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Diritti di cittadinanza e uguaglianza sostanziale
Il volume raccoglie gli atti degli ultimi due seminari dell'area di ricerca ""Teologia Filosofia e Scienze Umane"""", dell'ISSR dell'Università Lateranense """"Ecclesia Mater"""". I testi articolano riflessioni su tematiche attuali e controverse come i principi fondamentali della cittadinanza e la loro riconduzione allo ius sanguinis e allo ius soli (C. Pinelli), le nuove frontiere dei diritti fondamentali alla luce del fenomeno mondiale della globalizzazione (V. Satta), il tema della garanzia giuridica del passaggio necessario dalla tolleranza all'integrazione religiosa (N. Colaianni), il fondamento dell'uguaglianza sostanziale dei cittadini secondo i principi della dottrina sociale della Chiesa (G. Manzone), il principio teorico e la prassi che regolano l'uguaglianza formale e l'uguaglianza sostanziale (U. De Siervo), la dignità della persona umana (D. Santangelo) con particolare riferimento ai Rom (F. Posabella), la laicità come questione antropologica (L. Alici), le conseguenze sociali dello sviluppo tecnico e scientifico (G.O. Longo). Infine un intervento su nichilismo e relativismo, due fenomeni culturali che condizionano orientamenti esistenziali, scelte politiche, condotte morali (I. Sanna)."" -
Ridisegnare i confini di una città
Fare politica oggi è esprimere gratitudine, restituire qualcosa di quanto si è ricevuto. Significa attivare soprattutto l'occhio interiore, cercare ogni volta dentro di sé la ragione dell'incontro con un'altra persona, con un gruppo, con una comunità, con gli enti che operano nel terzo settore, e verificare se esiste la possibilità di costruire insieme un pezzo del cammino sociale. È cercare ogni giorno di comporre un mosaico di relazioni, incontri, scontri, difficoltà, norme, leggi. Un mosaico che al termine offre la lettura di un nuovo modo di essere donne e uomini fra altri donne e uomini, essere cioè società. Questo libro vuole rendere conto, insieme con altri autori, delle pratiche e delle teorie sulle quali si basa il ridisegnare i confini della città, affinché mattone dopo mattone si possa costruire quella ""casa"""" in cui possa trovare accoglienza tutta la comunità."" -
Sociologia dell'agire politico. Bauman, Habermas, Zizek
L'agire politico costituisce una delle forme di agire sociale più difficilmente esplicabili in maniera univoca, poiché esso non si può ridurre né a una pura logica di razionalità, né a una mera forma di passione e coinvolgimento emotivo. Delineare una sociologia dell'agire politico, è tuttavia una operazione importante e possibile, utilizzando i contributi di tre grandi sociologi contemporanei, Bauman, Habermas e Zizek, ciascuno dei quali consente di declinare la questione dell'agire politico in termini di coesione sociale, solidarietà, comunicazione, immaginazione e costruzione del sé. Attraverso una agile ma puntuale analisi di queste teorie e dei principali dibattiti ad esse associati, si possono così osservare criticamente le dinamiche politiche della società del XXI secolo. -
Scritti spirituali
Con la beatificazione Paolo VI è proposto a tutta la Chiesa come modello esemplare per la vita cristiana che ha vissuto, per le virtù che ha praticato e per il servizio alla Chiesa al quale la sua esistenza è stata totalmente dedicata. Questo messaggio può essere accolto in tutta la sua ricchezza e profondità solo cogliendo la radice spirituale che ha alimentato la vita di credente e il ministero ecclesiale di Giovanni Battista Montini. Sotto il titolo Scritti spirituali sono qui raccolti alcuni testi, distribuiti lungo tutto l'arco della sua esistenza, che rivelano l'animo di Paolo VI, la sua sensibilità per la cultura del tempo, i passaggi fondamentali del suo cammino di credente, la ricerca di un ""metodo"""" per la vita spirituale e lo sforzo instancabile di far brillare la luce della verità evangelica che, nelle diverse stagioni della vita, ha ispirato il suo ministero di pastore."" -
Paolo VI-Jacques Maritain. Un'amicizia intellettuale
Il volume, quasi una biografia incrociata di Paolo VI e di Jacques Maritain, sviluppa un'analisi della loro partecipazione, da protagonisti, alla vita culturale, politica, ed ecclesiale del XX secolo. Partendo dalla corrispondenza, e da quelle di altri loro amici, considera le affinità spirituali tra il filosofo e il Papa, nella comune vocazione alla contemplazione dell'Assoluto e all'impegno per la promozione di una società più umana. L'opera evidenzia il lavoro intellettuale di G. B. Montini tra gli universitari della FUCI e tra i laureati cattolici; analizza la riflessione sulla formazione della coscienza morale, sociale e religiosa nelle Lettere pastorali dell'Arcivescovo di Milano; la prudente, ma efficace, gestione dei lavori del Concilio Vaticano II da parte di Paolo VI. In parallelo considera il contribuito di Maritain, mediato da Charles Journet, ai lavori conciliari, a riguardo del rapporto Chiesa-mondo, del valore della libertà religiosa, della questione dell'antisemitismo. Vengono anche considerati i loro rapporti con il mondo dell'arte, della poesia e della musica. Alcuni nodi strutturali, come il rapporto tra ragione e fede, la laicità dello Stato, l'autonomia dell'arte e la responsabilità e dell'artista, sono esaminati attraverso gli scritti del filosofo e la pastorale del Pontefice. -
Il Vangelo di Giovanni secondo Marie-Dominique Philippe
I quattro volumi che il teologo domenicano Marie-Dominique Philippe (1912-2006), fondatore della ""Comunità san Giovanni"""", ha dedicato al Quarto Vangelo sono un commento integrale al testo evangelico, come quelli di sant'Agostino e di san Tommaso, che presuppone e utilizza. Non sono un'analisi ermeneutica, puramente filologica, del testo sacro, ma una meditazione della parola di Dio, per cercare di intendere le in- tenzioni dello Spirito Santo ed avviare il lettore alla preghiera. Questo volumetto è parallelo al precedente La vita di Maria secondo Marie-Dominique Philippe, dello stesso autore, con il quale si integra e che completa, ma non segue più l'ordine storico degli avvenimenti, bensì, dopo un'approfondita spiegazione del Prologo, che rappresenta il vertice della riflessio- ne giovannea, li raggruppa attorno a quattro centri di riferimento: i colloqui, da quello con Nicodemo a quello con Pilato, i pranzi, da Cana all'Ultima Cena, i discorsi, da quello sul pane di vita all'istituzione dell'Eucarestia, i segni, cioè i miracoli. Ne risulta un modo nuovo per meditare il Vangelo."" -
Bibbia e letteratura
Bibbia e letteratura: un binomio che parte da molto lontano, nella storia che ha fatto la nostra civiltà e la nostra cultura, e che si confonde con la scientificità degli antichi Padri, dei Cantori, dei Filosofi e la fantasia dei Poeti, dei Narratori, degli appassionati di sacre rappresentazioni. Quel che rimane e rimarrà della Parola di Dio e della parola dell'uomo che vuole accostarsi, calato nella sua storia, alle pagine bibliche. Il volume analizza grandi opere letterarie di tutti i tempi che hanno preso lo spunto dalle pagine bibliche, nella passione, nell'estasi, nell'inquietudine, nella lotta spirituale, negli ambiti insomma che sono vitali per l'uomo. Quella poesia dell'infinito, dei grandi spazi, del tempo immemorabile, delle vuote latitudini, delle solitudini attraversate da voci che colloquiano con Dio, che aprono le primissime pagine bibliche, si riversano in opere di poesia, di narrativa, nate nell'animo, nel cuore e nella fantasia di grandi scrittori. In tal senso il volume, seguendo la classica divisione biblica - Antico e Nuovo Testamento - ripercorre Il paradiso perduto di John Milton, il ciclo de Le storie di Giuseppe di Thomas Mann, Il trittico romano di Giovanni Paolo II, Giobbe di Joseph Roth, fino ad arrivare ai romanzi sulla vita di Cristo e alle suggestive visioni dell'Apocalisse. È un modo - saggistico-letterario - per dimostrare quel che affermava Julien Green: «Soltanto la Bibbia è eternamente giovane, come un torrente di montagna che rotola da migliaia di anni». -
Brixia Sacra (2014) vol. 1-4. Pietas et labor. San Giovanni Battista Piamarta nel primo centenario della morte
«Brixia sacra» è il periodico di studi storico-ecclesiastici della diocesi di Brescia. Il titolo è stato scelto nel 1910 dal fondatore don Paolo Guerrini (1880-1960) con riferimento all'omonima opera di Gian Girolamo Gradenigo apparsa nel 1755 sui vescovi bresciani. La rivista è edita dall'Associazione per la storia della Chiesa bresciana, costituita appositamente nel novembre del 1995 da un decreto del vescovo mons. Bruno Foresti allo scopo di promuovere iniziative di ricerca storico-diocesana e, tra queste, la pubblicazione della rivista Brixia sacra, la cui operosità si era interrotta da qualche tempo. -
La grande magia. Mondo e oltremondo nella narrativa di Giuseppe Occhiato
Nel silenzioso ""passaggio in ombra"""" sulla nostra terra, Giuseppe Occhiato (Mileto, 1934 - Firenze, 2010) ha regalato ai suoi contemporanei tre testi di notevole spessore: la cronaca romanzata Carasace (1989), il romanzo """"L'ultima erranza"""" (2007), e soprattutto """"Oga Magoga"""" (2000), romanzo immenso (3 voll., pp. 1385), vera """"opera mondo"""" di straordinaria pregnanza. Scrittore sublime, vero fratello d'anima di quel D'Arrigo che guarda allo Stretto, alle sue ombre, ai suoi mostri, ai suoi dialetti, idealmente seduto sul versante siciliano: eppure del tutto sconosciuto al grande pubblico e quasi alla critica intera. Questo volume, che raccoglie i saggi di alcuni studiosi """"ab initio"""" convinti di avere scoperto nei suoi testi i segni inconfondibili della grandezza, si propone, con il suo discorso a più voci, con i suoi approfondimenti ermeneutici pluridirezionali, come momento iniziale in cui la cultura italiana comincia a fare i conti con il calabrese Giuseppe Occhiato."" -
Coscienza universitaria. Note per gli studenti
Difesa della ragione e difesa della trascendenza si associano in queste pagine profonde, limpide, serene di Mons. Montini, apparse in un primo tempo sulla rivista «Studium» e poi raccolte in volume nel 1930, qui riproposte in occasione della sua Beatificazione. Al di là delle grandi diversità culturali, politiche, ecclesiali che intercorrono fra gli anni Trenta e i nostri giorni, vi sono punti salienti della riflessione montiniana che la consegnano intatta ai lettori d'oggi: il valore dell'Università e il ruolo dello studio universitario nella coscienza e nella formazione dello studente; l'«unità di pensiero», ossia la necessità di un quadro unitario del sapere che viene proposto; il tema specifico di fede e ricerca. Montini fa dello studente il protagonista della vicenda universitaria, e gli parla. Vuole capirne le motivazioni, i comportamenti; mentre vede davanti a sé la devastazione di un sapere specialistico che ha rinunziato a possedere le proprie premesse e finanche la propria struttura. Lo studio, egli afferma, «è materia della più alta moralità»; l'esperienza universitaria è un momento della «religione del vero», il suo fascino profondo è qui. L'Università è dunque religiosa per essenza. Libero è chi è causa di se stesso: è il tema di fondo del dialogo montiniano con gli studenti, la linea di ricerca su una moralità e religiosità della coscienza universitaria che contrasta le tesi e il costume dell'Università pragmatica, positivistica, agnostica. Unità di pensiero e unità di vita. Montini rende manifesta la gioia che la ricerca porta con sé ed allo stesso tempo lo stupore adorante che l'uomo sperimenta quando, attorno al limite costruttivo del proprio cercare, intuisce una presenza misteriosa, cui la fede cristiana dà il volto del Dio personale e redentore della rivelazione. -
Guglielmo Ferrero in Svizzera. Leggitimità, libertà e potere
La relazione tra potere e legittimità è al cuore degli studi che Guglielmo Ferrero condusse durante i dodici anni trascorsi a Ginevra, dal 1930 al 1942. L'autore di Pouvoir indaga attentamente la crisi epocale dell'Europa, offrendo anche un'originale rilettura delle guerre che hanno martoriato il Vecchio Continente tra Ottocento e Novecento. Egli si sofferma soprattutto sulle radici storiche di quei conflitti, sulle condizioni della pace e della giustizia, sulla situazione costantemente ""rivoluzionaria"""" che ha segnato l'Europa dal 1789 fino all'immane disastro della seconda guerra mondiale. Questa monografia su Ferrero include alcuni elementi essenziali della sua bio- grafia intellettuale e offre una presentazione sintetica della teoria della legittimità, quale fu elaborata negli anni della permanenza in Svizzera. Una particolare attenzione è riservata al problema della """"rottura"""" rivoluzionaria e della profonda crisi giuridica che essa ha implicato per la civiltà europea. L'intento è accostare le implicazioni culturali del malessere che ha riguardato l'Europa durante l'età contemporanea: un disagio che può essere vinto, per Ferrero, solo se c'è la volontà di difendere quei principi della civiltà occidentale che gli inquieti protagonisti delle rivoluzioni moderne avrebbero voluto condannare all'oblio. Il testo evidenzia dunque il peculiare conservatorismo liberale dello storico italiano, che anche grazie al contatto con la società elvetica ha saputo unire senso della realtà, rispetto per la diversità, disponibilità a mediare e negoziare, attenzione alla concretezza dei rapporti umani."" -
Dialogare con il solipsista. Dall'èlenchos all'intersoggettività
Ogni proposta morale si concentra sui modi in cui i soggetti si relazionano e sulle norme che dovrebbero regolare tali relazioni. Rimane, però, spesso inevasa la domanda circa l'esistenza di una pluralità di soggetti a cui applicare l'analisi etica e morale. In questo volume, si studiano le vie entro cui storicamente si è messa in discussione una certezza in cui inevitabilmente confidiamo: l'esistenza degli altri. Ci si chiederà: io sono il solo soggetto? Posso affermare che tutto ciò che vedo e tutti coloro con cui mi relaziono esistono, o sono imprigionato dentro a una convinzione tanto illegittima quanto inevadibile? Il percorso, che si seguirà per tentare l'impresa di affermare l'intersoggettività, sarà quello dell'argomentazione elenctica: via di ""mostrazione"""" dialettica, dialogica, ma - qualcuno sostiene - non necessariamente inclusa in un contesto intersoggettivo. Sfruttando lo stesso élenchos, si cercherà di mostrare che l'intersoggettività non è solo l'ambiente fattuale in cui ogni affermazione e ogni presa di posizione scettica avvengono, ma è anche loro presupposto pragmatico strutturale e, per questo, necessario."" -
Rivista di studi politici internazionali (2015). Vol. 1
La Rivista di Studi Politici Internazionali fu fondata a Firenze nel 1934. Dal 2006, con la direzione della professoressa Maria Grazia Melchionni ha inaugurato una Nuova Serie, che ne sviluppa il carattere interdisciplinare e transnazionale. Intendendo dar conto della nuova complessità del quadro internazionale e annoverando fra i suoi autori personalità di tutto il mondo, la Nuova Serie accentua il suo interesse per le problematiche connesse all'etica nelle relazioni internazionali, allo squilibrio economico e tecnologico fra Nord e Sud del mondo; si apre alle questioni connesse alla globalizzazione dell'economia, al controllo delle risorse, al degrado ambientale, al boom demografico e ai nuovi flussi migratori; discute della diffusione delle armi di distruzione di massa, della ricomparsa del fattore religioso ed etnico così come dell'uso dei concetti di democrazia, diritti umani, terrorismo nella politica internazionale. -
Giovanni Battista Montini e lo scautismo
Un nuovo aspetto dell'impegno pastorale svolto con i giovani da parte di Giovanni Battista Montini emerge in riferimento al mondo scout. Ha un ruolo non indifferente nella rinascita dello scoutismo cattolico e nella promozione del guidismo negli anni tra il 1943 e il 1944. Assistente scout lui stesso, fin dal periodo in cui è sostituto della Segreteria di Stato Vaticano, esprime una valutazione positiva del metodo e ne rileva le potenzialità educative. Anzi, ne offre una rilettura originale che contribuisce a superare pregiudizi e stereotipi diffusi, anche in ambito cattolico, nei confronti dell'educazione scout. Ne interpreta in modo profondo lo spirito, dimostrando non solo stima e simpatia per la proposta formativa, ma anche una profonda conoscenza della stessa. E la manifesta anche nei vari discorsi tenuti in occasione degli incontri con scout e guide milanesi durante il periodo in cui è Arcivescovo e poi nel corso del Pontificato, quando ha modo di rivolgersi anche a quelli delle varie associazioni presenti nel mondo. -
Intorno alle mura. Brescia medievale. Ediz. illustrata
"La città è un racconto. È un genere letterario unico, del quale ciascuno di noi è nello stesso istante protagonista, autore e lettore. Ogni parola, ogni pausa, ogni ripensamento e cancellatura, perfino l'orizzonte da cui lo sguardo muove creano il senso di questa narrazione. È una storia manoscritta. La grafia non sempre è chiara. A volte aulica, a volte frettolosa e tormentata, impone un ritmo discontinuo alla lettura. Obbliga a soffermarsi, a confrontare caratteri simili, a rinvenire tra le pagine affastellate di questo straordinario diario iperreale intrecci di vicende e legami impolverati. Il percorso intorno alle mura invisibili, sulle tracce crittografate di Brescia medievale, è il taccuino moderno di un curioso investigatore, il viaggio nella soffitta poco accessibile di un castello millenario, fra atmosfere noir, storie di riscatto, di libertà ed eventi prodigiosi. È il disegno appuntato con pochi tratti di matita, a racchiudere svelto il significato e la memoria di profili urbani ormai dispersi. Intorno alle mura è un'escursione sul limine disegnato da brani di verde intermittente, impuntura dimenticata di un orlo dismesso ma irreversibilmente segnato."""" (Ilaria M. Volta)" -
L' invenzione dell'adolescenza. Ritualità, pudore, tenerezza e ""adultità ritardata""
«Vorrei che non ci fosse età di mezzo tra i dieci e i ventitré anni o che gioventù dormisse tutto questo intervallo». Con queste parole, già nel XVII secolo, si esprimeva Shakespeare nel suo Il Racconto d'inverno, a segnalare che l'adolescenza è da sempre un tempo di turbolenti passioni e di difficili relazioni con il mondo adulto. Nel XX secolo, questa età dello sviluppo è stata oggetto di particolare attenzione, divenendo a tal punto centrale da assumere i contorni non solo di epi- fenomeno ma di simbolo dei cambiamenti della società industriale, prima, e post-industriale, poi. All'insegna di questa ""invenzione"""" è stata studiata - e, in parte, usata - diventando uno degli """"oggetti"""" di maggiore studio delle Scienze Umane e uno dei motivi più determinanti delle riforme scolastiche. La sua problematicità continua ancora oggi ad attivare studi e ricerche che, se non hanno il potere di offrire soluzioni definitive alle difficoltà di relazione con i teenager, hanno, tuttavia, la forza di rivelare l'""""adolescentizzazione"""" del mondo adulto, il suo ritardo di crescita e di vera educazione."" -
La teologia politica contemporanea. Paradigmi, autori, prospettive
La teologia politica rappresenta un paradigma filosofico e teologico fondamentale per la nascita e lo sviluppo delle più importanti categorie politiche occidentali. Essa è al contempo un dispositivo teorico e un approccio metodologico finalizzato a interpretare e valutare criticamente le configurazioni del potere politico, le strutture dei rapporti economici o le forme più diverse di coesione sociale. Il volume, ripercorrendo storicamente il pensiero dei principali autori di riferimento nei rispettivi contesti culturali e intellettuali, offre una sintesi critico-ricostruttiva della teologia politica lungo il corso del Novecento, arrivando ad analizzare le prospettive più attuali e gli orizzonti futuri dello stesso paradigma teologico-politico. Si dischiude così un orizzonte di indagine e di ricerca sorprendentemente vivo: la teologia politica si offre, ancora oggi, come prospettiva peculiare e feconda per comprendere le trasformazioni del potere politico, economico e sociale nella complessità del mondo contemporaneo. -
Giganti petroliferi e grandi consumatori. Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la rivoluzione petrolifera (1968-1974)
Alla fine degli anni sessanta del secolo scorso, il mercato energetico era ancora controllato dai consumatori. Nell'arco di un quinquennio, la situazione si era capovolta. Il mercato era dominato dai produttori, che stabilivano unilateralmente il prezzo del petrolio, mentre le compagnie avevano firmato contratti di partecipazione, ai sensi dei quali la proprietà sarebbe gradualmente passata di mano. A monte di questa rivoluzione vi erano svariate ragioni: l'aumento della domanda e il calo dell'offerta; le turbolenze mediorientali e la chiusura del Canale di Suez, con conseguente valorizzazione del greggio africano; la consapevolezza dei produttori di disporre della materia prima su cui si basava la società industriale. Ma soprattutto, a determinare il cambiamento furono le scelte di Washington. La Twin Pillars Policy prevedeva che gli interessi americani nell'area del Golfo Persico fossero tutelati dalle realtà regionali, in particolare Iran e Arabia Saudita. Le due monarchie dovevano allestire potenti eserciti e sviluppare un moderno apparato industriale. Il modo più rapido per ottenere tutto ciò era aumentare il prezzo del greggio. Pertanto, l'Amministrazione Nixon nulla fece per disincentivare gli appetiti degli sceicchi. Anzi, questi furono incoraggiati a confrontarsi con le compagnie. Con la crisi del 1973-1974, la situazione sfuggì di mano. Un aumento del trecento per cento nel giro di pochi mesi, associato all'embargo verso gli Stati Uniti, non era stato previsto... -
""Ci vorrà naturalmente una guida"". Memoria e dialoghi nell'opera di Dino Buzzati
Questo libro è diviso in due parti che discorrono tra loro: la prima, intitolata ""memoria"""", propone una lettura dei """"Miracoli di Val Morel"""" - la sua ultima opera - proprio a partire dai """"luoghi da salutare"""", che sono tanto luoghi geografici quanto soprattutto luoghi metaforici, fantastici, eppure sempre molto concreti nei suoi romanzi e racconti. La seconda, dal titolo """"dialoghi"""", è un'analisi delle influenze che hanno avuto su Buzzati non pochi scrittori italiani. Si tratta di dialoghi che allontanano l'idea, troppo spesso ripetuta, che Buzzati sia estraneo alla letteratura del nostro Paese, e che dimostrano, invece, come egli appartenga a pieno diritto alla tradizione italiana novecentesca."" -
Studium (2015). Vol. 2: Lessico cristiano e linguaggio biblico nella lingua comune.
"L'appartenere al pensiero immette ogni singolo atto della mente in una sconfinata totalità, dove ogni evento conoscitivo può essere accolto, alla condizione di essere precisato, definito. Non basta: ogni evento mentale deve serbare un rapporto intuitivo con la priorità dell''io penso'. Evidenza di ogni singolo atto e sconfinata apertura confortano la mente nel suo procedere, contribuendo ad accrescerne la suggestione. Nel rapporto con la corporeità, che sembra conferirgli evidenza e certezza, il pensiero conserva una parvenza enigmatica e misteriosa: la certezza di cui si riveste, può trapassare nel suo opposto, il dubbio che tutto minaccia di dissolvere. Singolare strategia, quella del pensiero, della ragione. Compresi nella corporeità, ne condividono la crescita progressiva, ma rimandano ad altro. E in me, la ragione che pensa e argomenta, ma non mi appartiene. È esente dal dubbio che voglia mettere in discussione l'essenza della razionalità. E mi costringe a rispettare illazioni e trasposizioni, che giungono fino a privarmi di quel che presumevo di avere saldamente conquistato. Il pensiero è un compagno di strada, del quale mai si finisce di stupirsi. Dobbiamo a lui la nostra aspirazione alla verità e alla certezza, e intanto alla certezza della verità."""""