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Papà travel experience. Padri e figli in viaggio
Ognuno ha le sue declinazioni, e io non mi sento migliore di altri solo perché viaggio con mia figlia. Avessi trovato il nostro mondo stando a casa a fare acquerelli, sarebbe andato bene uguale. E magari avrei anche risparmiato due lire. Però vorrei far vedere a tutti i genitori ai quali mette ansia anche il solo pensiero di fare cinquanta chilometri in macchina che viaggiare con i figli è possibile, anzi è facile, e prendendo i giusti accorgimenti pure divertente. La separazione ha stravolto il tempo che avevo a disposizione per stare con mia figlia; nel giro di un attimo sono passato da una normale dinamica di vita a tre a una condizione in cui un giorno è come se non avessi nessuno, e il giorno dopo sono padre, madre, zia, amico, confidente e gatto insieme: il tutto, solitamente, a weekend alterni. Da quel momento in poi, al tempo passato con mia figlia non ho più potuto accostare la parola “quantità”. Così ho capito che esisteva un solo modo per compensare quella carenza, che da lì in poi avrebbe condizionato la nostra vita insieme: accostare la parola “qualità”. Non vedo mia figlia per quello che sembra, ma per quello che è, ovvero una donna. La differenza fra la persona che è oggi e quella che sarà domani dipenderà dall’esperienza accumulata. Viaggio con lei per vivere momenti, non per collezionare fotografie. Il tempo che abbiamo a disposizione è troppo poco, quindi, se voglio aiutarla a costruire la donna che sarà, non posso limitarmi a “passarlo”. Lo devo vivere insieme a lei. Il viaggio dunque non è il fine, ma il mezzo. È contemporaneamente il laboratorio in cui ho deciso di costruire il nostro rapporto e il palcoscenico sul quale ho deciso di metterlo in atto. Basta ricordarsi che, come per tutte le cose, la parte più difficile è iniziare. E che se vi ritrovate a viaggiare con una bambina di tre anni, una volta che avrete capito in quale bagno andare quando vi fermate all’autogrill, il resto sarà tutto in discesa. -
Mia madre astronauta
"Ricordate lo sconosciuto che regalava caramelle piene di droga ai bambini all'uscita delle scuole? Era mio padre. Quando si sparse la voce e nessun bambino fu più disposto ad accettare caramelle da uno sconosciuto, mio padre andò a lavorare in un cantiere come manovale, cadde da sette metri e restò paralizzato dalla vita in giù. Dopo l'incidente mio padre fece causa al datore di lavoro, il quale sostenne che mio padre fosse un mitomane: «Quello sconosciuto non ha mai lavorato per me». Il giudice diede ragione al datore di lavoro e condannò mio padre al risarcimento del danno d'immagine causato alla ditta edile. L'inabilità al lavoro del marito costrinse mia madre ad accettare un impiego come astronauta nella stazione spaziale internazionale Galileo XXIII. Mio padre considerava sconveniente che una donna sposata dormisse per tanto tempo lontano da casa, chiusa in una stazione spaziale internazionale con otto uomini. Ma mia madre spediva soldi ogni mese dallo spazio, comprando il silenzio e la birra con cui mio padre si anestetizzava ogni santa sera. Io gli preparavo un pediluvio, lui mangiava le unghie, beveva birra e scriveva lettere d'amore a Enrica Bonaccorti: «Guardo il cielo e vorrei prendere la stella più bella, tu, Enrica»"""". Così comincia """"Mia madre astronauta"""", una trasposizione surreale in parole e immagini della cronaca, dei sentimenti e delle ansie dell'ultimo decennio, nella quale si possono incontrare terroristi innamorati, alberi che fanno lo sciopero della fotosintesi clorofilliana, attori che amano rane velenose, donne quasi centenarie che fuggono di casa, uomini che parlano d'amore e di pace come nessuno aveva mai fatto prima, fantasmi esibizionisti, conigli assassini, migranti interplanetari, Rodolfo Valentino, Hegel, Elvis Presley, Silvio Berlusconi e l'ex presidente americano Gerald Ford." -
Cani malati in Val Padana
Stefano Baroni, detto Ruben, è un aspirante scrittore che nell'estate del 1998 ha appena terminato ragioneria, anche se avrebbe voluto fare il classico. A parte un paio di compagni di classe non ha altri amici, non ha una ragazza e soprattutto non ha le idee chiare riguardo al proprio futuro. Nel frattempo partecipa a un concorso letterario semisconosciuto nel quale ripone grandi speranze, che vengono drammaticamente disattese da una dilettantesca serata di premiazione, buona solo per conoscere una certa Fridhole, poetessa crepuscolare che lo trascina a casa sua e lo convince a trascorrere la notte leggendo il suo florilegio poetico. In autunno arriva la cartolina con la convocazione per il servizio civile presso l'ufficio oggetti smarriti del Comune, dove Ruben si troverà a fare i conti con zio Benito, impiegato comunale fancazzista e autoritario. Siccome l'incarico in Comune gli lascia molto tempo libero, ne approfitta per scrivere una raccolta di racconti pulp, che spedisce ad alcuni editori. Dopo mesi trascorsi a controllare la buca delle lettere e a pedinare il postino, ecco che uno di loro si fa avanti. Si tratta della Onesto Edizioni, piccola casa editrice bolognese guidata da Onesto Brancaccio, la cui sede è nel negozio di scarpe specializzato in infradito della moglie. Qui comincia la spassosa avventura editorial-esistenziale del prode Ruben, fra presentazioni deserte, feste milanesi e risse da stadio: un tuffo divertito e divertente nelle atmosfere dei nostri anni Novanta, così vicini da sembrare una vita fa. -
Mamma esci da questo web
Fare la mamma non è (solo) ""la cosa più bella del mondo"""", ma anche una gran fatica: per essere madri si rinuncia spesso a un lavoro, si sopporta l'invadenza di un vasto assortimento di parenti (suocere in testa) e si deve gestire la presenza e il ruolo di papà pasticcioni e loro stessi ancora bambini. Ma c'è un posto nel quale ogni mamma del nuovo millennio può rifugiarsi per sfuggire alle lagne di bambini ingestibili e alle critiche di amici e parenti: i social network. Sul web spopolano i blog e i gruppi in cui le mamme 4.0 si scambiano impressioni e consigli e ce ne sono per tutti i gusti: quello delle mamme snob che si lamentano di collaboratrici domestiche non efficienti e baby-sitter poco affidabili, quello delle mammine hot che si raccontano le cosacce che fanno (o che sognano di fare) con i loro mariti, quello delle mamme ad alto contatto fedeli seguaci dell'allattamento a termine, che praticano il cosleeping e il babywearing. Così ha fatto anche Daniela Massabò, autrice televisiva free-lance e mamma full-time di una splendida bambina di quattro anni, che in questo libro ha accompagnato al racconto sincero e autoironico della propria esperienza di madre una raccolta dei più folli e divertenti post apparsi in rete negli ultimi anni. Ne è nato un ritratto della maternità del nuovo millennio, buffo e politicamente scorretto, nel quale tante donne non faticheranno a riconoscersi con un sorriso."" -
Manlio Scopigno. Un filosofo in panchina
Manlio Scopigno fu soprannominato ""il filosofo"""" per il suo approccio alla vita e al calcio, un atteggiamento rivoluzionario per il calcio degli anni Sessanta e Settanta. Per citare solo una della sue innovazioni, ridusse i ritiri e in certi casi li abolì, squarciando il velo di falso moralismo che copriva il mondo del pallone. Ma Scopigno fu anche e soprattutto un grande tecnico, che con la sua alta competenza condusse il Cagliari alla conquista del suo storico scudetto. Giulio Giusti, con l'aiuto della testimonianze di chi l'ha conosciuto bene e il sostegno di un'accurata ricerca bibliografica, ripercorre tutta la sua vita sportiva di calciatore e di allenatore, regalandoci un ritratto a tutto tondo di una delle personalità più originali della storia del calcio italiano."" -
Educare i genitori. Manuale pratico per bambini
Educare un genitore non è semplice, si sa. Ma con un po’ di attenzione, un po’ sensibilità e soprattutto le giuste istruzioni, ogni bambino può crescere il padre e la madre perfetti. Dai pianti notturni ai capricci diurni, dalla distruzione sistematica di ogni forma di privacy dell’adulto alle pretese gridate fino a portarlo al giusto grado di esasperazione: sono tante le strategie attraverso le quali, grazie alla ripetizione ossessiva di poche semplici mosse, si può arrivare a ottenere una mamma e un papà su misura delle proprie fantasie. Ecco quindi il primo manuale di parenting alla rovescia, che insegna ai bambini l’antica e nobile arte della manipolazione, utile per ottenere dai propri genitori tutto ciò che si desidera. Via libera, dunque, a sguardi e gesti per suscitare il senso di colpa, largo ai segnali di gelosia per il nuovo fratellino, spazio alla creatività per trovare ogni giorno nuovi modi per far dimenticare la parola “riposo” a quegli sfaccendati, che tendono sempre a distrarsi dai loro veri compiti. In uno spassoso quanto ingegnoso ribaltamento dei ruoli codificati, tra sonno mancato, compiti da finire e canzoncine ripetute fino allo sfinimento, Educare i genitori fornisce il metodo perfetto per insegnare a papà e mamma a comportarsi come si deve. -
Trans Am Bike Race. 6800 chilometri in 20 giorni alla scoperta di me stesso
Una bici da donna rubata, un lungo tragitto da Milano a Roma e un grande sogno: partecipare alla Trans Am Bike Race, la gara di ultracycling unsupported più lunga e dura al mondo. Inizia così nel 2006 l'avventura di Michelangelo Pacifico, grande appassionato di ciclismo deciso a realizzare il proprio desiderio in ogni modo, nonostante lo scetticismo di amici e parenti. A undici anni da quel primo esperimento e dopo una lunga serie di giri cicloturistici, tra sfide vinte e fallimenti, Michelangelo finalmente arriva alla Trans Am Bike Race negli Stati Uniti, con tutte le nuove prove che questa comporta, dalle nevicate a tremila metri agli incontri con gli orsi. Iniziata ad Astoria, nello stato dell'Oregon, sulla costa dell'Oceano Pacifico, la gara si è conclusa a Yorktown, in Virginia, sull'Atlantico, dopo un percorso di 6.800 chilometri portato a termine in venti giorni. Concepito come una sorta di diario della corsa, questo libro racconta di una grande scommessa che Michelangelo ha fatto con se stesso per dimostrare che, per inseguire i propri sogni, è necessario spingersi più in là del noto, a volte anche oltre le proprie forze. Perché nessuna impresa è impossibile per chi è mosso da una grande passione. -
Tre
Il destino lo ha messo di nuovo al tappeto. Lui si rialza, ma i giorni e le notti non hanno più sapore. Allora prova a ridargli un po' di sale aprendo un cassetto, cercando amore tra vecchie pagine macchiate di caffè e magia. Ma inciampa in un numero. Che fa male e bene. E poi ancora male. Un aereo lo aspetta, ma sa che non può più scappare. Il tempo delle scelte è scaduto, non gli resta che confessare. Tutto, prima che cali il sipario. Il viaggio di Aldo sembra finito, ma invece è appena iniziato. Attaccato allo straccio di un sogno, nella speranza diventi un vestito leggero e profumato... -
Questa non me la bevo. L'almanacco delle news talmente vere che sembrano fake
In questo strano mondo che spesso ci sorprende intrappolati in uno specchio anamorfico, la realtà che vediamo talvolta si rivela, più che deformata, proprio di natura differente, quasi aliena. Dall'anziana signora che regola il traffico armata di un phon all'aperitivo con birdwatching, dal suicidio del robot Steve al pappagallo che suona la batteria, dal raduno di romantici rospisti all'arresto di Zorro, è ormai un pullulare di storie apparentemente impossibili. Nell'era della post-verità mancava un'antologia che fotografasse la realtà nel momento in cui supera la fantasia, un almanacco delle notizie talmente vere che sembrano fake. Come diceva Federico Garcia Lorca, ben prima del celeberrimo mantra di Steve Jobs, «tutti ci portiamo dentro un grano di follia, senza il quale è imprudente vivere». Dunque siate prudenti. Stay foolish. -
A ruota libera. Diario di un ciclista urbano
Le automobili sono ovunque. Sulle strade, sui marciapiedi, sulle corsie preferenziali, sui parcheggi riservati alle due ruote, in divieto di sosta, in doppia fila, in tripla fila, sulle strisce pedonali. Auto fumanti, rabbiose, congestionate. Abbandonare l'auto e salire in sella a una bici può sembrare allora una scelta radicale. Tanto più in una metropoli, dove il pericolo è letteralmente dietro l'angolo, lungo le corsie sbiadite di strade lastricate di buone intenzioni, ma poi squarciate dalle voragini di manti stradali che si arrendono alla prima pioggia invernale. E così un semplice sciopero, un acquazzone improvviso, un qualunque banale evento si trasforma in emergenza. Impensabile uscire in bicicletta, o forse no? ""A ruota libera"""" ci racconta la vita di un ciclista urbano, il suo incessante peregrinare tra le piazze, le vie e i parchi, ci parla della necessità di cambiare le politiche sulla mobilità urbana, ma ci permette anche di assaporare il gusto della libertà e dell'indipendenza, la soddisfazione di arrivare in orario agli appuntamenti, la leggerezza di muoversi e di fermarsi ad ammirare uno scorcio. Ci regala memorie, riflessioni e ricordi in cui le persone che incontriamo rappresentano l'anima, a volte ferita, della Capitale. Sullo sfondo della magnificenza imperiale di Roma, con il suo crogiuolo di umanità che la popola e la sua riluttanza al cambiamento, si fa strada il racconto del reale da un punto di vista altro, che ci conduce nella sfera del possibile, ancorché lontano."" -
Che peccato! I 7 vizi capitali in 8 storie di sport
Otto storie di sport per raccontare i significati meno evidenti di un’imperfezione. Attraverso la narrazione e la cronaca, le vicende personali diventano lo strumento per indagare il profilo psicologico di nomi eccellenti dello sport italiano e internazionale, tra trionfi e debolezze, momenti duri, baratri individuali e incapacità di uscire dal proprio personaggio pubblico e privato. Sotto i riflettori, l’uomo e i suoi vizi. Ognuno dei campioni chiamati in causa ne rappresenta almeno uno. Per alcuni, il vizio è stata causa di una caduta improvvisa, forse in una determinata fase dell’esistenza, forse per sempre. Per altri, invece, le caratteristiche negative si sono rivelate punti di forza, stimoli per affermarsi in una giungla piena di avversari di talento. Un campione senza macchia forse non sarebbe mai divenuto tale, o con buona probabilità non avrebbe raggiunto i livelli di eccellenza ai quali si è attestato. Perché anche i numeri uno nello sport sono esseri umani a tutto tondo. -
Diario delle stelle 2020
Duska Bisconti, una vita divisa fra il teatro e le stelle, ci regala il suo primo libro di previsioni astrologiche: un almanacco profondamente innovativo, in cui le geometrie celesti vengono esaminate dal punto di vista delle energie femminili che fanno parte di ogni segno. Mese per mese ci vengono indicati gli strumenti a disposizione per riprendere contatto con le capacità di adattamento alle contingenze, proprio come fa la Natura: osservando i fenomeni con il cuore oltre che con la mente, interrogandosi sull’evoluzione delle situazioni, obbedendo al misterioso impulso della vita. A causa di un’interpretazione patriarcale dei messaggi celesti, tutti i grandi archetipi delle dee madri in astrologia sono stati tradizionalmente racchiusi nella simbologia della Luna e di Venere. Nell’almanacco di Duska vengono invece evidenziati gli aspetti che rappresentano il femminile in ciascun segno. Qualche millennio fa c’era la necessità di sancire la supremazia dell’uomo sulla donna, da sempre in contatto con le leggi della Natura, vista come una nemica da contrastare. Adesso che la Terra espone a tutti le sue tragiche ferite, è tempo di tornare a interrogare noi stessi e le stelle con una nuova consapevolezza: solo ritrovando un’armonia fra tutte le componenti che fanno parte della nostra bizzarra natura umana riusciremo a uscire dall’innegabile stallo in cui ci troviamo. -
Maledetta corsa. Tutto quello che un runner non dovrebbe sapere
Cosa spinge una persona a iniziare a correre? Perché uno tra gli sport più duri che esistano coinvolge sempre più persone al mondo? Qual è il segreto della magia della corsa, e quali sono i suoi effetti collaterali? Una volta che si comincia, si può smettere di correre? Sono tante le domande che ci pone questo libro, e a volte sarebbe meglio non conoscere le risposte. Maledetta corsa è un avvertimento consapevole e provocatorio per chi è entrato nel tunnel del podismo amatoriale, ma anche un atto d’amore di una persona che ha deciso di correre davvero, non per partecipare a una moda, non per stare in compagnia, ma per sfidarsi e mettersi alla prova, tutti i giorni. E che qui analizza e ripercorre con passione e ironia le esperienze a volte buffe, spesso dure, sempre significative che legano indissolubilmente le vite di chi è stato colpito da quella splendida e maledetta ossessione che si chiama corsa. Prefazione di Orlando Pizzolato. -
Nerdwife. Se il vostro compagno è un nerd avete bisogno di questo libro
Facciamola semplice (si fa per dire): la nerdwife è un nuovo modello di femmina, nata in un vuoto evolutivo che si è allargato al fianco del modello di maschio chiamato nerd. Oggi, per la prima volta, il nuovo prototipo umano viene descritto in un libro. Che poi non è altro che il racconto esilarante di una strampalata storia d'amore fra una donna moderna, ironica e sicura (il più delle volte, almeno) e un nerd. Lei si innamora del suo cervello, lui della sua confusione, e insieme si evolvono in una coppia ""qualcosa"""". Certo, quando lei deve far fronte a tutta la saga del Signore degli Anelli (di seguito, si intende), oppure è obbligata ad andare su Wikipedia per capire le battute di lui, la pazienza richiesta è un po' tan-tina. Ma lei ce la fa, e va avanti. Poi arrivano le regole per seguire le serie tv (una specie di protocollo militare), e qui il gioco si fa duro. Aggiungete poi il LEGO, Alexa e tutti gli assistenti vocali esistenti su questo pianeta, i rumori bianchi, gli ASMR e la stramaledetta connessione ultra veloce, e avrete una pallida idea di quello che la nerdwife deve gestire ogni giorno. Ma ce la fa. Anzi, ha raccolto un po' di consigli utili per chi, come lei, si trova a vivere una storia simile. La prima regola è sopravvivere/vendicarsi/fingersi morta. Poi c'è la regola bis: provare a capire perché lui si diverte tanto in quel mondo, e c'è il rischio che non abbia torto. Almeno non completamente. Il mondo nerd può sembrare incomprensibile, ma in realtà è solo un po' più strano del mondo normale. E poi si sa: nerd is the new chic!"" -
Lavoro contro futuro. Lotta o collaborazione? Le basi e il mindset
Che lavoro faremo tra cinque anni? E tra dieci? E cosa faranno i nostri figli? Le risposte a queste domande sono sempre occasionali e maldestre. Il mon¬do cambia da sempre, e con lui i lavori possibili. La differenza degli ultimi anni è la contemporanea accelerazione di vari mondi, la loro convergenza, la ricchezza delle nuove competenze richieste, la necessità di certificare il continuo aggiornamento. Molti di noi resteranno indietro. Preparazione tecnologica, ripensamento dell’ambiente in chiave solarpunk, energia, auto elettriche, detriti spaziali, piacere con i robot e malattie offriranno nuovi lavori ai giovani del futuro. Comprenderli richiede una base (ad esempio questo libro), un metodo (l’apprendimento continuo), competenze pratiche nel software e nel making, ma soprattutto apertura mentale. Ci viene richiesto un nuovo mindset che deve accuratamente scartare le polarizzazioni pseudo-tecnologiche e di genere donna/uomo che condizionano pesantemente il nostro futuro. -
I miracoli che cambiano la vita
Miracolo: è questa la parola che spesso si usa per indicare il soprannaturale, l’invisibile, il divino. Miracolo è ciò che pare eccezionale nel vivere quotidiano, ma forse non lo è. I miracoli rientrano pienamente nelle leggi di natura, ma secondo criteri e princìpi che l’uomo ancora non conosce. È una tesi rivoluzionaria, fondata su recenti scoperte scientifiche nel campo della fisica quantistica e anche di medicina e psicologia del profondo, quella avanzata da Marino Parodi in questo saggio, che si muove fra storia, filosofia, scienza e religione. Il tema dei miracoli affascina l’uomo sin dalle sue origini, è cardine del cristianesimo e manifestazione dell’infinito potenziale della coscienza umana. E se è vero che il miracolo è riconducibile alle leggi della natura in modalità ancora sconosciute all’uomo, lo è altrettanto che ciò lo rende sempre possibile. Non è più “dono” del Cielo, ma risponde a criteri precisi, che come tali possono riproporsi, o magari essere ricreati. Ciò non significa depotenziare il messaggio cristiano, anzi: il cristianesimo si fa scienza tramite l’esperienza. “I miracoli che cambiano la vita” è un percorso attraverso casi reali, rigorosamente documentati, di guarigioni “miracolose”, e un prontuario di consigli su come aprire la mente alla possibilità dell’inatteso. Un viaggio tra fede, scienza e coscienza, studiato per sollevare interrogativi, sollecitare nuove riflessioni, aiutare l’uomo a valorizzare le sue straordinarie capacità. -
Ricordati di svegliarti. Diario di lotta e di attesa
C’è Emanuele che è in un letto, in coma. E c’è sua mamma che se ne prende cura, da diciotto anni. Da quando il 16 novembre 2001, a ventitré anni, ci fu l’incidente d’auto che ridusse Emanuele in uno stato vegetativo dal quale non è più uscito. C’è un diario che la mamma tiene dal giorno dello schianto, per annotare tutto ciò che succede da quando suo figlio non risponde. E poi c’è un giornalista miscredente, rintracciato dalla mamma per trasformare il diario in libro, che si appassiona alla storia più tragica che gli sia capitata per le mani e decide di raccontarla a partire dall’inizio. Ci sono due cani, delle indagini chiuse troppo in fretta, dei dottori crudeli, una burocrazia sfiancante, un fratello pilota d’aereo, un padre che si spegne e poi muore. E infine, ci sono le domande che il giornalista, spietato, pone alla madre: credi in Dio? Perché ci credi? Tuo figlio è felice? Perché speri ancora? Che senso ha tutto questo? E per ogni domanda c’è una risposta. Una storia vera raccontata dalla viva voce di una madre, senza lacrime o nodi in gola, come sfida alla disperazione. Una madre giunta all’ultima speranza, che di essa si è fatta custode, difendendola con il coraggio di chi è consapevole che solo quando quella si esaurirà, sarà davvero tutto finito. -
L'alba dello scudetto. Storia di Pier Paolo Manservisi e di una Lazio che divenne leggenda
La Lazio che vinse lo scudetto nel 1974 è una delle squadre più leggendarie che abbiano mai calcato i campi da calcio in Italia e forse nel mondo. Molti l’hanno raccontata, ricordando le scorribande, dentro e fuori dal rettangolo di gioco, dei suoi grandi, folli campioni: da Giorgio Chinaglia a Pino Wilson, da Vincenzo D’Amico a Luciano Re Cecconi. Pier Paolo Manservisi, detto “Uccellino”, uomo e giocatore di diversa indole ma di carattere ugualmente determinato, in quella Lazio c’era. Il figlio Simone, catapultato nel passato dopo aver varcato la soglia di una misteriosa casa nascosta in un bosco, rivive l’epopea della banda Chinaglia come in un film. Scopre così le incredibili coincidenze del destino, e si rende conto che la presenza di suo padre in casacca biancoceleste è stata molto meno marginale di quanto si pensi per far entrare quel gruppo di “pazzi” nel mito. -
La dieta motivazionale. Volere è potere anche sulla bilancia
La cioccolata consumata come facile e veloce energizzante, strategia per superare la stanchezza e il malumore. Il gelato in barattolo, mangiato a cucchiate, per asciugare le lacrime, come si è visto tante volte in film e serie tv. Il cibo ha molti significati, e indubbiamente anche un potere consolatorio. Attenzione, però: è proprio quando si entra nella dinamica del cibo come conforto che spesso l’ago della bilancia inizia a salire verso l’alto. Il problema dei chili in eccesso, infatti, è soprattutto legato alla difficoltà di riconoscere quanto il cibo sia diventato per molte persone una vera e propria dipendenza. L’alimento che per sua natura dovrebbe essere un nutriente-energizzante del corpo viene da molti inconsciamente utilizzato per soffocare dispiaceri, coprire delusioni, attutire dolori o nascondere insoddisfazioni. Per aiutare chi è rimasto incastrato in questo meccanismo è necessario che la dietologia faccia un salto evolutivo, estendendo dal piano fisico a quello mentale ed emozionale il suo raggio d’azione, nel rispetto di un raffinato e complesso sistema quale quello umano. “La dieta motivazionale” è un moderno programma dietologico capace di integrare otto differenti menù salutari finalizzati alla perdita del peso (uno onnivoro e uno vegetariano per ogni stagione) in un contesto che combina sfide motivazionali, fitness, mindfulness, yoga, pranayama e meditazione, strumenti completi ed efficaci per decretare la fine di una dipendenza e la rinascita in un corpo e una mente nuovi. -
Cuochi a prescindere. Guida semiseria per sopravvivere in cucina
Tutti noi siamo cuochi a prescindere. Sì, perché se l'umanità cucina fin da quando ha scoperto il fuoco, far da mangiare è memoria fissata nel nostro DNA, si tratta solo di farla venir fuori. È l'obiettivo di questo libro, un manuale pratico per mettersi ai fornelli e stupire con piatti semplici ma di sicuro effetto, con i quali sorprendere gli amici e soprattutto se stessi, un prontuario di consigli, piccoli trucchi e idee decor per fare bella figura con poco. Il fine non è diventare grandi chef, ma riuscire a muoversi con disinvoltura in cucina, senza sentirsi più in difficoltà di fronte a una pietanza da portare in tavola. Tra dolce e salato, una selezione di ricette locali e internazionali (senza dimenticare i piatti di recupero) affrontate in modo diretto e con una buona dose di ironia, perché mettersi ai fornelli può e deve essere anche divertente. Dedicato a chi ama la diversità anche in cucina, e vuole viaggiare fra i sapori della vita.