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Cronaca di Modena. Vol. 6: Anni (1630-1636).
In questo sesto volume della sua ""Cronaca di Modena"""", Giovan Battista Spaccini prende le mosse dalla grande peste del 1630, la tragica epidemia di manzoniana memoria che anche a Modena miete migliaia di vittime determinando una crisi economica e sociale di gravi proporzioni. Lo Spaccini da notizia dell'evento con toni di accesa drammaticità e gran dovizia di episodi raccapriccianti, mentre in seguito, placatasi la furia del morbo, riprende a soffermarsi sui più minuti accadimenti della cronaca cittadina, dai più cruenti ai più pettegoli, dando conto con un linguaggio colorito e trascinante, gremito di dialettismi, di truffe e misfatti di ogni genere, fatti di sangue, disavventure coniugali, brillanti camere e repentine disgrazie, tutto riconducendo alla magnanima ma occhiuta vigilanza della corte ducale."" -
Bucce d'arancia sul fronte di Nord-Est
Donne valorose e straordinarie, le Portatrici Carniche sono le protagoniste di questo romanzo, permeato di forti sentimenti, di dolore ma anche di speranza. Madri di famiglia, ma anche ragazze giovanissime, le Portatrici erano adibite, durante la Grande Guerra, a rifornire le nostre trincee lungo il confine con l'Austria, salendo tutti i giorni in quota con il pesante carico sulle spalle di munizioni e materiali, sotto il tiro del cecchino austriaco. Nella loro gerla portavano quello che serviva a un mondo di sofferenza e di sacrifici, di morti e di feriti, ma sulle loro labbra c'era sempre un sorriso, una parola di conforto per quei giovani affondati nel fango delle trincee. E qualche volta nasceva anche l'amore, come quello fra la portatrice Sciulin e il bersagliere Tano: un amore dolcissimo, ma ad occhi aperti, perché in agguato c'era sempre il ta-pum del cecchino. Ad occhi aperti anche per sognare il sogno più bello, che per Tano era quello di riempire un giorno la gerla di Sciulin di fiori, fiori della sua Sicilia, fiori d'arancio. -
La Resistenza a Campi Bisenzio
"Questo lavoro non è solo un buon risultato dell'attività didattica dei giovanissimi alunni della classe V della Scuola Elementare Emilio Salgari di Campi Bisenzio, ma anche un prodotto che può essere letto ed apprezzato da chiunque, dentro e fuori dal mondo scolastico, perché è fresco, brillante, efficace e dedicato a un tema ancora oggi così importante e fondamentale per la memoria collettiva e per la coscienza civica locale e non solo. Un tema certo non semplice da affrontare e non abitualmente frequentato, almeno con lo spirito della ricerca e della scoperta, sebbene spesso e volentieri ripetitivamente riproposto"""" (dalla presentazione di Ivan Tognarini)." -
Flora spontanea delle Cascine. Un parco sul fiume. Ediz. italiana e francese
Il fine di questo volume è il raggiungimento di una maggiore conoscenza botanica del più grande parco pubblico fiorentino, una delle poche zone del territorio in cui la vegetazione presenta ancora aspetti di non trascurabile interesse, sia perché non eccessivamente disturbata e alterata dall'impatto della civiltà, sia perché, forse, non troppo diversa da ciò che era in origine. -
Guarire dall'amore. Testo inglese a fronte
"Ironica e spiritosa, la poesia di Wendy Cope ci parla d'amore con grazia e sense of humour: con estrema delicatezza, con struggente partecipazione emotiva, ma senza mai cedere alla tentazione di idealizzarlo. Wendy Cope ci fornisce non solo dei moderni """"remedia amoris"""" di ovidiana memoria, ma ci insegna che la vita non è una tragedia, piuttosto un liquore gentile, da gustare serenamente in un angolo di giardino, cullando le """"ferite d'amore"""" al suono dei suoi versi saggi e frizzanti""""." -
Poesia e destino
«Perché ristampare queste mie vecchie pagine? Perché da una parte possiedono qualcosa che mi è rimasto dentro - intatto, quasi intoccabile dal tempo - e dall'altra qualcosa che ho perduto per sempre. Molti temi di ""Poesia e destino"""" sono quelli che mi scuotono ancora oggi: la tragedia, l'eroismo, l'adolescenza, il mito, il gesto atletico. Ma il tono è un altro. Il tono è furente, perentorio, imperativo, dà sempre l'impressione di un ultimatum che io pongo a me stesso e a chi mi legge. È come se da lì a poco dovesse scaturire una sentenza senza appello, l'ultimo grado di un processo dove si gioca la condanna o la salvezza. E questo tono guerresco circola nel sangue di una sintassi verticale, scoscesa, rapidissima, piena di strappi e impennate, la stessa di Millimetri, per intenderci, che è stato scritto nei medesimi anni. Ora non potrei nemmeno immaginare quella corsa sulle macchine volanti della parola. Me ne sono accorto trascrivendo il libro in un file per necessità editoriali. A volte ero pienamente d'accordo con me stesso, felice di essere rimasto fedele alle grandi passioni giovanili. Ma molto più spesso non capivo, letteralmente, il nesso troppo segreto tra due termini o due affermazioni. Dovevo leggere e rileggere, farmi aiutare dall'insieme della pagina.» (dalla Nota introduttiva dell'autore)"" -
Rimarrà El Greco
Una nuova elegante raccolta poetica che Roberto Rossi Precerutti, una delle voci più intense e preziose del panorama poetico italiano contemporaneo, ha voluto dedicare al grande pittore spagnolo di origine cretese, in occasione del quarto centenario della morte. -
Ambiguità. Racconti liminari
Dove non esiste il confine tra realtà e sogno è sempre difficile inoltrarsi. E' così per i territori della nuova narrativa, abitati da fantasmi e da lemuri, da ombre folli o da livide proiezione della mente, talvolta sotto l'apparenza della più banale quotidianità. Sia il lettore stesso a farsi un idea, leggendo i dieci racconti presentati, e stia ben attento a non smarrirsi, o ad abbandonarsi ai vagabondaggi prodigiosi, sulle orme dei pellegrini incantati. -
Una donna sbagliata
Ambientato a Trento durante il fascismo, negli anni che precedettero lo scoppio del secondo conflitto mondiale, il romanzo narra l'adolescenza e la giovinezza di una ragazza anticonformista, in fuga da una famiglia piccolo-borghese ed alla ricerca della propria autenticità. Il rapporto con le bambine di una scuola elementare - presso cui la protagonista supplisce un'insegnante allontanata in quanto ebrea - e il sodalizio con un'anziana affittacamere le fanno prendere coscienza della generale soggezione femminile nei confronti di padri/mariti latitanti ma dispotici. Scopertasi incinta d'un gerarca di origine ebraica proprio alla vigilia della guerra, la donna decide di portare a termine la gravidanza. -
Incarnazioni. Poesie del corpo, corpi di parole
L'antologia raccoglie i testi inediti di poeti indiani, russi e italiani. E siano le poetesse indiane, nelle quali ammiriamo la freschezza di una parola così nuova nel cantare le tematiche femminili; o siano i russi, con il loro mondo di rassegnazione e di rinuncia, l'invocazione, talvolta, a una sorda divinità, e le loro chimere abbattute in volo; o siano, infine, i poeti italiani, che propongono alcuni testi esemplari del loro modo di intendere la vita e il fare poetico, si coglie in tutti, con più o meno intensità, la forza della parola, che assume una sua autentica ""fisicità"""", una valenza in certo senso riformatrice del reale."" -
Gli esiliati. Undici racconti di narratori italiani
L'antologia comprende racconti di autori più o meno noti, scelti in varie aree geografiche, che per lo più interpretano il tema dell'esilio da un punto di vista metaforico. Le loro storie parlano di esilio dell'anima, di solitudine, di vite lacerate dalla crudezza di un tempo che è forse già di per sé esilio. Troviamo allora il musicista jazz dall'esistenza sempre ai margini (Albinati), l'universo claustrofobico dell'Allievo di De Carlo, la romerìa, ovvero il pellegrinaggio del vagabondo di Morganti. Ma troviamo anche l'esilio vero, quello dei profughi, dei rifugiati, la loro infinita malinconia (Cirillo), o quello del ""Due Iulie"""", la figlia e la nipote di Augusto, che scrivono dal loro meno noto esilio a un altro esiliato illustre, il poeta Ovidio (Cardona)."" -
Dei Mali. Dieci racconti di narratori italiani
In alcuni dei racconti qui raccolti entra in scena il male assoluto, funesto retaggio d'ogni epoca e luogo. E quando ciò avviene, assistiamo a scenari dolorosamente attuali, con interi popoli sradicati, se non soppressi, o personaggi annientati dai loro drammi personali (la droga, le storie di ordinaria violenza, le ossessioni della mente). Ma per lo più è un malessere sottile a serpeggiare in queste pagine, un'uggia del vivere a cui è difficile dare un nome. Nelle pagine dei più giovani il male, il male vero, è la perdita di ogni punto di riferimento, di ogni fiducia nell'avvenire, all'insegna di un'inconcludenza che è forse il morbo più difficile da sconfiggere. -
Don Alfonso 1890. Una storia che sa di favola
Si tratta di un libro-strenna ricco di immagini che intende rinnovare i piaceri della convivialità di un tempo. Protagonista del libro è la pasta, di cui la scrittrice racconta la storia nei suoi aspetti più reconditi, intrecciandola a quella della famiglia Iaccarino, dal 1890 titotale del ristorante ""Don Alfonso"""" a Sant'Agata sui due Golfi, piccolo paese di collina tra Napoli e Salerno. Don Alfonso, attuale titolare del ristorante, svela inoltre i segreti di alcuni piatti che lo hanno reso celebre dall'America al Giappone."" -
L' abbuffone. Storie da ridere e ricette da morire
Versatile attore e cuoco magnifico, Ugo Tognazzi tenne per anni gustose riunioni conviviali nella sua villa di Velletri, accogliendovi parenti, compagni di lavoro ed amici, che allietava con le sua estrosità di gastronomo e di anfitrione. Per le sue cene, ormai leggendarie, egli attingeva a piene mani dall'enorme frigorifero troneggiante in cucina, considerato come la ""cappella di famiglia"""". Questo libro nasce dalla sua passione per i fornelli e per la tavola imbandita e dalla sua esperienza di interprete del film di Marco Ferreri """"La grande bouffe"""". Alternando un ricordo di gioventù, una saporosa ricetta e il racconto degli episodi ora lieti ed ora malinconici accaduti sul set, Tognazzi mostra tutta la sua bravura di scrittore."" -
Un secolo di risate. Con Eduardo, Totò e gli altri
Rileggendo la storia dello spettacolo nel Novecento si scopre che la scena è stata dominata in larga misura dai comici napoletani, tanto nell'ambito tradizionale del teatro, quanto nei nuovi luoghi deputati del cinema e della televisione. L'autore ne rivive il percorso attraverso le biografie, il repertorio, le caratteristiche di una schiera di attori e di autori: da Antonio Petito a Scarpetta, da Raffaele Viviani ai tre fratelli De Filippo, da Totò a Massimo Troisi. Grandi interpreti, e talora scrittori altrettanto significativi, essi hanno incarnato personaggi e sentimenti del nostro tempo con le improvvisazioni, gli sketch, gli intrecci di un'inimitabile commedia umana. -
La visita notturna
Una serie di racconti popolati di personaggi inquietanti, incongrui, dolcissimi e feroci allo stesso tempo. Le ambientazioni spaziano dall'antichità al tempo presente, e sempre vi si incontrano figure grottesche, surreali, ""mutilate"""" e incredibili. Attrici indiane di Hollywood, professori universitari irascibili, morti resuscitati, pittori che entrano nei loro quadri, direttori di penitenziari attratti da ermafroditi: sono queste alcune tipologie umane che popolano il mondo di De Sica."" -
Carnevale a Milano
È il carnevale del 1955. Siamo a Milano. Un gruppo di studenti e operai cerca un possibile ancoraggio, una ragione per vivere. Fa freddo e si beve cognac per scaldarsi e per darsi coraggio. Sergio, il protagonista, ama una ragazza di Genova, però la distanza lo ferisce. I giovani di ""Carnevale a Milano"""", primo romanzo di Raffaele Crovi, trascorrono le proprie serate in latteria. Cercano una strada, una scossa risolutiva, ma perdono tempo come si perde sangue. Sono giovani degli anni Cinquanta, la radiografia interiore del """"boom economico"""". Si prendono e si lasciano in continuazione, sono maliziosi eppure impotenti, si fanno compagnia fumando sigarette. È una Milano nevosa, quella di Crovi, una Milano in cui è possibile nascondersi."" -
L' estate di Greta Garbo
Nell'estate del 1938, con la guerra alle porte, si svolge una celebre vacanza di Greta Garbo sulla costiera Amalfitana, in un paesaggio luminoso e indimenticabile. Qui la grande attrice vive intense intuizioni artistiche, ma anche il presagio della fine della sua carriera, per lo scoppio incombente del conflitto mondiale. ""L'estate di Greta Garbo"""" è la storia di tre gernerazioni di italiani della stessa famiglia che, in epoche diverse, si ritrovano di fronte all'immagine """"divina"""" della Garbo. Il romanzo si snoda tra l'America, Roma e un'Italia del Sud stravolta da cambiamenti sociali e immani disastri naturali, come il terremoto irpino del 1980. Maurizio De Benedictis insegna cinema all'Università """"La Sapienza"""". Questo è il suo primo romanzo."" -
Glam city
Gerry Garozzo è una ragazzo diverso della Catania anni '70 che sogna di entrare nel mondo dello spettacolo, di fare il trasformista. Ma Catania gli sta stretta. E per il suo diciottesimo compleanno, vola a Londra dove incrocerà l'astro nascente del Glam Rock, Marc Bolan. Nella torrida Catania, la sua glam city, insieme ad altri variopinti amici tenterà una rivoluzione di costume fatta di travestitismo e trasgressione. Ma Catania non è Londra e lui non è Bolan: il suo progetto discografico fallirà così come il suo disperato desiderio di affermazione personale. Ora, Gerry è costretto a fare i conti con il suo sogno miseramente infranto. Da Catania a Milano, andata e ritorno, da promessa della canzone a travestito dei viali milanesi. Arriviamo agli anni '90, siamo di nuovo a Catania, che nel frattempo non è più la glam city degli anni '70. Cos'è cambiato? Quale città Gerry Garozzo si troverà di fronte adesso? E cosa ne è stato della sua rivoluzione? -
La vita militare
"La vita militare"""" è la prima prova narrativa del poco più che ventenne Edmondo De Amicis, ripubblicata qui integralmente per la prima volta dopo anni di oblio. Stampata nel 1868, e poi rimaneggiata a più riprese fino all'edizione definitiva del 1880, la raccolta fu subito salutata come un grande successo dalla critica. Tra i """"bozzetti"""" (come lo stesso autore volle chiamarli) che la compongono, figura il famoso """"Carmela"""", uno dei più bei racconti del nostro Ottocento. """"La vita militare"""" rivela al lettore un De Amicis insolito, più sfaccettato rispetto alle opere maggiori, autore di un ritratto non retorico del mondo militare."