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Mater et matrona. La donna nell'antico. Catalogo della mostra (Ladispoli, 1 agosto-1 novembre 2014). Ediz. illustrata
"Mater et Matrona. La donna nell'antico. Soprintendenza e Guardia di Finanza a tutela del patrimonio archeologico del territorio è un omaggio alla figura della donna nell'antichità, vista in tutte le sue specificità: un'occasione unica per un incontro con la storia, con un approccio tutto al femminile, capovolgendo l'ottica che ha sempre visto al centro la figura maschile. Dopo il successo della mostra 'Vino et lustris. Il rito del simposio' del 2013, abbiamo colto con entusiasmo questa occasione che permette da una parte di esporre reperti legati al mondo femminile di epoca etrusca, romana e greca e dall'altra di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla condizione attuale della donna, ancora oggi oggetto di violenze e discriminazioni. Grazie alla collaborazione con il Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico della Guardia di Finanza e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, il Centro di Arte e Cultura di Ladispoli, per il secondo anno consecutivo, espone una selezione di opere recuperate dal mercato clandestino proveniente dai caveaux delle Fiamme Gialle."""" (dalla prefazione del Sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta)" -
Bollettino di archeologia on line. Direzione generale per le antichità. Estratti da II, 2011/1 - II, 2011/2-3
Dal 2010 la Direzione Generale per le Antichità cura la pubblicazione della rivista digitale ""Bollettino di Archeologia on line"""", che sostituisce la serie a stampa edita dal 1989. Con l'intento di lasciare memoria cartacea di almeno parte dei contenuti della rivista digitale, il presente fascicolo ripropone, nella veste grafica originale, le relazioni preliminari di scavo e le notizie di rinvenimenti messe in rete nell'annata 2011, con l'obiettivo di dare conto in primo luogo dell'attività di ricerca archeologica condotta dalle Soprintendenze. Difatti, il compito delle Soprintendenze, chiamate a svolgere una mole sempre più consistente di scavi e ricerche archeologiche, non è solo quello dell'esecuzione materiale e della direzione scientifica, ma anche quello di raccogliere e rendere pubblica una documentazione rigorosa delle attività di scavo svolte. Questa fase documentaria e di comunicazione pubblica, senza la quale l'attività di scavo è vanificata, è essenziale. Appare quindi importante mantenere una forma di edizione cartacea che assicuri una testimonianza fisica, nelle biblioteche specializzate in archeologia, delle risultanze degli scavi."" -
Incursioni figurative. Open space 2
Anche la seconda edizione di open space si pone come un appuntamento per riflettere sulle molte derive del contemporaneo, sui suoi linguaggi, sulla necessità di individuare criteri e relazioni che servano ad orientarci nel complesso settore delle arti visive. Incursioni figurative, il tema scelto per questa edizione, vuole esplorare le declinazioni e le sperimentazioni che afferiscono alla figurazione, attraverso i lavori di ventiquattro artisti, alcuni giovanissimi, altri già con un ricco curriculum, che presentano qui le loro opere. -
Italia nostra (2014). Vol. 481: L'acqua e la terra dei principi.
Editoriale: Valorizzazione e riforma delle organizzazioni di volontariato Marco Parini; Opinione: L'architettura dell'acqua Francesca Marzotto Caotorta; Dossier: L'opera riformatrice dei Borbone Maria Rosaria Iacono; L'Acquedotto Carolino: prospettive Maria Carmela Caiola; Il sistema paesaggistico dell'Acquedotto Carolino Francesco Canestrini E M.R. Iacono ; Nota sulle sorgenti lavellesi Vitantonio Iacoviello; La Colonia reale di San Leucio M.R. Iacono; La ""Ferme ornée""""; La tenuta reale di Carditello M.R. Iacono; Alvisopoli: azienda-modello Andrea Di Robilant; Un'area piena di storia; I Successi Di In: Vittoria a Monte Gazzaro Mariarita Signorini; Gela: la Cassazione sancisce il diritto di critica Leandro Janni; Segnalazioni: Il caso della Madonna di Riozzo Anna Finocchi; Sud Milano. Storia e prospettive di un territorio; Tutelare l'Isola di Dino e i fondali di Praia a Mare si può... Teresa Liguori; Parliamo Di...: La tutela degli insiemi Stefano Novello E Pietro Petraroia."" -
La festa delle arti. Scritti in onore di Marcello Fagiolo per cinquant'anni di studi
L'idea di coinvolgere in un'avventura editoriale un gruppo di circa 200 amici è nata in occasione del settantesimo compleanno di Marcello Fagiolo; già allora si stava tuttavia approssimando una data ben più importante di quella anagrafica: i cinquant'anni di studi, tanti sono quelli intercorsi dalla pubblicazione del primo suo libro ""Funzioni, simboli e valori della Reggia di Caserta"""" (1963)."" -
Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali (2014) vol. 2 bis
Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali. -
Vignola, Della Porta, Maderno. Trasformazioni urbane di Velletri tra XVI e XVII secolo
La profonda trasformazione urbanistica di Velletri avvenuta tra il XVI ed il XVII secolo esprime in pienezza lo sviluppo in provincia delle correnti artistiche che caratterizzavano la capitale, espressione della volontà e delle esigenze delle famiglie più importanti dell'epoca. In questo panorama complesso spiccano le personalità degli architetti che ne hanno tracciato le nuove forme, rafforzando il legame con la capitale attraverso interventi che raffigurano chiaramente come le architetture di potere si traducevano nelle città di provincia. Iacopo Barozzi da Vignola, Giacomo Della Porta, Carlo Maderno, Giovanni Vasanzio e Carlo Fontana, hanno diretto il grande cantiere veliterno disegnando il nuovo organismo urbano cittadino e le sue architetture attraverso opere di trasformazione urbana ed edilizia che ancora oggi caratterizzano l'impianto e la scena della città laziale. -
Strada paesaggio città. La città in estensione tra Palermo e Agrigento. Ediz. illustrata
La consapevolezza della modernità porta a interrogarsi sulla natura morfologica e dimensionale dei nuovi luoghi per comprenderne il senso delle relazioni spaziali e tentarne un'elaborazione estetica. A partire dal concetto di città in estensione, si è voluto elaborare un quadro interpretativo e progettuale nel territorio interno della Sicilia definito dalla strada che congiunge Palermo e Agrigento, il Tirreno e il Mare Africano, contrassegnato da numerose città-paese, dalla campagna agricola, dai luoghi ibridi della città diffusa. In questo paesaggio il progetto di architettura è stato assunto per determinare e proporre strategie e forme per lo sviluppo del territorio. -
L' enigma di Eurosky. Lettura critica di un'opera di architettura di Franco Purini, Laura Thermes. Ediz. italiana e inglese
La collana editoriale ""Architettura Enigmatica"""" si occupa di individuare e svelare aspetti comunicativi e prestazionali - funzioni seconde e funzioni prime - non del tutto apparenti in quelle opere di architettura nelle quali coesistono in modo indissolubile, andando ad analizzare non solo il risultato finale ma anche il percorso creativo che ne ha generato la realizzazione. Il metodo è quello dell'ipotesi-tesi, che può venire o meno avvalorata e che nei casi in dubbio è considerata degna di condivisione e dibattito. Non interessa qui compiere né lusinghieri elogi né stroncature dell'opera in esame, ma ipotizzare che l'architettura selezionata sia come un paziente che si presta di buon grado a un consulto medico e/o a un intervento sul tavolo operatorio. Ma tale metafora può chiamare in causa altre discipline, prima tra tutte la psicologia, dato che ci interessa comprendere il più possibile quali sono le tensioni presenti nell'universo creativo dei progettisti che hanno concepito l'opera. La scaturigine del progetto e lo stormo delle sue idee primigenie sono qui investigate tramite ipotesi aperte, con calviniana - ma talvolta anche kunderìana - leggerezza, una qualità che non esclude mai il contraddittorio. Così come nella Casa del Girasole, anche nell'Eurosky la leggerezza, come sopra intesa, è una qualità dell'architettura che si vuole far riconoscere e che lotta per tale scopo: nel primo caso taglia - in un periodo coevo a Fontana - la solidissima massa rocciosa del volume..."" -
Suoni di una battaglia. Il «Pianoforte di Lipsia» di Joachim Ehlers. Ediz. illustrata
Tra i più singolari manufatti conservati in quell'unicum del patrimonio artistico italiano che è il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma c'è un pianoforte costruito nel 1819 dal viennese Joachim Ehlers. Sulla parte interna del coperchio un altro artista austriaco, Johann Josef Schindler, dipinse una scena di battaglia, solo di recente riconosciuta come quella combattuta e persa da Napoleone a Lipsia nel 1813 contro i Sovrani Alleati. La scoperta ha offerto l'occasione di affrontare lo studio dello strumento in maniera organica: dalle vicende della sua committenza e dei successivi passaggi di proprietà, alla storia del suo fabbricante, sino all'analisi del rilievo raffigurante Orfeo ed Euridice, la cui insolita iconografia fu ispirata dal melodramma di Gluck. Nel bicentenario di Lipsia, il volume riconsidera il ruolo della ""Battaglia delle nazioni"""" attraverso la lettura che ne diede una delle fonti francesi più suggestive, il barone Fain, segretario dell'Imperatore, mostrando altresì l'influenza che essa ebbe sul corso della storia europea fino allo scoppio della Prima Guerra mondiale."" -
Roma caput mundi. Dalla metropoli alla baraccopoli l'anima perduta delle città
Questo libro, in apparenza disomogeneo, è in realtà cresciuto e guidato da un'idea centrale. A Roma, e solo a Roma, si ha un fenomeno straordinario: la convivenza simbiotica tra storia e quotidiano, fra le rovine gloriose dell'antichità classica e la miseria sontuosa e a suo modo felice della periferia odierna. I borgatari vivono, distratti e inconsapevoli, sotto gli archi dell'Acquedotto Felice. Per questo Roma è la sola città in cui ci si può muovere stando fermi. Somiglia a un disordinato, rumoroso garage mentre è in realtà la capitale eterna dell'effimero, l'urbe per eccellenza, da cui trenta secoli di storia guardano noi, indaffarati contemporanei, con sovrana, paziente, talvolta amorevole indifferenza. -
Artsiders. Catalogo della mostra (Perugia, 12 ottobre 2014-11 gennaio 2015). Ediz. illustrata
Artsiders è un progetto dedicato alle arti visive, curato da Fabio De Chirico e Massimo Mattioli. Per la prima volta la Galleria Nazionale dell'Umbria aderisce alla Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI, le rete italiana dei musei dedicati al contemporaneo. Trentanove artisti delle nuove generazioni presentano i loro lavori che indagano i molteplici linguaggi del presente: video, installazioni, arti performative, pittura, linguaggi multimediali, scultura. Essi si pongono in un colloquio diretto e unico con i grandi maestri del passato, per generare insospettati scenari e nuovi percorsi estetici. Ma Artsiders è soprattutto una piattaforma progettuale, un work in progress pluriennale, che vedrà la partecipazione di tanti attori, pronti ad invadere la scena urbana e aperta ad accogliere sollecitazioni, provenienti dai più disparati ambiti del panorama culturale attuale. La città si apre così alla scena internazionale e si propone come laboratorio della creatività e della sperimentazione. -
Sistemi agrourbani. La città in estensione nella piana del Sarno. Ediz. italiana e inglese
Il paesaggio della piana del Sarno, tra il Vesuvio e i monti Lattari, è fatto di parti densamente edificate, come Pompei e Scafati, e di campagne produttive variamente urbanizzate. La sua rigenerazione si fonda su un'idea di città verde discontinua, inclusiva delle zone agricole, che rilegge la ""città in estensione"""" di Giuseppe Samonà alla luce degli attuali problemi insediativi. La proposta è un sistema multipolare, costruito da cluster agrourbani di residenze produttive separate da aree rurali e connessi alla riqualificazione del fiume Sarno. La strategia qui delineata ha tra i suoi obiettivi il contenimento della dispersione edilizia, un migliore uso del suolo e dei canali, soluzioni ai rischi dell'esondazione e alle esigenze dell'esodo."" -
Laura Thermes. Progetti per il Sud-L'area metropolitana dello Stretto. Centonovantanove tesi di laurea in progettazione architettonica e urbana 2005-2014
"La collana Architetture didattiche intende documentare le più significative sperimentazioni svolte all'interno dei Laboratori di Progettazione Architettonica e Urbana della Facoltà di Architettura di Reggio Calabria. La finalità è quella di fornire al dibattito sull'architettura e sul suo insegnamento i materiali per una verifica della congruenza tra le sintesi formali effettuate annualmente dagli allievi e la molteplicità delle componenti in cui si è articolata da qualche tempo la formazione dell'architetto. I progetti selezionati per la pubblicazione saranno quelli nei quali la ricerca sulla forma si confronterà con l'insieme delle innovazioni che, a partire soprattutto dalla rivoluzione digitale, stanno modificando radicalmente gli apparati teorici e strumentali dell'architettura. Nella scelta dei lavori si terrà conto inoltre di come essi si pongono rispetto alla questione attualmente centrale della comunicazione, una nuova finalità dell'architettura si potrebbe dire, che spesso finisce con il privilegiare l'immagine ponendo in secondo piano gli aspetti più stabili e determinanti del processo compositivo/progettuale. L'ipotesi culturale che sostiene la collana si riconosce nella convinzione dell'esistenza di una specificità dell'operazione compositivo-progettuale, una specificità portatrice di conoscenze alle quali non è possibile accedere attraverso percorsi diversi da quelli aperti dalla riflessione sulla forma."""" (L. Thermes)" -
Le sculture di Mont'e Prama. Conservazione e restauro. Ediz. illustrata
Archeologia e conservazione, quale missione e quale ruolo? Segni del passato, operazioni e trasmissioni attivano il processo che costruisce sincronia ed armonia per il futuro. Il progetto di conservazione delle sculture di Mont'e Prama, a trentasei anni dal primo rinvenimento, sottolinea che la conservazione è studio e ricerca, che riceve e consegna nuove scoperte. Il progetto ha contemplato l'edizione dei lavori e dei risultati nella sequenza che si presenta. L'intervento di conservazione è stato realizzato su oltre 5.000 frammenti, fino all'individuazione e riconoscimento delle sculture con personalità definita. Il materiale costitutivo è un calcare segnato dalle complesse vicende subite nel corso di 30 secoli. La descrizione degli interventi, rispondenti ai requisiti di conservazione riconosciuti e condivisi a livello internazionale, è articolata nei saggi e nel DVD allegato, quali strumenti imprescindibili per le integrazioni con gli ulteriori ritrovamenti. I frammenti, continuamente interrogati per individuare appartenenze, pertinenze e attribuzioni, assumono forma di statue e modelli di nuraghe. Il progetto ha rispettato i diritti di conservazione delle sculture e ha garantito i diritti di partecipazione dei cittadini. A conclusione dell'intervento la mostra allestita nel 2011 ha presentato tutte le sculture in un organico percorso di emozioni tra suoni, immagini e progressive rivelazioni. -
Le sculture di Mont'e Prama. La mostra. Ediz. illustrata
Il volume è la sintesi sulla prima esposizione di tutte le sculture dell'importante complesso archeologico rinvenuto nel territorio di Cabras. La mostra, allestita nel Centro di Restauro dei Beni Culturali di Sassari dalla Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro nel 2011, ha illustrato al grande pubblico nella sua completezza le sculture ricomposte dopo il complesso lavoro di restauro affidato alla Società CCA, Centro di Conservazione Archeologica, di Roma. Il volume si apre con la ristampa dello studio Dal ""betilo"""" aniconico alla statuaria nuragica del Prof. Giovanni Lilliu, scomparso in anni recenti. È parso doveroso riproporre questo che è il primo studio sulle sculture di Mont'e Prama, anche perché l'illustre studioso ha segnato un punto fermo e saldo con il quale tutti quelli che si sono occupati in seguito dell'argomento si sono dovuti confrontare. Il catalogo delle sculture è preceduto da alcuni saggi nei quali si inquadra il complesso di Mont'e Prama nell'ambito delle vicende culturali della Sardegna e si riassumono gli interventi di restauro e allestimento della mostra; un testo è poi dedicato all'impatto della scoperta sull'immaginario collettivo. Il volume viene edito poco dopo la ripresa dell'indagine nel sito di Mont'e Prama e, quindi, riassume le conoscenze prima dei nuovi scavi. Questi hanno fatto crescere il numero delle sculture. Fino ad oggi, dai dati disponibili non sembrano emersi elementi determinanti per modificare le ipotesi qui avanzate."" -
Semestre europeo (2014). Vol. 4
Rivista europea di best practices. -
Italia nostra (2014). Vol. 482: Architetture da riscoprire.
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Santa Maria della Consolazione ad Altomonte. Un cantiere gotico in Calabria
Sorta sul sito di Santa Maria dei Franchi, secondo la tradizione una fondazione dell'XI secolo, la chiesa di Santa Maria della Consolazione si deve alla committenza del conte di Altomonte Filippo I Sangineto, coraggioso uomo d'arme e alto funzionario di re Roberto d'Angiò, avendo egli ricoperto il ruolo di siniscalco di Provenza tra il 1331 e il 1347, un anno prima del definitivo ritorno nel feudo calabrese. Il linguaggio architettonico deriva dall'adozione di alcuni elementi dell'architettura mendicante, nelle sue declinazioni meridionali sulle quali s'innestano schiette cadenze del Midi francese particolarmente evidenti nel disegno della facciata e nel suo apparato decorativo. L'interno è dominato dal grande monumento funebre dei Sangineto, esemplato sul modello dei sepolcri regi di Napoli, realizzati dallo scultore senese Tino di Camaino. Della ricca dotazione, un vero e proprio tesoro descritto dalle fonti, sono testimonianza pochi ma preziosissimi manufatti conservati nel Museo Civico di Altomonte: il San Ladislao di Simone Martini, due ante di polittico riferite a Bernardo Daddi e due lastre in alabastro con Storie dell'Infanzia di Maria, della Passione e del Giudizio Universale realizzate da un atelier francese. -
Rosario Gagliardi. I disegni di architettura della collezione Mazza. Una grande raccolta del Settecento siciliano. Ediz. illustrata
La Galleria Regionale di Palazzo Bellomo e il Centro Internazionale di Studi sul Barocco propongono una mostra unica, dedicata ai disegni di architettura di Rosario Gagliardi, appartenenti alla collezione di Giuseppe Mazza, per la prima volta presentati tutti insieme. Si tratta di una delle più ricche e importanti raccolte grafiche del Settecento siciliano, ancora nel complesso inedita. In una stagione in cui Bernini aveva definito come chimerica l'architettura del suo grande rivale Borromini, i disegni del Gagliardi, la figura più innovativa e anticonformista nel panorama del barocco siciliano, svelano la sua versatile personalità libera dalle ""regole"""". La rassegna comprende i tre volumi di 145 disegni, dai cui risulta con chiarezza il suo background culturale e la sua capacità di reinventare l'antico. Scenografie e piante, studi geometrici, ordini architettonici, altari e studi di fortificazioni sono i temi della raccolta presentati in mostra. I disegni del Gagliardi, di grande valore documentario e di straordinaria eccellenza grafica, svelano teoria e tecnica, modularità e proporzione, importanza della matematica e della geometria come chiave di lettura della bellezza architettonica. Ma l'interesse per l'antico e per i suoi monumenti rivela al tempo stesso una forte volontà di trasgredire. Ne emerge una figura che sa discostarsi con fantasia e creatività da regole e dogmi.""