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Nel grembo degli dei. Quando gli uomini parlavano con le divinità
Sono gli uomini ad aver bisogno degli dei o, viceversa, sono le divinità che non possono fare a meno degli esseri mortali per esistere? Da sempre si crede che gli dei abbiano creato gli uomini a loro immagine e somiglianza, ma in realtà sono gli uomini che hanno riversato nelle divinità le loro caratteristiche: ambizione, ipocrisia, vanità, desiderio del potere, proiettando sulle divinità il loro desiderio di onnipotenza e immortalità. Insomma, se gli dei sono ciò che gli uomini vorrebbero essere, i dialoghi tra loro sono dialoghi fra simili. Daniele Coppa, con quattro racconti laici, ripercorre i tempi in cui era frequente che uomini e donne comunicassero direttamente con gli dei e così ci riporta a Troja con Elena e Afrodite, a Tebe con il faraone Amenofi IV e Amon Ra, nella Prato del '300 con un mercante senza scrupoli e il Diavolo e, infi ne, tra le peripezie di Cristo sulla terra. -
... come i due fratelli
Questa è la storia di due ragazzi, Tony e Francesco che, fin da piccoli, hanno condiviso sempre tutto. Dall'infanzia trascorsa nell'istituto dei Salesiani fino alla passione per il calcio che ha rappresentato, per loro, la vera molla per il riscatto. Soprattutto per Tony, orfano di entrambi i genitori che, dopo tante sofferenze e sacrifici, arriva a diventare un calciatore di talento mondiale. Grazie ai suoi successi sportivi riuscirà ad aiutare i più bisognosi approfittando anche dell'aiuto dei padri salesiani che si erano presi cura di lui da piccolo. Questa è anche una storia di amore, perché Tony e Francesco incontrano le rispettive fidanzate, e poi mogli, riuscendo a costruire quella famiglia che a loro era mancata. -
Ianisca
Ianisca, ragazza di vent'anni di rara sensibilità e, forse, dalle troppe aspettative, si trova nel pieno di una crisi esistenziale e amorosa; la sua relazione con Mario ha perduto ogni slancio e si trascina da troppo tempo, evaporata in una routine deludente che la rende molto infelice. Di qui la sofferta decisione di metterci una pietra sopra e lasciarsi tutto alle spalle, con l'aiuto prezioso di Camilla, l'amica del cuore, e di Luca, altra presenza solida e rassicurante nella sua vita. La prima svolta avviene con l'incarico in un laboratorio analisi nella città dove abita, Bologna, ma sarà il fortunato incontro con l'anziana Ines, adorabile signora d'altri tempi, e una vacanza al sole di Formentera a riaccendere in lei un entusiasmo che sembrava perduto, anche riguardo all'amore. Tutto risolto, dunque? Neppure per sogno! La vicenda è appena entrata nel vivo e in un crescendo di colpi di scena la quarantenne Ianisca avrà modo di testimoniarci come le cose semplici nella sua vita non siano mai state contemplate. -
Fervore
Giulia Coppa attraverso i suoi sei racconti ci introduce in mondi fantastici, ma anche reali, con personaggi fortemente caratterizzati, spietati in un certo qual modo, che sembrano incarnazioni ed epigoni sorti dal lato oscuro dell'agire umano... oppure aperte manifestazioni dell'incontro tra l'io che vorremmo essere e l'immaginifico tocco della morte. -
Eteroritratto. Vol. 3
Non bastano poche righe per descrivere la complessità di questo romanzo, un'opera che ha impiegato anni a venire alla luce, depredando l'autore del suo intimo più profondo. Al lettore che vorrà cimentarsi nella lettura di Eteroritratto, parrà di addentrarsi nella fitta vegetazione di una foresta, muoversi di ramo in ramo, passare per le cime frondose da un racconto a un altro, lo sguardo che spazia nel vasto orizzonte, cogliendo, grazie alla raffinata capacità descrittiva della mutevole voce narrante, i più minuziosi particolari della realtà che lo avvolge. Giovanni, Marco e Giulia, Diki, Quarantacinque, il vampiro icneumone, una moneta da 5 euro e tutti gli altri personaggi che popolano l'immaginario dell'autore entrano prepotentemente nel nostro immaginario, spalancando il nostro sguardo sugli abissi dell'anima, ove ricordi, promesse, rimorsi, sogni e impedimenti giacciono insieme. -
I seguaci delle tenebre
Robert Connor ha diciotto anni e da bravo fratello maggiore quando i suoi genitori sono fuori deve badare al suo fratellino Ryan. Ma con la sua banda di amici gira spesso per le strade di Crows Valley, Ohio, si diverte ad Elm Park e va ad assistere a vari concerti, visto che la musica e il canto in particolar modo sono le sue grandi passioni. Una notte, rientrato a casa dopo una nottata passata fuori, si addormenta come al solito, ma è costretto presto a svegliarsi perché un improvviso incendio sembra avvolgere tutto. Eppure gli altri, i nonni e suo fratello, sembrano tranquilli e beati. Al risveglio, dopo aver perso conoscenza, Robert trova una situazione ancora più assurda. Sembrano essersi tutti volatilizzati. Robert corre fuori ma il panorama intorno non è rassicurante. Non c'è nessuno a cui chiedere aiuto, i lampioni funzionano a malapena. È solo un brutto incubo o l'inizio di qualcosa che supererà ogni immaginazione? -
Il risveglio di un indaco
Ci sono momenti nella vita di tutti noi in cui le domande di carattere spirituale occupano più spazio nella nostra mente e nel cuore, sono avvertite come impellenti e devono trovare uno sbocco. Il risveglio non è tuttavia un evento isolato, improvviso, un colpo di fulmine, come in amore. È un processo, una fioritura continua, una costante ricerca. In questo testo dotato di spunti e di riferimenti ai testi sacri, l'autore descrive il suo percorso di avvicinamento a una spiritualità diversa da quella legata ai dogmi di fede e all'osservanza dei precetti della Chiesa cattolica. Il bisogno di sperimentare, di vivere in prima persona alcune esperienze e di costruirsi da sé un puzzle per il miglioramento rendono la spiritualità un qualcosa di più complesso e affascinante. ""Il risveglio di un indaco"""" è la testimonianza a cuore aperto di un uomo che non senza difficoltà ha intrapreso un percorso di vita nuovo, cercando di liberarsi dalle inquietudini e dai tormenti e di raggiungere un livello di coscienza colmo di amore, compassione e verità."" -
Il vedente non vedente
Florence K. presenta la storia di immigrazione di Sahle, immigrato eritreo. La narrazione ci porta a scoprire la realtà complessa dell'e-migrazione. Si svela la descrizione genuina e disincantata con bozzetti di realismo tragicomico che mostrano una qualità di vita che trae la propria forza da un abile uso equivoco di parole e di situazioni. L'autore non si ferma al puro racconto, ma chiede al lettore di condividere la storia di Sahle. Questo rende la narrazione aperta, attuale, interattiva, adattabile, con le dovute differenze ad ogni sin-gola esperienza di vita, di ogni lettore che è aiutato a vedere al di là del proprio vissuto. Gioie e dolori di una storia di immigrazione è la storia che l'autore propone di condividere. -
Occhio della giungla
"Florence K. ci fa capire quanto possiamo essere superficiali nei rapporti umani con persone che lottano per la propria dignità e per il diritto all'autonomia. Un passato difficile e il coraggio di cambiare completamente il proprio ambiente familiare, abitudini e lingua madre, mettersi a studiare o a lavorare, cercare una casa è difficile e comporta dei rischi gravi e inattesi. Tutti viviamo in """"giungle"""" e la sopravvivenza non sempre dipende da noi stessi. Riconoscere i """"predatori"""" cioè quelli che Dante riteneva tra i peggiori peccatori ovvero chi approfittava della sincera amicizia per i propri fini è ancora più difficile per chi è stato costretto ad abbandonare la propria terra per emigrare. A tutto questo si aggiunge il processo mentale responsabile dei tanti pregiudizi cioè una sorta di """"economia cognitiva"""": è più facile stereotipare una persona che ascoltarla per capirla. Chi ritiene di sapere chi siamo, cosa desideriamo, perché soffriamo solo guardando come siamo fatti o vestiti fa tra le peggiori """"economie cognitive"""" ed è """"ricco"""" di pericolosi """"stereotipi"""". Limitare una possibilità di dialogo all'epidermica curiosità sull'accento o sulla geografia di provenienza è cosa diffusa e crea conseguenze. Nessuno, secondo me, ha un merito per essere nato da una parte o l'altra: è solo un dono o una sofferenza che delimita le possibilità. Solo il contatto reale e il confrontarsi con dialoghi e occasioni di incontro ripetute possono farci conoscere e riconoscere come esseri umani e anche questo libro è utile!"""" (Marco Ferraro, scrittore)" -
Umani o disumani. La casa di Aurora
Florence K. racconta la storia di Anna Rose haitiana che vive in Italia ma in realtà è Spagnola di origine paterne. Del suo vissuto e suo matrimonio in Italia, ne escono due culture: ciò che è valore base come condivisione umana, e ciò che ha per valore base il denaro. La famiglia allargata ad Haiti è organizzata su basi umani mentre il mondo della famiglia europea si organizza sui canoni di ruoli e di rispetto delle regole morali e sociali. Ne deriva che, l'individuo nella società si trasferisce in modo illusorio negli altri creandosi delle ""icone"""", i nostri specchi, ed è il motivo del vuoto nelle aspettative. C'è una tensione continua tra la società e l'individuo che lotta per conseguire una propria identità ed un posto nel gruppo già realizzato, perciò, ha bisogno di valori e di esperienze."" -
L' ultima luna di dicembre
"E poi lì a discutere dei farò, dei farai, in un mondo dissimile eppure uguale a se stesso da troppe generazioni. Sono abituato a vedere l'ultima luna di dicembre, il suo pallore, i suoi raggi irreali che sembrano procurare l'ultimo anelito di vita del satellite. Ma il suo è un arrivederci, perché sorgerà una nuova luna con il nuovo anno. È questo un po' il sunto del romanzo, morire per poi rinascere, in un conflitto interno all'anima, un conflitto che non lascia tregua e spazio, e in un'unica dimensione abbraccia quello che è corporeo ed effimero e quello che è dell'anima ed eterno"""". Ritorna Massimiliano Ferrante. In quest'opera riflette sul potere della scrittura: la banalità del vivere, la mediocrità imperante e, insieme, l'emergere, il sorgere di una luce capace di rompere le catene che inchiodano a terra. Immagine di una epifania illuminante che travolge l'ordinarietà del quotidiano è il genio letterario di Jane Austen, la cui poetica viene qui puntualmente analizzata sin dalle sue origini. In un intreccio, romanzo e saggio delineano i profili di un genere nuovo e necessario in cui lettore si ritrova parte attiva, immerso in riflessioni profonde, involandosi in orbite ancora inesplorate." -
Per amore o per forza
Gabriele ripensa ai suoi amici guardando una foto di quando erano tutti in vacanza. Gianluca, Luigi, Alex, e altri ancora. Tutti loro hanno lasciato un segno indelebile nella sua vita, un'impronta che lo accompagna giorno dopo giorno, anche ora mentre è un promotore finanziario di successo ma nasconde dentro di sé una serie di turbamenti e di ansie, eredità di un passato difficile. Anche Gianluca non se la passa così bene. La musica è il suo rifugio, l'amore per i bei ragazzi la sua passione, ma una vita così quanto può durare senza scontrarsi con sogni e desideri più alti? Luigi è invece amante anche delle belle donne ma la sua vita lavoro-ospedale-lavoro non riserva mai delle sorprese, e alla lunga la noia può essere un nemico insidioso. Alex infine si dedica anima e corpo allo studio, alla politica, all'attività sindacale. Un uomo di testa e di azione che rischia però di non accorgersi di dove vada a finire il proprio io. Il romanzo di Nina Gagliardi racconta in modo intenso le solitudini, le passioni tormentate, l'entusiasmo e le delusioni di quattro uomini le cui anime non trovano pace, perché colme di sentimenti e di emozioni che sono ostaggio del passato o di un futuro incerto. Eppure uno spiraglio verso la felicità c'è sempre, basta coglierlo nell'attimo in cui si presenta... -
L' essenza della mia vita
Un marito, due figli, un lavoro. Una vita normale, come tante, fatta di casa e lavoro, lavoro e casa e di tanti sacrifici. Ma un giorno, un pomeriggio... in cinque minuti... improvvisamente tutto cambia... Un susseguirsi di eventi dolorosi... la drammatica e improvvisa scomparsa dell'amato padre e poi del marito suo compagno di vita. Il suo mondo in frantumi la costringe a rimettere insieme i pezzi della propria vita come in un puzzle... -
La miglior parola. Cose di famiglia
Il club delle vagine tristi: un nome nato per scherzo dall'incontro di quattro amiche adolescenti si trasforma in qualcosa di diverso vent'anni più tardi, quando si rincontrano. Quattro strade divise, quattro ragazze che si separano per ritrovarsi adulte, sopraffatte dalle proprie vite, sullo sfondo di una Barcellona assolata e bellissima. Pressione sociale e stress da prestazione; l'amore per l'uomo sbagliato e la violenza sulle donne; il sacrificio dei propri ideali per la famiglia e il tradimento; le scelte sbagliate e la malattia - storie che abbiamo imparato a considerare ""normalità"""" -, sono i temi di questo romanzo tragicomico che risolve il desiderio di riscatto attraverso l'amicizia femminile, uno strumento di infinita potenza e altrettanta bellezza. Un romanzo che racconta le donne al mondo."" -
Il Siceliota
Sicilia V sec. a.C. Alle falde della grande madre Aitna si dipana il percorso esistenziale del giovane Diomedes di Katane in un quadro storico intricato e violento che vede la contrapposizione tra le póleis di origine Dorica e quelle di dinastia Ionica, tra tirannide e democrazia e tra Elleni e Siculi. Il protagonista sarà chiamato a districarsi tra i doveri di fedeltà e appartenenza che lo legano alla sua città e al suo popolo, e la forza dei sentimenti che nutre verso gli amici e gli affetti più cari. In questa complicata ricerca di una soluzione capace di superare le differenze etniche e sociali che attraversano la Sicilia e le genti che la abitano, Diomedes percepisce che l'unico elemento unificante è la stessa terra in cui tutti risiedono, rappresentata plasticamente dall'Etna. Solo lei sarà in grado di unire il destino delle moltitudini che vivono e vivranno alle sue pendici. -
Senza lavoro? Cambiamento tecnologico e nuove sfide per la società
La nuova rivoluzione tecnologica distruggerà inesorabilmente lavoro e dovremo abituarci a una società sempre più povera di occasioni occupazionali? Rifuggendo da previsioni apocalittiche così come da quelle ingenuamente ottimistiche, la Lezione offre alcune riflessioni su questa domanda che torna costantemente sui media e nel dibattito pubblico, politico e scientifico. Sulla scorta degli insegnamenti del passato, il futuro dipende dalle strategie delle imprese, della politica, e persino dei singoli attori sociali. -
Molecole d'autore in cerca di memoria. Dramma scientifico-civile in due atti
Liberamente tratto da ""Il sistema periodico"""" di Primo Levi, il dramma si ambienta in uno scenario da Fahrenheit 451. In tale mondo senza libri né memoria si affaccia un uomo della strada con dei foglietti non ben decifrabili: con l'aiuto della voce narrante, di suoi amici - Scienza, Tecnologia e Natura - e di due attori a lungo fuori campo, Primo e l'amico Alberto, l'uomo riesce a ricostruire l'episodio del racconto """"Cerio"""". Grazie al ricordo si ricrea così l'identità perduta, ossia la nostra storia. Scienza, Tecnologia e Natura consentono all'uomo senza memoria di appropriarsi di sapere scientifico ed emanciparsi dal suo stato. Il dramma trova la sua catarsi con un passo commovente, ispirato al racconto """"Carbonio"""", che liricamente crea un nesso atemporale fra un atomo di carbonio del fumo di un forno crematorio e il medesimo dimorante nel corpo di qualcuno di noi, parabola poetica di una scienza immersa nella vita e nella storia dell'uomo."" -
L'impresa selvicolturale alla luce del decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34 «Testo unico in materia di foreste e filiere forestali»
Il Testo Unico in materia di foreste e filiere forestali (d.lgs. 34/2018) disegna nuovi equilibri nella gestione del patrimonio forestale nazionale, introducendo principi e regole strumentali a valorizzarne la sua intrinseca multifunzionalità. Per raggiungere questo obiettivo si dà spazio al concetto di gestione forestale sostenibile, alla quale la selvicoltura è chiamata a fornire un fondamentale contributo. Lo studio indaga come una disciplina di settore, orientata a sistemare organicamente molteplici interessi, pubblici e privati, che gravitano intorno al bosco, possa essere strumentale a sostenere la selvicoltura e le sue produzioni, dovendosi ricordare che, da sempre, questa è annoverata dal Codice civile tra le attività dell'impresa agricola. -
Diversamente scienza. Atti del convegno su genere e scienza, organizzato dalla Conferenza nazionale degli organismi di parità e dal CUG dell'Università di Firenze (12 ottobre 2018)
L'opera nasce dal convegno organizzato dal Comitato Unico di Garanzia dell'Università di Firenze e dalla Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università italiane il 12 ottobre 2018. I contributi raccolti nel volume illustrano gli ostacoli che le donne incontrano nella carriera accademica, e, più in particolare, nell'ambito delle STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics). Le questioni affrontate nel volume assumono particolare rilievo se si considera che le donne rappresentano a livello mondiale meno del 30% del personale di ricerca nel mondo e che soltanto il 30% delle studentesse sceglie gli ambiti STEM per la propria formazione universitaria. -
Come un Ministro per la cultura. Giulio Einaudi e le biblioteche nel sistema del libro
Elegante, altero, fascinoso, geniale, litigioso, raffinato, capriccioso, superbo, temerario, non conformista. Giulio Einaudi è un ossimoro. Dall'imponente letteratura che ne ha approfondito la figura emerge come la sintesi di comportamenti divergenti e attitudini contrastanti. Lo stesso ossimoro si traduce nei tratti della sua casa editrice capace di integrare durata e attualità, tradizione e novità, scientificità e militanza. Il libro approfondisce uno degli aspetti meno trattati della straordinaria impresa di Giulio Einaudi a servizio della cultura: la sua attività a favore delle biblioteche pubbliche in Italia negli anni Sessanta, a partire dalla realizzazione della biblioteca civica di Dogliani, dedicata alla figura di suo padre, il Presidente Luigi Einaudi. Attraverso questa vicenda - ricostruita con una particolare attenzione alla storia orale - il libro propone una riflessione sul rapporto tra il modello biblioteconomico e il progetto culturale espresso da Einaudi in quegli stessi anni con un'intensa attività politica a sostegno della pubblica lettura.