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Lucio Fontana. At the roots of spatialism. Catalogo della mostra. Ediz. illustrata
Il volume è il catalogo della mostra ""Lucio Fontana: at the roots of spatialism"""" organizzata dal General Directorate for Cultural Promotion and Cooperation in collaborazione con l'Istituto Culturale Italiano in Nordamerica."" -
Il sinodo di Teodoro Fantoni vescovo di San Marco (12-14 aprile 1665)
Il volume presenta sostanzialmente gli Atti sinodali compilati in seguito alla celebrazione del sinodo diocesano da parte di Teodoro Fantoni. Se ne offre quindi la traduzione italiana, aderendo il più possibile alla struttura della lingua latina e puntualizzando le citazioni bibliche per il loro sviluppo teologico. Particolare risalto assume l'impegno della riforma nel clero, la conservazione dei luoghi di culto e dei beni ecclesiastici, la formazione cristiana dei fedeli con la presenza continua della Chiesa nel tessuto sociale. In Appendice si riportano numerosi documenti concernenti lo stesso Fantoni tratti prevalentemente dall'Archivio Segreto Vaticano. Una sintetica Introduzione rileva il contributo dei vescovi di S. Marco al concilio di Trento e tracce di altri sinodi precedentemente celebrati. Diversi presuli testimoniano in modo esplicito circa l'esistenza di costituzioni anteriori, per cui è da reputarsene sicura la celebrazione, magari in forma meno solenne a causa di varie contingenze storiche. La prima affermazione riscontrata risale al 1590, posteriore di 27 anni dalla chiusura del concilio di Trento. Le illustrazioni e le tavole intendono svolgere una funzione isagogica al testo stesso, badando che in qualche caso il monumento attuale richiama soltanto la memoria di quello rammentato al momento del sinodo, ma non ne conserva in maniera sicura anche l'aspetto. -
L' architettura dell'acciaio in Italia
Come mai la costruzione metallica non ha avuto in Italia lo stesso spazio destinatole in altri paesi europei? Malgrado il ruolo di secondo piano nell'attività edilizia e infrastrutturale, la costruzione metallica è stata però, oggetto di costante e interessante sperimentazione. -
La salvaguardia dei valori storici, culturali e paesistici nelle zone sismiche italiane. Proposte per un manuale. Ediz. illustrata
Il volume raccoglie gli esiti di una ricerca durata due anni che ha mirato a circoscrivere il campo di studio sugli eventi sismici ai centri storici, intesi come risultato di un ininterrotto processo di trasformazioni che tuttora prosegue sotto l'influsso di pressioni forse anche più intense che in passato. Un altro aspetto del lavoro è la centralità della prevenzione del rischio sismico che implica la necessità di realizzare interventi sulla totalità dei centri storici e non solo su edifici e manufatti. La complessità della questione ha richiesto l'apporto di ricercatori di molteplici provenienze disciplinari, affiancando alla prevalenza dell'attenzione al dettaglio tecnico, la dimensione valutativa del rischio sismico e un'analisi del ruolo della pubblica amministrazione. -
Un ponte per la crescita. Imprese, banche e finanza per il futuro del sistema Italia
La feroce competizione globale, che rischia di ""tagliare fuori"""" le imprese italiane sia dalla competizione sulle produzioni labour intensive che su quelle ad alto valore tecnologico, impone al sistema Italia di adottare una """"strategia dell'apertura"""" che permetta alle aziende di competere sui mercati internazionali. L'internazionalizzazione non è solo un'opportunità dettata dalle condizioni del mercato, ma è il futuro stesso del nostro sistema produttivo. Il volume indaga quali strumenti di debito, di equity e di """"finanza agevolata"""" possano aiutare l'imprenditore italiano nel processo di uscita dai recinti domestici. Il volume si concentra sulle problematiche di struttura finanziaria delle imprese italiane e sui cambiamenti di comunicazione banca-impresa alla luce dei nuovi accordi di Basilea 2. La seconda parte analizza i fondi di private equity/venture capital e la quotazione in borsa sui mercati AIM e Expandi, come mezzi di finanziamento con capitale di rischio dell'attività imprenditoriale in un'ottica di espansione internazionale. Sono messi in evidenza limiti e pregi del ricorso a queste tipologie di finanziamento esterno. Presenta una rassegna delle istituzioni pubbliche che sostengono finanziariamente e sponsorizzano le esperienze internazionali delle imprese nostrane. L'obiettivo è fornire all'imprenditore italiano un manuale pratico sulle modalità essenziali di accesso alle fonti di sostegno pubblico allo sviluppo delle aziende italiane all'estero."" -
Roma contemporanea. Storia e progetto
Questo libro si occupa di una questione che sta attirando sempre più l'attenzione della nostra città, come quella di tutte le grandi metropoli europee: la nascita di una nuova forma urbana, di cui il tessuto insediativo del secondo dopoguerra, la cosiddetta periferia recente, è la parte dominante. I problemi che ne risultano sono autenticamente nuovi ed è necessario affrontarli con nuovi metodi e nuove soluzioni. Tuttavia lo studio di questa nuova realtà, a differenza di quella dell'anteguerra, è rimasto finora ad un livello frammentario ed episodico. Su questo argomento ha dominato una corrente storiografica che l'ha rifiutata in toto, bollandola come una ""non città"""" di cui esaminare solo gli episodi architettonici e urbanistici più importanti. Nel momento in cui a Roma viene adottato un nuovo piano, questo libro tenta invece di proporre una visione d'insieme, che leghi questa nuova realtà a quella della città dell'anteguerra, che unisca passato e presente, che tratti in altri termini tutto l'agglomerato urbano come un unico sistema, per assegnare alla città contemporanea una precisa collocazione nella costruzione della città futura. Un ruolo non più di diversità e di separazione, ma di complementarità, che valorizzi le sue caratteristiche di integrazione con lo spazio naturale e di luogo di nuove grandi attrezzature urbane, per ricostruire un nuovo ordine funzionale e formale della città."" -
Amazzonia co yvy ore retama. Distruzione, sopraffazione, speculazione
Co Yvy Ore Retama, in lingua Tupi vuol dire 'Questa Terra è Nostra'. È significativo che nel 1989, nello scegliere lo stemma dello Stato di Tocatins, si sia utilizzato il grido disperato degli Indios Tupi! Una rivendicazione di possesso, nella terra dei Senza Terra! La rivendicazione di un popolo espropriato delle proprie risorse per causa della continua deforestazione dell'Amazzonia. Deforestazione avvenuta anche con il concorso, non indifferente, delle agenzie internazionali erogatrici di enormi interventi. In Brasile, come in altri paesi in via di sviluppo, l'incremento dell'agricoltura, dell'allevamento e dello sfruttamento delle risorse (legname, attività estrattive, eccetera...) è avvenuta a discapito delle foreste originarie. Incentivata anche dai capitali provenienti da organismi internazionali sotto varie forme di finanziamento (Banca Mondiale, Bird Banca Internazionale di Ricostruzione e Sviluppo - Fondo Monetario Internazionale, CEE, G8), la deforestazione e la trasformazione del paesaggio brasiliano sono avvenuti negli ultimi decenni con ritmi sempre più allarmanti. Mutamenti che hanno innescato enormi problemi, sia sulle fasce meno protette della popolazione, in primo luogo gli Indios, sia sulle caratteristiche, spesso delicatissime, dell'ambiente e del paesaggio. -
Considerazioni sul federalismo nella nostra storia costituzionale. L'agenda sempre aperta delle riforme costituzionali
Marco Villani già consulente giuridico della Commissione parlamentare per le questioni regionali durante la XIV legislatura ha partecipato a numerosi lavori istruttori di riforme istituzionali. Segue attivamente l'evolversi del complesso sistema dei rapporti e del riparto delle competenze fra Stato e Autonomie territoriali. Ha compiuto un lavoro di ricognizione sullo stato della riforma degli Statuti regionali. In tale ambito, ha curato la redazione di una pubblicazione del Senato della Repubblica, relativa a un ciclo di audizioni dedicato all'approfondimento dei temi connessi all'approvazione degli Statuti nelle regioni a Statuto ordinario, e una apposita sezione di un dossier della Presidenza del Consiglio. -
La proporzione. Storia di un'idea da Pitagora a Le Corbusier
Questo libro tenta di ripercorrere i momenti più significativi della storia di un'Idea affascinante e per molti versi carica di mistero. Nata e affermatasi fin dall'antichità classica come Proposizione Totalizzante della Natura e dell'Universo, la ""giusta Proporzione"""" diviene sinonimo di Bellezza, o di Mito della Bellezza. Ma, a un certo punto della sua storia, il Mito entra in conflitto con l'affermarsi della Ragione e del Progetto. Ne scaturiscono profondi turbamenti personali e collettivi nelle coscienze più avvertite, costrette a scegliere o mediare tra più Autorità: la Tradizione classica, rappresentata da Vitruvio e dagli edifici antichi, il Misticismo religioso, che dal Medioevo in poi si associa all'Idea di Proporzione, e le ragioni della Scienza moderna. L'Idea di Proporzione sembra perdere la sua centralità, relegata com'è nel più assoluto relativismo, seguendo così la sorte dell'Idea stessa di Bellezza. Poi, quasi inaspettatamente, risorge dalle sue stesse ceneri e deprivata di ogni connotazione metafìsica, torna a riproporsi come """"Regola certa"""", idea salvifica dell'umanità, a difesa della Ragione dagli orrori del disordine mentale e materiale. Ma, nel confronto con la realtà della produzione umana, l'Idea di Proporzione è di nuovo destinata a fallire: Le Modular di Le Corbusier sembra esserne, almeno per ora, l'ultima espressione."" -
Annali del barocco in Sicilia. Ediz. illustrata. Vol. 8: Siracusa antica e moderna. Il val di Noto nella cultura di viaggio
Questo volume della rivista raccoglie i seguenti saggi: Giuseppe Voza ""Sulla topografia di Siracusa antica"""", Mariarita Sgarlata """"L'architettura del sotterraneo a Siracusa nelle memorie di eruditi e viaggiatori del Settecento""""; Giuseppe Michele Agnello """"Chiese e monasteri medievali di Santa Lucia a Siracusa""""; Elisabetta Pagello """"Il mito di Siracusa tra realtà e immaginario""""; Francesca Gringeri Pantano """"Siracusa e gli Iblei nel Voyage di Jean Hoüel""""; Cesare de Seta """"Il primo viaggio in Sicilia del 1777 con Charles Gore e Richard Payne Knight""""; Lucia Trigilia """"Siracusa, il Val di Noto e le città siciliane del Grand tour""""; Salvatore Russo """"Siracusa moderna: dalla Antiquaria alla cultura del viaggio""""; Renata Russo Drago """"Un topos del viaggio a Siracusa: la decadenza della città moderna e il rimpianto della grandezza antica""""; Vincenzo Latina; """"Architettura contemporanea ed antico a Siracusa""""; Silvia Spariglia """"Il giardino di Artemide""""."" -
Roma. Prati di Castello. Dai romani ai barbari ai piemontesi. Ediz. illustrata
Il volume ricostruisce gli eventi storici, politici, urbanistici ed edilizi che hanno caratterizzato il quartiere Prati a Roma. La storia della zona inizia quando Caligola, nel 40 a.C. costruì il Circus Vaticanus nell'area della Basilica di San Pietro e quando Nerone compì il martirio dei cristiani nell'ansa del Tevere poi chiamata Prata Neronis. Per più di mille anni grazie al sito protetto dal Tevere, sono stati campo base per gli assedi dei barbari a Roma. L'avvio dello sviluppo dei ""Prati"""" dopo il 1870 coincise con l'espansione della capitale, con la realizzazione di molte case per gli impiegati governativi. L'edilizia di Prati fu ultimata negli anni venti e, poi in seguito alla trasformazione di molte residenze in uffici, è avvenuta nella zona una """"terziarizzazione"""" con una forte presenza commerciale; il tutto reso più importante dalla presenza di uffici giudiziari, studi legali, la Corte dei Conti, le sedi della Rai, e dalla realizzazione nel 1936 del Foro Italico divenendo così il Centro Direzionale, integrato con le residenze, più importante di Roma. Oltre a descrivere la storia di Prati in due millenni, il volume analizza episodi di interesse particolare quali la realizzazione del Tempio Costantiniano nel 350 d.C., della basilica di San Pietro, l'afflusso dei pellegrini verso la basilica dalla via Francigena, la creazione di via della Conciliazione, il Palazzo di Giustizia, l'Esposizione del 1911 e il Ponte Risorgimento il primo in cemento armato a unica grande luce."" -
La palude di Torre Flavia. Biodiversità, gestione, conservazione di un'area umida del litorale tirrenico
Questo volume è dedicato alla Palude di Torre Flavia, un'area umida di grande valore in termini di diversità biologica, collocata lungo il litorale tirrenico a nord di Roma e residuo di ecosistemi molto più estesi fino a mezzo secolo fa. Finalità di questo lavoro, frutto della collaborazione di oltre novanta autori, è quella di pervenire ad una conoscenza dei valori e delle problematiche presenti, nonché delle attività svolte in quest'area, finalizzate alla sua conservazione e promozione. In un'ottica più generale, esso vuole proporre una serie di esperienze, metodologie e approcci di taglio prevalentemente scientifico-naturalistico, oltre che tecnico-applicativo, che sono a disposizione di chi opera nel settore della gestione degli ambienti umidi, contribuendo alla costruzione di modelli generali e fornendo spunti per ecologi applicati, biologi della conservazione e wildlife managers. -
Gellner. Disegni di architettura e paesaggio. Cortina d'Ampezzo, Trieste, Venezia, Firenze, Roma. Ediz. illustrata
I disegni pubblicati in questi due album risalgono al 1943, l'anno in cui Edoardo Gellner prestava servizio militare a Nettunia, oggi Nettuno, non lontano da Roma. In frequenti visite per servizio nella capitale o durante una licenza trascorsa a Cortina d'Ampezzo trovava spunto per tracciare a penna stilografica sul suo taccuino architetture classiche o rurali, gradito diversivo alla vita militare. -
Gli impianti eolici: suggerimenti per la progettazione e la valutazione paesaggistica
Le linee-guida per l'inserimento paesaggistico degli impianti eolici intendono facilitare l'applicazione dell'Allegato Tecnico del DPCM 12 dicembre 2005 che definisce finalità, criteri di redazione e contenuti della Relazione Paesaggistica che deve accompagnare le richieste di autorizzazione paesaggistica (art. 146, comma 2, del Codice per i Beni Culturali e del Paesaggio, D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e sue modificazioni) e che dà indirizzi per la valutazione dei progetti. Le linee-guida forniscono indirizzi, criteri, informazioni generali e supporti tecnici. Si rivolgono ai progettisti e ai responsabili della valutazione perché, da un lato il punto di vista paesaggistico venga inserito organicamente nel progetto fin dalle sue prime fasi di elaborazione, dall'altro la valutazione possa entrare pienamente nel merito delle proposte e non limitarsi a una verifica formale dei documenti. Si rivolgono anche alle popolazioni, nella consapevolezza che una crescita conoscitiva delle problematiche specifiche, è condizione essenziale per scelte appropriate e condivise. La struttura della guida è costituita da un testo esplicativo generale, da approfondimenti tematici, da schede tecniche, da schede informative su documenti di indirizzo elaborati all'estero e in Italia, da una bibliografia ragionata e da riferimenti bibliografici generali. Un ampio apparato iconografico commentato esemplifica casi studio, soluzioni tecniche di progettazione, problematiche di valutazione. -
Circonferenza cosmica. Catalogo della mostra (Roma, 13 dicembre-30 marzo 2007). Ediz. italiana e inglese
Circonferenza cosmica è il titolo di una mostra di quattro artisti, Bizhan Bassiri, Mario Lamorgese, Maurizio Mochetti e Marco Tirelli, ispirati a quelle forme geometriche che hanno sempre occupato un posto speciale nella mente umana: il circolo e la sfera. -
La fabbrica del gas all'Ostiense. Luogo e forma di un'area industriale
"Questo libro rappresenta l'esito di una ricerca condotta attorno al tema della riqualificazione urbana. Il caso preso in esame è quello dell'area industriale dismessa dell'Italgas, ma più in generale la ricerca affronta le dinamiche urbane della zona Ostiense e del quartiere operaio di Testaccio a Roma. Questo caso studio si propone come esempio di metodo. Attraverso un percorso analitico ed allo stesso tempo progettuale, abbiamo tentato di delineare una serie di linee guida imprescindibili per chiunque si avvicini alla questione del recupero a scala urbana. La struttura stessa del testo in tal senso chiarisce la metodologia di avvicinamento all'area di studio. L'approccio ad una realtà urbana dotata di un'identità propria e riconoscibile all'interno della città, come la zona industriale dell'Ostiense, non può prescindere dalla lettura accurata dei suoi tratti distintivi. Riqualificare un'area dismessa significa dunque operare una restituzione del senso del luogo. A questo scopo si dovrebbe andare oltre gli strumenti investigativi canonici, legati allo studio dei caratteri esclusivamente storici e urbanistici. È necessario rileggere tutte le storie che si sono svolte nella fabbrica, anche quelle delle persone che vi hanno vissuto e delle cose alle quali hanno dato vita, per ritrovare la sua identità e attivare le potenzialità in divenire.""""" -
Simbologie politiche del femminile. Catalogo della mostra. Ediz. illustrata
Nella storia politica europea, la funzione morale della donna riveste un prestigio che, rispetto alle sue traduzioni istituzionali, sembra seguire una traiettoria asimmetrica. Dalla fine del settecento la funzione pedagogica delle rappresentazioni del femminile diventa un perno di ciò che oggi chiamiamo comunicazione politica. Per tutto il XIX, fino alla prima metà del XX secolo, dignità morale ed esclusione politica vengono conciliate in base al tacito principio per cui ""gli uomini fanno le leggi, le donne i costumi"""". Le immagini femminili possono così cambiare di segno ed essere utilizzate da opposti schieramenti politici. Nella propaganda politica del secondo dopoguerra e nella costruzione della repubblica osserviamo il verificarsi di alcune trasformazioni. Al cambiamento della scena politica corrisponde uno stemperarsi della forza simbolica del femminile. Nello stemma della repubblica, all'opulenza femminea della nazione italica si sostituisce un intreccio astratto di simboli anodini."" -
Scarabocchi senza fissa dimora. Catalogo della mostra (Roma, 15 dicembre 2006-7 gennaio 2007). Ediz. illustrata
"Non saprei dire quando sia apparsa per la prima volta nel mio cervello la parola Boopismo, né saprei dire con quale valore si sia manifestata. Il Boopismo, pur appartenendo a pieno titolo alla categoria delle avanguardie storiche del Novecento, non è mai stato delimitato come movimento artistico, nessuno è riuscito a stabilirne i confini. Più che un movimento artistico si può considerare un virus che ha fulminato per un attimo gli artisti per poi autoincenerirsi, seminando tracce che hanno la consistenza dei miraggi. Non è stato facile inseguire le tracce di questo movimento artistico, anche perché, dai rapporti catalogati, emerge chiaramente che il Boopismo ha contagiato non solo il mondo della pittura, ma anche quello dello spettacolo. L'unica certezza è che tutto discende dalla sua musa ispiratrice: Betty Boop. Musa frizzante più che inquietante, elettrizzante più che ammorbante, ammaliante più che petulante. I materiali proposti in questo catalogo sono una sorta di inventario delle tracce che il Boopismo ha seminato nel corso di questo secolo: quadri, illustrazioni, manifesti cinematografici, copertine di partiture musicali. Non manca l'unica testimonianza bibliografica, il volume intitolato """"Il Boopismo e la maschera"""" questo a fronte di un'ampia bibliografia di cui sono rimasti solo i titoli, mentre i libri si sono dissolti nei bagliori di una biblioteca immaginaria." -
Fiabesque, la città delle fiabe. Il fantastico nella progettazione degli eventi
Un progetto complesso come Fiabesque non avrebbe senso se non fosse supportato da un profondo contributo formativo e culturale, che, oltre a costituire un innesto indispensabile nelle sue logiche di sviluppo, ne diventi anche un costante prodotto negli anni. E la profondità e la dimensione che l'impianto di Fiabesque deve rispettare ci impongono una riflessione. I riferimenti e gli obiettivi progettuali sono molteplici, spaziando dal coinvolgimento di bambini e adulti attraverso la favola intesa come momento ludico, a quelle problematiche sociali di cui, un tempo, la fiaba stessa è stata ambasciatrice privilegiata nell'educazione e nella trasmissione dei princìpi. Unica possibile soluzione, un intervento su più piani: i piani del fare, del sapere e del saper fare. -
Dall'idea alla realtà. I sabini e il loro museo. Gli scavi archeologici e i reperti di monte Calvo. Catalogo della mostra (Rieti, 22 dicembre 2006-21 gennaio 2007). Ediz. illustrata
La mostra ""Dall'idea alla realtà: i Sabini e il loro Museo. Gli scavi archeologici e i reperti di monte Calvo"""" (Rieti, 22 dicembre 2006 - 21 gennaio 2007) nasce dall'idea originaria e mai concretizzatasi del principe Francesco Borghese, di costituire il Museo dei Sabini, negli ambienti dell'odierna Galleria Borghese a Roma, e, passando per le recenti ricerche ed indagini condotte dalla Soprintendenza in diversi comparti del territorio della provincia di Rieti, intende annunciare l'istituzione della nuova ala del Museo Civico denominata """"Museo dei Sabini"""". L'esposizione prevede cinque sezioni: nella prima si illustra la situazione relativa agli scavi condotti nella prima metà dell'800; nella seconda vengono analizzati i documenti strettamente collegati alla famiglia di Laberia Crispina e Caius Bruttius Praesens ricchi possidenti terrieri e proprietari della villa; nella terza vengono presentati i materiali rinvenuti: elementi scultorei architettonici, marmi policromi, intonaci dipinti, oggetti di uso quotidiano, monili, accessori per ornamento ed abbigliamento e reperti faunistici che, da una parte, testimoniano le abitudini alimentari degli abitanti della villa, dall'altra, l'impiego di essi a scopo ornamentale. La quarta sezione evidenzia le numerosissime potenzialità che ancora ci riserva la villa e l'ultima sezione evidenzia la concretizzazione del progetto del principe Borghese, con la costituzione del Museo dei Sabini, che accoglierà un gran numero di materiali.""