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Il cinema noir francese. Mitologie, figure, autori
Il cinema noir francese è un cinema di ombre. Sono i giochi ambigui del Male a dominare storie di delitti e intrighi calate negli interni borghesi più pericolosamente rassicuranti, come nelle strade dove si affrontano criminali e poliziotti. Questo libro offre alcune chiavi interpretative per decifrare i suoi caratteri essenziali e scorgerne l'originalità rispetto al cinema ""nero"""" statunitense, pure più fortunato presso il pubblico internazionale e talvolta persino presso la stessa critica europea. La descrizione della genesi o delle conseguenze di un delitto, l'evocazione della malvagità nascosta nella natura umana, il conflitto fra l'ordine (la polizia) e il caos (il milieu della malavita), l'ambiguità dei personaggi... Tali motivi - ci spiegano gli autori - si ritrovano declinati fin dalle origini del cinema d'oltralpe e in modi del tutto peculiari, che spesso trascendono i confini tra i generi sfumando nella comicità (lo humour nero), nel dramma sentimentale, nell'impegno politico e sociale, nel pamphlet, nell'avventuroso. Risalendo alle origini letterarie del noir e seguendone via via l'evoluzione nonché le contaminazioni con altri linguaggi filmici, il volume ne analizza figure estetiche e drammaturgiche, stile visivo e fotografia, e naturalmente gli interpreti e i registi che vi hanno contribuito in modo più significativo."" -
Con te per sempre
"Amore faranno di tutto per abbattermi... sarà inutile, sono un albero secolare, difficile da tagliare se la mia corteccia reca inciso il tuo nome.""""" -
La lettera e il viaggio
Geremia Morrone, insegnante sulla quarantina, è un aspirante scrittore. Dopo molti rifiuti, finalmente un giorno gli arriva la lettera di un grande editore a cui ha spedito la sua opera inedita quindici mesi prima. Di fronte a una risposta tanto tardiva, la speranza che improvvisamente si accende in lui è così intensa da spingerlo a procrastinare l'apertura della lettera. Nell'arco di due giorni durante i quali trattiene la propria spasmodica curiosità, Geremia vive ansie improvvise e improvvisi slanci di ottimismo, in un susseguirsi di riflessioni e congetture che sembrano non lasciare spazio ad altro pensiero: sta andando incontro all'ennesimo diniego o potrà presto celebrare l'esordio della sua tanto agognata carriera di scrittore? La seconda parte del romanzo prende avvio dalle conseguenze di quella missiva, e vede Geremia impegnato a portare a termine il misterioso incarico affidatogli da due messaggeri quale necessaria condizione a qualsivoglia festeggiamento: un viaggio iniziatico lungo contrade, paesi e città, dove avrà vari incontri e si farà depositario di storie ed esperienze di vita altrui. -
Io sono un uomo
Alexis è cresciuto vergognandosi di un padre macellaio costretto a chiudere bottega a causa dei debiti e capace poi di abbandonare la moglie e i due figli per le gonnelle di una giovane amante. È bello e sa di piacere alle donne, ed è anche grazie a questo che ha avuto successo nel lavoro, visto che la ricca Delphine - antica fiamma adolescenziale ritrovata dopo anni - gli ha finanziato l'avvio di una fortunata attività imprenditoriale: un'agenzia di casting vocale, che ad Alexis ha permesso di mettere a frutto il proprio udito ultrasensibile. I motivi per essere soddisfatti di sé ci sarebbero tutti, e invece, nell'esistenza di questo giovane uomo caratteriale e tormentato, collerico ed egoista, che vorrebbe sottomettere tutti e tutto ma non riesce nemmeno ad avere il pieno controllo di se stesso, niente è semplice. Neppure l'amore, e tanto meno il sesso, che occupa costantemente i suoi pensieri ma è un sesso crudo, brutalmente vissuto come mezzo di affermazione e di dominio. Alexis è animato da un'incontenibile ansia di rivalsa, tanto forte quanto il desiderio di provare al mondo che è un uomo del tutto diverso da suo padre. Con ""Io sono un uomo"""", Marie Nimier vince la sua scommessa: immergersi nello schizofrenico inventario delle debolezze del suo protagonista senza per questo rendercelo antipatico. Una """"confessione"""" in prima persona a volte divertente, a volte disperata, perennemente in bilico tra fragilità e ossessione della virilità."" -
Il marito di mia moglie
Due uomini sono sposati da alcuni anni con la stessa donna senza che l'uno abbia mai saputo dell'altro. Com'è possibile? Lo è, se si considera che lei lavora su un treno come addetta ai vagoni letto, e alternatamente passa due giorni con il suo marito sloveno a Lubiana e due con il consorte dalmata a Spalato. Un giorno, però, il marito sloveno, Zarkec, scopre la verità. Ma non dice nulla all'amata mogliettina, Dragica, preferendo invece recarsi a Spalato per parlare con l'altro, Krese, ""il marito di sua moglie"""". Insieme, dopo i primi momenti di comprensibile smarrimento, i due devono trovare un accordo su come organizzare l'insolito ménage e continuare a vivere il più normalmente possibile le loro esistenze. Ci riusciranno? Dragica sarà coinvolta nella bizzarra contesa eppure verrà lasciata continuare indisturbata la sua bigamia? E come reagirebbero se a distanza di qualche tempo saltasse fuori una nuova e inaspettata scoperta destinata a rimettere ancora una volta tutto in discussione?"" -
L' enigma del ritorno
"La notizia taglia la notte in due. La telefonata fatale che ogni uomo adulto riceve un giorno. Mio padre è appena morto."""" In seguito al tragico annuncio, il narratore decide di riconciliarsi intimamente con quanto resta di quell'uomo, tanto amato quanto assente. Prima a Brooklyn, nella desolata stanzetta in cui il vecchio genitore viveva. E poi finalmente, dopo trent'anni, ad Haiti, il paese nel quale entrambi sono nati e dal quale entrambi sono stati esiliati. I cinque sensi in perenne stato di allerta, eccolo tornare sulle tracce della sua storia familiare, accompagnato da un nipote che porta il suo stesso nome, Dany, perché - come all'autore dice sua sorella, madre del ragazzo - """"non sapevamo se saresti ritornato. Chi va in esilio perde il posto"""". Amici, parenti, luoghi, tutti portano in sé le tracce di quel padre che se ne è andato, ma anche le stigmate dei due dittatori, Papa Doc e Baby Doc, che si sono avvicendati nell'insanguinata storia haitiana. È il momento in cui all'introspezione si affianca uno sguardo diretto su una nazione fatta di estremi, credenze occulte e vitalità creatrice, miseria e meraviglie naturali, fame, violenza ma anche artisti, poeti, ragazze, speranze. Un periplo dolce e grave, profondamente ispirato dal """"Diario del ritorno al paese natale"""" di Aimé Césaire e destinato a segnare la tormentata riappacificazione con un passato troppo a lungo messo a tacere." -
Sophia
Sophia Loren, due Oscar (uno nel '61 per ""La ciociara"""" e uno nel '90 alla carriera), un numero imprecisato di altri premi e riconoscimenti, migliaia di copertine sulle più prestigiose riviste del mondo, è oggetto di devozione incondizionata da parte di almeno tre generazioni di spettatori, che l'hanno amata nelle interpretazioni giovanili e poi via via scoperta e riscoperta di volta in volta nelle prove della maturità. Ma la storia di Sophia è anche una storia di battaglie e sudore, messa in scena con puntiglio, giorno dopo giorno, senza arrendersi davanti a nessuna delle difficoltà che il destino le ha messo lungo il cammino. Icona di una società impermeabile a qualunque rivoluzione, splendidamente e maestosamente Sophia ha incarnato e continua a incarnare il ruolo della """"diva"""" per eccellenza, un ruolo nel quale ha saputo fondere glamour di stampo hollywoodiano e semplicità mediterranea, senza alcuna soluzione di continuità tra l'uno e l'altra, con un'apparente naturalezza che non può non stupire. All'ultima grande regina dello stardom mondiale è dedicato questo volume, che propone ai lettori una ricostruzione dettagliata della sua vita e della sua carriera artistica, con le indiscrezioni e i retroscena che pochi conoscono, le recensioni internazionali, le notizie sugli ultimi progetti. E, ad ausilio del testo, un ricco corredo fotografico, comprensivo dei prestigiosi """"scatti d'autore"""" firmati dal fotografo internazionale Angelo Frontoni."" -
Il suo nome da ragazza
Un buon matrimonio può significare molte cose per una donna: il successo nella vita sociale grazie al sospirato raggiungimento di un certo status, l'ostentazione smaccata di argenteria, gioielli di famiglia, vestiti firmati, antiche dimore con piscine e lussureggianti giardini. Ma può significare anche il vincolo a ineluttabili schemi cristiano-borghesi, una quotidianità nei panni della serva di chiunque, dal suocero vecchio e malandato - ma in fin dei conti sano come un pesce - al marito sempre assorbito dalla propria carriera, ai tre gelidi figli in continuo conflitto per primeggiare l'uno sull'altro. La vita di Britt si è ridotta a questo. Una profonda insoddisfazione personale, un latente desiderio di fuga e molte domande su una certa occasione che in passato ha mancato di cogliere, la spingono a interrogarsi sulla donna che è realmente, o che avrebbe potuto essere se non avesse scelto di apparire come ""moglie di"""", """"madre di"""", """"nuora di"""". Facendo proprio lo sguardo estraniato e lucido della protagonista, Hélène Lenoir lascia abilmente affiorare la trama di indifferenza e di egoismo che intesse la """"normalità"""" di un tranquillo clan familiare."" -
Cento e più vite
Nell'isola della Guadalupa, il difficile quartiere della Ravine Claire pullula di esistenze precarie, perdute, ma anche speranzose. A partire da quella di Gina Bovoir, inconcludente pasticcera che sforna quasi più bambini che torte e sembra trovare nella maternità la propria unica ragione di vita. Ma Gina ha un concetto molto personale dell'essere madre, poiché alla trasognata esaltazione della gravidanza segue rapidamente - a nascita avvenuta - una beata indifferenza verso il nuovo arrivato. Così è avvenuto per i sette figli che ha già avuto da uomini diversi: Steeve, che sconta in galera le sue malefatte; Mona, ragazza madre con un grande amore per il crack; Sharon, che ha solo dodici anni ed è costretta a fare da mamma a tutti; Junior, che sembra pericolosamente avviato agli stessi loschi giri del fratello maggiore; Perle, che manifesta tutto il suo disagio con un'incredibile voracità; Judith, che da suo padre ha ereditato solo la sfortuna; Billy, un bambinetto sempre urlante. E analogo destino si annuncia per il prossimo, ancora nella pancia di sua madre... Attraverso la storia dolce-amara di Gina e del numeroso entourage di figli, parenti, uomini di passaggio che le si muove intorno, l'epopea creola della Pineau schiude davanti agli occhi dei lettori la quotidianità attuale della Guadalupa: la cicatrice ancora bruciante della schiavitù, i problemi sempre in primo piano della povertà e della delinquenza diffusa, l'indomita e disperata vitalità della sua gente. -
Le 100 parole del lusso
Si parla spesso del ""settore del lusso"""", del suo florido giro d'affari - a dispetto di qualunque crisi -, dei suoi vertiginosi prezzi, delle sue strategiche campagne di marketing... Ma tutte le sue sfaccettature, a volte, contraddittorie, non rendono poi così semplice definirne l'essenza. In 100 parole irrinunciabili o sorprendenti, questo volume descrive l'intero universo di ciò che contribuisce a fare """"il"""" lusso, allo stesso tempo superfluo e irrinunciabile. Ne svela gli oggetti, i materiali, i mestieri, ma anche le ossessioni, gli eccessi, le trasgressioni. Da Accoglienza a Vetrina, passando per Bambino, Formazione, Marketing, ma anche Etica e Sviluppo sostenibile, ecco le 100 parole-chiave attraverso le quali ogni lettore potrà, come meglio crede, definire il proprio concetto di lusso."" -
I 100 miti della cultura generale
Il mito è uno strumento potente: là dove la ragione esige tempo, attenzione, educazione, cioè un metodo, il mito non richiede nulla o quasi. Esso trasmette semplicemente ed efficacemente, tocca l'immaginazione e gioca sulla sensibilità. È il vettore ideale per diffondere ciò che si ritiene universale, ma è anche una temibile armai nelle mani dei demagoghi. In questa sua ambivalenza, il mito dà forma alla nostra cultura. Da Giovanna d'Arco a Sisifo, da Batman alla Gioconda, da Babbo Natale alla Statua della Libertà, da Atlantide alla Pietra filosofale, 100 miti di ieri e di oggi sono qui analizzati ed esaminati nel dettaglio, allo scopo di mettere davvero in luce ciò che essi intendono rivelare... o nascondere. -
Brigitte Bardot
Che fine ha fatto Brigitte Bardot (BB per i fan di tutto il mondo, Bri-Bri per gli amici di quando era bambina)? Perché si è ritirata dal cinema e dalla vita pubblica a quarant'anni? Perché al culmine della bellezza e della carriera tentò più volte il suicidio? Perché femministe e musulmani la odiano più ancora di quanto gli uomini l'abbiano amata? Perché dopo avere amato tanti uomini di sinistra ha sposato infine un esponente del Fronte Nazionale? Che fine hanno fatto i primi bikini? Che fine ha fatto Saint-Tropez? Che fine faranno le foche, che continuano a essere massacrate per fornire la pelliccia a ricche signore che non potranno mai comprarsi una pelle come quella di BB? A queste e altre domande il presente libro cerca di rispondere, raccontando come un romanzo la vita non di un simbolo o di un mito ma di una donna: una donna che tutte le donne avrebbero voluto essere e tutti gli uomini avrebbero voluto avere. -
La dietetica e la nutrizione in 100 parole
Paura di ingrassare o di non dimagrire, di avere fame, di intossicarsi, di non essere come gli altri, di non finire il piatto come ci è stato insegnato... Sotto l'effetto del diktat ""mangiare sano"""" e di minuziose raccomandazioni dietetiche, oggi nutrirsi - atto di per sé elementare - è diventato difficile, a volte addirittura rischioso. Come mai? Ecco 100 parole per comprendere come funziona il nostro organismo e quali sono i suoi bisogni, conoscere gli apporti nutritivi dei vari alimenti, decifrare le etichette dei prodotti che acquistiamo, abbandonare le """"credenze"""" alimentari più fantasiose, relativizzare le minacce alla nostra salute e ritrovare finalmente una certa serenità. Dunque, 100 parole per fare della nostra libertà alimentare un sinonimo di benessere, senza smarrire l'indispensabile piacere del palato."" -
Il bambino in 100 parole
"Non è giusto"""", """"Tu non sei più il mio amichetto"""", """"Quando sarò grande""""... Il bambino non si accontenta di apprendere la lingua materna, ma costruisce all'interno di essa il suo personalissimo idioma. Al di là di queste espressioni infantili, però, scoprire il bambino attraverso le """"sue"""" parole vuol dire anche soffermarsi su quelle - come compiti, divorzio, famiglie, parolacce, segreto - che comunque descrivono il suo mondo, segnando l'originalità della sua esperienza. Ognuna delle 100 parole ci riporta dunque alla specificità di quell'età della vita in cui le domande non ricevono mai, da parte degli adulti, delle risposte pienamente soddisfacenti. Perché il bambino è a suo modo un filosofo in erba che disserta sulle questioni di sempre, quelle antiche come l'uomo." -
Dizionario del cinema italiano. I film. Vol. 72: Tutti i film italiani dal 2001 al 2010. M-Z.
Dal 2001 al 2010 il cinema italiano ha vissuto momenti altalenanti: fortunati prodotti di intrattenimento - che non di rado hanno ricevuto dal passaparola degli spettatori il loro più potente stimolo promozionale - accanto a discutibili realizzazioni ""d'autore"""", spesso inutilmente finanziate dallo Stato; onnipresenti """"cinepanettoni"""" e """"cinecocomeri"""" accanto a un efficace cinema d'impegno che denuncia o satireggia i mali del nostro Paese. Di tutti questi film, il presente volume del Dizionario del Cinema Italiano fornisce ogni genere di dati, con particolare attenzione al cast artistico e al credit tecnico, e senza distinguere tra grandi capolavori e produzioni di puro consumo. Basandosi sulle fonti bibliografiche e anagrafiche disponibili - non di rado verificate e arricchite attraverso la visione diretta delle pellicole -, per ciascun titolo l'autore propone una scheda quanto più possibile dettagliata, comprendente note particolari, soggetto e recensioni critiche."" -
Totò in 100 parole
Di Totò è stato scritto e detto quasi tutto. Eppure, lo sguardo di un profondo conoscitore della sua arte e della sua carriera riesce sempre a fare emergere - accanto ai dati biografici e artistici già noti - dettagli e curiosità poco conosciuti, talvolta addirittura sorprendenti. Da Addis Abeba a Zavattini, passando per Critici e Denaro, Malafemmina e Sciosciammocca, Superstizione e Vendetta, queste 100 parole chiave dell'universo ""totoesco"""" giustappongono frammenti di palcoscenico e di amori, brandelli di cinema e incontri con altri artisti, pensieri, paure e speranze, gioie e malinconie che costellarono l'esistenza pubblica e privata del grande """"Principe""""."" -
La geopolitica in 100 parole
Il volume, con un linguaggio accessibile a tutti, svela il complesso universo della geopolitica, ossia la disciplina che studia le influenze esercitate dalla collocazione geografica sulla storia e le vicende politiche di un popolo, di una nazione, di uno stato. Strutturate in capitoli che affrontano diverse aree tematiche (le nozioni di base, gli attori, le armi, le implicazioni e il mondo attuale), queste 100 definizioni - da ""Aiuto internazionale"""" a """"Balcanizzazione"""", da """"Terrorismo"""" a """"Zona grigia"""", passando per """"Delocalizzazione"""", """"Equilibrio strategico"""", """"Nemico"""", """"Territorio"""" e """"Villaggio globale"""" - propongono al lettore un approccio completo a una disciplina di strettissima attualità, che investe il campo della geografia, dell'economia, della sociologia... e le vite di tutti noi molto più di quanto potremmo credere."" -
501 cose di filosofia che avresti dovuto imparare a scuola
Socrate, Aristotele, stoicismo, nichilismo, Repubblica di Platone, diritti dell'uomo, test di Turing, idealismo, Dèmone di Laplace, processo a Galileo, metodo baconiano, Epicuro, John Dewey, realismo, illuminismo, paradosso di Newcomb, Kant, Liebniz, Nietzche, sillogismo... Siate onesti, quanto ricordate davvero di tutti questi filosofi e di queste correnti, al di là del nome? Già, più passano gli anni e meno vi sembra di sapere, e sempre meno tempo avete a disposizione per rinfrescare le vostre basi culturali. Be', è ora di un veloce e stimolante ripasso! Ma dimenticatevi le lezioni noiose e i libroni polverosi: questo utile, sintetico volume presenta, in ordine cronologico, la storia dei più grandi pensatori e delle loro teorie in modo semplice e chiaro, attraverso rapidi capitoli arricchiti da mille e una curiosità. Capirete quanto profondamente la filosofia abbia plasmato il mondo intorno a noi, dalla religione alla politica, passando per il linguaggio e l'etica, e Hegel diventerà un vostro intimo confidente. Se soltanto aveste avuto un libro così anche ai tempi della scuola... -
501 cose di storia che avresti dovuto imparare a scuola
Battaglia di Hastings, Invenzione della stampa, Baia dei Porci, Battaglia di Stalingrado, Carica della brigata leggera, Boston Tea Party, Lusitania, Magna Carta, Massacro di Peterloo, Notte dei Cristalli, Pearl Harbor, Telegramma di Zimmerman, Trattato di Versailles, Watergate, Waterloo.. Siate onesti, quanto ricordate davvero di tutti questi eventi, al di là del nome? Più passano gli anni, più la memoria diventa inaffidabile, e le ore passate sui banchi di scuola a memorizzare date o avvenimenti storici - ammesso che ce le abbiate passate per davvero... - sono ormai un ricordo sbiadito. Be', forse è arrivato il momento di rinfrescare le vostre basi culturali! Seguendo lo schema chiaro e sintetico del come, dove, cosa, quando e perché, questo utile volume racchiude, in ordine cronologico e per tappe esistenziali, tutta la storia antica, moderna e contemporanea. Una volta terminata la lettura dei suoi rapidi capitoli, arricchiti da mille e una curiosità, ne saprete più del novantotto percento delle persone sul pianeta, e lungo il cammino avrete sfatato molti miti. Dunque, buona lettura. -
Il gelato in piscina non si scioglie
Un universo popolato da personaggi che si susseguono rapidi, sospesi fra tradizione e presente, sogno e consuetudini reali. Una serie di gesti e di azioni, immagini e pensieri, da leggere anche aprendo a caso qualsiasi pagina, perché ogni pagina contiene, una riflessione. Che li si legga in ordine casuale o come le tessere di un mosaico più ampio e variegato, i brevi racconti di questo libro - debitori verso i grandi scrittori che da sempre appassionano Altomano, come Camus, Borges, Kundera, Salinger, Hesse, Roth, Ionesco e Calvino - sfidano a indovinarne la morale nascosta. Tra amicizie e amori, solitudine e confusioni, la simbologia e il mistero si traducono in una riflessione sull'esistenza, sulla sua convulsa frammentarietà. E chiunque si soffermasse sulle trame o su certi dialoghi, come quelli spiazzanti dell'ultimo testo, in forma di commedia, potrebbe perfino riconoscere se stesso e qualcosa della propria vita, dietro il velo della simulazione. Ma, per fortuna dei lettori, nulla qui è pesante come l'esistenza reale. Anzi, se un filo conduttore percorre tutte le short stories di Altomano, quello è il filo dell'ironia e dell'assurdo, del paradosso, della più leggera e irriverente manipolazione della realtà.