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Segni e simboli. Artista sapiens et habilis. Ediz. illustrata
Negli anni '60, il suo lavoro si esprime attraverso il linguaggio tradizionale della pittura, ancora legata agli insegnamenti accademici; dal '70, con una pittura rigorosa e precisa affronta le tematiche della condizione umana, evidenziandone i vincoli determinati dalla cultura tecnologica. Successivamente orienta la sua ricerca sulla evoluzione umana e sulle conquiste ad essa collegate, la sua arte che si fa più concettuale, si avvale di oggetti, manufatti, fotografie e molteplici materiali per avventurarsi nella sperimentazione polimaterica e assemblaggio ""artigianale"""" di reperti. Nel corso degli anni '70, la scoperta di uno straordinario frammento litico risveglia in lei l'interesse per l'antropologia: pur non rinnegando il suo trascorso in campo concettuale, la sua arte sembra farsi più vicina e più partecipante alle vicende umane legate alla materia e alle occorrenze primarie della specie: nascono alfabeti arcaici, armi primordiali, manufatti tecnologici. Inizia una nuova stagione di arte fortemente evocativa che alla ricerca dei mezzi espressivi affianca una costante riflessione sui destini dell'umanità. Con il nuovo millennio il suo interesse si stende a prospettive storiche e culturali di grande ampiezza, dove si confrontano forme di comunicazione contemporanea con stilemi della protostoria. Prodotti della tecnologia industriale vengono combinati con reperti naturali ed artigianato primordiale."" -
Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali (2013). Vol. 3
Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali. -
Paolo Antonio Paschetto. Artista, grafico e decoratore tra liberty e déco. Catalogo della mostra (Roma, 26 febbraio-28 settembre 2014; 25 febbraio-30 marzo 2014). Ediz. illustrata
Paolo Antonio Paschetto (Torre Pellice 1885-1963), attivo a Roma dagli inizi del Novecento agli anni Cinquanta, è stato con Duilio Cambellotti, Vittorio Grassi e Umberto Bottazzi tra i protagonisti del modernismo romano. Il suo nome è forse poco noto, ma notissimo è l'Emblema della Repubblica italiana da lui ideato, a seguito di un concorso lungo e complesso. L'opera di Paschetto va ricordata non solo per questo, ma per la sua poliedrica attività artistica: con salda formazione accademica e linguaggio del tutto personale, ha affrontato con eguale eleganza la grande decorazione, la pubblicità, la grafica istituzionale e le arti applicate. Notevoli testimonianze sono presenti in luoghi di culto, quali i templi protestanti di piazza Cavour e di via XX Settembre, ed in residenze private ed edifici pubblici quali il Ministero della Pubblica Istruzione. Dal suo archivio privato provengono i materiali qui presentati. -
Archeologia e progetto. Paesaggi antichi lungo la via Clodia
È un paesaggio culturale, opera congiunta della natura e dell'uomo, quello che a metà Ottocento George Dennis raccontò nelle ""Cities and cemeteries of Etruria"""", in una visione romantica di rovine, memorie e misteri, illustrata dai suoi schizzi e da quelli dell'amico pittore Samuel James Ainsley. Se ne percepiscono ragioni e tratti peculiari soltanto camminandovi dentro senza sosta come fece Dennis, viaggiatore ed esploratore britannico già abituato ad analoghe fatiche in Portogallo e in terra di Andalusia. Ricognizioni, citazioni antiquarie, racconti e disegni realizzati con la camera lucida gli permisero di individuare e studiare le identità dei luoghi e di raccontarle a studiosi, turisti e studenti di allora. E con tutti loro, alla fine della prefazione, si scusava per l'incompletezza e i possibili errori spiegando con le parole di Plinio il Vecchio quanto fosse difficile """"trovare il senso di ogni cosa e prendere ogni cosa nel suo vero senso"""". Alla ricerca e alla rivelazione del senso dei paesaggi antichi, alcuni un tempo lungo un percorso che poi prese il nome di via Clodia - Cerveteri e Tarquinia, San Giovenale, Luni sul Mignone e Norchia -, contribuisce questo lavoro, frutto dell'amore di Luigi Franciosini per questi luoghi e dell'attenta e appassionata attività di ricerca e formazione da lui promossa nel Dipartimento di Architettura di Roma Tre."" -
Vanvitelli segreto. I suoi pittori tra Conca e Giaquinto, la «Cathedra Petri». Catalogo della mostra (Caserta, 5 marzo-31 ottobre 2014). Ediz. illustrata
Il trambusto generato dai preparativi per la mostra ""Vanvitelli Segreto. I suoi pittori tra Conca e Giaquinto, la 'Cathedra Petri'"""", vivacizza gli Appartamenti Storici del Palazzo Reale di Caserta nel bel mezzo di una svolta significativa: per effetto della legge 7 ottobre 2013, n. 112 """"Valore Cultura"""", il Palazzo legato alla smisurata perizia di Luigi Vanvitelli si stacca dalla Soprintendenza territoriale per congiungersi alle istituzioni museali che formano il Polo di Napoli e avviarsi, con una nuova gestione, verso un'intensa stagione di iniziative. Essa rappresenta, quindi, l'ultimo prodotto di un lungo, articolato, periodo e traghetta il monumento in una rete museale di rilevanza internazionale; promossa dal Centro Europeo per il Turismo, """"Vanvitelli Segreto. I suoi pittori tra Conca e Giaquinto, la 'Cathedra Petri'"""" suggella il gravoso impegno casertano di Paola Raffaella David, che ne è l'ideatrice, ed è l'ultimo frutto del lavoro ministeriale di un funzionario di lungo corso come Vega de Martini, che con Francesco Petrucci, conservatore di Palazzo Chigi in Ariccia, ne è la curatrice. È un focus su alcuni aspetti meno noti della produzione vanvitelliana: i materiali raccolti intorno al Trono ideato per la Basilica Vaticana (custodito presso la chiesa di San Pietro Apostolo a San Pietro in Palazzi vicino Cecina e inamovibile per problemi conservativi), tra cui il modello in terracotta e stucco dorato conservato presso la Fabbrica di San Pietro..."" -
Costruire la seconda natura. La città in estensione in Sicilia fra Isola delle Femmine e Partinico. Ediz. italiana e inglese
Il territorio a ovest di Palermo, compreso da Isola delle Femmine a Partinico, si caratterizza per una edilizia sparsa, nuclei più densi e radi terreni coltivati. La seconda natura si sta trasformando in campagna urbanizzata, con l'eccezione dell'area intorno a Partinico dove sono presenti campi agricoli più ampi. Questo destino ineluttabile può trovare un'alternativa nell'ipotesi de ""La città in estensione"""" di Giuseppe Samonà (1976) che diviene riferimento privilegiato per gli sviluppi teorici e progettuali del Prin 2009. Tali esiti danno corpo alla presente pubblicazione dell'Unità di ricerca della Facoltà di Architettura di Palermo, in cui si propone di progettare la città e il paesaggio come un insieme unitario. Presentazione di Luigi Ramazzotti."" -
Emanuela Fiorelli. L'orizzonte degli eventi. Catalogo della mostra (Annamarra, 2 aprile-24 maggio 2014). Ediz. illustrata
Nelle opere realizzate per la mostra da Anna Marra Contemporanea il linguaggio della Fiorelli è cambiato. L'estremo rigore formale che da sempre contraddistingue le sue sculture è entrato in crisi. Il filo di cotone si allenta e si flette su se stesso fino a perdere la tensione strutturale e la facoltà ordinatrice: le geometrie ortogonali collassano e si contorcono, i piani paralleli vacillano e interferiscono, le ampie campiture nere avanzano sulle superfici annullando la corretta percezione della profondità e cancellando l'architettura del segno. La scultrice segue con destrezza l'inconsueto impulso creativo, costruisce trame complesse e vorticose, consapevole di arrivare a un punto di non ritorno - l'orizzonte degli eventi, appunto - oltre il quale ordine e disordine si fonderanno insieme nell'unità dell'opera. E sarà per lei un nuovo inizio, un ulteriore passo avanti nel suo modo di intendere la scultura. Gli esiti attuali della ricerca mostrano una Fiorelli più introspettiva, quasi malinconica, inquieta ma fiduciosa nel futuro del suo lavoro. Trasmette emotività al plexiglass, infonde espressività alla trama dei fili, elude la prospettiva alla vista. L'ordine del calcolo geometrico si piega all'impulsività dell'animo umano, che manifesta se stesso in andamenti vorticosi, cancellazioni di colore nero e disambiguità percettive. La mano di Emanuela si lascia guidare dal suo stato d'animo, segue l'indole e si libera dall'eccesso di ordine, intesse trame veloci spontanee... -
Atlante dell'abitare virtuale. Ediz. illustrata
"Questo libro illustra il progetto multipiattaforma Atlante dell'abitare Virtuale, un articolato studio che - fra ricerca e didattica - esplora, rileva e sperimenta alcune delle molteplici declinazioni del disegno della città virtuale contemporanea; mondi fertili e ispiranti, centro di molte aggiornate espressioni tecnoculturali, laboratori interdisciplinari di idee dove elaborare conoscenze e visualizzare 'Città Nuove' per il Ventunesimo secolo; progetti che ampliano le forme dell'abitare, ponendo lo sguardo sul futuro della città, in un periodo che sembra evidenziare la crisi dell'esperienza urbana. Città effimere in rete da abitare non con il corpo ma con la mente, esito di originali ibridazioni tra scienza e arte, tecnologia e umanesimo, locale e globale, in continuità con alcuni caratteri storici del pensiero """"Made in Italy"""": penso, ad esempio, alla città ideale, utopica, radicale, analoga, ludens, eccetera. Un modus vivendi nuovo, ecosistemi intrinsecamente mediatici che sembrano prediligere il 'riciclaggio estetico'; Virtual City in cui allestire ulteriori luoghi abitabili attraverso avatar, dove far nascere comunità, ampliare relazioni e spazi condivisi, compiere azioni, recepire informazioni, elaborare idee. Mondi paralleli, forse esito di un mondo reale che 'non basta più'; mondi che possiamo abitare in una possibile 'Second Life', disegnando forme e ricercando 'un senso'; mondi in cui rappresentare sogni, desideri e paure.""""" -
Monitoraggio dello stato di eutrofizzazione e dei carichi inquinanti immessi nelle acque superficiali della Provincia di Latina
Il volume e il CD-rom presentano la sintesi del monitoraggio idrologico e fisico-chimico dei corsi d'acqua della Provincia di Latina e dei dati e dei risultati dello studio sull'origine e la diffusione dei carichi inquinanti potenzialmente responsabili dei processi di eutrofizzazione delle acque superficiali. Le attività descritte sono state svolte nell'ambito del ""Progetto Monitoraggio acque superficiali Interne e Costiere"""", con il quale la Provincia di Latina ha pianificato le azioni necessarie per rispondere alle competenze attribuitegli dall'art. 106 della L.R. 14/99 sul monitoraggio dello stato di eutrofizzazione delle acque interne. Nel testo sono descritti l'approccio metodologico utilizzato per il monitoraggio, le campagne di misura e i modelli di stima dei carichi inquinanti. Gli autori svolgono quindi una sintetica analisi comparativa dei dati, sia per fornire al lettore una valutazione di insieme dello stato delle acque superficiali del territorio pontino, rispetto al fenomeno dell'eutrofizzazione, sia per dare suggerimenti, al lettore meno esperto, per la lettura e l'interpretazione dei dati e dei modelli di stima riportati nel CD-ROM. La pubblicazione cerca infatti di rispondere agli orientamenti normativi comunitari sulla diffusione dei dati ambientali e territoriali, nella convinzione che la tutela dell'ambiente dipenda in primo luogo dall'informazione e dalla formazione dei cittadini."" -
Progettare paesaggi quotidiani. Una ricerca/azione. Ediz. illustrata
Questo libro narra della prima esperienza di ricerca-azione organizzata per conto del programma di ricerca LUS-Living Urban Scape da Maria Livia Olivetti, Annalisa Metta e Anna Lambertini, svolta sotto forma di workshop per studenti e abitanti a Roma nel quartiere di Pietralata nei mesi di aprile e maggio 2013. LUS è un progetto di ricerca nazionale che si propone di esplorare proposte e operazioni reali per la rigenerazione degli spazi aperti negli insediamenti di edilizia residenziale pubblica. Finanziato nel 2011 dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) tramite bando FIRB per giovani ricercatori, è condotto da un gruppo interdisciplinare di paesaggisti, urbanisti, architetti e sociologi nelle sedi di Roma Tre e dello IUAV di Venezia. Il libro si articola in due sezioni. Trasformare racconta le due settimane di workshop attraverso riflessioni critiche e narrazioni fotografiche. Fare Luoghi raccoglie le testimonianze su quanto è accaduto, dei progettisti coinvolti nel condurre gli interventi di trasformazione in nuovo spazio pubblico di un tratto di paesaggio urbano prima in gran parte dimenticato. -
Museo Lorenzo Ferri. Città di Cave. Ediz. illustrata
Il Museo Lorenzo Ferri a Cave, a pochi chilometri da Roma, è dedicato ad un artista, immeritatamente poco conosciuto, ma certamente presente in modo significativo nel tessuto urbano di Roma e non solo. Basti per tutti ricordare Piazza Trilussa, nel cuore di Trastevere, dove per celebrare il poeta è stata realizzata dal Maestro Ferri la statua che vede il poeta ""declamare"""" una delle sue più celebri poesie, All'ombra, in una armonia stilistica che aggiunge un valore di alto significato alla omonima Piazza. Il Museo Lorenzo Ferri, inaugurato il 7 dicembre 2013, rende doverosamente omaggio ad un artista e ne ripercorre i lunghi anni di lavoro."" -
Storie di abiti e merletti. Incontri al museo sull'arte e il restauro del pizzo. Ediz. illustrata
Nel suo semestrale appuntamento con il restauro la Fondazione Paola Droghetti ha voluto quest'anno scegliere un materiale nuovo, ma non meno interessante degli altri: il tessile, ed in particolare il pizzo. Una scelta attualissima (perché il vestire e tutto ciò che ne consegue è ancora una delle eccellenze del nostro paese) e al tempo stesso antica... Con la consulenza di Thessy Schoenholzer, una delle maggiori esperte a livello internazionale sul merletto, abbiamo individuato nelle collezioni del Museo Nazionale di Palazzo Venezia un magnifico pizzo del '700 necessitante restauro, nella miriade di tessuti e merletti storici qui conservati, tanto preziosi quanto invisibili perché la luce e le polveri ne pregiudicano l'esponibilità al pubblico. La Fondazione continua così nella scelta di focalizzare la sua attenzione sul patrimonio pubblico italiano - a maggior ragione se poco conosciuto - che in questo caso si coniuga con la volontà di attirare il suo pubblico in un museo tanto straordinario quanto ingiustamente poco frequentato un museo che con una giusta valorizzazione potrebbe diventare un'equivalente del ""Victoria and Albert"""" londinese. Ma Roma, si sa, ha un'offerta museale troppo ricca perché un pubblico frettoloso e spesso distratto vada alla scoperta delle arti decorative, anche se la loro valenza culturale e storica equivale a quella di una statua o di un dipinto. Come sempre il restauro apre un ventaglio di possibilità di ricerca sia dal punto di vista materico che storico..."" -
Se Giulio non cambia. Due storie che si incontrano
"Se Giulio non cambia..."""" intreccia la storia molisana di Giulio e della sua famiglia con la storia calabroaspromontana dell'autore bambino e della sua famiglia. Sullo sfondo una sottile analisi sociologica dell'ambiente antropologico dell'Aspromonte degli anni cinquanta e sessanta del secolo appena trascorso e quella del comprensorio montano del Matese e delle Mainarde ricadente nella provincia di Isernia, la Pentria dell'antico popolo dei Sanniti. Si attua cosí, spontaneamente, un ideale gemellaggio tra Calabria e Molise, tra due mondi rurali assai simili pure nei valori familiari e nelle tradizioni sociali, ma anche nelle involuzioni di un falso progresso consumistico-tecnologico che espone, specialmente i giovani, ai pericoli delle devianze mortali." -
Snodi di critica. Musei, mostre, restauro e diagnostica artistica in Italia 1930-1940
Gli anni Trenta ""non sono un decennio - scrive Elena Pontiggia - sono un secolo"""". L'epigrafe coglie in pieno il valore di un periodo frastagliato e denso della vita culturale italiana. Un periodo di cui questo volume fornisce un'analisi che, con aperture e affondi, rileva la varietà delle possibili correlazioni critiche tra le dimensioni dei musei, delle mostre, del restauro, delle tecniche e della diagnostica artistica misurate in rapporto alle istanze coeve della compagine internazionale interpretata da un protagonista come Henry Focillon. Dentro un quadro intenso di rimandi si sono colte strategie ed evidenziate incoerenze che intercettano i percorsi culturali dei protagonisti coinvolti da Giovannoni a Giglioli, da Pacchioni a Venturi, a Longhi, Brandi, Mariani, Marangoni, Bottari, Ortolani, Gargiulo, Argan, Pallucchini, Morassi, Ragghianti, Pagano, Persico. Sullo sfondo, il dibattito critico ed estetico che, nelle alterne vicende dell'assimilazione crociana, incontra i contenuti dell'estetica fenomenologica di Antonio Banfi dentro uno scenario denso di contaminazioni e scarti tra i paradigmi disciplinari tradizionali dell'archeologia, della storia dell'arte e dell'architettura, periodicamente destabilizzati dalle problematiche delle tecniche, della diagnostica e del restauro. Ne è risultata una ragionata esemplificazione del decennio offerto alla lettura come l'esito di un serrato dialogo tra gli autori."" -
Fiori, idee ad arte. Composizione e creatività
Dall'esperienza maturata in oltre 15 anni di docenza di Arte Floreale, Flavia Bruni ha scelto 29 fiori e 29 modi di proporli in composizione, in stile classico, romantico, geometrico, moderno e comunque originale alla ricerca del giusto ""feeling"""". Dettagli sui materiali e qualche suggerimento sulle tecniche utilizzate per provare a realizzarle da soli."" -
Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali (2014). Vol. 1
Marina Lalatta Costerbosa, Menzogna, tra verità e giustizia. Per una presentazione; Andrea Tagliapietra, La menzogna come critica dell'idea di verità. Le filosofie di Stirner e Nietzsche; Paola Persano, Politica della verità e verità della politica. Breve itinerario nella Francia del XVIII secolo; Marina Lalatta Costerbosa, Riflessioni sul mentire. A partire da una rilettura della vecchia polemica tra Kant e Constant; Nicola Riva, La libertà di mentire e il diritto alla verità; Lorella Cedroni, Menzogna e politica nell'età contemporanea; Note Celso Fernandes Campilongo, L'abuso del diritto come strumento di autocorrezione e di evoluzione del sistema giuridico (traduzione di Alberto Febbrajo); Giovanni Ziccardi, Il rapporto tra politica, raccolta del consenso online e nuove tecnologie: alcune considerazioni informatico-giuridiche; Debora Viviani, Struttura e forma sociale: un legame estetico; Francesca Ieracitano, Camilla Rumi, La rappresentazione mediale dell'emergenza: il caso degli sbarchi a Lampedusa; Recensioni; Roberto Esposito, Due. La macchina teologico-politica e il posto del pensiero (Sergio Marotta). -
LOP. Rete mostra libro. Quando larte ripensa le piattaforme della comunicazione
La Rete, la Mostra nella galleria d'arte e il Libro sono gli elementi di un trittico ideale che compongono la piattaforma LOP (Land of Prayer). Un progetto di Gianfranco D'Alonzo che mette a fuoco un modo di essere dell'arte contemporanea quando questa si fa dispositivo per creare relazione tra vari territori che siamo soliti abitare: Internet, poi la città dove la mostra d'arte è sempre emblematica delle sue origini spettacolari metropolitane, e infine il libro in quanto scrittura, cioè distanza e ripensamento dell'esperienza ma senza soluzione di continuità con i territori precedenti. La Land che questa piattaforma attiva è pensata come un luogo neutro per la preghiera, dove la preghiera non è formula e rappresentazione di una religione che chiude e divide ma territorio aperto, esperienza assai prossima ai modi di fare mondo propri dell'arte contemporanea. Il libro ricostruisce e documenta tutte le tre fasi del progetto compresa la mostra Land of Prayer Alias, presso lo Studio d'Arte Contemporanea Pino Casagrande a Roma, e il ""palinsesto"""" in Rete con i contributi di vario genere e tono, dalla riflessione più saggistica alla partecipazione meno strutturata, di Alberto Abruzzese, Gabriella Dalesio, Emma Ercoli, Giovanni Fiorentino, Giuseppe Frazzetto, Cecilia Guida, Mario Pireddu, Marco Rinaldi, Franco Speroni, Vincenzo Susca, Antonia Tronti, Luisa Valeriani, e si conclude con un testo di Marco Vannini che rielabora la sua conferenza, """"Nientificazione: la luce del Nulla""""."" -
I papi della speranza. Arte e religiosità nella Roma del '600. Catalogo della mostra (Roma, 16 maggio-16 novembre 2014). Ediz. illustrata
La mostra curata da Maria Grazia Bernardini e Mario Lolli Ghetti, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale della città di Roma, e con la partecipazione dei Musei Vaticani, la Fabbrica di San Pietro e l'Archivio e Biblioteca Apostolica di Santa Romana Chiesa, viene ospitata per il 33° anno nelle sale del Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo. L'esposizione dunque con le sue oltre cento opere selezionate tra sculture, pitture, documenti cartacei e reliquiari, ha l'ambiziosa finalità di offrire al pubblico una panoramica sulle vicende storico-artistiche della città papale nel lungo secolo che fu il Seicento. -
Messico Italia restauro. Le Università di Città del Messico (UNAM) e Chieti-Pescara (Ud'A) in venti anni di collaborazione. Ediz. italiana e spagnola
Da più di vent'anni, i docenti delle facoltà di Architettura di due università, la Universidad Autonoma de Mexico e la Università ""Gabriele d'Annunzio"""" di Chieti e Pescara, hanno costruito un dialogo intenso e fertile sui temi della conservazione, del restauro, della ricezione del patrimonio architettonico dei due Paesi. Un dialogo sviluppato attraverso lezioni, convegni, sopralluoghi a monumenti e a cantieri di restauro, che hanno visto i docenti delle due università scambiarsi opinioni, conoscenze, esperienze nell'ambito di una convenzione universitaria finalizzata alla ricerca in comune. Il volume raccoglie oggi i contributi dei docenti che hanno preso parte a questo dialogo ventennale. Presenta quindi saggi su monumenti famosi, come la Cattedrale, il Palacio Nacional, il Palacio de Bellas Artes di Città del Messico: la prima, nota agli specialisti per i fenomeni di subsidenza che hanno interessato molti studiosi e scienziati italiani. Ma sono presi in esame interventi di restauro e di valorizzazione degli edifici più noti della Capitale del Viceregno della Nueva España, fino a discussioni sui rapporti con l'architettura contemporanea. E l'attenzione si allarga ad altri temi del grande Paese americano, dai complessi archeologici del nord, alla tipologia autoctona della """"capilla abierta"""", con le sue variazioni e interpretazioni. Il confronto con le esperienze italiane avviene in particolare sul tema della città, nei suoi problemi di interpretazione e rappresentazione..."" -
Lungo il colle. Storia, storie, fatti, misfatti, odori e sapori di Collelungo Sabino
I diciotto racconti che compongono questo libro sono pochi per illustrare i tanti secoli di storia sedimentati sulle spalle di Collelungo e del territorio circostante. Ma lo scopo degli autori è di far assaporare al lettore alcune delle atmosfere, degli umori, dei sapori che caratterizzano questo poco conosciuto gioiello della Sabina. Così hanno creato storie che si ispirano ai luoghi e alla gente del posto, hanno inventato personaggi e situazioni, inseguito prospettive e traiettorie verosimili, hanno idealmente rialzato mura crollate e risuscitato antiche memorie, riservando anche un posto alla riscoperta di preghiere e di ricette tramandate di famiglia in famiglia. Il risultato è una sorta di mosaico, dove ogni tessera si incastra con le altre per formare un quadro che, riprodotto nel libro, è di per se stesso una piccola ma preziosa sorpresa.