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Tutto questo silenzio
Mirko e Federica si sono amati da giovanissimi e a quarant'anni si ritrovano a essere marito e moglie già da una vita intera, con due figlie adolescenti e un lavoro stabile ma deludente. Circondata da un nucleo di parenti, amici e conoscenti, questa è all'apparenza una famiglia del Sud come tante altre, con un equilibrio esistenziale precario e il pensiero ricorrente, quasi ossessivo, rivolto alle occasioni mancate, a quel che avrebbe potuto essere e non è stato. Così, Mirko e Federica sono ostaggio dei propri desideri traditi, della paura della vecchiaia, delle contraddizioni fra immagini televisive e mondo reale. Le giornate continuano a scorrere senza grandi scossoni, scandite da una routine piatta e silenziosa, fino a che non accade un evento imprevisto: dal silenzio, all'improvviso arrivano le urla. La violenza esplode, insensata e gratuita, e l'assurdo conquista la scena. -
Fagioli e champagne
Marco Rivoli, un giovanotto di buona famiglia, alle soglie del matrimonio, giace esanime in un supermercato, ucciso da un colpo di pistola: comincia così la nuova indagine del commissario Santoro, alle prese con un altro ingarbugliatissimo caso nel bel mezzo di un'estate salentina afosa e dominata dallo scirocco. Dopo aver ritrovato nell'appartamento della vittima un misterioso e incomprensibile biglietto scritto su carta di gran pregio, Santoro scopre che Rivoli era solito frequentare un'associazione che aveva tutte le caratteristiche di una setta segreta e che dietro le apparenti finalità culturali nascondeva probabilmente qualcosa di illecito. L'indagine prosegue in un crescendo di false piste che gettano ombre su molti personaggi e costruiscono un avvincente rompicapo che mette insieme antichi ordini cavallereschi, misteriosi simboli, relazioni pericolose, il fascino della musica e gli immancabili pettegolezzi di un paesino di provincia. Mai come questa volta la verità è un puzzle dagli incastri delicatissimi: riuscirà Santoro a rimetterne insieme tutti i pezzi? -
Terra di donne
"Terra di donne"""" racconta una vicenda che abbraccia un arco temporale lungo più di un secolo, dal 1847 al 1960, facendoci incontrare cinque generazioni di donne, ognuna delle quali eredita dalla generazione che la precede il suo ideale di libertà che si tramanda così di madre in figlia. Le protagoniste di questo romanzo sono diverse ma accomunate dalla medesima sete di vita e di dignità. Sono donne che vivono nella più totale semplicità e con le loro scelte intraprendono difficili e coraggiose battaglie all'interno di una società patriarcale, stretta sotto il giogo del colonialismo. Attraverso le loro storie, emerge uno straordinario affresco dell'Aurès, la terra che ha dato i natali all'autrice." -
Le ali del tacchino
Sonia è una manager d'azienda, è sposata con Andrea e ha due figli. La sua vita si divide tra lavoro e famiglia e scorre così tranquilla da lasciarla insoddisfatta, ma lei non ha le energie per provare a cambiarla. Quando un infarto colpisce Andrea, durante i giorni e le notti trascorsi al capezzale del marito, nella solitudine di quel tempo immobile, Sonia riflette su se stessa, riuscendo a confessarsi ciò che fino ad allora era stato relegato in un angolo della sua coscienza, ed elabora verità difficili. Per lei, quello sarà il momento di fare bilanci e approdare a una sofferta consapevolezza delle proprie passioni. Accanto a Sonia c'è la fedele amica Giovanna, che si prende cura di lei e la spinge ad accettarsi per quello che è. Fino a quando, inaspettatamente, la vita regalerà alla donna un paio d'ali per spiccare finalmente il volo tanto desiderato. E Sonia volerà davvero. Ma il suo è soltanto il volo di un tacchino... -
I segreti della lupa. Il lato oscuro di Lecce
Guardate lo stemma di Lecce: una lupa nera campeggia su un albero di leccio carico di ghiande dorate, le cui radici sono scoperte e in bella vista. Le radici reali di Lecce sono invece coperte e invisibili, al di là delle stilizzazioni folkloristiche utili ad attrarre i turisti. Non solo le periferie: le prostitute; i migranti; i nuovi poveri. È la faccia nascosta della Lecce che non compare nelle tv o nei quotidiani maìnstream, che sembrano più attenti a quanto accade sul grande palco del dibattito pubblico, ai sussurri della politica, alle parate delle istituzioni, tanto da non trovare il tempo di occuparsi dei macchinisti sporchi di grasso nel retropalco. È come se Martella, che pure scrive da cronista per un medium tradizionale, tentasse un'operazione di carotaggio di quelle radici che nutrono Lecce, fra la straordinaria umanità che popola gli alveari della 167, lungo i viali intorno alla stazione ferroviaria, nelle casette impregnate di umidità del centro storico, sui pavimenti delle sagrestie del centro che risuonano dei passi dei professionisti impoveriti in cerca di aiuto. -
Italieni
"Italieni"""" è un viaggio semiserio nell'Italia di oggi, popolata da maschere tragiche e comiche, nani e giganti, geni e cretini, bulli e pupe, ballerine e fenomeni da baraccone. Sospeso tra il pamphlet e il divertissement, il libro si caratterizza come uno spaccato cinico, impietoso, irriverente, su guasti, idiosincrasie, vizi, manie, mode, liturgie e oscenità del Belpaese. Come un reporter satirico, l'autore fotografa la paradossale carambola ontologica del moderno """"villaggio globale"""" inserendola in una raccolta di testi dalla struttura dinamica, in un'antologia densa di acute riflessioni personali, caratterizzata da sapiente fluidità espressiva. Disamine storico-critiche si alternano a citazioni letterarie, mentre vivide rappresentazioni sociali e mass-mediali focalizzano situazioni problematiche di oggi e di sempre." -
Fimmene. Storie di donne e caporali
Durante gli anni Sessanta, nel periodo delle grandi migrazioni verso le fabbriche del Nord, alcuni meridionali decidono di abbandonare le tute blu per tornare a casa. Nelle campagne pugliesi, infatti, si va estendendo un'inedita possibilità di lavoro: l'alternativa alle fabbriche si chiama caporalato, un sistema che gestisce schiere di braccianti uomini e donne costretti dalla miseria a spaccarsi la schiena sui campi, dopo viaggi infernali a bordo di furgoni scassati. Proprio quei furgoni della morte diventeranno l'emblema di una stagione terribile del mondo del lavoro, in particolare del bracciantato femminile: un tragico e quotidiano copione di lutti, fra chi in un incidente perde la vita e chi - come Titti, una delle protagoniste di questo romanzo - resta invalida. Un giorno, però, le fimmene decidono di ribellarsi al caporalato e all'ipoteca che questo sistema minaccia di gettare sul loro futuro, dopo aver già segnato il destino delle loro madri e delle loro nonne. La sede della Camera del Lavoro, che per lungo tempo aveva ospitato solo partite di briscola fra anziani, torna così a essere il luogo in cui progettare il sogno della libertà. Un sogno che vedrà combattere al fianco di Titti e delle altre fìmmene anche l'ex caporale Vincenzino e il giovane sindacalista Michele. Un sogno acerbo e denso di coraggio, che dovrà però fare i conti con la durezza di una realtà che pare immutabile. -
Achille nella terra di nessuno
Nell'epoca della guerra che porterà alla disgregazione politica della Jugoslavia, Ahil Dujmovic-Achille è una giovane stella del pallone: le squadre e la stampa di mezzo mondo impazziscono per lui, il calciatore intellettuale che lancia prodigiosamente, ama la filosofia e legge Proust. La sua ascesa nell'universo calcistico segna la parabola di una carriera fulminante e fugace allo stesso tempo, un brillante sogno destinato a durare poco. Fra dribbling, palleggi e tiri in porta, Achille riflette sull'anima del mondo, che ha la forma di una sfera, assomiglia a un pallone e segue le stesse regole del calcio. Le regole del gioco come le regole del mondo, che nasce dalle parole con cui lo raccontiamo: quello in cui vive Achille è un mondo costretto a fare i conti con l'epidemia della guerra, che ha contagiato il linguaggio prima ancora di arrivare nelle strade. Quando l'unità della Jugoslavia andrà in frantumi e l'astro calcistico di Achille imboccherà la via del tramonto, il riscatto per il calciatore intellettuale e per il suo Paese passerà attraverso il sogno di un mondo ideale, l'utopia di una repubblica della lingua in cui pensare e far nascere un mondo nuovo, parlando parole di pace. In ""Achille nella terra di nessuno"""" l'entusiasmo, la passione e la nostalgia per le grandi glorie calcistiche del passato (dalla nazionale jugoslava ai Mondiali del 1930 alla mano de dios di Maradona) s'intrecciano a profonde riflessioni di natura filosofica e antropologica, restituendo un romanzo che racconta l'importanza di ripartire dalla parola per dare un senso alla realtà."" -
Chiesa e Convento della B.V.M. Immacolata di Nardò
La chiesa dell'Immacolata di Nardo è una delle mete dei turisti che si aggirano per il centro storico alla ricerca delle importanti vestigia lasciate nel corso dei secoli da Messapi, Greci, Romani, Ebrei, Bizantini e Normanni, fino agli spagnoli e ai francesi. Questo edificio di culto, per il notevole arco di tempo che intercorre dalla sua fondazione a oggi, per il valore artistico e per le vicende storiche che ne hanno segnato il decadimento, la ricostruzione e lo sviluppo, è forse l'emblema più vivido dell'evolversi della storia e dell'arte nella città di Nardo. Introduzione di Benedetto Vetere. -
Solo andata, grazie. I popoli degli abissi
"Solo andata, grazie"""" racconta la quotidianità di un gruppo di ragazzi stranieri in Italia, divisi tra lavoro, studio e adempimenti burocratici. Le loro storie aprono le porte di un mondo popolato da schiavi moderni, studenti e muratori, prostitute e malviventi, gente che per necessità o libera scelta ha lasciato il paese natale in cerca di fortuna in Italia. C'è chi si porta dietro le proprie origini albanesi come uno stigma con cui fare i conti ogni giorno, e chi s'interroga sul senso di quelle radici e sulla storia recente di un'Albania ancora segnata dall'eredità del regime comunista. Il razzismo vissuto da chi non ha fatto nulla per meritarselo e la xenofobia divenuta un male banale, persino logico, sottendono alle vicende dei protagonisti di questo puzzle narrativo a metà strada fra il romanzo e la raccolta di racconti legati da uno stesso filo conduttore. Andar via o restare, staccare un biglietto di sola andata o uno di andata e ritorno: questo si chiedono i popoli degli abissi che abitano le pagine di Darien Levani." -
Il gioco dell'inferno
La rabbia, il dolore, il disagio, le piaghe mai sanate della lotta per la liberazione sono il trait d'union di questa dirompente raccolta di racconti intrecciati a formare un romanzo-puzzle vibrante di rigore storico e crudo realismo narrativo. Mentre in Italia la strada della pacificazione nazionale è divenuta una scelta bipartisan, i protagonisti di queste storie ricordano, parlano e agiscono come se la guerra non fosse mai conclusa. La passione di chi combatte per la libertà, oggi come ieri, è animata infatti dal medesimo odio verso il nemico. Due generazioni colte nei loro percorsi convergenti, dalla lotta al fascismo ai cortei contro il G8 a Genova: ""Il gioco dell'inferno"""" traccia un ritratto duro e senza compromessi di un'identità politica radicale e di un substrata umano che ha fatto della resistenza la propria ragione di vita."" -
Io ho ucciso
Una raccolta di interviste a ragazze e donne albanesi colpevoli di omicidio. Un viaggio nell'inferno di drammi al femminile che si sviluppano spesso fra le mura di casa, all'ombra di una mentalità maschilista, fra mariti padroni e famiglie capaci di tessere intorno alle donne una rete di sottili violenze, soprusi e pressioni quotidiane che covano in silenzio fino all'estremo punto di rottura. Rispondendo alle domande di Eni Vasili, le assassine che si raccontano in lo ho ucciso fanno emergere storie e vissuti in cui il reato sfida la morale mentre i ruoli si capovolgono, con l'omicida che diventa vittima e la vittima che è quasi impossibile non percepire come colpevole. Prefazione di Ismail Kadaré. -
Mentre Dante dorme
Esordio in narrativa di una delle autrici della nuova generazione di scrittori macedoni, ""Mentre Dante dorme"""" è una raccolta di storie ambientate fra Skopje, Roma e Gerusalemme. I ricordi d'infanzia di una bambina strappata al suo paese d'origine, il miracoloso arrivo di una gravidanza a lungo desiderata, la difficile convivenza con un padre dai modi militareschi sono solo alcuni dei vissuti che si dipanano su queste pagine, dando vita a una realtà vera e contemporanea, tangibile nel suo realismo ma allo stesso tempo trasfigurata dall'immaginazione dell'autrice."" -
Era notte a sud
L'area del Sud-Est barese ai giorni nostri è lo sfondo su cui si collocano le vicende dei protagonisti di ""Era notte a Sud"""", un prismatico campionario di lunatici, imbranati, mentecatti e scemi del villaggio affascinanti per la capacità che hanno di reinventare continuamente la vita. Con le loro chiacchiere e i loro sogni mettono in scena, senza mai annoiarsi, un mondo meraviglioso che comincia nel punto in cui le persone normali si fermano. Questa insubordinata umanità di spacconi, di fantasticatori loquaci, di svitati incurabili e sentimentali è la negazione di quella paccottiglia di frasi fatte che si ascoltano ogni giorno. Curci mette i suoi antieroi al centro di situazioni più che paradossali, spesso tragicomiche, intrise di richiami di felliniana memoria e pulsante umanità. iL tutto condito da immagini di alta poesia, nello stile dell'autore, e da un riso sardonico mai troppo amaro."" -
Il colore del melograno
Quando il solido muro della ideologia va in frantumi, migliaia di albanesi si ritrovano in preda alla più grande disperazione. Il sistema si sgretola, le rigidità di un regime che si è chiuso per decenni su se stesso si piegano alla furia di uomini e donne, idee e sentimenti vengono travolti. Anche Filip Galimuna, sergente dell'esercito albanese con la passione per il pianoforte, perde tutto in un sol colpo: si ritrova a capo di una caserma vuota, i suoi uomini l'hanno abbandonato, preferendo il miraggio di una fuga verso l'Italia, e la sua donna, Iliria, lungi dal dargli quel conforto che egli cercava, si allontana da lui innamorandosi di un uomo i cui traffici di quei momenti hanno reso uomo di successo. In preda alla più cupa disperazione, Filip si fa coinvolgere in un traffico di armi, il cui ricavato però finisce nelle mani sbagliate e fa crollare le sue ultime illusioni e speranze. La vicenda volge a un epilogo drammatico, ma non inatteso. Quando Galimuna fugge con la moglie e il più piccolo dei suoi figli dall'Albania, a dargli ospitalità in Italia è un collega del suo maestro di musica, Arturo Mondelli, che intuisce la genialità artistica del sergente, lo incoraggia a proseguire negli studi di pianoforte e lo porta al successo nelle più importanti rassegne musicali internazionali. Tuttavia il richiamo dei vecchi miti riemerge prepotente quando il caso gli offre la possibilità di vendicare la morte del figlio più grande. Ma questa volta qualcosa è cambiato. -
Crocevia. Scritture straniere, migranti e di viaggio (2017). Vol. 19: poesia rom di Macedonia, La.
Il sottotitolo ""Scritture stranieri, migranti e di viaggio"""" indica le tre direzioni privilegiate: le letterature straniere ad amplio raggio; i valichi di frontiera tra culture e modi di stare al mondo, espressione di un migrare e frontiere tra culture e modi di stare al mondo, espressione di un migrare e ridefinirsi che è simbolo della condizione umana; il rapporto tra geografia e fantasia, movimento e pensiero."" -
Un mondo pellegrino. In viaggio lungo la via Francigena. Da Canterbury al Gran San Bernardo
"Un mondo pellegrino"""" è il diario quotidiano di un viaggio a piedi compiuto dall'autore lungo il tracciato della Via Francigena, anticamente percorsa dai pellegrini diretti a Roma e a Gerusalemme. Di villaggio in villaggio, di incontro in incontro, il cammino si fa intreccio di umanità, spiritualità, culture e paesaggi mozzafiato, in un'esperienza che aiuta a guardare dentro se stessi, a comprendere i propri limiti e ad accettare nuove sfide. In questo primo volume l'autore racconta la parte del viaggio che va dalla cattedrale di Canterbury all'hospice del Gran San Bernardo. Attraverso tre Stati - Gran Bretagna, Francia e Svizzera - si passa da luoghi simbolo della cristianità e della storia: lo Chemin des Dames e i suoi cimiteri dedicati ai caduti della prima guerra mondiale; l'imponente cattedrale gotica di Reims, dove Carlo VII fu incoronato re di Francia accanto a Giovanna D'Arco; le meravigliose distese di vitigni della Champagne; l'antica cittadella medievale di Besançon; l'idilliaca bellezza del lago di Ginevra; e infine la scalata verso le Alpi, con l'arrivo al di qua del confine italiano. Un viaggio che ha il sapore di un'avventura, non solo nello spazio, ma anche nel tempo e nel cuore degli uomini. Un viaggio che parte dal passato ma abbraccia la contemporaneità, nel doloroso presente degli attentati di Nizza e di Rouen, e nell'impatto che eventi simili hanno su chi continua a ospitare i pellegrini e a credere nel valore dell'accoglienza." -
L' allegro destino della signora Mariu. Un diario ignoto del Novecento
In un diario che si snoda dal 1935 al 1960, la giovane Mariù racconta il graduale distacco dagli incanti della giovinezza e l'approdo al disinganno dell'età adulta. Figlia di una famiglia agiata, amante del melodramma, Mariù vive in un paese mediterraneo affacciato sul mare e ha un'anima sentimentale e romantica, nutrita dall'ascolto alla radio delle più famose canzoni del tempo, da Tornerai a Bambina innamorata. In questo nuovo romanzo, Sergio D'Amaro costruisce un diario di formazione che affianca alle vicende personali della protagonista la storia e l'immaginario di un'intera generazione vissuta tra l'epoca delle due guerre e gli anni Sessanta, fra i proclami del Duce e l'avvento della tv, dei quiz di Mike Bongiorno e del mito dell'America. Fantasticherie, ritorni di nostalgia e prese di contatto con il reale si mescolano in una scrittura che non perde mai la capacità di tratteggiare con tenera, delicata ironia i grandi e piccoli eventi della vita. -
Infoalbania. I media albanesi dal XX secolo a oggi
Com'è nato il telegiornalismo in Albania? Che sviluppo ha avuto durante il regime comunista di Enver Hoxha? Il presente volume affronta la storia della nascita e dell'evoluzione dell'informazione televisiva facendo una panoramica dei rapporti tra la comunicazione massmediatica e la politica albanese, sia nel lungo periodo del regime comunista, sia durante la successiva democratizzazione del Paese. L'indagine si concentra sulla realtà storica dell'Albania dagli inizi del Novecento ai giorni nostri, evidenziando lo stretto rapporto con l'Italia e l'influenza della RAI nella formazione della tv pubblica albanese. Se ai tempi del regime si doveva fare i conti con un'informazione imbavagliata e costretta a trasformarsi in propaganda di partito, anche nella successiva fase di transizione verso la democrazia le sorti dell'informazione pubblica in Albania non registrano considerevoli miglioramenti. Le numerose emittenti televisive nate negli anni non sembrano infatti garantire un'adeguata qualità informativa, basti pensare che la classifica di Reporters Without Borders colloca l'Albania all'82° posto per la libertà d'espressione dei media. -
L' uomo che divise il pane in cinque. Storia di un sagrestano anarchico
Giuseppe Alia è il sagrestano della chiesa di Portopalo, in Sicilia, alla fine dell'8oo. Dopo essere venuto in contatto con la chiesa valdese, cambia religione, il che lo porta a un duro scontro con la gerarchia cattolica locale, accusata di totale mancanza di decoro e moralità. Nel 1895, durante la processione della Settimana Santa ad Avola, rimane coinvolto in uno scontro in seguito al quale è costretto a scappare in Argentina, dopo essere stato emarginato dalla sua stessa famiglia e allontanato dalla moglie. Nell'Argentina di fine secolo, meta di migliaia di immigrati europei, Giuseppe diviene linyera (vagabondo) prima di essere coinvolto nei primi tragici eventi del movimento operaio. Seppure a tanti chilometri di distanza, a Giuseppe giunge però voce che sua moglie ha una relazione con il prete del paese. Questa notizia lo colpisce come un fulmine a ciel sereno: Giuseppe, infatti, è ancora innamorato di Sebastiana e non ha mai abbandonato la speranza di riunire un giorno la moglie e i tre figli lì in Argentina. Decide allora che lo scopo ultimo della sua vita sarà la vendetta e questo proposito lo porterà a girare in lungo e in largo gli Stati Uniti (dove il prete è stato trasferito per nascondere lo scandalo), all'inseguimento della sua vittima ma anche del proprio drammatico destino.