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I racconti di Alfredo. Frammenti di vita in quarantena
Questo libro raccoglie bozzetti di vita quotidiana ai tempi della quarantena. La convivenza forzata, il confinamento, le paure, il bisogno di confrontarsi con se stessi e con gli altri sono i temi più ricorrenti. Con sguardo distaccato e ironico, l'autore entra nei racconti, si insinua tra i personaggi, intreccia storie tra loro autonome, ma tutte interconnesse, come interconnesse sono le vite reali. -
Lungo il peribolo
“Nei versi della raccolta c’è tutta l’autrice con la sua cifra espressiva, con i suoi stilemi, con l’originale svariare dei piani metaforici e analogici e, infine, con l’insorgere spiazzante delle emozioni nella loro intatta purezza. Nulla di scontato e di prevedibile nella voce autentica di Marisa Pelle. Nel suono delle parole, infatti, aleggia sempre una stupefazione incantata, che rende fresca, redimendola, ogni immagine. I testi sono ciascuno un pieno dell’anima, che dimora nelle sillabe esposte alla luce mediterranea della bella Messina, presente alla fine di ogni lirica. Tutti i testi sono un crogiolo di domande silenziose, che profuma di radici e di solitudine, sono luogo vergine, dove metamorfiche presenze ascoltano l’assolutamente umano, celato nelle magiche iridescenze della perennità del mondo. Lungo il peribolo tratteggiato dalla poeta avvertiamo il bisogno di stemperare le aporie del pensiero, inchinandoci alla natura duplice della vita: il suo risucchio nelle risacche del dolore e dell’abbacinamento senza colori e il suo respiro arioso, che non vuole spegnere il brillìo di una provvida lanterna interiore. La vertigine dei piccoli, quasi inavvertiti passaggi si dispiega in partitura musicale, in luce di poesia, che accoglie ogni rifrazione del mondo: “arginare / l’intraducibile silenzio / e la materia inerte s’avviva / in densità fisica poesia […].” (Dalla Prefazione di Merys Rizzo) -
Erede perplesso
"Erede perplesso"""" è una silloge di racconti collegati tra loro da una vaga continuità tematica; il lettore segue lo scrittore nel tentativo di ricercare se stesso in seno alla società, e nello stupore, o se si vuole nell'incertezza del nostro esistere nell'universo. Vassilis Ioakim sa tessere le sue teorie collocandole in un ambiente realistico; in esse signoreggia la presenza del narratore, il quale, alla fine, s'identifica con l'eroe che vive le situazioni in modo da cancellare ogni confine netto che separi l'onirico dal concreto, la fiaba dalla realtà. La frase concisa, il ricorso misurato alle descrizioni d'ambiente, i toni narrativi sommessi e il soffuso piglio umoristico sono le peculiarità specifiche dell'autore." -
L' ultima lezione del professor Lambert
Il professor Lambert, noto professore di latino presso il locale liceo classico, viene trovato riverso sulla cattedra, morto. Un infarto? Un ictus? L'intervento del commissario Santoro e dell'ispettore Lo Palco smentisce l'evidenza e i due investigatori chiariscono il drammatico evento. Il professor Lambert è stato ucciso! Inizia, in tal modo, un'ennesima indagine che vede impegnato l'astuto commissario. Sono piccoli indizi apparentemente trascurabili che indicano ai due investigatori la strada da percorrere per la soluzione del caso, mentre strani personaggi si muovono in un ambiente falso e torbido dove è difficile districarsi tra omertà, malevolenze, inganni, ricatti, tradimenti, dove perfino i vecchi palazzi seicenteschi e le pretenziose chiese traboccanti di barocco sembrano nascondere e quasi proteggere trame e agguati. Nonostante tutte le difficoltà, anche questa volta il commissario Santoro assicurerà alla giustizia il colpevole dell'omicidio Lambert. -
Tavolozza. Ut pictura poesis
La poesia come pittura. La pittura come poesia. È questo il significato più nascosto e intensamente lirico che attraversa l'intera silloge. Sono versi di una poesia libera, spontanea, colta, cesellata di immagini pittoresche, di suggestioni, di risonanze, di citazioni. Le esperienze più intime, la forza del pensiero tra immanente ed eterno, le emozioni rintracciate sul filo della memoria, ferita aperta sanguinante, la percezione della realtà, nei suoi toni spenti e insieme luminosi, si fondono con le voci eterne del mito, con le sue figure più rappresentative di arte e umanità. Il mito, la cultura danno il senso della perpetuità esistenziale e lo snodarsi dei versi, nella loro misura variabile, sembra adeguarsi all'andamento della stessa esistenza. L'attenzione quasi cronachistica a personaggi e a luoghi pone l'accento sullo sfiorire e il decomporsi della vita, sul mistero delle cose, tra contingente e assoluto. -
Via delle Bombarde
Nella Lecce delle case di calce e dello scirocco che s'infiltra nei vicoli pieni di chiacchiere fra comari e profumo di caffè, vìa delle Bombarde è un angolo di mondo scandito da una quotidianità semplice. Pragmatiche come donna Eufemia o sognatrici come la signora Mariannina, le donne vedono nel matrimonio l'evento cruciale della propria vita, coronamento di un sogno d'amore o piuttosto mezzo di scalata sociale. Qualcuna cerca il buon partito e pensa che ""i soldi sono come l'acqua"""", qualcun'altra ascolta favole davanti al braciere e si riempie la testa di romanticherie per sopravvivere ai quotidiani soprusi di una vita avara d'amore. Dalla guerra allo sbarco sulla luna, passando per la morte di Kennedy, in questa Lecce """"bella addormentata"""" la storia e i grandi eventi del secondo Novecento sono solo un riflesso, l'eco di un altro mondo che arriva da una lettera o dalla tv accesa."" -
7 pagine bianche
Lui, un uomo potente e in vista. Lei, una che ha imparato a sopravvivere vendendo il proprio corpo. In una stanza affacciata sulla malinconica bellezza della città, il sesso diventa il varco per accedere a una dimensione profonda dell'anima. Interamente strutturato come un dialogo a due voci, questo romanzo compone un mosaico di riflessioni che attraversano filosofia, religione e letteratura per dar voce alla segreta tensione che da sempre ci spinge a scavare nell'abisso oscuro di noi stessi e ad andare oltre la superficie delle cose. -
Il silenzio dell'amore. Testo albanese a fronte
"Le poesie di Malsore Llapashtica abitano un mondo che vive di chiaroscuri e di silenzi appena rotti da un sussurro, in una zona di confine impalpabile come lo sono i cancelli del sogno. Le parole si compongono con eleganza, simili a una silhouette che emerge dal buio o lascia il riflesso di sé in uno specchio di cristallo. Sono parole d'argento fuso, magia liquida che percorre la pelle, la sfiora, la accarezza con un brivido. I versi della poetessa kosovara danzano al ritmo dell'inquietudine e dell'inganno, della nostalgia più dolce e dell'amore più folle per catturare il lettore in un'atmosfera lunare che si nutre del fascino del non detto, tutto da decifrare"""". Prefazione di Fatime Kulli." -
Lucrezia, i tuoi sogni
Lucrezia Malpigli, una giovane bellissima, cresciuta tra Lucca e Ferrara, circondata dai piaceri del lusso e della raffinatezza, viene data in sposa a un uomo del quale non è innamorata: Lelio Buonvisi. Presto però lo tradisce con un uomo che conosce fin dall'infanzia, Massimiliano Arnolfini, suo coetaneo e troppo meno nobile di Lelio. I due amanti sono legati da una passione indomabile che li indurrà all'assassinio di Lelio. Il processo contro Lucrezia, Arnolfini e i sicari, con grande spreco di interrogatori, torture e delazioni, porterà Lucrezia in convento, dove rimarrà fino alla morte. Con mano sicura, Silvana Bedodi ci guida nei meandri di un'anima lacerata non dal dubbio (non c'è mai in Lucrezia pentimento) ma dalla rabbia di avere perduto la vita in nome del decoro (il denaro) e delle norme coercitive di una società ipocrita. -
La terra di Punt. Viaggio nell'Etiopia storica
Ponte tra il Mediterraneo, l'Egitto, la Penisola Arabica e l'India, l'Etiopia storica è il luogo dell'incanto e della suggestione, della sacralità e del mito. Dalle cascate del Nilo Azzurro alle chiese del lago Tana (che ricordano i mandala tibetani), dalle cascate di Tis Isat alla favolosa terra di Punt (citata nella Bibbia, ma ancora oggi non localizzata con precisione), attraversare questo territorio significa lasciarsi catturare in un mosaico straordinariamente ricco di etnie, culture, religioni e scorci naturalistici unici al mondo. Alessandro Pellegatta traccia l'itinerario di un viaggio che da sempre affascina archeologici, studiosi e semplici viaggiatori alla ricerca di quell'altrove meraviglioso e mitico dove la mappa delle geografie reali si sovrappone alle terre perdute che animano il nostro immaginario collettivo. -
Walhalla
Walhalla: magia metafisica e poesia in un ""Al di là"""" che è un """"Al di qua"""" mitologico nordico. Pentalogia dei romanzi metafisici di Cesare Baldoni dopo """"Il viaggio dell'Io - oltre la vita"""", """"La valle dell'Infinito"""", """"Giudizio Universale"""" e """"La Foresta dell'Io"""".Un viaggio sfida fra il Bene e il Male. C'è in gioco l'Anima, cioè il segreto di sopravvivenza di ogni uomo. Scritti di Carlo Bo sulle maggiori opere dell'autore."" -
Da questa parte della morte
Anna, una ragazza di origini marocchine, un giorno scappa di casa per sottrarsi al controllo di un padre violento e al matrimonio con un uomo musulmano. Nel tentativo di farsi una nuova vita, trova lavoro in un bar, dove deve fare i conti con le avances del proprietario, subdolo e viscido. Ma Anna non è una sprovveduta, al contrario è sensuale e consapevole della sua bellezza, che sa usare per ottenere ciò che vuole. L'incontro con Antonio, fotografo fascinoso e amante della bella vita, segnerà per la ragazza l'esplodere delle passioni e l'entrata in un mondo fatto di feste private, concorsi di bellezza e servizi fotografici. Finché un evento inaspettato la riporterà a casa, dalla sua famiglia. -
The vanishing twin
Ricordi, incubi dell'infanzia, metafore prese di peso dalla medicina, il dramma e l'assurdità della migrazione, questi gli ingredienti di una raccolta poetica che si nutre di semplicità e dello straordinario mistero del quotidiano. Nei versi di ""The vanishing twin"""", che Dedja un po' autotraduce, un po' scrive direttamente in italiano, tutto diventa ironico e grottesco, in un'atmosfera da cui traspare lo straniamento dell'autore, alle prese con il tentativo di comunicare in una lingua non completamente sua. Come nella sindrome del gemello """"evanescente"""" che dà il titolo al libro, quando uno dei feti muore e viene assorbito dall'altro che continua a vivere (e nascere) normalmente, così la Patria, la vera Patria del poeta muore lentamente assorbendosi nella sua anima e lasciando spazio a una lingua nuova. Prefazione di Gabriella Montanari."" -
La cosa doppia
La profondità del mare e della terra è un universo sotterraneo e silenzioso, nutrito da un buio denso come quello del male: da qui, in una mattina apparentemente uguale a mille altre, emerge il corpo di una Sirena bambina, dai capelli lunghi come alghe filanti. L'orrore portato a riva dalle onde è però solo un tassello di un mosaico più complesso, in cui si mescolano voci e immagini che gettano ombre sulla calda bellezza di una Puglia vibrante di colori accesi dal sole. Così, quella che per il commissario spagnolo Baltasar Salinas e per Elena Aliota doveva essere una vacanza, si trasformerà in una discesa in quei labirinti del male dove le vittime sono le creature più innocenti. -
La memoria e il perdono. La Bosnia ed Erzegovina tra verità e riconciliazione
"La Bosnia ed Erzegovina era, in piccolo, una sintesi della Federazione Jugoslava. Crocevia di culture e religioni, linea di demarcazione tra Occidente e Oriente, tra Cristianesimo e Islam, tra Cattolicesimo e Ortodossia, un mosaico di tradizioni che per quasi cinquant'anni ha convissuto pacificamente nell'intento di sviluppare quella terra dove ogni cittadino, ogni jugoslavo, si sentiva eguale e aveva uguali diritti ovunque egli avesse scelto di vivere"""". """"La memoria e il perdono"""" è un racconto storico-sociale, un reportage, quasi il romanzo di un paese, la Bosnia, costruito scavando nella memoria per arrivare al perdono. Un racconto che mette al centro gli uomini, la loro umanità, la loro memoria, la loro vita straziata e la loro resistenza. La resistenza civile, umana, non quella armata, ma quella dello scoprirsi vivi giorno dopo giorno." -
Mani di madre
"Mani di madre"""" si compone di un insieme di 17 frammenti delicati e nostalgici che trovano la loro unità nella figura della madre, raccontata attraverso i ricordi d'infanzia di una donna adulta. Dolce e forte, piena d'amore e capace di grandi sacrifici, quella che fa capolino in queste pagine è una madre idealizzata, quasi una dea che s'identifica con la natura, con la terra rossa del Nord del Messico, con i fiori di mais baciati dal sole, con l'alba, ma anche con il sangue e la distruzione della rivoluzione. Nella leggerezza della prosa poetica, le parole danzano tra la pagine e disegnano la trama di un abbraccio d'amore che accoglie e protegge. Sullo sfondo, i personaggi e gli eventi cruenti delle rivoluzione messicana degli anni Venti del Novecento." -
Le radici della materia: La materia del vivere-Frammenti della materia amorosa. Minimo glossario sentimentale e noematico
Due volumi in cofanetto. -
Delitto al Bistrot du Peintre
Una mattina di maggio, in una città presa d'assalto da una manifestazione sindacale, in un bar della periferia un giovane viene trovato ucciso, pugnalato. I documenti che ha addosso lo fanno identificare con il musicista Gianluca Prosperi, eppure... chi lo conosce giura che Prosperi, germofobico com'è, mai sarebbe entrato in un bar. Ma allora quell'uomo è davvero il musicista oppure no? E quale mistero si nasconde dietro l'arma del delitto, uno stiletto medievale che compare e scompare facendo impaurire il commissario Santoro e l'ispettore Lo Palco? -
Notturno
Si narra che Erik Satie avesse una stanza segreta che fu aperta solo dopo la sua morte: lì custodiva una collezione di ombrelli. È questa la storia che un traduttore tedesco, Jul, usa alla soglia dei quaranta come zattera e rifugio quando si accorge di non avere una famiglia, un futuro, né un vero luogo in cui fare ritorno. Da bambino Jul ha lasciato Stoccarda insieme alla madre, è cresciuto viaggiando in solitaria, attraversando paesi veri o immaginari, alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto. A Firenze, dove continua a sentirsi un senza terra, tenta di dimenticare un passato di cui non ama parlare. Ha ereditato questo silenzio da suo nonno, il Lupo, sopravvissuto alla battaglia di Stalingrado e ad una traversata di quattromila chilometri a piedi in un regno di neve e di segreti. Nottetempo, Jul si diverte a postare un racconto a puntate ispirato ai ""Cinque Notturni"""" di Satie, gli ultimi che il suo compositore preferito scrisse dopo la morte dell'amico Debussy. Poi un giorno, una sconosciuta che dice di chiamarsi Lyda inizia a leggere il suo racconto a puntate e gli scrive da una terra di frontiera che non nomina mai. Inizia così un dialogo intenso, un inverno di favole e un processo di rivelazione. I """"Cinque Notturni"""" di Satie scandiscono la rieducazione sentimentale ed erotica di Jul e Lyda. I due, insieme, rimetteranno in discussione tutto ciò che credevano immutabile, a partire dalla difficoltà di conciliare i mondi immaginari e la realtà claustrofobica della vita quotidiana."" -
Antologia rom
Un documento per conoscere dall'interno la produzione letteraria del popolo rom di Macedonia, la cui cultura è custodita nello scrigno della comunicazione orale, mentre manca quasi del tutto di testi scritti. Ogni autore incluso in una delle tre micro sezioni (poesia e prosa, teatro, letteratura per l'infanzia) che compongono quest'Antologia rom corrisponde a una tappa di un viaggio intrapreso un po' per sfida, per scalfire il muro di quell'abitudine comune a discriminare, ignorare e condannare tutto ciò che non abbiamo alcuna voglia di conoscere. Una sorte, questa, che riguarda tanto la storia quanto la letteratura del popolo rom. Quest'Antologia è quindi un sincero invito a togliersi le scarpe comode e linde e a infilare stivali alti di gomma per seguire il girovagare delle oche tra i vicoli di Shuto Orizari e Topaana (i quartieri dove vivono i rom), nel loro itinerario dal mercato di Shutka fino al cortile dove si riuniscono gli invitati che accerchiano le spose variopinte, tra i riflessi delle bande di suonatori sugli ottoni lucidati, sui carretti sgarrupati trainati da cavalli e muli stanchi, in mezzo ai sacchi enormi di iuta riempiti fino all'orlo con bottiglie di plastica e vetro. E poi nelle discariche a cielo aperto sorvolate da stormi di uccelli inquietanti, dietro le orde di ragazzini che con spavalderia raccontano in tre lingue la loro personale guerra e quella degli altri, avvolti dall'onnipresente suono del violino e dai colori degli abiti tradizionali.