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Viaggio al termine delle onlus. Diario di uno sfruttamento
Quali interessi si muovono dentro al macromondo della beneficenza in Italia? È possibile descrivere quei meccanismi che legano il lavoratore al proprio posto di lavoro in un rapporto di fidelizzazione perversa, a fronte di guadagni e tutele quasi inesistenti?rnrnZoe Vicentini, con questa coraggiosa ricerca, ci mostra il funzionamento della piramide del dono; ci mostra dove vanno davvero a finire i soldi raccolti nei quartieri così detti ""qualificati"""" della città e attraverso quali trucchi di marketing i dialogatori riescono a convincere migliaia di persone a sostenere un progetto umanitario. Frutto dell'esperienza diretta dell'autrice (per diverso tempo collaboratrice di una onlus), """"Viaggio al termine delle onlus"""", senza rinunciare al rigore della ricerca etnografica, seziona il business della beneficenza, svelandone le ipocrisie e le logiche di sfruttamento."" -
La guerra cieca. Esperienze ottiche e cultura visuale nella Grande guerra
Come e cosa si vedeva durante la Grande guerra? Come sono cambiate le forme di rappresentazione e i modi di vedere in seguito alla catastrofica messa in scena degli orrori della modernità? Paradossalmente, quella che diede luogo a cambiamenti traumatici in ogni campo, dalla geografia politica alla psicologia collettiva, fu una guerra ""cieca"""": cieca perché, nonostante lo sviluppo e la celebrazione delle tecnologie ottiche nel corso dell'Ottocento, esse non furono in grado, alla prova dei fatti, di mostrarla e raccontarla; perché il nemico scomparve del tutto alla vista e questo diede luogo a una tenace competizione ottica per individuare un pericolo minaccioso o un obiettivo da eliminare; perché si sperimentarono per la prima volta una censura e una propaganda che restituirono al fronte interno una visione parziale o del tutto immaginaria del conflitto; perché i vertici militari e politici volsero lo sguardo al passato e non al futuro, e cioè al Ventesimo secolo che veniva annunciato sui campi di battaglia; perché ci si rifiutò di riconoscere l'orrore e di conservarne il ricordo. Tra il 1914 e il 1918 il mondo conobbe una guerra feroce che negò ogni rappresentazione autentica sia della battaglia sia del sacrificio e dell'eroismo dei soldati; allo stesso tempo le tecnologie ottiche, alle quali era (ed è tuttora) assegnato uno statuto incontestabile di verità, rivelarono per la prima volta una loro straordinaria risorsa: la capacità di mentire """"oggettivamente"""", una risorsa che a partire da quel momento avrebbero trasmesso, attraverso la pubblicità e la comunicazione politica, alla nostra contemporaneità."" -
Vincere la crisi. L'auto-recupero industriale in Italia, tra resilienza sociale, resistenza e «workplace democracy»
Attraverso i concetti sociologici di resilienza sociale e resistenza, il saggio di Luca Antonazzo indaga il recente fenomeno dei recuperi delle fabbriche abbandonate in Italia. Nel corso degli ultimi anni il fenomeno delle fabbriche recuperate è emerso in Italia con sempre maggiore evidenza. Questa ricerca lo indaga attraverso i due concetti sociologici di resilienza sociale e resistenza. Se l'idea di resilienza sociale pone in evidenza il carattere sistemico e ""meccanico"""" di specifiche risposte a situazioni di crisi, l'idea di resistenza pone invece al centro dell'analisi un'asimmetria di potere e una volontà di riscrittura dei rapporti sociali che insistono su tale asimmetria. Da un lato, tutte le forme di recupero aziendale dimostrano la capacità del sistema di reagire alla crisi economica, contrastando in parte la flessione dei livelli occupazionali e migliorando la tenuta del sistema produttivo. Dall'altro lato, il fenomeno mostra una risposta sociale al capitalismo e al neoliberismo nelle loro manifestazioni più estreme, proponendo forme di gestione collettiva e solidale di entità produttive e generando incubatori sperimentali di democrazia."" -
Lo spazio ibrido. Culture, frontiere, società in transizione
Fernand Braudel scriveva che il Mediterraneo è ""mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre"""". Il Mediterraneo è lo spazio della differenza in cui le storie, i mutamenti politici e sociali si gonfiano come vele al vento, suscitando continuamente urti e aggiustamenti, negoziazioni e rotture. Dalla transizione democratica radicale della Tunisia alla casbah di Mazara del Vallo, dalla frontiera mutevole del Brennero al caos-mondo dei carruggi genovesi, passando per il cimitero di Mentone - luogo dell'eterotopia foucaultiana - che riaffaccia alla storia l'esperienza dei tirailleurs sénégalais, Casalini esplora questi spazi in un testo che combina saggistica, reportage e letteratura, seguendo la scia luminosa delle teorie postcoloniali. Con interviste a Claudio Magris, Hamadi Redissi e Franco Rella."" -
Politica liminale. La sovversione dell'ordine rituale
Da qualche decennio, specie nel nostro Paese, si è stabilita l'idea di vivere in un perpetuo processo di transizione, destinato a protrarsi indefinitamente, in cui il cambiamento è continuamente evocato e, allo stesso tempo, rinviato. Tanto più la decisione appare paralizzata dai funzionamenti sistemici e dalle logiche dei mercati, quanto più l'enfasi viene posta sulla rottura, sullo scarto rispetto al vecchio, mentre il nuovo resta indeterminato. Con il concetto di politica liminale, ripreso dalle teorizzazioni antropologiche sui riti di passaggio di Arnold Van Gennep, Gianmarco Navarini si propone di fornire una diversa chiave di lettura per interpretare le tendenze banalizzate, di volta in volta, attraverso il ricorso a formule quali l'antipolitica o il populismo. Con un approccio attento alla dimensione simbolica e comunicativa, viene ripercorsa una serie di momenti dell'""infinita transizione"""" italiana, da Tangentopoli ai giorni nostri, concentrando l'attenzione su quelle forze che, non solo nel contesto nazionale, hanno imparato a usare la liminalità, trasformandola da elemento marginale a strategia politica e collocando la trasgressione rituale al centro del sistema politico."" -
Tecnica e modernità nella Germania di fine Ottocento
In questo saggio sono esposti alcuni aspetti rilevanti del confronto simmeliano con gli interrogativi che il moderno dominio della tecnica poneva alla cultura del suo tempo, ad esempio quello relativo al socialismo e all'individualismo. Le analisi di Simmel, come del resto quelle di F. Tonnies e M. Weber, sono più analisi della cultura che della società, e in tal senso si ricollegano agli scritti di Nietzsche, alla sua critica del progresso, della cultura della decadenza, alla sua concezione della società come cultura. -
Total quality management nella scuola. Guida all'introduzione del management di qualità nel sistema educativo nazionale
Parlare di qualità nella scuola poteva apparire pleonastico se non retorico sino a pochi anni fa. E' stata la felice intuizione di alcuni pionieri, tra i quali in primis lo stesso ing. Aldo Ricci, a portare alla ribalta e a sviluppare un argomento a volte difficile da applicare anche in settori ben più evoluti di quello dei servizi. Questo libro nasce, quindi, da un'esigenza sempre più sentita, da un bisogno culturale che poche opere finora sono riuscite a soddisfare completamente. -
Argomenti di bioetica
La bioetica sta vivendo attualmente una notorietà del tutto particolare, in virtù degli spettacolari progressi della scienza e della tecnica. In questa raccolta vengono proposti alcuni saggi che, oltre ad affrontare aspetti eminentemente applicativi e di estrema attualità come la clonazione o l'uso terapeutico del Viagra, cercano di trovare un fondamento che possa dare compiutezza alle scelte etiche operate con responsabilità in campo clinico e sperimentale. -
Oltre la parola. Saggio di didattica multimediale
Questo lavoro è un invito rivolto a docenti impegnati nei processi di innovazione didattica e in particolare di introduzione delle tecnologie multimediali a riflettere sull'attenzione che deve essere prestata al processo di costruzione-ricostruzione della conoscenza. Tale aspetto è importante perché oggi si fa sempre più urgente la necessità di richiamare l'attenzione sull'educazione alla lettura, al saper leggere, al comprendere, al conseguire una padronanza dei concetti, dei significati, nonché sulla progettazione di interventi volti ad elaborare l'informazione. -
Democrazia, libertà e religione. Pensieri liberali
Il volume riporta il pensiero di un politico che amava definirsi ""un liberale di tipo nuovo"""", che non si sentiva a suo agio né a destra né a sinistra dello schieramento parlamentare dei suoi tempi e che non riuscì a riconoscersi in nessun partito. Il compito, tanto originale quanto difficile che egli si assunse fu quello di mostrare che la libertà era """"conforme all'autentica intenzione cristiana"""" e che un'alleanza tra religione e libertà era una cosa quanto mai necessaria per il radicarsi della democrazia in quanto solo la religione poteva formare quegli uomini, interiormente liberi, che avrebbero vinto i mali di cui la società ugualitaria e democratica era portatrice. Le riflessioni dell'autore sono ordinate alfabeticamente secondo l'argomento."" -
Lo scopo della scienza
Nel presente volume sono raccolti tre saggi, tra i più noti, del celebre epistemologo Karl Popper. In essi si affrontano i problemi dell'evoluzione ai metodi della biologia. ""Può forse sembrare un po' ingenuo - scrive Popper parlare dello scopo dell'attività scientifica; infatti, chiaramente differenti scienziati hanno scopi differenti, e la scienza in sé (qualunque cosa essa possa significare) non ha scopi. Suggersico che lo scopo della scienza sia trovare spiegazioni soddisfacenti di tutto ciò che ci colpisce in quanto ciò che colpisce ha bisogno di spiegazioni."""""" -
La scienza e i suoi nemici
I saggi raccolti in questo volume sono stati scritti da Karl Popper per lo più negli anni Ottanta e sono apparsi su varie riviste o in volumi collettanei. I temi che il celebre epistemologo affronta sono di grandissima attualità e spaziano dalla politica alla filosofia alla scienza. In particolare Popper si sofferma sul tema della tolleranza e della libertà, della democrazia e dell'epistemologia evolutiva, dell'errore e della verità. Popper, inoltre, ancora una volta dichiara di preferire la scienza rivoluzionaria alla scienza normale. ""La grande scienza - egli scrive - è meravigliosa. E' eroica e romantica. Dishiaratamente essa è meno eroica e romantica della grande musica o della grande arte. Cresce mediante grandi idee rivoluzionarie."" -
Le forme brevi
In questo testo i lettori troveranno una sistemazione, anche terminologica, di fenomeni letterari che percorrono trasversalmente, sia in senso diacronico, sia in senso sincronico, molte letterature non solo occidentali. Il volume vuole essere anche una fonte di spunti riflessivi sia di carattere teorico, sia su specifici autori analizzati in rapporto con antecedenti e contemporanei. -
Difesa della pedagogia europea
Il presente volume evidenzia l'attualità di questo grande pedagogista contemporaneo collocandolo al tempo stesso fra i ""classici"""" della ricerca pedagogica."" -
Fratello... è bello? La nascita di un fratello
La nascita di un fratello può provocare nel bambino abituato ad essere l'unico destinatario dell'affetto e dell'attenzione dei genitori una forma di gelosia, a volte anche patologica, con conseguenti alterazioni caratteriali e comportamentali che possono potrarsi anche in età adulta. Questo libretto aiuterà l'insegnante a far apprendere al bambino ad interpretare il ruolo del fratello come quello di un alleato, un amico, un complice, insieme al quale creare un mondo bambino da affiancare al mondo adulto, spesso così difficile da capire. -
Contro Platone
Nella filosofia della politica platonica si sposano storicismo, utopismo, totalitarismo e tribalismo. Per Popper la lezione che noi dovremmo apprendere da Platone è esattamente l'opposto di quanto egli vorrebbe insegnarci. E' una lezione che non deve essere dimenticata. Per quanto eccellente fosse la sua diagnosi sociologica, lo sviluppo stesso del pensiero di Platone dimostra che la terapia che egli raccomandava è peggiore del male che tentava di combattere. -
Opzione religiosa e dignità umana
Questo studio rileva che l'anelito alla trascendenza attraversa sotterraneo l'itinerario sinuoso dell'intera esistenza. L'esperienza umana possiede una prerogativa di risonanza e ascolto che trascendono il limite del tempo e dello spazio. Si apre all'incontro con l'assoluto. -
E ora tutti a nanna. Come dormire tranquilli mamme, papà e bambini
"Perché non ha mai sonno?; Dorme solo nel lettone; La notte si sveglia continuamente piangendo; Da quando è nato non abbiamo più dormito una notte intera"""". Sono sempre più numerosi i genitori che, esausti, non riuscendo a trovare una soluzione, chiedono aiuto per difficoltà collegate al sonno. Come capire perché il bambino si comporta così? Cosa sta cercando di comunicare? Ai bambini spesso non sono riconosciuti propri tempi e specifiche esigenze, anzi essi vengono ingabbiati dentro i ritmi frenetici e i rigidi schemi del mondo dei grandi. Raccontando brevi storie di vita comune, l'autrice cerca di dare un significato ai comportamenti dei bambini collegandoli al normale contesto della vita di relazione familiare." -
I disturbi psicosociali dei giovani. Sfide per la prevenzione
Nel volume viene offerta un'ampia panoramica sui problemi di carattere psicosociale dell'adolescenza. I vari autori esperti dell'età adolescenziale esaminano il modo in cui questi problemi potrebbero essere pervenuti. Certamente non ci sono risposte efficaci a tutti i problemi dei giovani, né un progetto d'azione in grado di risolvere tutte le questioni. Tuttavia se ne sa abbastanza sulle difficoltà vissute dagli adolescenti, sui fattori che creano rischi di disordini e su quelli che invece sembrano proteggerli. Si conoscono gli interventi che promettono di migliorare la qualità della loro vita, di aiutarli ad affrontare le sfide che incontreranno e di ridurre il rischio di disturbi psicosociali. -
Filosofia e democrazia nella prospettiva laica post-cristiana
L'ipotesi basilare su cui poggia il libro di Stefanelli è la presa di coscienza, espressa dal pensiero kantiano, delle trasformazioni avvenute a seguito della rivoluzione scientifica, verificatasi tra il XVI e il XVII secolo, che ha sconvolto il pensiero occidentale, quindi anche la tradizione filosofica teorica oltre che l'idea stessa di 'philosophia'. Tutto l'impianto strutturale del pensiero occidentale è stato ristrutturato proprio a partire dal XVII/XVIII secolo, ovvero a partire dall'inizio della storia moderna. L'intento dell'autore non è di dimostrare che la rivoluzione kantiana è insostituibile, ma che la 'dottrinarietà' deve essere una volta per tutte eliminata dalla tradizione occidentale.