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Dialettica, genere e anima nel commento di Alessandro di Afrodisia al IV libro dei «Topici» di Aristotele
II volume comprende una serie di saggi sui passi più significativi del commento di Alessandro di Afrodisia al IV libro dei Topici di Aristotele. In particolare, i saggi sono dedicati ai seguenti tre argomenti, su cui Alessandro espone tesi estremamente interessanti. II primo tratta la dialettica, cioè l'argomento dei Topici; segue poi il genere, che costituisce l'argomento del IV libro in particolare; infine l'anima, le discussioni intorno alla quale costituiscono per il commentatore un esempio privilegiato per illustrare i ""luoghi"""" dialettici via via discussi. È fornita ai lettori anche la traduzione integrale del commento di Alessandro al IV libro, supportata da note esplicative. Ai saggi di commento e alla traduzione è premessa un'introduzione in cui sono presentate brevemente la concezione aristotelica della dialettica, la figura di Alessandro di Afrodisia e le caratteristiche generali della sua esegesi dei Topici. Prefazione di Maddalena Bonelli. Presentazione di R. Loredana Cardullo."" -
Immigrazione e contesti locali. Annuario CIRMiB 2017
L’Annuario CIRMiB 2017 intende offrire una documentata analisi del fenomeno migratorio nel Bresciano in rapporto al dibattito sui temi correnti: povertà, accoglienza, mediazione sociale, inclusione scolastica. La prima parte del volume, come di consueto, è dedicata ai dati relativi alla popolazione immigrata (aspetti demografici, socio-economici, giuridici e culturali), provenienti dal lavoro di ricerca svolto dal Centro, di concerto con: Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità, Camera di Commercio di Brescia, Comune di Brescia, Prefettura e Questura di Brescia e consultando le banche dati di Istat, Miur, Banca d’Italia. La seconda parte tratta il tema della povertà da un punto di vista locale e transnazionale. Nella terza parte si raccolgono contributi di varia provenienza, tematici e di analisi sociale, su questioni emergenti (mediazione tra pari, immigrazione in Sicilia, culture di genere, inclusione dei Rom, ‘archeo-mafie’) che proiettano lo scenario bresciano in una prospettiva globale, nazionale e internazionale. Nella quarta sezione si dà conto dello stato dell’accoglienza dei profughi nel Bresciano. -
Francesco, il papa americano
La sera del 13 marzo 2013 si capì subito che il nuovo papa era davvero un papa nuovo.rnrnrnFortissimi erano infatti gli elementi di novità rappresentati da quella elezione, tanto rapida quanto attesa, ma soprattutto sorprendente. Jorge Mario Bergoglio, il settantaseienne arcivescovo di Buenos Aires, era infatti quasi uno sconosciuto, ma in pochi minuti i media d'ogni parte del mondo sottolinearono che per la prima volta il pontefice era un americano, per la prima volta era un gesuita, per la prima volta aveva preso il nome di Francesco. Qualche anno dopo quell'inizio, è possibile cogliere le linee-maestre della riforma che Francesco sta imprimendo alla Chiesa cattolica. Esse si radicano nell'esperienza degli anni argentini, qui descritti da Silvina Pérez (che conosce e segue Bergoglio da molti anni) in un racconto dai toni avvincenti e ricco di aneddoti poco noti al grande pubblico: la vita in una famiglia di emigrati di solidissima fede, la spinta vocazionale (momenti ed esperienze rievocati anche dallo stesso Bergoglio nello scritto Storia di una vocazione riportato alla fine di questo volume), e poi la missione da gesuita e da vescovo tra le villas miseria (le bidonville incastonate e dimenticate nel cuore di Buenos Aires) e le retate della polizia politica. Molte scelte del papa, e soprattutto il suo stile, si comprendono alla luce di questo suo retroterra. Lucetta Scaraffia, nel suo ritratto degli anni romani, mette poi in luce gli aspetti più innovativi del pontificato, ripercorrendo il cantiere aperto delle riforme, lo stile dei viaggi (il primo significativamente a Lampedusa), il rapporto con i giornalisti, il dialogo con le altre religioni, e delineandone le direttrici di sviluppo: davvero un papa che viene da un altro mondo, consapevole di operare in un difficilissimo tempo di transizione, un tempo da cogliere come opportunità per comunicare il vangelo e la misericordia di Dio. Introduzione di Giovanni Maria Vian. -
Periferie dell'Occidente. Italia e Sudafrica nell'ordine liberale 1795-1996
Periferie dell’Occidente analizza e mette a confronto lo sviluppo politicoeconomico del Sudafrica e dell’Italia dalle grandi Rivoluzioni di fine Settecento fino alle trasformazioni globali a cavallo dei secoli XX e XXI. Collocati sulla frontiera tra Primo e Terzo mondo, i due Paesi negli ultimi tre secoli presentano interessanti parallelismi nelle loro traiettorie storiche. Per entrambi, l’unificazione politico-territoriale, frutto di un progetto liberal-nazionale sviluppatosi nell’Ottocento, segna anche l’ammissione nel cerchio ristretto delle ‘nazioni civilizzate’ e l’inizio di una rincorsa ai Paesi leader dell’Occidente che sembra compiersi finalmente dopo il secondo conflitto mondiale – un traguardo messo oggi a rischio, con l’avvento della globalizzazione, a causa della duplice sfida della pressione migratoria dal Sud del mondo e dell’impetuosa crescita economica dell’Oriente asiatico. In un’epoca in cui, dopo cinque secoli, la centralità politica ed economica dell’Occidente è messa in questione, tuttavia, alle sue due periferie si aprono anche potenzialità interessanti. Da un lato, la prospettiva dei margini consente di leggere in anticipo l’insorgere di mutamenti difficili da percepire dal centro. Dall’altro, la contiguità con l’Africa ne fa degli avamposti verso la regione del mondo oggi con il maggiore potenziale di crescita. -
Critica della ragione generativa. Seminario virtuale con Francesco Botturi
La cultura moderna ha spesso stornato la generazione dalle categorie ontologiche, antropologiche ed etiche fondamentali, o l'ha mantenuta, ma nel senso dell'autoproduzione idealista. Sennonché la stessa identità soggettiva e, di seguito, l'umana capacità di fare esperienza feconda, richiedono la generazione da parte di altri per essere attivate: grazie alle relazioni benefico-virtuose guadagniamo le nostre capacità fondamentali (cognitive, riflessive, deliberative, espressive, dialogiche, tecniche, ecc.). Insomma, la generatività è la dimensione antropologicamente sintetica, a partire dalla quale è possibile giudicare le relazioni umane, che sono sempre generative o de-generative, sempre istituenti o destituenti altri. A dispetto della sentenza secondo cui «la mia libertà finisce dove comincia la tua», si può invece dire che «la mia libertà esiste perché c'è la tua, e se la tua è benefica, inoltre ha senso anche, e principalmente in vista della relazione generativa benefica reciprocante con la tua». Il presente volume ha focalizzato la categoria della generazione, prefissandosi il compito di conseguire un incremento di riflessione critica su questa categoria ontologica, antropologica ed etica cruciale. Postfazione di Francesco Botturi. -
For the needy youth that we care. Teresa Verzieri and the religious congregations in modern Europe
La storiografia economica e sociale europea continua ad occuparsi del fenomeno delle congregazioni religiose, dimostrando interesse anche per un contesto come quello del Nord Italia, estremamente performante a partire dalla seconda metà del XIX secolo. D’altro canto, pure a livello italiano, da tempo è attestata l’importanza del tema costituito dal rapporto tra Chiesa ed economia, anche e soprattutto con riferimento alla storia finanziaria nazionale, legata in maniera inestricabile e continua con quella del cattolicesimo sociale, comprendente a pieno titolo gli istituti religiosi maschili e femminili. In tale prospettiva, convergono in questo volume alcuni contributi presentati in rilevanti occasioni congressuali svoltesi in Europa negli ultimi anni, tali da mostrare una volta ancora la rilevanza dell’argomento in un senso interdisciplinare ed internazionale. In particolare spicca in il Convegno tenutosi a Brescia nel novembre 2014, promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, dal titolo For the needy youth that we care. Teresa Verzeri and the religious congregations in modern Europe, durante il quale venne presentata la recente poderosa biografia di Teresa Verzeri, fondatrice delle suore Figlie del Sacro Cuore di Gesù. -
Rileggendo «Contratto e rapporti di lavoro, oggi» di Mario Napoli
A oltre vent'anni dalla prima pubblicazione il saggio ""Contratto e rapporti di lavoro, oggi"""" di Mario Napoli conserva un'attualità da """"piccolo classico"""" della materia, volto come era a ricostruire la nozione unitaria di contratto di lavoro in un periodo storico in cui la moltiplicazione delle tipologie contrattuali e la diffusione delle collaborazioni autonome si andavano sempre più affermando. La distanza concettuale tra il lavoro subordinato prestato all'interno di un'organizzazione produttiva e le prestazioni autonome continuative rimane ancora oggi un punto fermo anche per le imprese impegnate in nuovi modelli di gestione delle relazioni di lavoro. Quel saggio viene ora pubblicato accanto ad una rilettura di Roberto Voza con l'obiettivo di fornire nell'attuale scenario giuridico, economico e sociale alcune linee di fondo che aiutino gli interpreti a orientarsi di fronte a un mercato del lavoro sempre più articolato, mutevole, e anche critico."" -
La grande guerra. Storia e parole di giustizia
Il primo conflitto mondiale non è un avvenimento passato e concluso, su cui è “già stato detto tutto”. La Grande Guerra abita ancora il nostro presente, in primo luogo perché molti dei problemi geopolitici che oggi affliggono il mondo hanno avuto origine da quel conflitto e dalla “pace” che ne è seguita. Le voci che risuonano dalla Grande Guerra continuano, inoltre, a parlarci e a interrogarci dall’abisso immenso delle sofferenze patite e ci aiutano a comprendere le ingiustizie di oggi. La letteratura della grande Guerra rappresenta poi una delle massime manifestazioni dell’esigenza umana di confrontarsi con l’altro da sé, in primo luogo con il nemico. Solo attraverso questo confronto si può sottoporre a giudizio ogni convinzione e tentare di superare confini che appaiono invalicabili, anche al fine di costruire una società basata sulla giustizia e su relazioni di solidarietà non solo nell’ambito europeo. Il volume raccoglie i saggi che traggono spunto dal Ciclo seminariale “Giustizia e letteratura della Grande Guerra”, organizzato dal Centro Studi “Federico Stella” sulla Giustizia penale e la Politica criminale (CSGP) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore nell’anno accademico 2017-2018. -
Felicemente italiani. I giovani e l'immigrazione
Giovani italiani, dai 18 ai 29 anni, vivono nella stessa nazione ma hanno storie diverse. Alcuni di loro sono cittadini italiani per nascita, altri hanno acquisito la cittadinanza provenendo da una migrazione, propria o della famiglia di origine. Il numero di ragazzi italiani con background migratorio aumenta ed è destinato a crescere in futuro: la convivenza delle differenze si fa quotidiana, innalza barriere e costruisce ponti, produce conflitti, ma anche ricchezza materiale, culturale, relazionale. Quali sono le diversità tra i giovani italiani dalla nascita e quelli che lo sono diventati in seguito? Qual è la loro disposizione nei confronti dell'altro, dello straniero, del 'diverso'? È un invasore, un fratello, un antagonista, un amico? Le indagini svolte dall'Osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo restituiscono un quadro nel quale prevale un atteggiamento di difesa e di diffidenza nei confronti degli immigrati. Questa disposizione incide sulla quotidianità delle relazioni? Influisce sui valori e sugli atteggiamenti prevalenti? E sulla progettualità e la visione del futuro? La ricerca, promossa da Fondazione Migrantes e i cui risultati sono presentati in questo libro, ha origine proprio dalla necessità di approfondire i percorsi e i processi attraverso i quali si formano le opinioni rispetto ai migranti, agli stranieri, all'altro percepito diverso da sé. Il campione, formato da 204 giovani distribuiti su tutto il territorio nazionale, comprende 60 intervistati con background migratorio, provenienti da 28 diversi Paesi del mondo. È questa la prima ricerca in Italia che, in maniera così ampia, si occupa di loro. -
Benedetta concorrenza. Dal monopolio alla liberalizzazione: lo sviluppo delle telecomunicazioni e gli operatori del settore in Italia
Il volume è il risultato di una ricerca, che segue due precedenti pubblicazioni, edite da Vita e Pensiero, dedicate alle problematiche del processo di liberalizzazione nelle telecomunicazioni: La liberalizzazione zoppa (2004) e La concorrenza negata (2013). Nel presente lavoro tali problematiche vengono temporaneamente accantonate per lasciare spazio all'analisi di alcuni innegabili risultati positivi per il settore. Il libro segue l'evoluzione che ha caratterizzato il comparto delle telecomunicazioni italiane e valuta il suo odierno assetto e gli effetti dell'introduzione della concorrenza. Il drastico cambiamento che ha attraversato questo settore ha avuto esiti significativi in termini di diffusione del servizio e del suo arricchimento e, grazie al suo intrecciarsi con l'information technology, rappresenta oggi uno dei principali driver del cambiamento in tutto il mondo e, quindi, anche nel nostro Paese. Tale passaggio è stato pilotato, tra mille difficoltà, dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, l'organismo indipendente che ha avuto, e continua ad avere, il compito di favorire l'apertura dei mercati e il libero gioco della concorrenza, attraverso l'applicazione delle rigorose normative comunitarie. La presenza in Italia di un ampio numero di imprese entrate in questo mercato conferma la vis imprenditoriale che è il frutto migliore generato dalle politiche di liberalizzazione, realizzate sulla spinta dell'Unione Europea. Una concorrenza così ampia ha permesso la sensibile diminuzione dei prezzi dei servizi di telecomunicazione e, nello stesso tempo, ha determinato il netto miglioramento della qualità del servizio, il che giustifica il titolo dato alla nostra ricerca: Benedetta concorrenza. -
Elementi di architettura della chiesa. Dieci lezioni introduttive
In Italia, prima e dopo il Vaticano II, sono sorti numerosi complessi parrocchiali comprendenti la chiesa. Si stima che ne siano stati costruiti più di seimila, un numero che si giustifica con le profonde trasformazioni sociali e il rapido processo di urbanizzazione del nostro Paese. L'architettura delle nuove chiese esprimeva il rinnovamento in corso nel campo dell'architettura e nello stesso tempo i nuovi orientamenti promossi dal Concilio in materia di ecclesiologia, liturgia, rapporti con la modernità, relazioni con le diverse confessioni cristiane. Verso la fine del secolo XX si è sviluppata una ricerca che ha messo a fuoco alcuni temi principali di progettazione (altare, ambone, battistero, luce) dal punto di vista liturgico ed ecclesiologico. In questo libro, Giancarlo Santi approfondisce la ricerca in corso analizzando i temi preliminari che stanno alla base della progettazione di una chiesa cattolica, quali l'idea di chiesa (casa, tempio, piazza), il canone estetico, le regole liturgiche, la formazione dei progettisti, i concorsi, integrando la trattazione con una rassegna iconografica riguardante l'arredamento liturgico nelle sue varie componenti (fisso e mobile, tessile e floreale, storico e contemporanea). Un'ampia rassegna bibliografica completa i dieci capitoli che si presentano con una spiccata intenzione didattica. -
La formazione come leva per la competitività delle aziende. L'esperienza dell'Università Cattolica con Fondimpresa
Con questo volume, l'Università Cattolica, impegnata da diversi anni in azioni formative sostenute da Fondimpresa, intende dare un duplice contributo alla diffusione della conoscenza acquisita, a fianco delle imprese, nell'ambito della formazione finanziata. La prima parte del libro espone i risultati di una ricerca pilota finalizzata a far emergere le relazioni esistenti tra le caratteristiche strategiche e organizzative delle imprese e la loro esperienza con i piani finanziati da Fondimpresa. Attraverso l'analisi di quindici casi aziendali, il team di ricerca si è soffermato in particolare su sei possibili determinanti del modo d'uso della formazione finanziata: le dimensioni e la complessità organizzativa dell'impresa; il grado di autonomia strategica reale dell'azienda; la posizione dell'impresa nella filiera produttiva; lo stadio del suo ciclo di vita; il grado di internazionalizzazione; il tipo di relazione con il partner formatore. Lo studio comparativo dei casi ha permesso di avanzare alcune ipotesi su come queste determinanti spingano l'azienda verso un approccio strategico oppure tattico nell'uso della formazione finanziata. Il testo presenta poi la metodologia che un team di esperti di processi formativi dell'Università Cattolica ha ideato e adottato per la certificazione delle competenze dei lavoratori di alcune imprese partecipanti al Piano INDACO. Si tratta di una procedura sperimentale, testata al momento su un gruppo di una sessantina di lavoratori, che tuttavia ha permesso di valutare concretamente i risultati raggiunti dalle azioni formative in termini di sviluppo delle competenze dei collaboratori. -
Apologia del rischio. Scrivere è una roulette russa
Un autore italiano riflette sullo stato della letteratura chiedendosi se la scrittura abbia ancora un senso, e quale, nella società di oggi. Una società senza più punti di riferimento, senza forma e volto, anonima e virtuale, che ha contaminato anche la narrativa. Lo scrittore pare infatti ormai adattato al linguaggio di massa, separato dalla propria identità più profonda, rinchiuso in un orizzonte unidimensionale senza più salti nella vertigine degli abissi né slanci verso le vette dell'alto del senso. Negli interventi raccolti in questo libro, Ferruccio Parazzoli non fa sconti alla narrativa italiana contemporanea, che ha appiattito la tragedia nella cronaca e si è accomodata nel cerchio del nichilismo debole, nel 'niente ha più senso'. Ma nello stesso tempo non rinuncia al «principio tenero della speranza» e, convinto che il linguaggio sia uno dei pochi modi di resistere al caos e al dolore, prova a indicare la strada di un riscatto. Una strada che parte dallo stimolo dell'inquietudine, del rischio, costante motore della scrittura; dalla ricerca della 'pallottola d'argento' che esplode, dopo tanti 'clic' a vuoto, nel 'bang' che dà valore e verità umana alla letteratura; dal desiderio di scoprire ciò che sta dietro la porta sprangata, «la porta che non aprimmo mai» dei Quattro quartetti di Eliot, «sul giardino delle rose». Prefazione di Giuseppe Lupo. -
Annunciava loro la Parola. Percorsi nel Nuovo Testamento
Bruno Maggioni rappresenta una delle figure di spicco nel panorama dell'esegesi italiana. La sua ampia produzione contempla contributi di carattere pastorale, ma pure preziosi saggi scientifici. A distanza di qualche anno la loro lettura mostra ancora la robustezza del suo pensiero e l'attualità dei temi trattati. Leggere i suoi saggi è sempre un utile esercizio di come l'esegesi s'interroghi in profondità sui testi, ma giunga a conclusioni teologiche che toccano la vita cristiana. C'è una chiave di lettura del Quarto Vangelo? Che cosa si può dire a proposito dei ministeri nel tempo del Nuovo Testamento? Che cosa significa amare il prossimo? Come si delinea la ricerca di Gesù nel Vangelo di Giovanni? Quale dialettica tra fede e incredulità nel Vangelo di Marco? Il Nuovo Testamento parla del Dio trinitario? A queste e altre domande rispondono i saggi esegetici qui ripubblicati per venire incontro al desiderio di leggere testi altrimenti ormai difficilmente reperibili. -
Romeno-balcanica. Incontri di lingue, cultura, tradizioni nello spazio balcanico e carpato-danubiano. Atti del Convegno (Milano, 4-5 dicembre 2017)
Il volume raccoglie gli atti del convegno ""Romeno-Balcanica. Incontri di lingue, culture, tradizioni nello spazio balcanico e carpato-danubiano"""", organizzato presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, il 4 e 5 dicembre 2017 con l'intento di celebrare la memoria di Rosa Del Conte (1907-2011). I contributi contenuti nella prima sezione indagano il tema delle relazioni linguistiche, culturali, religiose intercorse tra i diversi popoli dell'area balcanica e carpato-danubiana dall'età tardo antica alla contemporaneità, esplorando altresì le modalità con cui scrittori e studiosi moderni hanno interpretato i caratteri peculiari di tale spazio. Il filo conduttore è rappresentato dall'idea che quegli sviluppi paralleli e coincidenti che non sono riconducibili a una parentela genetica (ossia a una supposta 'identità iniziale') si possano giustificare come risultati della convivenza e dello scambio tra diversi popoli e tra diverse tradizioni linguistiche e culturali. La seconda parte del volume è dedicata specificamente alla figura e all'opera di Rosa Del Conte, che, nel corso della sua lunga e feconda attività scientifica e accademica, tanto ha contribuito alla diffusione della cultura romena in Italia e nel mondo."" -
Come uno Stato. Hizbullah e la mimesi strategica
Questo libro esplora la competizione per il potere e l’autorità tra Stati e gruppi armati irregolari nel sistema internazionale contemporaneo. Le politiche di sicurezza degli Stati sono generalmente tarate sull’imperativo di combattere e smantellare i gruppi armati irregolari. Tuttavia, mentre alcuni di essi si indeboliscono, o addirittura scompaiono, altri si rafforzano. Quest’ultimo è un fenomeno particolarmente interessante, data l’asimmetria tra le due parti in competizione. Il caso del gruppo armato e partito politico libanese Hizbullah illustra in modo significativo questa dinamica. Il ‘Partito di Dio’, infatti, si è eccezionalmente consolidato dalla sua nascita fino a oggi, nonostante i suoi rivali libanesi e internazionali, a partire da Stati Uniti e Israele, abbiano sistematicamente cercato di smantellare la muqaˉwama (‘resistenza’), la sua ala militare. Che cosa spiega la resilienza di Hizbullah? Marina Calculli cerca di rispondere a questa domanda teorizzando l’azione di Hizbullah in termini di ‘mimesi strategica’, mostrando cioè come il ‘Partito di Dio’ sia stato in grado non solo di evitare l’estinzione, ma addirittura di rafforzarsi, mimetizzandosi con il suo rivale per eccellenza: lo Stato. Agendo come uno Stato, Hizbullah ha intavolato all’occorrenza una competizione con lo Stato del Libano e/o con gli Stati rivali sul terreno delle responsabilità della sovranità, aggirando così il suo limite supremo, ovvero la possibilità di reclamare i diritti della sovranità, nella forma in cui questi sono codificati nel sistema internazionale contemporaneo. Spingendo la competizione nella sfera pubblica, Hizbullah ha costruito una legittimità morale per il suo uso della violenza, impedendo ai suoi rivali interni e internazionali di eliminare la ‘resistenza’. Focalizzandosi su tre congiunture critiche – la fine della guerra civile libanese nel 1990, la ‘guerra al terrore’ dopo l’11 settembre 2001 e l’inizio della guerra in Siria nel 2011 – il libro dimostra come Hizbullah non solo abbia sistematicamente aggirato le misure normative volte a sciogliere la sua ala militare, ma ne abbia addirittura tratto beneficio, rafforzandosi come attore militare e politico, sia all’interno sia all’esterno dello Stato libanese. -
Una storia che va oltre. Brescia e l'Università Cattolica nelle lectio del Dies Academicus 2013-2017
Quali furono le ragioni che portarono alla nascita dell'Università Cattolica a Brescia? Quali sfide si profilano oggi volgendo lo sguardo al futuro? Come intensificare e qualificare il dialogo con il territorio bresciano nella dialettica tra 'locale' e 'globale'? I cinque interventi che compongono questo volume, presentati a Brescia in occasione del Dies Academicus tra il 2013 e il 2017, interpretano retrospettivamente il cammino percorso in questi primi cinquant'anni, ma soprattutto offrono significative sollecitazioni per delineare il prossimo futuro. La grande impresa, avviata nel novembre del 1965, ha conseguito importanti risultati proprio perché saldamente innestata nella robusta e innovativa tradizione culturale di Brescia, il cui valore trascende la dimensione locale. Anche oggi come allora, l'Università Cattolica è pronta ad accogliere le sfide del presente e a rinnovare la passione per un qualificato servizio educativo teso alla formazione delle giovani generazioni. -
Il senso dell'altro. Muri, dialoghi, paure, ponti
Il senso dell’altro ha una duplice accezione: il significato che diamo all’altro e alla sua presenza, ma anche il sentire dell’altro, il modo in cui questi percepisce e ci percepisce. Ogni persona si presenta sempre come un territorio non pienamente disponibile al nostro sguardo: occorre che si riveli per conoscerla. Inoltre, qualunque relazione richiede di mantenere l’alterità, di non assorbire l’altro, di non appropriarsene, di attestare e rispettare la sua peculiarità. L’altro è però anche un’incognita e nella storia, mondiale e personale, ponti e muri si alternano per incontrarsi e per difendersi, per far accedere e per arginare. In un periodo complesso come quello presente, è particolarmente necessario trovare spazi condivisi per interrogare la contemporaneità in alcuni dei suoi dinamismi e orizzonti di senso. Questo volume nasce da un lavoro iniziato in una giornata di studi della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica nella sede di Piacenza, il cui titolo offre la cornice dell’itinerario di riflessione che qui proponiamo al lettore. A partire da alcune parole chiave – muri, dialoghi, paure, ponti – diverse prospettive disciplinari si confrontano su temi che toccano l’alterità nella sua identità corporea, culturale, storica, biografica. Le diverse analisi che compongono il volume non ignorano, ma anzi assumono, un paradosso di partenza: il fatto che ciascuno è, per l’altro, altro, e che quindi parlare dell’alterità significa parlare di sé. Un paradosso che è messo a tema in modo esplicito nella riflessione filosofica sull’umano, che attraversa l’analisi storica che indaga sulle identità nazionali e sui meccanismi di inclusione od esclusione, che affiora con forza nella sfida pedagogica di un’educazione in un contesto interculturale, che interroga le arti performative che si propongono come strumento e ambiente formativo. Il tema dell’alterità è in fondo il tema dell’umano e del suo essere costitutivamente in relazione. -
L'economia, la misericordia, le sue opere. Contributi della Facoltà di Economia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano per l'Anno giubilare 2016
Il volume raccoglie una parte significativa di riflessioni e testimonianze presentate da studiosi e da operatori in un ciclo di workshops organizzati da docenti della Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, in occasione dell’Anno Giubilare della Misericordia. Scopo di tali seminari è stato indagare le varie declinazioni del concetto di Misericordia nella prospettiva dell’economia e illustrare vari progetti, già in atto o in corso di preparazione, che coniugano rilevanza eticosociale e sostenibilità economica. Nell'ambito degli incontri sono stati discussi diversi temi, nell'ottica sia internazionale sia domestica e locale, tra cui: la globalizzazione dei commerci, della finanza, del lavoro e i suoi effetti; immigrazione, gestione dei flussi e accoglienza; povertà di persone, comunità, paesi e risposte efficienti; responsabilità sociale dell’impresa; nuovi strumenti di finanziamento di progetti sociali; economia della condivisione e mutuo aiuto. Ogni workshop è stato introdotto da riflessioni di tenore teologico-morale (con particolare attenzione per la dottrina sociale della Chiesa) sugli argomenti affrontati. Prefazione di Evandro Botto. Introduzione di Domenico Bodega. -
Sport e inclusione
Da sempre lo sport ha valorizzato e premiato l'atleta, visto come quell'uomo dotato di fisicità e di talento: le due condizioni indispensabili per esprimere grandi prestazioni e per vincere le gare. Lo sport 'prestativo' oggi è anche sport spettacolo, praticato da pochi fortunati e nel contempo fruibile dai più ma solo in qualità di spettatori. Questo sport, seppur utile per certi versi, non è quello che intendiamo valorizzare con questo libro. Ci interessa uno sport che può essere praticato dalla gran parte delle persone nell'arco di vita, e in particolar modo da coloro che dallo sport prestativo sono stati abbandonati. Per noi, cultori dello sport educativo, inclusivo e dunque adattato a tutti, il successo è rappresentato dalle persone abili, disabili, uomini o donne, bambini o anziani che attraverso la pratica motorio-sportiva possono migliorare le proprie condizioni di vita e di salute. I contributi che seguono, opera di professionisti che credono in tutto ciò, sintetizzano quanto è stato illustrato all'interno di un Evento sullo sport educativo e inclusivo organizzato in Università Cattolica e patrocinato dal MIUR e dall'USR Regione Lombardia.