Sfoglia il Catalogo ibs026
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8421-8440 di 10000 Articoli:
-
Basilicata Bikeways. La ciclovia dei Boschi sacri da Pescopagano a Castrovillari
Pedalare per conoscere e apprezzare i luoghi autentici e fuori dai circuiti turistici tradizionali di una terra tanto silenziosa quanto ricca di fascino: la Basilicata, una regione che per gli appassionati di cicloturismo serba percorsi autentici e ricchi di storia. ""Basilicata Bikeways: la ciclovia dei Boschi sacri - Da Pescopagano a Castrovillari """" guiderà gli appassionati di ciclismo in questa terra dal cuore montuoso, attraverso due parchi nazionali e 28 borghi (26 in Basilicata, 2 in Calabria), lungo una rete di strade e stradine, esplorando luoghi e scoprendo comunità e tradizioni, in un continuo saliscendi emozionale che rispetta fedelmente l'orografia della regione. Un territorio ideale per chi ha scelto le due ruote, attraversato da strade provinciali e statali poco trafficate, tra mare e montagne, boschi e colline, campi coltivati e un cielo di un azzurro infinito."" -
La Storia del Prenestino. Dalla preistoria ai giorni nostri
La Storia del Prenestino comincia ai piedi di un vulcano in piena attività che con le sue eruzioni modella un territorio straordinariamente ricco. Sulla landa immensa del pianoro di Centocelle, gruppi di uomini del Paleolitico vanno alla ricerca di cibo e acqua. Si volta pagina, si cambia epoca, ritrovandosi a camminare tra acquedotti e catacombe, mausolei e ville di cui si è perduto il ricordo, come quella di via dei ruderi di Casa Calda. Si incontrano i grandi protagonisti della storia come Sant'Elena, madre di Costantino, i Santi Pietro e Marcellino, martirizzati per la loro fede, ma anche un fornaio, Eurisace, che sceglie di farsi erigere una tomba molto particolare dove sorgerà Porta Maggiore. -
La storia di Potenza. Dalla preistoria ai giorni nostri
Potenza si staglia su un colle alto quasi mille metri e domina la valle del Basento. Le sue origini sono oscure, eppure di qui sono passati tutti: i romani, i normanni, gli angioini, gli aragonesi. È una città misteriosa, che ama svelare poco di sé e, quando lo fa, usa garbo e discrezione. Un geografo arabo, Al Idris, nel 1100 la descrive come un piccolo Eden fiorito. Eppure è un abitato in cui gli inverni sono terribilmente freddi e i terremoti frequenti. Ma sa ricostruirsi, ogni volta, e rinascere. Come una fenice. Le storie che questa città racconta parlano di mistica e miracoli, di santi che appaiono e proteggono, ma anche di conventi licenziosi in cui le monache consumano tradimenti e passioni. -
La storia di Trastevere. Dalla preistoria ai giorni nostri
Trastevere non è solo un quartiere, ma una città nella città. La sua storia inizia e si intreccia con quella di Roma, facendo da palcoscenico a molti degli avvenimenti più importanti che ne hanno segnato i destini. Qui, sull'antico ponte Sublicio, Orazio Coclite combatte da solo contro gli etruschi per difendere l'Urbe. Gaio Giulio Cesare vi fa costruire una grande villa dove per molti anni abita la regina Cleopatra, mentre l'imperatore Ottaviano sceglie la zona di piazza San Cosimato per realizzare la sua spettacolare rappresentazione della battaglia navale. -
La storia di Monti. Dalla preistoria ai giorni nostri
"La storia di Monti"""", a cura di Valerio Maria Piozzo, è il viaggio all'interno del rione I di Roma e ripercorre le storie che hanno reso unico Monti fin dall'antichità. È qui che in epoca romana sorge la Suburra, la periferia più malfamata dell'Urbe; tra i tanti lupanari si aggira anche la più scandalosa tra le meretrices: Messalina, l'imperatrice consorte di Claudio. Ma la Suburra è anche il luogo in cui nasce Giulio Cesare, dove sorge la via dei librai-editori di cui Orazio, Marziale e Seneca sono alcuni tra i clienti più affezionati." -
Come eravamo. San Lorenzo 1870-1950. Ediz. illustrata
"Come eravamo. San Lorenzo 1870-1950"""" stupisce per la bellezza e la vitalità degli scatti, raccolti dal curatore Antonio Tiso con l'aiuto di tante famiglie. E con loro parrocchie, scuole, attività storiche, società sportive, associazioni e archivi. Ottant'anni di storia durante i quali l'Italia vive due conflitti mondiali, una dittatura, una campagna di Resistenza e, infine, l'inizio del processo di industrializzazione. Nell'arco di queste vicende i sanlorenzini pagano un tributo drammatico con il bombardamento del 19 luglio 1943, ma dimostrano sempre le caratteristiche per le quali sono ancora conosciuti: carattere, solidarietà, impegno civico, amore per la vita. Attraverso emozionanti foto d'epoca si parte dalla costruzione delle prime case per arrivare all'Italia del boom economico." -
Il tiro del cane
Aski sceglie l'azzardo. Per fuggire da un'isola che gli sta stretta, per vincere quello che non potrà mai permettersi, per regolare un conto aperto da troppo tempo. Il gioco lo porta lontano: dalle bische di Procida ai casinò più esclusivi, dalle navi da crociera alla vita notturna di Roma, fino a una villa sul lago di Como. Ma una scommessa è una discesa nel buio, un'arma a doppio taglio che può ferire il giocatore e le persone che ama. Aski lancia i dadi, e sa che presto o tardi dovrà affrontare il risultato peggiore - il doppio uno, la mano dell'uomo morto, il tiro del cane. La storia di un uomo che ha conosciuto il trionfo e la rovina raccontata attraverso le sei scommesse più importanti della sua vita. Sei, come le facce di un dado, come i colpi di un revolver alla roulette russa. Sei capitoli drammatici, comici e onirici interpretati ciascuno dal tratto di un disegnatore diverso. ""Il tiro del cane"""" è stato ideato, scritto e disegnato durante la prima Residenza Artistica promossa dalla rivista «Scuola di Fumetto» ed Edizioni NPE, con il contributo di SIAE e MiBACT. Nove giovani autori, selezionati tra più di mille candidati, hanno lavorato insieme per tre settimane in una grande villa in montagna. Con il sostegno del MiBACt e di SIAE, nell'ambito del programma Per Chi Crea."" -
La strada
Una strada animata dal vociare di giocolieri, prostitute, clown. Un'umanità potente e anarchica, colta nel passaggio dal secondo dopoguerra agli anni del miracolo economico, come sospesa in un tempo onirico, straniante, eppure a noi familiare. Donne e uomini violenti, crudi, talora dolcissimi, che già annunciano - e ingenuamente denunciano - l'arrivo ormai imminente dell'omologazione. Tratto dalla sceneggiatura dell'omonimo film di Federico Fellini, cui collaborò anche Ennio Flaiano, La strada si colloca al crepuscolo del Neorealismo e ritrae personaggi-metafora di raro e commovente nitore introspettivo. -
Innamorarsi
Una raccolta di tre racconti firmati dallo sceneggiatore di Federico Fellini. In ""La foresta"""" si narra di un bambino, Giannetto, che vive in un castello dove trascorre la fanciullezza cercando di colorare la realtà con un po' di magia. In """"Chi sei?"""", invece, Pinelli si sofferma sulla figura di Gesù Cristo e su un grande interrogativo della teologia: perché proprio lui, un falegname, fu scelto da Dio come profeta e specchio stesso della sua essenza? """"Innamorarsi"""", il racconto che dà il titolo al volume, è incentrato sull'amore di Guido per Irene, una donna bruna e seducente, di cui il protagonista si invaghisce perdutamente, tanto da lasciare la sua storica fidanzata e con lei le abitudini di una vita monotona e grigia. Prefazione di Guido Davico Bonino."" -
Il viaggio-El viaje
Salire su un aereo per ritrovare se stessi, le proprie origini. Per ricongiungersi al proprio dove, il posto da cui si viene e che ci si è lasciati alle spalle per un altrove in cui costruire una nuova vita e una nuova identità, con il rischio di sentirsi sempre stranieri. È quel che fa Blanca Ratner, che in questo romanzo-diario racconta di sé e del suo viaggio personale, quello che dall'Italia terra d'adozione la riporta nella natia Argentina, a Buenos Aires. L'autrice ricostruisce l'itinerario di un viaggio sentimentale ma non sentimentalistico, in cui passato e presente si rincorrono per raccontare una storia di riconciliazione e rigenerazione, di appartenenza e reciproca riscoperta, di cordoni ombelicali che si riannodano. Ne emerge una narrazione ""bifronte"""" come la condizione di ogni migrante, in equilibrio sul filo di due esistenze parallele, con il dove e l'altrove che spesso si scambiano di posto."" -
Influenza. Scienza, storia, costume, letteratura
L'influenza è una malattia infettiva virale a trasmissione aerea altamente contagiante e per questo causa di devastanti pandemie. Il nome della malattia deriva dalla vecchia concezione astrologica secondo la quale essa sarebbe causata da una ""influenza"""" degli astri. Nel corso dei secoli, diverse sono state le epidemie di influenza che si sono diffuse con estrema rapidità da un capo all'altro del pianeta e che hanno provocato vere e proprie ecatombi, prima fra tutte la cosiddetta """"spagnola"""" che, nel 1917-19, causò una strage con oltre 50 milioni di morti. In questo volume l'autore ripercorre le più grandi e devastanti epidemie di influenza della storia, con un occhio particolare alle cause scatenanti e alle conseguenze che tale malattia ebbe su personaggi illustri dell'arte e della letteratura, fino all'avvento del vaccino."" -
Edgar Allan Poe. La sua vita, le sue opere
Questo volume raccoglie due saggi che Baudelaire scrisse come prefazione alle raccolte di racconti di Poe da lui tradotte in lingua francese. Nel primo saggio, intitolato Edgar Poe. La sua vita, le sue opere (1856), Baudelaire racconta la vita dello scrittore americano tracciandone un profilo intellettuale e psicologico, ed evidenziando le difficoltà attraverso cui l'autore s'inserì nel panorama letterario statunitense. Il secondo saggio, Nuove note su Edgar Poe (1857), è incentrato sulla poetica e lo stile dello scrittore, le cui convinzioni estetiche e filosofiche Baudelaire condivide così profondamente da dare l'impressione, in alcuni punti, che l'analisi dell'opera di Poe sia un pretesto per parlare di se stesso e della propria poesia. -
Crocevia. Vol. 22: La giovane letteratura albanese contemporanea
Il numero 22 della rivista “Crocevia” continua il suo percorso alla (ri)scoperta di autori e letterature meno conosciuti o marginalizzati, proponendosi come centro di discussione per le nuove generazioni di scrittori e scrittrici. A tal proposito, la sezione monografica “Bussola” è consacrata alla giovane letteratura albanese, con la presentazione per la prima volta in Italia di testi degli autori e autrici under 35 Elona Çuliq, Manjola Nasi, Belfjore Qose ed Eris Rusi. Invitati dal Ministero della Cultura Albanese alla Fiera del Libro di Torino del 2018 come finalisti del primo concorso nazionale per giovani scrittori, qui presentano alcuni loro testi in poesia e in prosa, segnali evidenti di un rinnovamento della letteratura albanese contemporanea. Continua poi la collaborazione con il Concorso Lingua Madre, che stavolta propone come tema il suggestivo “Cibo-donne-legami: ricostruzioni di spazi”: un tema che ispira i due testi poetici di Melita Ferkovic e Luisa Fernanda Guevara. All'interno del volume sono inoltre presenti racconti dello scrittore e poeta occitano Joan-Luc Sauvaigo, di Anna Finozzi e Federico Lonoce, di Loredana De Vitis; un contributo di Lorenzo Mari che presenta alcune poesie inedite in italiano del poeta sudafricano Raphael d’Abdon; i testi di Alessandro Pellegatta sulla letteratura di viaggio e la storia di Ilaria Alpi; un articolo di Lorenzo Pompeo sul monte Athos; le poesie di Antonello Borra; il saggio di Veronica Cappellari e Fabio Giraudo sulla scrittrice francofona Malika Madi. -
Il lunghissimo volo di un'ora
L'idea che bene o male ci siamo costruiti dell'Albania e degli albanesi potrà, grazie a questo libro, fare i conti non solo con notiziari, analisi, reportage, cronaca nera e varia informazione, ma anche con materiale umano di prima scelta, ovvero con i giorni e le opere di un uomo che ha vissuto in prima persona e sulla propria pelle gli sconvolgimenti epocali che hanno segnato la storia dell'Albania fra il secondo dopoguerra e i primi anni Novanta. Una vita segnata da indicibili sofferenze e soprusi, vincolata entro i gangli della dittatura comunista, con in sé una coscienza saldamente fondata, che non vuol lasciarsi abbrutire dalla barbarie. Amore e cultura sono per Kasoruho gli strumenti che permettono a un individuo di essere e restare persona, di conservare e sviluppare, malgrado tutto, il proprio patrimonio di sensibilità. Un romanzo che colloca il viaggio della memoria dentro un viaggio reale, nel lunghissimo volo di un'ora dal passato al futuro. -
Uccelli del cielo
Bucarest, metà degli anni Ottanta. In uno dei periodi più bui e drammatici della storia della Romania, la capitale è devastata dalle demolizioni ordinate da Ceauşescu per far posto a una nuova faraonica sede del Potere centrale. Da un giorno all’altro, palazzi, chiese, case private vengono abbattuti, intere famiglie sono sgomberate con la forza e si ritrovano per strada. In quest’atmosfera si snodano le vicende parallele di due anti-eroi: il saggio ubriacone Sandu Tariverde, ex professore e letterato, caduto in disgrazia per ragioni politiche e costretto a vivere da vagabondo nelle case in via di demolizione; e Tofana, giovane donna alla disperata ricerca di un visto per l’emigrazione, ossessionata dall’idea della fuga e attratta dalle pratiche orientali e dalla meditazione. -
La stella di David
“La stella di David” è la storia di una frontiera, ignorata nei tempi di pace e temuta nei tempi di guerra: la frontiera tra il Montenegro e l’Albania, luogo di incontri e di scontri, di amori e di paura. Numerosi personaggi popolano questo romanzo che appare come un fiabesco, affollato suk in cui si incrociano popoli e lingue. David, illuminato dalla luce di una stella, la sua stella, simbolo di tutti i visionari, sembra raccontare in chiave moderna la storia delle Mille e una notte, anch’essa un simbolo. Lungo il percorso si incontrano personaggi storici, profeti e sultani, zingari e partigiani, poeti ed eroi, ma anche molta gente comune. Nella “Stella di David”, la linearità narrativa del romanzo viene meno: il tempo non scorre progressivamente, ma segue un percorso ciclico, racchiudendo passato e futuro, entrambi connotati da un’aura mitica strettamente legata all’inconscio collettivo. Perché più importante della realtà in sé è la sua rielaborazione e codificazione artistica. Un romanzo che mette al centro il potere mistico e magico dell’arte di raccontare, concepita come essenza del vivere, la sola difesa possibile contro la morte e la fugacità della vita. -
Il buio
Un uomo senza nome è rinchiuso da dodici giorni in un’anonima stanza d’albergo in attesa che il suo destino si compia. La sua vita è custodita in un manoscritto in cui egli registra, con maniacale precisione, innumerevoli dettagli, incontri, conversazioni, riflessioni, pensieri. In queste pagine, la voce narrante si mescola alle voci di una Storia ben più ampia, quella della Jugoslavia post-titoista, lacerata da conflitti sociali e da un’insanabile crisi politica e ideologica. E in quest’atmosfera cupa, densa di sospetti e di inganni, si svolge l’ossessiva caccia all’uomo, considerato potenziale nemico delle istituzioni. Un uomo obbligato a cambiare aspetto, città, abitudini. Un uomo che sussulta al minimo rumore, costretto a diffidare persino dei presunti amici. Un uomo irriconoscibile a sé stesso, che riesce a ritrovarsi soltanto nelle parole, pazientemente redatte in attesa della fine. Alla scrittura, ancora una volta, si affida l’ultimo anelito di libertà, l’ultima possibilità di scampo prima di precipitare nel buio che tutto inghiotte. -
Fiabe e leggende afro-cubane
Ponolani è una bambina africana, strappata al suo villaggio di Sama Guengueni per essere portata a Cuba e venduta al mercato di schiavi di Guantanamo. La memoria, i miti e le leggende personali di Ponolani ripercorrono le storie feroci e le antiche radici della libertà in un racconto animato da una trascinante tensione poetica. Attraverso una partitura di irresistibile fascino e con uno stile attento e profondo, Dora Alonso restituisce i racconti che imparò ad amare ascoltando la voce della sua “tata” Emilia, nata schiava e figlia di Ponolani, protagonista di queste pagine emozionanti. Le sue Fiabe e leggende afro-cubane sono soprattutto un grande almanacco di fantasmagoriche usanze e superstizioni, una carrellata vivida di miti e tradizioni venute da un fragile Eden troppo vicino all’Inferno. -
Favole e leggende dell'Istria
Le leggende dell'Istria sono interessanti per molteplici motivi e principalmente per la loro capacità di scavare nell'immaginario autoctono istriano fornendo al lettore una panoramica dello spirito del luogo e della sua memoria antica e sempre nuova. Come in tutte le culture popolari, le figure mitiche che accompagnano il ""viaggio"""" attraverso le leggende sono da considerarsi una sorta di specchio e al tempo stesso di buco nella serratura attraverso cui sbirciare nella psicologia che ha determinato origini ed evoluzioni del folclore locale. Questa raccolta a firma di Giacomo Scotti è anche un richiamo alla società matriarcale in Istria, un luogo dove la donna è una figura predominante, un po' fata e un po' strega."" -
Lo scrittoio e il proscenio. Scritti letterari e teatrali
"Lo scrittoio e il proscenio. Scritti letterari e teatrali"""" raccoglie un'argomentata e ampia antologia di interventi a firma di Piero Gobetti, grande intellettuale e pensatore politico, prematuramente scomparso per mano del regime fascista. Attraverso le tre riviste dirette e fondate nell'arco di sette anni - dal novembre 1918 al febbraio 1926 -, Gobetti interviene sui nodi cruciali dell'attività letteraria e editoriale italiana: il vocianesimo, il futurismo, la """"scoperta"""" dei narratori russi e degli scandinavi. Succeduto come critico teatrale ad Antonio Gramsci sul torinese «Ordine Nuovo», riflette poi sulla tirannia dei primattori come il positivista Ermete Zacconi, su Pirandello e i grotteschi, offrendo inoltre una precoce valutazione del teatro francese di ricerca, da Paul Fort a Lugné-Poe e Antoine."