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Miti mix. Mille mostri da inventare. Ediz. a spirale. Con Poster
Se ti piacciono i miti e i mostri, magari conosci già l'unicorno e il grifone, pegaso e la fenice o il drago e la chimera... Ma hai mai sentito parlare dell'unifone o del pegace? O del dracorno e della fenimera? Se vuoi scoprire chi sono, apri questo libro e prova tu stesso a combinare e mescolare le più bizzarre creature mitologiche di tutta la terra, dall'antica Grecia all'America, dal Giappone all'Africa, dalla Cina all'Australia e via scorrendo il mappamondo. Come in una scatola magica, troverai 1000 possibili abbinamenti di corna, zanne, ali, code, musi, pinne, proboscidi, zampe, squame, pellicce e nomi fantasiosi... chi più ne combina più si diverte. Un libro per conoscere i miti più antichi, e un gioco senza fine per crearne di nuovi, ideato dalle autrici Good Wives and Warriors. Età di lettura: da 6 anni. -
Alla prova della contemporaneità. Intellettuali e politica dall'Ottocento a oggi. Patavina Libertas
Otto secoli di vita di una grande università in una città relativamente piccola non potevano non creare tra le due entità un rapporto speciale. È la doppia vita dell'Università di Padova e dell'Università in Padova. Testimonianza di un'«offerta» culturale davvero rara: il flusso sanguigno della città, che ne irrorava la cultura e le intelligenze, per secoli, è stato pompato in gran parte dalla sua università. Sovrapporre alla mappa della città di Padova la pianta delle strutture universitarie è il modo più rapido per rendersi conto con un colpo d'occhio del processo di incontro tra città e università, figlio di una storia plurisecolare di compenetrazione ma anche di conflitti e incomprensioni: un rapporto problematico che affiora anche in questo volume dedicato all'età contemporanea. Ma cosa si intende per storia intellettuale e politica di una università? Pensiamo che il ruolo politico di un'università si configuri quando sue importanti figure entrino in sintonia o in conflitto con i grandi avvenimenti politici nazionali e internazionali, trasformando quella stessa università in un fulcro creatore di pensiero o azione politici. In età liberale l'Università di Padova diviene centro generatore di élites politiche di rango nazionale; al tempo stesso, l'Ateneo diviene uno dei fulcri principali dell'irredentismo e in parte del nazionalismo italiani d'anteguerra. Con il primo conflitto mondiale la politica irrompe prepotentemente nella vita universitaria patavina. La «strana neutralità» italiana apre una stagione che inasprisce gli animi fino ad accendere fuochi di guerra civile, e in questo quadro l'ateneo si trasforma in un formidabile epicentro della mobilitazione interventista. Subito dopo, nelle prospettive totalitarie del fascismo, la politicizzazione della cultura investe in pieno l'università, che nel caso padovano diviene contemporaneamente una roccaforte fascista e una sentinella antifascista. Il ruolo politico dell'Università di Padova durante il fascismo ha significato in realtà l'assorbimento della vita universitaria nel progetto politico del regime, come dimostra il terribile silenzio che accompagnò l'espulsione di professori, studenti e tecnici falciati dalle leggi razziali. Di contro il ruolo politico dell'Ateneo, dopo il 25 luglio e soprattutto nel quadro della Resistenza, diviene invece platealmente autonomo, rivelandosi decisivo per le sorti della lotta di liberazione nel Veneto. -
L' Unione Europea e i Balcani: la scommessa dell'allargamento
Tra luglio e settembre 2020 il CeSPI ha ospitato sul suo sito web un forum dedicato al processo di allargamento europeo nei Balcani occidentali, che ha visto la partecipazione di analisti, politici, intellettuali, docenti universitari. Il volume raccoglie il testo di lancio del forum e i contributi che lo hanno animato - presentati sulla base della provenienza degli autori, inquadrati nel mondo della ricerca, della politica, della diplomazia o come altri stakeholder - ed e arricchito da una introduzione di Piero Fassino e da una lettura trasversale, ad opera dei curatori, delle principali tematiche toccate negli interventi. Emerge un quadro variegato di opinioni e prospettive, in cui riflessioni d'insieme si alternano ad approfondimenti su problematiche o aree specifiche. Il minimo comune denominatore e la constatazione della delicatezza del momento e l'urgenza di vedere finalmente realizzata una svolta nel percorso di adesione, che consenta di aggiungere un fondamentale tassello al processo di integrazione europea. -
Dalla Maiella alle Alpi. Guerra e Resistenza in Abruzzo. Nuova ediz.
Sul suolo abruzzese la linea Gustav ristagna dall'ottobre 1943 al giugno dell'anno dopo, seminando ovunque morte e distruzione. Qui le popolazioni civili, entro quadri geografici e storici molto peculiari, vengono coinvolte nelle forme più tipiche e atroci del secondo conflitto mondiale: evacuazioni in massa, bombardamenti, stragi, scontri all'arma bianca, fino alla «terra bruciata». Solitamente di questo scacchiere bellico nella pubblica opinione – e anche nella letteratura corrente – viene ricordata la «battaglia di Cassino», facendone così risaltare soprattutto, se non esclusivamente, il versante tirrenico, dal lato strettamente militare come pure da quello resistenziale. Ma anche le battaglie – dal Sangro a Ortona, significativamente definita la «Stalingrado d'Italia» – che nel 1943-44 si combattono in Abruzzo, sul versante adriatico, sono tra le più cruente e rovinose della guerra. In questo contesto, ancor prima che al Nord, prende corpo un robusto movimento partigiano, dai tratti originali e anticipatori, la cui punta più avanzata – la Brigata Maiella – continuerà a combattere con gli Alleati, secondo modalità proprie, fino alla liberazione dell'Italia intera. L'autore ricostruisce un ricco mosaico di bande ed eventi resistenziali (a cominciare dalla «battaglia» di Bosco Martese e dalla rivolta di Lanciano) che finora la storiografia nazionale e internazionale ha scarsamente considerato. -
Antropocene, agricoltura e paesaggio. Considerazioni a margine di un viaggio in Cina
Una stimolante riflessione sul tema della responsabilità individuale e collettiva di fronte ai cambiamenti demografici e ambientali del nostro tempo.rn«Dal rispetto della diversità naturale e culturale, dalla comprensione della complessità e dagli insegnamenti che ne derivano dipende il futuro della civiltà dell'Homo sapiens.»rnOrmai è certo: il nostro tempo è l'Antropocene. La lunga e variegata storia del pianeta che ci ospita rischia qui una frattura critica. L'idea di un'era connotata dalle attività umane con negative, diffuse e globali conseguenze sul funzionamento del sistema Terra, è ampiamente accettata nel dibattito tra scienziati di diverse provenienze culturali. E non si tratta tanto di certificare formalmente l'esistenza di un'età dell'uomo quanto precisarne l'origine, i caratteri, gli sviluppi, la possibilità e le modalità di influenzarli. In questo breve saggio, Giuseppe Barbera, autorevole storico della botanica, torna sulla questione a margine di un viaggio in Cina e riflette sul tema della responsabilità individuale e collettiva di fronte ai cambiamenti demografici e ambientali del nostro tempo. -
Tutto in un granello. Come la sabbia ha trasformato la storia della civiltà
Questo libro parla di qualcosa a cui la maggior parte di noi non pensa quasi mai e di cui, però, non può fare a meno. Si tratta della sostanza solida più importante sulla Terra, letteralmente il fondamento della civiltà moderna: la sabbia. Dopo l'acqua e l'aria, la sabbia è la risorsa naturale che consumiamo di più in assoluto, persino più del petrolio. Ogni singolo palazzo, ogni strada asfaltata, ogni schermo, ogni microchip: sono tutti fatti di sabbia. Dalle piramidi d'Egitto al telescopio di Hubble, dal grattacielo più alto del mondo ai marciapiedi, dalle vetrate della cattedrale di Chartres ai cellulari, la sabbia ci offre riparo, ci fa sentire forti, ci coinvolge e ci ispira. E l'elemento che rende possibile l'esistenza delle città, della scienza, delle nostre vite e del nostro futuro. E, sorprendentemente, sta per finire. Tutto in un granello è l'avvincente storia vera di una risorsa naturale e delle persone che la estraggono, la vendono, la usano per costruire il mondo così come lo conosciamo. E che arrivano perfino a uccidere per averla. Ma è anche un'indagine, scomoda quanto documentata, sui costi umani e ambientali che derivano dal fatto che siamo a tutti gli effetti dipendenti dalla sabbia e pur di estrarla danneggiamo in maniera disastrosa l'ecosistema in cui viviamo. Vince Beiser, celebre e acclamato giornalista, accompagna i lettori in un vero e proprio viaggio che dagli Stati Uniti arriva fino agli angoli più remoti della Cina, passando da Dubai e dall'India, e ci spiega perché la sabbia è diventata così cruciale nella nostra vita. Lungo il cammino incontreremo imprenditori, innovatori, costruttori di isole, guerriglieri del deserto, pirati. Tutto in un granello è una lettura sorprendente, illuminante, piena di curiosità e ricca di personaggi incredibili di cui ora non ignoreremo più l'esistenza. -
Il nemico invisibile. Difendersi dal pericolo quotidiano dei pesticidi
Se pensate che il tema dei pesticidi vi possa interessare soltanto marginalmente, perché non siete agricoltori o non possedete un giardino, grazie a questo informatissimo e autorevole saggio dell’ecologo austriaco Johann Zaller scoprirete che vi sbagliate. Di fatto, purtroppo, è impossibile non venire a contatto con i pesticidi nella vita di tutti i giorni. In Europa, solo nel settore agricolo, ogni anno vengono utilizzate circa 200 mila tonnellate di pesticidi diversi. E rispetto al 1950 la quantità è aumentata di 50 volte. Il loro impiego è largamente diffuso eppure si sa ancora poco della loro composizione, ma soprattutto si ignorano gli effetti che possono produrre nel corso del tempo. Il dato allarmante è che l’uso di alcuni tra questi prodotti, classificati come “probabilmente cancerogeni” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, non è ancora stato vietato. I pesticidi però non sono impiegati soltanto in agricoltura. Nel mondo ci sono molti altri settori che ne fanno un uso sistematico e cospicuo, ad esempio quello ferroviario: per mantenere libere le rotaie dalle erbe spontanee, infatti, si disperde nell’ambiente un’incredibile quantità di glifosato, il famigerato diserbante totale, inquinando zone adiacenti, magari densamente popolate, e preziose aree verdi protette… Nonostante i dati sconfortanti, Zaller ci informa che per fortuna non tutto è perduto e che una soluzione esiste. Con il suo accurato lavoro, ci dimostra che nutrire il mondo in maniera sostenibile, senza l’ausilio dei pesticidi chimici, è possibile. Quella dello scienziato austriaco è una posizione etica e politica che pronuncia a voce alta, con la chiarezza che esige una situazione di estremo pericolo, ciò che ognuno di noi deve ormai considerare come una vera e propria missione, ciascuno per sé e per il ruolo che ricopre nella società: il bene del pianeta e la salute degli esseri viventi. -
La salute naturale del bambino. Guida pratica ai problemi di salute più comuni a uso di genitori e nonni
Negli ultimi decenni, il comportamento emotivo dei genitori verso le malattie dei propri bambini si è profondamente modificato. Su questo hanno influito l'ansia spesso eccessiva e la volontà (o la necessità?) di una guarigione sempre più veloce e poco rispettosa delle possibilità fisiologiche. Accade molto spesso che i bambini si ammalino con una frequenza che può far preoccupare e può capitare, anche, che il bambino sia appena guarito da una malattia respiratoria e già inizi a manifestare i sintomi di un nuovo episodio infettivo. E allora i genitori si chiedono: perché mio figlio si ammala sempre? Perché passa tutto l'inverno a tossire? Come mi devo comportare di fronte a un'otite improvvisa? Il miglior traguardo per un buon genitore è acquisire sicurezza, serenità e autonomia nel gestire la quotidianità del bambino. E questo vuol dire non solo nutrirlo e educarlo ma anche saper affrontare autonomamente i problemi di salute comuni come la tosse, la diarrea, il vomito, la febbre, il mal di gola, il raffreddore e simili. La salute naturale del bambino si propone di guidare i genitori nella conoscenza di questo tipo di problemi (descritti con parole semplici e con precisione scientifica) che hanno la caratteristica di essere in genere benigni e di non richiedere quasi mai l'uso di farmaci di sintesi. Esistono infatti ottimi rimedi naturali per lenire e ridimensionare ad esempio il disagio della tosse (con piante medicinali come grindelia, elicriso e piantaggine), ridurre il prurito (molto efficaci l'olio di jojoba, di borragine, di iperico e di enotera), prevenire i sintomi delle infezioni delle alte vie aeree (soprattutto con l'echinacea) o agire tempestivamente in casi come la diarrea, che richiede un trattamento immediato e l'aiuto del pediatra o del farmacista. Questo libro rappresenta il risultato di un percorso personale di studio sui problemi di salute dei bambini, di oltre vent'anni di ricerca approfondita sulle piante medicinali e le sostanze naturali complesse e, cosa più importante, di oltre quarant'anni di lavoro da pediatra che ora Vitalia Murgia mette a disposizione di tutti. -
Minimi giganti la vita segreta delle formiche
Le formiche assomigliano in maniera sorprendente agli uomini: hanno sviluppato forme di comunicazione, organizzazione sociale e divisione del lavoro, coltivano giardini, allestiscono magazzini, conducono guerre e riducono altre formiche in schiave, che a loro volta tentano di ribellarsi. Riescono persino a creare delle difese contro gli agenti patogeni che le minacciano. Come le api, le formiche formano società altamente complesse e hanno una storia eccezionalmente lunga, iniziata almeno 100 milioni di anni fa, quando i dinosauri dominavano ancora la Terra. Il segreto del loro successo si basa in gran parte sulla loro filosofia: ""Non chiederti cosa può fare il tuo popolo per te! Chiediti cosa puoi fare tu per il tuo popolo!"""". Senza la sua colonia, una singola formica è spacciata, eppure sempre pronta a sacrificarsi per la comunità. Perfino le possenti operaie della cosiddetta """"formica proiettile"""" tropicale, che raggiungono le dimensioni di un calabrone e la cui puntura è talmente dolorosa che può fare impazzire una persona, muoiono nel giro di pochi giorni se non riescono a ritrovare la loro colonia. Quando invece le formiche sono insieme, non c'è quasi nulla che possa fermarle. Costruttrici di trappole, infermiere, cacciatrici, raccoglitrici: le formiche sono piene di sorprese."" -
Per un nuovo capitalismo. Creare ricchezza economica, sociale e ambientale per il mondo di domani
Il mondo è alla vigilia di una svolta storica. Il capitalismo sembra davvero aver raggiunto la sua fase finale, persino coloro che l’hanno sempre difeso ora sono pronti ad ammetterlo. Per questo John Elkington, imprenditore inglese e autorità indiscussa a livello internazionale nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa, ha dedicato la sua vita lavorativa e le sue ricerche allo studio di un nuovo paradigma finalizzato all’elaborazione di un manifesto per il cambiamento del sistema mondiale, teso a servire le persone e il Pianeta, ma al tempo stesso anche a generare profitti. Grazie alle numerose iniziative in cui è stato coinvolto, alla lunghissima esperienza sul campo come consulente e alle letture che lo hanno influenzato, John Elkington ha potuto forgiare il concetto di “Cigno Verde” rappresentato da quelle “soluzioni sistemiche alle grandi sfide globali” che offrono “un progresso esponenziale sotto forma di creazione di ricchezza ecologica, sociale e ambientale”. Se i Cigni Neri ideati nel 2007 da Nassim Nicholas Taleb sono problemi che portano esponenzialmente al collasso, i Cigni Verdi descritti da Elkington sono soluzioni che conducono esponenzialmente verso una svolta. Sono eventi rigenerativi, in gran parte pianificati e non improvvisi, che instaurano cicli virtuosi, sviluppano la resilienza, sono a favore delle generazioni future e sono ovviamente sostenibili. Sono mutamenti straordinari e profondi che nascono all’interno del sistema come ad esempio la rapida diffusione dell’ambientalismo, la crescita delle energie rinnovabili, l’ideazione delle vetture elettriche, i green bond, la “Transizione verde” della Danimarca, il Green Deal europeo... Questo libro disegna, insomma, per le persone come per il Pianeta, un quadro ottimistico del futuro, e si impone come una lettura imprescindibile per i leader di aziende grandi e piccole che vogliono aiutare le loro imprese a sopravvivere al prossimo inevitabile cambiamento e per chiunque sia interessato ad assumere un ruolo positivo e costruttivo a sostegno di questo momento delicatissimo e decisivo. -
Un'altra economia per un mondo nuovo. Fondamenti di una scienza economica olistica
L’economia può essere salvata? La risposta, sorprendente, è sì. In questo nuovo saggio, l’autore di “Si può fare!” e fondatore del movimento internazionale dell’Economia del Bene Comune, Christian Felber, esamina e smantella l’ortodossia dell’economica neoclassica per invitarci ad abbracciare una nuova visione che definisce “olistica” perché tiene conto dei bisogni fondamentali dell’uomo. In un’analisi a trecentosessanta gradi, Felber ripercorre tutti i modelli che hanno interessato l’evoluzione del pensiero economico, dalla potenziale “scienza naturale”, fino all’eccessivo uso della matematica in una disciplina che, alla fine, sembra aver dimenticato il senso della propria storia, delle proprie radici e del proprio nome. Il fatto che gli economisti non abbiano saputo prevedere la crisi del 2008, ad esempio, è una conseguenza logica dello stato in cui versa oggi questa scienza, piena di errori e forzature. Da allora, sono sorte numerose proteste, non solo tra gli studenti, e si sta diffondendo con grande forza la richiesta di un’economia che sia sempre più pluralista. In questi tempi cruciali, Christian Felber condivide con i lettori il suo pensiero avanguardistico, presentandoci delle proposte concrete per una scienza economica olistica che accolga in sé la prospettiva delle donne e delle madri, coniughi in modo trasparente l’etica e la politica, tenga conto della natura, degli ecosistemi planetari e dei loro limiti, sviluppi sensibilità per gli squilibri, l’abuso e la concentrazione di potere, si apra alle altre discipline e le integri organicamente - che sia, in una parola, universale. -
Le mie poesie «tra angoscia e speranza»
"Tra angoscia e speranza"""" è una raccolta di 53 poesie che ci raccontano un mondo con dolce nostalgia e con la consapevolezza che molte cose non torneranno più, ma con la speranza che il futuro possa riservarci piacevoli sorprese." -
Le favole di Giupi
4 favole per bambini con illustrazioni a colori. Età di lettura: da 6 anni. -
Don Romano Macucci. Un prete per gli ultimi, uno scrittore, un poeta
Questa memoria nasce da quando si celebrò, nella chiesa di Radda in Chianti, la cerimonia funebre di don Romano. Il Vescovo fece una bella omelia mettendo in evidenza le qualità umane, morali e spirituali di un semplice servitore della chiesa. Prima del termine della cerimonia chiesi anch'io di poter dire due parole. Cercai di mettere in evidenza sia la nostra amicizia ma soprattutto il legame forte che don Romano aveva con il Chianti ed in particolare con il paese nativo di Selvole, dove aveva passato gli anni della gioventù prima di andare in seminario a Fiesole. Il mio intervento terminò con una precisa richiesta al Vescovo di non dimenticare l'opera di questo servitore della chiesa... Don Romano oltre che un eccellente sacerdote è stato anche un bravissimo scrittore e poeta e in questa memoria potete trovare le opere più significative che ci ha lasciato, sempre con un sentimento profondo di grande umanità, umiltà e rispetto per tutti. -
La via delle confraternite. Ospedale e gruppi confraternali lungo la «strada interna» di Santa Maria della Scala: documenti, immagini e strutture materiali
Storici, filologi, storici dell'arte e dell'architettura, variamente impegnati nel cantiere di ricerca legato alle vicende storiche e al complesso monumentale dell'ospedale senese di santa Maria della Scala, si confrontano qui col legame fra l'ospedale e le confraternite che, dallo scorcio del XIII secolo, trovano sede all'interno del complesso ospedaliero in espansione, disponendosi sui due lati di quell'asse viario lungo 'Vallepiatta di sopra' che l'ospedale progressivamente ingloba, trasformandolo nella cosiddetta 'strada interna'. I contributi raccolti in questo volume provano a far interagire tra loro diverse prospettive di studio sul rapporto tra ospedale e associazionismo devoto: dalla ricerca storico documentaria allo studio delle vicende istituzionali, dalla storia del complesso architettonico all'indagine storico-artistica della ricchissima produzione figurativa di committenza ospedaliera e confraternale, fino allo studio filologico e culturale dei testi prodotti e consumati dal laicato raccolto nel reticolo laudese-disciplinato ospitato nel grande complesso ospedaliero. -
Radici
8 racconti e 11 'cantate'. La vita parla. Racconta di quello che siamo, e siamo stati. Dei nostri desideri, delle nostre ansie, di quello che abbiamo cercato, di cosa saremo dopo la morte, quando tutto sembrerà perso. Stabilire un contatto con se stessi alla ricerca delle proprie radici, di quello che i millenni, scavando nell'eternità, hanno condotto intatto per ciascuno di noi, nelle nostre esistenze quotidiane. Cosa ci porta ad amare e chi? E perché odiamo? Cosa ci allontana dai luoghi, cosa ci trattiene, e dove tendiamo? ""Radici"""" è un viaggio attraverso una vita e le sue contraddizioni. Una, singolare, non replicabile. Che però dice. Mettendosi alla ricerca del cammino, e volgendo lo sguardo lungo la prospettiva dell'oblio per riscattarne il senso. Sedendosi sul bordo del precipizio per ascoltare le voci che risuonano dalle profondità e dai recessi dei vissuti propri ed altrui."" -
Marina di Grosseto. La Rotonda. Storie d'un luogo di mare
Questo libro contiene molte ""storie d'un luogo di mare"""" e ragiona sulle cose del passato per intravedere un """"futuro"""" positivo che, per Marina di Grosseto, prevede oggi nuove opportunità nel segno dello """"sviluppo turistico"""". Barontini e Telloli, autori del precedente libro: """"Sciangai, cuore di Marina di Grosseto"""" continuano ad intrecciare le storie di uomini e donne di una comunità che rischiavano di perdersi per sempre. Scrive Antonello Ricci nella presentazione: """"Corrado e Gaetano sanno dipanare con naturale maestria il filo del loro racconto assecondando il misterioso-seducente brusio del paesaggio: attraverso vento e salsedine, profumo di aghi di pino e marmitte sbuffanti della Rama, vite-storie-luoghi tornano in queste pagine a rivivere, contrappuntandosi l'un l'altro, uno accanto all'altro, restituendoci il corale mosaico di un poetico-verace universale come-eravamo...""""."" -
Donne di Maremma
Un affresco vivo e toccante di figure femminili messe a nudo dal dialetto maremmano-scansanese che è quasi una lingua a sé, densa di accenti e sfumature.Ragazze, mogli e madri del Dopoguerra in Maremma. Le “Donne di Maremma” di Luciana Bellini sono 29 piccole “eroine” della quotidianità, in una provincia coraggiosa e fiera. Donne non idealizzate, ma fulcro propulsivo e trainante della famiglia, votate al sacrificio e protagoniste di una civiltà rurale uscita da poco dal flagello bellico. Il filo della memoria, che prende spunto dai ricordi di una bambina, viene riannodato da Luciana Bellini, scrittrice dialettale che si fa portavoce di un patrimonio letterario e antropologico senza tempo. Sono piccole grandi donne di altri tempi che però hanno ancora tanto da dire e raccontare a quelle moderne. -
La geopolitica di Francesco. Missione per l'ecumene cristiano
Durante il silenzio sollecitato dal balcone di san Pietro la sera della presentazione all'Urbe e all'Orbe del nuovo Pontefice, è iniziata la nota lunga della sinfonia di Francesco, un papa che inneggia alla carità auspicando misericordia per tutto il genere umano. Nell'accettare l'investitura egli accoglie anche una pesante eredità, quella di dover gestire due orientamenti presenti all'interno della Chiesa: il rigorista che pone verità e norma sempre prima della misericordia e della persona; il riformista che, nel pur legittimo desiderio di rinnovamento, deve aver la pazienza che ogni novità sia gradualmente accettata, condivisa e realizzata. -
Storia di una capinera
"Storia di una capinera"""" è il primo romanzo di Verga. Pubblicato nel 1871 e scritto due anni prima, tramite una forma epistolare dominata alla perfezione ci tuffa nel cuore pulsante di un'anima prigioniera. Maria, una ragazza costretta dal padre a chiudersi in convento in assenza di qualsiasi vocazione, trova il modo durante una fugace vacanza in campagna di intrattenere con l'amica Marianna una corrispondenza che diviene per lei l'unico modo di dar sfogo ai suoi molti turbamenti. Respirando finalmente un'aria non compressa all'interno delle mura del convento, Maria scopre l'esistenza di un mondo più ampio, più inebriante, più vivo. E, soprattutto, scopre l'esistenza e l'essenza dell'amore, un sentimento che, costretto a nuotare controcorrente, la sconvolgerà per sempre."