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Enrico Filippini editore e scrittore. La letteratura sperimentale tra Feltrinelli e il Gruppo 63
Le vicende che legano Enrico Filippini alla casa editrice Feltrinelli e alla nascita del Gruppo 63 sono al centro di un'ampia indagine, condotta su documenti d'archivio, che chiarisce i rapporti tra la neoavanguardia e l'industria culturale in anni decisivi (1954-69) per l'apertura della cultura italiana a un orizzonte internazionale. Il volume traccia un ritratto a tutto tondo di Enrico Filippini (filosofo, letterato editore, traduttore della letteratura tedesca, scrittore neoavanguardista, giornalista e critico militante) mettendo in luce il legame tra le varie attività e il suo impegno etico. Dalla Milano degli anni Cinquanta, che lo vide protagonista, insieme a Enzo Paci, della riscoperta della fenomenologia e della traduzione di Husserl, al progetto negli anni Sessanta di un aggiornamento della cultura italiana destinato a effetti duraturi. La sua mediazione transnazionale fu fondamentale tanto per la fondazione del Gruppo 63 quanto per la promozione all'estero delle opere di Edoardo Sanguineti (""Capriccio italiano"""" e """"Triperuno"""")."" -
«A chi nel mar per tanta via m'ha scorto». La fortuna di Ariosto nell'Italia contemporanea
Nell'ultimo canto dell'Orlando furioso, Ariosto rivolge un'oscura invocazione a chi l'ha idealmente scortato nella tortuosa ""navigazione"""" tra le sue magnifiche invenzioni cavalleresche: """"sì che nel lito i voti scioglier spero/a chi nel mar per tanta via m'ha scorto"""". Sul porto, ad attenderlo, figura una nutrita folla di dame e cavalieri, rappresentazione concreta eppure simbolica del pubblico, al quale è così affidata la sopravvivenza postuma del poema. Quattrocento anni dopo, l'opera viene strenuamente protetta da una società che, per ragioni ipotizzabili indagate nel volume, la promuove a propria privilegiata lente d'ingrandimento e a proprio terreno fecondante per la creazione artistica. Svevo, Pirandello, Gadda, Calvino, Fenoglio, Luzi, Ronconi, Zac, Camilleri sono solo alcuni dei """"custodi"""" ariosteschi ai quali sono dedicate le pagine del libro, che costituisce una prima organica rassegna delle manifestazioni letterarie, teatrali, fumettistiche, cinematografiche della fortuna del Furioso nella cultura italiana contemporanea."" -
Margrethe e la bomba. Testi per un teatro di argomento scientifico. Ediz. critica
Il volume raccoglie cinque testi teatrali che, pur avendo struttura e linguaggio diversi tra loro, appartengono al medesimo progetto culturale basato sull'impiego di argomenti scientifici come fonti della drammaturgia. Gli anniversari del Principio d'Indeterminazione di Heisenberg (1927) e della morte di Oppenheimer (1967), padre della bomba atomica, hanno offerto all'autore lo spunto per un viaggio immaginario in compagnia di personaggi centrali della fisica del Novecento, come Einstein, Fermi, Heisenberg, Hahn, Majorana, colti nelle loro ricerche e nella loro dimensione umana. Margrethe è una di loro. Come ha scritto Gabriele Marchesini nella sua presentazione, «la ricchezza dei temi qui trattati e la sua originale distribuzione in tante pièces così diversificate tra loro fanno di queste una proposta complessiva decisamente unica». Introduzioni di Vincenzo Fano e Gino Tarozzi, Maria Luisa Dalla Chiara, Gabriele Marchesini. -
La libertà, il piacere, la morte. Studi sull'epicureismo e la sua influenza
Il volume pubblica una selezione dei saggi di Phillip Mitsis sull'epicureismo, tradotti in italiano. Epicuro è visto qui come un interlocutore vivo, che propone tre tesi sconcertanti ma anche di grande profondità filosofica: l'identificazione della ricerca razionale del piacere con la felicità, l'incapacità della morte di danneggiare i vivi, l'esistenza della libertà del volere e della capacità umana di controllare il proprio destino. L'originalità dell'opera è accresciuta dal dialogo di Mitsis con pensatori di età moderna e contemporanea, che sottolinea la grande importanza ricoperta dall'epicureismo lungo i secoli. -
Third age education. European, azerbaijan, russian and ukrainian experience
According to data from United Nations the number of persons aged 60 years and over is expected to be more than double by 2050 and to more than triple by 2100, rising from 962 million globally in 2017 to 2.1 billion in 2050 and 3.1 billion in 2100. In a society where quite each country in the world is experiencing growth in the number and proportion of older persons in their population active ageing became a new challenge. Life long learning and education in third age play an important role in active ageing. Education in later life can be part of active ageing, it can become a new beginning and finally can be perceived as a way of including older people in social life. Universities of the Third Age have an important role in helping the elderly to enhance their potential in order to get an individual satisfaction, to improve the quality of life and to expand the social network. This book makes an analysis of the state of the art of Third Age Education before the start in 2015 of European tempus project “Center for Third Age Education”. The aim was to examine what already exists in the field of Third Age Education in participating countries Azerbaijan, Russian Federation, and Ukraine and then to look at how EU and existing national experience can be used to improve Centres for Third Age Education. -
Mondi in movimento. «Social engagement» e ricerca all'Università IULM
Mondi in movimento è il titolo dietro al quale si dispiega un originale mosaico di identità e di percorsi interdisciplinari avviati dall’Università IULM. Pur partendo da prospettive differenti, queste esperienze hanno in comune l’orizzonte di un dialogo tra ricerca e social engagement e la necessità di instaurare un confronto con i temi più urgenti della contemporaneità. La prima parte del volume raccoglie tre ricerche caratterizzate da un approccio prettamente quantitativo che spazia dai big data alla valutazione delle strategie di dialogo imprese/stakeholder in contesto digitale. La seconda parte contiene invece studi storico-geografici e sul rapporto tra memoria e processi di modernizzazione. Si tratta in generale di cinque ricerche che indagano il rapporto tra storia, società e immaginari, utili a decifrare alcune contraddizioni del presente attraverso il filtro identitario e comunicativo. Un ambito, quello della mutazione della comunicazione che nella sua accezione più ampia va dai mass media alle arti, dalla public history al text mining, nei cui riguardi IULM ha da tempo sviluppato un approccio multipolare. -
La ricerca dell'altro. Prospettive di pedagogia interculturale
La ricerca dell'altro è lo scopo ultimo della pedagogia interculturale. A sessant'anni dai suoi esordi, la disciplina è stata sottoposta a numerose critiche e rivisitazioni. Il volume ripercorre le diverse fasi del vivace dibattito internazionale che ha animato questo campo del sapere e propone in particolare tre vie, complementari e sinergiche, per rinnovare la ricerca in pedagogia interculturale: interrogare i classici della pedagogia con nuove domande inerenti le sfide del tempo presente; confrontarsi con ricercatori di discipline diverse, incrociando metodi e linguaggi attorno a temi complessi; allestire una relazione dialogica con le persone nei contesti di pluralismo quotidiano, quali la scuola, gli ambienti educativi e di socializzazione, ambiti sempre fecondi di esplorazione e scoperta. -
Storia internazionale dell'Azerbaigian. L'incontro con l'Occidente (1918-1920)
Dopo il 1917, nella fase che va dal crollo dello zarismo alla formazione dell'Unione Sovietica, molti popoli già soggetti all'Impero russo cercano la strada dell'indipendenza. Nel Caucaso meridionale viene fondata, nel 1918, la Repubblica Democratica dell'Azerbaigian, considerata la prima repubblica parlamentare nella storia del mondo islamico. Nei due anni della sua esistenza lo Stato azerbaigiano tenta di proteggersi dalle mire espansionistiche russe, sia degli eserciti ""bianchi"""" sia dei bolscevichi, cercando sostegno nella comunità internazionale. Basato in gran parte su fonti azerbaigiane, il libro ricostruisce l'azione internazionale della Repubblica azerbaigiana nella ricerca di legittimità da parte della Società delle Nazioni e delle grandi potenze, inclusa l'Italia. La politica estera azerbaigiana trae ispirazione dall'internazionalismo liberale professato da Woodrow Wilson. Malgrado il formale impegno delle grandi potenze a proteggere la giovane repubblica, nel 1920 le forze bolsceviche si impadroniscono dell'Azerbaigian, che nel 1922 entra a far parte dell'URSS. Tra il 1918 e il 1920 si ha in Azerbaigian un'esperienza politica e civile molto avanzata, in dialogo con l'Europa sui temi della laicità dello Stato, dei diritti delle donne, dell'integrazione delle minoranze; quello azerbaigiano è inoltre uno dei primi tentativi, da parte di un Paese extraeuropeo, di uso della diplomazia pubblica, attraverso i mezzi di comunicazione di massa."" -
Fare filosofia, oggi
Interrogandosi su che cosa è la filosofia, sul suo perché e su come praticarla, il libro si inserisce nel filone di studi metafilosofici (o di filosofia della filosofia), ma trova la propria cifra nell'attenzione rivolta all'esercizio dell'attività speculativa nel momento presente. Gli stessi tratti caratterizzanti della filosofia, rintracciati a partire dalla classicità greca, vengono ripensati alla luce dei cambiamenti che, negli ultimi due secoli, hanno radicalmente trasformato il contesto scientifico-culturale. Oltre che al rapporto tra il filosofare e il suo passato, uno spazio particolare è dedicato ai fenomeni della professionalizzazione e dello specialismo, due sfide che la filosofia odierna deve saper raccogliere per continuare a realizzare le sue finalità attraverso le risorse di una razionalità aperta, non isterilita in vuoti formalismi o in dogmatiche chiusure metodiche e di scuola. -
Un codice per la fantasia. Insegnare e apprendere nei laboratori teatrali per ragazzi
Il libro è un viaggio nella didattica teatrale attraverso l'appassionato racconto in prima persona di un attore-insegnante che svela a ragazzi e docenti l'importanza del teatro nella vita di tutti i giorni. A distanza di quasi dieci anni dal primo laboratorio da insegnante, l'autore traccia un racconto dell'esperienza vissuta, non in forma narrativa, ma attraverso una raccolta che, in maniera composita, unisce frammenti autobiografici, aneddoti, testi teatrali, illustrazioni, esercizi per il corpo, la voce e la scrittura. Il teatro come medium per l'apprendimento, utile ad allargare i punti di vista sul mondo, è proposto in una guida unica rivolta a studenti, insegnanti ed educatori per conoscere da vicino tutte le fasi creative di un'esperienza laboratoriale, dall'ideazione alla messa in scena finale. -
Donne palestinesi in Israele. L'evoluzione del diritto musulmano all'ombra del conflitto
Quello israeliano è un contesto ricco di paradossi, un laboratorio in continua trasformazione. Nonostante gli ampi spazi di secolarizzazione, Israele continua a garantire l'applicazione esclusiva del diritto religioso in materie di interesse fondamentale, come matrimonio e divorzio, suscitando accesi dibattiti e aspre polemiche. Perché e in che modo Israele ha riconosciuto e riconosce l'applicazione del diritto musulmano? Il volume considera il caso israeliano nel quadro dell'analisi delle mutazioni del diritto musulmano in epoca moderna e contemporanea, prestando particolare attenzione ai diritti delle donne. Simbolo principe dell'identità comunitaria, esse risultano infatti al centro dell'intricata rete di strategie socio-politiche e identitarie che regolano i rapporti tra le varie anime della società israeliana, tra maggioranza ebraica e minoranza palestinese. Varie tematiche si intrecciano nella trattazione: il rapporto tra Islam, laicismo e modernità; il dibattito su Islam e diritti delle donne; il conflitto israelo-palestinese; la condizione dei palestinesi con cittadinanza israeliana. Pur approfondendo l'ambito del diritto, la ricerca coglie le interazioni storiche e politiche del peculiare ambiente israeliano, anche tramite interviste a esponenti di spicco della comunità palestinese. -
Ricominciare da 50. Libro bianco sulla menopausa
"La tutela e la promozione della salute delle donne sono considerate un importante investimento per il miglioramento dello stato di salute del Paese in quanto le donne sono il motore della società nei loro molteplici ruoli di mogli, madri, figlie, lavoratrici e casalinghe. La tutela e la promozione della salute della donna costituiscono, anche, una misura della qualità, dell'efficacia e dell'equità del nostro sistema sanitario. Nella nostra società è la donna che, nel suo ruolo di health driver, può promuovere la salute dell'intera famiglia attraverso la scelta degli stili di vita e che, come caregiver, sorregge l'intero nucleo familiare; è lei che può realmente determinare forti e positivi cambiamenti della salute, lungo tutto l'arco della vita, per se stessa e per gli altri."""" (Dalla Prefazione)" -
Il maestro dei Nobel. Giuseppe Levi, anatomista e istologo
Giuseppe Levi (1872-1965) è stato definito come il più autorevole biologo italiano tra le due guerre. L'altissimo profilo morale ne fa inoltre una figura unica tra gli intellettuali italiani del Novecento. Questa breve biografia descrive lo straordinario contesto familiare di Levi: l'amata moglie Lidia, i figli Gino, Mario e Alberto, figure esemplari di antifascisti, la bella figlia Paola, sposata con Adriano Olivetti, e infine Natalia, moglie di Leone Ginzburg, che nelle sue opere letterarie ha tracciato un vivace ritratto della figura paterna e ha ricostruito l'atmosfera e il fermento di quegli anni per gli intellettuali che ruotavano intorno alla casa editrice Einaudi. Il libro illustra poi l'ampiezza degli interessi scientifici di Levi, e racconta infine la storia di alcuni scienziati che si sono formati alla sua scuola, tra cui Rodolfo Amprino, suo allievo prediletto, e i tre hanno ottenuto il premio Nobel per la Medicina: Rita Levi-Montalcini, nel 1986, per la scoperta del fattore di crescita nervoso (NGF); Salvador Edward Luria, nel 1969, per le ricerche sulla genetica batterica; Renato Dulbecco, nel 1975, per i lavori sui virus oncogeni. Si tratta solo di una coincidenza o fu in parte anche merito del maestro? -
Lorenzo Valerio. La terza via del Risorgimento 1810-1865
Lorenzo Valerio (1810-1865) fu uomo politico, parlamentare, giornalista, filantropo, manager e infine alto funzionario dell'Italia unita. Egli fu il maggiore esponente, nel regno sardo, di una possibile terza via all'emancipazione nazionale italiana, quella liberaldemocratica, con protagoniste sia la monarchia sabauda ""circondata di istituzioni repubblicane"""" e capace di profonde riforme interne, sia l'iniziativa popolare. Una «rivoluzione Italiana con un re», come ebbe a lamentare Mazzini."" -
L'ombra di Vautrin. Proust lettore di Balzac
Gli ultimi dieci anni dell’Ottocento sono un momento cruciale per la fortuna di Balzac: è allora che comincia ad essere definito unanimemente “il padre del romanzo moderno”. Proprio in quegli stessi anni esordisce con articoli, poesie e traduzioni Marcel Proust, più sensibile inizialmente al fascino del simbolismo che al realismo della Commedia umana.rn«Nessuno meglio di Mariolina Bertini avrebbe potuto scrivere un libro del genere; chi altri è in grado di maneggiare con la stessa disinvoltura e spigliatezza due oggetti di studio così ""mostruosi""""?» - Alessandro Piperno, La LetturarnrnGià in Jean Santeuil, il romanzo incompiuto cui lavora dal 1896 al 1900, Proust comincia a riflettere su quel grande decifratore della storia che è stato Balzac. Negli anni successivi, ne studia da vicino la scrittura, riproducendola in esilaranti pastiches: lo stile di Balzac, a differenza di quello di Flaubert, gli appare impuro, perché incorpora frammenti di realtà non elaborati artisticamente. Come avviene che questa “impurità” di Balzac, in un primo tempo criticata severamente, diventi poi per Proust una sorta di modello, non teorizzato, ma operante nella creazione della Ricerca? E che ruolo svolge in questo processo la grande figura del trasgressore Vautrin, il fuorilegge omosessuale che domina, con i suoi poteri misteriosi, la Parigi balzachiana? È quel che cerca di ricostruire questo volume, seguendo il filo che collega sotterraneamente l’ergastolano Vautrin all’aristocratico Monsieur de Charlus, arbitro dell’eleganza nella Parigi di Proust."" -
Pirandello e Marta Abba. Le ultime opere teatrali del Maestro (1925-1936)
In un alternarsi di ricostruzione storico-culturale e analisi interpretativa, il volume ripercorre l’ultima fase della produzione di Luigi Pirandello. In un intreccio tra pubblico e privato, la corrispondenza che il drammaturgo intrattiene con Marta Abba rivela come egli ritenga di aver raggiunto i vertici dell’Arte solo dopo l’incontro avvenuto nel 1925 con l’attrice, alla quale sola riconosce la capacità di dare vita sulla scena ai personaggi nati nel proprio immaginario.rnrnLe opere scritte con la dedica «A Marta Abba per non morire» svelano un cambio di poetica e segnano quindi un terzo e ultimo atto nella produzione teatrale di Pirandello di cui l’attrice è la protagonista. Per Marta Abba, Pirandello avvia, nel 1928, la stesura di quello che considera il suo capolavoro, I giganti della montagna, un’opera che doveva portare ai vertici dell’Arte sia il creatore, che la musa, che l’interprete. Le lettere rivelano i tormenti della stesura e i motivi dell’impossibilità di portarla a termine: un finale in cui la protagonista viene divorata dai giganti avrebbe dato forma artistica alla fine del sogno d’amore dell’autore. Il drammaturgo non riesce a concluderla non per il sopraggiungere della morte, avvenuta nel 1936, ma perché, ultimandola, avrebbe tolto il senso alla propria esistenza. -
La Sicilia dei Miccichè. Baroni e briganti, intellettuali e popolo
Il volume riporta frammenti di storia di una Sicilia che non è stata e mai sarà periferia, narrata attraverso avvenimenti poco conosciuti ma determinanti, con dettagli curiosi dedotti dalle fonti a proposito di Micciché, nome di un'importante famiglia e di uno storico luogo, Mihikan, il feudo di Micciché. Dopo una premessa etimologica sull'origine probabile del nome, da Villalba a Scicli, da Palermo a Siracusa, da Caltanissetta e Messina a Naro, si narrano storie e microstorie di nobili e baroni ma anche di briganti e gente comune, vicende di famiglie aristocratiche imparentate e luoghi eponimi, dal Medioevo all'Ottocento. Non si tratta di una genealogia né di una celebrazione araldica, ma di uno spaccato culturale e storico da cui partire per capire davvero la Sicilia, la sua gente e le sue dinamiche storico-sociali. -
Globalizzazioni rosse. Studi sul comunismo nel mondo del Novecento
Il volume raccoglie saggi di alcuni tra i più importanti storici del comunismo nel panorama internazionale. I contributi sono accomunati dall'idea che l'analisi del comunismo nel secolo scorso possa aiutare a comprendere la formazione del mondo globale, riflettendo una pluralità e molteplicità di implicazioni sociali, culturali, economiche, ideologiche e politiche. In questa prospettiva, gli autori offrono riflessioni sugli intrecci tra l'internazionalismo comunista e la storia della globalizzazione, sulla comparazione tra le rivoluzioni in Russia e in Cina, sul comunismo sovietizzato nell'Europa della Guerra fredda, sui nessi tra Secondo e Terzo mondo, sullo sviluppo economico e il degrado ambientale in Cina. -
Edipo. Storia di un mito
Protagonista della più celebre tragedia dell'antichità, l'Edipo di Sofocle vive in termini estremi la separatezza di persona e destino: da un lato incarnazione precipua dei massimi valori umani, la ragione e l'appartenenza sociale, dall'altro trasgressore dei massimi divieti, il parricidio e l'incesto. Agli inizi del Novecento, Sigmund Freud vedrà in queste violazioni il compiersi dei desideri infantili di ogni uomo, reinterpretando in tal senso il dogma aristotelico dell'universalità della poesia. Questo libro vuole rispondere alla domanda sul come - in quali precisi termini di testo e di emozione teatrale - si realizzi il rischioso nesso fra forma tragica e condizione del vivere, nel capolavoro sofocleo ma anche nelle riletture che da esso si irradiano ininterrottamente lungo tutto il percorso della cultura occidentale, facendo di Edipo la cartina di tornasole dell'avvicendarsi delle diverse civiltà e delle corrispettive e differenti immagini dell'autocoscienza umana. -
La dipendenza affettiva. Testimonianze e casi di manipolazione e violenza
Il concetto di amore passa attraverso i vissuti di coloro che hanno amato e creduto di amare. Il limite fra seduttore e sedotto non è sempre così definito, per cui l’amore inganna, seduce, ferisce. Il testo analizza le tante facce dell’affettività al di là del genere e dell’orientamento sessuale attraverso le testimonianze di donne e uomini che hanno vissuto in prima persona storie di dipendenza affettiva e che descrivono come una relazione amorosa possa trasformarsi in uno spazio fertile per la prevaricazione e la violenza. Rapporti interpersonali in cui la vittima, che non sempre o immediatamente percepisce di esserlo, mette in atto condotte autodistruttive in nome di un amore che non esiste se non nel proprio immaginario. Comportamenti che mantengono, anche per lungo tempo, una relazione malata grazie a un circuito co-costruito fatto di sudditanza, insicurezza e bisogno di conferme da un lato e di coercizione psicologica e fisica dall’altro.