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Purini Thermes. Architetture siciliane
Attraverso la disamina delle architetture siciliane, il libro propone una narrazione, tra le tante possibili, dell'opera di Franco Purini e di Laura Thermes. Una narrazione che si compone di diciotto racconti. Ciascun racconto, pur costituendo un brano a sé stante, trova il suo compimento in una unitarietà che ha come filo comune l'esperienza della Sicilia, scenario ideale dei loro progetti. E quando testo e contesto combaciano, come per le opere siciliane del celebre Studio romano, basta leggere un solo racconto o concentrasi su una sola immagine perché l'intero sistema possa essere compreso. Una ricognizione sulla complessità del clima architettonico degli ultimi quarant'anni ma anche un dovuto omaggio dell'Isola, del Belice e di Gibellina in particolare, alla loro ricca e variegata carriera. -
Giudici visti da un avvocato
L'autore guarda i giudici togati con occhio rispettivamente di avvocato e di giudice, sia pure soltanto tributario, rivestito per lunghi anni. Agli occhi dell'autore i giudici togati si presentano così come la sua sensibilità li ha colti. Volte con ironia. Volte con ammirazione. Sempre con un senso ancestrale di rispetto e, nello stesso tempo, di orgoglio ferito. Ciò che emerge dalla lettura è il senso di potere di una classe che, giudicando, ritiene di essere al di sopra di tutti. Spira dal racconto un senso di malinconia dell'autore per giudici non più presenti, perché deceduti o fisiologicamente in pensione. La lettura è interessante sotto l'aspetto psicologico poiché permette di cogliere dei vari personaggi difetti e virtù, affioranti da un passato vissuto. -
Le trasformazioni dei paesaggi nel territorio rurale: le ragioni del cambiamento e possibili scenari futuri. Approfondimenti interdisciplinari...
Il tema delle trasformazioni dei paesaggi nel territorio rurale, già da tempo oggetto di attenzione da parte di numerosi ricercatori di diverse discipline e a tutt'oggi di estrema rilevanza ed attualità, viene trattato in questo volume attraverso un approccio originale ed innovativo che pone un forte accento sull'interdisciplinarità, intesa come presupposto indispensabile per la lettura, la comprensione e l'interpretazione dei fenomeni di trasformazione degli spazi rurali. Per l'impostazione multidisciplinare integrata si distinguono anche la discussione delle ragioni del cambiamento e dei possibili scenari futuri, nonché gli specifici approfondimenti relativi ai temi della salvaguardia, gestione e pianificazione dei paesaggi. Ogni contributo è preceduto da una breve introduzione in inglese. -
Noi dentro di noi (con gli occhi dell'amore)
"'La poesia - scriveva il Croce - e con lei tutta la vita, è sentire dello spirito, è come un coro che si prosegue nei secoli, e la nuova voce non può risonarvi come nuova, se non ascoltando e accogliendo in sé le precedenti, e rispondendo ad esse, e ripigliando da esse il canto e continuando a suo e insieme a loro modo'. Così la presente raccolta di poesie, che costituisce il """"fior da fiore"""" di quelle scaturite nel corso degli anni da repentini moti dell'anima, dalla quiete della meditazione, dal raccoglimento nel dolore, dal turbinio degli affetti, dall'estasi contemplativa della bellezza del Creato, è un'espressione nuova ed antica al contempo del sentire di Guido De Paolis. Egli è Poeta antico nel sentire, e moderno nell'esprimerne l'intensità e renderne partecipe il lettore, che viene guidato in un percorso coinvolgente l'intera sensibilità sensoriale: l'olfatto percepisce l'odore sacro dell'incenso, quello acre della terra bagnata; l'udito avverte suoni lontani di campane che sono la colonna sonora di un'infanzia sempre presente, anche attraverso l'orchestra di insetti che accompagnano la calura; il gusto assapora la linfa dei baci della donna amata; la vista si perde nei colori della Natura, dal verde cristallino dei laghetti, all'azzurro d'un cielo terso, come al suggestivo biancore della nebbia; il tatto si sublima nel tenero abbraccio della propria creatura, come nella memoria delle carezze di una nonna indimenticata."""" (Tito Lucrezio Rizzo)" -
Taihe Dian. The hall of supreme harmony of the forbidden city of Bejing. Ediz. illustrata
I materiali contenuti in questo volume, dando conto dell'indagine conoscitiva svolta sulla sala dell'Armonia Suprema nella Città Proibita di Pechino dalla Direzione generale per i beni architettonici e paesaggistici tra il novembre del 2003 e l'aprile del 2004, vogliono fornire una lettura approfondita degli aspetti geometrici, materici e costruttivi del Taihe dian attraverso un percorso di conoscenza ""a posteriori"""", partendo cioè dal documento materiale della fabbrica. Un rapporto scientifico, radicato in una tradizione antica per l'amministrazione dei Beni Culturali, che vede la divulgazione dei risultati delle ricerche condotte come il fondamento per la diffusione della conoscenza."" -
Res gestae divi Augusti
Le Res gestae sussistono, più o meno mutile, nel testo bilingue inciso sulle pareti interne (latino) ed esterne (greco) del pronao del tempio dedicato a Roma ed Augusto ad Ancyra , moderna Ankara; nei frammenti del testo greco, un tempo inciso sul grande basamento di un gruppo statuario raffigurante Augusto e la sua famiglia, ritrovati presso l'antica Apollonia, oggi Uluborlu; infine nei frammenti latini di una monumentale epigrafe, forse incisa su un propileo eretto ad Antiochia, presso l'attuale Yalvaç. Il confronto e l'integrazione reciproca di questi esemplari sopravvissuti ha consentito, tra la seconda metà dell'Ottocento e la prima del Novecento, di mettere a punto l'edizione moderna di quella che viene considerata ""la regina delle iscrizioni"""". Circa la data di composizione delle Res gestae, è ormai opinione condivisa che Augusto abbia a più riprese, nel corso del suo lungo governo, riveduto la redazione del testo. Le Res gestae sono state definite """"un capolavoro di ambiguità"""", un'opera in cui le imprese, compiute da un uomo di indubbia grandezza, finiscono per coprire il sangue versato (e giustificato, in nome della pax) e per celare sotto una coltre di omissis il declino delle antiche libertà, declino solo in parte compensato dal rispetto della tradizione. Nel 1938, in epoca fascista, si volle di nuovo incidere la """"regina delle iscrizioni""""nella pietra e ricollocare accanto al sepolcro di Augusto quel messaggio che il tempo aveva cancellato."" -
La casa: progettare con la coscienza del proprio tempo e della storia
L'approccio alla progettazione della cellula abitativa è avvenuto attraverso un lavoro di studio, comunicazione e riflessione che ha riguardato ambiti paralleli e interagenti: la disciplina squisitamente architettonica indagata attraverso lo studio e la lettura diretta di esperienze progettuali significative, che tengono conto delle questioni fondamentali per affrontare lo spazio e della restituzione di un metodo interpretativo e progettuale; l'attenzione ad altri ambiti, apparentemente lontani, attraverso la testimonianza diretta di interpreti di specifici saperi: un modo per conoscere il lavoro di progettisti che, negli anni e in contesti diversi, hanno dato risposte possibili e adeguate al tema abitativo; ma anche un modo per stimolare riferimenti e connessioni di pensiero, per scardinare logiche consuetudinarie di giudizio, per mettere in moto le coscienza e le emozioni, per stimolare il dubbio e la creatività. In questo contesto sono state invitate a parlare diverse figure che hanno riletto e restituito il senso e i modi relativi ai rispettivi ambiti professionali alla luce dello spazio più intimo dell'abitare evidenziando, ognuna a suo modo, l'esistenza di un pensiero progettuale sotteso al proprio fare, di una tensione verso lo sviluppo e il cambiamento in relazione all'evolversi degli specifici settori. -
Progettare con l'informazione. Percorsi e gestione delle informazioni tecniche per la promozione e il controllo dell'innovazione nei materiali e nel progetto di.... Ediz. illustrata
Negli ultimi decenni l'edilizia è passata da una secolare stagione di certezze alla necessità di una completa riformulazione dei propri riferimenti e delle proprie regole. Le certezze erano rappresentate da consolidate regole dell'arte, da una manualistica capace di codificare bene quelle regole, e dalla loro trasmissione diretta tra le diverse generazioni di artigiani e costruttori. Gli stessi materiali descritti dai trattatisti dell'architettura sono rimasti, per secoli, pressoché invariati. In pochi decenni la situazione è del tutto cambiata: non solo per i molti materiali ""nuovi"""" proposti dalla produzione, ma perché gli stessi materiali della tradizione non sono più gli stessi, per complessità e per prestazioni. Il nuovo quadro esige che il progettista disponga di informazioni su materiali e componenti che siano certe e sufficienti al fine di raggiungere i propri obiettivi e per poterli descrivere correttamente nel progetto esecutivo. Questa ricerca PRIN propone di avviare un'informativa tecnica su alcuni nuovi materiali; scelti tra quelli che sono ancora scarsamente storicizzati e per i quali non si è del tutto compiuto il passaggio dalla ricerca all'applicazione diffusa. Ciò è avvenuto all'interno di specifiche strutture scientifiche, intermedie e terze rispetto alla produzione e ai progettisti e interfacciandosi con la produzione: dai compositi FRP alle nuove tecnologie del vetro, dai compositi in legno ai tessili tecnici, fino alle leghe di alluminio per usi strutturali."" -
Borromini e gli Spada. Un palazzo e la committenza di una grande famiglia nella Roma barocca
Il volume indaga il complesso rapporto di Borromini con Virgilio Spada e il fratello cardinale Bernardino, personaggi chiave della Roma barocca.Vengono ricostruite le vicende dell'ampliamento di palazzo Capodiferro, residenza romana del cardinale, attraverso l'inedito libro di cantiere e nuovi disegni del corpus borrominiano. Emerge il ruolo autoritario e fantasioso di Maria Veralli che aveva sposato nel 1636 Orazio Spada, nipote del cardinale. Per lei venne realizzato un nuovo appartamento su vicolo del Polverone. Prendendo spunto dalle scale progettate per palazzo Spada si presenta una analisi tipologica degli esemplari borrominiani di scale elicoidali e una accurata genealogia del tema e delle sue implicazioni simboliche. Le schede storiche e l'ampia appendice documentaria aprono interessanti squarci sulla operosità di Borromini e degli Spada connessa alle ville di Tivoli e di Frascati. -
Sicurezza e conservazione degli edifici storici monumentali. La chiesa di San Nicolò l'Arena a Catania. Ediz. illustrata
Lo studio della chiesa di San Nicolò l'Arena a Catania, presentato in questo volume, si inserisce nel dibattito culturale sulla sicurezza sismica del patrimonio monumentale che data dagli anni ottanta del secolo scorso e si impone per la sua grandissima attualità non solo a causa della ripetuta occorrenza, negli ultimi anni, di eventi sismici spesso significativi, ma anche in virtù della recente riorganizzazione normativa che, se per un verso ha recepito alcune delle più importanti acquisizioni della ricerca scientifica, per altro verso ha confermato la natura fortemente problematica di molte questioni. L'approccio metodologico dello studio si caratterizza per la correlazione tra la fase della conoscenza, fondata su una pluralità di contributi provenienti dalla ricerca storica, dal rilievo costruttivo, dall'analisi strutturale, e la fase del progetto che, a valle di una interpretazione critica delle informazioni acquisite, perviene alla definizione della necessità e della tipologia degli interventi di miglioramento compatibili con la fabbrica originaria. Un approccio che ricalca fedelmente la metodologia introdotta sul finire del secolo scorso da Antonino Giuffrè le cui ricerche sul comportamento meccanico dell'opera muraria e sulla analisi strutturale delle costruzioni storiche hanno modificato profondamente il modo in cui, ancora oggi, si affronta il problema della conservazione del patrimonio monumentale murario in zona sismica. -
La casa al tempo dell'industrial design
A fondamento dello studio che viene presentato sta l'ipotesi che, nell'attuale momento dello sviluppo economico e culturale dei paesi industrializzati, le metamorfosi sociali in atto, la diffusione della tecnologia dell'abitazione e dell'informatica personale, il raggiunto equilibrio tra popolazione e abitazioni, la diffusione del benessere, tutto ciò abbia già determinato il tramonto dell'approccio tipologico al progetto dell'abitazione. In altre parole, ci si muove dalla convinzione che la Tipologia residenziale ""classica"""", che fu strumento essenziale per ottimizzare, in un secolo di penuria economica, le scarse risorse per garantire dignità abitativa ai ceti che emergevano con fatica individuale e grande tumulto collettivo, abbia esaurito il suo compito e che oggi sia possibile e necessario trarre - dai sintomi leggibili nei comportamenti culturali di larghe fasce della popolazione, nei comportamenti dell'industria dei beni durevoli, nei risultati parziali delle sperimentazioni riguardanti tali beni, nei progetti utopici, nei modelli abitativi estremi (stazioni spaziali, basi polari ecc.), nella letteratura di fantasia e nelle profezie dei maestri dell'architettura e del design del novecento - i principi che stabiliscano in nuovi termini il problema progettuale dell'abitazione."" -
Scorribande, lanzichenecchi e soldati ai tempi del Sacco di Roma. Papato e Colonna in un inedito epistolare dall'Archivio Della Valle-Del Bufalo (1526-1527)
Era il 22 novembre 1526 quando Lelio della Valle, luogotenente in armi di Ascanio Colonna, dal suo accampamento di Oricola (sul confine tra Lazio e Abruzzo) informava il fratello Fabrizio di aver saccheggiato la città di Arsoli, dando in pari tempo conto della distruzione del feudo colonnese di Genazzano da parte dei mercenari pontifici. L'inedito e appassionante epistolario tratto dall'Archivio Della Valle-Del Bufalo, conservato nell'Archivio Segreto Vaticano, si inserisce appieno nel consolidato topos storiografico delle ""horrende guerre de Italia"""" e restituisce in presa diretta i concitati momenti della guerra tra Colonna e Papato degli anni 1526-1527. Il conflitto, sorto dalla contrapposizione tra il cardinale Pompeo Colonna e Clemente VII, e apertosi a seguito dell'attacco ai palazzi vaticani del 20 settembre 1526, interessò tutti i feudi colonnesi a est di Roma. Le lettere, restituiscono quale fosse il punto di vista di Casa Colonna e del cardinale che si presentava come la longa manus dell'Impero nei suoi rapporti con la Chiesa. Se l'inasprimento del conflitto franco-asburgico e la successiva adesione di Clemente VII alla Lega di Cognac del 22 maggio 1526 avevano avuto come effetto immediato il peggioramento dei rapporti con la potente famiglia baronale e la successiva guerra, di lì a qualche tempo avrebbero provocato la reazione dell'imperatore Carlo V, la discesa dei Lanzichenecchi, il Sacco di Roma del 6 maggio 1527, la cattura e la prigionia del papa."" -
Paesaggio costiero. Sviluppo turistico sostenibile
Questo testo contiene i risultati di una ricerca universitaria (finanziamento MIUR 2005) condotta sull'ambiente costiero, da tempo soggetto a forti pressioni antropiche, a vari fenomeni di urbanizzazione, cementificazione e costruzione di infrastrutture di vario genere. Ruota intorno ai due termini principali di paesaggio e turismo e all'aggettivo costiero che li accomuna. Si riferisce, in particolare, a quei processi di sviluppo turistico che sono stati tra i motori principali e le cause primarie delle trasformazioni di tante aree litoranee; evidenzia problemi e vicende di particolare complessità e criticità che si sono succeduti in prevalenza negli ultimi cinquant'anni e che hanno riguardato e riguardano l'alterazione delle fragilità naturali e delle identità culturali del paesaggio costiero; analizza le potenzialità di un approccio paesistico integrato per affrontare, congiuntamente, le interazioni esistenti tra tutela attiva delle risorse e politiche di utilizzo turistico sostenibile. Alla ricerca hanno partecipato studiosi e ricercatori universitari interessati da tempo ai temi ed ai problemi che coinvolgono le tematiche paesaggistiche e all'applicazione di principi ed obiettivi delle recenti carte e normative, nazionali ed internazionali, che considerano il paesaggio un organismo vivente in continua trasformazione, una risorsa comune che richiede politiche integrate ed azioni progettuali continue e sostenibili. -
Arte e critica in Italia nella prima metà del Novecento
Si raccolgono qui la maggior parte dei contributi presentati in occasione di un incontro su ""Arte e critica in Italia nella prima metà del Novecento"""" tenuto nel maggio del 2006 presso il Dipartimento di Storia delle Arti e dello Spettacolo dell'Università di Firenze. Gli interventi, che spaziano dalla polemica fra Croce e Gentile sulle arti decorative agli studi sul Barocco, dai dibattiti sull'arte degenerata nel corso degli anni Trenta all'attività critica di letterati e artisti come Corrado Pavolini e Baccio Maria Bacci, fino al rapporto con l'Italia di artisti stranieri quali Maxime Dethomas, rappresentano il frutto del lavoro di giovani e giovanissimi studiosi di diversa formazione, e di diversa maturità, accomunati da una analoga aspirazione a unire la puntualità filologica della ricerca all'apertura dell'approccio critico."" -
L' altopiano iranico. Fonte di civiltà e ispirazione. Architettura sostenibile. Ediz. illustrata
Il libro tratta delle magnifiche soluzioni che l'ingegno umano ha saputo escogitare, adottando particolari tecniche costruttive, per poter vivere in un vasto territorio, quale appunto l'altopiano iranico, ove l'ambiente desertico non è certo favorevole allo sviluppo dell'attività umana. Ma è proprio in questi luoghi e in queste condizioni estreme che sono nate e si sono affermate le grandi civiltà. Sulle rotte dei carovanieri sono sorte città da ""Mille e una notte"""", come Esfahan, Shiraz, Nain, Kashan e Yazd, dotate di bazar, caravanserragli, moschee e hammam, provviste di ogni comfort attraverso l'invenzione delle prime ghiacciaie, dei primi mulini ad acqua e a vento, delle cisterne ventilate per il buon mantenimento dell'acqua, delle torri a vento per il raffrescamento naturale degli edifici e di speciali """"ambienti frigorifero"""". E infine le abitazioni, confortevoli soprattutto dal punto di vista climatico. Un tema è di grande interesse e attualità e il testo, corredato da disegni e fotografie originali, tra il tecnico e la guida turistica per viaggiatori attenti, vuole colpire la curiosità del lettore inducendolo ad intraprendere un nuovo """"viaggio"""" e, soprattutto, a meditare sull'opportunità del vivere quotidiano in modo sostenibile."" -
Housing conference. Ricerche emergenti sul tema dell'abitare. Ediz. italiana, inglese e spagnola
Il convegno ""Housing Conference - Ricerche emergenti sul tema dell'abitare"""" ha messo a confronto progetti e sperimentazioni sulla residenza contemporanea in Italia, Olanda e Spagna. Nelle esperienze presentate dagli architetti invitati emergono approcci comuni e significati condivisi rispetto ad alcuni temi chiave: ruolo degli spazi collettivi; articolazione funzionale e tipologica del blocco abitativo; identità collettiva e dimensione individuale negli interventi residenziali; possibili configurazioni e modi d'uso degli spazi dell'alloggio."" -
Studi sulla casa urbana. Sperimentazioni e temi di progetto. Ediz. illustrata
La ricchezza del dibattito e delle sperimentazioni internazionali sul tema della casa urbana dimostrano un'attenzione sempre viva della cultura architettonica intorno a questo argomento. Le sperimentazioni sul blocco urbano a medio-alta densità sviluppate negli ultimi anni consentono di avviare alcune riflessioni sui nuovi significati che gli spazi dell'abitare assumono nella cultura contemporanea. Il confronto con alcuni esempi di case urbane romane del primo dopoguerra evidenzia la validità del modello del blocco denso nel contesto della città contemporanea. -
Arte in cattedra 1998-2008. Una scuola una poesia. Istituto statale d'arte e Liceo artistico Roma 2. Catalogo della mostra
Nel 2007 la scuola ha compiuto quarant'anni, e procede nella definizione della propria storia con una mostra e un catalogo dedicati ai suoi ultimi dieci anni di vita: negli spazi espositivi del San Michele, un'attenzione particolare è rivolta alle attività esterne svolte e all'attività professionale dei docenti e degli ex-allievi della scuola; ma il nucleo principale resta la produzione didattica, quella che si fa sui banchi e nei laboratori della scuola, tra i fogli da disegno e la polvere dei marmi, le lastre di vetro e i pennelli, le stoffe cucite e i modelli. Nel catalogo sono raccolte le immagini, nella mostra le opere stesse che compongono, nella loro grande diversità e nella loro altrettanto grande somiglianza, il volto e il corpo dell'Istituto d'arte e Liceo artistico Roma 2. -
Tracce storiche e progetto contemporaneo
All'interno del territorio italiano, nei molteplici insediamenti che ne fanno parte, le città minori costituiscono un modello consolidato di una traccia ancora riconoscibile, che si traduce in condizione positiva, individuando nei centri storici gli elementi propulsori. Anche se l'ambiente costruito risponde oggi a funzioni che nel passato non esistevano e la sua portata è meno rilevante, il centro storico ne rappresenta ancora il valore identitario. Sempre più, riuso, riqualificazione, rivitalizzazione sono concetti attorno ai quali si muovono molte politiche urbane, pertanto risulta importante comprendere strategie di recupero di edifici e spazi nei contesti storici. Si intende qui riflettere sul valore del progetto architettonico e urbano all'interno del recupero dei centri storici minori, applicando tali riflessioni ad un ambito specifico, il territorio comunale di un piccolo centro, in cui ritrovare i temi della trasformazione e dell'identità. Queste potrebbero sembrare parole contrastanti, ma la città stessa ha sempre contenuto tale dualità. Nato dall'omonimo seminario, ne contiene e riordina i materiali proponendo una selezione di contributi che ruotano attorno al tema del recupero dei centri storici e del progetto contemporaneo in contesti urbani storicizzati. Il libro raccoglie una serie di conoscenze e riflessioni che, in una ideale tavola rotonda tra esperti (Mario Guido Cusmano, Marco Dezzi Bardeschi, Massimo Dringoli, Roberto Gambino, Franco Mancuso...) -
Futurismo e suggestioni di fashion design contemporaneo. Cento anni dopo. Catalogo della mostra (Latina,30 maggio-30 luglio 2009). Ediz. illustrata
Nell'ambito delle tante iniziative: espositive, editoriali e spettacolari che si tengono in Italia e all'estero per celebrare i cento anni della nascita del Futurismo con l'uscita su ""Le Figaro"""" di Parigi del 20 febbraio 1909 del manifesto di Filippo Tommaso Marinetti, la mostra """"Futurismo e suggestioni di fashion design contemporaneo 100 annidopo"""" e questo volume che la correda si inseriscono con un taglio del tutto originale. Se altrove hanno prevalso i confronti fra i futuristi e i movimenti coevi ad ogni livello i curatori in questa iniziativa hanno voluto contaminare opere futuriste con alcuni esempi delle suggestioni che quel movimento suscita oggi nel design. Anche in questo campo i futuristi furono antesignani, ma la mostra astrae da questa primazia per presentare brani di carattere generale, alcuni anche inediti, di quindici futuristi, di varie generazioni, ma soprattutto della stagione degli sviluppi aeropittorici e di quelli """"applicativi"""" dagli anni Venti in poi e, insieme, esempi della creatività attuale di cinque operatori che sono attivi in quel territorio fra arte e artigianato e, soprattutto, design dove si percepisce intatta la forza innovativa del messaggio futurista.""