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Il vuoto dentro
Marco vive in Puglia, ha dodici anni, un'intelligenza superiore alla media e una famiglia piena di conflitti, con un padre spesso aggressivo e una madre umorale e poco empatica. Per cercare di evadere da quell'inferno domestico, fin da piccolissimo si rifugia fra i libri, scrive e legge, diventa un grande esperto di classici latini e greci. Marco in latino addirittura ci parla, a volte, e in latino scrive orazioni rivolte agli angeli che la sera vede seduti vicino al proprio letto. Oltre ai personaggi di carta e alle immaginarie presenze notturne, accanto al ragazzo c'è anche Gianni, l'analista che lo segue in una terapia lunga più di un anno e mezzo. Il senso del vuoto e i modi che ognuno cerca per colmarlo scandiscono un percorso umano ed esistenziale che porterà i due protagonisti - medico e paziente, adulto e bambino - a guardarsi dentro, mettendo in discussione le proprie certezze. -
Frutta, verdura e anime bollite
Pomarico, un paesino di provincia dove tutti si conoscono per nome, un Sud che coltiva il pregiudizio come forma di rassicurazione: Topolino vive qui, è il ladruncolo del paese e di furtarelli ne ha fatti tanti, ma al posto suo hanno sempre pagato altri, come Massimo e Checco, vittime di quella vox populi che da queste parti decide il destino degli uomini al posto della giustizia. Il pregiudizio che condanna Massimo e Checco è in fondo lo stesso che ha consentito a Danilo Restivo (l'assassino di Elisa Claps) di trascinare per anni una vicenda giudiziaria che in altri contesti non sarebbe stata condizionata dal prestigio della sua potente famiglia. Nelle sue tappe più significative, il caso Restivo ritorna in queste pagine accanto ad altri fatti di mala giustizia, tra cui l'accusa di terrorismo al ferroviere Bruno Bellomonte, assolto dopo 29 mesi di carcere. Ad accomunare tutti, innocenti e colpevoli, è il pregiudizio che condiziona la vita di paese e rende ""bollite"""" le anime di chi la abita. Accanto alla vicenda di Topolino e Checco, del marchese di Donnaperna e di Vito, che ha fatto fortuna in America, si intrecciano molte altre storie tenute insieme come i tanti pezzi di quell'affascinante puzzle che è l'Italia meridionale."" -
Il grande Ghibli
Una vecchia borsa di pelle piena di biglietti navali, attestati, lettere e fotografie custodisce frammenti di un passato dimenticato, che racconta dell'occupazione italiana della Libia fra il 1911 e il 1943. Di quella tragedia senza riscatto, sommersa dal fluire storico quasi senza lasciare tracce nella memoria collettiva, il protagonista di questo romanzo di Sergio D'Amaro vuole ripercorrere le tappe, per dare un senso alla vita di suo padre e ai destini di tanti italiani che migrarono in Africa sotto la spinta di un sogno partorito dalla loro giovinezza. In una narrazione a mosaico, che passa dalla prima alla terza persona, mescolando documenti fotografici, epistolari e saggistici, a risuonare in queste pagine è proprio il silenzio del deserto rotto dalla furia del grande ghibli: il sogno di una conquista, la realtà di una sconfitta, l'utopia di un'Africa-Eden, tutto qui è travolto dalla titanica mano del tempo distruttore, che sommerge nell'oblio ogni cosa umana - anche la più gloriosa - insieme all'illusione dell'uomo di poter dominare le superiori leggi della vita e del mondo. -
Vortici
Quindici racconti come altrettanti capitoli di un romanzo che ruota intorno ai grovigli esistenziali dei suoi protagonisti, alle prese con la difficoltà di far fronte al nucleo più oscuro e allo stesso tempo più quotidiano del vivere, quello in cui si muovono l'imprevedibile e l'irrazionale. Chi cerca la libertà senza considerarne i limiti, chi vuole l'integrazione e chi ne viene travolto, chi si rifugia in mondi virtuali quando la realtà diventa un avversario fuori dalla propria portata: ciascuno avviluppato nelle maglie di un suo personalissimo vortice, ogni personaggio che abita questi racconti deve combattere con la perdita dell'etica e con lo sgretolarsi del senso di responsabilità. Lo stile colloquiale s'intreccia alla scrittura più ricercata (con frequenti incursioni nella filosofia e nei grandi classici della letteratura, Shakespeare in primis) per restituire la complessità di quei vortici esistenziali di cui ogni uomo ha fatto esperienza. Un viaggio al cuore dell'emotività, che spinge chi legge a decifrare le ragioni dell'agire umano e a farsi investigatore, un po' come in un noir. -
Elettroshock
Roma. Quartiere Parioli. In una notte apocalittica di pioggia, viene ritrovata in un condominio, ridotta in fin di vita, la moglie del professor Attilio Malatesta, psichiatra di fama. Sul luogo giunge il commissario Pizzini. Per strada, tra i curiosi, c'è lo stesso Malatesta che, in stato confusionale, si autoaccusa del tentato omicidio della moglie. Il medico viene così condotto in commissariato perché vengano chiariti fino in fondo i termini di quella bizzarra e apparentemente irreale confessione. Incomincia qui, sotto gli occhi straniti del commissario Pizzini, una tortuosa e dettagliata ricostruzione autobiografica della vita di Malatesta sin dai tempi della sua infanzia. Lo psichiatra racconta dell'amore morboso e viscerale provato nei confronti della madre. Racconta di passioni feticiste legate alla persistente immagine di lei nella sua mente, degli elettroshock cui la povera donna veniva sottoposta... di come lui stesso, Malatesta, si sia poi servito di quello strumento come di un'arma omicida, nel corso degli anni, nel vano tentativo di liberarsi dalle proprie torbide ossessioni... È davvero lui il colpevole della morte di sua madre e della prima giovane compagna? Ha davvero tentato di sgozzare l'attuale moglie? Spetterà al commissario Pizzini riuscire a ricostruire il mosaico della faccenda, in una lunga e tormentata partita a scacchi psicologica con il reo-confesso. -
Aforismi
Pubblicati nel 1904, quattro anni dopo la morte del loro autore, gli Aforismi sono l'esatto riflesso del pensiero e del sentire di Wilde. Battute di spirito come fuochi d'artificio, dicono tutto sui paradossi e sulle contraddizioni di uno scrittore che ancora oggi non ha perduto nulla del suo carattere scandaloso. L'opera è seguita dalle ""Sentenze filosofiche a uso dei giovani"""", pubblicate precedentemente, nel 1894."" -
Le mani di Persefone
Due anziani coniugi calabresi, emigrati a Berlino, muoiono in un incidente stradale alle porte di Taranto, di ritorno da un viaggio a Locri. Nell'auto vengono ritrovati reperti archeologici di cui si ignorano l'origine, il valore e l'autenticità. Viene aperta un'inchiesta. La figlia dei due anziani, archeologa e docente all'Università di Berlino, giunge a Taranto per il riconoscimento dei corpi e - attraverso un susseguirsi di colpi di scena scopre particolari a lei ignoti sul suo passato e su quello dei suoi genitori. Intanto, la magistratura assegna a un archeologo della Soprintendenza di Taranto l'incarico di effettuare una perizia sui reperti: le analisi eseguite rivelano che si tratta delle mani della ""Persefone in trono"""", esposta al Pergamon Museum di Berlino. Pezzi di inestimabile valore, di cui la comunità scientifica ignorava l'esistenza ma sulle cui tracce da tempo ci sono gli adepti di una setta esoterica. Fra intrighi, storie d'amore e goffi personaggi, a fornire la chiave del mistero sarà una figura che viene dal passato."" -
Bramosia. Canti bisestili
Bramosia è una raccolta poetica che celebra la femminilità e la libera sensualità pagana, il piacere della corporeità e dell'erotismo contro i vincoli imposti dal perbenismo e dalla morale più ipocrita. I componimenti sono organizzati in cicli, all'interno di una rigorosa costruzione architettonica e simbolica, che ricorda il gioco bidimensionale delle grafiche di Escher. Fondamentali simboli alla base di quest'opera sono gli archetipi di Eros e Thanatos, su cui si collocano riflessi di universi astrologici, antropologici (mito e rituale), storici, culturali, memoriali, poetici e metafisici. Ogni poesia crea un mondo unico, una dimensione intima, religiosa e laica al tempo stesso. -
I colori della notte
Una raccolta di racconti dalle atmosfere oniriche, che aprono squarci di surreale in contesti quotidiani: dai silenziosi messaggi contenuti in un libro alle immagini che ci fanno visita in sogno, le storie raccontate mettono al centro incontri o esperienze che rimandano al senso del destino, al legame tra futuro e passato, al confine (più fluido e rarefatto di quanto pensiamo) tra la vita reale che ciascuno di noi vive e le infinite altre esistenze possibili in cui siamo transitati o transiteremo senza averne memoria. Fra chi ha il compito di scrivere un racconto destinato a un uomo sconosciuto, che lo leggerà a distanza di anni, e chi incontra in sogno un suo alter ego con un messaggio da comunicare, questi racconti mettono in contatto con una dimensione altra del sé, in cui vive una parte di noi dimenticata. -
Vittorio Bodini fra Sud ed Europa. (1914-2014). Atti del Convegno internazionale di studi (Lecce, Bari, 3-4, 9 dicembre 2014)
Il presente volume raccoglie gli Atti del Convegno Internazionale di Studi ""Vittorio Bodini fra Sud ed Europa"""", tenutosi a dicembre 2014 fra Lecce e Bari, in occasione del centenario della nascita del più importante scrittore pugliese del Novecento. Dalla produzione poetica a quella narrativa, dalla prosa di viaggio agli scritti critici e saggistici, dalla fondazione della rivista «L'esperienza poetica» all'attività di ispanista, il convegno - cui hanno partecipato intellettuali e studiosi provenienti da varie università italiane e straniere - ha inteso fare il punto sui multiformi aspetti dell'opera bodiniana nel suo complesso, con l'obiettivo di reinserire l'autore in quel canone letterario del Novecento da cui è stato inopinatamente estromesso. Lontano dai cliché del localismo, il Sud raccontato da Vittorio Bodini intreccia mito e bellezza, passione civile e amore per una terra maledetta e benedetta allo stesso tempo, osservata in una visione mediterranea in cui s'incontrano i tanti Sud del mondo."" -
I quaderni dell'orsa. Vol. 15: Quindici scrittori per i dieci anni della libreria Orsa Minore
Quaderni dell'Orsa giunge con questo numero alla sua quattordicesima uscita. Si tratta di una rivista che propone contenuti legati al territorio in una ampia gamma di argomenti ed espressioni. Ogni numero ha un centro tematico. -
Approdo a... Gallipoli
"Immagino quanto sia facile sublimare quest'isola per chi ci è nato o ci ha vissuto molto tempo e poi se n'è dovuto andare. Immagino come nei sogni di chi ne sente la mancanza la sua forma quasi tonda diventi una sfera morbida di fantasie oniriche: i pescatori, le nasse, le donne col fazzoletto, il rumore dei motori delle lampare che è come musica, le stelle che si stagliano violentemente contro il nero della notte, le scale strette per raggiungere l'interno della propria casa, il vaso sul balcone, i panni stesi, la pelle frastagliata degli anziani, le parole.""""" -
Approdo a... Otranto
"Ogni volta che ero sicura di aver trovato le informazioni giuste e sufficienti per raccontare qualcosa, mi rendevo conto che si trattava solo della punta dell'iceberg. Questa terra è profonda, così come profondi sono i perché delle sue immagini che fanno avidi gli occhi. È impossibile rinunciare a scoprirla.""""" -
Approdo a... Santa Maria di Leuca
"Leuca ha fin da principio ondeggiato tra sentimento e ragione, tra verità e leggende, tra sacro e profano. Questo luogo è una barca, persa tra due mari che la fanno oscillare da una parte all'altra, abbandonata alle onde che le sbattono contro e la cullano.""""" -
Lu Nanni orcu e altri racconti salentini
Una raccolta che offre un assaggio della tradizione novellistica salentina, restituendo le atmosfere di un tempo passato, quando in mancanza di libri o di altri svaghi a divertire i più piccoli erano le storie raccontate dai nonni, storie comiche e magiche. Il racconto Lu Nanni Orcu, il primo del volume, trasporta il lettore nel mondo crudele ma anche incantato degli orchi. Seguono poi gli altri racconti, la maggior parte dei quali si possono classificare come ""culacchi"""", vale a dire racconti satirici salentini, a volte di spirito anticlericale, che hanno origine nella notte dei tempi e tratteggiano storie popolari, ricordando gli episodi dell'Aretino, del Rabelais o del Bandelle In appendice alcune storie di papa Galeazzo, un prete burlone, finto tonto, goffo e ribelle alle regole, un personaggio che ne combina di tutti i colori ed è il simbolo della tradizione comica salentina, con il suo gusto di irridere qualsiasi dogma e autorità costituita."" -
Itamar K.
Itamar Koler è un giovane violinista, cresciuto a Gerusalemme, che aspira a diventare regista cinematografico. Dopo un soggiorno negli USA, è rientrato da qualche tempo in patria e si è stabilito a Ramat Gan. Qui dedica tutte le sue energie alla ricerca di un produttore per il suo primo film, del quale ha scritto la sceneggiatura e in cui crede fermamente. Si tratta della storia di un cantante d'opera israeliano, morto anni prima, e da lui conosciuto di persona, Shaul Melamed, figura carismatica e fuori dai consueti schemi cari agli intellettuali israeliani. Shaul riteneva, infatti, che lo Stato di Israele, di fronte ai continui attacchi palestinesi, avesse tutto il diritto e il dovere di difendersi. Ma è proprio questa posizione politicamente scorretta a far storcere il naso a chi dovrebbe finanziare l'opera. Nella ricerca di un finanziatore, Itamar ritrova le contraddizioni e le fragilità dell'ambiente culturale israeliano in cui navigano a vista personaggi dalla dubbia professionalità ed esilaranti artisti pronti a tutto, ciascuno con la propria personalissima visione del destino della Terra promessa. Itamar K. è la critica acuta e ironica di un mondo culturale contraddittorio, compiuta dall'autore più improbabile. -
Anime al buio
Tommaso sta per laurearsi in psicologia con una tesi sui disturbi dell'alimentazione. È un bel ragazzo, colto, ambizioso e con il sogno di realizzarsi nella professione senza esser costretto a chiedere l'aiuto di nessuno. Soprattutto, Tommaso non vuole l'aiuto di suo padre - noto chirurgo e imprenditore, titolare di quattro cliniche -, con il quale ha un rapporto competitivo e conflittuale, che lo spingerà a cercare la propria strada lontano dalla famiglia. Oltre alle ambizioni professionali, nella vita di Tommaso c'è anche l'amore, quello con Martina: la loro è una passione travolgente, ma la giovane ha alle spalle un vissuto complesso e terribili segreti da nascondere. Segreti in grado di far sprofondare lei stessa e Tommaso nell'oscurità più nera, spingendo le loro anime in un buio profondo. -
La teoria del vuoto
Rocco Sorrentino è un giovane medico, di origine meridionale ma pavese d'adozione, uno che ha il vizio di non farsi gli affari propri. Tra il lavoro duro ma ben pagato e le donne, la sua vita potrebbe scorrere senza intoppi, se non fosse che a scombinare gli equilibri ci si mette la passione per la fisica e una sorta di ossessione per la teoria del vuoto che racchiude la materia, una materia che - Rocco ne è convinto - è essa stessa impalpabile, una specie di finzione. Proprio la passione per la fisica sarà la bussola che guiderà il medico nell'indagine sui retroscena di un omicidio, attraverso un percorso che lo porterà a fare i conti con gli orrori di Auschwitz e gli esperimenti di Kipp, volti a produrre idrogeno a partire dall'acido solforico. -
Un poco di grazia e altri racconti
In un giorno come tanti può capitare di incontrare il proprio amico immaginario e scoprire che nel frattempo è diventato un collezionista di baci mai dati. In un vecchio cinema di provincia può capitare che l'ultimo proiezionista e la cassiera siano i protagonisti inconsapevoli di una resistenza che genera momentanei stati di grazia necessari agli spettatori per ritrovare la propria ragion d'essere. Forse Tigerman non è soltanto l'eroe mascherato dei cartoni animati e nasconde la sua identità di padre e visionario che non riesce a smettere di fumare e cerca di non deludere le proprie figlie. Persino Vivian Maier- la fotografa bambinaia che ha ritratto l'America degli anni Cinquanta passando inosservata fino al giorno in cui, in un'asta di quartiere, i suoi rullini mai sviluppati sono stati rinvenuti in una vecchia valigia - si aggira nelle pagine che compongono Un poco di grazia. Queste storie firmate da Luisa Ruggio sono favole per adulti, luoghi - illustrati da Chiara Chiego - dove si intrecciano destini sfiorati da qualcosa che non ha nome e che non sappiamo spiegare, ma che somiglia tanto a un inatteso senso di umana solidarietà e bellezza. Personaggi raccontati nei momenti decisivi delle loro vite, al bivio, incantati da uno splendore che può salvare o distruggere. -
La donna del falco
Francesca, una ragazza di vent'anni, sta trascorrendo le vacanze sul litorale barese, quando una telefonata la informa che la sua bisnonna, Caterina, la donna che l'ha cresciuta come una figlia, sta morendo. Francesca si precipita all'ospedale in cui Caterina è ricoverata e il suo diventa un viaggio indietro nel tempo, fra i ricordi di una fanciullezza passata ad ascoltare storie seduta sulle ginocchia della bisnonna. Ora che Caterina sta morendo, Francesca si chiede chi sia davvero quella donna, vorrebbe sapere perché è stata allevata da lei e quale segreto si nasconde nella storia della sua famiglia. È un segreto che Filippo - figlio di Caterina e nonno di Francesca, combattente nella guerra civile spagnola del '36, nel periodo di massima ascesa del franchismo - ignora. Un segreto che avrebbe sconvolto la vita di Filippo, ma che Caterina ha preferito tenere per sé. In un continuo alternarsi di piani temporali, ""La donna del falco"""" offre un ritratto dell'Italia della prima guerra mondiale e del dopoguerra, delle generazioni che hanno combattuto e di quelle che sono nate nel mezzo.""