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L'etica tra natura e storicità
I saggi di questo volume ruotano intorno al rapporto tra etica, natura e storicità. I tre termini alimentano una forte problematicità. L'idea di natura viene spesso opposta all'idea di cultura, per mettere in guardia dal relativismo culturale. A sua volta la storicità sembra meglio corrispondere al dinamismo della vicenda umana. Allora: natura o storicità? Oppure è il momento di andare oltre la separazione e la contrapposizione delle due sfere? E, nell'epoca delle ipotesi di costruzione tecnologica del post-umano, abbiamo qualche criterio per pensare un incontro 'giusto' tra natura e storicità? Tale criterio è l'arricchimento dell'esperienza umana nell'equilibrio tra mutamento e permanenza. Lungi dallo svolgere una funzione di guinzaglio alla libertà delle decisioni, l'etica può essere invece un fattore efficace di maturazione delle coscienze e fornire elementi per un esercizio autonomo e responsabile dei giudizi concreti. -
La via della ragione. Elia del Medigo e l'averroismo di Spinoza
Concentrandosi su un'opera presente nella biblioteca di Spinoza, la Behinat ha-dat (""Esame della religione"""") dell'averroista cretese Elia del Medigo (c.1455-1492/3), questo volume ne indaga la tradizione testuale, il contenuto e la stretta dipendenza dal Trattato decisivo di Averroè. Ricostruisce dettagliatamente la biografia del filosofo cretese e mostra l'operare di alcune tesi averroistiche, mutuate dall'Esame della religione, nel Trattato teologico-politico. Contiene inoltre la traduzione, con testo ebraico a fronte, dell'editio princeps della Behinat ha-dat (1629), con il censimento delle varianti e dei passi censurati presenti nella recente edizione critica di J.J. Ross (1984). Si è potuto così portare all'attenzione degli studiosi un testo centrale per ogni futura discussione sull'averroismo di Spinoza."" -
Il cittadino, il crimine e lo Stato
Violenze, sentimento di insicurezza, attività predatorie, sono alcune delle preoccupazioni che investono il dibattito pubblico contemporaneo. Forse lo Stato non è più in grado di intervenire? Non si sta assistendo ad un vero divorzio tra le sue prestazioni e le aspettative dei cittadini? Limitarsi al dato spettacolare, all'attualità immediata, alle periferie, ai disordini urbani, all'economia sotterranea, alle esplosioni di violenza, significherebbe restare troppo in superficie. La deregolamentazione della sicurezza costituisce un movimento così ampio da riguardare alcuni decenni. Poggiando su numerose e importanti inchieste, il volume intende riscostruire la cronologia e le interpretazioni di tali fenomeni collegandoli a profondi mutamenti del nostro modo di vivere e delle forme stesse di relazioni sociali. Questo lavoro, la cui edizione originale francese risale al 1999, ha rappresentato uno dei primi tentativi di analisi globale della crisi contemporanea della sicurezza. Tradotto in varie lingue, esso è ormai un classico. L'edizione italiana è arricchita da una postfazione nella quale l'autore attualizza la sua analisi. -
La storia di Nabucco. La storia di un popolo che lotta per il suo futuro
L'iniziativa ""Sferisterio. Lirica a colori"""" vuole essere uno stimolo alla creatività e all'immaginazione dei bambini alla scoperta del melodramma. Un modo per ricordare, anche agli adulti, che il teatro è un mondo magico. Età di lettura: da 6 anni."" -
Giornale di storia costituzionale. Colonie e costituzioni. Ediz. italiana e inglese
Non è semplice né abituale associare le esperienze della colonizzazione al termine concetto costituzione. Per certi versi questo accostamento sembrerebbe configurare un ossimoro. Il costituzionalismo identifica infatti quel percorso fatto di esperienze concrete e di elaborazioni dottrinali che conduce, pur attraverso una pluralità di manifestazioni, alla figura dello Stato costituzionale di diritto e alla sua funzione di limitazione del potere sovrano a vantaggio dei diritti e delle libertà dei cittadini. La ""costituzione dei moderni"""" vuole governare lo snodo fondamentale che unisce e mette in tensione la decisione politica, la libertà dei soggetti, il principio di eguaglianza. Questo percorso è, a sua volta, parte integrante dell'idea moderna della civilizzazione occidentale."" -
La psicologia evolutiva nella scuola della Gestalt. Le ricerche in area tedesca nel periodo 1921-1975
Il libro, apparso recentemente in lingua tedesca, presenta per la prima volta al pubblico italiano una panoramica delle ricerche di psicologia dello sviluppo, realizzate nell'ambito della scuola della Gestalt nel periodo 1921-1975. Questo indirizzo di studio si affianca così a quelli classici europei di matrice psicoanalitica, piagetiana e vygotskiana. Le numerose ricerche presentate dimostrano la fecondità della teoria della Gestalt come dottrina metodologica, il cui approccio fenomenologico-sperimentale ha precorso molti temi, tuttora attuali, come lo sviluppo della coscienza di sé, l'imitazione mimica precoce, l'organizzazione percettiva in epoca prescolare, le differenze individuali precoci, ed altri ancora, con risultati che trovano importanti applicazioni anche in ambito educativo e didattico. -
Libri runici del computo. Il calendario di Bologna e i suoi analoghi europei
Nell'ambito della vasta produzione calendariale nordeuropea durante e oltre il medioevo, questo volume propone l'analisi di sette libretti epigrafici di legno o osso - alcuni del tutto inediti - dalla struttura computistica complessa, di fitta elaborazione iconica e di ispirazione grafica runica. L'indagine dei contenuti astronomici e di culto di tale classe di almanacchi viene corredata da uno studio sia delle peculiarità formali e funzionali della variante runica su legno del calendario perpetuo cristiano (il runstav) sia della fitta circolazione di modelli alternativi - epigrafici e manoscritti o a stampa - nell'Europa fra tardo-medioevo e rinascimento. -
Poetica storica della novella
Il volume riassume le teorie di Meletinskij sulla novella, ripercorrendo l'evoluzione del genere nelle varie epoche e attraverso varie culture. Il concetto di novella varia in ogni tradizione letteraria, ma i suoi tratti fondamentali restano la brevità, l'unicità dell'evento narrato, il punto di svolta nella composizione e la drammaticità. Dalla fase folklorica e aneddotica si passa allo studio delle forme originarie orientali nel confronto con quelle occidentali del Medioevo. Le forme originarie della novella per l'autore vanno rintracciate sia a Oriente che a Occidente, in particolare nel Decameron, in un percorso che porta alla forma classica della novella del Rinascimento. Progenitore della novella romanzesca del Sei-Settecento è Cervantes e, più avanti, particolare attenzione è rivolta alla novella romantica ottocentesca di Hoffmann, Poe, Kleist, fino a quella realistica, con particolare attenzione alla francese, con Mérimée, Stendhal, Balzac, e russa, con Puakin, Gogol', Turgenev e Cechov che, insieme a Maupassant, introduce la novella ""impressionista"""" di fine Ottocento."" -
Sversi
"Non è detto che la leggerezza sia sempre frivola, né che le emozioni siano sempre cieche, né che la poesia sia sempre agli antipodi della prosa. Ecco tre stereotipi che i testi presentati tendono a sconfessare in un solo colpo. Persino il confine formale tra generi letterari sembra abolito: i 'versi' si 's-versano' nella prosa e 'vice-versa', come il gioco del titolo lascia intendere. La poesia non rinuncia al ragionare disteso, solitamente attribuito alla prosa d'altro canto si libera dalla trama ordianata del racconto, stemperandosi in atmosfere rarefatte e oniriche. Storie inaudite, racconti sospesi che non si lasciano confinare alla superficie della tessitura verbale: esigono un andirivieni paziente tra parola e silenzio"""" (Luigi Alici)" -
La Guinea Equatoriale
La Guinea Equatoriale è un paese dell'Africa subsahariana di ridotte dimensioni e caratterizzato da un territorio estremamente frammentato, da una ricca ma precaria biodiversità, da forti contrasti etnici e squilibri sociali, così come da una vertiginosa trasformazione delle infrastrutture e degli insediamenti. Alla soglia del XXI secolo, è passata da un'economia di sussistenza, poggiata sullo sfruttamento delle risorse forestali e sulle coltivazioni di cacao e di caffè, a un'economia focalizzata unicamente sull'estrazione d'idrocarburi. Oggi, con un PIL pro capite tra i più alti del pianeta, la popolazione si trova a soffrire altissimi gradi di povertà, con indicatori sociali di sanità, scolarizzazione, mortalità infantile e speranza di vita tra i più bassi al mondo. Quarant'anni di governi autoritari hanno frustrato le speranze di libertà nate nel 1968, con l'indipendenza dalla Spagna. Complici gli interessi commerciali e la sete mondiale di petrolio, una ristretta corte familiare esercita una sorta di nuovo colonialismo tribale e sembra aver sequestrato lo Stato per utilizzarlo come patrimonio personale. -
Exame das tradiçoes phariseas-Esame delle tradizioni farisee (1624)
Scoperto soltanto nel 1991, nell'unica copia sopravvissuta, l'""Exame das tradiços phariseas"""" (1624) è un punto di raccordo essenziale tra la tradizione averroistica dei marrani iberici e il pensiero di Spinoza. Questo libro fornisce un nuovo profilo biografico-intellettuale di Uriel da Costa. Ne ricostruisce attentamente il corpus delle opere, da secoli deturpato da falsificazioni e false attribuzioni. Dopo averlo vagliato criticamente, offre il testo portoghese dell'""""Exame"""", accompagnandolo con un vasto regesto delle fonti, un ampio commento e una traduzione italiana."" -
Tideo Acciarini maestro e umanista fra Italia e Dalmazia
Tideo Acciarini è uno dei non pochi esempi di intellettuali di provincia' che nel corso del Quattrocento seppero affermarsi al di fuori della terra d'origine attraverso la professione delle humanae litterae, che egli esercitò sia in forma pubblica, come magister presso le scuole di varie località in Italia e in Dalmazia, sia in forma privata, come precettore presso importanti casate come gli Sforza di Pesaro e i Sanseverino di Bisignano e Salerno; vivo è infatti l'apprezzamento per il suo insegnamento espresso da due fra i suoi più grandi allievi: Marco Marulo e Aulo Giano Parrasio. Ma egli è anche espressione di quel fenomeno, senz'altro da approfondire, per cui piccole città marchigiane poterono formare personaggi capaci di stabilire importanti relazioni fra le due sponde dell'Adriatico, e di veicolare, anche al di là del mare, la nuova temperie umanistica. I contributi qui raccolti riportano l'attenzione su questa figura scarsamente conosciuta e a lungo dimenticata, che nonostante i contatti con nomi rilevanti dell'Umanesimo - Poliziano, Beroaldo - resta ancora, per molti aspetti, indefinita e misteriosa. -
Emmanuel Sieyes. Le idee, le istituzioni
Emmanuel Sieyes è una figura gigantesca nell'avvio della storia costituzionale. Grande teorico dell'elaborazione istituzionale rivoluzionaria francese, è anche uomo politico fondamentale di tutto quel decisivo decennio (1789-1799). Eppure, per molto tempo è stato trascurato. In effetti, non ha lasciato tracce documentarie proporzionate alla sua centralità. Meno rilevante, Antoine Boulay gioca comunque un ruolo di rilievo nella fase finale della Révolution. E lascia un testo preziosissimo: dopo il colpo di Stato del 1799 si fa dettare da Sieyes le idee sulla nuova costituzione e aggiunge appunti sulle vicende che porteranno Bonaparte a concentrare, di fatto, tutto il potere su di sé. Il suo scritto è qui tradotto per la prima volta in Italia e rappresenta un documento storico di straordinaria importanza. Un ampio saggio di Paolo Colombo ripercorre snodi essenziali del pensiero e dell'azione di Sieyes, vera e propria ""chiave della rivoluzione""""."" -
Schopenhauer lettore di Spinoza. Le choise all'Etica
Quello che Schopenhauer ebbe con il pensiero spinoziano fu un rapporto profondo la cui importanza emerge con chiarezza dall'opera del tedesco. Ma anche un rapporto stranamente trascurato dalla letteratura. Viene qui analizzato alla luce delle chiose di studio lasciate da Schopenhauer sulla propria copia dell'Ethica le quali rivelano, oltre al serrato confronto decisivo per la formazione del pensiero schopenhaueriano, anche qualcosa che va oltre l'erudizione: attraverso le sottolineature, i numerosi commenti o i veementi segni di interiezione che vengono disseminati per proposizioni e scolii vibra una carica schiettamente umana, come in un dialogo a distanza che mostra uno dei più luminosi esempi di ciò che è la passione per la conoscenza. -
Un Welfare State senza benessere. Insegnanti, impiegati, operai e contadini nel sistema di previdenza sociale dell'Unione Sovietica (1917-1939)
Dopo la Rivoluzione d'Ottobre, Lenin e i bolscevichi promisero l'avvento di una nuova società priva delle ingiustizie sociali del passato zarista ma in breve tempo dovettero far fronte alle conseguenze sociali del primo dopoguerra e agli eventi che culminarono nella grave carestia del 1921. Scopo di questo volume è quello di ricostruire la storia del Welfare State sovietico del periodo compreso fra le due guerre nei suoi aspetti legislativi, istituzionali e sociali grazie a un complesso metodo d'indagine che coniuga macrostoria e microstoria. Questo metodo consente di variare la scala di osservazione delle riforme della previdenza sociale, cioè di analizzare sia il funzionamento delle casse assicurative sul territorio sovietico in relazione alle modalità di finanziamento, sia lo sviluppo delle prestazioni sociali nella città di Mosca, che presenta i casi particolari dell'industria di automobili ""Amo-ZiL"""", della """"scuola n. 25"""" e delle pensioni di guerra. Grazie a un paziente scavo negli Archivi dell'ex Urss, questo studio rivela altresì l'impatto del sistema di protezione sociale sulla vita quotidiana della popolazione e l'evoluzione sorprendente di un sistema che non mirava a garantire un trattamento egalitario dei lavoratori bensì a privilegiare coloro che contribuivano maggiormente all'industrializzazione del paese (gli operai qualificati) a scapito delle categorie più deboli e meno qualificate (invalidi e disoccupati)."" -
Rigoletto. The story
Età di lettura: da 6 anni. -
Dal Regno d'Italia alla Repubblica. Le opere e i giorni del notaio Augusto Marchesini (1873-1954)
Nato nel 1873 e morto nel 1954, possidente e benefattore post mortem: questi gli estremi della vita del singolare e sin ora poco conosciuto notaio maceratese. Il libro permette di conoscere un'interessante storia di cui si era persa traccia e, agganciando le vicende locali a quelle nazionali, inquadra criticamente la vita di Marchesini in una lunga parabola della storia italiana. Il notaio, infatti, si forma nell'Italia umbertina, si afferma professionalmente in quella giolittiana, continua ad operare in quella fascista per ricollocarsi poi in quella repubblicana. Ciò che rende interessante il dispiegarsi della sua professione notarile è l'intreccio di questa con numerosi interessi culturali. Marchesini coltiva una forte passione per la storia medievale, si interessa al Risorgimento e compie particolari viaggi alla ricerca delle comuni radici culturali tra l'Italia e il continente europeo. Temperamento complesso e personalità eclettica, lascerà singolare memoria di sé tramite le sue disposizioni testamentarie. Con queste egli finalizzava la parte più cospicua del suo rilevante patrimonio alla costruzione di un ente per la formazione musicale di giovani svantaggiati economicamente. -
Archetipi letterari
Gli archetipi sono definiti come gli elementi più antichi della lingua della narrazione. A differenza del concetto psicanalitico di archetipo, formulato da C.G. Jung e legato alla sfera dell'inconscio collettivo, Meletinskij ricolloca l'archetipo entro la sfera sociale e culturale. In una prospettiva antropologico-letteraria, assumono grande valore i contesti sociali generatori di intrecci narrativi collegati a riti come l'iniziazione, l'uccisione dei capi anziani come avvicendamento generazionale, le nozze e le festività stagionali legate al risveglio della natura. L'autore fornisce una descrizione dei personaggi mitologici e folklorici (l'antenato-demiurgo, l'eroe culturale, il trickster) che sono alla radice dell'archetipo dell'eroe e dell'antieroe; analizza i modelli ricorrenti dei racconti che hanno per oggetto gli atti della creazione e la difesa del Cosmo dal Caos, la lotta contro il drago, ecc.; oppure l'agonia e la risurrezione del dio e dell'eroe. Meletinskij affronta poi la trasformazione degli archetipi più significativi nella storia della letteratura russa fra XIX e XX secolo. -
La scrittura, il cervello, e l'era digitale
Quali sono gli effetti della tecnologia elettronica sulla scrittura, la letteratura, le sue pratiche pedagogiche, e sullo sviluppo stesso del sistema neuronale? Il volume affronta questi e altri interrogativi da una pluralità di prospettive che fanno leva sul pensiero filosofico, gli orientamenti della critica letteraria, gli apporti delle neuroscienze, e i legami tra le istituzioni scolastiche e i valori sociali generati dalla logica economica e dalla cultura materiale. Gli attuali rivolgimenti antropologici sono esaminati dall'ottica dell'interiorizzazione delle nuove tecnologie e delle spinte dell'alfabeto e della sua cultura umanistica verso zone periferiche. In ambito didattico sono evidenziati l'indebolimento cognitivo, il deterioramento delle abilità analitiche e delle competenze concettuali e performative. Di fronte al crescente impoverimento culturale, il volume promuove una letteratura impegnata a suscitare nei giovani un orientamento di resistenza, un senso critico nei confronti delle tecnologie e delle costruzioni sociali delle identità individuali e collettive. -
Dal comunicare al fare l'Europa. Best practice e linee guida operative
Adattarsi ai cambiamenti con sfide decisive per l'intero progetto europeo, come l'occupazione, la governance economica, l'immigrazione e cogliere le opportunità facilitandole decisioni dal basso, informando e coinvolgendo sempre più cittadini. È questo uno degli obiettivi che attendono le Istituzioni europee, in un periodo cruciale per ridisegnare il futuro equilibrio dell'Ue e la stessa ragion d'essere del suo rilancio politico, economico e culturale. L'interrogativo da cui parte il testo è quello di riflettere sul ruolo dell'informazione in Italia, per favorire la conoscenza delle opportunità offerte dall'Unione europea, con la nuova programmazione dei fondi strutturali e d'investimento europei 2014-2020. Il libro raccoglie contributi di autori diversi per formazione, background ed esperienze, ma tutti conoscitori a vari livelli della macchina europea, e offre strumenti pratici per utilizzare e gestire al meglio i fondi comunitari.