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La storia dell'orto e dell'istituto botanico a Panisperna. Segni e disegni della «cittadella della scienza» a Roma prima dell'Istituto di patologia del libro
L'area di Panisperna sul colle del Viminale, nei decenni immediatamente successivi al 1870 quando Roma fu finalmente proclamata capitale della nuova Italia unita, è stata al centro di un profondo processo di trasformazione, incentrato sull'idea di insediarvi una vera e propria ""cittadella della scienza"""". Il programma prevedeva la concentrazione delle principali facoltà scientifiche e doveva comprendere un nuovo e funzionale orto botanico, dotato di tutte le attrezzature all'avanguardia, che risolvesse definitivamente la questione della sede, più volte mutata nel corso del tempo perché inadeguata. L'ambizioso progetto vide coinvolte, in ruoli diversi, numerose personalità di rilievo: politici, intellettuali e progettisti impegnati nella prospettata fondazione di questo nuovo complesso, si avvicendarono e in molti casi si scontrarono per divergenze di vedute. Per affrontare i complessi snodi di questa vicenda è stata condotta una ricerca approfondita negli archivi cittadini che ha messo in luce una mole consistente di documenti e materiali diversi, in gran parte inediti: l'esame di essi ha permesso, per la prima volta, di ricostruire nel dettaglio le vicende del sito tra il 1870 e i primi anni del Novecento e di inquadrare in una visione più complessiva la storia della breve vita dell'Orto Botanico a Panisperna e della costruzione dell'edificio dell'Istituto Botanico, dal 1938 sede dell'Istituto di Patologia del libro, oggi Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario (ICRCPAL)."" -
Acquedotto del Peschiera (1938-2018). Ediz. illustrata
L’ottantennale della costruzione dell’Acquedotto del Peschiera, che segna l’entrata ufficiale di ACEA nel servizio idrico, è una straordinaria occasione per celebrare una eccellenza unica del nostro Paese. -
Leonardo D'Amico. The red circle. Catalogo della mostra (Roma, 19 ottobre-5 novembre 2018). Ediz. italiana e inglese
L'immagine della materia, nell'opera di Leonardo D'Amico, va considerata non a scapito della struttura formale, anche se si ha riguardo della sua progressiva aniconia informale. -
IFAU '18. Territori fragili. Paesaggi_Città_Architetture. Ediz. italiana e inglese
"IFAU 2018 - 2nd International forum on architecture and urbanism"""" ha lo scopo di portare a confronto docenti, ricercatori e studiosi per condividere e scambiarsi le proprie esperienze e risultati di ricerca su tutti gli aspetti legati a paesaggi_città_architetture all'interno di territori fragili. Ha anche lo scopo di offrire un foro interdisciplinare per ricercatori, professionisti e docenti per presentare e discutere le innovazioni e i trend più recenti, problemi e sfide affrontate e le soluzioni adottate per i territori fragili nelle città in transizione. Il forum concentrerà la propria attenzione su paesaggi, città e architetture localizzati all'interno di contesti e territori che rivelano una loro fragilità. La seconda edizione ampia i propri orizzonti tramite una serie di sguardi incrociati attraverso l'euro regione adriatica-ionica, da poco istituzionalizzata ed estesa oggi anche alla regione balcanica. La fragilità di contesti e territori è infatti di molteplice natura. Esiste una fragilità dei territori dovuta a fenomeni naturali (terremoti, frane, alluvioni, incendi, siccità, ecc.) che creano situazioni di rischio sismico, idrogeologico ed ambientale che caratterizzano gran parte dell'Italia centrale e della regione adriatica e dei Balcani. Esiste una fragilità economica e sociale soprattutto nei territori interni dove si riscontrano condizioni di vita e di lavoro precarie dovute allo spopolamento, all'emigrazione e alla generalizzata crisi economica. Esiste una fragilità politica e sociale in quei territori che non hanno ancora raggiunto una stabilità e che sono stati interessati, anche recentemente, da fenomeni bellici e terroristici. Esiste una fragilità di quei territori attraversati da grandi flussi di migranti che si spostano da luoghi di conflitto verso luoghi dove ricercano una vita ordinaria e pacifica. Esiste una fragilità religiosa, linguistica ed etnica a seguito di tensioni ataviche e storiche laddove non si è ancora creata armonia e condivisione tra persone simili ma provenienti da credi, idiomi ed origini diverse. Esiste una fragilità del territorio agricolo che spesso non è più in grado di essere competitivo rispetto a produzioni industrializzate e non riesce a mantenere l'antico equilibrio tra paesaggio e produzione. Esiste una fragilità ambientale a seguito dell'inquinamento, della dispersione di rifiuti, di emissioni dannose che compromettono in maniera irreversibile il nostro habitat, sia naturale che antropizzato. Esiste una fragilità culturale nei luoghi dove la modernizzazione e globalizzazione non sono riuscite a svilupparsi in armonia con le tradizioni e le storie locali. Ma soprattutto tutte le nostre città sono interessate da fenomeni di abbandono e dismissione di aree centrali, periferiche e periurbane che creano una fragilità che diventa sempre più evidente e determina uno stravolgimento del senso dei luoghi e delle città. A questa si accompagna una dismissione di edifici, fabbriche, officine, magazzini e costruzioni di vario genere, che hanno perso la loro primaria funzione e sono abbandonati o in attesa di una nuova vita." -
Territori fragili. Saggi ed approfondimenti dopo IFAU 2018
"Territori fragili"""" è molto di più di una pubblicazione scientifica. È una piattaforma di ricerca che ha visto coinvolti tutti gli afferenti al Dipartimento di Architettura di Pescara. È il consolidarsi dei rapporti internazionali tra una rete di Università europee che hanno nell'area di appartenenza adriatica la loro matrice storico culturale. È una macchina organizzativa complessa che ha reso possibile l'interazione di più di un centinaio di ricercatori provenienti da diverse Università europee. È la premessa di quel concetto di III missione universitaria che intende riversare sui territori di appartenenza il know how delle ricerche universitarie. È soprattutto la passione e l'entusiasmo dei nostri giovani nel mettere a sistema le loro intelligenze per ottenere un risultato che va molto oltre la sommatoria dei loro singoli sforzi scientifici. Il mastodontico volume che ne è scaturito quasi ci sorprende. Un po' come quando si raggiunge la cima di una montagna: durante il percorso si è concentrati, testa bassa, nel superare una dopo l'altra le asperità del tragitto. Poi dopo ore di fatica si arriva in vetta, ci si volta finalmente indietro e si rimane stupiti nel vedere quanto cammino si è fatto e nel riconoscere laggiù in fondo il punto da cui si è partiti." -
La verde sorpresa. Guida ai parchi e ai giardini storici privati del Friuli Venezia Giulia. Ediz. italiana e inlese
Grazie alla collaborazione dei proprietari, si ha una visione che abbraccia un numero così significativo di beni privati, cinquanta tra parchi e giardini storici, descritti con informazioni utili, dati e notizie sulle particolarità botaniche. -
In luoghi più esposti ad esser veduti. Guida alle ville venete e dimore storiche nel Friuli occidentale. In places most exposed to view. A guide to venetian villas and histioric houses in Western...
Natura e artificio rendono suggestivi i quarantadue siti storici di villa presenti nel Friuli occidentale descritti in questa guida. Un patrimonio prezioso, visitabile ma poco conosciuto, che si svela. Riaffiorano storie affascinanti, nobili intendimenti, progetti visionari e profili di uomini e donne che furono accomunati dall'aspirazione alla bellezza. Con suggerimenti su alcuni itinerari ciclabili per raggiungere i diversi luoghi attraverso visite lente ed ecologiche, il volume è un invito alla scoperta di queste ville e residenze storiche presenti in contesti di città e di campagna. -
Peter Kim. Sull'orlo della forma. Catalogo della mostra (Roma, 22 giugno-4 novembre 2018). Ediz. italiana e inglese
Catalogo della mostra aperta a Roma presso il Museo Carlo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese. Peter Kim è un artista interessato a percorrere i sentieri più intimi e impervi dell'esperienza umana. -
Innovazione democratica e cittadinanza attiva
Il tema della partecipazione è stato all'origine di varie forme di innovazione democratica. Nel volume sono presentati esempi di attivazione dei cittadini e di istituzioni pubbliche che hanno prodotto innovazione democratica e rafforzato la democrazia rappresentativa. La prima tesi di questo lavoro, infatti, è che è errato contrapporre, come molti fanno, democrazia diretta a democrazia rappresentativa perché una tende a rafforzare l'altra. La seconda è frutto di un apprendimento: prima di essere realizzata, concretamente, ogni rivendicazione di democrazia diretta è sempre apparsa temibile, insopportabile, strana, cioè pericolosamente populista, salvo poi rivelarsi, naturale, sopportabile, domestica. Un tema trasversale della ricerca qui presentata è la problematizzazione della difficile relazione tra la cultura politica della Sinistra italiana e la questione della partecipazione. Storicamente, l'innovazione democratica e l'attivazione dei cittadini sono state discusse come un fattore di disintermediazione che negava il ruolo fondamentale di intermediazione del partito - nella selezione della classe dirigente e nella scelta delle strategie riformatrici - nonché la funzione direttiva del politico. Con un saggio di Francesca Gelli. -
Io Dalì. Nuove opere per la mostra al Museo Civico Castello Ursino di Catania. Catalogo della mostra (Catania, 17 novembre 2018-10 febbraio 2019). Ediz. illustrata
Pochi artisti sono entrati così profondamente nell'immaginario comune come Salvador Dalí. -
Quella luce prima della luce
"Tutti bastardi, siamo per fingere gioia, nello stupido mondo delle apparenze, io per primo, ostento sorrisi."""" Prefazione di Maria Luisa Mastrojanni." -
Fernanda Mancini. Il pensare le immagini è il luogo e il tempo delle icone. Ediz. italiana e tedesca
Un praticare l'arte come esperienza del pensiero, come eccitazione di una mistica visione. -
Paolo VI. Il papa degli artisti. Catalogo della mostra (Roma, 8 dicembre 2018-17 febbraio 2019). Ediz. a colori
Catalogo della Mostra aperta a Roma presso il Museo di Roma, Palazzo Braschi dal 08 dciembre 2018 al 17 febbraio 2019. -
Poche parole per dire
Messaggi di vita vera attraverso parole come sintesi di ricordi e valori con particolare sensibilità vissuta. Poesia come segnale di lettura voluta da parte di chi non rinuncia all'umano ed usa la lettura come strumento per potere arrivare a noi. -
La quadreria Albani a Roma al tempo di Clemente XI. Ediz. a colori
Sino dagli anni del cardinalato Clemente XI Albani manifestò uno spiccato interesse per la pittura che lo indusse a formare un'importante quadreria, naturalmente coadiuvato da altri membri della sua famiglia. Questo volume presenta la consistenza di tale collezione come appariva subito dopo la fine del pontificato - allorché scomparve il principe Carlo, nipote del papa e proprietario legale dei beni - nell'allestimento in palazzo Albani alle Quattro fontane. Tale ricca raccolta presentava, oltre a importanti opere rinascimentali, molti dipinti del Seicento e Settecento, in particolare romani, con significative presenze di altre scuole regionali, rispecchiando le predilezioni del suo promotore. L'invasione francese di Roma provocò il drammatico smembramento della quadreria, di cui sono state ricostruire le vicende fondamentali. Una lunga ricerca ha consentito di individuare molti dipinti che ne facevano parte, disseminati in prestigiose sedi museali e collezioni private, restituendo 'visibilità' a questa pinacoteca e sottraendola all'oblio provocato dalla dispersione. -
Lost and found. Storie di «ritrovamenti». Ediz. italiana e inglese
Il libro raccoglie undici saggi sul tema ""Lost and found"""", messo a fuoco attraverso le molteplici traiettorie dei regards croisés di studiosi di discipline diverse della Sezione di Lettere del Dipartimento di Studi Umanistici (DISTUM) dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. In questo libro leggeremo storie diverse, di 'cose' perdute e ritrovate, storie definite e particolari, che però comporranno, in un quadro generale, un paesaggio unico e armonico, per quanto vario, in grado di darci un'idea del valore della memoria e di quanto le scienze umane possano essere indispensabili per recuperarne quell'energia vitale, senza la quale nessuna civiltà può riconoscersi e dunque esistere."" -
Close up. 0.10 Atti introspettivi. Ediz. a colori
Il mondo dell'arte si focalizza principalmente sul dialogo tra artista e fruitore. La comunicazione, intesa come interazione costruttiva che si crea tra i due interlocutori, è fondamentale. Partendo da questo presupposto, l'autrice, attraverso una formula più immediata, propone dieci 'atti introspettivi` con artisti e fotografi, figure note a livello nazionale e internazionale. Un registro linguistico a più voci, una presa diretta per conoscerli più da vicino, offrendo al lettore la possibilità di avvicinarsi alla sensibilità degli artisti, fornendo risposte agli interrogativi di chi desidera accostarsi a questo multiforme e affascinante universo, e suggerendo, chissà, delle ipotesi di percorrenza e di conoscenza. -
Giuseppe Tombola architetto. Dagli anni delle avanguardie alla ricostruzione
Giuseppe Tombola (1909-1990) fu membro del M.I.A.R., il Movimento Italiano per l'Architettura Razionale, e protagonista delle iniziative del raggruppamento veneto del movimento futurista. Di questo architetto si presenta un profilo dell'attività progettuale svolta fino al periodo della ricostruzione postbellica, una sintesi delineata cercando di distinguere nella monumentalità aspra e scarna di molte sue opere le tracce del futurismo ascetico al quale sono improntati i suoi primi progetti. Si è inteso, tra l'altro, ricostruire il quadro delle relazioni intessute da Tombola nei primi anni Trenta con professionisti e intellettuali. Tra questi in ambito veneto Mansutti, Miozzo, De Giorgio, Gallimberti, Guiotto, Salce, Calabi, Vallot. In un più ampio contesto Ponti, Pagano, Merlo, Tedesco Rocca, Aloisio. -
Un giallo nel mondo dell'arte. La perfetta religiosa dai racconti del maresciallo Damiani
Prefazione di Franco Di Mare. -
Le cartoline della Grande Guerra. Posta militare italiana. Ediz. illustrata
Grandi storie in un piccolo spazio. La storia si può raccontare in tanti modi, ma un periodo narrato grazie a piccoli rettangoli di carta è un'impresa alquanto originale. Le cartoline, ormai un lontano ricordo, hanno ancora per noi che le abbiamo utilizzate, un immenso fascino. Ed è grazie a loro che in questo libro torniamo indietro, al tempo della Grande Guerra. Una storia tutta da guardare dove l'immagine, allora come oggi, diventa comunicazione.