenta la probabilità dei residenti di avere paura. Infine, i risultati della ricerca sottolineano come ci sia una relazione tra l'uso intenso dei social network da parte dei giovani milanesi e l'aumento della paura di subire un reato. Basandosi su interventi di prevenzione che hanno avuto successo a livello nazionale e internazionale, lo studio suggerisce alcune soluzioni per mitigare la paura della criminalità nei quartieri milanesi. Le proposte spaziano dalla progettazione e riqualificazione degli spazi urbani alle attività volte al miglioramento della coesione sociale e all'empowerment delle categorie vulnerabili della popolazione. -
Vita e pensiero (2020). Vol. 2
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, ""Vita e Pensiero"""", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 """"Vita e Pensiero"""" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico e economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci """"esterne"""", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani."" -
Vita e pensiero (2020). Vol. 3
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, ""Vita e Pensiero"""", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 """"Vita e Pensiero"""" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico e economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci """"esterne"""", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani."" -
Venite a mangiare con me. Una nuova convivialità per tornare umani
Una lettura troppo spiritualizzata di Gesù e del Vangelo ci ha resi forse poco sensibili agli aspetti concreti della sua vita e del suo messaggio. Ma singolare è la quantità di situazioni nelle quali Gesù si preoccupa del cibo o invita a mangiare o partecipa a cene e banchetti. Gesù propone e vive il banchetto come l'immagine più alta del Regno di Dio, accetta inviti o si fa invitare ai banchetti e con i suoi insegnamenti ne rivoluziona le ritualità convenzionali. Di capitolo in capitolo gli autori ci conducono tra i banchetti vissuti o raccontati da Gesù nei Vangeli. Non si tratta di una semplice esegesi dei testi, ma di un'ermeneutica partecipe, disponibile a farsi interrogare dal testo e a porgli continue domande, rileggendolo nella nostra attualità. Il titolo Venite a mangiare con me prende spunto dall'ultima pagina del Vangelo di Giovanni che racconta del pasto di Gesù risorto con gli apostoli, all'alba, sulla riva del lago. Fu l'ultimo incontro con i suoi, quasi un sigillo della sua compagnia con gli uomini che nella convivialità trovava il suo simbolo più intenso. Quel momento di condivisione del cibo fu anche l'alba di un nuovo inizio per i discepoli. Così accade nella nostra esperienza, quando accogliamo, ascoltiamo, dialoghiamo nell'incontro: torniamo a essere umani. -
Vita e pensiero (2021). Vol. 1
"Vita e Pensiero"""" è una rivista di cultura e dibattito, fondata nel 1914 e promossa dall'Università Cattolica, aperta a tutte le riflessioni che permettono di comprendere l'evoluzione del mondo contemporaneo. A partire dal 2003 si è rinnovata dando spazio alle analisi di autori internazionali come Charles Taylor e Zygmunt Bauman, René Girard e Tzvetan Todorov, Julia Kristeva e Philip Jenkins. Temi come il futuro dell'Europa e l'ospitalità, la cultura classica e le neuroscienze, la razionalità e il dialogo fra culture e religioni sono alcuni degli argomenti trattati frequentemente, sia da parte di docenti dell'Ateneo che da personalità esterne..." -
Vita e pensiero (2021). Vol. 2
"Vita e Pensiero"""" è una rivista di cultura e dibattito, fondata nel 1914 e promossa dall'Università Cattolica, aperta a tutte le riflessioni che permettono di comprendere l'evoluzione del mondo contemporaneo. A partire dal 2003 si è rinnovata dando spazio alle analisi di autori internazionali come Charles Taylor e Zygmunt Bauman, René Girard e Tzvetan Todorov, Julia Kristeva e Philip Jenkins. Temi come il futuro dell'Europa e l'ospitalità, la cultura classica e le neuroscienze, la razionalità e il dialogo fra culture e religioni sono alcuni degli argomenti trattati frequentemente, sia da parte di docenti dell'Ateneo che da personalità esterne..." -
Immagini dal Centro. Le raccolte storiche dell'Università Cattolica di Brescia
Nel 2021 sono nate le «Raccolte Storiche dell'Università Cattolica», un Centro di documentazione e ricerca che riunisce tutti i fondi archivistici e librari esistenti presso la Sede di Brescia. Ne fanno parte la preziosa collezione di testi e strumenti scientifici dell'ingegnere Carlo Viganò, l'Archivio per la Storia dell'Educazione in Italia, l'Archivio storico della Resistenza bresciana e dell'Età contemporanea, nonché lasciti di importanti studiosi novecenteschi (Franca Brambilla Ageno, Rosa Calzecchi Onesti, Francesco Vattioni), donazioni di figure significative per la storia dell'Università Cattolica (Aldo Agazzi, Mario Casotti, Carlo Grünanger, Francesco Olgiati) e per la vita intellettuale bresciana (Luigi Fossati, Stefano e Velleda Minelli). Questo ricco deposito di memoria è stato studiato solo in parte e alcuni suoi giacimenti sono ora in corso di catalogazione. Immagini dal Centro vuole dare una prima e provvisoria mappa che possa avviare i ricercatori all'indagine in territori vasti e ancora troppo poco esplorati. -
Innovare, intraprendere, investire
Dalla nascita dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e ancor più dalla costituzione di un'autonoma Facoltà di Economia e commercio, avvenuta nel 1947, una grande attenzione è stata rivolta a questa sfera della vita sociale che incide largamente sul benessere personale e collettivo, sulla giustizia sociale, sul buon uso delle risorse. Sviluppo, impresa e lavoro sono gli ambiti specifici della Facoltà, che li coltiva sulla base di un progetto formativo e scientifico dotato di solidi riferimenti culturali e che si rinnova continuamente nei contenuti. In questo modo la Facoltà di Economia ha fornito a generazioni di donne e di uomini gli strumenti e gli orientamenti più adeguati a svolgere ruoli di responsabilità nella crescita e nella trasformazione del Paese, all'interno del più ampio contesto internazionale. -
Giustizia, persona, ordinamento
Nel 1922 Agostino Gemelli aveva ravvisato la necessità di una Facoltà che assicurasse una preparazione tecnica di prim'ordine con cui istruire le future classi dirigenti e, non meno, fornisse un apporto prezioso, e insostituibile, per rispondere ai bisogni e alle sfide della società del tempo, avendo anche in animo di contribuire ad affermare, nel panorama culturale e nel dibattito tecnico, una presenza di ispirazione e matrice schiettamente cattolica. Il numero degli studenti iscritti alla Facoltà giuridica avrebbe conosciuto una rapida e costante crescita. La Facoltà è impegnata nella formazione di giuristi professionalmente e umanamente 'completi', in grado di affrontare i problemi della società in cui andranno a operare con spirito critico, capacità di dialogo, sensibilità relazionale e, soprattutto, senso di giustizia. -
Memoria, umanesimo, bellezza
La Facoltà di Filosofia fu istituita fin dalla fondazione dell'Università Cattolica: padre Agostino Gemelli mirava alla ripresa e allo sviluppo del pensiero e della riflessione cattolica nel mondo accademico, attraverso l'avvio di corsi universitari nelle discipline umanistiche, per la formazione di giovani in grado di impegnarsi nell'insegnamento medio-superiore e negli ambiti della vita civile e culturale. Il progetto si sarebbe completato l'anno successivo, con la riforma Gentile, che introdusse l'endiadi accademica: Lettere e Filosofia. Da allora, la 'Facoltà di pensiero' si è sviluppata fino all'organizzazione attuale, che ruota intorno ai nuclei della filosofia, degli studi filologico-letterari, delle scienze dell'antichità, delle scienze storiche e degli studi storico-religiosi, accanto a cui si pongono con ruoli sempre più significativi il vasto campo dei beni culturali e l'ambito sempre più rilevante degli studi sulla comunicazione. -
Scienza, salute, carità
In questo volume la Facoltà di Medicina e Chirurgia tratteggia il proprio identikit, che affonda le radici in cento anni di vita dell'Ateneo e sessant'anni di storia della Facoltà. La narrazione del presente e del futuro dell'impegno della Facoltà di Medicina si articola intorno a tre parole chiave che la caratterizzano: Scienza, Salute e Carità. La descrizione di come i nove Dipartimenti della Facoltà svolgono la propria funzione in ambito di ricerca, didattica e assistenza offre uno spaccato di come la scienza, l'avanzamento delle conoscenze nelle varie aree del sapere medico, si traduca in un fattivo impegno per la promozione della salute umana e come tutto ciò divenga cuore pulsante della formazione di coloro che saranno i professionisti della sanità di domani. Da ultimo, la produzione e la trasmissione del sapere, così come il prendersi cura dei malati, possono, per Grazia, assumere i connotati della carità e -divenire così testimonianza di Chi è origine del nostro essere.