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Design qualità e valore. Dieci anni di design al servizio della società
Come conciliare lo sviluppo economico con le esigenze di tutela della natura, con i bisogni di equilibrio ed equità sociale? François Burkhardt nella sua attività di architetto, storico del design, direttore di musei e riviste, ha sempre promosso un rinnovamento dei linguaggi formali e simbolici delle merci entro una cornice di valutazione critica e ha sempre posto in primo piano quei principi etici che devono essere alla base di ogni azione progettuale. In questo libro, curato con Giuseppe Furlanis e Angelo Minisci, utilizza l'esperienza dell'ISIA di Firenze per far emergere il ruolo centrale che la formazione assume nello sviluppo di una coscienza critica. -
Gli animali raccontano. Rime baciate, endecasillabi, sonetti, distici...
Scrivere in versi, oggi; padroneggiare la metrica classica e farsi leggere non è facile. L'impresa è riuscita a Mafrici. Impresa coraggiosa, in una società avvezza più a guardare che a leggere, a correre più che a ragionare. Protagonisti sono gli animali. Racconti in versi, dunque; scritti per bambini che parlano agli adulti, e per gli adulti che parlano ai bambini. Come sempre, anche se Mafrici tradisce una gran voglia di essere totalmente dalla parte dei bambini. Questo è un libro di immediata comprensione, nella forma e nel contenuto. Esemplare. Ironico, nostalgico o, semplicemente giocoso. Scritto da chi sa che, anche se molto seria. ""la vita e spesso un gioco""""."" -
La battaglia in una stanza. Il papier peint di Austeritz. Catalogo della mostra (Roma, 30 novembre 2005-4 giugno 2006)
In occasione del bicentenario della battaglia di Austerlitz, combattuta il 2 dicembre 1805, il Museo Napoleonico estrae dai suoi depositi, restaura e presenta un papier-peint panoramico dedicato a quella che fu chiamata ""la battaglia dei Tre Imperatori"""". Il papier peint """"Austerlitz 1805"""", sorta di carta da parati a metà strada tra il prodotto artistico e il prodotto industriale, è databile al 1829-1830 ed è costituito da trenta rotoli dipinti a tempera; finora ne erano conosciuti solo sette esemplari, conservati in varie collezioni pubbliche e private europee, ai quali si aggiunge oggi quello conservato nel Museo Napoleonico"" -
Alberto Zanazzo. Kairos
Questa pubblicazione raccoglie e perfeziona l'esperienza della mostra-convegno Kairós realizzata da Alberto Zanazzo presso il MLAC dell'Università di Roma 'La Sapienza'. -
Visita al Risorgimento. Il Museo centrale del Risorgimento di Roma
Il percorso di visita del Museo Centrale del Risorgimento abbraccia cronologicamente il periodo compreso tra la fine del XVIII secolo e il termine del primo conflitto mondiale, ritenuto come il naturale completamento dell'unità nazionale, includendo in questo arco cronologico anche la data finale della traslazione della salma dei Milite Ignoto avvenuta il 4 novembre 1921. La prima sezione del Museo è dedicata ai protagonisti e agli antagonisti del Risorgimento, scandisce il percorso una selezione della armi appartenute agli ""eroi"""" risorgimentali, e l'ultima sezione è interamente dedicata alla prima guerra mondiale. I cimeli sono mostrati in diretta relazione con stampe, incisioni e dipinti che li contestualizzano."" -
Finestre sul paesaggio. Settembre a Fermignano
Nel settembre 2001 Comune di Fermignano (Pesaro-Urbino), patria di Donato Bramante, e la facoltà di architettura dell'Università luav di Venezia, organizzarono un seminario internazionale di progettazione della durata di due settimane, dal titolo Fermignano: architetture fra città e paesaggio, cui partecipò un folto gruppo di studenti di architettura provenienti da università spagnole, slovene e italiane. Il presente libro riproduce, nella forma di un'antologia, le lezioni sul tema dei rapporti fra architettura e paesaggio proposte dai docenti invitati, con l'integrazione di alcuni saggi più recenti. Nell'appendice è riportata una sintetica documentazione della sperimentazione progettuale compiuta sulla città di Fermignano durante il workshop e nelle parallele esperienze didattiche all'luav di Venezia. -
Architettura e urbanistica. Istruzioni per l'uso-Architecture and town planning. Operating instructions. Ediz. bilingue
"Ettore Mazzola, con la giusta indignazione, fa notare che, a dispetto dell'assoluto fallimento modernista nel produrre architetture durevoli ed utili per il bene comune, gli architetti modernisti continuano con impenitente arroganza a reclamare la loro proprietà esclusiva dell'idea di modernità. Mazzola aggiunge la sua voce a quella della moltitudine di altri architetti di tutto il mondo i quali, negli ultimi trent'anni, hanno dimostrato la validità della moderna architettura tradizionale a livello ecologico, urbano ed architettonico."""" (Samir Younés)" -
Omaggio all'arte americana. Catalogo della mostra (Roma, 22 marzo-18 maggio 2006)
Il volume è il catalogo della mostra di Roma (Palazzo Valentini, 22 marzo - 18 maggio 2006). Gli esempi proposti in mostra illustrano alcuni momenti significativi di un'arte che, una volta assorbita l'eredità dell'avanguardia europea, prese le distanze dall'espressionismo astratto, prosegue con spregiudicata libertà la ricerca di modi atti a rendere in modo diretto ed eloquente i caratteri più vistosi della propria epoca. Caratteri maturati nel clima dello sviluppo capitalistico e tecnologico della civiltà industriale, generatori dei radicali sovvertimenti linguistici adottati da artisti decisi a rispondere a inedite esigenze espressive con l'evidenza immediata di una concreta rivelazione, del tutto libera dal peso della storia. -
Papa Karol Wojtyla per le vie del mondo. Reportages e testimonianze di uno scrittore
"A Boston, nel primo viaggio, chiesi all'autista di un taxi se fosse cattolico, vista la sua gioia nell'attesa del Papa. Mi rispose di no. Ma allora chi è per lei il Papa? Rimase un po' a combattere con le parole che non venivano, poi pronunziò tutto d'un fiato: The Pope is the Vicepresident of God! Il Papa è il Vicepresidente di Dio! Una stupenda definizione, teologicamente ineccepibile. Andare in giro per il mondo a svolgere il lavoro di inviato mi ha dato la possibilità di guardare con i miei occhi, ascoltare con le mie orecchie quello che accade.""""" -
Salone di maggio. Segnali di primavera. Catalogo della mostra (Roma, 4-23 aprile 2006)
Il volume è il catalogo della mostra di Roma (Vittoriano, 4 - 23 aprile 2006). L'esposizione raccoglie le opere di: Rosetta Acerbi, Marcello Avenali, Niki Berlinguer, Corrado Cagli, Bruno Caruso, Massimo Catalani, Bruno Conte, Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, Carlo Erba, Tano Festa, Angelo Fois, Vincenzo Gaetaniello, Franco Gentilini, Piero Gilardi, Emilio Greco, Piero Guccione, Virgilio Guzzi, Gino Marotta, Titina Maselli, Giuseppe Modica, Franco Mulas, Ugo Nespolo, Mario Padovan, Lina Passalacqua, Piero Pizzi Cannella, Franco Polizzi, Concetto Pozzati, Enrico Prampolini, Domenico Purificato, Carlo Quaglia, Mario Schifano, Sinisca, Ernesto Treccani, Sandro Trotti, Manolis Tzombanakis, Renzo Vespignani. -
Roma con gli occhi di Stendhal. Catalogo della mostra (Roma, 4-22 maggio 2006)
L'esposizione intende restituire un paesaggio che appartiene a circa due secoli fa, reso eterno e intramontabile dalla penna di Stendhal di cui vengono esposti i manoscritti in originale. Accanto a questi, i dipinti per aiutare a ricostruire la vita di quel tempo in cui a casa del console francese Henri Beyle - in arte Stendhal - si incontravano artisti come Canova o Angelica Kauffmann, poeti come Goethe, musicisti come Rossini, aristocratici come i principi Caetani. -
Ai bambini piacciono le scuole... Il comune le ha fatte 2001-2006
Ai bambini piacciono le scuole colorate che sono sempre piene di spunti e dinamiche, che sanno venire incontro alla loro fantasia e che non li costringono a stare solo stretti fra i banchi a soffocare le loro aspirazioni, ma servono edifici comodi che sanno muoversi e collocarsi dove occorrono. -
Dagli archivi delle scuole romane. Storia, memoria, identità. Catalogo della mostra (Roma, 13 maggio-11 giugno 2006)
Non esistono luoghi più qualificati delle scuole per capire la storia di una intera comunità che, generazione dopo generazione, si siede tutta tra i banchi, affolla le stesse aule magne, scende le scale di corsa l'ultimo giorno di scuola, condivide o contesta i progetti d'istruzione o gli eventi politici. Basterebbe rileggere e confrontare i compiti in classe degli anni '20, '40, '60 e '80 per capire cosa sia accaduto in questa città e in Italia. Con il Progetto ""Archivi"""" le scuole romane rivoluzionano il concetto di Archivi scolastici, negli archivi delle scuole c'è un tesoro immenso che ora viene alla luce, un patrimonio storico di grande valore che ora viene condiviso e reso strumento di formazione e di educazione. Dai registri di classe che documentano la storia degli alunni depennati per effetto delle ignobili leggi razziali alle pagelle di personaggi illustri del mondo della scienza, della cultura e dello spettacolo. Dagli alambicchi dei primi laboratori scientifici ai fucili di legno usati dai balilla per le loro esercitazioni."" -
Abitare in città. Questioni architettoniche, sociali, ambientali
All'inizio del nuovo secolo i problemi urbani, sociali, architettonici e ambientali che, in diversa misura e con diverse accentuazioni, sono presenti nelle aree urbane richiedono risposte non più rinviabili. Per la rigenerazione di queste aree, periferiche e non, il tema dell'abitare e un tema strategico che coinvolge amministrazioni pubbliche, progettisti, cittadini e imprese. ""Abitare in città"""" presenta appunti, riflessioni, documenti, sperimentazioni progettuali che individuano linee di ricerca possibili per dare un contributo al rinnovo delle soluzioni abitative."" -
Luoghi e architettura del Mediterraneo. Viaggiatori alla scoperta del genius loci. Ediz. illustrata
«La nozione di viaggio, se si esclude il significato comune di spostamento fisico in una porzione di spazio geografico, si presenta assai vasta.Tra i molteplici viaggi non materiali o se vogliamo ""immaginari"""" - abbiamo scelto di intraprenderne uno dalle caratteristiche singolari: una sorta di viaggio alla seconda potenza ovvero un viaggio nei viaggi. Come in ogni viaggio che si rispetti, esiste un itinerario e una meta, che nel nostro caso possiede la caratteristica peculiare di coincidere con il punto di partenza, dal momento che non è collocata all'estremità di un'ipotetica linea, ma lungo un cerchio ideale che comprende l'intero bacino mediterraneo. Nel caso specifico, si tratta dunque di un """"periplo"""" - che secondo l'etimo è una """"navigazione circolare"""" - non intorno a un continente o a un'isola, ma lungo i """"bordi"""" di un ambito geografico circoscritto che e quello del Mediterraneo, un """"mare chiuso"""" per definizione. Del resto, la tradizione del periplo è connaturata alla civiltà marinara mediterranea e, a ragione, può essere considerata il simbolo che esprime la sua unità geografica e culturale, poiché alla fine si ritorna sempre nello stesso punto da cui si era partiti, dimostrando con ciò che ogni luogo che si affaccia su questo mare e un punto appartenente alla stessa circonferenza.»"" -
Milano «dall'esterno e da lungi»
Il libro ripropone come titolo una locuzione di Giuseppe de Finetti, singolare figura di studioso della città e del territorio milanese, architetto, urbanista e pubblico amministratore che, in quella veste, fu promotore di iniziative imprenditoriali per la rinascita - dopo le distruzioni belliche della Fiera di Milano e dell'Aeroporto intercontinentale di Lombardia e Malpensa. Esso vuole con ciò riaffermare, ad oltre cinquant'anni dalla sua morte, la perdurante attualità del suo punto di vista complessivo sui caratteri insediativi anche di fronte al sempre più vasto diffondersi di estese trasformazioni di parti del territorio milanese urbano e metropolitano, conseguenti al mutamento di un modello produttivo e spesso guidate solo da fortune più o meno arrembanti o tutelate che si affidano alla effimera ma pervasiva mondanità di uno star system della progettualità architettonica improntato dalla globalizzazione mediatica dell'immagine. -
Il drago e la farfalla. Arte contemporanea in Vietnam. Catalogo della mostra (Roma, 16 giugno-16 luglio 2006). Ediz. italiana e inglese
"La storia del Vietnam è una lunga marcia verso la pace, costellata di tragedie che non hanno però mai impedito a questo popolo fiero di coltivare tutte le virtù di un'anima straordinariamente ricca: orgoglio nazionale, solidarietà e tradizioni culturali. Solo per un crudele destino disegnato dalla storia questo Paese deve gran parte della sua fama alla guerra. Il Vietnam avrebbe meritato invece di essere conosciuto per ben altro: per le bellezze naturali e le creazioni artistiche che l'Unesco ha dichiarato Patrimonio dell'Umanità, per la raffinata sensibilità della sua gente, per la gioia che accompagna il vivere quotidiano, per l'operosità dei lavoratori, la gentilezza delle donne, il sorriso dei bambini. Il Vietnam di oggi è un Paese che corre verso il domani, che lotta con un presente denso di incognite, che guarda al futuro con speranza e impegno, attento alle novità e ai cambiamenti. Forse non è un modello per il mondo occidentale, ma sicuramente un esempio. Ed è un luogo che tutti vorrebbero visitare."""" (Enrico Gasbarra)" -
Identità e differenze nell'architettura del Mediterraneo. Ediz. illustrata
Il bacino del Mediterraneo, da sempre considerato uno dei più grandi esempi di vivacità culturale, baricentro naturale di tante civiltà costantemente in dialogo tra loro, è oggi un'area dominata dall'assenza di ricerca di nuovi linguaggi che lascia spazio a trasformazioni che non dialogano in alcun modo con il contesto storico e naturale nel quale si inseriscono, e che generano i ""non-luoghi"""" e la mancanza di riconoscibilità di tante periferie metropolitane e della maggior parte dei complessi turistici. Basti pensare ai tanti insediamenti costieri della Spagna, della Francia o delle isole greche,che sradicano gli aspetti più particolari in cambio di ambienti artificiali e totalmente indifferenti al preesistente. I processi di """"identificazione"""" e """"orientamento"""" diventano sempre più difficili, poiché """"l'insediamento, quale luogo entro la natura, non esiste più, né esistono i fulcri urbani come luoghi di vita in comune, o gli edifici come sotto-luoghi significativi, capaci di trasmettere sia individualità che appartenenza.Anche il rapporto con la terra e con il cielo è andato perduto. La maggior parte degli edifici moderni esiste in un """"nulla"""" senza alcun rapporto con il paesaggio o con un insieme urbano coerente: una vita astratta, in una specie di spazio matematico-tecnologico, ove a malapena il sopra si differenzia dal sotto"""" (C. Norberg-Schulz)."" -
Progetto Piano del Colore. Ediz. illustrata. Vol. 1: piani di colore della provincia di Latina, I.
Negli ultimi venti anni lo strumento del Piano del Colore ha guidato la riqualificazione dell' ""immagine"""" della città, riportando questa tematica alla ribalta del dibattito disciplinare e professionale. IlPiano del Colore si muove, per sua natura, su un piano multidisciplinare, non solo come strumento normativo finalizzato alla conservazione della tradizione costruttiva ma diventando, esso stesso, strumento di conoscenza critica e fondamento per un intervento attento alla riconoscibilità e all'identità della comunità culturale. Iltesto fornisce indicazioni metodologiche e strumentazioni tecniche per gli studiosi e i progettisti, oltre a una documentazione storica e progettuale di alcuni centri storici significativi della Provincia di Latina: Bassiano, Castelforte, Maranola, Minturno, Monte San Biagio, Norma."" -
Le forme del cemento. Leggerezza. Ediz. illustrata
L'architettura contemporanea ha messo in atto un processo di progressivo e sostanziale alleggerimento delle forme; l'avanzamento tecnologico dei materiali leggeri, la competitività dei materiali plastici, la disarticolazione dell'oggetto unico in più parti, uniti ad una concezione avanzata di spazialità fluida, sembrerebbero aver limitato l'uso del cemento e ridotto, rispetto al Moderno di cui è stato il simbolo indiscusso, lo spettro delle sue espressioni formali. Di fatto non è così: numerosi architetti ed ingegneri contemporanei privilegiano nella realizzazione delle loro opere l'uso sperimentale del cemento: da Zaha Hadid ad Alvaro Siza, da Cecil Balmond a Richard Meier, da Herzog&de Meuron a Tadao Ando, a Toyo Ito, si assiste a modalità sperimentali nell'uso del calcestruzzo, sia nella configurazione degli spazi che in ricercate finitura di superficie.