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Interpretazione e creatività
Due uomini di spettacolo, uniti da amicizia e soprattutto dal grande amore per quel palcoscenico che frequentano da anni, seppure da angolature opposte e complementari, si confrontano sul tema del processo creativo dell'attore e del regista. Toni Servillo è una poliedrica figura di artista che pratica forme diverse anche se imparentate di rappresentazione, dal teatro, al cinema, all'opera lirica. Gianfranco Capitta, giornalista e commentatore teatrale, entra nel suo mondo e si spinge a curiosare nell'officina dell'artista, per identificarne gli strumenti e le tecniche, apprezzarne la genialità, comprenderne l'esercizio quotidiano, svelarne grandezze e fatiche. Il libro offre la possibilità rara di visitare quel laboratorio privato che ogni artista possiede e tiene gelosamente per sé. Con la guida preziosa di un interprete e di un regista dalla grande potenza espressiva, il lettore percorre lungo queste pagine l'intera parabola creativa dell'arte dello spettacolo, dal processo artigianale e faticoso della creazione del personaggio fino alla sua espressione conclusiva. -
San Nicola. Il grande taumaturgo
San Nicola è stato per secoli invocato come protettore speciale degli indifesi e delle persone in pericolo, intercessore infallibile, avvocato dei naviganti e, in una parola, ""supersanto"""" per eccellenza. La sua fama e il suo culto, nati in una regione marittima dell'Asia Minore - la Licia - si sono diffusi così ampiamente da raggiungere i più grandi centri dell'antico mondo mediterraneo, da Gerusalemme a Roma e Costantinopoli, per poi espandersi pressoché ovunque, dalla Russia (dove lo chiamano addirittura """"russkij Bog"""", Dio russo) ai paesi caucasici, dal Levante alla Spagna, dall'Italia meridionale all'Europa del Nord. Il suo successo appare tanto più sorprendente quanto più si considera la scarsità di notizie che riguardano la sua esistenza terrena: come si spiega che la figura tutto sommato oscura di un vescovo vissuto tra III e IV secolo in una città di provincia sia riuscita a imporsi come il più universale fra i santi, tanto da esser venerato o rispettato non solo da ortodossi e cattolici, ma anche, entro certi limiti, dai calvinisti olandesi o da alcune comunità islamiche dell'Impero ottomano? In che modo ha preso forma, agli occhi dei fedeli che si raccoglievano intorno alla sua tomba, la personalità mitica del """"grande taumaturgo""""?"" -
Rapporto sulla scuola in Italia 2009
La scuola in Italia è una scuola a rischio. Le indagini internazionali sugli apprendimenti delineano un quadro impietoso del gap di competenze linguistiche, matematiche e scientifiche che già a 15 anni separa i ragazzi italiani dai loro coetanei europei. I nostri insegnanti appaiono nel complesso sfiduciati, penalizzati dall'assenza di incentivi retributivi e professionali, demotivati dalla caduta di prestigio del proprio ruolo sociale. L'autonomia scolastica, nata dieci anni fa sull'onda delle spinte al decentramento, è ancora oggi monca, incapace di dare vita a una distinzione efficiente di ruoli fra governo centrale, governi locali e scuole, e men che mai di alimentare nei singoli istituti sostanziali miglioramenti della didattica e dell'organizzazione dello studio. Allo stesso modo segna il passo anche il processo per sottoporre la scuola a un efficace e trasparente sistema di vantazione, complemento indispensabile dell'autonomia. È una situazione allarmante quella descritta dal rapporto della Fondazione Agnelli che, dopo aver fotografato lo stato generale di degrado e abbandono del nostro sistema educativo, propone linee di sviluppo futuro fondate non solo sul confronto con l'estero ma anche su una seria e approfondita operazione di rinnovamento e potenziamento professionale del corpo insegnante. -
Mezzogiorno a tradimento. Il Nord, il Sud e la politica che non c'è
Siamo il grande malato d'Europa, con tutti i sintomi di un malessere grave: impoverimento, incertezza del futuro, precarietà lavorativa, percezione di insicurezza sociale, smarrimento identitario. Mentre la politica sembra aver perso la capacità di indicare una direzione, l'icona-simbolo del Mezzogiorno è divenuta la 'monnezza' campana, monumento allo spreco di colossali risorse pubbliche, all'incapacità (o alla vera e propria corruzione) delle classi dirigenti meridionali, all'attitudine a una protesta ottusa. Sempre più il Sud è percepito da molti come altro da sé, e discorsi che un tempo venivano sussurrati nei bar della provincia trevigiana oggi trovano spazio sulla prima pagina del ""Corriere della Sera"""". Ma quanto è reale e documentata l'immagine che si propone dell'economia e della società meridionale? Quanto è vera l'opinione secondo la quale le politiche di sviluppo che si sono portate e si portano avanti al Sud sono tutte, inevitabilmente, un disastro? La verità è un'altra: spesso in Italia chiamiamo """"Mezzogiorno"""" quello che non ci piace o non vogliamo vedere del nostro paese e le difficoltà che non riusciamo a superare. Immaginiamo che sia altro dal resto delle regioni settentrionali. Non è cosi. Risolvere i problemi del Mezzogiorno e risolvere i problemi dell'Italia richiede la stessa strategia di fondo."" -
Effetto Puglia. Guida cineturistica a una regione tutta da girare
Le chiamano ""location"""", ma in Puglia sono la vita, semplicemente. Non solo il mare più cristallino che c'è, spettacolare, lungo ottocento chilometri di coste. Anche le abbacinanti distese di grano di """"Io non ho paura"""", gli ulivi secolari e le gravine che """"feriscono"""" la terra. I borghi deserti del Subappennino e i paesi candidi nel blu dipinto di blu eternato da Domenico Modugno. I trulli che piacciono agli inglesi e ora seducono Bollywood. La Murgia """"western"""" e le spiagge degli invasori di ieri e dei migranti di oggi, là dove comincia """"Lamerica"""". Le villeggiature indolenti e le notti sensuali al ritmo della taranta. I castelli di Federico II e le cattedrali romaniche. La montagna dell'Angelo e il culto di Padre Pio. Le ciminiere dell'Ilva e le periferie metropolitane. Bari, la città nativa della Meryl Streep innamorata di Madison County e del risorto Petruzzelli in cui Liz Taylor fece sognare il giovane Toscanini. Le bande musicali """"felliniane"""" care a Nino Rota. Castellaneta e il mito di Rodolfo Valentino. Nel cuore del barocco leccese, la nudità della storia e la forza della luce """"nel sud del sud dei santi"""" di Carmelo Bene. Dieci itinerari alla scoperta della Puglia, scenario mutevole per centinaia di set, da Pasolini, Totò, i Taviani, Monicelli, Wertmüller, fino a Placido, Amelio, Salvatores, Rubini, Moretti. Visioni e simboli, maestri affermati e giovani talenti, personaggi e luoghi in cerca d'autore di una regione tutta da girare."" -
Apulia. A film tourism guide
Le chiamano ""location"""", ma in Puglia sono la vita, semplicemente. Non solo il mare più cristallino che c'è, spettacolare, lungo ottocento chilometri di coste. Anche le abbacinanti distese di grano di """"Io non ho paura"""", gli ulivi secolari e le gravine che """"feriscono"""" la terra. I borghi deserti del Subappennino e i paesi candidi nel blu dipinto di blu eternato da Domenico Modugno. I trulli che piacciono agli inglesi e ora seducono Bollywood. La Murgia """"western"""" e le spiagge degli invasori di ieri e dei migranti di oggi, là dove comincia """"Lamerica"""". Le villeggiature indolenti e le notti sensuali al ritmo della taranta. I castelli di Federico II e le cattedrali romaniche. La montagna dell'Angelo e il culto di Padre Pio. Le ciminiere dell'Ilva e le periferie metropolitane. Bari, la città nativa della Meryl Streep innamorata di Madison County e del risorto Petruzzelli in cui Liz Taylor fece sognare il giovane Toscanini. Le bande musicali """"felliniane"""" care a Nino Rota. Castellaneta e il mito di Rodolfo Valentino. Nel cuore del barocco leccese, la nudità della storia e la forza della luce """"nel sud del sud dei santi"""" di Carmelo Bene. Dieci itinerari alla scoperta della Puglia, scenario mutevole per centinaia di set, da Pasolini, Totò, i Taviani, Monicelli, Wertmüller, fino a Placido, Amelio, Salvatores, Rubini, Moretti. Visioni e simboli, maestri affermati e giovani talenti, personaggi e luoghi in cerca d'autore di una regione tutta da girare."" -
Al largo di Okinawa. Petrolio, armi, spie e affari nella sfida tra Cina e Usa
Stremati da due conflitti e da una crisi finanziaria di proporzioni mai viste, gli Stati Uniti faticano sempre più a conservare il ruolo di superpotenza mondiale, mentre a Washington politici e generali - concentrati su Iraq, Iran e Medio Oriente - sembrano non realizzare quanto è ormai palese per molti. La vera sfida del XXI secolo non sarà contro i terroristi, ma contro una potenza riemergente dopo più di un secolo di letargo: la Cina. Con un'economia che ha tassi di crescita annui del 9-10% la Repubblica popolare cinese è oggi il secondo consumatore di petrolio al mondo, tra Usa e Giappone, e il suo fabbisogno è destinato a crescere se, come recitano le previsioni, entro il 2030 diverrà la prima economia del pianeta. Una presenza tanto ingombrante e competitiva non può che far saltare gli equilibri economici e politici internazionali. Vale per tutti il caso della corsa mondiale al controllo delle materie prime. In Africa, vero eldorado emergente dello sfruttamento petrolifero del nuovo millennio, i cinesi sono già ovunque e hanno scalzato la tradizionale influenza occidentale. Il motivo è semplice: fanno affari senza porre condizioni come americani ed europei. Niente più richieste di riforme, niente trasparenza, stato di diritto e altri obiettivi neo-liberali. Date le premesse, lo scontro che si profila minaccia dimensioni epiche e toni drammatici. -
Filosofia della percezione
I filosofi spesso si meravigliano di cose che la maggior parte delle persone non nota neppure: Socrate trovava sorprendente il fatto che qualcuno potesse apparire più piccolo in lontananza senza rimpicciolire davvero e Kant si chiedeva come accade che gli specchi invertano la destra e la sinistra, ma non l'alto e il basso. Quello che vediamo, tocchiamo o sentiamo pone quotidianamente alla nostra attenzione problemi e stranezze di difficile soluzione. Per esempio, come mai l'immagine retinica è piatta ma noi vediamo gli oggetti tridimensionali? E perché al variare dell'illuminazione non cambia la nostra percezione del colore di un oggetto? I filosofi della percezione cercano di rispondere a questi e altri quesiti partendo dalla domanda fondamentale: cos'è la percezione? cosa significa ""vedere"""" e """"sentire"""" qualcosa? Questo volume è un'introduzione accessibile ai temi e ai problemi della filosofia della percezione."" -
La prima marcia su Roma
"All'età di diciannove anni, di mia iniziativa e a mie spese, misi insieme un esercito, grazie al quale liberai la Repubblica dal dominio dei faziosi."""" Così iniziano le """"Res Gestae Divi Augusti"""", fatte incidere come suo testamento da Augusto ormai vecchio. Un testo minaccioso con il quale Augusto rivendicava la legalità della sua inquietante carriera politica. Ben diverso è il resoconto che ne dà Tacito, grande smascheratore del linguaggio politico: la devozione per il padre Cesare e la situazione politica di emergenza erano stati solo pretesti per la sete di dominio di Ottaviano Augusto che non esitò a schierarsi dalla parte dei cesaricidi, osò arruolare un esercito privato e lo mosse contro Antonio, ebbe quasi sicuramente una oscura parte nella morte dei due consoli in carica e alla fine puntò sulla capitale scortato dall'esercito vincitore. A diciannove anni, si fece attribuire la massima magistratura imponendo come collega un parente che era una semplice comparsa, liquidata fisicamente dopo poche settimane; atterrì, armi in pugno, il Senato imponendogli di avallare una procedura sfacciatamente incostituzionale; avviò, creando una inedita magistratura straordinaria - il """"triumvirato"""" -, le più feroci proscrizioni. Questa la """"marcia su Roma"""" di Gaio Giulio Cesare Ottaviano, figlio adottivo di Cesare, e futuro Augusto, il 19 agosto dell'anno 43 a.C." -
Democrazie senza democrazia
Oggi viviamo più che mai in un'era di sacralizzazione della democrazia. Ma, mentre celebra i suoi trionfi, la democrazia è soggetta a così forti motivi di deterioramento da indurre a domandarsi se, sotto l'apparenza, non si celi una realtà che ne contraddice i principi e i presupposti istituzionali e sociali. Fatto è che le istituzioni degli Stati nazionali e la tradizionale divisione dei poteri non sono più in grado, come mostrato dagli eventi che hanno provocato la grande crisi economica del 2008, di regolare e controllare le decisioni dei centri di potere ""irresponsabili"""" che presiedono alla produzione e all'allocazione delle risorse materiali, influiscono in maniera determinante sulla politica degli Stati, plasmano l'opinione pubblica, condizionano pesantemente i processi elettorali. Dopo aver indicato i tratti costitutivi delle varie forme di democrazia, l'autore si sofferma in particolare su tre tipi di regimi: il regime liberale non democratico, il regime liberaldemocratico fondato sui partiti di massa e radicato negli Stati dotati di piena sovranità sul loro territorio e a """"economia nazionale"""", il regime liberaldemocratico nell'era dell'economia globalizzata, dell'indebolimento dei partiti, dell'avvento del cittadino """"video-dipendente"""", dello svuotamento progressivo della sovranità degli Stati."" -
Le piazze del sapere. Biblioteche e libertà
Ripensare gli spazi urbani, sottrarli alla commercializzazione, farne luoghi di incontro, di scambio, di azione collettiva. La biblioteca pubblica, a lungo ignorata dalla politica e oggi minacciata da internet nel suo ruolo informativo, può diventare un territorio aperto a gruppi e associazioni, un centro di riflessione e di condivisione dei saperi, il nodo centrale di una rete con altre istituzioni culturali. In un Paese sempre più ignorante, che rischia di restare ai margini dell'economia della conoscenza, la biblioteca pubblica deve diventare parte di un progetto di rinascita dell'Italia, un luogo di libertà e di creatività per ogni cittadino. -
La notizia. Come si racconta il mondo in cui viviamo
Come è possibile che la mattina quando sfogliamo il giornale o la sera guardando il telegiornale comprendiamo in modo ovvio, naturale e immediato le notizie? Perché la nostra comprensione è il risultato del ricorso a una stratificazione di pratiche, di risorse e di competenze socialmente condivise tra chi elabora e chi fruisce l'informazione. Questa la tesi di Enrico Caniglia che ribalta la tradizionale interpretazione: non sono i media a produrre senso comune ma è il senso comune che rende possibili i fenomeni mediatici. ""Lo scopo del libro non è quello di proporre una nuova teoria dei media o del giornalismo, ma di illustrare e di mettere alla prova un approccio alternativo, più attento agli aspetti pratici, per l'analisi empirica dei fenomeni mediatici""""."" -
Come scrivere un best seller in 57 giorni
"Dobbiamo scrivere un romanzo sentimentale, alla Via col vento, guerra di secessione e amori tormentati, soldati e corna. - Ambientiamolo nel medioevo, alcuni alieni rapiscono un gruppo di monaci, un romanzo di fantascienza retroattiva"""". """"Io scriverei un western ambientato ai giorni nostri, dove i duelli con le pistole si svolgono a Wall Street, dopo un conflitto nucleare"""". """"Io avanzai l'ipotesi di un thriller con protagonista un anatomopatologo. Avevo sentito dire che gli anatomopatologi andavano per la maggiore nei best seller, anche se avrei avuto qualche problema a spiegare quale professione svolgessero di preciso...""""" -
Fastweb 1999-2009. Storia di una impresa innovativa
Nel 1999, anno di grandi trasformazioni per le telecomunicazioni italiane, a Milano nasce Fastweb. Un progetto basato su idee innovative dal punto di vista industriale e tecnologico: la costruzione di una rete in fibra ottica e l'adozione del protocollo IP per la trasmissione di voce, dati e video. Dopo dieci anni la scommessa di Fastweb è stata coronata dal successo: la sua rete è lo standard dei servizi Internet di nuova generazione e la sua presenza sul mercato si è estesa da Milano a tutta l'Italia, facendone oggi il protagonista di maggiore impatto fra quelli sorti dalle liberalizzazioni e dall'euforia per la net economy. -
Sociologia dei conflitti etnici. Razzismo, immigrazione e società multiculturale
Perché le relazioni fra popolazioni diverse si risolvono spesso in conflitti? Il volume prova a rispondere a questo interrogativo grazie a un approccio integrato e multidisciplinare. Un modello che si propone di comprendere e spiegare le ragioni dei contrasti nel rapporto fra migrazioni e globalizzazione, antiche e nuove minoranze etniche, dimensione politica e dimensione sociale. In questa nuova edizione si affrontano temi di particolare peso per la nostra contemporaneità, come la teoria dello scontro di civiltà e il rapporto tra religione e conflitti etnici. -
Controtempo. L'Italia nella crisi mondiale
Nel concerto dei paesi avanzati, l'Italia e la sua economia suonano in controtempo da molti anni. All'avanzare della globalizzazione siamo rimasti attardati in una specializzazione del lavoro obsoleta. Mentre gli altri sfruttavano la rivoluzione tecnologica, noi abbiamo stentato a mantenere l'efficienza e il tenore di vita medi. Quando nel mondo spirava il vento delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni, noi abbiamo indugiato. La crisi ha rimesso in discussione nel mondo principi e politiche verso cui l'Italia stava invece faticosamente muovendo per recuperare i suoi ritardi. È l'ennesimo caso di controtempo, ma stavolta dobbiamo servircene a nostro vantaggio. Alcune caratteristiche antiche del sistema italiano - il ruolo del sindacato, la cultura giuridica - sono di freno. Solo se proseguiremo nel recupero dei veri valori del liberalismo, mantenendo il controtempo ancora per una battuta, alla fine ritroveremo il tempo del progresso. -
Paure globali
Quali sono le paure esistenziali del nostro tempo e come possiamo contrastarle? Cosa producono, nel nostro vivere quotidiano, i sentimenti derivanti dall'aumento dei rischi e delle minacce, come il terrorismo, il crimine, i danni ambientali? E ancora, come influenza la sicurezza personale l'accresciuta incertezza economica con cui sempre più ampie quote di popolazione mondiale sono costrette a confrontarsi? La globalizzazione sembra aver reso la paura un tratto quasi 'genetico' delle società più avanzate e il linguaggio e la comunicazione ne costituiscono un pericoloso amplificatore. Comprendere chi la provoca, chi ha interesse economico, politico, mediatico ad alimentarla e qual è il ruolo della scienza e della tecnologia nel generarla o contrastarla è stato obiettivo degli esperti internazionali che hanno partecipato al primo World Social Summit. La chiave di volta è negli uomini e nelle donne, attori e comparse del vivere sociale, disposti ad assumersi la responsabilità di un atto di coraggio in più, per trasformare il futuro che ci aspetta. -
La democrazia in nove lezioni
La democrazia, in Italia e nel mondo, ha una salute precaria. Affermazione tanto generica quanto largamente condivisa. Perché, senza essere apertamente contestate o rovesciate, le istituzioni democratiche appaiono sottoposte, un po' ovunque, a forme di logorio e svuotamento, cui concorrono la confusione tra potere politico, economico e mediatico, la tendenza alla personalizzazione della politica, la carenza di fonti di informazione pluralistiche e indipendenti e la crisi delle organizzazioni di massa come partiti e sindacati. Alcuni dei maggiori esperti di politica e società - Michelangelo Bovero, Gianfranco Pasquino, Luigi Bobbio, Alfio Mastropaolo, Gian Luigi Vaccarino, Marco Revelli, Luigi Ferraioli, Elena Paciotti, Giovanni Sartori, Valentina Pazé - affrontano i nodi fondamentali per cogliere l'essenza della democrazia nell'epoca contemporanea. Il tema generale viene affrontato a partire da diversi approcci disciplinari, con particolare attenzione all'evoluzione della forma di governo, al sistema dei partiti, alle involuzioni populistiche e securitarie che hanno contraddistinto gli ultimi decenni. I dieci capitoli traggono origine dalle lezioni tenute presso la Scuola per la buona politica di Torino, il cui intento è la costruzione di un percorso di formazione alla cittadinanza critica e responsabile. -
I ricercatori non crescono sugli alberi
Le nuove leve non riescono a entrare nel mondo della ricerca, l'università è dominata dalle baronie, i concorsi sono truccati, i ricercatori sono pagati poco: casi isolati o problemi strutturali? È possibile riformare il sistema della ricerca e dell'università? Queste le domande cui questo libro risponde, descrivendo lo stato dell'università e della ricerca in Italia: dalla forma barocca dei bandi per i posti da ricercatore alle carriere basate sull'anzianità e il conseguente invecchiamento dei docenti universitari, fino alla proverbiale inamovibilità di chi dirige la ricerca. Si passano in rassegna i punti su cui politiche responsabili dovrebbero intervenire per iniziare un percorso verso un sistema meritocratico invocato a gran voce da tutti, ma da nessuno realmente messo in pratica. Cambiare le cose non sarà facile perché sono tanti i piccoli interessi che gravano sulla ricerca e sull'università. Eppure la situazione è talmente degenerata da rendere un intervento necessario e improrogabile. -
La civiltà del riuso. Riparare, riutilizzare, ridurre
Non facciamo mai caso che in albergo, al ristorante, al bar, al cinema, dormiamo tra lenzuola e mangiamo in piatti già usati centinaia di volte, ci mettiamo in bocca posate che altri hanno già utilizzato, ci accomodiamo su sedie e poltrone che hanno già sostenuto molti altri corpi. L'appartamento dove viviamo, se non è di nuova costruzione, è già stato abitato da molte altre famiglie. Le città che frequentiamo sono già state utilizzate per centinaia o migliaia di anni. L'intero pianeta è stato ed è usato e condiviso da miliardi di altri esseri umani. Il mercato dell'usato copre solo una piccola parte di questi passaggi di mano. Dono, baratto, condivisione, abbandono, esproprio e saccheggio hanno da sempre un peso molto maggiore di quanto si pensi: l'atteggiamento, i sentimenti e le finalità che accompagnano queste azioni ci svelano la realtà del nostro rapporto con le cose, che è quasi sempre carico di senso e di affetti, ben più delle pulsioni o dei ragionamenti che guidano all'acquisto del 'nuovo', dove prevalgono invece sensazioni e scelte imposte dal mercato. Ma il riuso ha potenzialità nascoste che occorre sviluppare: perché le cose che scartiamo ogni giorno sono tantissime e perché il riuso conviene sia a chi cede che a chi acquisisce, riduce il prelievo di materie prime e la produzione di rifiuti, promuove condivisione e commistione di gusti e stili di vita, aumenta l'occupazione. Promuovere il riuso si può fare in breve tempo e con poche risorse.