Sfoglia il Catalogo ibs028
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 241-260 di 10000 Articoli:
-
8
Firenze. Fermata della tramvia “Olmi-Carlo Monni”, alle Cascine. Uno scrittore ha dato appuntamento alla sua editor per farle avere il manoscritto dell’ultimo lavoro: una raccolta di otto racconti. Non si presenta di persona, ma incarica un amico della consegna. Sfogliando il testo, la giovane donna trova delle pagine bianche tra un racconto e l’altro, che tradiscono l’evidente incompiutezza dell'opera. Comincia così un insolito “carteggio” tra autore ed editor, sullo sfondo di una Firenze reale e immaginata dagli e negli otto racconti del manoscritto, ognuno dei quali lascia sempre aperto qualcosa di sé, presupponendolo o lasciandolo alla mitopoiesi di un lettore/scrittore altro. È così che, lettura dopo lettura, la ragazza diventa autrice di quelle strane pagine bianche e protagonista di una storia a cui lei stessa non sa trovare il finale. -
Mèta
Inquietudine, irrequietezza, mutevolezza, provvisorietà aleggiano in queste storie nelle quali si entra e si esce punta di piedi. Un’atmosfera sottile e ironica crea vibrazioni che attraggono e respingono insieme, lasciando l’impressione di assistere in tempo reale alle emozioni, ai profumi e agli ambienti. Quanto si riesce a rimanere ancorati al passato? Il coraggio è la chiave per sperare ancora? Se Barataria, Alluvione e Rischiare rappresentano i primi battiti letterari di un autore che guarda alla vita con curiosità e profondità, seguendo il sentiero tematico della memoria, con l’inedito Ancoraggi, che impreziosisce questo volume, il fiume narrativo di Filippo Accettella vira verso una scrittura ingannevolmente semplice. -
I sapori della felicità
Assaporare la vita attraverso i ricordi legati ai piaceri della tavola. In una sorta di diario dalle pagine aromatiche, il lettore vive e rivive i passaggi fondamentali del vissuto dello scrittore, rispecchiandocisi, momenti scanditi dalle ricette dei piatti di un tempo ormai passato. L’odore del caffè che risveglia la casa come la più delicata melodia, la colazione ruspante della nonna, la dolce merenda della mamma, i pasti veloci imposti dagli studi e dal lavoro. Chi non ha un ricordo legato a un profumo o a un sapore? Un excursus tra i sapori e le sensazioni dei luoghi dell’infanzia e delle successive fasi più sdrucciolevoli della vita, che si abbracciano in una primordiale armonia di sensi. -
Viaggio meraviglioso
Ricordi di odori, sapori, colori persi nella memoria di un passato lontano sono disseminati lungo il cammino che la giovane Felicita intraprende per ritrovare la vera essenza della felicità, di cui lei stessa è personificazione. Già protagonista della poesia di Guido Gozzano, la ragazza, stanca della confusione della città, decide di tornare nei luoghi della propria infanzia, ritrovando i racconti dei nonni che una vita frenetica le stava facendo dimenticare. In un clima onirico e surreale, tra calembour e immagini poetiche, Felicita decide di trascrivere le storie dei suoi avi, sospesa tra il ricordo della narrazione e un sogno di rinnovata gioia. Un viaggio non solo fisico ma anche interiore, metaforico, alla ricerca di sé stessi. -
Quel figlio negato
Molte sono le donne che non possono soddisfare il proprio desiderio di maternità. Il dramma che le avvolge, però, risveglia in loro una forza straordinaria, fino a quel momento sconosciuta. Donne che non si arrendono a un destino avverso e provano a realizzare il proprio sogno affrontando ostacoli e difficoltà. Dopo essersi avvicinati alla procreazione assistita, Virginia e Federico credono di aver trovato finalmente una soluzione nell’adozione, nonostante l’intricato sistema italiano. Credono però, perché anche questa porterà gravi complicazioni per la loro vita e quella della piccola Giulia. Una storia attuale e universale, d’amore materno e speranza, di lotta e protezione. -
Storie di realtà dimenticate
Dodici racconti, dodici frammenti di un discorso durato più di un anno, ricco e per molti versi emozionante per tutti, per i ragazzi come per chi li ha seguiti. Come definire questa esperienza? Chiamatela come volete: laboratorio di scrittura storica, di racconto storico, di scrittura insiemerncreativa e vincolata, di sperimentazione, di divertissement. Dodici frammenti che formano un unico discorso, cominciato quasi per caso. Un discorso che è stato un dialogo. Con ragazze e ragazzi che hanno partecipato al gioco con impegno e curiosità. Autori che non hanno nemmeno vent’anni e sembra che conoscano segreti ignoti a chi ne ha il triplo. Hanno infatti già imparato a viaggiare nel tempo, a mettere in moto uno strano macchinario che non è (ancora) sul mercato: loro ne hanno le chiavi, e per questo sono riusciti ad affacciarsi nel 1723 e nel 1303, nel 1507 e nella prima metà del Duecento, e a percorrere un mondo senza confini, esteso dalla Sicilia alla Transilvania. Universi dimenticati ma da loro riportati in vita, adoperando la forma più vera e verosimile possibile, che è quella del racconto storico. -
Oltre le voci
Una scuola centrale, il Liceo Virgilio, un progetto di alternanza scuola lavoro, due classi coinvolte III D e IV R. Ognuno di noi ha espresso la propria visione sul tema della pazzia in un libro di racconti, disegni e poesie. Al progetto hanno partecipato anche ragazzi provenienti da realtà esterne alla nostra scuola: la consapevolezza della presenza di un po’ di pazzia nella vita quotidiana ci accomuna.rnrnUn po’ di pazzia colora ognuno di noi, fa parte di ciò che siamo e ci accompagna nelle nostre giornate.rnrnIl Liceo Virgilio, da cui parte questo progetto in collaborazione con la casa editrice Giulio Perrone, fu costruito tra il 1936 e il 1939 a Via Giulia. Il Liceo si trova nel centro storico di Roma ed è un punto d’incontro di realtà provenienti da zone diverse della città. Partecipando al progetto di alternanza scuola-lavoro ha permesso alle classi III D e IV R questo percorso di editoria e scrittura. -
Tessuti. Detriti
Costituita da una serie di poesie, racconti, illustrazioni, lavori matematici e da un fumetto, ""Tessuti"""" è un'opera complessa: poesie e pensieri, frammenti di vite che affollano la mente dell'autore. In molti casi ispirati alla musica, sono tutti thriller psicologici, come """"Sinfonia d'autunno n. 1"""" che parla di un amore malato. In altri, come in """"Eucarestia"""", l'autore si serve di contenuti forti, ispirati a """"Postoristoro"""" di Tondelli, e personaggi epici, come quelli di Andrea Pazienza. In particolare, il fumetto, ispirato a """"Perché Pippo sembra uno sballato"""", è la degna conclusione di un lavoro che tenta di scavare nelle opere dei simbolisti francesi e in quelle decadenti, nel fumetto alternativo, nelle innovazioni dei poeti della Beat Generation e nella Pop art. Con un linguaggio articolato, percorso da citazioni, rielaborazioni e dall'uso della tecnica del cut up, talora volutamente sgrammaticato, il libro di Giuseppe Albanese parla attraverso i suoi personaggi e attraverso essi diventa io narrante. Alla fine, non sarà lui a essere letto, ma il lettore stesso a leggere dentro di sé."" -
Le diverse. Fotografie di parole per un album
Un album di fotografie dedicato ai giovani, una raccolta di storie, brevi squarci di vita vissuti dall’autore nei paesi in cui ha lavorato. Scene di umanità differenti ma simili, vicine nel quotidiano: Le diverse, poiché la maggior parte di queste foto ritrae le donne, quelle ignorate, dimenticate, sconosciute. Fatma, che indossa il velo per visitare la sinagoga di Djerba, Deng che getta via la maschera di giovane partner di un’importante società per tornare a essere una ragazza che accoglie un ospite in famiglia. Il frammento del libro di una giornalista siriana, Samar Yazbek, che in mezzo agli orrori di una guerra assurda dedica poche righe al conflitto. Al conflitto sì, ma come lo combatte una donna. Senza assumere un tono didascalico, Alessandro Costa intende suscitare «pensieri e riflessioni, come fanno le fotografie di una mostra attaccate al muro», in coloro che sapranno leggere la testimonianza, espressa o silenziosa, visibile o invisibile, delle donne, e un messaggio di comprensione e solidarietà, nel nome della vita e del rispetto della dignità altrui. -
L' indistinto urto dei ricordi
Un romanzo di introspezione psicologica, una complessa e polifonica vicenda amorosa. Silvia che non riesce a seguire la realtà delle emozioni, Giacomo fin troppo bravo a comprenderle. E un altro uomo, Paolo, che impara dalle proprie bugie. Un evento inatteso cambia gli equilibri, sconvolge le loro vite e l’amore si sgretola, senza possibilità di ricomporre i pezzi. Ma nel gioco eterno di chi cerca e di chi fugge, le tensioni che si generano riescono, in ogni caso, a creare bellezza e senso. Una trama semplice quella costruita da Luca Navarra, in cui le difficoltà presenti nelle relazioni affettive e la figura di una donna, Silvia, sono il perno di una narrazione che ruota intorno alla fragilità e alla profondità del femminile, e alle conseguenze per chi le subisce. -
Le notti mancate
Cosa accomuna un aspirante chef e una prostituta? Un cane e uno scultore? Un prete e una insegnante, una moglie gelosa e un pazzo che passa il suo tempo a lanciare arance contro un muro? Apparentemente nulla. Eppure, a ben guardare, qualcosa c’è. Diciassette personaggi, diciassette piccole storie completamente diverse fra loro tenute insieme da un collante estremamente potente: la sfortuna. Protagonisti di questa antologia sono persone comuni, dotate di un insieme di luci ed ombre che, partendo da uno stato di difficoltà, di disturbo controllato, finiscono per essere travolte da una vera e propria esplosione. Ogni racconto diventa così lo specchio delle meschinità dell’essere umano, specchio che riflette e fa riflettere, specchio che svela quel che a volte preferiremmo non notare. Perché siamo tutti mossi da piccole invidie e gelosie; perché tutti, almeno una volta, abbiamo preso la decisione sbagliata per il motivo sbagliato; lasciando che fosse l’irrazionalità a governarci, i nostri istinti a prendere il sopravvento. Ma si può davvero parlare di sfortuna? O forse sarebbe più corretto pensare che una sorta di “divina provvidenza” si sia improvvisamente rivelata perché stanca di vederci sbagliare? -
Il colore dei colori
Un uomo si sveglia su una spiaggia. Non ha alcun ricordo di sé, ma sa che deve ritrovare sua figlia. Un gruppo di pescatori lo trova e lo porta al villaggio, dove viene curato da Chamán, la Guaritrice, di cui si innamora. Segue il racconto della vita nel villaggio e di coloro che lo abitano. I Luchadores, i combattenti che terrorizzano il villaggio, ma anche Yera, Nit e Rafael, che gli insegnerà a pescare. Dalla sarta Prudente scopre che da anni l’isola sta aspettando un’anima antica che sblocchi una condizione che si protrae da oltre un secolo, così che ogni abitante possa raggiungere lo scopo della propria vita. Il colore dei colori è il diario di un uomo senza passato, una metafora della vita: tutti nasciamo senza ricordi. Gli eventi si svolgono in un tempo e in uno spazio indefiniti, ma nel suo cammino il protagonista scopre di aver vissuto innumerevoli volte e si ritrova circondato dagli amici di sempre. Ogni colore rappresenta una fase della vita: la nascita, l’amore, la ricerca di un proprio posto nel mondo, il contatto con il proprio Io che finalmente viene lasciato fluire. -
Diario terapeutico del male
Tutto ha inizio con un velo di illusione e un diario. La protagonista, unica voce narrante del romanzo, non ha nome né volto, così come è sconosciuto il luogo in cui avviene il racconto della sua vita. Non ricorda molto del suo passato: fatti e tempi si accavallano nella mente, ma c'è un'analista a guidare il tortuoso itinerario alla riscoperta delle memorie. Frammenti, indizi, sensazioni e reazioni vengono annotati in un diario per tenere traccia del percorso. La donna desidera riempire le lacune della sua esistenza a tutti i costi. Durante le sedute riaffiorano eventi dolorosi, violenze, umiliazioni e crimini. E se la sconosciuta non fosse davvero quella che crede di essere? Rosanna Gaddi, con una prosa piana e uno stile limpido, riesce a penetrare negli anfratti più oscuri della psiche umana, instillando molteplici dubbi su una realtà ambigua e sfuggente. -
Uomo indeterminato
La solita giornata di lavoro, un inferno uguale a tanti altri, eppure diverso. Sebastian, impiegato a tempo determinato, tenta di definire la propria indipendenza, economica e non, tra cubicoli e open space della ditta dove è stato assunto. Mentre cerca di barcamenarsi tra responsabilità professionali che faticano a motivarlo e sporadici pisolini sulla sua sedia girevole, si ritrova non solo vittima di un irrimediabile incidente, ma anche dell'effetto domino di eventi rocamboleschi che coinvolgeranno l'intera azienda. Con la sua penna, Paolo Grillandi descrive la vita di un impiegato paralizzato nella sua indecisione dalla paura che la crisi economica incute e dall'apprensione che un impegno a lunga scadenza suscita. È lo specchio d'una generazione che, in tempi forse più fausti, sarebbe stata spedita a decimarsi in qualche guerra. -
Nessun altro
Nata per celebrare il quindicesimo anniversario della rivista «Segreti di Pulcinella», ""Nessun altro"""" è l'ultimo capitolo di un cammino intrapreso, nel 2005, da Massimo Acciai Baggiani, che, insieme a Francesco Felici, decise di fondare una rivista culturale di ampio respiro. Preceduta, nel 2005, dalla prima antologia e da quella per il decennale, pubblicata nel 2010, """"Nessun altro"""" raccoglie articoli e racconti dedicati al tema dell'«Altro»: opera di quindici autori rappresentativi, «solo una piccola parte del grande numero di autori che abbiamo avuto l'onore e il piacere di pubblicare sul web», scrive Acciai nell'introduzione, tanti quanti gli anni di vita di «Segreti di Pulcinella». """"Krob"""", una commedia scritta dallo stesso Acciai, apre l'antologia mettendo in scena un buffo personaggio che parla in esperanto, ospite di una famiglia italiana disfunzionale. Questa, insieme alle altre storie raccolte, porta il lettore a riflettere sull'attuale problema del rapporto con l'«Altro», inteso come individuo diverso da noi, promuovendo una pacifica e armoniosa convivenza, poiché «l'altro è il diverso, lo straniero, ma anche l'amico, il partner» o, per dirla con le parole di George Courteline, l'altro è colui di cui si diventa il destino."" -
Il monocolo di Tamerlano
Sette storie, ognuna con il suo sapore, la sua ambientazione. Fa da collante il tema dell'""altrove"""": a guidare i personaggi tra le trame beffarde del caso è, infatti, la loro natura di sognatori. Parallele visioni della realtà in grado di spingerli a compiere scelte audaci. Si passa, quindi, dalle cornici bucoliche della mitologia greca, riletta in chiave moderna, alla suspense metropolitana del thriller psicologico, passando per la magia senza tempo della fiaba di Natale, senza mai perdere il filo conduttore. Le atmosfere descritte scavano nel sottosuolo della mente tra il reale e l'irreale, mostrando le estreme conseguenze di un destino o di una scelta. Pierpaolo Lazzaro trasforma ogni racconto in un ponte tra la realtà oggettiva e quella materia ingarbugliata e suggestiva che fa capo all'inconscio, al sogno e a quel legame con l'ignoto che spaventa."" -
Incroci paralleli e tragicomici
Avere una doppia vita può essere una salvezza, un rifugio o una condanna, per Bob, Maggie e Kate era forse un destino. Rispettabili a New York e contrabbandieri in Italia, tra pathos e business, vengono sorpresi da un’oscura tragedia: un giovane bello come Adone che aveva fatto di Maggie la sua Nausicaa, viene ritrovato riverso bocconi sulla battigia. È il decesso dell’esattore di un’organizzazione criminale. Ma chi lo ha ucciso? Forse una mafia concorrente? È finito il tempo delle lotte dei vecchi padrini, ma quel misterioso delitto allerta inquietanti sospetti. Perché la pace mafiosa continui, esso deve trovare un colpevole. Scoperta la vera identità di Adone, i tre americani si sentono adesso in pericolo. I fatti non coincidono più e tuttavia procedono incrociandosi nell’immaginario di chi insegue senza sapere chi, e di chi teme l’incognito inseguitore. Un racconto denso e ironico, tenace e leggero, ricco di annotazioni colte che danno all’incalzante vicenda lo spessore di una narrazione vigilata, destinata a svelare il senso d’incompiutezza della complessa realtà delle cose. -
I racconti di Coraldo
Coraldo, un piccolo borgo dell’Appennino campano, un territorio nascosto e anonimo che “non è più pianura, ma nemmeno ancora montagna”. Abitato da gente comune: un postino amante del vino, una banda di ragazzi alla ricerca di avventure, un maresciallo dei carabinieri che soffre d’insonnia. Persone semplici, alle prese con i propri guai, convinte che quanto accada fuori dalle mura domestiche non abbia niente a che fare con la realtà della vita quotidiana: fuori c’è la guerra, all’inizio sembra lontana, combattuta in luoghi sconosciuti, ne giunge appena una debole eco. Eppure, nell’estate del ’43, all’improvviso, tutto cambia e il conflitto entra prepotentemente nel destino di Coraldo, che si trova a dover fare i conti con quello, altrettanto tragico, dell’intera nazione. Con uno stile fluido e un linguaggio che fa ampio uso del dialetto locale, lo sguardo di Annalisa Pesiri si posa su numerosi personaggi, legati tutti dalla medesima e dolorosa condizione storica, che, in un modo o nell’altro, spezza e rovescia l’ordine delle cose. -
I bei tempi da dei
Un gruppo di conoscenti decide di condividere una vacanza per recuperare il contatto con la natura, irrimediabilmente compromesso dal vivere in città. Ritrovatisi in comitiva eterogenea, gli amici stabiliscono per gioco di darsi nomi da dei, nella speranza di provare a vivere senza ostacoli o limitazioni di tempo, senza doversi preoccupare degli affanni che affliggono l’umanità. Al termine di questa esperienza così lontana dalle loro esistenze di tutti i giorni, starà ai divini interpreti formulare un giudizio su sé e sugli altri, impresa quasi disperata in un mondo dove ogni sistema di riferimento si fa sfumato e inafferrabile. -
La repubblica segreta
Publio Petronio, un avvocato civilista romano, trapiantato a Milano per amore, riceve due clienti che sono stati espulsi ingiustamente da Tabula Rasa, il nuovissimo partito fondato da Italo Peritrimma, un imprenditore dal passato oscuro. Le elezioni sono vicine, Tabula Rasa ha raggiunto il quaranta per cento dei consensi e Peritrimma sa parlare alla gente, infiammare le periferie. Grazie all'incarico ricevuto, Publio ottiene improvvisamente il suo quarto d'ora di celebrità ma - suo malgrado - viene coinvolto in una vicenda più grande di lui. Con uno stile ironico e spregiudicato ma, allo stesso tempo, sobrio ed elegante, Giovanni Iorio tratteggia uno scenario da guerra civile: la svolta autoritaria che ha investito il Paese spingerà il protagonista a indagare e a domandarsi cosa si nasconda dietro al partito di governo, facendo luce su un'organizzazione, la Repubblica Segreta, sorta nell'aprile del 1945, e svelando uno scenario inquietante che lo obbligherà a prendere delle decisioni fondamentali, per sé, per la sua famiglia e per il Paese.