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L' apostolo del bello, ultimo dandy. Giuseppe Maria Perrone fra l'essere e l'apparire. Ediz. illustrata
"Il culto della Bellezza - da cui l'appellativo """"Apostolo del Bello"""" che si richiama al tratto essenziale della personalità di Giuseppe Maria Perrone di San Martino - rappresenta, di per sé, la significazione primaria di un modo d'essere che, peraltro, non si lascia circoscrivere in una sola dimensione. E proprio in questo sta la singolarità di una vita testimoniata in modo preminente dall'amore per l'arte in tutte le sue forme più elevate ma anche dai molteplici interessi inseriti in una dialettica di contrapposizioni e di corrispondenze. Prestigiosa è stata la sua capacità di coniugare l'essere e l'apparire sovrapponendo all'essere connotazioni secondarie rese con quella inesauribile arguzia grazie alla quale è riuscito a proporsi anche, e non soltanto, nella giocosa parte di """"ultimo dandy"""". Per noi nipoti, zio Ninni è un mito perché, nonostante la grande considerazione che gli veniva attribuita """"per aver attraversato da protagonista la seconda metà del Novecento"""" sapeva mostrare a noi bambini il fanciullo che custodiva, integro, dentro di sé. Nel suo particolare modo di porsi, diretto, spontaneo e assolutamente trasparente, nella sobria unicità della sua eleganza, ci donava sorrisi e istanti tanto belli da essere destinati a durare, incastonati nel ricordo, in un accomunante """"per sempre"""".""""" -
Principi di tattica militare. Epoca romana e bizantina
Questo libro nasce da un interesse antico per le tecniche di combattimento attuate durante l'impero romano e bizantino. Soprattutto per i romani, le modalità di combattimento riflettevano la società romana dell'impero, Roma è stata la luce imperitura e tutto ciò che abbiamo lo dobbiamo a questa precedente civiltà che unita alla Grecia e all'Egitto creò una coesione senza precedenti, tutt'oggi l'intero sistema politico ed economico si ispira a quell'epoca anche con le sue stridenti contraddizioni. -
L' uomo nero. Una donna a capo di un impero alla ricerca ossessiva di se stessa
"'L'Uomo Nero' è la storia di una donna in carriera, unica figlia di un grandissimo uomo di affari che continua la tradizione paterna. D'un tratto a questa donna si presenta attraverso i vetri di una finestra del suo grattacielo un uomo rozzo e incolto che fa appunto il lavavetri. È per lei una specie di vocazione irresistibile, rappresenta l'Uomo Nero delle sue favole infantili, un uomo che l'attira e la respinge allo stesso tempo. Attraverso di lui, vuole possedere e demonizzare anche gli ancestrali sogni e tabù della sua giovinezza. Non riesce mai a liberarsene perché inconsciamente è attratta dalla sua vita precedente. Alla fine decide di innalzarlo al suo livello che però è allo stesso tempo un modo sottile per togliergli le sue caratteristiche e la sua unicità, per spegnerlo, in fondo per ucciderlo. Metaforicamente, questo libro adombra il passaggio delle classi più povere ad una società che consuma soltanto e non ha altra ideologia che la ricchezza materiale e il consumo. Ma la rapidità di questo passaggio finisce per distruggere l'Uomo Nero."""" (dalla prefazione di Giorgio Capitani)" -
Archeologia del Novecento. Il Centro studi ed esperienze nell'aeroporto di Guidonia. Ediz. illustrata
Il restauro del moderno costituisce un ambito disciplinare in cui sono chiamati ad operare studiosi e tecnici secondo metodologie consolidate e strumentazioni operative anche innovative. Il campo di applicazione si amplia progressivamente man mano che il passare del tempo colloca nella storia ciò che è appartenuto ad un presente da poco trascorso. Molte opere rientrano nel novero delle eccellenze, per il carattere tipologico e costruttivo innovativo loro attribuito dai protagonisti della progettazione architettonica della prima metà del Novecento, e per questo sono già presenti nella storia dell'architettura. Altre opere, dovute all'impegno di progettisti alle volte misconosciuti o derivanti dal lavoro collettivo di uffici tecnici, non hanno ricevuto un particolare tributo anche se, per la singolarità del loro essere, hanno la dignità di monumenti non voluti. Tra queste, risaltano, per imponenza e caratteri tipologici e costruttivi, i tre fabbricati del Centro Studi ed Esperienze situati, a Guidonia, nell'aeroporto A. Barbieri; risaltano soprattutto per le condizioni di profondo degrado che hanno suggerito il consulto di specialisti per dimostrare la fattibilità di un loro recupero. -
626. La sicurezza nei luoghi di lavoro
Le prime norme finalizzate a garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro risalgono a sei decenni addietro e furono emanate in applicazione dei contenuti dell'articolo n. 2087 del Codice Civile, ""Tutela condizioni di lavoro"""", che recita: """"L'Imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particotarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro"""". Il DPR n. 547 del 1955 già individuava in modo puntuale e circostanziato le misure tecniche di protezione da attivare in presenza di macchinari ed attrezzature, mentre il successsivo DPR n. 303 del 1956 definiva per la prima volta la nozione di """"Sorveglianza sanitaria"""" e individuava le caratteristiche igienico-sanitarie da garantire sul luogo di lavoro, sia in riferimento ai locali destinati alle attività, sia in relazione all'esposizione al rischio, anche da agenti nocivi, dei lavoratori, localizzando l'attenzione sull'insieme degli aspetti della sicurezza aziendale. Sebbene negli anni la produzione giuridica in materia si sia molto arricchita, la sostanza dei succitati DPR rimane inalterata e tuttora valida."" -
Bernardí Roig. Light never lies.Catalogo della mostra (Roma, 6 luglio-16 settembre 2007). Ediz. illustrata
Figure rigorosamente bianche, tutte in rapporto di interazione con una fonte luminosa, si sporgono da angoli e superfici inattese, cogliendo di sorpresa lo spettatore. Ciò che a un primo sguardo si coglie nei suoi lavori sono gli elementi propri delle più importanti correnti artistiche contemporanee: coprifantoccio bianchi, luce al neon, scarnificazione dell'intero apparato scenico e una progressiva sottrazione del dato naturalistico. -
L' acqua e la città. Il ritorno dell'acqua a Roma tra '500 e '600. Ediz. illustrata. Con DVD
Nessuna città fu ricca d'acque come Roma antica. Partendo da questa constatazione il documentario ripercorre dopo il momento buio costituito dalle invasioni barbariche, il progressivo ripristino degli antichi acquedotti romani e la costruzione delle monumentali fontane che anche oggi è possibile ammirare. Sullo sfondo la documentazione archivistica conservata nell'Archivio di Stato di Roma, in particolare nel fondo ""Presidenza degli acquedotti urbani""""."" -
Roma città mediterranea. Continuità e discontinuità. Ediz. illustrata
Quali sono i caratteri della mediterraneità che Roma esprime? In che modo si manifesta la struttura urbana del territorio romano? Quali sono le dinamiche in atto, le relazioni, le articolazioni di questa capitale euro-mediterranea? L'esigenza di spostare l'ottica con cui osservare le formazioni urbane contemporanee e l'opportunità di ridescrivere la metropoli diffusa sono alcune delle premesse che presiedono a una ricerca su Roma contemporanea intesa come possibile Città Mediterranea. Questo testo analizza, attraverso una rivalutazione dei paesaggi urbani e un'attenzione nei confronti delle molteplici centralità, quella città di Roma eterogenea, una non-forma di non-città, che comprende fasci infrastrutturali ed enclave naturalistiche, permanenze surreali di campagna-città e reali emergenze architettoniche e urbane. Quattordici ""tasselli"""" di 1 km x 1 km costituiscono le aree campione studiate. Esse appartengono a quattro macrosistemi principali della città. Tre di essi corrispondono alle strutture topografiche, fisiche e antropiche primarie che hanno dato l'imprinting alla città e che ne hanno condizionato sviluppi e crescite: il Tevere, il sistema delle Mura Aureliane e delle infrastrutture radiali delle Consolari e il cuneo verde del Parco dell'Appia e del Parco degli Acquedotti. Il quarto macrosistema è quello dei """"luoghi dello scambio"""", di tutte quelle aree che trasversalmente interferiscono con le strutture primarie, determinando situazioni di conflitto e di scompaginamento."" -
Il paesaggio vegetale della Costa d'Amalfi. Ediz. illustrata
Ci sono luoghi che colpiscono in prima istanza a livello emotivo, accendendo emozioni profonde, sulla base di ciò che bellezza è assai riduttivo chiamare. Molte altre cose suscita di primo impatto la Costiera Amalfitana, e si è soprafratti da un paesaggio così particolare, che mostra articolazioni inaspettate in cui ogni nota sembra modularsi nei suoi caratteri più estremi. Ma tale peculiarità è anche correlata ad una valenza naturalistica di rilievo, ed in particolare ad una flora e a consorzi vegetali caratteristici? All'eccezionalità geomorfologica del paesaggio, corrisponde anche una diversità biologica altrettanto rilevante? E se si in che misura e con che distribuzione? Quale è stato e quale può essere il ruolo dell'uomo nella trasformazione dell'ambiente? Ci sono attività che vanno controllate, e cosa si può fare per proteggere la natura? Si possono comunque individuare delle valenze prioritarie, ferma restando l'opportunità di non trascurare l'ambiente naturale nel suo complesso? -
Giovanni Battista Spinola. Cardinal san Cesareo (1646-1719), collezionista e mecenate di Baciccio. Ediz. illustrata
Dietro a parte della raccolta di dipinti attualmente conservata presso la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola a Genova si cela il cardinal Giovan Battista Spinola, detto San Cesareo (1646-1719). Questo lavoro ne indaga la personalità, il ruolo politico svolto quale camerlengo di Clemente XI Albani, l'attività di tutela di cui fu rigido promotore, ma anche i rapporti con gli artisti - in particolare con il conterraneo Gaulli - e con gli intellettuali legati all'Arcadia che ospitava nella sua residenza. Attraverso un'ampia ricognizione documentaria e archivistica, se ne mette il luce l'importante collezione di quadri, alcuni identificati nelle raccolte pubbliche e private di tutto il mondo e qui pubblicati per la prima volta: si tratta di opere di Reni, Cignani, Franceschini e naturalmente di Baciccio, ma anche di artisti meno noti quali Cavedone, Odazzi, Scilla, Vanni. -
Metodologie per il rilevamento dei danni sismici al patrimonio culturale. Ediz. illustrata
Il progetto per la formazione di rilevatori del danno al patrimonio culturale presentato in queste pagine punta a definire e a programmare una metodologia multidisciplinare e integrata quanto più rispettosa della complessità del territorio. Il confronto e il dialogo tra le varie professionalità coinvolte nella gestione dell'emergenza rappresenta ancora oggi, come nei rilevamenti sistematici dei danni di fine Settecento, l'unico approccio possibile sia in fase preventiva per l'individuazione delle situazioni di rischio e per la pianificazione delle eventuali attività di manutenzione, che in quella immediatamente successiva all'evento sismico per l'accertamento dei danni e la programmazione degli interventi di recupero. -
Storia di Scandale. Ediz. illustrata
Il volume si propone come un tentativo di consegnare agli Scandalesi la loro storia per renderli consapevoli di quello che è avvenuto nei secoli passati. Scandale ha origini non molto antiche, ma l'autore sa trovare, specie nella parte che riguarda la Diocesi di San Leone, l'aggancio e lo spunto per riandare alla ricostruzione storica di quel casale e al suo inserimento all'interno della storia del Marchesato di Crotone. È interessante il capitolo che riguarda il 'Catasto Onciario' del 1743, ricco di notizie di carattere economico, spesso sconosciute ai non specialisti. Particolarmente importante il capitolo sull'occupazione delle terre da parte dei contadini del Marchesato nell'immediato dopoguerra e l'indagine, condotta da una équipe guidata dal prof. Manlio Rossi-Doria per conto dell'UNESCO a metà degli anni Cinquanta, sulle comunità rurali interessate alla riforma agraria, tra cui Scandale. Dalla sintesi dello studio, emergono chiaramente quali fossero i problemi economici, i comportamenti umani e le relazioni sociali nei comprensori interessati dall'intervento di quella riforma. -
Sistemi economici locali e mercati immobiliari. La misura degli effetti originati da interventi di trasformazione urbana
Il volume contiene i principali risultati della ricerca scientifica d'interesse nazionale ""Effetti degli interventi di trasformazione urbana sui sistemi economici locali e sui mercati immobiliari"""", svolta nell'ambito del PRIN 2004 nel campo delle discipline estimative e valutative. La ricerca, finanziata dal Ministero dell'Università e della Ricerca, è stata svolta da Unità operative composte da ricercatori delle seguenti sedi universitarie: Università di Padova, Università Mediterranea di Reggio Calabria, Università di Salerno, Politecnico di Torino, Università IUAV di Venezia."" -
Modernocontemporaneo. Scritti ulteriori. Architettura e altro. Ediz. illustrata
Il titolo, che non vuole essere uno dei tanti neologismi sul tema del rapporto tra la stagione del moderno (moderno come movimento) in architettura e il contemporaneo, contiene un'ipotesi rafforzata dall'apparato iconografico che mette insieme in ordine sparso figure d'architettura dalla A alla Z. L'ipotesi è che superato il momento della elaborazione del lutto si possa oggi riconsiderare inclusivamente l'intero panorama del Modernocontemporaneo, riconoscendo le tendenze attuali come evoluzione, distorsione, contaminazione del moderno, piuttosto che di una irreversibile condizione postmoderna o surmoderna che implicherebbe necessariamente un ragionamento per categorie oppositive e riti di nuove fondazioni. Questa iniziativa editoriale si configura come contributo critico al ragionamento, scavalcando il limite del settore disciplinare e coinvolgendo anche opinioni differenti non necessariamente e direttamente riconducibili al mondo dell'architettura, nella convinzione che sia necessario allargare lo sguardo verso derive e sconfinamenti. -
Il giardino e il lago. Specchi d'acqua fra illusione e realtà. Conoscenza e valorizzazione del paesaggio lacustre in Italia e in Europa. Ediz. illustrata
Lo specchio d'acqua, motivo ispiratore, presupposto ideologico, artistico e filosofìco, ha influenzato l'evolversi della storia del giardino occidentale: sono tantissimi i giardini in Europa ad avere nella presenza di un bacino lacustre, naturale o artificiale, la loro specifica attrattiva. Il tema del lago, e prima ancora quello dell'acqua, elemento vitale inscindibile dall'idea stessa di giardino, sono stati affrontati dai diversi studiosi attraverso un percorso cognitivo dall'illusione dei giardini descritti o immaginati nelle opere artistiche, alla realtà di quelli esistenti su numerosi laghi europei. L'idea di natura - che ha contribuito alla nascita del giardino paesaggistico all'inglese e che ha nel lago un elemento cardine diffuso in tutta Europa - è oggetto di approfondimento attraverso descrizioni e restituzioni grafiche in un arco temporale dal Rinascimento al Romanticismo. I giardini di lago sono indagati anche nel loro contesto territoriale, mediante l'analisi degli aspetti geografici, ecologici, botanici e ambientali i cui caratteri sono influenzati dalla superficie lacustre che li delimita. I problemi relativi ai principi di conservazione e alle modalità di gestione sono infine messi a fuoco e confrontati attraverso un repertorio di significativi casi italiani ed europei, avanzando proposte per lo studio e la valorizzazione di questi importanti paesaggi culturali. -
Pantheon. Storia e futuro-Pantheon. History and future. Ediz. bilingue. Con DVD-ROM
Il Pantheon è il più integro tra i monumenti antichi di Roma e la sua magnificenza ha sempre suscitato ammirazione e stupore. Fin dal Rinascimento ha costituito uno dei più importanti modelli dell'architettura, rappresentando la massima testimonianza della tecnica costruttiva antica e un imprescindibile punto di riferimento per la progettazione di edifici a pianta centrale. Oggi finalmente è possibile creare, con il supporto dell'informatica, un riproduzione quasi perfetta di qualsiasi monumento, permettendo allo studioso di analizzare e interpretare, al restauratore di progettare la conservazione e al pubblico di godersi l'opera. Il DVD-ROM allegato al volume contiene un modello tridimensionale a navigazione libera che consente all'osservatore di cogliere il Pantheon nel suo insieme. Il modello, completamente ispezionabile e visualizzabile, consente inoltre di richiedere in tempo reale informazioni di qualsiasi genere e forma (fotografie, schede tecniche, documenti audiovisivi, disegni tecnici, relazioni di indagini non invasive, etc.). Esperti, cultori, studenti e turisti possono disporre di uno strumento atto a soddisfare le molteplici e differenziate esigenze di conoscenza di uno dei monumenti più importanti del nostro ricco patrimonio. -
100 oggetti del design italiano. Collezione permanente del design italiano, la Triennale di Milano. Ediz. illustrata
Nuova edizione del catalogo di una mostra itinerante che sta presentando alcuni tra i più significativi oggetti della Collezione Permanente del Design Italiano della Triennale di Milano. Il volume presenta in successione cronologica 100 icone che, dal dopoguerra ad oggi, hanno profondamente segnato e trasformato il modo di vivere degli italiani nel periodo cruciale che ha visto l'affermarsi nel nostro Paese, della cultura della modernità. Si va dai primi prodotti in serie degli anni '40 e '50 al modernismo rigoroso e funzionale degli anni '60 e '70 fino alle sperimentazioni formali e produttive che dagli anni '80 e '90 arrivano fino al nuovo millennio, passando per oggetti ormai circondati da un alone di mito come la Vespa, la macchina da scrivere Valentine, il telefono Grillo, la poltrona Blow o la lampada Tizio. Ogni oggetto è presentato con una scheda tecnica, una o più immagini a colori e un intervento critico-storiografico che ne sottolinea ed evidenzia, di volta in volta, l'importanza formale, funzionale, tecnologica e sociale. -
Rivista storica del Lazio. La lunga marcia della cittadinanza femminile
Numero monografico con contributi di: Marina Caffiero, Manola Ida Venzo, Serena Di Nepi, Simonetta Ceglie, Idria Gurgo, Gabriella Bonacchi, Lucia Motti, Catia Papa, Fermina Tardiola, Cecilia Dau Novelli, Erminia Ciccozzi, Giovanna Lentini, Augusto Pompeo, Alessandro Sferruzza, Annalisa Marino, Gabriella Bonacchi, Manola Ida Venzo, Fernando Venturini. -
Piety and Pragmatism: Spiritualism in Futurist Art-Arte sacra futurista: spiritualità e pragmatismo. Catalogo della mostra (Londra, 26 settembre-23 dicembre 2007). Ediz. bilingue
Nel 1931 viene pubblicato in Italia il Manifesto dell'arte sacra futurista. Dissacrante e tagliente, come sempre, fu presto attaccato per il contrasto con il corrente gusto estetico e per espressioni irridenti la devozione. Pur ribadendo Marinetti l'anticlericalismo, l'attenzione per il sacro rappresenta un allineamento al Concordato fra Stato e Chiesa del 1929. In realtà, l'arte sacra era già praticata da alcuni futuristi, caratterizzandosi per esempi di deciso rinnovamento di un linguaggio ormai obsoleto. Il Futurismo, la cui religione era stata per anni quella del progresso e della macchina, si accorge di essersi spinto oltre i confini del tempo e della materia, là dove solo lo spirito può aleggiare. La Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra e il Ministero degli Esteri italiano, anche in vista del Centenario della fondazione del Futurismo (1909), presentano questa mostra, la prima nel suo genere, che consente un'ampia rilettura di questo sviluppo futurista fino ad ora poco studiato e conosciuto, attraverso le opere dei maggiori esponenti del movimento attivi all'epoca, a partire da Giacomo Balla, Fillia e Gerardo Dottori. -
Paesaggio agrario. Una questione non risolta
Il termine ""paesaggio"""" assume una pluralità di significati, che corrispondono a differenti sensibilità: agroforestali, architetti, artisti, biologi, ecologi, economisti, filosofi, geografi, geologi, giuristi, paesaggisti, scrittori, semiotici, sociologi, storici, urbanisti; ma anche, solo per fare altri esempi, popolazioni """"urbane"""" e """"rurali""""; agricoltori """"produttori"""" di paesaggio e turisti """"consumatori"""" di paesaggio. Dal dopoguerra ad oggi si è anche banalizzato il paesaggio attraverso i processi di industrializzazione dell'agricoltura con la Politica agricola comune (PAC), passando dalla """"policultura"""" alla """"monocultura"""". I risultati evidenti sono stati sia la semplificazione della biodiversità, sia la contrazione delle aree agricole a favore, da un lato, della rinaturalizzazione a pascolo e rimboschimento e, dall'altro lato, dell'espansione urbana. Accanto a queste """"macro"""" trasformazioni del paesaggio sono state altrettanto pericolose le """"micro"""" trasformazioni, a cui si presta meno attenzione, anche tra gli osservatori più sensibili. Chi percorre un'autostrada può vedere ancora un bel paesaggio, ma non vede persone che vi lavorano: vi sono molti """"spettatori"""" e pochi """"attori"""". Il rischio evidente è nella la perdita delle colture, dei colori, degli odori e dei sapori che innescano inevitabilmente un danno alla biodiversità, alla qualità dei prodotti agricoli, al benessere fisico e all'identità culturale.""