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Casta Diva. Il teatro musicale in Europa dalla età rossiniana alla seconda metà dell'Ottocento. Guida all'ascolto
Concepito come continuazione ideale de ""Il carro di Tespi"""" (Casa Musicale Eco, 2013) e """"Che farò senza Euridice"""" (Casa Musicale Eco, 2016), il saggio analizza la storia del teatro musicale nell'Ottocento, con particolare attenzione all'epoca romantica. """"Casta Diva"""" narra le sorti del melodramma in Italia, illustrandone successivamente lo sviluppo in altre nazioni europee (Francia, Germania, Russia, Boemia e Spagna); non sono trascurate anche opere quasi sconosciute, recentemente riscoperte e rappresentate. Protagonista del saggio è dunque l'opera, non tanto il compositore; si fornisce un'ampia guida all'ascolto, in cui, oltre a un'analisi della parte musicale, impreziosita da numerosi esempi, ne vengono delineate la genesi e l'accoglienza, attraverso le recensioni della prima rappresentazione e la sua fortuna con le riprese moderne."" -
Django Reinhardt. Una leggenda manouche fra cinema e jazz
Django Reinhardt è un personaggio unico, zingaro, emblematico, che continua ad attrarre musicisti, scrittori e critici musicali. Il cinema si occuperà di lui solo dopo la sua morte avvenuta nel maggio del 1953. Da allora non l'ha più abbandonato. Giandomenico Curi, autore radiofonico e televisivo, saggista e regista cinematografico, in mezzo ad una bibliografia internazionale, ripensa il genio di Django a partire dal cinema. -
Documenti di pianismo. Vol. 2: universo sonoro dell'Opus Triplex di Roman Vlad, L'.
Documenti di pianismo è una collana di saggi monografici, che tratta brani pianistici con un approccio analitico musicologico. Questo secondo volume è dedicato ad una monumentale composizione di Roman Vlad, in occasione del centenario della nascita. Le vicende che circondano la genesi di Spiegelbilder - poi estesosi ad Opus Triplex, dedicato a Carlo Grante, - sono narrate nel saggio di Marchiori. Quando Grante eseguì per la prima volta Spiegelbilder in presenza dell'autore, Vlad rimase favorevolmente sorpreso di quanto il suo brano ""suonasse busoniano"""". Come, ed in cosa? Carlo Grante contagia il lettore con i suoi entusiasmi. Gli esempi riportati nel testo sono di grande aiuto al giovane pianista e lo stile letterario, un po' da thriller, affascinerà il lettore. La notevole messe di informazioni e idee utili sarà propedeutica ad ulteriori approfondimenti."" -
Velocità
Continuazione di ""Mano perfetta"""". Edito per la prima volta nel 1958, questo volume include 40 esercizi e partiture per fisarmonica."" -
Suonare la chitarra
Un percorso didattico diviso in sei brevi lezioni, ognuna delle quali suddivisa in quattro esercizi. -
Metodo per la lettura musicale
Esercizi ritmici in tutti gli stili e solfeggi in chiave di sol e di fa. -
Donne tra Otto e Novecento: progetti culturali, emancipazione e partecipazione politica
Che cosa determinò nuova consapevolezza dei propri diritti e nuove, durevoli conquiste per le donne occidentali nel cruciale passaggio tra Ottocento e Novecento? In questo volume un gruppo di storiche italiane e di studiose (più uno studioso) di cultura angloamericana cerca di dare al quesito risposte modulate sulle specificità dei singoli casi nazionali. Ne esce un quadro mosso e ricco di spunti anche comparativi, nel quale le direttrici emergenti sono la crescente capacità delle donne di associarsi - mettersi ""in rete""""- e l'importanza attribuita dal movimento femminista al formarsi di una base culturale capace, a un tempo, di favorire l'emancipazione personale e l'indipendenza politica. Ancora ignare delle soluzioni dettate dalle esigenze della sfera maschile che si affermeranno nel primo dopoguerra, le donne italiane, americane (bianche e nere) e britanniche protagoniste di questo volume presentano un momento di grazia della creatività femminile, libera di esprimersi in politica così come nell'ideazione di percorsi culturali autonomi. Paola Magnarelli insegna Storia contemporanea nella Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Macerata. Studiosa dei ceti dirigenti italiani tra Otto e Novecento, da alcuni anni si occupa con attenzione privilegiata del trattamento di fonti primarie: lettere, diari, autobiografie."" -
Universo femminile e rappresentanza politica
Ad occhi internazionali, la realtà femminile nel nostro Paese appare ancora caratterizzata dalla ""persistenza e pervasività dell'atteggiamento patriarcale e degli stereotipi radicati sui ruoli e sulle responsabilità delle donne e degli uomini nella famiglia e nella società"""". Con questa osservazione il Comitato per l'eliminazione delle discriminazioni nei confronti della donna mostra forti preoccupazioni per il permanere di svariate discriminazioni quali la grave sottorappresentanza nelle cariche politiche e pubbliche, gli svantaggi esistenti nel mercato del lavoro, le violenze subite, lo stato di emarginazione delle donne immigrate. I dati, sconfortanti, sono noti. Per questa ragione e con l'obiettivo di contribuire a creare condizioni culturali e formative tali da incrementare la presenza delle donne nei luoghi della politica, il Dipartimento delle Pari Opportunità ha invitato le Università italiane ad organizzare i corsi """"Donne, Politica, Istituzioni. Percorsi formativi per la promozione delle pari opportunità nei centri decisionali della politica"""". Il volume raccoglie una serie di riflessioni maturate in occasione delle edizioni maceratesi di questo corso, rivelando la ricchezza del percorso formativo, volto non solo ad approfondire tematiche di ampio respiro quali il diritto interno, europeo e internazionale, le questioni storiche, filosofiche e sociologiche, le modalità della comunicazione, ma teso anche ad analizzarle secondo una diversa prospettiva, quella di genere."" -
Giornale di storia costituzionale. Secondo semestre 2009. Vol. 18: Politiche del popolo.
Questo numero contiene contributi di: Francesco Benigno, Gianluca Bonaiuti, Cristina Cassina, Luca Cobbe, Luigi Lacchè, Federico Lijoi, Claudio Martinelli, Nicolao Merker, Maurizio Ricciardi, Isabella Rosoni, Giovanni Ruocco, Luca Scuccimarra, Stefano Visentin. -
Economia, cultura, territorio
È possibile una branca di studi economico-aziendale che si occupi nello specifico della gestione del cultural heritage, distintamente considerato rispetto alle performing arts? Come superare i vincoli che condizionano la capacità produttiva delle organizzazioni preposte alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale? Quali le innovazioni di prodotto e di processo necessarie alla creazione di valore per gli stakeholder interni ed esterni? Sono queste alcune delle domande alle quali si è cercato di rispondere nel corso della giornata di studio dal titolo Economia, cultura, territorio, che si è tenuta a Fermo, presso la Facoltà di beni culturali dell'Università di Macerata, il 7 dicembre 2009. -
Le regole dell'eccezione. Un dialogo interdisciplinare a partire dalla questione del terrorismo
Il terrorismo internazionale ha riportato alla luce, in una prospettiva nuova, il problema del rapporto tra eccezione e ordine giuridico. Esso infatti oggi sembra sfuggire alle riduzioni concettuali fin ora ottenute dalle narrazioni che postulano l'efficacia ordinante della legalità rispetto al campo di tensione tra garanzia e sicurezza. Questo volume, prendendo spunto dalle controverse politiche di contrasto al terrorismo messe in atto dai governi nazionali, intende proporre, attraverso un prisma interdisciplinare, una discussione sul significato dell'eccezione e sui luoghi e le modalità con cui questa tende oggi a manifestarsi. Gli interrogativi che si agitano sullo sfondo evidenziano le aporie della formulazione teorica moderna della sovranità dello Stato e investono le assiologie su cui si fonda il nostro modello di convivenza civile. -
Incontri. Storie di spazi, immagini, testi
Comunicare e socializzare gli esiti della ricerca costituisce un compito ineludibile per la comunità scientifica. Nel settore dei Beni culturali, in particolare, la conoscenza di spazi, immagini e testi del passato rappresenta il fondamentale presupposto per la valorizzazione del patrimonio, all'interno di un progetto teso ad estendere a tutti il diritto di cittadinanza alla cultura. Con tale obiettivo vengono pubblicati in questo volume i contributi offerti da studiosi universitari e docenti di scuola secondaria all'interno di due cicli di conferenze tenute a Fermo, presso la Facoltà di Beni culturali, nel biennio 2008-2009. L'impianto pluridisciplinare del libro vuole porsi a testimonianza di molti incontri: fra ambiti disciplinari diversi, fra linguaggi e lessici settoriali, fra gli studiosi e un pubblico vasto. -
Il giureconsulto della politica. Angelo Majorana e l'indirizzo sociologico del diritto pubblico
Angelo Majorana (Catania 4 dicembre 1865 - ivi 9 febbraio 1910) fu un giurista davvero precocissimo: laureato a Roma nel 1881, divenne libero docente in Diritto costituzionale presso l'Università di Catania nel 1883, qui straordinario dal 1887, promosso ordinario due anni dopo. Preside della facoltà di Giurisprudenza nel 1894/95, fu anche rettore dell'Università etnea nell'a.a. 1895/96. Di tendenze liberal-progressiste, fu dapprima impegnato nella politica locale, quindi deputato al Parlamento dal 1897, sottosegretario alle Finanze dal novembre 1903 al novembre 1904, ministro delle Finanze fino al dicembre 1905, ministro del Tesoro dal maggio 1906 al maggio 1907, tenendo anche l'interim delle Finanze dal 14 marzo al 19 aprile 1907. Il suo nome è legato alla legge sulla municipalizzazione dei pubblici servizi (1903) e soprattutto a quella sulla conversione della rendita statale (1906). Fu valente oratore e famoso avvocato. La morte prematura, ad appena 44 anni, spezzò la sua brillante carriera politica e accademica. Majorana, che si avvalse nell'attività scientifica e di governo di una singolare competenza in materia economica e finanziaria, orientò la sua riflessione pubblicistica sul modello dello Stato giuridico, 'alternativo' a quello imperante del Rechtsstaat, contribuendo quindi all'avvio dell'indirizzo sociologico del Diritto costituzionale, di cui rappresentò l'esponente di punta. -
Storia della giustizia e storia del diritto. Prospettive europee di ricerca
La giustizia - nelle sue molteplici forme e manifestazioni (teorie, pratiche, antropologie, discorsi, rappresentazioni ecc.) - offre un osservatorio importante per leggere e interpretare il fenomeno giuridico nella sua complessità. La prospettiva storica consente di intrecciare modelli costituzionali e politiche della giustizia, concetti e dispositivi istituzionali, procedure e casi. Questo volume nello scegliere la storia della giustizia come campo di azione della storia del diritto intende osservare la ""questione giustizia"""" come formante di sistema ed offrire un contributo per una riflessione metodologica."" -
Ôikos. La radice comune di economia e di ecologia
Ôikos: la radice comune di economia e di ecologia, tema del quarto incontro organizzato dalla Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Macerata con le Scuole Secondarie Superiori del territorio, vuol mettere in risalto la radice comune dell'economia e dell'ecologia, che non debbono essere considerate come discipline antitetiche ma come ambiti di studio legati da quel primo elemento eco-, appunto ôikos, che ci richiama al concetto di ""casa comune"""". La simbiosi tra economia ed ecologia viene sottolineata dai contributi raccolti che spaziano dall'analisi di modelli matematici sull'esaurimento delle risorse naturali non rinnovabili, all'importanza economica ed ecologica degli insetti, dalla convenienza o meno dell'utilizzazione dell'energia nucleare, al rischio dell'infiltrazione della corruzione nella gestione di tale risorsa, così come dallo sviluppo di un turismo ecosostenibile, alla realizzazione di bilanci sociali ed ambientali da parte delle aziende. Questi ed altri spunti di riflessione mettono, ancora una volta, in evidenza, sotto molteplici prospettive, lo stretto rapporto tra economia ed ecologia."" -
La comunicazione come questione antropologica
L'universo della comunicazione ci incanta per gli improvvisi bagliori e lampi, che vi si accendono ad illuminare a giorno e per platee sempre più globali, zone d'essere fino a quel momento poco o nulla fruibili. Oscuro resta però per noi il cuore pulsante dell'universo della comunicazione. Ciò è all'origine del paradosso contemporaneo per il quale è proprio l'epoca della comunicazione globale e di massa, oltre che del maggior sviluppo dei mezzi di comunicazione, che si è trasformata nel tempo dell'incomunicabilità. Occorre dunque tornare ad occuparsi di quella facoltà unica per la quale gli uomini sono in grado di portare ""creativamente"""" allo scoperto il nodo che mette in comunicazione le potenzialità del mondo. Agenti reali di tale ripresa comunicativa sono oggi le donne, che stanno mettendo mano al """"comunicare"""" per ricomporre il mondo!"" -
Le cose della storia. Cultura materiale, cultura della memoria e riscritture letterarie dell'Ottocento
Il saggio ruota attorno all'afterlife della cultura vittoriana e propone un'analisi di tre romanzi neo-vittoriani in rapporto alla rappresentazione degli oggetti e alla questione del consumo. Le rivisitazioni dell'Ottocento coinvolgono numerose pratiche culturali contemporanee, dai romanzi storici sino agli adattamenti cinematografici di best-seller dell'epoca, dai musei sino agli heritage sites, tutte accomunate da un'idea del passato come collezione di oggetti. Una lettura attenta sia ai ruoli simbolici svolti dagli oggetti in altre pratiche della cultura pseudo-storicista sia a una diversa concezione del consumo e dell'universo materiale, quella rinvenibile in numerosi resoconti antropologici e sociologici. Emerge la più ampia rete di rapporti tra discorsi, tra il romanzo storico, da un lato, e i discorsi sulla cultura materiale e la cultura della memoria, dall'altro; e si fa luce sulle strategie di differenziazione che alcune pratiche culturali operano nei confronti di altre, nell'ambito della più ampia espansione orizzontale e diffusione popolare del sapere storico e della cultura pseudo-storicista. -
Una tribuna per le scienze criminali. La «cultura» delle riviste nel dibattito penalistico tra Otto e Novecento
Il volume prende in esame, per la prima volta in maniera organica, la 'cultura' delle riviste che nella seconda metà dell'Ottocento ha contribuito a definire il nuovo campo delle scienze criminali. Le riviste ""consorelle"""" hanno rappresentato uno strumento privilegiato di comunicazione scientifica e di politica culturale, rivelandosi luoghi di elaborazione e di intersezione di saperi e pratiche diversi, in grado di formare, orientare, condizionare i principali protagonisti del dibattito penalistico tra Otto e Novecento, non solo in Italia. Questa 'tribuna' fa emergere un quadro fortemente dinamico, complesso e articolato, attraverso il quale è possibile mettere a fuoco alcuni snodi cruciali del rapporto tra opinione pubblica, cultura giuridica, giustizia penale e garanzia delle libertà."" -
L' Università di Macerata nell'Italia unita (1861-1966)
Il presente volume, con il quale s'inaugura la nuova serie della collana ""Studia et Documenta Historiae Almi Studii Maceratensis"""" del Centro di studi e documentazione sulla storia dell'Università di Macerata, pubblica per la prima volta le relazioni annuali presentate dai rettori dell'Università di Macerata in occasione delle solenni inaugurazioni del nuovo anno accademico celebratesi nell'arco del primo centenario dell'Italia unita (1879-1966). Preceduto da un'ampia e documentata ricostruzione della storia dell'Ateneo maceratese degli ultimi due secoli, il lavoro offre un significativo contributo all'approfondimento delle vicende dell'istruzione superiore e universitaria nell'Italia contemporanea."" -
Giornale di storia costituzionale. Ediz. italiana e inglese. Vol. 23
Al di là delle diverse possibili linee di collegamento intertestuale ipotizzabili, e altre ce ne sarebbero, a cominciare da quella che fa perno sul tema del costituzionalismo monarchico, da sempre caro al ""Giornale di storia costituzionale"""", si può dire che la forza di questo fascicolo stia anche nella varietà di approcci, stili e registri argomentativi messi in campo dagli autori dei diversi contributi in esso raccolti.""