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La Chiesa generatrice di legami. Una risposta ecclesiologica ai limiti dell'individualismo liberale. In dialogo con S. Hauerwas, J. Milbank e W.T. Cavanaugh
L'iperindividualismo contemporaneo costituisce una sfida per la Chiesa e per la società, soprattutto a motivo della dissoluzione dei legami sociali ch'esso comporta. La ricerca qui presentata verte sulla messa a punto di una risposta a questo fenomeno culturale che sorga dalla presenza stessa della Chiesa nella società. Alla descrizione del decorso del pensiero individualistico, condotta attraverso un'analisi genealogica che procede da Guglielmo di Ockham fino a Friedrich A. von Hayek, passando per Thomas Hobbes, John Locke e Adam Smith, segue il confronto critico con alcuni dei più incisivi esponenti della contemporanea teologia post-liberale (Stanley Hauerwas, John Milbank e William T. Cavanaugh). Attingendo al pensiero di san Tommaso d'Aquino e al contributo dell'attuale ricerca sociologica, il volume intende mostrare come la deriva individualistica occidentale possa essere arginata attraverso la generatività che 'ridonda' dalla vita di grazia della Chiesa, in vista di una feconda cultura della fraternità. «Concretamente» scrive Mauro Magatti nella Postfazione «ciò significa che, di fronte ai difficili passaggi d'epoca in cui siamo immersi, la Chiesa è chiamata a recuperare il suo volto originario, materno e accogliente, capace di tessere unità a partire dalle differenze». -
La Corte Costituzionale e l'economia. Atti del ciclo di incontri tra giudici costituzionali, economisti, giuristi
I problemi dei principi costituzionali in materia economica sono da sempre al centro dell'attenzione della Corte costituzionale. Lo sono stati a maggior ragione negli ultimi anni, durante i quali ai giudizi sulla normale produzione legislativa si sono affiancati quelli sulle misure adottate sotto l'urgenza della crisi. Per converso, anche le decisioni di Palazzo della Consulta hanno attirato attenzione, commenti e critiche per le loro implicazioni economiche. Tra il settembre 2016 e il maggio 2017 la Facoltà di Economia dell'Università Cattolica, il Dipartimento di Diritto privato e pubblico dell'economia e il Dipartimento di Economia e finanza hanno organizzato un ciclo di incontri in cui altrettanti giudici costituzionali hanno spiegato, a partire da casi significativi, come la Corte affronta simili questioni e ne hanno discusso con economisti e giuristi dell'ateneo. Questo volume raccoglie, nella prima parte, gli atti dei cinque incontri. La seconda parte (accessibile online) è composta di altrettanti capitoli in cui vengono descritti e analizzati i casi discussi in ciascuna occasione, più un sesto capitolo dedicato alle pronunce di altre corti costituzionali europee evocate durante il ciclo. -
Saggio di una metafisica dell'esperienza
Il Saggio è rivolto alla domanda metafisica: domanda sul senso, sul valore, sulla razionalità ultima della vita. E tuttavia come tentare una risposta se non andando a fondo nella struttura stessa del domandare? Con questo motivo a ritroso, Bontadini si colloca ad un tempo nell'alveo del pensiero moderno e ne riconosce il punto metodologico di rigore: l'attenzione all'orizzonte della coscienza, quale primalità indubitabile del pensiero, costituisce in definitiva la via per una fondazione metodologica della stessa domanda sull'essere. -
Vita e Pensiero: cento anni di editoria. Catalogo storico 1918-2017
«Ogni volume è una battaglia, ogni titolo di un libro un programma, ogni nome d'autore un fratello, ogni collezione un orizzonte che si schiude e che invita a procedere innanzi impavidamente, coraggiosamente, arditamente...». Così scriveva mons. Francesco Olgiati parlando della casa editrice Vita e Pensiero, che dopo l'omonima rivista avviata nel 1914, aveva fondato nel 1918 insieme a padre Gemelli e Armida Barelli. A cento anni di distanza l'editrice festeggia il traguardo con un catalogo storico che ne ripercorre l'opera: dal primo libro Carlo Marx fino a tutto il 2017 che si chiude con Adamo dove sei? di Ravasi. Titoli, collane, autori (consultabili anche attraverso gli indici cronologici e alfabetici) si susseguono accompagnati da un apparato iconografico che mostra alcuni dei best seller e degli autori di punta e lo sviluppo grafico di quella che sarà, ed è tutt'oggi, l'editrice dell'Università Cattolica che nasce di lì a qualche anno. Il volume è arricchito dall'introduzione del noto studioso di editoria Giuliano Vigini che ripercorre le tappe storiche dell'editrice. -
Il lavoro e i suoi luoghi
La dimensione del luogo di lavoro ha sempre rappresentato uno snodo di lettura delle relazioni professionali che riflette interrogativi fondamentali sull’agire umano. Oggetto di attenzione fin dalle origini del Diritto del lavoro, oggi la questione “logistica” risente particolarmente del dinamismo dei mercati e dei metodi di produzione, per la velocità delle innovazioni tecnologiche e degli interventi del legislatore sulle tipologie contrattuali. I mutamenti di scenario non solo interessano stili di vita e di comportamento, e quindi la condizione personale dei lavoratori, ma anche toccano nel profondo la relazione essenziale tra diritto e tecnica, sollecitando quel sistema di pensiero sul lavoro che sta alla base della riflessione giuridica. Il volume propone un’analisi a più voci sul tema dei luoghi del lavoro da una prospettiva a tre dimensioni: la città, il mercato e la distanza. L’obiettivo è offrire un’indagine sulle questioni più urgenti della condizione lavorativa nel contemporaneo rispetto all‘efficacia di recenti soluzioni normative volte a migliorare l’equilibrio, mai definitivo, tra le esigenze delle imprese e il rispetto della dignità delle persone che lavorano o che cercano un’occupazione. -
Immagini emergenti della leadership nelle organizzazioni
Gestire la funzione di leadership è questione vitale in ogni organizzazione produttiva e di servizio. Oggi poi la crisi della cultura fordista, centrata sulla pianificazione e sul controllo, il bisogno di ""qualità e flessibilità"""" hanno messo in crisi i tradizionali modelli di leader """"eroe"""" e di leader """"forte"""". In questo contesto, un gruppo internazionale di studiosi propone al lettore un'indagine """"cross-culturale"""" sul tema della leadership, sottolineando l'emergere di modelli più aperti rispetto a quelli tradizionali, meglio rispondenti alla """"turbolenza post-moderna"""", centrati su dinamiche partecipative e circolari anziché sulla preminenza personale. Il libro perciò si rivolge non solo a studiosi, ma soprattutto a quanti, per responsabilità di ruolo, desiderano assumere potere per costruire insieme ad altri."" -
Mission (im)possible. Come riorganizzare l'Istituto Superiore di Sanità e uscirne vivi... e felici!
Nel luglio del 2014, per la prima volta nella sua lunga storia, l'Istituto Superiore di Sanità (ISS), la più importante istituzione di ricerca sanitaria del Paese e organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale, viene commissariato dal Governo a causa di un perdurante squilibrio finanziario. Da questa premessa, sicuramente traumatica per una struttura fondata nel 1934, che ha prodotto attività di ricerca importantissime per la vita del Paese ed è stata la casa di 4 premi Nobel, si sviluppa un'esperienza complessa e difficile, ma anche entusiasmante. Muovendosi tra tagli al bilancio, resistenze burocratiche, tensioni sindacali, obsolescenza logistica e strutturale, ma anche con passione, impegno e senso di appartenenza del personale, Walter Ricciardi traccia il percorso programmatorio, organizzativo e gestionale che ha portato a una radicale riorganizzazione dell'ISS, al suo rilancio e alla sua rinnovata centralità, a livello nazionale e internazionale, ma delinea anche gli elementi essenziali per la gestione del cambiamento nelle strutture complesse, attività necessaria per garantire al Paese istituzioni pubbliche e imprese private efficaci ed efficienti. Un libro utile per comprendere come, anche nel nostro Paese, e in particolare nelle strutture pubbliche, è possibile innovare, se si agisce in modo adeguato. Prefazione di Beatrice Lorenzin. -
Gianfranco Bettetini. Media, linguaggi, valori
In questa lunga intervista realizzata poco prima della sua morte, Gianfranco Bettetini ripercorre gli elementi centrali del suo ampio lavoro teorico, proponendone una chiave di lettura unitaria molto utile a leggere o rileggere oggi i suoi testi, in molti casi pionieristici e sempre impostati su una dimensione etica e valoriale. il testo è arricchito dagli articoli di Francesco Casetti, Chiara Giaccardi, Aldo Grasso, Juan José Garcìa Noblejas e Armando Fumagalli. -
La Russia e l'Occidente. Dinamiche politiche a cento anni dalla Rivoluzione d’Ottobre
La Russia e gli Stati del mondo occidentale sono inesorabilmente destinati alla competizione? A distanza di un secolo dalla Rivoluzione d’Ottobre, il presente volume si interroga sulle relazioni tra attori i cui interessi strategici sono spesso rappresentati come inconciliabili. Parlarne non significa schierarsi automaticamente nel campo di quanti oggi considerano la Federazione Russa come una potenza esterna all’Occidente, ma partire dalla consapevolezza che esistono condizioni strutturali e agenti che spingono in tal senso. Per fornire un contributo originale al dibattito, gli autori di questo libro hanno scelto di non attribuire al tempo presente un carattere eccezionale, ma di considerarlo assumendo una prospettiva di lungo periodo. Similmente, alle personalità dei singoli non è stata attribuita una responsabilità assoluta per il corso degli eventi, come se queste fossero state da sole in grado di deviare con una sterzata le sorti della storia. Al contrario, si è cercato di interpretare le relazioni tra la Russia e gli Stati occidentali nell’ultimo secolo facendone emergere gli elementi di continuità e quelli di discontinuità in relazione ai mutamenti sistemici che hanno preso forma nella dimensione internazionale. -
Storia e cultura a Brescia dall'antichità ai nostri giorni
Questa miscellanea deriva dal lavoro degli studiosi afferenti al Dipartimento di Scienze storiche e filologiche dell'Università Cattolica di Brescia e trova il suo punto di origine proprio nella città sede dell'istituzione. La vicenda di Brescia e del suo territorio è analizzata secondo varie prospettive: storia e preistoria dei luoghi e dei suoi abitanti, espressioni culturali, morfologie dell'ambiente, depositi del patrimonio memoriale. I contributi recuperano frammenti del passato, prossimo e remoto, e mettono in evidenza questioni del presente in un quadro di indagini molto variegato che si sottrae all'angustia del localismo dialogando con linee problematiche di ampio respiro. -
Pedagogia e impegno solidale. A scuola di service learning
Come rafforzare l'educazione democratica e i sentimenti partecipativi di una comunità? Quali sono i dispositivi più efficaci? Il volume considera fondamenti e pratiche pedagogiche del service-learning, individuandone valenze formative e dimensioni di sviluppo. Apprendere, acquisire competenze, edificare comunità prospere e solidali. Tutto ciò è intimamente connesso con la ricerca scientifica e le relazioni educative. L'apprendimento-servizio, in una prospettiva critico-ermeneutica, si fonda sulla dignità della persona, sulla sua capacità di agire per generare il futuro; è una pratica educativa a favore dell'umanità e del pianeta che promuove percorsi didattici inediti per uno sviluppo umano integrale; implica la ricerca autentica del senso del vivere, l'orientamento a competenze solidali, la capacità di discernimento. Nel segno della cura si profilano sinergie interessanti che consegnano alla pedagogia e all'impegno educativo opportunità di dialogo e collaborazione tra persone e territori, imprese, istituzioni formative e associazioni. A scuola di service-learning per far germogliare il bene comune e la solidarietà. -
Il figlio. Una benedizione, un compito
Che senso ha il figlio nella vita della donna e dell'uomo? Domande come questa un tempo neppure venivano sollevate: l'esperienza della maternità e della paternità, come anche quella dell'essere figli, andava da sé, al pari di ogni momento fondamentale della vita umana. E tuttavia, l'interrogativo a proposito del figlio e del suo significato oggi non suona impertinente: la mentalità e la cultura diffuse si mostrano infatti stranamente reticenti, se non refrattarie, di fronte al tema della generazione; anche a questo riguardo l'uomo contemporaneo sembra smarrire quella ""sapienza"""" che pure sarebbe necessaria per vivere, affidandosi, come a rimedio di tale mancanza, a un privatissimo, laborioso e assai improbabile """"fai da te"""". Appunto a questa indispensabile """"sapienza"""" mira il saggio di Angelini. Il percorso seguito non passa per la scorciatoia dei facili, e astratti, moralismi, ma attraversa e chiarisce con persuasivo nitore i pregiudizi della cultura odierna e quelle resistenze del vissuto personale che smorzano il desiderio del figlio. Istruito da questa convincente lettura della sensibilità attuale, l'ascolto del messaggio biblico restituisce alla sua originale e sempre sorprendente bellezza il senso del generare: il figlio non è anzi tutto un compito gravoso ed esorbitante, bensì una """"benedizione"""", l'inconsapevole e imprevedibile """"maestro"""" di speranza per chi si dispone con fiducia al futuro e accorda credito al carattere promettente della vita."" -
Le parabole evangeliche
Anche agli occhi disincantati dell'uomo d'oggi le parabole evangeliche continuano ad apparire con fascino immutato: è come se questi racconti, pur legati al contesto in cui furono detti e scritti, siano senza età. Nelle parabole si è infatti sedimentata una sapienza universale sorta dall'attenta osservazione di situazioni umane tipiche e degli eventi naturali. Ma Gesù amava parlare in parabole non soltanto perché attraverso il patrimonio comune della saggezza popolare poteva insegnare in modo chiaro e suggestivo. Piuttosto, voleva così aprire gli occhi alle folle, che ""pur vedendo, non vedono"""". E per ridare la vista a chi è 'cieco' e si ostina a non riconoscerlo, propone racconti in cui appaiono situazioni, personaggi e comportamenti strani. Questa discontinuità rispetto alla trama ordinaria del vivere è lo strumento narrativo utilizzato da Gesù per annunciare ciò che nessuna parola o immagine può adeguatamente esprimere: il mistero del regno di Dio. Le parabole evangeliche, in forza dei loro tratti anomali, provocano, costringono a pensare, sollecitano ad accogliere la radicale novità del volto di Dio manifestatosi nella storia di Gesù. L'esegesi delle parabole offerta da questo libro ha costantemente di mira tale anima teologica: lette in questa luce, esse rivelano la loro perenne bellezza e capacità di stupire."" -
Adolescenti e partecipazione. Indagine generazione Z 2019-2020
L'indagine, promossa dall'Osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo, mette in luce il tema della partecipazione giovanile come fattore cruciale per la formazione dei cittadini del futuro. Definire cosa sia 'partecipazione' per gli adolescenti non è questione banale. In generale, possiamo definire 'partecipazione' come il prendere parte ad 'attività organizzate': giocare a basket nella squadra della scuola, frequentare il gruppo scout, contribuire alla pulizia di un parco. Nello specifico, la psicologia di comunità studia la partecipazione in termini di civic engagement, ovvero atteggiamenti, conoscenze, abilità e comportamenti che intendono migliorare la società e che traggono origine dal desiderio - o dalla motivazione - di costruire e incrementare il bene comune. Qui abbiamo voluto valorizzare tutte le forme di partecipazione - a scuola e fuori, in associazioni di volontariato, in politica - mostrando tutte le numerose sfaccettature del tema e restituendone al lettore un quadro articolato e, per certi aspetti, anche inatteso. -
San Paolo e le donne
Sono molte le donne che compaiono negli Atti degli Apostoli e nelle lettere di san Paolo: amiche, sorelle e testimoni che collaborano alla missione della Chiesa nascente. Alcune sono citate solo col nome, di altre invece, sia pure nella brevità di una frase o di un inciso, si tratteggia qualche caratteristica o qualità saliente. e nei confronti di tutte traspare un atteggiamento di stima, a volte anche la riconoscenza per il lavoro svolto o l'attestazione di un'amicizia nata dalla condivisione di fatiche e sofferenze. Il che sembra contraddire le interpretazioni di san Paolo come misogino che chiede alle donne sottomissione e silenzio (interpretazioni poggiate per lo più sulle lettere 'pastorali', appartenenti a una situazione ecclesiale posteriore). In realtà, come emerge dai ritratti delineati qui da un gruppo di teologhe di paesi e culture diverse e dal contributo finale di romano Penna, una delle massime autorità in letteratura paolina, le 'donne di Paolo' sono donne indipendenti, di buona posizione sociale ed economica, che hanno contribuito fattivamente all'espansione missionaria; donne forti che «hanno combattuto per il Vangelo»; mogli che nella coppia condividono pari dignità col marito; ragazze che hanno il dono della profezia o sono possedute dallo spirito; vedove che si mettono al servizio dei credenti; diaconesse che in prima persona insegnano, predicano e fondano Chiese domestiche. Apostole e missionarie, quindi, la cui vocazione non è né il silenzio né l'invisibilità, ma che diffondono ovunque il profumo del Vangelo con trasparenza e coerenza di vita. una lezione antica per i nostri tempi. -
La politica pura. Il laboratorio di Gianfranco Miglio. Atti del Convegno
Nel corso della sua carriera Gianfranco Miglio (1918-2001) percorse sentieri inesplorati e formulò ipotesi eterodosse, muovendosi progressivamente dallo studio delle origini del diritto internazionale alla storia delle dottrine e delle istituzioni politiche, fino alla Begriffspolitik: una «politologia concettuale» ispirata a grandi maestri come Tönnies, Weber, Mosca, Pareto e Schmitt, oltre che ai classici esponenti della tradizione del realismo politico. La libertà che sperimentò nel suo laboratorio teorico lo fece apparire a lungo come un personaggio scomodo, irritante e solitario. Ma è forse proprio quella libertà a fare oggi di Miglio una sorta di moderno classico. A cento anni dalla nascita, questo volume esplora le molteplici direzioni in cui si mossero le ricerche dello studioso comasco. Le voci di Bassani, Cacciari, Campi, Colombo, Duso, Galli, Leonida Miglio, Ornaghi, Palano, Parsi, Schiera e Tronti tornano così a valorizzarne le intuizioni e l'audacia prospettica, pur senza esitare a segnalarne i nodi problematici e le ambivalenze. Forse proprio l'eterogeneità delle letture dimostra quanto l'eredità di quell'avventura intellettuale si riveli ancora preziosa. E come il laboratorio di Gianfranco Miglio, il nitore delle sue eleganti costruzioni e l'edificio incompiuto della sua «teoria pura» della politica continuino a offrire formidabili sollecitazioni. -
Le nuove Chiese in Italia nel XX secolo. Profilo storico, repertorio, bibliografia
Nel secolo XX, le 226 diocesi italiane hanno lavorato intensamente nella costruzione di nuovi complessi edilizi, chiese e opere parrocchiali per offrire luoghi d'incontro religioso e sociale alla comunità che, lasciando le montagne e le aree meno dotate di servizi, si costituivano nelle periferie urbane e nei piccoli e medi centri della penisola. Fino a pochi anni fa di questo vasto cantiere erano noti solo alcuni casi, riferibili a diocesi come Torino, Bologna, Genova, Milano e ad architetti di fama come Giovanni Muzio, Giovanni Michelucci, Ludovico Quaroni, Roberto Gabetti e Aimaro Isola. Ora, grazie al censimento promosso dalla CEI, è possibile conoscere in modo analitico quante e quali chiese sono state costruite nell'arco del secolo appena trascorso, in quali diocesi e regioni (come illustra l'ampio repertorio fotografico che impreziosisce questo libro). In alcuni casi, come Milano e Roma, siamo di fronte a numeri imponenti: nella diocesi di Roma sono state costruite più di 300 complessi parrocchiali e più di 400 a Milano. Ma si può dire che tutte le diocesi, in tutte le regioni, si sono attivate. Resta ora da completare il quadro e da approfondire caso per caso, studiando da vicino le storie delle comunità, i loro rapporti con gli architetti, il profilo delle architetture, più di cinquemila, che sono ormai entrate a far parte del paesaggio italiano. -
Vita e pensiero (2019). Vol. 3
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, ""Vita e Pensiero"""", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 """"Vita e Pensiero"""" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico e economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci """"esterne"""", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani."" -
La pazienza del contadino. Note di cristianesimo per questo tempo
Nei Vangeli l'immagine del contadino evoca con efficacia alcune fondamentali qualità del cristiano e della sua testimonianza nella storia. Attraverso di esse si realizza la fedeltà dei credenti alla logica singolare di Dio e del suo Regno. La metafora del contadino esprime anzitutto la fiducia insita nel gesto di chi semina con generosità e senza calcolo: dalla piccolezza del seme verrà in futuro la copiosità del raccolto. Così è della parola di Dio, il cui annuncio, inerme e povero, a suo tempo darà infallibilmente frutto. Ma questo prodigio avviene nel segreto della terra, durante il tempo invernale, quando al contadino, forzatamente inoperoso, è chiesta la confidente pazienza dell'attesa: il seme del Regno cresce nella storia grazie alla potenza di Dio, che resta nascosta. Questa consapevolezza libera il cristiano dalla presunzione, e dall'affanno, di far dipendere il destino del Vangelo dalle proprie capacità. Tale visione di fondo, non del tutto ovvia, ispira questo libro di Bruno Maggioni, offrendo sagge ""note di cristianesimo per questo tempo di cristiani frettolosi e ansiosi di vedere, tesi a molti progetti e impazienti verifiche, ma poco capaci di attesa"""". Il discepolo invece si fida di Dio."" -
I percorsi del moderno. Società, istituzioni, cattolicesimo in Europa tra età moderna ed età contemporanea. Raccolta di scritti
Questo volume intende onorare Mario Taccolini nella circostanza del suo settantesimo compleanno. A tale scopo, vengono raccolti alcuni suoi studi pubblicati in diverse sedi e in differenti circostanze, comunque tra i più efficaci e rappresentativi della sua produzione, ampia negli argomenti e intensa nella continuità. Nel contempo, in virtù della suddivisione tematica predisposta, vengono individuate le aree di principale impegno scientifico dell'Autore - dal locale al globale - con riferimento all'età moderna e contemporanea. Per ciascuna area tematica viene inoltre presentato un elenco delle pubblicazioni prodotte da Mario Taccolini nel corso della sua feconda carriera. L'impostazione dell'opera prevede altresì uno spazio per gli interventi di autorevoli colleghi e amici, noti studiosi, specialisti a livello nazionale e internazionale, ciascuno dei quali propone un breve saggio, di ampio respiro e profonda intuizione, dedicato a una specifica area tematica (lo sviluppo economico e sociale di Brescia e del suo territorio; le trasformazioni economiche della Lombardia tra età delle riforme e Unificazione nazionale; l'esperienza dell'Italia come Paese ritardatario nel processo di industrializzazione europeo; l'Europa e la sua difficile configurazione sociale nel secolo breve; le dinamiche dell'economia globale; il protagonismo degli uomini e delle istituzioni del cattolicesimo sociale nazionale; gli approcci alla metodologia della ricerca storica). L'esito finale è un originale percorso (anzi, più percorsi) attraverso la storiografia italiana tra il XVIII e il XXI secolo, periodo nel quale il Moderno si configura secondo modalità inedite e coinvolgendo, con profonde trasformazioni, le donne e gli uomini, le istituzioni e i corpi intermedi, i territori e le identità sociali italiani, europei e mondiali.